giovedì 23 maggio 2013

Una donna, una ministra: Cécile Kyenge

Una donna, una ministra: Cécile Kyenge
"Sono italo-congolese, appartengo a due culture e due paesi che sono dentro di me e non potrei essere interamente italiana o interamente congolese. Non sono di colore, sono nera e lo ribadisco con fierezza".
 

Kyenge
Mauro Biani

Scrive di lei Nadia Redoglia, dal Salone del libro di Torino per Peacelink:


Cecile Kyenge una donna come noi e per ciascuna di noi

Kyenge, l’umana presenza tra il tam-tam di milioni di cuori…

Premiazione 8° Concorso letterario Nazionale Lingua Madre Salone del Libro Torino 2013
Kyenge, l’umana presenza tra il tam-tam di milioni di cuori… Cecile Kyenge è ministro dell’integrazione, ma soprattutto della reciprocità, forza, scambievolezza ovvero dell’INTERAZIONE che lei ama sottolineare e che ha confermato alla premiazione per l’8° Concorso letterario Nazionale Lingua Madre al Salone del Libro di Torino. E’ appuntamento espressamente dedicato alle donne straniere che proprio utilizzando la lingua d’arrivo, l’italiano, approfondiscono il rapporto (interagiscono appunto) fra identità, radici, culture dell’universale “l’altro” insieme con le donne italiane, cui è dedicata una sezione speciale, che raccontano nelle proprie storie la conoscenza, condivisione, complicità, passione, tenerezza con le donne straniere. Il concorso nasce nel 2005 dalla straordinaria idea della giornalista Daniela Finocchi che in questo modo ha contribuito non poco ad aprire porte che troppo spesso restano chiuse da chiavistelli discriminatori, in questo caso doppiamente: per sesso e provenienza. Cecile Kyenge perciò ha voluto esserci e restare fino al termine dell’ultima premiazione (dalla mia postazione ho potuto “intercettare” il suo fermo no al sollecito del suo staff e della scorta a interrompere per gli impegni successivi)  perché oltre il simbolo del suo ministero, dunque la già importante “presenza”, lei è consapevole e ben determinata a concretizzare il suo messaggio che sta nella dimostrazione di fatti concreti che lei intende portare avanti e proteggere con forza, determinazione, coraggio. Sono segnali indispensabili ad alimentare, sul serio e non per finta, le speranze di tutti coloro che appartengono (sul serio e non per finta) alla specie umana e che, dunque, ben sono consapevoli che la condizione naturale per la sua sopravvivenza sta principalmente nell’interazione, ancor prima che nell’integrazione.

Kyenge, l’umana presenza tra il tam-tam di milioni di cuori…Siccome è palese, sotto il mero aspetto del significato di civiltà, che il tutto debba partire dalle basi istituzionali (la signora Cecile insegna fornendo validissimi esempi), ribadiamo la convinzione che onorevoli al pari (ma pur meno) di Borghezio non ne possono fare parte. Sia chiaro: non certo per motivi legati a personali antipatie, sensazioni a pelle, colore di partito ecc. bensì per dimostrata incapacità per tutto ciò che concerne la conoscenza dell’umana specie, condizione primaria per disporre e legiferare.
    
Da qui le 130mila firme portate da articolo21 a Strasburgo insieme con altri milioni di cuori che non possono parlare, ma che battono forte!
Note: http://www.articolo21.org/2013/05/esclusivo-ue-art-21-borghezio-sospeso-dal-gruppo-del-parlamento-europeo/


Diritto di cittadinanza
US SOLI" O "JUS SANGUINIS" il problema del diritto alla cittadinanza italiana per i bambini nati sul suolo italiano solleva molte reazioni negative soprattutto da parte cdel PDL e della Lega.
Digerita già male per il colore della pelle (quale colore? domanda intelligentemente Pirroso in un suo tweet)
il Ministro Cecile Kyenge, dopo aver dimostrato grande equilibrio a proposito nell'intervista della mezz'ora di Lucia Annunziata, sottoposta ad un tiro incrociato di critiche ma è indubbio che l'argomento meriterebbe una profonda riflessione non ideologica.
Gianfranco Uber

