giovedì 24 maggio 2012

Al supermercato con la sporta... oops scorta!!


E' realmente accaduto
 All'IKEA con la scorta.
La Senatrice Finocchiaro si difende.

... voglio solo precisare che gli uomini della scorta assegnatemi sono tutti della Squadra Mobile
 PORTOS / Franco Portinari
Etichette: finocchiaro, Ikea, scorta, squadra mobile

Al supermercato per fare scorta
 di Nadia Redoglia
 Specie col prender 3 e pagare 1, è ovvio che noi (comuni) mortali s’approfitti per fare scorta. Tutti gli altri, mortali ma non comuni, al supermercato vanno solo con (non per) la scorta. Quella fornita dallo Stato consta di centinaia di multipli di tre, ma quanto a pagare spetta sempre per uno solo: noi. Ci perdoni l’on. Finocchiaro (immortalata da un settimanale che ci passa per “scoop” la scorta che porta il carrello della scortata: manco fosse questo lo scandalo…) se cogliamo l’attimo per entrare nel merito. Gli è che il Belpaese ha proprio le scorte che straripano! Non ce la fa più a sopportare e supportare centinaia di connazionali incartati (pure già scartati, rottamati, consumati, fuori corso) da “umani involucri protettivi” che assai più avrebbero da fare, quanto a preservare noi e pur anche la loro dignità, nelle strade cittadine. Non è dato sapere (ché si rifiutano di spiegarcelo) quale sia il criterio, la tecnica, con cui si distribuiscono in questo Paese le scorte. Sappiamo però come funziona in Europa, stante gli esempi pratici che ci fornisce. Qualche giorno fa s’è visto Hollande sul suo motorino con le sportine della spesa attaccate al manubrio, ma è giusto un esempio tra i suoi colleghi leader (attivi perché gli ex non se li fila proprio più nessuno). Dati gli elevatissimi nostri costi (sprechi) per ‘sto anomalo esercito della salvezza, motorizzato e no, sarebbe appena il caso di tagliare drasticamente. O dobbiamo aspettare che “ce lo chieda l’Europa” ?!
24 maggio 2012

mercoledì 23 maggio 2012

23 maggio 2012: Capaci vent'anni dopo

Onore a "Giovanni Falcone"!

Giovanni Falcone
Marilena Nardi
 Non dimenticare...
Tiziano Riverso





Capaci
CeciGian



Faccone eroe, Rina male, il resto bua.
 Anche se noi ci crediamo assolti siamo lo stesso coinvolti.
Mauro Biani
 Anniversario
Max Palazzo

 
L'accendino di Giovanni Falcone
Kharmard

 Avevo 12 anni. Ero a Paestum, mi avevano già spedito in vacanza. Oppure semplicemente ero lì con tutta la famiglia per il fine settimana. Un fine settimana di maggio. Ricordo solo che stavo in cucina, che la televisione era accesa e che mia zia d’improvviso si mise davanti alla tv. La coprì tutta con la sua schiena. Noi bambini non capivamo perché non volesse vedere, non capivamo perché volesse oscurare tutto. Giocavamo con una palla di gommapiuma in casa, non stavamo nemmeno guardando la tv, eppure le si mise davanti, col suo corpo minuto, a coprire lo schermo quadrato di una piccola e vecchia Sony. Aveva le lacrime agli occhi, ci guardava come se non ci vedesse, agitava la testa e ripeteva “No, no, no”.
Nessuno di noi faceva domande. I bambini del Sud cresciuti negli anni ’80-’90 con faide di mafia, tensioni continue in strada e in casa, polizia e posti di blocco, sanno contenere le domande. Sarebbe stato naturale puntare il ditino verso lo schermo e chiedere spiegazioni. Noi no. Non chiedevamo, sentivamo che era accaduta la solita cosa, quella che quando accadeva se chiedevi qualcosa ti guardavano storto e chiudevano con "Niente, niente." Ricordo di essermi seduto a terra, gambe incrociate all'indiana, come faccio ancora oggi, e mi guardavo intorno. Fuori sentivo che tutte le case dei vicini avevano la tv accesa. Qualcuno la radio. C’era un silenzio irreale. Solo le voci dei bambini. Il Tg3 confermò l’attentato. C’era una donna con i capelli corti che ne parlava da Palermo e ogni tanto si vedevano immagini incredibili: cemento e terra divelta. Lamiere e tante persone che si aggiravano come in trance tra le macerie. Capii che avevano ucciso un giudice e dei poliziotti. Mi feci coraggio e smisi la regola del bimbo di paese che non deve mai fare domande sul sangue e sui morti ammazzati. Riuscii finalmente ad alzarmi e chiesi: perché?

