Ladri di BicicLetta
David Rowe (Australia)
Enrico Letta ha avuto l’incarico
Letta ha accettato con riserva, come da prassi, e ora farà le sue consultazioni
Jan-Erik Ander (Svezia)
PORTOS / Franco Portinari
VAURO
VAURO
Nomina regolare
Manca la composizione del nuovo esecutivo ma ormai, dopo la benedizione di Berlusconi da oltreoceano, non sembrano esserci più ostacoli alla nascita del nuovo governo Letta.
Gianfranco Uber
Governo di servizio
Oggi quasi sicuramente verrà varato il nuovo Governo.
Ancora qualche problemino sulla lista dei ministri, pieno accordo invece sull'etichetta che lo identificherà per la storia.
Gianfranco Uber
Par CondiZio
Gava
Roberto Mangosi www.enteroclisma.com
rasta cu'mme
fabiomagnasciutti
Altan L'Espresso
Il rospo
Mauro Biani
Letta incarico
Mauro Biani
Giannelli - Corriere della sera
Tiziano Riverso
Umberto Romaniello
Pietro Vanessi
Paolo Lombardi
Le vignette di ElleKappa - Repubblica.it
Paride Puglia
Mai
Makkox
Totoministri
Natangelo
Letta
CeciGian
Avanza
FIFO
Tullio Boi
Buongiorno
25/04/2013
Larghe pretese
massimo gramellini
Mister Enricooo! Ciao, sono IO, l’amico dello zio Gianni. Sempre forza Milan. E tante sentite condoglianze per la scomparsa del Pd: credimi, è stata una perdita dura per tutti. Ti vorrei parlare del governo delle larghe pretese. Buone notizie sul programma: ho appena raggiunto un accordo di massima tra me e me. Niente conflitto di interessi, niente leggi contro la corruzione, niente che possa dare fastidio al sottoscritto e alle sue aziende, insomma. Passando alle questioni che più stanno a cuore ai cittadini, avrei pensato di mettere al ministero della Giustizia un giudice di pace: Daniela Santanché… Dai, era una battuta, voi cattocomunisti siete proprio permalosi. Agli Interni invece voglio Schifani… No, Enrico, questa non è una battuta. La Cancellieri non va bene, lo capisci da solo: ha sciolto troppi comuni del Pdl per mafia. Ti sembra democrazia proporzionale, questa? Se il ministro ne scioglie per mafia tre a noi, poi deve scioglierne anche tre a voi, due e mezzo ai grillini e uno alla Sudtiroler Volkspartei.
Su, non fare quella faccia da convegno di Cernobbio, altrimenti ti mando a Palazzo Chigi lo zio Gianni come ministro della Famiglia. Hai sentito cosa ha detto il Capo dello Stato? Soltanto in Italia l’accordo fra partiti diversi suscita orrore…. E’ anche vero che soltanto in Italia ci sono io. Te lo vedi un Enrico Letta tedesco o francese fare accordi con Angela Berluskel o con Berluskozy? Almeno a te è toccato l’originale. A presto, caro, e ancora complimenti per la tua nomina a vicepresidente!
Governo Letta, 25/04/2013 (Moriremo democristiani)
Vincino Il Male
puntualizza Gianfranco Uber
Moriremo democristiani?
probabile ma non tutti
sabato 27 aprile 2013
Catalan di Dominic Miller video animato di Marianna Balducci e Fabio Gervasoni
Lavorare per un artista come Dominic Miller è stato, per me e per Fabio Gervasoni, un onore, un’occasione importante, ma soprattutto un bellissimo viaggio.
Questo lavoro è fatto di tante cose: c’è ricerca, progetto, tempo, … e poi c’è quel sentimento di meraviglia che è ancora con me come la prima volta che ho ascoltato questo brano.
Marianna Balducci
"Catalan"
Dominic Miller
from the album "5th House" [Qrious Music]
subject/illustration/direction_Marianna Balducci
photography/editing_ Fabio Gervasoni
Caracola
Me han traído
una caracola.
Dentro le canta
un mar de mapa.
Mi corazón
se llena de agua
con pececillos
de sombra y plata.
Me han traído una caracola.
