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domenica 3 agosto 2014

2 agosto 2014 Bologna ricorda...

2 agosto
La strage di Bologna del 2 agosto del 1980. Ultime, dopo 34 anni.
 Mauro Biani



2 agosto 1980
Edy Perazzolli






Anche quest’anno c'è sta la delusione dell’Associazione famigliari delle vittime, presieduta da Paolo Bolognesi.
Pper l’ennesima volta, c'era l’assenza del presidente del Consiglio.
 Renzi non si è fatto vedere la possibilità di ricevere fischi era alta.
Molto più facile  muoversi su terreni sicuri come a Genova all’arrivo della nave Concordia o a Palazzo Chigi a ricevere la squadra italiana di scherma per festeggiare le medaglie, mandando al suo posto il ministro Poletti.
Ma Renzi, qualcosa ha fatto,rispetto a tutti quelli che lo hanno preceduto a Palazzo Chigi.
Dopo anni di sollecitazione delle associazioni dei famigliari delle vittime e di Bolognesi in particolare (che è entrato in Parlamento solo per raggiungere questo obiettivo), è stato rimosso dagli atti, nell’aprile scorso, le classifiche di segretezza (riservato, riservatissimo, segreto, segretissimo), questo consentirà la libera consultazione rispetto al limite minimo previsto di quarant’anni della “memoria dello Stato”, fatta da ben 110 chilometri di documenti.

E’ il primo atto verso la trasparenza perché il vero problema sulle stragi è da sempre il segreto di Stato. E’ stato un messaggio politico importante anche nei confronti di chi negli anni ha insabbiato: “Le coperture sono finite, nessuno può considerarsi al di sopra di ogni sospetto”. Questo è solo il primo atto di giustizia nei confronti dei famigliari delle vittime e dei cittadini, il secondo sarà quello di cambiare i dirigenti responsabili dei servizi, come ha dichiarato Bolognesi: “Gli uomini abituati a coprire non possono essere quelli che scoprono”.
Ed ora al lavoro!





"Di quel periodo ricordo chiaramente le urla di mia madre al telefono, è la cosa che mi è rimasta più impressa. Era da poco passata l'ora di pranzo e ho telefonato a mia madre per dirgli che il viaggio in treno era andato bene, eravamo partiti alle 10:10 dalla stazione di Bologna, la nostra meta era stata raggiunta, a Rimini, ignari di tutto. Non mi ha lasciato nemmeno parlare, urlava di pianto perchè temeva che anch'io e i miei amici potevamo essere tra le vittime. Non capivo, lei mi spiegava singhiozzando e nello stesso tempo si sentiva che era sollevata dal fatto che io ero li, al telefono, e non sotto le macerie, sentivo le voci delle madri dei miei amici attraverso la cornetta del telefono, che ci passavamo di mano in mano in seguito ai nomi che ogni madre chiamava al ricevitore. Non capivo bene, non capivamo. 20 giorni dopo al rientro dalle vacanze capii del tutto cosa era successo, capii cosa era rimasto di quella giornata, di quel mattino che ha sporcato di nero le pagine della nostra storia, per sempre. Era il 2 agosto 1980". Moreno Corelli (fonte: Blog di Beppe Grillo)

Paride Puglia

mercoledì 4 dicembre 2013

Made in Prato


Made in Prato
Dopo il tragico incendio in cui sono morti sette lavoratori cinesi mi sembra che ci sia il solito scarica barile ma è abbastanza chiaro che ci sono interessi diffusi per non intervenire in modo decisivo ad impedire questi periodici "incidenti".
Dietro gli schiavi (di ogni colore) ci sono sempre gli speculatori (di ogni colore).
Il Made in Italy a costi stracciati di produzione (non di vendita attenzione) conviene a troppi.
Risparmiateci almeno le lacrime (di coccodrillo vero).
Gianfranco Uber 