Cecile Kyenge e Laura Boldrini
Tiziano Riverso



Proposta di espulsione di Borghezio
Tiziano Riverso

Dal Messaggero:
Una petizione contro Borghezio ed un invito per Cecile Kyenge: il Parlamento Ue prende chiaramente posizione nella polemica tra il leghista e la ministra. I capigruppo dei 5 maggiori partiti del Parlamento Ue - i popolari del Ppe, i socialisti-democratici dello S&D, i liberaldemocratici dell'Alde, e Verdi e la sinistra unitari del Gue - hanno ricevuto ieri pomeriggio a Strasburgo la richiesta di dimissioni per l'eurodeputato del Carroccio lanciata da Articolo 21 sulla piattaforma change.org e forte di 130 mila firme.
 I 5 capigruppo, Hannes Swoboda per S&D, Veronique Mathieu in sostituzione di Joseph Daul per il Ppe, Guy Verhostadt per l'Alde, Daniel Cohn-Bendit per i verdi e Gabriele Zimmer per il Gue, hanno anche deciso di invitare Kyenge ad una riunione della Commissione Libe (libertà civili, giustizia e affari interni) del Parlamento Ue, di cui Borghezio è coordinatore per il gruppo Efd, Europa della libertà e la democrazia. «Borghezio è andato oltre i limiti, è politicamente inaccettabile», ha affermato Swoboda ricevendo le firme da Stefano Corradino, direttore di Articolo 21. Mathieu ha sottolineato come le frasi del eurodeputato del Carroccio «siano non solo razziste, ma esprimano anche posizioni inaccettabili sulle donne». (fonte)


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Link:
Cecile Kashetu Kyenge.
Concorsi madre lingua Torino

mercoledì 22 maggio 2013

Maratona Boston 2013: violenza senza fine.

15 aprile 2013: attentato durante la maratona di Boston
Obama: "Chiunque sia stato pagherà"

Maraton - Angel Boligan


L'attentato alla maratona di Boston del 15 aprile 2013 è stato caratterizzato da una serie di due esplosioni avvenute durante la maratona di Boston. L'incidente è stato causato da due ordigni piazzati nei pressi del traguardo, su Boylston Street vicino a Copley Square. Le bombe hanno causato la morte di 3 persone, ferendone almeno altre 178.

Le due bombe sono esplose ad una distanza di 550 piedi (170 m). Le riprese televisive sul traguardo mostrano un intervallo di circa 12 secondi tra le due esplosioni: la prima si è verificata al di fuori del negozio Sport Marathon al numero civico 671 di Boylston Street, e la seconda a circa un isolato più lontano, a ovest, dalla linea del traguardo. Il cronometro della gara al traguardo stava mostrando il tempo di 04:09:43 (4 ore, 9 minuti, e 43 secondi) al momento della prima esplosione (i vincitori della gara avevano tagliato il traguardo circa due ore prima).


by David Rowe

by David Rowe

by Valerio Marini

by Danziger

Ramirez

This cartoon by Michael Ramirez, the two-time Pulitzer Prize-winning cartoonist forInvestors Business Daily, adapts a famous quote by the great English philosopherSamuel Johnson to comment on the Boston marathon bombings.
A blood-stained trainer lies on the ground surrounded by debris in the aftermath of the bombings. The caption reads, "Terrorism is the last refuge of a coward." 
According to Wikipedia:
In 1774 he (Johnson) printed The Patriot, a critique of what he viewed as false patriotism. On the evening of 7 April 1775, he made the famous statement, "Patriotism is the last refuge of the scoundrel." This line was not, as widely believed, about patriotism in general, but the false use of the term "patriotism" by John Stuart, 3rd Earl of Bute (the patriot-minister) and his supporters; Johnson opposed "self-professed Patriots" in general, but valued what he considered "true" patriotism.
Johnson's quote has inspired many variations including:
• "Violence is the last refuge of the incompetent." - Isaac Asimov
• "Consistency is the last refuge of the unimaginative." - Oscar Wilde
• "Sarcasm is the last refuge of the imaginatively bankrupt." - Cassandra Clare
See here for more examples.


