174517
Deportato: Primo Levi
Una graphic novel su Primo Levi ispirata a “La tregua” e “Se questo è un uomo”.
174 517 era il numero di matricola impresso sulla sua pelle, un segno indelebile che marchia il deportato e annienta la persona. Un numero non casuale ma altamente simbolico: Primo Levi viaggiava sul vagone numero 174 ed era il cinquecentodiciassettesimo uomo sceso da quel treno. Era il 26 febbraio 1944, quando varcava la porta di un inferno inimmaginabile.
La graphic novel di Franco Portinari e Giovanna Carbone ripercorre le tracce di Primo Levi, dalla sua deportazione ad Auschwitz fino al suo ritorno a casa.
Un racconto che trova nuova vita nella forma dell’illustrazione e che merita, oggi più che mai, una rilettura attenta per fare memoria e non permettere all’orrore di ripetersi.
edizioni la meridiana
Ecco la tavola che Bruno Luvera ha richiesta a Franco Portinari per accompagnare la segnalazione su Billy, il vizio di leggere della Graphic Novel “174517. Deportato: Primo Levi”.
Una esclusiva per Billy. Una immagine da condividere. Perchè lo sguardo di Primo Levi, nel tratto di Portinari, ci arrivi dentro con la sua inquietante domanda: 'Voi che... considerate se questo è un uomo'.
Grazie Bruno Luvera. Grazie Billy, il vizio di leggere
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sabato 26 gennaio 2019
sabato 27 gennaio 2018
Giornata della Memoria
27 gennaio giornata della memoria
Per non dimenticare!
Perché il Giorno della Memoria? Perché è molto facile e comodo dimenticare.
Why the Memory Day? Because it's very easy and convenient to forget.
Marco De Angelis
Da domani sarà triste, da domani.
Ma oggi sarò contento,
a che serve essere tristi, a che serve.
Perché soffia un vento cattivo.
Perché dovrei dolermi, oggi, del domani.
Forse il domani è buono, forse il domani è chiaro.
Forse domani splenderà ancora il sole.
E non vi sarà ragione di tristezza.
Da domani sarà triste, da domani.
Ma oggi, oggi sarò contento,
e ad ogni amaro giorno dirò,
da domani, sarà triste,
Oggi no.
Poesia di un ragazzo trovata in un Ghetto nel 1941
Durando
Per non dimenticare.
Romaniello
Di nuovo l’orrore ha colpito il ghetto,
un male crudele che ne scaccia ogni altro.
La morte, demone folle, brandisce una gelida falce
che decapita intorno le sue vittime.
I cuori dei padri battono oggi di paura
e le madri nascondono il viso nel grembo.
La vipera del tifo strangola i bambini
e preleva le sue decime dal branco.
Oggi il mio sangue pulsa ancora,
ma i miei compagni mi muoiono accanto.
Piuttosto di vederli morire
vorrei io stesso trovare la morte.
Ma no, mio Dio, noi vogliamo vivere!
Non vogliamo vuoti nelle nostre file.
Il mondo è nostro e noi lo vogliamo migliore.
Vogliamo fare qualcosa. E’ vietato morire!
Eva Pickova
(Eva Pickova nata a Nymburk il 15 maggio 1929, deportata a Terezin il 16 aprile 1942, morta ad Auschwitz il 18 dicembre 1943)
Fulvio Fontana
GIORNO DELLA MEMORIA 2018
Bene ha fatto Mattarella a ricordare le grosse responsabilità del fascismo e la macchia delle ignobili Leggi Razziali. Una macchia difficile da cancellare ma che troppi cercano di far dimenticare.
Uber
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Giornata della memoria
#giornatadellamemoria (2016)
Elie Wiesel
Giorno della Memoria (2017)
Per non dimenticare!
Perché il Giorno della Memoria? Perché è molto facile e comodo dimenticare.
Why the Memory Day? Because it's very easy and convenient to forget.
Marco De Angelis
Da domani sarà triste, da domani.
Ma oggi sarò contento,
a che serve essere tristi, a che serve.
Perché soffia un vento cattivo.
Perché dovrei dolermi, oggi, del domani.
Forse il domani è buono, forse il domani è chiaro.
Forse domani splenderà ancora il sole.
E non vi sarà ragione di tristezza.
Da domani sarà triste, da domani.
Ma oggi, oggi sarò contento,
e ad ogni amaro giorno dirò,
da domani, sarà triste,
Oggi no.
Poesia di un ragazzo trovata in un Ghetto nel 1941
Durando
Per non dimenticare.
Romaniello
Di nuovo l’orrore ha colpito il ghetto,
un male crudele che ne scaccia ogni altro.
La morte, demone folle, brandisce una gelida falce
che decapita intorno le sue vittime.
I cuori dei padri battono oggi di paura
e le madri nascondono il viso nel grembo.
La vipera del tifo strangola i bambini
e preleva le sue decime dal branco.
Oggi il mio sangue pulsa ancora,
ma i miei compagni mi muoiono accanto.
