martedì 5 marzo 2013

Vedute di Castel Gandolfo





 

 





By  PORTOS / Franco Portinari


Castel Gandolfo
PORTOS


Nota :

Castel Gandolfo, confidenzialmente Castello nei dialetti dei Castelli Romani, Castrum Gandulphi in latino) è una città italiana di 9.037 abitanti, della provincia di Roma, nell'area dei Castelli Romani, nel Lazio. Il centro abitato è stato eletto uno de I borghi più belli d'Italia.
La città è conosciuta soprattutto per la presenza della residenza estiva dei Papi, alla quale fanno corona molte altre residenze estive, ville e villini edificati a partire dal XVII secolo. Il suo territorio include quasi tutto l'arco costiero del Lago Albano, che ospita tra l'altro lo Stadio Olimpico di Canottaggio CONI. Vi sono inoltre vari luoghi di interesse archeologico, tra cui vanno ricordati l'Emissario del Lago Albano ed i resti della villa albana di Domiziano, nonché naturalistico, dato che la zona è inclusa nel perimetro del Parco regionale dei Castelli Romani. Non mancano infine punti di interesse artistico, come la collegiata pontificia di San Tommaso da Villanova, edificata da Gian Lorenzo Bernini.

CASTEL GANDOLFO: DA RESIDENZA IMPERIALE A VILLA PONTIFICIA
Il visitatore che entra per la prima volta nelle Ville Pontificie di Castel Gandolfo non immagina certo di trovarsi di fronte ai cospicui resti di una delle più famose ville dell'antichità, l'Albanum Domitiani, la grandiosa residenza di campagna dell'imperatore Domiziano (81-96 d.C.), la quale si sviluppava per circa 14 chilometri quadrati dalla Via Appia fino a comprendere il lago Albano. Le Ville Pontificie si estendono sui resti della parte centrale della residenza, la quale includeva, secondo l'ipotesi formulata da insigni studiosi, anche l'Arx Albana, posta all'estremità della collina di Castel Gandolfo, dove ora si trova il Palazzo Pontificio, e che un tempo ospitava il centro dell'antica Albalonga.
La Villa di Domiziano era ubicata sul versante occidentale della collina, in posizione dominante sul mare Tirreno. Il pendio era stato tagliato in tre grandi ripiani digradanti verso il mare. Il primo, più in alto, comprendeva le abitazioni dei servi imperiali, i vari servizi e le cisterne, alimentate dalle sorgenti di Palazzolo - poste sulla sponda opposta del lago - mediante tre acquedotti, ancora in parte esistenti, che riforniscono la Villa papale e l'abitato di Castel Gandolfo. Sul ripiano mediano, delimitato a monte da un grande muraglione di sostruzione, interrotto da quattro ninfei a pianta alternatamente rettangolare e semicircolare, sorgevano il palazzo imperiale ed il teatro. Il ripiano inferiore comprendeva il criptoportico, la grande passeggiata coperta dell'imperatore, lungo in origine circa trecento metri. Il ripiano si spezzava poi in più terrazze successive, per lo più destinate a giardini, una delle quali comprendeva l'ippodromo.
In questa residenza, attrezzata anche per la stagione invernale, ricca di bellezze naturali e di sontuosi edifici, monumenti ed opere d'arte, Domiziano, il "calvo Nerone" come lo chiamava Giovenale, stabilì quasi in permanenza la sua dimora.
Alla morte di Domiziano la villa passò ai suoi successori, che però preferirono stabilire altrove le loro dimore. Adriano (117-138) vi trascorse qualche breve periodo in attesa che fosse portata a compimento la villa presso Tivoli e Marco Aurelio (161-180) vi si rifugiò per alcuni giorni durante la ribellione dell'anno 175. Alcuni anni dopo,Settimio Severo (193-211) vi installò, nella parte più a sud, i castra dei suoi fedelissimi legionari partici, i quali vi accamparono stabilmente con le loro famiglie.
Iniziava così la decadenza della villa imperiale i cui monumenti, già privati delle loro opere d'arte e di ogni prezioso ornamento, furono sistematicamente demoliti per impiegare marmi e laterizi nelle nuove costruzioni che diedero origine al primo nucleo abitativo della cittadina di Albano. Un altro insediamento, prevalentemente di agricoltori, si costituì a nord della villa sul crinale del lago verso "Cucuruttus" (l'attuale Montecucco) dando origine assai più tardi all'odierna Castel Gandolfo.
L'imperatore Costantino (306-337), che aveva allontanato dal territorio i turbolenti legionari partici con le loro famiglie, tra i benefici conferiti alla basilica di San Giovanni Battista, l’attuale cattedrale di Albano, includeva anche la possessio Tiberii Caesaris, cioè l'area della villa domizianea.
Fatta eccezione per alcune memorie di atti censuari o patrimoniali che si riferiscono a queste terre, la storia tace fino al XII secolo. Non così le spoliazioni di marmi e di opere d'arte che continuarono a lungo. Nel XIV secolo il saccheggio divenne sistematico, alla ricerca di marmi per la costruzione del duomo di Orvieto.(fonte)

Cercasi uomo... libero possibilmente.