Run
E a Boston, durante la maratona.
Mauro Biani



CHAPPATTE


WEAPONS BAN
Gianfranco Uber
U.S. Senate rejects Obama's attempt to put a brake on the free sale of weapons. The tragic attack in the Boston Marathon awakens the American myth of self-defense rather than reveal its futility. 19 Apr 2013




Search for marathon bombers
April 19, 2013 - Watertown, Massachusetts, United States: Police and FBI search area of Nichols Street during search for Boston Marathon bombing suspects. A late-night police chase and shootout has ended with one marathon bombing suspect dead and another on the run. One police officer was killed and another was seriously wounded during the violent spree. The suspects have been identified as two Chechen brothers. (John Taggart/Polaris) Polaris


19 aprile - Boston: ceceni i due attentatori.
Uno ucciso, il fratello arrestato

Il 19 aprile 2013, l'FBI ha individuato due persone sospettate di aver piazzato gli ordigni: Dzhokhar Tsarnaev e suo fratello, entrambi ceceni. I due sarebbero stati coinvolti in una sparatoria avvenuta lo stesso giorno presso il MIT di Cambridge, nei pressi di Boston, dove una guardia del campus rimase uccisa insieme ad uno dei due fratelli ceceni, mentre l'altro fratello venne arrestato.


The Endless Marathon
Shlomo Cohen
Pursuit of terrorists around the world is a long Marathon that never ends. 17 Apr 2013



FBI Boston
 By Hajo de Reijger, The Netherlands - 4/16/2013

25 aprile-Bombe a Boston, l'attentatore rivela:
"New York era il prossimo obiettivo"
Le prime ammissioni del giovane ceceno ferito e catturato dalla polizia dopo l'attacco alla maratona. "Avevamo deciso di far esplodere degli ordigni a Times Square. Nell'auto avevamo sei bombe artigianali e una costruita con una pentola a pressione"

di Tiziano Riverso



22 maggio
Washington, 22 mag. - Un uomo sospettato di aver aiutato i fratelli Tsarnaev nell'attentato alla maratona di Boston e' stato ucciso da agenti dell'Fbi. L'uomo aveva tentato di aggredire i poliziotti. L'uomo, un ceceno di nome Ibrahim Todashev, sarebbe stato ucciso dopo un interrogatorio in Florida, secondo quanto riferito da un amico a Fox News. Diverse fonti dell'Fbi hanno confermato alla Nbc che a sparare e' stato un agente speciale.
Todashev, ceceno, conosceva Tamerlan Tsarnaev, il 26enne considerato l'autore dell'attentato di Boston del 15 aprile in cui morirono tre persone e ne rimasero ferite altre 260, "ed era solito parlare con lui al telefono", ha detto Khusen Taramov. "Si sono parlati l'ultima volta il mese scorso", ha aggiunto, "ma dopo l'attentato, non credo. L'Fbi continuava a chiedergli dei collegamenti on l'attentato, ma lui rispondeva che non vi era alcuna connessione". "Io, lui e i miei amici sapevamo che una cosa del genere sarebbe accaduta", ha aggiunto l'amico della vittima, "ecco perche' voleva lasciare il Paese e aveva comprato i biglietti aerei per tornare in Cecenia. L'Fbi faceva pressioni e cosi' ha deciso di restare". Taramov ha poi raccontato di essere stato interrogato dagli agenti insieme all'amico, ma che i federali gli avevano consentito di tornare a casa. Quando e' tornato al commissariato di polizia, ha appreso che l'amico era morto. "L'Fbi", ha detto, "sa cosa e' successo".





What is happening here? Is he running away to avoid asking the hard questions? Making a point?

