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domenica 14 agosto 2016

Zerocalcare: "Il grande test che tutti dovrebbero fare prima di commentare sui Social Network"

Da Repubblica



Zerocalcare: "Troppe urla sui social ragazzi, è meglio tacere"


Dall'amore per Brecht ai rischi web, l'autore di graphic novel si confessa. E ci regala una vignetta inedita(clicca suil titolo della galleria per vederla grande)


A16 anni aveva il mito di Brecht. Oggi disegna storie che parlano di lui e del suo mondo con una esplosione di cultura pop che piace anche a chi non legge fumetti. Michele Rech, conosciuto da tutti come Zerocalcare, non vuole dare lezioni a nessuno e così passa gran parte del suo tempo a smitizzare se stesso: non sia mai che qualcuno lo consideri un intellettuale o peggio ancora un maestrino.

Cresciuto nel quartiere romano di Rebibbia tra musica punk e militanza nei centri sociali, odia gli indifferenti e forse per questo non smette di dire la sua. Si interroga sul degrado e sul senso civico, firma strisce sulle unioni civili e raggiunge il confine tra Siria, Turchia e Iraq per raccontare la resistenza curda e la guerra contro lo stato islamico (Kobane Calling, Bao Publishing). Argomenti seri, anche se affrontati con ironia, presentazioni e dibattiti in tutta Italia, l'ultimo domani a Roma: "Adesso basta, faccio una pausa, mi riprendo il diritto a parlare di ciò che voglio, anche di cose frivole ".

Lo dice, ma intanto le ultime vignette che ha disegnato e che pubblichiamo in anteprima, affondano la matita in un argomento sensibile: l'ansia di dire la propria opinione su un social network sempre e comunque, anche inzuppando le parole nell'odio.

Quali sono i limiti del commentare un fatto in pubblico?
"Non credo ci siano limiti e comunque non sono io a doverli stabilire. Io posso parlare solo di quello che trovo inquinante in un dibattito. Non mi piace questa ansia di dovere essere i primi a commentare, di farlo su qualsiasi cosa accada al mondo, dalla Brexit agli attentati terroristici, magari due minuti dopo il primo lancio di agenzia".

Ci vuole prudenza?
"Prima di postare un commento dovremmo chiederci se stiamo dando delle informazioni, un punto di vista originale o almeno degli spunti di riflessione. Se stiamo ripetendo cose già dette, stiamo solo alzando il volume e non andiamo avanti di un passo".

Qualche giorno fa, prima che Facebook oscurasse la sua pagina fan, lei ha censurato per la prima volta dei commenti... 
"Stavo promuovendo un evento dedicato a Carlo Giuliani. E ci sono stati dei commenti orribili, persone che hanno scritto di volerlo ricordare con un buco in testa. Non mi stupisce più nulla di quello che viene detto sul G8 del 2001, ormai il dibattito si è sclerotizzato. Ma non accetto che in una pagina sotto la mia responsabilità si scateni questa violenza, senza rispetto per i morti e per i vivi".


Non ha risposto a nessuno, neanche a chi criticava senza offendere.
"Genova è anche la mia storia, quelle ore mi hanno cambiato la vita e ancora adesso mi fanno venire i brividi. Non cerco di imporre la mia opinione a nessuno, ma non considero Genova un argomento di dibattito".

Dice di saper parlare "con cognizione di causa solo di teppismo e serie tv".
"So parlare solo delle cose che conosco".

E tra queste ci sono i graphic novel...
"Tra le cose più belle che abbia mai letto ci sono I solchi del destino di Paco Roca, un'opera sulla guerra civile spagnola e sull'esilio in Francia dei combattenti antifascisti, ma anche La mia vita disegnata male di Gipi e Lo scontro quotidiano di Manu Larcenet, due autori che riescono a descrivere attraverso il quotidiano una gamma di emozioni in cui mi riconosco: la paura, il dolore, i sentimenti che si provano quando la vita ci mette di fronte a certe cose, come la morte di una persona cara, la paternità e l'amore".

Ha citato solo autori a lei contemporanei. Perché?
"Mi appassiono alle cose del mio tempo. Ad esempio Pazienza l'ho scoperto tardi e distrattamente. Però il suo lavoro ha influenzato moltissimo gli autori che sono venuti dopo, tutta la scuola italiana e di conseguenza qualcosa di suo è arrivato fino a me".

Però aveva il mito di Bertolt Brecht...
"A sedici anni stavo vivendo un momento super idealista e lui toccava delle corde, usava delle espressioni che mi fomentavano ".

E dopo di lui, che autori ha amato?
"Se parliamo di scrittori che utilizzano un linguaggio universale, capace di superare le distanze tra generazioni, mi viene in mente José Saramago. Per il resto leggo molto noir americano, Don DeLillo, Edward Bunker, Elmore Leonard. Mi affascina il loro stile, nel ritmo mi ricordano le serie tv. E poi mi piacciono i francesi, Fred Vargas e Jean-Claude Izzo. Le atmosfere cupe mi hanno sempre attirato, come quelle de La strada di Cormac McCarthy. Sono una persona con un grande senso del tragico, mi lascio suggestionare da una certa retorica".