Cercasi uomo... libero possibilmente.

Avventure di una divorziata cinquantenne alla riscossa

di NUCCIA ISGRO'    illustrazioni di ROBERTO SALVETTI

Libro finalista al prestigioso premio Domina 2012 per la letteratura umoristica


Cosa succede e cosa fare quando superati gli anta, tutt'a un tratto, ci si trova a dover ricostruire la propria vita lasciandosi alle spalle la fine di un matrimonio?

La storia di Ket, ovvero di Concetta Crocefissa in Scarpata (nome milanesissimo, come si saranno accorti i più attenti lettori), involontaria single di ritorno, ci aiuterà a scoprirlo seguendo il filo delle sue esilaranti quanto rocambolesche avventure che si chiuderanno con un finale a sorpresa decisamente imprevedibile.



Descrizione:

“Ricordo ancora la sua faccia paonazza in tribunale quando davanti al giudice urlava:“Ha cercato di uccidermi sig. Giudice, lo giuro su mia madre!- facendo il giuramento degli scout- Lei lo sapeva che la confezione era scaduta e, pausa ad effetto, senza dirmi niente, me ne ha fatto mangiare tre porzioni!”

Iniziano così le avventure semiserie di Concetta che si ritrova a cinquant’ anni a reinventarsi una vita quando viene lasciata dal marito. Inizialmente è quasi contenta di essersi liberata di un uomo abitudinario e che non la valorizzava, ma poi si rende conto che la vita alla sua età non è facile. Il tempo ha iniziato a modificare il suo corpo e deve correre ai ripari. E allora via con tentativi di diete varie, massaggi, palestra e altre vari escamotage al fine di eliminare: pancia, cellulite, doppio mento, braccia a pipistrello, ecc. Deve poi affrontare il problema del sesso e della socializzazione. Concetta si barcamena tra diverse esperienze: speed date, appuntamenti al buio, crociere per single, gite varie e non sempre ne uscirà vincente.


  Gli  Autori:
Nuccia Isgrò - Docente di Filosofia e Scienze Sociali in un liceo, da sempre accanita lettrice di tutti i generi letterari, da pochissimo ha scoperto la passione per la scrittura. Ha partecipato a numerosi concorsi letterari ottenendo vari riconoscimenti. Il suo primo romanzo pubblicato “Cercasi uomo…libero possibilmente.”
Roberto Salvetti disegnatore fumettista.

Festina Lente Edizioni

lunedì 4 marzo 2013

Tutti pazzi per la scuola.

Quello che avreste voluto sapere sulla scuola italiana e che nessuno vi ha mai raccontato

Tutti pazzi per la scuola.
Cronache dal pianeta Skolan

di PIER GIORGIO VIBERTI illustrazioni di LUCA SALVAGNO


Com’è la scuola italiana? Cosa succede “là dentro”? A queste domande cerca di rispondere, in maniera allegramente scanzonata, il nuovo libro "Tutti pazzi per la scuola" .
Grazie alla penna dell’autore, Pier Giorgio Viberti, e alle illustrazioni di Luca Salvagno, una galleria di personaggi, situazioni ed eventi colti nei loro risvolti più bizzarri e spassosi anima i racconti riuniti in questo volume.
Quello che ne esce sembra proprio un altro mondo, il pianeta Skolan appunto, come recita il sottotitolo del libro, dove tutto o quasi è possibile, ma a volte la fantasia, specie quando vola molto in alto, non si discosta tanto dalla realtà, solo ce la mostra in una prospettiva completamente diversa.

Clicca qui per vedere la scheda del libro
Clicca qui per vedere il trailer




 
Gli autori:
Pier Giorgio Viberti, insegnante di lettere in una scuola superiore torinese, è autore di manuali scolastici (grammatiche e antologie), di testi di cultura e folclore piemontese, di opere di divulgazione storica e di libri dedicati a tematiche di attualità.

Luca Salvagno, illustratore e fumettista, ha collaborato, tra gli altri, con Enzo Biagi nell’illustrazione della Storia d’Italia a fumetti e con Benito Franco Jacovitti, proseguendo poi, dopo la morte del maestro, la produzione delle avventure di
Cocco Bill.




