giovedì 21 marzo 2024

Elezioni russe 2024

 Il 17 marzo Vladimir Putin è stato confermato al Cremlino per altri sei anni. 


#Putin 

Ann Telnaes

https://wapo.st/3TnczpF


Elections in Russia on Friday. I wonder who’s gonna win?
Here’s a cartoon about Russian democracy from 2020.
Tjeerd Royaards


His Excellency President Vladimir #Putin V ! 
© Chappatte 
 Zürich 👉http://chappatte.com


Putin's victory - © Chappatte 

Zürich 👉http://chappatte.com



Russians begin voting for president, but there is no suspense: #Putin is certain to claim an overwhelming victory. How DOES he do that? Who knows? [Telegraph Saturday 16/3/24].

Andy Davey



Peter Brookes on #Putin #Election #Russia  


Conversazione

Niels Bo Bojesen

Christo Komarnitski
15 March 2024
Presidential elections in Russia
Presidential elections start in Russia today. President Vladimir Putin is certain to win. 
https://cartoonmovement.com/cartoon/presidential-elections-russia-0



 La minaccia di Sansone
Non è la prima volta che Putin ricorda di possedere il più grande numero di testate atomiche e che non esiterebbe ad usarle ben sapendo che sarebbe inevitabile una reazione a catena mortale per tutta l'umanità.
Il Cremlino ha subito precisato che la mnaccia riguarderebbe solo la necessità di difesa del Paese da un pericolo esterno ma, in ogni caso, speramo che i risultati delle elezioni presidenziali odierne non facciano crescere troppo il panico del Presidente 
Uber Gianfranco



by Franco Portinari




Russi al voto
#russia #putin #russia #elezioni #vignetta #fumetto #memeitaliani #umorismo #satira #humor
Durando



******







Il 17 marzo Vladimir Putin è stato confermato al Cremlino per altri sei anni. Ma nel paese sta nascendo una nuova opposizione. Gli articoli della stampa russa in esilio. ⁠La nuova copertina di Internazionale, foto di Mary Gelman.


Interessante l'articolo di Androkonos:

Elezioni Russia, il plebiscito di voti falsificati per Putin

I dati dell'analista e matematico Shpilkin: 31,6 preferenze falsificate

Circa la metà dei voti ricevuti da Vladimir Putin nelle elezioni in Russia sarebbero stati falsificati. Lo scrive Novaya Gazeta Europe, basandosi sui calcoli del matematico e analista indipendente Sergey Shpilkin. Secondo il quotidiano indipendente si tratta di frodi su scala record per le elezioni presidenziali in Russia.


Escludendo i voti con il sistema elettronico, i dati ufficiali riferiscono che 74,5 milioni di elettori si sono recati alle urne. Di questi, circa 64,7 milioni hanno votato per Putin, ma i calcoli di Shplikin indicano che almeno 31,6 milioni di questi voti sono stati falsificati. Per ricavare questi numeri, l'analista ha confrontato la distribuzione dei voti ottenuti dai candidati con l'affluenza alle urne in ogni seggio, in modo da capire quanti voti sono stati "aggiunti" al vincitore.


I dati ufficiali

Putin è stato eletto presidente in Russia per la quinta volta con l'87,28 per cento dei voti. E' questo il risultato definitivo, con lo spoglio di tutte le schede, diffuso dalla Commissione elettorale centrale. Hanno votato 87,1 milioni di persone (il 77,44 per cento degli aventi diritto), come ha annunciato Ella Pamfilova, direttrice della Commissione. Il candidato del Partito comunista, Nikolai Kharitonov, è stato votato dal 4,31 per cento di chi è andato alle urne, il candidato del Partito dei nuovi popolare, Vladislav Davankov, ha preso il 3,85 per cento dei voti e il leader del Partito liberal democratico, Leonid Slutsky ha ottenuto il 3,2.


Nel quadro complessivo, spicca il dato secondo cui Putin ha raccolto il 98,99 per cento dei voti in Cecenia, dove l'affluenza alle urne ha raggiunto il 97 per cento, ha reso noto la Commissione elettorale. Già nel 2018 avevano votato in Cecenia il 91,44 per cento degli aventi diritto. E nel 2012 Putin aveva raccolto il 99,76 per cento dei voti nella regione governata in modo autoritario da Ramzan Kadyrov.


Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha considerato ''assurde'' le dichiarazioni secondo cui sono illegittime le elezioni presidenziali che si sono tradotte in un plebiscito. Commentando in particolare le valutazioni americane nei confronti del voto in Russia, Peskov ha dichiarato che ''è un parere che per noi non è importante e che non ascolteremo''. "Si è trattato di un processo incredibilmente antidemocratico", ha detto a Washington ai giornalisti il portavoce del Dipartimento di Stato, Vedant Patel. "Penso che si possa affermare con certezza che sicuramente non arriveranno telefonate di congratulazioni dagli Stati Uniti", ha aggiunto.


