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giovedì 30 gennaio 2014

Meredith. Condannati Amanda e Raffaele

Giustizia

Condanne severe dopo il secondo processo d'Appello. Amanda Knox è stata condannata a 28 anni e sei mesi e Raffaele Sollecito a 25 per l'omicidio di Meredith Kercher. E' la sentenza della corte d'appello di Firenze. Divieto di espatrio per Sollecito e nessuna misura cautelare per la Knox. Rispetto alla sentenza di condanna di primo grado emessa nel dicembre 2009 dalla Corte di primo grado di Perugia, i giudici di Firenze hanno aumentato di due anni e sei mesi la pena inflitta ad Amanda Knox perchè hanno ritenuto aggravato il reato di calunnia commesso dalla ragazza americana nei riguardi di Patrik Lumumba

Liberazione
VADELFIO

Quelli che se ne vanno...

Tiziano Riverso

***

Impassibili i familiari di Meredith Kercher alla lettura della sentenza di condanna. Hanno stretto le mani ai loro legali e hanno scambiato qualche parola con il pg. "Non è tempo di festeggiare". Così il fratello di Meredith Kercher, Lile, ha commentato la sentenza. Pur accogliendo le richieste dei loro legali, i fratelli di Mez, Lile e Stephanie, hanno ascoltato composti la lettura della sentenza.
''Sono spaventata e rattristata da questa sentenza ingiusta'', cosi' Amanda Knox, alla Abc giudica la sentenza della Corte d'Appello di Firenze. "Essendo stata in passato giudicata innocente, mi aspettavo di meglio dal sistema giudiziario italiano. Contro di me un apparato accusatorio inesistente''. Amanda è rimasta ''impietrita'' appena saputa la sentenza di condanna, ma non ha pianto e non ha parlato: cosi' uno dei suoi legali, Carlo Dalla Vedova, che ha comunicato via telefono alla studentessa americana, che e' a casa della madre, la decisione della corte d'appello di Firenze. "E' stata una bella botta, faremo ricorso, Amanda è innocente": così uno dei difensori di Amanda Knox, Luciano Virga, commentando la sentenza.
Ha appreso della sentenza di condanna nell'appello bis per l'omicidio di Meredith Kercher dalla Tv, Raffaele Sollecito, che è apparso "annichilito" ad uno dei suoi difensori, l'avvocato Luca Maori. Il giovane pugliese è rimasto senza parole.
''Ero convinto che la condanna sarebbe stata confermata, Amanda sa cosa è successo. Lo ha detto Patrick Lumumba, in aula dopo la lettura della sentenza di condanna per la Knox e per Raffaele Sollecito. (Tutti i protagonisti).

Meredith Kercher venne uccisa a Perugia la notte tra il 1 e il 2 novembre del 2007. Sollecito e Knox vennero condannati in primo grado ed assolti in appello, provvedimento dopo il quale furono scarcerati. Per il delitto sta invece scontando una condanna definitiva a 16 anni l'ivoriano Rudy Guede. La sua triste vicenda rimane una ferita ancora aperta.
Cappotto blu, maglioncino viola con appesi sulla scollatura gli occhiali da sole, il giovane pugliese è rimasto sempre seduto accanto al padre. Insieme con lui tutti i suoi più stretti familiari. Raffaele Sollecito ha seguito con attenzione gli interventi previsti. Non ha mostrato particolare emozione anche se il padre Francesco ha ribadito come in questo momento sia molto preoccupato. Sembrano lontani anni luce per il giovane i periodi di serenità ai Tropici.
Amanda piu' volte negli anni scorsi dopo il ritorno negli Usa ha attirato piu' volte l'attenzione e le critiche di media e opinione pubblica in occasione di incontri con i suoi amici (a spasso per Seattle) o addirittura durante feste in maschera (Amanda mascherata da donna gatto). Ha anche ispirato un video musicale di una giovane band italiana (The Mistral Blows). Ad agosto ha anche incontrato Raffaele a New York.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Le vignette sono prese dalla Settimana in Vignette 


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http://www.lanazione.it/cronaca/2014/01/30/1018140-meredith-sentenza-knox-sollecito-colpevoli.shtml#1 

martedì 28 gennaio 2014

"Assoluzioni"

Tiziano Riverso

Scajola assolto

Roma, 27 gen. (TMNews) - L'ex ministro Claudio Scajola è stato assolto dal Tribunale di Roma con l'accusa di finanziamento illecito in relazione all'acquisto e alla ristrutturazione di un appartamento con vista sul Colosseo. L'assoluzione è stata dichiarata perché "il fatto non costituisce reato".
Nel medesimo processo era imputato anche l'imprenditore Diego Anemone, per lui le accuse sono cadute per intervenuta prescrizione.





