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I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 17 aprileappendice alla settimana in vignette: 11 - 18 aprile 2011
EMMA MARCEGAGLIA
La solitudine dei redditi primi: la Presidente di Confindustria ha denunciato
il vergognoso abbandono, da parte delle Istituzioni, degli imprenditori italiani.
Per solidarietà con gli industriali, il nostro più importante quotidiano finanziario dovrebbe addirittura cambiare nome
e diventare Il Solo 24 ore. Il Ministro dell’Interno Maroni ha provato ad avanzare una proposta interessante, per interrompere quest’avvilente isolamento: convogliare
i migranti dall’affollata Lampedusa alle ville dei nostri principali manager, i cui parchi potrebbero trasformarsi in dei centri d’accoglienza ideali. Sarebbero una bella compagnia per i poveri imprenditori.
La proposta, purtroppo, non ha suscitato il consenso unanime che ci si aspettava. L’Amministratore Delegato SergioMarchionne s’è dichiarato d’accordo con l’amaro sfogo di Emma Marcegaglia: “Anche qui in Fiat ci sentiamo soli, molto soli… non siamo fatti oggetto della minima attenzione… figuratevi che nessuno ci ha avvertito che pure la Chrysler produceva automobili, sennò non ne avremmo mai rilevato il 30%... noi credevamo che Chrysler fosse una marca di spumante…”. L’estate si avvicina e noi ci sentiamo di dire una sola cosa ai nostri lettori: non abbandonate gli industriali sulle statali.
UGO SPOSETTI
Esistono grandi valori ideali intorno ai quali, al di là del partito d’appartenenza e delle tante polemiche, i nostri politici si compattano immediatamente: ad esempio, i soldi pubblici.
Di fronte alla sovvenzione, si stringono a coorte e son pronti alla morte ( l’Italia pagò!).
L’onorevole del Pd Ugo Sposetti ha proposto, suscitando un’autentica ola in Parlamento, l’aumento di 185 milioni annuali delle sovvenzioni pubbliche ai Partiti, una decisione che certamente susciterà l’entusiasmo popolare, in questo momento di crisi.
La somma sarà destinata alle “Fondazioni culturali” delle varie formazioni politiche: è risaputo, del resto, quanto siano febbricitanti e insaziabili le esigenze culturali di La Russa, di Scilipoti, di Gasparri e di Di Pietro, che recentemente, non a caso, ha pure rinnovato il proprio abbonamento a Zagor.
In fatto di finanziamento pubblico, com’è stato giustamente sottolineato dagli osservatori più attenti, quello proposto dal tesoriere Sposetti è il cosiddetto modello alla tedesca e consiste in questo: una volta presi i soldi, si scappa a bordo di una Mercedes ( tutta un’altra cosa rispetto al modello alla francese dove, al massimo, puoi scappare a bordo di una Renault).
PIPPO BAUDO
Doveva essere un programma sull’Unità, alla fine invece hanno dovuto separarli. Che amarezza, che senso d’abbattimento. Durante la realizzazione di Centocinquanta,
la trasmissione di Raiuno per celebrare il prestigioso compleanno nazionale, Baudo, dopo una breve lite, avrebbe sputato in direzione dell’autore Claudio Donat Cattin, peraltro senza prenderlo, episodio questo che conferma una convinzione diffusa: Pippo in televisione non fa più centro da anni. Questa incresciosa vicenda salivare testimonia l’escalation d’aggressività che contraddistingue l’Italia in questo tormentato periodo: oltre ai calciatori e agli ospiti dei talk show, anche i rappresentanti delle Istituzioni si mandano ormai di continuo a quel paese e si prendono a mazzate.
Se il Presidente della Repubblica dovesse aprire il discorso di fine anno alla Nazione, con uno “Statemi bene a sentire, cornutacci…”, sarebbe il segno inconfutabile di un degrado inarrestabile. Per quanto riguarda l’impreciso scaracchio di Baudo, su cui attualmente sta indagando l’Espettorato del Lavoro, si tratta di un avvenimento talmente squallido che lo stesso Bruno Vespa si è rifiutato di ricostruirlo con uno dei suoi bei plastici.