"Se diciamo che le elezioni nel nostro Paese sono illegittime, allora probabilmente dovremmo dire che è illegittimo quell'87% della popolazione del nostro paese che ha espresso il suo voto per il presidente Putin. Questo è assurdo", ha detto Peskov ai giornalisti a Mosca.



martedì 19 marzo 2024

Ritratto di Paolo Repetti

 

PAOLO REPETTI

su Robinson di Repubblica

ritratto di Riccardo Mannelli


Paolo Repetti è nato a Roma nel 1956. Si è occupato di psichiatria e psicologia prima di dedicarsi all’editoria, dal 1985 con la casa editrice Theoria e dal 1995 con la fondazione della collana Stile libero di Einaudi, che tuttora dirige. Nel 2001 ha pubblicato il romanzo Lamento del giovane ipocondriaco.

----------

Troppo nevrotici per essere psicotici: Repetti l'ipocondriaco in analisi da Lingiardi

Lo psichiatra e psicoanalista Vittorio Lingiardi analizza le paure e le ansie del direttore e ideatore della collana Einuadi Stile libero Paolo Repetti.

https://video.repubblica.it/dossier/robinson-pop-up/troppo-nevrotici-per-essere-psicotici-repetti-l-ipocondriaco-in-analisi-da-lingiardi/461074/462038

 


domenica 10 marzo 2024

CECILE BERTRAND

 






CECILE BERTRAND


Belgium

Cécile Bertrand was born in Liege in 1953. She studied painting in St Luc before starting an artistic career in many different sectors. As a painter and a sculptor, she took part in many exhibitions : she exhibited at the Cirque Divers in Liege in 1995, at the Michel Ray gallery in Paris several times in the 1990s and at the Botannique of Bruxelles in 2008.

She has been publishing books for children with a variety of publishers since 1981. Since 1990, she has been working for miscellaneous newspapers and magazines: Le Vif/L’Express, La Libre Belgique, Imagine Magazine, Axelle and Plus Magazine. Cecile Bertrand is a photographer, painter, sculptor, poster artist, comic strip writer and illustrator.  In 1999, she received the second Prize of the Press Cartoon Belgium and the Grand Prix in 2007 and 2011 for a cartoon published in La Libre Belgique.


She died on 1 March 2024 at the age of 70.



foss__ salarial.




Les Clinton



Trump



8 marzo




Adieu mon ami, mon parrain en cartoons. Celui qui a fait le plus pour la promotion du cartoon en Belgique, au nord comme au sud. Celui qui a créé le PressCartoonBelgium. Il est parti emportant sa chaleur, son exigence et un bout de nous toutes et tous les cartoonistes. C'est lui qui m'a chaque fois annoncé au téléphone quand j'ai gagné une mention en 1999( la première année de la création du prix), le Grand Prix en 2007 et en 2011. Il était si content pour moi, il m'a donné confiance en moi, seule femme au milieu de tous ces mecs!!! Adieu Karel Anthierens…tu vas nous manquer. En 1999, c'est ce dessin qui a été primé et le président du jury était…Wolinski. RIP tous les deux






Cécile Bertrand, ospite di Cartoon Xira
21/03/2016

Per la prima volta in otto anni che Cartoon Xira invita fumettisti stranieri, quest'anno l'ospite è una donna. Il posto d'onore

Per la prima volta in otto anni che Cartoon Xira invita fumettisti stranieri, quest'anno l'ospite è una donna. Il posto d'onore, in un mondo maschile (che aveva sollevato polemiche ad Angoulème…) è stato riservato alla fumettista, illustratrice e artista visiva Cécile Bertrand.

Il sindaco di Vila Franca de Xira, che ospita la mostra, ha accolto favorevolmente questa scelta, Alberto Mesquita: “È estremamente importante avere una donna che ci dia una visione femminile della società nel suo insieme. Credo che, poco a poco, le donne conquistino il loro spazio naturale nella società. Ma c’è ancora molto da fare – come ci mostra il lavoro di Cécile qui presentato”.

La mostra ripercorre i 25 anni di carriera di un fumettista che ha pubblicato (tra gli altri) sul quotidiano La Libre Belgique e che ha spesso denunciato la disparità tra uomini e donne.