Roberto Saviano 
*************************************************************

 
internacional.elpais.com

G8 - Camp David 18-19 Maggio 2012


Le déjeuner sur l'herbe... apologies Manet

G8 - Camp David 18-19 Maggio 2012
Gli otto uomini piu' potenti della terra hanno trascorso la notte di venerdi' 18 maggio nei boschi del Maryland, a Camp David, in una sorta di 'sleepover' per vip (una di quelle serate tanto care agli adolescenti nostrani, in cui dopo la cena i ragazzi si fermano a dormire) La residenza di riposo dei presidenti Usa, a Camp David, ha ospitato quello che sara' ricordato come il vertice piu' importante dei suoi 70 anni di storia. Inizialmente il vertice del G8 si doveva tenere a Chicago, dove Obama ospitera' domenica e lunedi' 20 e 21 maggio il summit della Nato, ma e' stato trasferito nella residenza immersa nel verde, tra alberi di quercia e pioppi, a un centinaio di km da Washington, per dare all'incontro un'impronta piu' informale.
 "L'idea e' che la gente si godra' meglio un ambiente piu' casual", spiego' a marzo ai giornalisti il presidente Usa, dopo che la Casa Bianca aveva annunciato il cambio di sede (che in realta' probabilmente e' stato un modo per ridurre il rischio di manifestazioni di protesta a Chicago). Camp David, che fu inaugurato nel 1942, e' tradizionalmente il luogo dove i presidenti Usa si rilassano e prendono fiato, lontano dai clamori di Washington, talvolta ospitando qualche capo di Stato straniero in visita in Usa.
Ospiti di Obama, il premier Mario Monti , il premier britannico, David Cameron, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, il presidente francese, Francois Hollande, il primo ministro canadese, Stephen Harper, il premier russo Dmitry Medvedev e quello giapponese, Yohihiko Noda. A Camp David sono presenti anche il presidente della Commissione Europea, Jose Manuel Barroso, e il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy. Ognuno di loro e' inoltre accompagnato da almeno un aiutante.





Adams Telegraph
 





UN PARTY INFORMALE
Il summit di Camp David ribadisce la volontà di aiutare la Grecia a rimanere nall'Euro anche se ancora poco chiaro come superare le posizioni rigoriste della Cancelliera tedesca.
Uber by CARTOONMOVEMENT


 Ben Jennings on David Cameron's leisure habits
 Ben Jennings The Guardian


Grande assente Putin :

David Rowe


Putin and G8
 By Alexandr Zudin, St. Petersburg, Russia


Absence
 By Luojie, China Daily, China



G1 + G7
By Alexandr Zudin, St. Petersburg, Russia
*************************************************


http://www.ilpost.it/2012/05/20/foto-g8-camp-david/camp-david-g8-2012-10/
http://www.loccidentale.it/node/116288

martedì 22 maggio 2012

Parma sceglie Pizzarotti

Pizzarotti 60,22%
Bernazzoli 39,77%
fonte

Pizza Rotta
Nicola Bucci / Bucnic


5 STARS WARS
[Parma May 2012 EPISODE  1]
PORTOS / Franco Portinari


Ro Marcenaro

Parma ha scelto il nuovo.
Scrive da buon profeta sul Fatto Quotidiano Emilia Romagna
 in data 30 marzo 2012 Gianluca Foglia
Imparare a leggere per voltare pagina