Mi hanno portato
una conchiglia.
Dentro canta
un mare di carta.
Il mio cuore
si riempie d'acqua
con pesciolini
d'ombra e d'argento.
Mi hanno portato
una conchiglia.
(Federico Garcia Lorca, La conchiglia 1972)
Fonte di ispirazione i versi di Garcia Lorca.
“Caracola” è una poesia semplice e piena di nostalgia: in una conchiglia si custodisce il ricordo struggente dell’infanzia passata, della propria terra lontana, un ricordo che però ancora vibra e si fa strada veloce come un banco di “pesciolini d’ombra e d’argento”. ”Caracola” appartiene alla raccolta “Canciones”: Garcia Lorca era, prima ancora che un poeta, un musicista convinto che, se le parole potevano raccontare l’umanità, la musica potesse esprimere tutto quel che di indefinibile e potente c’è nell’animo di ciascuno.
When two imaginative minds meet each other in an unespected contact and decide to experiment something new with confidence, "good things" often happen.
For me and Fabio, working for an artist like Dominic Miller has been an honour, an important opportunity, but expecially a great journey.
This video is made of many different things: research, project, time, ... and then there's that sense of wonder that I still carry inside of me, like the first time I heard this song.
CONCEPT:
"Me han traído una caracola [...]./ They have brought me a shell [...]."
Federico Garcia Lorca, "Caracola", Canciones (1972)
"Caracola" is a simple and very nostalgic poem: a shell guards the acute memory of the past childhood, the distant homeland, a memory that nonetheless quivers and makes way as a shoal of "little fishes of shadow and silver".
"Caracola" belongs to the anthology "Canciones" (Songs): Garcia Lorca was, besides a poet, a musician who believed that, if words could tell about humanity, then music could express all the power and indefinition of our soul.
Between the recollections of a travel noted down in pencil, nostalgia takes form and tries to come back home. It goes through colours and images that memory has preserved, defying every adversity and capturing all those signs that show along the way, flowing on and on.
Nota:
Dominic Miller
from the album "5th House" [Qrious Music]
subject/illustration/direction_Marianna Balducci
photography/editing_ Fabio Gervasoni
Caracola
Me han traído
una caracola.
Dentro le canta
un mar de mapa.
Mi corazón
se llena de agua
con pececillos
de sombra y plata.
Me han traído una caracola.
Mi hanno portato
una conchiglia.
Dentro canta
un mare di carta.
Il mio cuore
si riempie d'acqua
con pesciolini
d'ombra e d'argento.
Mi hanno portato
una conchiglia.
(Federico Garcia Lorca, La conchiglia 1972)
Fonte di ispirazione i versi di Garcia Lorca.
“Caracola” è una poesia semplice e piena di nostalgia: in una conchiglia si custodisce il ricordo struggente dell’infanzia passata, della propria terra lontana, un ricordo che però ancora vibra e si fa strada veloce come un banco di “pesciolini d’ombra e d’argento”. ”Caracola” appartiene alla raccolta “Canciones”: Garcia Lorca era, prima ancora che un poeta, un musicista convinto che, se le parole potevano raccontare l’umanità, la musica potesse esprimere tutto quel che di indefinibile e potente c’è nell’animo di ciascuno.
When two imaginative minds meet each other in an unespected contact and decide to experiment something new with confidence, "good things" often happen.
For me and Fabio, working for an artist like Dominic Miller has been an honour, an important opportunity, but expecially a great journey.
This video is made of many different things: research, project, time, ... and then there's that sense of wonder that I still carry inside of me, like the first time I heard this song.
CONCEPT:
"Me han traído una caracola [...]./ They have brought me a shell [...]."
Federico Garcia Lorca, "Caracola", Canciones (1972)
"Caracola" is a simple and very nostalgic poem: a shell guards the acute memory of the past childhood, the distant homeland, a memory that nonetheless quivers and makes way as a shoal of "little fishes of shadow and silver".
"Caracola" belongs to the anthology "Canciones" (Songs): Garcia Lorca was, besides a poet, a musician who believed that, if words could tell about humanity, then music could express all the power and indefinition of our soul.