Festina Lente Edizioni

domenica 3 marzo 2013

28 febbraio 2013 - ore 20 Joseph Ratzinger non è più Papa




28 febbraio 2013 - ore 20
Castel Gandolfo 28 febbraio 2013 ore 20,00: Joseph Ratzinger non è più Papa
Gianfranco Uber
 

Alle 20 del 28 febbraio Benedetto XVI abbandona il pontificato per assumere l'inedita qualifica di "papa emerito".
Si ritirerà nella residenza di Castel Gandolfo per qualche mese prima di entrare in un monastero in Vaticano.
A 85 anni, Joseph Ratzinger ha annunciato l'11 febbraio di essere troppo stanco per svolgere i suoi compiti in una chiesa alle prese con le contestazioni interne, varie questioni etiche e scandali. La santa sede resterà vacante finché i cardinali riuniti in conclave avranno scelto il suo successore.


The Stairlift to Heaven
David Rowe - Australia





Matteo Bertelli


Papal Divestment
By Pat Bagley, Salt Lake Tribune - 2/28/2013


 Jorge Restrepo (Colombia)



fonte




Pope leaves Vatican snake pit.
Jean Gouders
... 01 Mar 2013



Dalcio




PORTOS / Franco Portinari


Giannelli



domenica 3 marzo 2013
MOTU PROPRIO
Non credo si possa mettere in discussione l'importanza storica dell'abdicazione di un Papa ma continuo a non condividere l'esagerata esaltazione della ricchezza e della potenza. E' vero che i lustrini attirano sempre ma ci pensate quanta simpatia avrebbe raccolto se avesse percorso il suo viaggio di commiato su una carrozzella o, ancora meglio, su un asinello?
Gianfranco Uber







Shoe Cabinet in Vatican
By Petar Pismestrovic, Kleine Zeitung, Austria - 3/1/2013





EVANS
Auckland, New Zealand
 COLOR POPE BENEDICT RETIRES VATICAN SHOES CHURCH




Pope Goodbye
 By Cardow, The Ottawa Citizen - 2/26/2013





Benedict XVI ‏@Pontifex
Feb. 28, 2013
Grazie per il vostro amore e il vostro sostegno. Possiate sperimentare sempre la gioia di mettere Cristo al centro della vostra vita.

Links:

Ti possono interessare :
Le vignette di Papa Benedetto XVI di Cartoon Movement


FANY-BLOG (1° parte)

FANY-BLOG (2° parte)




venerdì 1 marzo 2013

La rapa

La rapa

C’era una volta un vecchietto, che piantò una piccola rapa e disse:
“Cresci carnosa e forte”.
E la rapa crebbe robusta e tanto grande.
Un giorno il vecchietto andò nell’orto per coglierla, ma tira tira non riuscì a strapparla.
Chiamò allora una vecchina, che si mise a tirare il vecchietto, che a sua volta tirava la rapa.
Tira tira, non riuscirono a sradicarla.
Allora la vecchina chiamò la nipotina, che si mise a tirare la vecchina, che tirava il vecchietto, che a sua volta tirava la rapa.
Ma nemmeno questa volta riuscirono a strapparla.
La nipotina chiamò allora il suo cagnolino.
Il cane tirò la nipotina, che tirava la vecchina, che tirava il vecchietto, che tirava la rapa.
Tira e ritira, la rapa non si muoveva di un millimetro.
Il cane chiamò il gatto.
Il gatto tirò il cane, il cane tirò la nipotina, la nipotina tirò la vecchina, la vecchina tirò il vecchietto, il vecchietto tirò la rapa.
Tutti insieme tirarono e tirarono ancora, ma la rapa rimaneva salda al suo posto.
Il gatto chiamò il topo.
Il topo tirò il gatto, il gatto tirò il cane, il cane tirò la nipotina, la nipotina tirò la vecchina, la vecchina tirò il vecchietto, il vecchietto tirò la rapa.
E finalmente, grazie ad un topolino, la rapa venne fuori.




Distraction


 I disegni sono di Darko Drljevic presi da RTCG e da Toonpool
Personal Info Darko Drljevic
Cartoonist,painter,free artist.President cartoon association of Montenegro.About 35 self exhibitions,over 350 colectivity.Till now won 97
awards.Editor International cartoon competition of Montenegro.
WEB PRESENTATIONS-
www.theartistsweb.co.uk www.montenegrina.net/pages/pages1/humor/darko_drljevic_karikature2.htm
www.montenegrina.net/pages/pages_e/painting/darko_drljevic_caricatures.htm
www.satiramorim.hpg.com.br/satira05.37.htm
www.aydindoganvakfi.org.tr/Gallery/CaricatureList.aspx?Lng=2&PID=2153
http://hr.netlog.com/darko_drljevic
e mail- drljevicdarko@t-com.me

giovedì 28 febbraio 2013

STÉPHANE HESSEL

 “Cercate e troverete, le cause per indignarsi sono molte”, aveva scritto Stéphane Hessel, nella sua esortazione a indignarsi ma soprattutto a impegnarsi per una società migliore: “L’interesse generale deve prevalere sull’interesse particolare, l’equa distribuzione delle ricchezze create dal mondo del lavoro prevalere sul potere del denaro”, si legge ancora nel libro Indignatevi.