Voltare pagina” è un luogo comune molto inflazionato, specie in questo paese che non legge. Dal crak Parmalat, Parma si è resa celebre per una serie inarrestabile di nefandezze, esplose come un vulcano purulento nel giugno scorso, quando gli arresti in Comune hanno rivelato di che competenze era fatta la precedente amministrazione, quella prima ancora e forse quella futura. Sì perché, a parte quelli che la galera ha fatto metter su qualche chilo per cui non si fan vedere in giro, gli altri sono tutti a spasso. E li vedi sorridenti, innocenti e contenti di ricandidarsi alle prossime elezioni a sindaco. Molti della peggior risma hanno il talento di mostrarsi in pubblico e camminare a testa alta, lanciare strali contro la crisi dimenticando di essere contribuenti fecondi di una voragine di debiti che strizza l’occhio al futuro dei miei figli.
Le cariatidi della poltrona sono di nuovo (quasi) tutte in pista, sparpagliate in liste e partiti che propongono la soluzione a problemi che hanno generato. Degni dei peggiori consulenti: ti risolvo un problema che non avevi, te l’ho creato ma ci penso io, con i tuoi soldi! L’ex sindaco Pietro Vignali, scomparso da quando s’è dimesso, è diventato il capro espiatorio di tutti: con tutta la buona volontà di uno stakanovista non può aver fatto tutto da solo. Quindi Vignali Pietro ha preso carta e penna e ha scritto una letterina “Sono stanco del tiro al piccione”. Da conservare per Babbo Natale. Si rifà vivo, come chi non è mai morto, un altro ex, Elvio Ubaldi: aveva lanciato lui il Vignali, salvo poi nascondere il braccio (chi è innocente scagli il primo Pietro).
Vincenzo Bernazzoli, come il Pd qualunque, gongola sentendosi la vittoria in tasca, tanto che nei suoi manifesti elettorali sta scritto “il nuovo sindaco di Parma”. Proprio il suo partito pochi mesi fa aveva votato, unanime con tutti gli schieramenti, contro il referendum sull’inceneritore: quel che resta della sinistra ha lo sterzo bloccato a destra. L’ex vice sindaco dell’Amministrazione Vignali, Paolo Buzzi, eterno secondo, è la vittima sacrificale voluta dal PdL di Parma nella corsa a primo cittadino: si deve pur morire di qualcosa. E non si contano ex assessori o ex delegati infilati di qua e di là per riscaldare quelle poltroncine ancora calde delle loro natiche. Insomma, fra due mesi si vota e la maggior parte di chi ha scavato il pozzo profondo dei debiti fa catechismo agli elettori, la vergogna è altrove.
Voltare pagina si può e si deve, ma solo se i Parmigiani impareranno a leggere, se non nel futuro… almeno nel passato, per non dimenticare che i risorti dalle proprie ceneri sono sempre qui, mai altrove, dove la vergogna dovrebbe nasconderli.


QUIESCENZA

I risultati delle Amministrative pongono in evidenza quanto poco ormai la vecchia classe politica e le strutture dei partiti tradizionali riescano ad interpretare le esigenze di rinnovamento che un elettorato, ormai non più controllabile, sta a gran voce chiedendo.
Nascerà qualcosa di positivo e di nuovo? Speriamo, intanto ogni tanto diamo un'occhiata a quante auto blu stazioneranno davanti ai nuovi Hotel.
 Gianfranco Uber



Programmando
fabiomagnasciutti







 Grillone
 CeciGian


 
 Tiziano Riverso



VAURO


VAURO




SERGIO STAINO 


 Le vignette di ElleKappa - Repubblica.it


 
VUKIC - vukicblog

Nico Pillinini






Nico Pillinini

Umberto Romaniello

Bersani: "Vittoria!"
Krancic

 Parma dopo il crac il cri-cri
Giannelli  Corriere della Sera

 La lezione delle amministrative
 Giannelli Corriere della Sera



Luca De Santis


Va Pensiero
Rino Scopece


PS:

Buon Lavoro Sindaco!!                                                                    


*******************************************

Alcuni motivi della sconfitta del centro sinistra
  Bernazzoli lo s...

MAURIZIO CROZZA - Ballarò 22/05/2012 - "Elezioni"

lunedì 21 maggio 2012

CHEN GUANGCHEN è arrivato negli Usa.


CHEN GUANGCHEN

Gianfranco Uber
Chen Guangcheng wants to leave China on Hillary Clinton's plane when she flies out of Beijing at the end of this week. Embarassed reaction of the US state department after the strong protest of Chinese diplomacy. He seems to have already left the U.S. embassy "of his own volition" !
 03 May 2012