Between the recollections of a travel noted down in pencil, nostalgia takes form and tries to come back home. It goes through colours and images that memory has preserved, defying every adversity and capturing all those signs that show along the way, flowing on and on.
Nota:
Nell'arco della sua carriera ha collaborato con musicisti di primo piano come Bryan Adams, The Chieftains, Tina Turner, Rod Stewart, The Pretenders, Paul Young, Level 42, Steve Winwood, Sheryl Crow, Peter Gabriel, Phil Collins, Richard Wright ed in particolar modo con Sting.
Marianna Balducci (Rimini, 23 marzo 1985) è una disegnatrice , illustratrice, realizza stopmotion e video di animazione.
venerdì 26 aprile 2013
Le dimissioni di Bersani
(ANSA) - ROMA, 23 APR - "Confermo qui le mie dimissioni che saranno portate anche all'Assemblea nazionale". Lo ha detto in Direzione del Pd il segretario Pier Luigi Bersani. "Ho annunciato le mie dimissioni - ha ricordato il segretario - dopo la bocciatura delle candidature di Marini e Prodi da parte dei franchi tiratori. Molti dei nostri grandi elettori sono venuti meno a decisioni formali e collettive in un momento cruciale. Siamo stati sull'orlo di una crisi gravissima e senza precedenti", ha concluso.
Vignette disegnate prima del 19 aprile
4/04/2013
Amici
Renzi apre ufficialmente il fronte interno al PD. Nelle sue parole tuttavia si legge ancora la sincera solidarietà, più volte confermata, con l'amico e segretario Bersani.
Gianfranco Uber
esce d'aprile
Gianni Fioretti
Stefano trucco
Fumata nera
PORTOS / Franco Portinari
Krancic 18/04/2013
No fiori, ma opere di bene...(per il PD)
Luigi Alfieri 18/04/2013
Tiziano Riverso 18/04/2013
Sorpresa
19/04/2013
Uber
Natangelo 19/04/2013
Natangelo
Vignette disegnate dopo le dimissioni
Natangelo
SERGIO STAINO
Modi creativi di darsi fuoco
Mauro Biani
...LA (S)CARICA DEI 101...
Antonio Gallo
... LE IDI...OZIE...DI APRILE!! ... OVVERO SUICIDIO DEL PD!
Antonio Gallo
Grillo al PD: ''Votate Rodotà e si apriranno praterie per il governo''
sabato 20 aprile 2013 10:48
VAURO
Bersani si è dimesso
martedì 23 aprile 2013 20:19
VAURO
Le vignette di ElleKappa - Repubblica.it
Bersani si è dimesso
Pierfrancesco Uva
Puglia-L'Asino
19 aprile 2013 - Bersani presenta le sue dimissioni da segretario del PD
Milko
Bandanax-L'Asino
VUKIC - vukicblog
Rocco Grieco
Claudio Cadei
Claudio Cadei
Nico Pillinini
Buongiorno
20/04/2013
Partito, participio passato
massimo gramellini
La fine del Partito democratico non è un giorno di festa, neanche per chi ha sempre ironizzato su quell’accozzaglia di accoltellatori narcisisti, tenuti insieme soltanto dal mastice del potere. Bello o brutto che fosse, ed era diventato particolarmente brutto, il Pd rappresentava l’ultimo partito.
L’ultima struttura politica in grado di organizzare congressi e di eleggere un segretario, anziché un padrino o un padrone. Magari un segretario senza carisma e con uno staff mediocre. Ma pur sempre una leadership provvisoria e rovesciabile o, come va di moda dire adesso, contendibile. Pure troppo. Il Pd muore di troppe contese. Non si dissolve per mancanza di dialogo, ma per babelica sovrapposizione di voci.
Alla sua caotica scomparsa fa da contraltare, in queste ore di conclave quirinalizio, la compattezza granitica dei movimenti personali. Non un grillino, un leghista o un berlusconiano hanno finora votato contro gli ordini dei rispettivi capi. E’ questo che vogliamo, in nome della rapidità e della coerenza delle decisioni? Le voci diverse, che negli esecrati partiti della Prima Repubblica raggiungevano in qualche modo l’armonia di un coro, devono lasciare il podio agli assolo dei tenori con claque al seguito? Le colpe dei partiti sono enormi, ma nel momento in cui l’ultimo di essi si inabissa fra gli sberleffi collettivi, permettetemi di riadattare a futura memoria il celebre paradosso di Churchill. La democrazia dei partiti è il sistema peggiore che l’uomo abbia escogitato, esclusi tutti gli altri.
