sabato 10 novembre 2012

Premio Roberto Morrione II edizione


Il bando

intenti

Il Premio dedicato a Roberto Morrione è una sezione del Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi e finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale rilevanti per la vita politica sociale o culturale dell’Italia, quali l’attività delle mafie e delle organizzazioni criminali, l’esistenza di traffici illegali, come traffici di rifiuti tossici, di armi, di esseri umani, di droghe, ecc., le attività di corruzione e di intimidazione, l’esistenza di attività di organizzazioni segrete o clandestine con progetti eversivi o terroristici, nonché le violazioni dei diritti umani.

 

a chi è rivolto

Il Premio è aperto ai giovani che non abbiano compiuto 31 anni di età al momento della scadenza stabilita per l’invio del progetto al Premio.
I progetti devono essere inviati online secondo le modalità indicate nell'apposito form sul sito www.premiorobertomorrione.it. Il progetto dovrà contenere: scaletta di fattibilità, tema dell’inchiesta, fonti e i testimoni disposti a collaborare, luoghi e tempi in cui le successive riprese e interviste verranno realizzate.
Tra i progetti inviati al Premio, ne verranno scelti tre ai quali verrà assegnato ciascuno un contributo in denaro di 3.000 euro (da erogarsi per un terzo al momento della selezione e il resto alla consegna del filmato pronto per la messa in onda). I progetti scelti, nella fase di realizzazione delle video inchieste che dovrà durare quattro mesi, si avvarranno della supervisione e consulenza di un tutoraggio sia per le competenze giornalistiche che per quelle tecniche oltreché di un supporto di consulenza legale. Le video inchieste realizzate dovranno avere una durata massima di 25 minuti.
Qualora nel corso dei quattro mesi di attività produttiva si manifestino contrasti o conflitti o altri gravi incidenti che pregiudichino la realizzazione del lavoro, su segnalazione dei tutor ed a giudizio insindacabile della giuria, i finanziamenti potranno essere interrotti o revocati.

 

le scadenze

La data entro la quale dovranno essere spediti alla segreteria del Premio i progetti è il 15 dicembre 2012, ed i risultati verranno resi noti entro il 31 gennaio 2013.
La produzione delle video inchieste avverrà da febbraio a maggio 2013.

 

il Premio finale

La premiazione finale dei lavori prodotti avverrà all'interno del Premio Ilaria Alpi a Riccione. Il premio finale, ad insindacabile giudizio della giuria, consiste in un ulteriore premio in denaro di 3.000 euro per il primo classificato e di 1.000 euro ciascuno per gli altri due. Il primo classificato vedrà il suo prodotto messo in onda dalle reti Rai partner del Premio (Rainews24) secondo tempi e in fasce orarie da loro stabilite.
Gli autori delle video inchieste prodotte si impegnano a sottoscrivere apposita liberatoria per la pubblicazione delle stesse sia per quanto riguarda la programmazione televisiva per il primo classificato, sia per una diffusione internet mediante i canali utilizzati dal Premio Roberto Morrione.

Gli autori si impegnano altre sì a sottoscrivere apposita dichiarazione di manleva delle responsabilità rispetto al lavoro giornalistico svolto.

per partecipare

Per la partecipazione deve essere compilato il form presente sul sito www.premiorobertomorrione.it, incluso l’invio web del curriculum personale e una showreel video di massimo 3 minuti (non necessariamente inerente al progetto d’inchiesta proposto).

 

comitato promotore

Il Premio Roberto Morione è promosso da Piero Badaloni, Barbara Bastianelli, Giuliano Berretta, Francesco Cavalli, Giovanni Celsi, Vania De Luca, Giovanni De Mauro, Daniela De Robert, Norma Ferrara, Mara Filippi Morrione, Lorenzo Frigerio, Giuseppe Giulietti, Udo Gümpel, Albino Longhi, Massimo Manzoli, Elisa Marincola, Corradino Mineo, Gaia Morrione, Roberto Natale, Sandro Provvisionato, Sigfrido Ranucci, Ennio Remondino, Nino Rizzo Nervo, Paolo Ruffini, Marcella Sansoni, Barbara Scaramucci, Marino Sinibaldi, Maurizio Torrealta.

Il video che ha vinto l'edizione 2012




 Il Premio Roberto Morrione è stato vinto da Francesco De Augustinis con Il tabacco che uccide senza fumarlo incentrato sulla coltivazione del tabacco in Italia. Regioni come Umbria, Veneto, Campania, Toscana e Lazio hanno fatto di questa attività uno dei pilastri dell’agricoltura nazionale. Il reportage mostra come i nuovi sistemi della coltivazione, oggi industrializzata, abbiano introdotto dei cambiamenti che hanno comportato l’utilizzo di prodotti chimici nelle coltivazioni. (la motivazione)

I LINK:
http://www.premiorobertomorrione.it/index.html
http://www.ilariaalpi.it/

Ti potrebbe interessare:

Il Premio "Roberto Morrione"(con il ricordo di Roberto Morrione)



venerdì 9 novembre 2012

Obama rieletto!!