Un altro grande se n'è andato, Stéphane Hessel.
Qui sopra un mio omaggio e il link di Internazionale dove potrete vedere Hessel in un breve video e sentire il suo messaggio rivolto in particolare ai giovani.

Marilena Nardi






STÉPHANE HESSEL
Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
...to the memory of a real human being. we wont forget your thoughts to get back human being to the human condition. Merci! 27 Feb 2013

Hessel credeva in un'arte politica, in particolare nel teatro capace di mettere in contatto lo spettatore con il popolo. Esortava ad andare oltre l'industria culturale fatta di comunicazione ed autopromozione, e chiedeva agli artisti di non rinunciare a educare il pubblico, a elevarne lo spirito e non piegare la creazione ai gusti passeggeri. In un'intervista con Le Monde, Hessel dice che l'unica creazione possibile è quella «impertinente», né la riproduzione di vecchie estetiche né la santificazione di rendite di posizione. E indicava le opere di Rimbaud, Lautréamont, Flaubert come esempi di resistenza alla borghesia conservatrice. Notava Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/pio2Y



 L'hommage de Plantu à Stéphane Hessel.
© Plantu [Page officielle]



Chappatte




Indignons-nous!
Rasori +Sommacal



Nota:
Stéphane Hessel, scrittore, diplomatico ed ex partigiano, è morto il 27 febbraio all'età di 95 anni.
Il suo saggio Indignatevi!, uscito nel 2010, è stato tradotto in tutto il mondo.
Il suo appello all'impegno sociale e politico ha ispirato i movimenti degli Indignados in Spagna e Occupy Wall Street negli Stati Uniti.


Link:

mercoledì 27 febbraio 2013

PD e M5S. Prove di dialogo.



Bersani apre alM5S
PORTOS / Franco Portinari



Mi auguro che il PD e i Cinquestelle votino insieme le riforme necessarie all'Italia.
L'alternativa è diventare lo spuntino del solito caimano.
 Marilena Nardi 


mercoledì 27 febbraio 2013
NERVI
Dopo la scialba campagna elettorale ora Bersani probabilmente sarebbe pronto ad andare a Nervi anche a nuoto ma Grillo non promette nessun aiuto anzi!
 Paride Puglia


ANALISI ELETTORALI
La situazione di ingovernabilità determinata dai risultati elettorali può essere anche ascritta alla grande affermazione del M5S ma in larga parte è frutto della mancata riforma elettorale e al conseguente mantenimento del famigerato "porcellum".
Dopo le polpette dell'IKEA un altro caso di possibile polpetta inquinata.


Bandanax L'Asino



dica trentatré trentatré e trentatré
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via col ventolin
Etichette: domani, italia, magnasciutti





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Elchicotriste


Ignant millevignette

 
 Umberto Romaniello



Sul blog di Grillo: Bersani, morto che parla
Il segretario: lo dica in Parlamento e si assuma le sue responsabilità



Il nervoso di Bersani by Alberto Cane



grillo - bersani
Nico Pillinini


Grillo per la testa
Rasori e Sommacal


 L’AMACA
MICHELE SERRA
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Il centrodestra, padrone dell’Italia per vent’anni, esce da queste elezioni massacrato (sei milioni di voti in meno il Pdl, dimezzata la Lega). Voci fantascientifiche dicono che qualcuno, nel centrosinistra frastornato dalla mancata vittoria, cercherebbe intese con Berlusconi nel nome di un indimostrato e indimostrabile “senso di responsabilità nazionale”. Per giustificare un simile pateracchio, questi devoti al suicidio politico dicono che l’Europa ha paura di Grillo. Vero, l’Europa ha paura di Grillo. Ma ha il terrore di Berlusconi. Fortunatamente, da quel poco che si capisce in queste ore caotiche, Bersani non è di quell’avviso. Fantascienza per fantascienza, lascia immaginare un altro scenario, improbabile, rischioso ma – almeno – dinamico. Il centrosinistra che parla alle Cinque Stelle, le Cinque Stelle che accettano di parlare con il centrosinistra. Qualche punto forte (a morte il Porcellum, tagli drastici ai costi della politica, legge sul conflitto di interessi) gradito a entrambi gli elettorati: stiamo parlando del 55 per cento del Paese. E soprattutto la coscienza – Bersani lo sa – che qualunque accordo con Berlusconi costerebbe al Pd altri milioni di voti. Per primo il mio. 27/02/2013 (fonte)


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