La Stampa
Umberto Romaniello
Paolo Lombardi
Se m’abbracci ti cancello
Makkox
Cazzo urli?
Makkox
Letta
CeciGian
Tiziano Riverso 23/04/2013
ahi gor
Etichette: bersani, igor, magnasciutti, pd
fabiomagnasciutti
Ma D'Alema intanto che fa?
Pulizia
CeciGian
In giro
CeciGian
Massimine
Tomas
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Links:
Presidente Repubblica, niente quorum per Prodi. Bersani si dimette: "Uno su quattro ha tradito"
Vignette disegnate prima del 19 aprile
4/04/2013
Amici
Renzi apre ufficialmente il fronte interno al PD. Nelle sue parole tuttavia si legge ancora la sincera solidarietà, più volte confermata, con l'amico e segretario Bersani.
Gianfranco Uber
esce d'aprile
Gianni Fioretti
Stefano trucco
Fumata nera
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Krancic 18/04/2013
No fiori, ma opere di bene...(per il PD)
Luigi Alfieri 18/04/2013
Tiziano Riverso 18/04/2013
Sorpresa
19/04/2013
Uber
Natangelo 19/04/2013
Natangelo
Vignette disegnate dopo le dimissioni
Natangelo
SERGIO STAINO
Modi creativi di darsi fuoco
Mauro Biani
...LA (S)CARICA DEI 101...
Antonio Gallo
... LE IDI...OZIE...DI APRILE!! ... OVVERO SUICIDIO DEL PD!
Antonio Gallo
Grillo al PD: ''Votate Rodotà e si apriranno praterie per il governo''
sabato 20 aprile 2013 10:48
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Bersani si è dimesso
martedì 23 aprile 2013 20:19
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Bersani si è dimesso
Pierfrancesco Uva
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19 aprile 2013 - Bersani presenta le sue dimissioni da segretario del PD
Milko
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Rocco Grieco
Claudio Cadei
Claudio Cadei
Nico Pillinini
Buongiorno
20/04/2013
Partito, participio passato
massimo gramellini
La fine del Partito democratico non è un giorno di festa, neanche per chi ha sempre ironizzato su quell’accozzaglia di accoltellatori narcisisti, tenuti insieme soltanto dal mastice del potere. Bello o brutto che fosse, ed era diventato particolarmente brutto, il Pd rappresentava l’ultimo partito.
L’ultima struttura politica in grado di organizzare congressi e di eleggere un segretario, anziché un padrino o un padrone. Magari un segretario senza carisma e con uno staff mediocre. Ma pur sempre una leadership provvisoria e rovesciabile o, come va di moda dire adesso, contendibile. Pure troppo. Il Pd muore di troppe contese. Non si dissolve per mancanza di dialogo, ma per babelica sovrapposizione di voci.
Alla sua caotica scomparsa fa da contraltare, in queste ore di conclave quirinalizio, la compattezza granitica dei movimenti personali. Non un grillino, un leghista o un berlusconiano hanno finora votato contro gli ordini dei rispettivi capi. E’ questo che vogliamo, in nome della rapidità e della coerenza delle decisioni? Le voci diverse, che negli esecrati partiti della Prima Repubblica raggiungevano in qualche modo l’armonia di un coro, devono lasciare il podio agli assolo dei tenori con claque al seguito? Le colpe dei partiti sono enormi, ma nel momento in cui l’ultimo di essi si inabissa fra gli sberleffi collettivi, permettetemi di riadattare a futura memoria il celebre paradosso di Churchill. La democrazia dei partiti è il sistema peggiore che l’uomo abbia escogitato, esclusi tutti gli altri.
La Stampa
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Se m’abbracci ti cancello
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Cazzo urli?
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Tiziano Riverso 23/04/2013
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