Congratulazioni Presidente!!

Riber Hanson


David Rowe

David Rowe



No Correio Popular.

Dalcio






Obama won presidential election. He says: 'Best is yet to come'
Firuz Kutal

Obama Wins
Clay Bennett


 Congratulatory bear hug
Steve Breen



Election risult 2012
Mike Keefe



Market Plunge
Eric Allie



Pedro X. Molina

Dave Brown -The Indipendent

Peter Brookes - The Times
Adams - Telegraph


Obama re-elected
Chappatte

evvai!!!
Tiziano Riverso




THE GENIUS
Gianfranco Uber
Let's give him still four ! 08 Nov 2012

Obama bis
ottomax



The winning smile
Cecigian
In the U.S., Obama wins: a smiling policy to nourish the hope 07 Nov 2012


Casa Bianca ritinteggiata
Tullio Boi 



Andy Davey - the Sun


Bado/Canada



The Winner
By Olle Johansson, Sweden - 11/7/2012



Obama Wins
 By Daryl Cagle, CagleCartoons.com - 11/6/2012



Morin



Obama wins
By Kap, Spain - 11/7/2012


Four More Years
By Rick McKee, The Augusta Chronicle - 11/7/2012



Chain smoker
 By Petar Pismestrovic, Kleine Zeitung, Austria - 11/7/2012


The Mandate
By Nate Beeler, The Columbus Dispatch - 11/8/2012



Steve Bell- the Guardian


Obama bis
Vadot


Giannelli - Corriere della sera


auguri, mr president - da Il Fatto Quotidiano - www.natangelo.it
Natangelo


Cadei


Greetings

Mike Luckovich



Prima fila da sinistra: Lyndon B. Johnson (1908-1973), il democratico 1963 - 1969, George W. Bush (1946 -), repubblicano del 2001 al 2009, Jimmy Carter (1924 -), democratico del 1977 al 1981, William J. (Bill ) Clinton (1946 -), democratico del 1993 al 2001, Richard M. Nixon (1913-1994), repubblicano del 1969 al 1974, seconda fila da sinistra: Ronald Reagan (1911 - 2004), repubblicano del 1981 al 1989, Dwight D. Eisenhower ( 1890-1969), repubblicano 1953 - 1961, George Bush (1924 -), repubblicano del 1989 al 1993, John F Kennedy (1917-1963), il democratico 1961-1963, Gerald R. Ford (1913-2006), repubblicano 1.974-1977 Barack Obama (1961 -), democratico, 2009 -?
Jan-Erik Ander

Zapiro - The Times


 
Damien Glez

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PS: il segreto del successo... un pizzico di italianità!

Obama ha arruolato Marchionne!!!


PORTOS / Franco Portinari



ELECTION GIFT
Gianfranco Uber
WiTH HIS "SPONTANEOUS" STATEMENT MR. MARCHIONNE, CEO OF CHRYSLER/FIAT, ENSURES OBAMA ABOUT THE DELOCALIZATION CHINESE RUMORS.

mercoledì 7 novembre 2012

Duello Satirico: Tiziano Riverso & Cruel


TIZIANO RIVERSO & CRUEL
DUELLO SATIRICO
14 NOVEMBRE 2012, h19.05
@Pavè, via Casati 27 Milano


VI ASPETTIAMO NUMEROSI
14 novembre 2012. Segnatevi questa data. Perché sarà il giorno in cui i corvi svolazzeranno, le campane suoneranno a morto… e un vignettista satirico verrà freddato dalla penna di un altro vignettista. Tenetevi pronti
per il primo Duello Satirico.
Un duello che nemmeno Sergio Leone avrebbe potuto immaginare: alle diciannove e zerocinque di fuoco, sul terreno riarso del “Pavé” di Milano (via Felice Casati, 27), due cowboy della vignetta si sfideranno all’ultimo tratto di penna. CRUEL contro TIZIANO RIVERSO. Ad armi pari, senza rete, senza scampo. Sarà il pubblico a decidere gli argomenti su cui dovranno confrontarsi… e sarà il pubblico a decretare quale dei due virtuosi del pennino lascerà l’altro a contorcersi in un lago di inchiostro.
Introduce, modera e garantisce degna sepoltura al cadavere del perdente PAOLO MELISSI, scrittore, intellettuale nonché direttore del prestigioso Satisfiction.