20 MAG 2012
(AGI) New York - Il viaggio per gli Stati Uniti di Chen Guangcheng si e' concluso sabato pomeriggio: il dissidente e' atterrato insieme alla moglie e ai due figli attorno alle 18 (ora locale) all'aeroporto internazionale di Newark.
"Uguaglianza e giustizia non hanno frontiere", ha dichiarato Chen alla stampa davanti agli alloggi della New York University, dove l'avvocato cieco completera' gli studi di legge su invito dell'istituto universitario.
Nel 2006 l'avvocato Chen Guangcheng, cieco dalla nascita, era stato condannato a quattro anni di carcere per aver denunciato 130 mila casi di aborto e sterilizzazione forzata nella provincia dell'Henan. Nel settembre 2010, era stato posto agli arresti domiciliari. Ogni tentativo di contattare il mondo esterno era sempre stato bloccato con pestaggi a lui e alla moglie, come pure ad amici e giornalisti che cercavano di avvicinarsi alla sua casa. Riuscito a fuggire, Chen si era rifugiato nell'ambasciata statunitense 2 a Pechino e la sua vicenda si era trasformata in un caso internazionale. Grazie anche alla presenza del segretario di Stato Hillary Clinton a Pechino 3, è stata avviata una trattativa che ha permesso all'attivista di andare negli Stati Uniti.




The Accomplice
 By Harry Harrison, The South China Morning Post - 4/29/2012



Eye-to-eye with Chin
By John Cole,
 The Scranton Times-Tribune - 5/3/2012



China Diplomacy
By Pat Bagley, Salt Lake Tribune - 5/3/2012




Dissident Chen in China
 By Paresh Nath, The Khaleej Times, UAE - 5/4/2012


Chen Guangcheng and US 
By Dave Granlund, Politicalcartoons.com - 5/4/2012



CHEN GUANGCHENG
By Patrick Chappatte,
The International Herald Tribune - 5/4/2012


China's Dissident Torture
 By Christopher Weyant, The Hill 5/6/2012





Chen Flew Over the Cuckoo’s Nest

Crazy Crab
Chen Guangcheng, a blind legal activist in China, escaped out of his illegal house arrest, evading dozens security guards.

In the video recorded after his escape, wiring a Nike jacket, Chen described the assault and violence he and his family endured in the past years.

The figure over the wires is also a Chinese character 人 (rén), it means human or person.

BBC News about his escape: http://www.bbc.co.uk/news/world-asia-china-17865439

CNN News: http://www.cnn.com/2012/04/27/world/asia/china-activist-escape/index.html 29 Apr 2012

********************************************
Links:

Chen, l'attivista negli Stati Uniti


domenica 20 maggio 2012

Una bomba a Brindisi

...
Today
Paolo Lombardi
 
Bomba davanti a scuola Uccisa una ragazza a Brindisi
19/05/2012
Brindisi, ore sette e cinquanta tre bombole di gas tenute insieme da un innesco comune e probabilmente azionate da un timer sono esplose squarciando l’aria del polo scolastico di Brindisi. Erano nascoste dietro un cartellone pubblicitario poco lontano dall’istituto per i servizi sociali, la moda e il turismo Francesca Laura Morvillo-Falcone.
 Tre esplosioni a distanza brevissima l’una dall’altra lasciano sulla strada otto ragazze.





Melissa e le altre
 Marilena Nardi


Brindisi, Italia
Ricevo da un’amica de “I Siciliani”, Michela Mancini e segnalo: Strage di Brindisi: ci vediamo tutti oggi alle 18,30 in piazza del Pantheon a Roma. Quello che è accaduto ci riguarda tutte e tutti. Stringiamoci attorno alle famiglie delle ragazze uccise, agli studenti e ai professori della scuola Morvillo-Falcone, a Brindisi, alla Puglia.
Mauro Biani



E' Sstato?
Io NON lo so, e HO le prove.
Brindisi.



Lotta
CeciGian


MAFIA E STATO
Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
One for all, all for one.
"L'impegno dello Stato nella lotta alla criminalità organizzata è emotivo, episodico, fluttuante. Motivato solo dall'impressione suscitata da un dato crimine o dall'effetto che una particolare iniziativa governativa può suscitare sull'opinione pubblica."
(Giovanni Falcone) 19 May 2012




Inferno a Brindisi
Umberto Romaniello


...
Marco Vukic


Intimidation
Bandanax L'Asino


Una cartolina da Brindisi
Bandanax L'Asino


Maledetti
fabiomagnasciutti



Italia's School Trajedy
Saad Murtadha
Italia School Bomb 19 May 2012


Non ho parole per commentare la bomba nella scuola di Brindisi.
L'unica definizione che mi sembra calzante per gli individui che si sono macchiati di un tale orrore è quella data da Pierluigi Bersani: "INFAMI!"