Made in Italy
FEI


Prato, il lavoro nero brucia
Tiziano Riverso



Cinesi nel vento
Le persone bruciate vive nelle fabbriche tessili segnano la storia dello sviluppo industriale e delle condizioni di lavoro. La stessa data dell’8 marzo ricorda la strage di operaie avvenuta per il fuoco più di un secolo fa negli Stati Uniti. Dopo aver percorso il mondo con la sua devastazione costellata di stragi di lavoratori, ora, grazie alla crisi, la globalizzazione torna là da dove era partita, e anche da noi si muore come nel Bangladesh o in Cina, appunto.
G.Cremaschi /Fonte: ComeDonChisciotte
Paride Puglia





Made in Italy
Il disastro annunciato di Prato.
Mauro Biani



E che diamine...
CeciGian

Il marchio uccide
Gavagnin Marco



Carpet diem
fabiomagnasciutti

La notizia
01/12/2013
Prato, incendio in fabbrica-dormitorio
Sette il numero delle vittime, tre feriti molto gravi.
I lavoratori, tutti di nazionalità cinese, dormivano in loculi sopraelevati in cartone e cartongesso.
Le fiamme si sono sviluppate in un fabbricato dove ha sede la fabbrica di confezioni, alla periferia della città: nel capannone c'erano materiali altamente infiammabili. Nell'edificio si sarebbero trovate una decina di persone. Non è ancora chiaro se tutti gli altri siano riusciti a mettersi in salvo ed anche per questo i vigili del fuoco continuano a cercare, durante le operazioni di spegnimento, tra le macerie dei "loculi" di cartongesso crollati nell'incendio, che servivano probabilmente come alloggio per i lavoratori della ditta, che produceva abiti. Uno dei morti, infatti, è stato trovato in pigiama. Le vittime - i corpi sono carbonizzati - sono cinque uomini e due donne.

LA COMUNITA' CINESE IN ITALIA IN LUTTO per le morti di Prato.
Pietro Vanessi
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Bangladesh: strage di lavoratori tessili

martedì 30 aprile 2013

Bangladesh: strage di lavoratori tessili

 
sabato 27 aprile 2013
UN BRUTTO FILM
Il crollo dell'edificio a Dacca in Bangladesh che ha causato più di trecento vittime rivela, si fa per dire, i motivi reali della maggior parte delle cosiddette delocalizzazioni. Milioni di lavoratori costretti a lavorare in condizioni di pericolo per paghe da fame che producono a costi irrisori i beni delle griffes più famose.
 Gianfranco Uber


Bangladesh factory
Marco Careddu 28/04/2013



Bangladesh garments to customers in Western
Payam Boromand
Textile factory in Bangladesh collapsed and more than 350 workers were killed in the incident. 28 Apr 2013

 
Apicella


 



Feste che perdono di significato
30 aprile 2013
Trecentottantuno lavoratori tessili morti a Dacca nel crollo di un palazzo di 8 piani.
Una Sinistra normale ed il M5S dovrebbero occuparsi anche di questo. Si ricomincia guardando oltre il proprio ombelico. Non è sensibilità, è egoismo a ben vedere. Aumentare i diritti conviene a tutti. Il diritto di avere diritti, appunto.
Mauro Biani


Una camicia di colore scuro, sporca di polvere, fotografata tra le macerie. Sul tessuto, l’etichetta verde acceso, inconfondibile: “United Colors of Benetton“, recita la scritta. Dalle macerie del Rana Plaza, il palazzo di otto piani alla periferia di Dacca, in Bangladesh, che lo scorso mercoledì si è sbriciolato uccidendo almeno 381 operai, cominciano ad affiorare le prime verità. Le fabbriche tessili che avevano sede nel palazzo, e i cui dipendenti lavoravano in assenza delle più elementari condizioni di sicurezza, producevano capi di abbigliamento per conto di multinazionali occidentali, tra cui a quanto pare Benetton. L’azienda veneta aveva in un primo primo momento negato legami con i laboratori venuti giù nel crollo, ma lunedì, dopo la pubblicazione delle foto, su Twitter è arrivata una prima ammissione: “Il Gruppo Benetton intende chiarire che nessuna delle società coinvolte è fornitrice di Benetton Group o uno qualsiasi dei suoi marchi. Oltre a ciò, un ordine è stato completato e spedito da uno dei produttori coinvolti diverse settimane prima dell’incidente. Da allora, questo subappaltatore è stato rimosso dalla nostra lista dei fornitori“.
[...]
Le foto, però, raccontano un’altra verità: scattate e pubblicate dall’Associated Press, ritraggono una camicia di colore scuro griffata Benetton tra i calcinacci, accanto a quello che pare la commessa di un ordine.