Casa al Colosseo: assolto Scajola
FEI


A sua Insaputa, il Ritorno
Fran http://fanpa.ge/1gF13Aa


SERGIO STAINO



Riina assolto
AGI) - Palermo, 27 gen. - Il boss corleonese Toto' Riina e' stato assolto nel processo per l'omicidio del giornalista Mauro De Mauro, in cui era l'unico imputato. Il pg Luigi Patronaggio aveva chiesto l'ergastolo. La sentenza e' stata poco dopo le 15 dalla Corte di assise di appello di Palermo, presieduta da Biagio Insacco, che si era ritirata in camera di consiglio stamattina. Anche in primo grado Riina era stato assolto. De Mauro, cronista del giornale "L'Ora", fu sequestrato il 16 settembre 1970 e non e' mai piu' stato ritrovato.

 La storia siamo noi
Stato-mafia. E Di Matteo.
Mauro Biani

di Riccardo Mannelli

PS: le vigne di Mauro Biani e Mannelli  sono perfette come commento....





Ruby maggiorenne...

Karima El Mahroug, alias Ruby, era già maggiorenne quando, nel febbraio 2010, avrebbe avuto rapporti con l’allora premier Silvio Berlusconi, indagato nell’ambito dell’inchiesta «Rubyter» riguardante la corruzione di testimoni. Ad affermarlo è il ministro della Funzione Pubblica del Marocco, Mohamed Mobdii, che, in un’intervista al giornale Al Akhbar, ha dichiarato di essere stato lui a firmare l’atto di nascita della ragazza. Il ministro del governo di Rabat sostiene infatti che Ruby, all’epoca dei fatti per i quali il leader di Forza Italia è stato condannato in primo grado, la ragazza era maggiorenne. Mobdii, che è stato parlamentare nella zona di Al Fakih Bensalih, in cui è nata e in cui abitava la famiglia di Ruby, ha affermato al quotidiano di essere stato «molto attento a conservare il file della sua nascita. Avevo paura - ha aggiunto - che venisse rubato o falsificato».


tre anni dopo, questa mia vignetta torna a galla….
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/05/17/ruby-emissari-inviati-in-marocco-via-libera-a-indagini/111885/http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/05/17/ruby-emissari-inviati-in-marocco-via-libera-a-indagini/111885/
Franco Portinari


SERGIO STAINO


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Nota:


Il gerundio furioso
fabiomagnasciutti


ciao
fabiomagnasciutti


giovedì 19 dicembre 2013

Elezioni truccate



OPS !
C'è voluto un po' di tempo, forse troppo in verità, ma alla fine la Corte Costituzionale si è accorta della furbata di una legge elettorale fatta apposta per blindare lo strapotere dei partiti.
Digestione interrotta? Chissà ?
Gianfranco Uber

sabato 2 novembre 2013

Ahi! ahi! ahi! Signora Cancellieri!

«Ahi! ahi! ahi! Signora Cancellieri... 
...Mi è caduta sulla Ligresti!».

 Più che Cancellieri , io CANCELLEREI
Tiziano Riverso

giovedì 15 agosto 2013

La nota dal Quirinale: "Ma Silvio, non hai fatto la domanda!"

La nota dal Quirinale: 
"Ma Silvio, non hai fatto la domanda!"

Le vignette:


mercoledì 14 agosto 2013
ALLA JANNACCI
L'attesa "nota" del Quirinale è arrivata e come ci si poteva e doveva aspettare dice e non dice.
Giustamente fa notare che, al momento, Berlusconi non ha ancora chiesto un provvedimento di grazia.
Astutamente, senza sbilanciarsi, gli lascia in mano un cerino acceso che assomiglia molto di più a una miccia.
Poco digeribile per il Cavaliere la necessaria ammissione di colpevolezza, addirittura catastrofica l'eventualità di un rigetto della domanda.
Gianfranco Uber


Grazia
PORTOS / Franco Portinari





Troppa grazia
E in serata di ieri la nota di Napolitano. Intransigenza dei tanti punti interrogativi che lascia. Meno uno: il governo Letta delle larghe intese, prima di tutto.
Mauro Biani





Marassi - Il Mattino.it



Tomas 


SERGIO STAINO


Per Grazia Ricevuta
Tullio Boi


Roberto Mangosi www.enteroclisma.com


Uno spiraglio dal colle
Romaniello


Domiciliari
fabiomagnasciutti

Incandidabile
 Tiziano Riverso

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La Nota del Presidente:


Dichiarazione del Presidente Napolitano

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
"La preoccupazione fondamentale, comune alla stragrande maggioranza degli italiani, è lo sviluppo di un'azione di governo che, con l'attivo e qualificato sostegno del Parlamento, guidi il paese sulla via di un deciso rilancio dell'economia e dell'occupazione. In questo senso hanno operato le Camere fino ai giorni scorsi, definendo importanti provvedimenti; ed essenziale è procedere con decisione lungo la strada intrapresa, anche sul terreno delle riforme istituzionali e della rapida ( nei suoi aspetti più urgenti ) revisione della legge elettorale. Solo così si può accrescere la fiducia nell'Italia e nella sua capacità di progresso. Fatale sarebbe invece una crisi del governo faticosamente formatosi da poco più di 100 giorni; il ricadere del paese nell'instabilità e nell'incertezza ci impedirebbe di cogliere e consolidare le possibilità di ripresa economica finalmente delineatesi, peraltro in un contesto nazionale ed europeo tuttora critico e complesso.Ho perciò apprezzato vivamente la riaffermazione - da parte di tutte le forze di maggioranza - del sostegno al governo Letta e al suo programma, al di là di polemiche politiche a volte sterili e dannose, e di divergenze specifiche peraltro superabili.
Non mi nascondo, naturalmente, i rischi che possono nascere dalle tensioni politiche insorte a seguito della sentenza definitiva di condanna pronunciata dalla Corte di Cassazione nei confronti di Silvio Berlusconi. Mi riferisco, in particolare, alla tendenza ad agitare, in contrapposizione a quella sentenza, ipotesi arbitrarie e impraticabili di scioglimento delle Camere.
Di qualsiasi sentenza definitiva, e del conseguente obbligo di applicarla, non può che prendersi atto. Ciò vale dunque nel caso oggi al centro dell'attenzione pubblica come in ogni altro.
In questo momento è legittimo che si manifestino riserve e dissensi rispetto alle conclusioni cui è giunta la Corte di Cassazione nella scia delle valutazioni già prevalse nei due precedenti gradi di giudizio; ed è comprensibile che emergano - soprattutto nell'area del PdL - turbamento e preoccupazione per la condanna a una pena detentiva di personalità che ha guidato il governo ( fatto peraltro già accaduto in un non lontano passato ) e che è per di più rimasto leader incontrastato di una formazione politica di innegabile importanza. Ma nell'esercizio della libertà di opinione e del diritto di critica, non deve mai violarsi il limite del riconoscimento del principio della divisione dei poteri e della funzione essenziale di controllo della legalità che spetta alla magistratura nella sua indipendenza. Né è accettabile che vengano ventilate forme di ritorsione ai danni del funzionamento delle istituzioni democratiche.
Intervengo oggi --- benché ancora manchino alcuni adempimenti conseguenti alla decisione della Cassazione --- in quanto sono stato, da parecchi giorni, chiamato in causa, come Presidente della Repubblica, e in modo spesso pressante e animoso, per risposte o "soluzioni" che dovrei e potrei dare a garanzia di un normale svolgimento, nel prossimo futuro, della dialettica democratica e della competizione politica.
A proposito della sentenza passata in giudicato, va innanzi tutto ribadito che la normativa vigente esclude che Silvio Berlusconi debba espiare in carcere la pena detentiva irrogatagli e sancisce precise alternative, che possono essere modulate tenendo conto delle esigenze del caso concreto.
In quanto ad attese alimentate nei miei confronti, va chiarito che nessuna domanda mi è stata indirizzata cui dovessi dare risposta.
L'articolo 681 del Codice di Procedura Penale, volto a regolare i provvedimenti di clemenza che ai sensi della Costituzione il Presidente della Repubblica può concedere, indica le modalità di presentazione della relativa domanda. La grazia o la commutazione della pena può essere concessa dal Presidente della Repubblica anche in assenza di domanda. Ma nell'esercizio di quel potere, di cui la Corte costituzionale con sentenza del 2006 gli ha confermato l'esclusiva titolarità, il Capo dello Stato non può prescindere da specifiche norme di legge, né dalla giurisprudenza e dalle consuetudini costituzionali nonché dalla prassi seguita in precedenza. E negli ultimi anni, nel considerare, accogliere o lasciar cadere sollecitazioni per provvedimenti di grazia, si è sempre ritenuta essenziale la presentazione di una domanda quale prevista dal già citato articolo del C.p.p.. Ad ogni domanda in tal senso, tocca al Presidente della Repubblica far corrispondere un esame obbiettivo e rigoroso --- sulla base dell'istruttoria condotta dal Ministro della Giustizia --- per verificare se emergano valutazioni e sussistano condizioni che senza toccare la sostanza e la legittimità della sentenza passata in giudicato, possono motivare un eventuale atto di clemenza individuale che incida sull'esecuzione della pena principale.
Essenziale è che si possa procedere in un clima di comune consapevolezza degli imperativi della giustizia e delle esigenze complessive del Paese.
E mentre toccherà a Silvio Berlusconi e al suo partito decidere circa l'ulteriore svolgimento - nei modi che risulteranno legittimamente possibili - della funzione di guida finora a lui attribuita, preminente per tutti dovrà essere la considerazione della prospettiva di cui l'Italia ha bisogno. Una prospettiva di serenità e di coesione, per poter affrontare problemi di fondo dello Stato e della società, compresi quelli di riforma della giustizia da tempo all'ordine del giorno. Tutte le forze politiche dovrebbero concorrere allo sviluppo di una competizione per l'alternanza nella guida del paese che superi le distorsioni da tempo riconosciute di uno scontro distruttivo, e faciliti quell'ascolto reciproco e quelle possibilità di convergenza che l'interesse generale del paese richiede.
Ogni gesto di rispetto dei doveri da osservare in uno Stato di diritto, ogni realistica presa d'atto di esigenze più che mature di distensione e di rinnovamento nei rapporti politici, sarà importante per superare l'attuale difficile momento".