Cécile Bertrand: “Anche quando ero molto piccola, pensavo che fosse molto ingiusto che mi facessero mettere le gambe in quel modo invece di metterle una sopra l'altra o con le gambe divaricate, che era ancora peggio, sedermi così quello… Quindi, i ragazzini, loro potevano fare tutto e noi no!”

La parte prettamente portoghese della mostra è dedicata alle vignette giornalistiche pubblicate nel 2015. Cristina è l'unica fumettista portoghese: “Ci sono molte illustratrici, anche straordinarie, ma in realtà, dal punto di vista della critica politica, diciamo solo , sono solo io. Ma non sono molti i media che pubblicano disegni. I giornali stanno chiudendo… quindi la difficoltà non è essere una vignettista donna, ma essere una vignettista “semplicemente”.”

E neanche il passaggio alle versioni digitali sembra essere una panacea. Spiegazioni del curatore della mostra.

António Antunes: “Internet può essere un complemento ma non è un'alternativa perché generalmente Internet non paga. Non paga o paga molto male. È una filiale della stampa cartacea. Quindi credo che Internet possa andare bene per tante cose, può andare bene per divulgare, mostrare e presentare alcuni progetti, ma non è un’alternativa”.

Cartoon Xira presenta un centinaio di disegni che ripercorrono un anno in corso segnato dalla crisi dei migranti e dagli attentati in Francia.

Dulce Dias, Euronews: "Anche altri temi hanno segnato il 2015 e i vignettisti della stampa non hanno perso l'occasione di metterli in caricatura: stiamo parlando dello scandalo delle emissioni della Volkswagen o dello scandalo di corruzione della FIFA."

https://fr.euronews.com/culture/2016/03/21/cecile-bertrand-invitee-de-cartoon-xira

sabato 9 marzo 2024

8 marzo 2024

 

La ragazza con la goccia di sangue

GIO / Mariagrazia Quaranta 




#8marzo - Per tutte le volte in cui qualcuno ha anche solo pensato di poterci

sgualcire,

comprare,

svendere,

dimenticare,

stritolare,

devastare,

dare per scontate,

buttare,

lasciare a marcire,

portarci ad urlare, piangere, tacere.

Per tutte le volte in cui qualcuna più in piedi non si è rialzata,

anche se avrebbe voluto

e con tutte le forze per farlo ha lottato.


Per non scordarci di nessuna, in questo 8 marzo sempre più difficile da “festeggiare”.

Marianna Balducci




FESTA DELLA DONNA 2024

AUGURI A TUTTE

(e in particolare alla Presidente Meloni)

Gianfranco Uber




"Honor Women, Every Day and to Infinity." Tip the world over on its side, and #March8 #InternationalWomensDay becomes infinity! #CelebrateWomenEveryDay. According to the United Nations, "Gender equality is not only a fundamental human right, but a necessary foundation for a peaceful, prosperous and sustainable world. There has been progress over the last decades, but the world is not on track to achieve gender equality by 2030. Women and girls represent half of the world’s population and therefore also half of its potential. But gender inequality persists everywhere and stagnates social progress..." Digital art, part of #ArtAsSolidarity and published in OppArt, The Nation Magazine

Andrea Arroyo



#giornatadelladonna #womensday2024 #women #giornatainternazionaledelladonna #womensrightsarehumanrights #ottomarzo #cartooning #cartooningforpeace

Marco de Angelis


Monireh Ahmadi
8 March 2024
Defiant
Today in International Women's Day.
https://cartoonmovement.com/cartoon/defiant


felice giorno delle donne
Firuz Kutal



Moise



#8marzo #8marzo2024 #ottomarzo #festadelledonne #giornatainternazionaledelladonna #dirittidelledonne #satira #satiraneurodeficiente #IChinson
Mario Airaghi



…. 8 marzo… contro il femminicidio e la violenza sulle donne!
Antonio Gallo



Mario Bochicchio



Vignetta d'archivio. "Old but gold".

Tomas 


Marilena Nardi per Domani



Tiziano Riverso




La femme idéale

Bernard Bouton 



8 mars : ménage de printemps

Bernard Bouton 



l'esse iniziale è invisibile agli occhi

Fabio Magnasciutti




GUERRERAS

Angel Boligan


martedì 5 marzo 2024

Salviamo Assange!