e la memoria corre alle immagini pubblicitarie innovative di Toscani per la Benetton...
di fratellanza e di giustizia sociale... .... pubblicità, solo pubblicità!
 oggi rammento solo questa purtroppo
'cimiteri e colori uniti'....




Links:

lunedì 21 gennaio 2013

USA: Obama presenta un piano per la riduzione delle armi

 Obama, nei giorni scorsi alla Casa Bianca,  ha presentato un piano per arginare i crimini da armi da fuoco davanti alle famiglie delle vittime della strage nella scuola del Connecticut. Tra le altre misure, la vendita dei fucili d'assalto e tutte le armi con caricatori a più di 10 colpi, controlli più stringenti sugli acquirenti ( precedenti di chi acquista, attenzione alle malattie mentali e alle immagini violente in videogiochi, cinema e tv).
I lobbisti della NRA come riposta hanno detto: "Sarà la battaglia del secolo".
Congratulazioni Mr.Obama!!
Obama ad NRA
By Riber Hansson, Sydsvenskan  -  1/17/2013

WASHINGTON, 16 gennaio (Reuters) - Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha illustrato un ampio piano per ridurre la violenza negli Stati Uniti causata da armi da fuoco, che prevede controlli sulla fedina penale per tutti coloro che compreranno un'arma e lo stop alle armi da assalto di tipo militare.

Le misure proposte dalla Casa Bianca, le più severe in decenni riguardo al controllo sulle armi da fuoco, cercano di dar voce all'opinione pubblica insorta un mese fa dopo il massacro alla scuola di Newtown Nel Connecticut, ultima strage in ordine di tempo causata da un folle armato in una scuola.

Obama ingaggia così una vera e propria battaglia con la potente lobby Usa delle armi e con i suoi sostenitori nel Congresso, che cercheranno di fare di tutto per contrastare quello che hanno già definito come un attentato al diritto costituzionale di armarsi.

Il presidente ha presentato oggi il suo piano in un evento alla Casa Bianca, presenti molti bambini e parenti delle venti piccole vittime uccise con sei adulti il 14 dicembre scorso alla Sandy Hook Elementary School di Newtown.

"Non possiamo rimandare ancora tutto questo", ha detto Obama, promettendo di usare "tutto il peso della Casa Bianca" per fare in modo che tali proposte divengano realtà: "Il Congresso deve agire al più presto".

Finora l'amministrazione Obama aveva fatto ben poco per contrastare la crescente violenza dovuta alla sempre più ampia diffusione delle armi da fuoco tra i privati cittadini americani.

Il programma annunciato dal presidente si basa su un'indagine svolta dal vicepresidente Joe Biden che nell'ultimo mese ha sentito tra gli altri anche i rappresentanti dell'industria delle armi.

In particolare, Obama chiede al Congresso di rinnovare il divieto di vendita delle armi da assalto, scaduto nel 2004, di ripristinare i controlli sulla fedina penale di chi acquista armi e dare il via ad una nuova legge federale sul traffico di armi.