Piuttosto di vederli morire
vorrei io stesso trovare la morte.
Ma no, mio Dio, noi vogliamo vivere!
Non vogliamo vuoti nelle nostre file.
Il mondo è nostro e noi lo vogliamo migliore.
Vogliamo fare qualcosa. E’ vietato morire!
Eva Pickova
(Eva Pickova nata a Nymburk il 15 maggio 1929, deportata a Terezin il 16 aprile 1942, morta ad Auschwitz il 18 dicembre 1943)
Fulvio Fontana
GIORNO DELLA MEMORIA 2018
Bene ha fatto Mattarella a ricordare le grosse responsabilità del fascismo e la macchia delle ignobili Leggi Razziali. Una macchia difficile da cancellare ma che troppi cercano di far dimenticare.
Uber
"Le leggi razziali non sono stati un accidente di percorso, il discorso del Presidente Mattarella è stato di grandissima caratura politica e civile perchè oggi si è perduto il pudore di tacere certe affermazioni sull'Olocausto"
Riccardo Di Segni, Rabbino capo di Roma
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#giornatadellamemoria (2016)
Elie Wiesel
Giorno della Memoria (2017)
venerdì 27 gennaio 2017
Giorno della Memoria
Giorno della Memoria, una data da non dimenticare in risposta ai negazionisti.
Marco DeAngelis
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Primo Levi
Il tempo e la Storia - Ravensbruck il lager delle donne del 27/01/2017
Rai Cultura Il tempo e la Storia . Ravensbruck il lager delle donne. Con la prof.ssa Anna Foa
Tiziano Riverso
GIORNO DELLA MEMORIA ... corta
27/1/2017 - Dovrebbe sembrare incredibile, ma oggi a 72 anni dalla giornata che avrebbe dovuto mettere la parola fine agli oltraggi dell'uomo sull'uomo, ancora prosperano i muri, i fili spinati e le segregazioni in dispregio alla dignità delle persone.Indipendentemente dalle cause che le spingono a cercare cibo, riparo o salvezza, questi mezzi intollerabili soprattutto da parte del mondo "civilizzato".Uber
Giornata della Memoria
Il 27 gennaio 1945 i soldati dell’Armata Rossa sovietica liberarono il campo di concentramento tedesco di Auschwitz, ad ovest di Cracovia, nel sud della Polonia. Mentre si avvicinavano, le SS iniziarono l’evacuazione. Circa 60 mila prigionieri furono costretti a marciare verso ovest, la maggior parte, per lo più ebrei, verso la città di Wodzislaw nella parte occidentale dell’Alta Slesia. Migliaia di persone furono uccise in fretta nei giorni precedenti, il più possibile. Durante la marcia della morte le SS spararono a quelli che, stremati, non potevano continuare a camminare. per il gelo e la fame. Morirono in più di 15 mila. Quando entrò, settant’anni fa, l’esercito sovietico trovò e liberò oltre 7 mila sopravvissuti, malati e moribondi. Si stima che circa 1,3 milioni di persone siano state deportate ad Auschwitz tra il 1940 e il 1945. Di queste, almeno 1,1 milioni sono state assassinate. Sono cose che tutti dovrebbero sapere… ma le ho riscritte qui, ora. Per l’ennesima volta. Per non dimenticarlo mai.
Pietro Vanessi
di Mario Airaghi
#giornodellamemoria – Der Untermensch
Il 27 gennaio è il Giorno della Memoria, celebrazione internazionale che onora le vittime dell’Olocausto: il massacro genocidio di 12/17 milioni di umani dei quali circa 6 milioni appartenenti al popolo ebreo: Shoah. Per arrivare a raggiungere 12, o peggio 17 milioni, dobbiamo elencarne altrettanti, o peggio di più, tra disabili, dissidenti politici, massoni, omosessuali, pentecostali, polacchi non ebrei, rom e sinti (il loro olocausto si chiama Porajmos) slavi, testimoni di Geova…
La Germania nazista ben coadiuvata dai suoi seguaci li archiviava solo in un nome: Der Untermensch, i sub-umani…
Il giorno della Memoria è (dovrebbe essere) genuflessione, ascoltando echi assordanti di donne uomini e bambini che abbiamo marchiato subumani fino alla morte. Non li abbiamo riscattati, perciò quegli echi potranno mai più spegnersi. E’ vitale dunque per noi ricordarli tutti, proprio tutti, perché se non lo facciamo corriamo poi il rischio di innalzare barriere per diversificare gli uni dagli altri…
Makkox
Quale memoria? #giornatadellamemoria
Mondo Cana
La Storia
Fare memoria
Ricordiamoci
di CeciGian
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domenica 3 luglio 2016
Elie Wiesel
È morto Elie Wiesel
Raccontò la sua esperienza di sopravvissuto all'Olocausto nel famoso "La notte" e vinse il Nobel per la pace nel 1986: aveva 87 anni
Nato in Romania, rinchiuso nel ghetto e poi ad Auschwitz...