ANGIOLINO ALFANO
Nel corso della settimana, il Presidente del Consiglio lo ha indicato come suo possibile erede al soglio di Palazzo Chigi. Certo, dopo un Premier vivace e poliedrico come Silvio Berlusconi, Alfano potrebbe sembrare agli elettori di centrodestra una figura minore: un Premier di consolazione, diciamo. La scelta avrebbe suscitato un certo scontento tra gli altri possibili delfini, da Cicchitto alla Santanché. Gianni Letta, ad esempio, si sarebbe lamentato con Bonaiuti, dicendo “Toccava a me! Non c’è più Giustizia!” senza rendersi conto che è stato proprio questo obiettivo - centrato grazie alle numerose riforme di Angiolino, dal processo breve al bavaglio per le intercettazioni - ad aver spinto Silvio a sceglierlo. Nessun Ministro più di quello di Grazia e Giustizia ha, infatti, frecce al proprio arco per ingraziarsi Berlusconi: Mariastella Gemini, in extremis, aveva proposto un enorme toboga che, dal piazzale della Sapienza di Roma, convogliasse
le studentesse più procaci verso Palazzo Grazioli
ma il progetto, pur affascinante, è apparso subito di difficile realizzazione, per colpa delle solite, intollerabili lentezze burocratiche che affliggono il nostro Paese.
Tratti da Il Misfatto Inserto di satira e maldicenze
de Il Fatto Quotidiano http://www.ilmisfatto.it/
Disegni di Disegni di Portos
e
Testi satirici di Marco Presta.
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Sempre da Misfatto
RISVEGLI E PRONTO SOCCORSO Testo di Stefano Ferrante
“Sono tutti in osservazione dal 1999, ma non riusciamo ancora a spiegare il mistero, qual è l’interconnessione tra lo stato di salute dei pazienti”. Il professor Trimanzi, direttore del Centro di studio sul Mutuo Soccorso Precadaverico del Sant’Ondigonda Hospital di Busto Arsizio spiega: “Vogliamo capire perché ogni volta che per quel paziente là, Silvio B. , sembra finita, qualcuno degli altri intorno a lui fa qualcosa che lo tira su”. “In particolare” aggiunge in dottor Herzeneimhof, considerato l’erede di Oliver Sacks “sono i pazienti comatosi della sala Pd, quelli che hanno i maggiori effetti terapeutici su quello che noi definiamo Impunito Precadavere Dominante. L’altro giorno stavamo per staccargli la spina. Silvio B. gridava nel sonno: “Rubyyy, Ghediniii, San Vittore nooo”. Poi è sprofondato in un coma profondissimo, sembrava non ci fosse niente da fare e invece è successo ancora. Si sono destati i soliti e lui si è ripreso”. “Il primo a prendere l’iniziativa è stato questo qui, Walter V.” racconta il professor Trimanzi “un mese fa stavamo quasi per espiantargli gli organi, ma poi ha iniziato ad alternare il coma con stati di veglia confusionale, in cui diceva di essere il premier ombra, chiedeva una telecamera come un tossico in astinenza si rivolge al Sert. All’aggravarsi di Silvio B. è stato il primo a risvegliarsi, con il sardo che non parla mai, Beppe Pis. della sala Pd-l. Insieme hanno scritto una lettera al Corriere della sera per proporre un governo con tutti dentro. E’ la certificazione che i due hanno riportato danni permanenti, una prova che ha fatto migliorare subito i parametri clinici di Silvio”. Herzeneimof lo interrompe: “Decisivo è stato il risveglio di Luciano Viol. Quando ha urlato “Magistrati boia!!!” Silvio B. è uscito dal coma, ha nominato un altro sottosegretario e annunciato la legge sulle torture ai giudici politicizzati”. L’equipe che segue il progetto, finanziato anche dalla Nasa, sta studiando le parole chiave che rianimano l’arzillo Impunito: “Quelle più efficaci” precisa Trimanzi “sono state Bicamerale, Riforme e Federalismo. Le ha inventate il paziente in fondo, Massimo D’A., che ogni tanto nel coma sembra sogni di giocare a Risiko, di fare l’ammiraglio. Per ora dorme, ma se Silvio peggiora ci aspettiamo qualche iniziativa. Pensi, l’altro giorno Berlusconi lo ha anche citato mentre, durante una fase di coscienza, sconsigliava ai giovani di farsi crescere la barba, perché nasconde il volto.
“Meglio i baffetti” ha detto l’Impunito “dietro ci può essere un vecchio amico”.
Testo di Stefano Ferrante
Etichette: berlusconi, Berlusconi infastidito dalla barba
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Altre vignette della settimana di Portos:
Gli Italian Galery*******************************
Stato di diritto Stato del dritto
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Capo contraffatto
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by PORTOS Comic strip