Bado (Guy Badeaux)

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LinK:



martedì 21 maggio 2013

"Les dessins de la Liberté" al Festival del cinema 2013 di Cannes

Cartooning for Peace exhibition in Cannes Film Festival 2013
"Les dessins de la Liberté" au Festival de Cannes
Le Monde | 16.05.2013 à 15h59 • Mis à jour le 17.05.2013 à 07h56

En collaboration avec Piasa, les dessinateurs Willis from Tunis (Tunisie), Dilem (Algérie), Kichka (Israël) et Plantu (France, "Le Monde" et "L'Express") seront réunis, lundi 20 mai, autour du commissaire-priseur James Fattori, à l'Agora à Cannes. Les bénéfices de cette vente aux enchères de dessins de presse sur le thème du cinéma seront reversés à l'association Cartooning for Peace, créée en 2008 par Kofi Annan et Plantu, pour rassembler des dessinateurs chrétiens, juifs, musulmans, agnostiques et athées et pour combattre toutes les formes d'intolérance.

Parallèlement à cette vente, une exposition présentée au Palais des festivals, jusqu'au 26 mai, présente une sélection d'environ quatre-vingts dessins humoristiques sur des films mythiques, des réalisateurs célèbres comme Fellini, Bergman, Spielberg ou Haneke, et sur l'industrie du cinéma.

© Gatto (Italie)

Cartooning for Peace présente, durant toute la durée du 66ème Festival de Cannes, une exposition de dessins de presse en hommage au cinéma.
Plus d'info sur : http://www.cartooningforpeace.org/


El dibujante Plantu
en la presentación de 'Cartooning For Peace',
en el Festival de Cannes.
ANDREAS RENTZ (GETTY IMAGES)
Come tante altre cause, la libertà di stampa ha la sua giornata annuale. Ogni anno, il 3 maggio è la data per ricordare che troppi giornalisti muoiono nell'esercizio della loro professione (19 dall'inizio del 2013), e che vengono imprigionati a causa della loro attività professionale (174 attualmente).

Ma, dobbiamo difendere ogni forma di libertà di espressione, tutti i giorni dell'anno. Questo è il motivo per cui il Festival di Cannes ha deciso di ospitare il 20 maggio un'asta organizzata a favore dell'associazione Cartooning for Peace. Fondata nel 2008 da Kofi Annan e Plantu, Cartooning for Peace combatte tutte le forme di intolleranza e riunisce artisti cristiani, ebrei, musulmani, agnostici e atei.

Le opere che saranno messe  in vendita in presenza degli artisti Willis da Tunisi, Dilem, Plantu e Kichka, saranno esposte in una mostra che si terrà presso il Palais des Festivals dal 15 maggio. Essa si compone di circa 80 disegni umoristici sul tema del cinema e della libertà artistica.

La manifestazione è l'occasione di ricordare che anche l'industria cinematografica è minacciata in alcuni paesi come per esempio, l'Iran e l'Algeria, ed un pensiero speciale va al regista Jafar Panahi.

 OUVERTURE DU FESTIVAL DE CANNES: Le président du festival de Cannes GILLES JACOB dans le dessin réalisé pour le quotidien de Cannes.
 Plantu



Festival De Cannes President Steven Spielberg
by Plantu

disegno di Elena Ospina
 
Xavier Bonilla "Bonil" (Ecuador)




by Angel Boligan



I.Bergman by Riber


disegno di Kichka

Exposition des dessinateurs de Cartooning for peace en ce moment au festival de Cannes...
Woody Allen
by Damien Glez





copertina del catalogo








Fonte Le Monde:

"Les dessins de la Liberté" au Festival de Cannes


Nota:
Dessin présenté dans l'exposition "Les dessins de la Liberté" au Palais des Festivals et dans le catalogue de la vente aux enchères de dessins originaux au profit de Cartooning for Peace : http://bit.ly/YiRz2P

(Plantu & Friends : les dessins de la liberté - Festival de Cannes 2013)




domenica 19 maggio 2013

Argentina: Jorge Rafael Videla (1925-2013)

“Sono tranquilla: un essere disprezzabile ha lasciato questo mondo”.
Estela Carlotto, presidente delle Abuelas, le Nonne di Plaza de Mayo.


Videla  disegno di Martirena
fonte


L’ex dittatore argentino Jorge Rafael Videla è morto  venerdì 17 maggio. Aveva 87 anni.