Elie Wiesel
BY STEVE GREENBERG, JEWISH JOURNAL OF GREATER LOS ANGELES - 7/2/2016
Elie Wiesel
BY JOE HELLER, GREEN BAY PRESS-GAZETTE - 7/6/2016
Elie Wiesel Tribute
BY DAVE GRANLUND, POLITICALCARTOONS.COM - 7/5/2016
Elie Wiesel
Alex Pereira By Alex Pereira
on October 19, 2010
Obama Iran Israel
BY GARY MCCOY, CAGLE CARTOONS - 3/9/2015
Mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha fatto della mia vita una lunga notte e per sette volte sprangata.
Mai dimenticherò quel fumo.
Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto.
Mai dimenticherò quelle fiamme che bruciarono per sempre la mia Fede.
Mai dimenticherò quel silenzio notturno che mi ha tolto per l'eternità il desiderio di vivere.
Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima, e i miei sogni, che presero il volto del deserto.
Mai dimenticherò tutto ciò, anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso.
#ElieWiesel
Wiesel, weaponized
By Eli Valley
Nobel Prize winner and Holocaust survivor Eli Wiesel published a new ad campaign in major newspapers across the U.S., in which he claims that the war between Gaza and Israel is a battle between “those who celebrate life and those who champion death,” and refers to “child sacrifice” and “worshippers of death cults.”
Raccontò la sua esperienza di sopravvissuto all'Olocausto nel famoso "La notte" e vinse il Nobel per la pace nel 1986: aveva 87 anni
Nato in Romania, rinchiuso nel ghetto e poi ad Auschwitz...
Elie Wiesel
BY STEVE GREENBERG, JEWISH JOURNAL OF GREATER LOS ANGELES - 7/2/2016
"Prendi posizione.La neutralità favorisce sempre l'oppressore.Il silenzio incoraggia sempre il torturatore, mai il torturato" #ElieWiesel.
Elie Wiesel
BY JOE HELLER, GREEN BAY PRESS-GAZETTE - 7/6/2016
Elie Wiesel Tribute
BY DAVE GRANLUND, POLITICALCARTOONS.COM - 7/5/2016
Elie Wiesel
Alex Pereira By Alex Pereira
on October 19, 2010
"Il contrario dell'amore non è l'odio ma l'indifferenza".#ElieWiesel
Obama Iran Israel
BY GARY MCCOY, CAGLE CARTOONS - 3/9/2015
Mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha fatto della mia vita una lunga notte e per sette volte sprangata.
Mai dimenticherò quel fumo.
Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto.
Mai dimenticherò quelle fiamme che bruciarono per sempre la mia Fede.
Mai dimenticherò quel silenzio notturno che mi ha tolto per l'eternità il desiderio di vivere.
Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima, e i miei sogni, che presero il volto del deserto.
Mai dimenticherò tutto ciò, anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso.
#ElieWiesel
Wiesel, weaponized
By Eli Valley
Nobel Prize winner and Holocaust survivor Eli Wiesel published a new ad campaign in major newspapers across the U.S., in which he claims that the war between Gaza and Israel is a battle between “those who celebrate life and those who champion death,” and refers to “child sacrifice” and “worshippers of death cults.”
Chi ascolta un superstite dell'Olocausto diventa a sua volta un testimone#ElieWiesel
mercoledì 27 gennaio 2016
#giornatadellamemoria
La memoria è libertà
Paride Puglia
Mario Airaghi
Riverso
Perazzolli
Antonio Gallo
Vanessi
negazionista
Fontana
Unione
CeciGian
Marilena Nardi
Moise
Nota:
Parma: “Che non abbiano fine mai… La Memoria del popolo ebraico fra musica e racconti”, in programma presso la Sala dei Concerti della Casa della Musica sabato 30 Gennaio alle 17
Paride Puglia
Mario Airaghi
Riverso
Perazzolli
Antonio Gallo
Vanessi
negazionista
Fontana
Unione
CeciGian
Marilena Nardi
Moise
La date du 27 janvier décrétée par l’ONU est la date à laquelle l’Humanité entière a le devoir de se regarder dans le mirroir.
http://www.un.org/fr/holocaustremembrance/2016/index.shtml
Un concours de circonstances fait que cette année la date corresponde à la parution de Deuxième Génération en polonais édité par le Musée Mocak de Cracovie où les dessins ont été exposés en 2015.
http://www.un.org/fr/holocaustremembrance/2016/index.shtml
Un concours de circonstances fait que cette année la date corresponde à la parution de Deuxième Génération en polonais édité par le Musée Mocak de Cracovie où les dessins ont été exposés en 2015.
- ONU: “L’OLOCAUSTO E LA DIGNITÀ UMANA”
- Giornata della memoria, 10 carte per non dimenticare l’Olocausto(Limes)
Nota:
Parma: “Che non abbiano fine mai… La Memoria del popolo ebraico fra musica e racconti”, in programma presso la Sala dei Concerti della Casa della Musica sabato 30 Gennaio alle 17
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