Roma, 13 agosto 2013 (fonte)


martedì 13 agosto 2013

In attesa della grazia per Silvio (vignette)

A breve la risposta di Napolitano alla richiesta di grazia, dopo la salita al colle di Brunetta e Schifani, lo scorso 5 agosto per intercedere in favore di Silvio.


UN ATTIMO DI RELAX PLEASE
Attesa a breve la meditata comunicazione del Colle sul futuro politico/giudiziario di Berlusconi.
Gianfranco Uber

GRANDI OPERE
In corso le operazioni di alta ingegneria politica per la realizzazione del primo salvacondotto di recupero risorse politiche mondiale.
Gianfranco Uber
Etichette: berlusconi, giustizia, pdl, politica



IL PELO NELL'UOVO
Ci sarà mai una sentenza definitiva in Italia?
Sembra che i rappresentanti della Magistratura lo facciano apposta per aggiungere ai tre gradi di giudizio dell'iter processuale gli infiniti altri gradi di giudizio delle loro sentenze provocati dalle improvvide e ricorrenti dichiarazioni a microfoni accesi.
Gianfranco Uber

Tiziano Riverso

 
Maramotti - L'Unità
 



PORTOS / Franco Portinari
Etichette: Berlusconi condannato, Brunetta, Grazia, Graziella, postcards, Quirinale, Schifani


e grazie a al capo, dello stato
 fabiomagnasciutti
Etichette: berlusconi, magnasciutti, napolitano








Famme na grazia!

Matteo Bertelli
 In attesa della grazia!
- Questa giustizia mi provoca la nausea!!
Romaniello



Moise




La grazia di Silvio
COME CADERE IN DIS...GRAZIA
Ora le prova proprio tutte,
pur di sfuggire anche a quel poco
- troppo poco -
che gli è rimasto da scontare.
Al punto di mandare due suoi picciotti
a chiedere il perdono.
Con molta ... GRAZIA.
Roberto Mangosi www.enteroclisma.com




Io non mollo
CeciGian




Corriere della sera: "Nessun sconto al condannato. Epifani contro Berlusconi."
Enrico Letta: "Speriamo che Guglielmo non sbagli la mira"
Giannelli - Corriere della sera


E se vedi cadere una stella?
Non mi dire che il tuo desiderio è l'abolizione dell'IMU!!
Giannelli - Corriere della sera



Dichiaratemi innocente, o ...
Bertolotti e De Pirro


Equivoci
Le vignette di ElleKappa - Repubblica.it



 Pena sospesa
Claudio Cadei

Claudio Cadei 



The Prayer
Massimo Bucchi



Fisco Ring
Massimo Bucchi


Mediashining
Massimo Bucchi


SERGIO STAINO
 


La scelta di re Giorgio

di Alessandro Giglioli
La partita, in queste ore, si sta giocando sulle scrivanie di due uomini anziani.
Uno è chiuso in una grande villa appena fuori Milano, ad Arcore; l’altro in una grande villa appena fuori Roma, a Castelporziano.
Il primo, fondamentalmente, minaccia: se non gli verrà garantita la sua salvezza personale – anche dal carcere, sì – scatenerà una guerra che bloccherà il Paese per mesi. Con l’arma finale dello scioglimento delle Camere e del ricorso al Tar per farsi rieleggere, affidata al mastino Nitto Palma.
Il secondo deve scegliere. Deve scegliere se il ‘bene del Paese’ è cedere al ricatto in nome della pacificazione o far prevalere la Costituzione, lo Stato di diritto, l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge.
Ogni sovrano, a un certo punto, si trova di fronte a una scelta fondamentale. Di quelle che si tramanderanno alla storia. Oggi è il turno di re Giorgio. Auguri veri, che sia illuminato e soprattutto non abbia paura.

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LINK:

Ore decisive per il caso Berlusconi In arrivo la dichiarazione del Quirinale