Secondo alcune delle sue vittime, come le madri dei desparecidos, invece, Jorge Videla era morto da tempo. Come essere umano.

Si è spento nel carcere di Marcos Paz, vicino a Buenos Aires: era detenuto per le atrocità commesse durante il suo regime.

Condenado por crímenes de lesa humanidad


Era stato condannato a due ergastoli e ad oltre 50 anni di carcere, per la repressione dei dissidenti durante il suo mandato, dal 1976 al 1981. Con il ripristino della democrazia in Argentina, nel 1983, arrivarono i processi e le condanne.

Videla sospese le libertà sindacali e civili ed ammise di essere responsabile della morte di almeno 7.000 persone. I due ergastoli arrivarono da diversi processi, i rimanenti 50 anni da un dramma parallelo a quello dei desaparecidos: il rapimento dei loro figli. Decine di bambini nati durante la prigionia e la tortura delle donne, poi dati in adozione a famiglie di militari.
(fonte)

 
Argentina
 L’ex dittatore argentino Jorge Rafael Videla, condannato all’ergastolo per la sanguinosa repressione avvenuta durante i cinque anni del suo regime, è morto in un carcere di Buenos Aires per cause naturali a 87 anni.
Quissù la mia tavola regalata alle Madres de Mayo in visita a genova a marzo. Qui un’altra vigna sulla morte del sanguinario.
Mauro Biani 

Il parco della memoria a Buenos Aires. (Giancarlo Ceraudo)



Videla
Jan-Erik Ander



Videla di Valerio Marini


viavà
fabiomagnasciutti


Milko



by Enzo Apicella


Jorge Videla
Elihu Duayer
Desaparecido, at last! 18 May 2013


Videla
CeciGian


 
Vileda, il boia è desaparecido
Roberto Mangosi


Vileda (fraintendimenti)
Vukic
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LINKS
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Note: video sui voli della morte
volo finale


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sabato 18 maggio 2013

Travestirsi da ... Ilda Bocassini


Ferrara imita la Bocassini 
Lei a favore delle pene
Lui solo pena
Tiziano Riverso

Ne parla anche Gramellini a Che tempo che fa:
"Quale donna, una volta nella vita, non ha avuto il desiderio di travestirsi da Ilda Bocassini, e non solo le donne... guarda qua "


Giuliano Ferrara tenore, canzone sulla Boccassini
Con tanto di parrucca rossa e occhiali, un Giuliano Ferrara in versione Ilda Boccassini canta le cene di Arcore sulle note di "Bella figlia dell'amore" dal Rigoletto di Giuseppe Verdi


Ferrara si ripete.
Aveva già fatto tanto scalpore per l'amico Silvio nel febbraio 2011 con l'iniziativa delle mutande al vento .
 Qualche vignetta dall'archivio del blog (fonte):


 Ambiente
Mutande al vento...


MUTANDE

Giuliano Ferrara si ributta nell'agone politico per spalleggiare il suo grande amico Silvio in quella che sembra essere l'ultima battaglia politico-giudiziaria della cosiddetta Seconda Repubblica.
E decide di farlo sventolando un simbolo anti puritano come le mutande che , grazie  anche al suo genio comunicativo, promettono di diventare una nuova bandiera liberista.
Con qualche possibile inconveniente.

Uber Humour Etichette: berlusconi, crisi economica, politica

http://farm5.static.flickr.com/4097/5438167983_318dd1e288_z.jpg
Ferrara - MAURO BIANI - http://maurobiani.splinder.com/


Vincino da Manifestazione contro il neopuritanesimo ipocrita


il Verme
Pubblicato da paolo lombardi L'Inserto satirico


Panzer
Pubblicato da Mauro Patorno





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Ruby news

PROVE GRANITICHE
La Procura di MIlano ha presentato oggi la richiesta per il Processo immediato a carico del Presidente del Consiglio.
Già pronta la linea di difesa.

Uber Humour
Etichette: berlusconi, giustizia, politica, scandali

Il frutto proibito 

Giannelli http://www.corriere.it/