I pistoleri:

TIZIANO RIVERSO – Vignettista, fumettista, illustratore, ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali, quali Il Giorno, la Repubblica, La Prealpina, La Provincia Pavese, Milano Metropoli, Il Male, la rivista satirica Par Condicio diretta da Massimo Caviglia, EMME con Sergio Staino, il Misfatto e per i il sito nazionale dell’Idv. Spopola sulla rete e nei social network con le sue battute, le sue vignette e i versi d’amore. Ha realizzato le illustrazioni dei libri di Flavio Oreglio. Sempre con Flavio Oreglio, Ale & Franz, Leonardo Manera, Rocco Barbaro, ha partecipato allo spettacolo Pataciak, “La notte dei comici viventi”, in qualità di disegnatore live. Ha realizzato varie copertine e libretti per CD editi da Radio Italia, e dei fumetti in collaborazione con il cantante Alberto Fortis (Berty). Con il giallista Fabrizio Canciani ha creato fumetti, copertine e disegni per suoi gialli (Todaro Editore).
È inoltre autore per il cabaret e illustratore dei libri e degli spettacoli di Franco Rossi (Fiabe, Animali Brava Gente) . Tiene corsi di fumetto e di umorismo in scuole e comunità, nonché laboratori creativi per bambini e adulti. Non si contano le pubblicazioni al suo attivo: tra le altre “Felicia”, libro a fumetti sulla mamma di Peppino Impastato, “Risate a Ruota Libera” (Greco&Greco) con finalità umanitarie per il Burkina Faso, e dieci illustrazioni dedicate alle canzoni di Fabrizio De Andrè sul tema dei fiori per “I fiori di Faber” (Zem edizioni).


CRUEL – Nato “artisticamente” nel 2008 dai meandri del web, su cui vanta un seguito di migliaia di accaniti fan, Cruel – al secolo Carlo Crudele – è un vignettista satirico ed illustratore salernitano trapiantato a Milano. Il suo sarcasmo acuminato è apparso su testate quali Il Male, Mamma!, Il Misfatto e Il Mucchio Selvaggio. Ha collaborato con Arci, Cgil, Camera di Commercio e Comune di Milano. Nella sua multiforme carriera ha esposto al fianco di grandi della satira quali Ellekappa, Vauro ed Altan, illustrato libri dal vivo (“Il libro nero della polizia”, nell’ambito del Salone del Libro 2012), realizzato illustrazioni per l’agricoltura sostenibile e per i diritti civili. Ha disegnato ed “illustrato” in occasione di eventi ed iniziative di ogni sorta: sue, tra l’altro, le vignette realizzate durante il comizio finale di Giuliano Pisapia per l’elezione a Sindaco di Milano, cui ha partecipato Nichi Vendola.
Ha anche dato alle stampe una esclusiva linea di magliette, le Cruel T-shirt, che ad oggi rappresenta il suo esperimento più ardito: trasformare la satira pe(n)sante in abbigliamento. Per il 2013 è in arrivo, in collaborazione con il politologo e giornalista Marco Manuel Marsili, un pamphlet satirico sui mali italiani, in uscita per Termidoro Edizioni.
Con i suoi personaggi seriali – i Desperados e soprattutto l’“uomo in nero” Ennio F. – Cruel è da due anni vignettista ufficiale di www.sky.it, sito web del popolare network televisivo satellitare.


IL SALOON – Il Pavè di via Casati a Milano è una pasticceria che vuole raccontare i sapori e le storie di una città, mescolandosi con la sua cultura, le sue idee, le persone che la popolano. Uno spazio che vuole diventare il vostro nuovo salotto, capace di alterare la percezione del gusto e del tempo. Mettetevi comodi, assaggiate i nostri croissant oppure leggetevi un libro, coccolati dalla musica che vi accompagnerà fino a sera, quando esposizioni, dibattiti e dj-set vi vedranno ancora protagonisti. E se vi sembra che sia un ambiente poco consono ad un duello… siate pronti a ricredervi!

6 novembre: Election Day

Adams by Thelegraph







Unless you've been living in a remote cave somewhere in the Himalayas for the past few months, you must be aware that today is the day on which the Americans will elect a new president (or re-elect the old one). This cartoon by Paresh Nath, chief cartoonist for India's National Herald, compares the election process to an obstacle race. Obama and Romney are neck and neck as they approach the finishing line. But who will be the winner?