Pic shows illo by David Rowe FRG use only

David Rowe

David Rowe


BUONE LETTURE
Congratulazioni Mr. Obama
(versione internazionale votabile su CARTOONMOVEMENT)
Gianfranco Uber



Obama y Control de Armas
 By Taylor Jones, El Nuevo Dia, Puerto Rico - 1/18/2013



Assault Weapons Ban
 By Mike Keefe, Cagle Cartoons - 1/17/2013



Obama Guns
By Frederick Deligne, Nice-Matin, France - 1/16/2013


Obama Gun Sales
By Rick McKee, The Augusta Chronicle - 1/11/2013



Cinta Adhesiva
By Petar Pismestrovic, Kleine Zeitung, Austria - 1/10/2013


Obarma...
Tiziano Riverso



Mint it
By Christopher Weyant, The Hill - 1/15/2013


Figli del Mondo
Obama, piano per controllo delle armi. “Proteggere i nostri figli è la priorità“.
(La vignetta oggi su Il Manifesto).
Un annuncio, però confortante, e ciò si evince anche dalla furia appanicata delle lobby armaiole. Vedrem.
Mauro Biani


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Ultima Ora
Fai presto America!!!
Armi, ancora una strage in Usa: quindicenne stermina la famiglia


PUM
Mauro Biani

http://www.repubblica.it/esteri/2013/01/20/news/strage_ad_albuquerque_giovane_uccide_5_persone-50948552/?ref=HRER1-1


guns 'n' chrysanthemums
 fabiomagnasciutti
Etichette: aermi, albuquerque, magnasciutti, strage, USA
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PS: qui sotto come i lobbisti del NRA vedrebbero i maestri nelle scuole americane

-MAESTRO NORTEAMERICANO
Carton publicado en EL UNIVERSAL el 3 de Enero 2013.
Angel Boligan

Apologies to Rockwell
Steve Breen - U-T San Diego

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Ti potrebbe interessare :

USA: strage in una scuola
di Newtown nel Connecticut

giovedì 20 dicembre 2012

USA: strage in una scuola di Newtown nel Connecticut


vignetta di Tiziano Riverso


14 dicembre 2012 - Violenza infinita in USA
Venti alunni di prima elementare, di cui 12 bambine e otto bambini, tra i sei e i sette anni, e sei donne (la preside, la psicologa e le maestre, compresa la madre) sono le vittime della strage compiuta da un ventenne, Adam Lanza in una scuola di Newtown nel Connecticut, a poco più di 100 chilometri da New York.
"Un atto orribile", ha commentato il presidente Barack Obama parlando al Paese visibilmente emozionato, fermandosi più volte per ricacciare le lacrime (video).
Lacrime
Perchè la prepotenza e il delirio assassino delle lobby delle armi è bene leggerla in lingua e letamaio originale.
Mauro Biani

David Rowe

Dalcio


-ÚTILES ESCOLARES
Carton publicado en EL UNIVERSAL el 15 de Dic. 2012.
http://www.eluniversal.com.mx/wcarton12208.html 
Angel Boligan

Newtown kid shooting
Rodrigo by Toonpool


Horror in Connecticut
By Nate Beeler, The Columbus Dispatch - 12/14/2012


Sandy Hook Elementary

 Clay Bennett


Newtown shootings
By John Cole, The Scranton Times-Tribune - 12/14/2012


Real Monsters
 By Rick McKee, The Augusta Chronicle - 12/18/2012


Sacrificio rituale
La strage dei bambini di Newtown   riapre (ma si era mai chiuso?) il problema della libera vendita delle armi negli USA.
Gli enormi interessi dell'industria delle armi riescono sempre a prevalere sullo sconforto che accompagna questo tributo di sangue pagato ormai con una regolarità sconcertante, quasi rituale.
(votabile su CARTOONMOVEMENT)





Crocodile tears.
Lamberto Tomassini (Tomas)
Is no use crying over the killing of innocent victims, if the U.S. government does nothing to prevent it, by banning all weapons from citizens.
 15 Dec 2012





US School Massacre
Zina Saunders
In a small, quiet town in the US, a lone gunman blasted his way into an elementary school and murdered 26 people, 20 of them little children. Congress must stand up to the gun lobby and pass tough gun control laws now. This image is from an animation I made about it -- http://youtu.be/p7adnoLtlgk
 15 Dec 2012






Steve Breen







Steve Breen



26 Candles
By Tim Campbell, Indianapolis - 12/19/2012

Barker The Times


La notizia:

PS:


not fiction
E L E N A . ospina
Thousands of people worldwide are defenseless against armed conflicts
12 Dec 2012