Qualora la matrice del delitto fosse di stampo mafioso, il termine "infami" mi pare particolarmente calzante, giacché "infame" è proprio uno di quegli epiteti (assieme a "cornuto" e alcuni altri) che - proprio nel gergo mafioso - si configura come elemento di assoluta riprovazione!

Qualora gli autori non fossero mafiosi ma semplici terroristi, il termine "infami" mi pare egualmente calzante, e - mutatis mutandis - mi auguro che la Giustizia si abbatta su di loro con tutto il peso proprio di una Colonna Infame!

Il MoisEditoriale di oggi si riferisce a Questa Notizia:
http://www.unita.it/italia/brindisi-bomba-davanti-a-scuola-6-feriti-1.412481



Giulio Laurenzi



ORDIGNO A BRINDISI. Brindisi, ordigni alla scuola Morvillo-Falcone, muore ragazza di 16 anni, un'altra grave, 4 feriti.
Nico Pillinini

Brindisi
VAURO


Il perchè
Pietro Vanessi



Brindisi
Rocco Grieco


Tiziano Riverso


Albo



 Uomini e sciacalli
Albo




SERGIO STAINO

19 maggio 2012, ore 17,05
Strage di ragazzine


Di Ferdinando Camon
Una potente bomba artigianale è esplosa davanti a un istituto professionale, a Brindisi, ieri mattina, poco prima delle 8, mentre gli studenti, in maggioranza ragazze, si ammassavano per entrare. Una ragazza è morta, un’altra è in fin di vita, altri otto sono feriti. Il luogo, l’ora, la potenza dell’ordigno, tutto fa pensare che chi ha organizzato l’esplosione voleva quattro-cinque cose: uccidere, uccidere ragazze, ucciderne molte, ucciderle davanti ai nomi di Morvillo e Falcone, a cui è intitolata la scuola, e ucciderle in quel giorno, ieri. A ridosso di un altro attentato, che nella notte tra l’1 e il 2 maggio ha distrutto l’auto del presidente dell’associazione anti-racket. E di un’operazione della polizia, che nella notte tra l’8 e il 9 maggio ha arrestato 16 persone, per associazione a delinquere, estorsione e droga. Tra esse, molte sono donne. È un particolare inquietante perché la droga spappola il cervello dei figli, che poi brancolano per le strade della vita come zombie. Che a compiere crimini di questo genere siano donne (mogli, madri, sorelle) noi abbiamo difficoltà a pensarlo. Ma è un limite del nostro cervello. Se non superiamo questo limite, saremo sempre scavalcati dalla realtà. Mancano pochi giorni all’anniversario della morte di Falcone, della sua compagna e della sua scorta: noi ci prepariamo a celebrare quel giorno, nefasto per la nazione, a modo nostro, i criminali della Sacra Corona Unita lo hanno festeggiato a modo loro, tentando un’altra strage. Per dirci: vi abbiamo schiacciato allora, vi schiacciamo ancora. A Brindisi partiva ieri la Carovana della Legalità, una manifestazione per richiamare la gente contro il crimine, e il crimine ha voluto ammonire il popolo con una strage che significa: “Se ti muovi, sei morto”. Sono tante possibili spiegazioni, e quando una domanda ha più risposte, accettarne una sola vuol dire accettare una menzogna. Chi ha messo questa bomba tra le ragazzine non odia Brindisi o la polizia: odia l’umanità. Non attacca pezzi dello Stato, forze dell’ordine, politici, ma la parte più delicata, più debole di noi, quella che amiamo di più, la più innocente: le figlie. Non sono uomini criminali, sbagliati, degradati. Semplicemente, non sono uomini. Quando li prenderemo, sarà un bel problema portarli da fuori-legge a dentro la legge. Perché prima dovremo portarli da non-uomini a uomini. Questi, infatti, sono bestie.





Nota:




"Guarda la legalità in faccia!"

L'immagine realizzata dai Ragazzi della scuola "Morvillo-Falcone " di Brindisi, vincitrice del 1° premio del concorso sulla legalità. 

 
"Una serie di primissimi piani 
che ritraggono degli occhi aperti 
con al centro una foto in bianco e nero
 dei giudici Falcone e Borsellino. 
E una frase che recita: "Guarda la legalità in faccia!"



E' questo lo spot vincitore della prima edizione del concorso "La legalità nel quotidiano", organizzato dall'Osservatorio permanente Giovani-Editori e dalla Fondazione Bnc e inserito nel progetto "Quotidiano in classe"
fonte