Paresh Nath by Cagle Cartoons 
 Morten Morland by The Times
 



Duell 
 By Petar Pismestrovic, Kleine Zeitung, Austria - 11/3/2012


Raedy to start
By Petar Pismestrovic, Kleine Zeitung, Austria - 11/5/2012


David Rowe


Jan-Erik Ander


testa a testa

ERl


Change
Eric Allie


Election Pay
cecigian



Tiziano Riverso


KHAMARD


Paride Puglia



Obama ci riprova
Pierfrancesco Uva


Ganfalco

Buongiorno
06/11/2012
Usa, il voto della testa e quello del cuore
Massimo Gramellini

Obama, come no? Ma certo non è più la stessa cosa. Quattro anni dopo, la crisi ci ha resi meno retorici o forse soltanto più adulti. Meno disposti a rinfocolare quel sogno assurdo che tutti per un attimo abbiamo sognato: la delega della soluzione dei problemi del mondo a un unico uomo. Come in amore, quando l’oggetto della passione diventa il ricettacolo inconsapevole di ogni nostro desiderio sopito. Poi l’amore finisce, all’illusione subentra la delusione, e ci si trova davanti a un bivio: o ci si lascia o ci si ama, cioè ci si accetta per come si è davvero.
    Vista da lontano, la sensazione è che a Obama verrà risparmiato il divorzio. Gli americani non amano interrompere a metà il lavoro di un Presidente. Nel dopoguerra lo hanno fatto soltanto due volte, con Carter e Bush senior, ma le alternative si chiamavano Ronald Reagan e Bill Clinton, mica Mitt Romney. Uno che, come il John Kerry strapazzato nel 2004 da Bush junior, su quella fronte spaziosa da ricco qualsiasi reca impresso il marchio «loser», perdente.
    Ma se, nonostante se stesso, il “loser” dovesse vincere, avremmo la prova che il voto di quattro anni fa fu un’emozione violenta e passeggera, incapace di stratificarsi in sentimento.Allora - eravamo appena entrati in questa crisi epocale - i democratici americani scartarono la pragmatica e competente Hillary per tagliare un traguardo ancora più nobile della prima donna alla Casa Bianca: il primo nero. Giovane, atletico, intellettuale. Un contenitore che ciascuno di loro, e di noi, ha riempito dei propri sogni e delle proprie speranze. A immedesimarci in Obama contribuivano la sua biografia (Vendola direbbe “la sua narrazione”) e quello slogan semplice, furbo, aperto: Yes, we can. Sì, noi possiamo. Ma possiamo cosa? Tutto. Perché se un nero riesce a entrare alla Casa Bianca, quale altro sogno può essere precluso al genere umano? Noi possiamo fermare la guerra, la crisi, l’inquinamento, la finanza molesta. Possiamo costruire un mondo più verde, più umano, più giusto.
    Era uno slogan sessantottino fuori tempo massimo. Eppure alzi la mano chi, almeno la notte della vittoria, non fece finta di crederci. Obama ha la colpa di avere alimentato quell’illusione collettiva, spropositata alla sua statura di statista, rivelatasi poi non così piccola ma certo inferiore alle dimensioni gigantesche dei problemi che ha dovuto affrontare.
   A ben pensarci, però, ha anche il merito di non averne approfittato. Pur avendo ottenuto la più massiccia investitura popolare della storia - mezzo mondo votò idealmente per lui e gli diedero subito, senza alcun merito, il Nobel per la pace - in questi anni Obama non si è affacciato ad alcun balcone, non si è mai dato arie da unto del Signore, non ha cercato di sedurre le masse come un caudillo del Sud America o del Sud Europa. Ha fatto, al meglio delle sue capacità, un mestiere molto meno romantico del populista: il politico. Cercando di conciliare il cielo stellato degli ideali con la palude dei compromessi. Ha chiuso una guerra, ha raffazzonato una riforma sanitaria quasi umana (che infatti i suoi critici chiamano “europea”), ha tenuto il punto sui diritti civili. Ha imparato a fare il Presidente, nella speranza che oggi gli americani gli diano l’opportunità di diventarlo davvero.
  Paradossalmente i ruoli si sono invertiti. Il venditore di illusioni adesso è lo sfidante, quel Romney che promette di tagliare le tasse senza tagliare la spesa pubblica. Obama invece è tornato sulla Terra. Dai suoi discorsi pieni di numeri sono scomparsi i sogni. Non pensa più che la nuova America possa cambiare il mondo. Si accontenterebbe che il mondo non cambiasse senza di lei. E senza di noi.
   Se fossi americano, oggi gli assicurerei il mio voto. Ma sarebbe un voto dato con la testa, non più con il cuore. Quello, come tutti gli amanti che nella vita ci hanno illuso e quindi inevitabilmente deluso, lo dovrà riconquistare daccapo.