  4 MARZO 2024

Il cancelliere tedesco rompe il silenzio dei leader europei e si schiera contro l’estradizione di Julian Assange negli Stati Uniti. Mentre si attende la decisione della giustizia britannica (l’ultima udienza si è tenuta il 21 febbraio) per Olaf Scholz “sarebbe bene che i tribunali britannici gli garantissero la necessaria protezione, perché deve effettivamente aspettarsi persecuzioni negli Stati Uniti, in considerazione del fatto che ha tradito segreti di Stato americani“. L’Alta Corte britannica dovrà stabilire se il fondatore di Wikileaks dovrà essere estradato o meno negli Stati Uniti, dove verrà processato per la diffusione di documenti secretati sulle attività militari americane: Assange, che dal 2019 è rinchiuso nel carcere londinese di massima sicurezza di Belmarsh, rischia negli Usa fino a 175 anni di carcere. Nelle ultime settimane due esperti delle Nazioni Unite – una competente in libertà di espressione e l’altra in prevenzione della tortura – hanno esortato il Regno Unito a non estradare Assange.


22 FÉVRIER 2024 PAR CARTOONING FOR PEACE Dernier espoir pour Julian Assange La décision de la justice britannique concernant le recours de Julian Assange sur son extradition aux États-Unis, autorisée en avril 2022, a été mise en délibérée mercredi 21 février. Le journaliste risque jusqu’à 175 ans de prison pour espionnage si cette extradition venait à être approuvée, dans ce que ses avocats dénoncent par avance comme un procès politique. Poursuivi pour traîtrise suite à l’affaire Wikileaks, Assange a obtenu l’asile politique à l’ambassade d’Équateur au Royaume-Uni, avant de perdre ce statut et d’être incarcéré. Plusieurs ONG, dont Amnesty international et RSF, considèrent que les poursuites contre Julian Assange portent gravement atteinte à la liberté de la presse.
Ramses
 



#liberta’ #espressione #giornalismo 
#Assange 
Mauro Biani

 FREE ASSANGE 
by Randall Enos, Easton, CT
https://politicalcartoons.com/cartoon/282737


Inizia oggi l'ultima e decisiva udienza sul caso dell'estradizione di Julian Assange negli Usa. Se Julian Assange venisse estradato e imprigionato, ciò potrebbe non essere positivo per la libertà di stampa in tutto il mondo
Firuz Kutal 20/02/2024





 Biden, Navalny, Assange 
by Rainer Hachfeld, Germany, 

PoliticalCartoons.com https://politicalcartoons.com/cartoon/282760



Eroi
GIO / Mariagrazia Quaranta 





Navalny / Assange 
by NEMØ, 
Politicalcartoons.com https://politicalcartoons.com/cartoon/282871



Assange Extradition 
by Tchavdar Nikolov, 
Prass Press https://politicalcartoons.com/cartoon/282877

Julian Assange 
by Arend van Dam, 
politicalcartoons.com https://politicalcartoons.com/cartoon/283017




by Paolo Lombardi



by Fogliazza













La lunga saga legale di Assange
Nel 2018 Julian Assange era stato accusato dagli Stati Uniti di complicità nell'hacking di computer governativi. Nel 2019 si erano aggiunte altre 17 accuse di violazione dell'Espionage act del 1917.

Assange, però, dal 2012 si era rifugiato nell'ambasciata dell'Ecuador di Londra, che aveva accettato di dargli asilo politico. Nel 2018 l'Ecuador gli aveva persino dato la cittadinanza, con l'obiettivo di farlo andare via dal Regno Unito come diplomatico.

Poi nell'aprile del 2019, dopo che l'Ecuador aveva revocato la cittadinanza con la promessa britannica che il giornalista non sarebbe stato estradato, era stato immediatamente arrestato dalla polizia londinese per aver violato la libertà su cauzione nel 2010. 

A quel punto gli Stati Uniti ne avevano chiesto l’estradizione, ma il tribunale penale di Londra aveva rifiutato la richiesta, citando le condizioni di salute critiche di Assange, che soffre di depressione e che secondo gli psichiatri ha tendenze suicide.

Gli Stati Uniti avevano quindi presentato ricorso all’Alta corte di Londra, che lo aveva accolto dopo aver ricevuto garanzie sul trattamento che avrebbero riservato al giornalista. A sua volta Assange aveva presentato ricorso, che però era stato respinto. 

Il caso era quindi passato al ministero dell’Interno, che nel giugno del 2022aveva firmato l'ordine di estradizione. Assange aveva presentato nuovamente ricorso, il che ci porta all'udienza definitiva di questa settimana.

Se i giudici si pronunceranno contro Assange, l'ultima spiaggia per lui sarà rivolgersi alla Corte europea dei diritti dell'uomo, ma i suoi sostenitori temono che possa essere messo su un aereo per gli Stati Uniti prima che possa intervenire il tribunale del Consiglio d'Europa. 

Se Assange dovesse essere estradato negli Stati Uniti e venisse condannato per tutte le accuse a suo carico, rischierebbe una pena detentiva fino a 175 anni.