Nelle sue opere il tragico lo stempera con l'ironia.
"Perché mi vergogno, ho paura di diventare lacrimevole".

Adesso cosa sta leggendo?
" I giorni di fuoco di Ryan Gattis. È curioso scoprire un romanzo sulla rivolta di Los Angeles del 1992 mentre l'America precipita di nuovo nella violenza. Viene da pensare che la questione razziale sia solo peggiorata: allora tutto nasceva da un pestaggio, oggi da omicidi".

Legge solo romanzi?
"Leggo i romanzi per evadere dalla quotidianità. E i saggi per approfondire i temi che mi stanno a cuore".

Prima di Kobane Calling che libri ha letto?
"Per approfondire la teoria della rivoluzione curda ho letto i libri di Ocalan e Sakine Cansiz".

Crede che ci sia un momento adatto per ogni libro?
"Abbino i libri alle stagioni della mia vita. Ma se penso all'oggi mi sento smarrito, confuso... Non c'è nulla che mi piaccia veramente".

Cosa sta cercando?
"Qualcuno che mi aiuti a leggere il mondo, che sappia raccontare le cose nella sua complessità. Il problema è che quelli che lo fanno non dicono mai niente di diverso rispetto alle posizioni mainstream".

E di cosa vorrebbe occuparsi ora?
"Vorrei riprendermi il diritto a parlare di quello che voglio, anche di cose frivole".

Così conferma l'idea di appartenere a una generazione di narratori ombelicali.
"Se uno è onesto con se stesso e con il proprio lavoro, se non cerca di insegnare qualcosa, ma si limita a testimoniare quello che ha dentro, non vedo cosa ci sia di male. Se invece uno ha le qualità per fare il maestro, beh lo faccia sul serio".



sabato 4 luglio 2015

Paolo Piffarerio


"Cari Amici e collaboratori, questa notte ci ha lasciato Paolo Piffarerio (classe 1924) storico collaboratore del nostro settimanale". Così il direttore de "Il Giornalino", Stefano Gorla, ha annunciato la morte , il 30 giugno scorso dell'illustratore italiano, noto al grande pubblico per essere uno dei disegnatori del fumetto "Alan Ford".

Fonte Sergio Bonelli.it
Nato a Milano il 27 agosto 1924, Paolo Piffarerio è stato uno dei più stimati specialisti in riduzioni a fumetti di opere letterarie. Dopo il diploma all'Accademia di Brera, esordisce nel 1943 con "Capitan Falco". Nel 1946 realizza "Il ritorno del cow-boy" e "La Venere indiana" per l'Audace diretta da Tea Bonelli e, l'anno successivo, disegna per "Ipnos", scritto da Gianluigi Bonelli.
Nel 1953 entra nel mondo dell'animazione e del cinema, realizzando short per la Gamma Film (fondata con i suoi fratelli – Roberto e Nino – e Gino Gavioli), studio che negli anni successivi crea numerose animazioni pubblicitarie per Carosello e che collabora con il cinema per "La lunga calza verde" (1961, sceneggiato da Cesare Zavattini) e "Putiferio va alla guerra" (1968). Negli anni Sessanta e Settanta lavora per l'Editoriale Corno, realizzando, tra gli altri, "Viva l'Italia", "El Gringo", "Milord" e il racconto, pubblicato tra le pagine di "Eureka", "Fouchè, un uomo nella Rivoluzione", che, nel 1976, gli vale il premio Marzocco d'Argento. Dal 1975 realizza le matite di alcuni episodi di "Alan Ford".
Nel 1977 collabora a varie "Storie... a fumetti" di Enzo Biagi, pubblicate da Arnoldo Mondadori Editore. Nel 1978 comincia il suo lungo rapporto lavorativo con le edizioni paoline, ed è qui che si specializza in riduzioni di celebri romanzi, tra cui "La maschera di ferro", "I promessi sposi" (scritta da Claudio Nizzi, "Le avventure di Ulisse" e "I miserabili". Negli ultimi anni, collaborava regolarmente con il settimanale "La Settimana Enigmistica".


Tra i pionieri del cinema d'animazione, Piffarerio realizzò alcuni tra i personaggi più amati del celebre Carosello:
  • La parola alla strada (dove il vigile siciliano Concilia e il pedone veneto Foresto concludevano che: Non è vero che tutto fa brodo, è Lombardi il vero buon brodo). Testimonial, ovviamente, del dado da cucina Lombardi. Spot andato in onda dal 1959 al 1965.
  • Caio Gregorio er guardiano der pretorio (simpaticissimo omuncolo che parlava in romanesco, testimonial dei tessuti Rhodiatoce). Spot andato in onda dal 1960 al 1969.
  • "Pallina dà lustro alla casa" (testimonial del Vetril). Spot andato in onda dal 1961 al 1968.
  • Babbut Mammut e Figliutt (allegra famiglia di cavernicoli che reclamizzano gli Pneumatici e materassi in gommapiuma Pirelli). Spot andato in onda dal 1962 al 1965.
  • Vitaccia cavallina (il cavallino testimonial del succhi di frutta Derby). Spot andato in onda dal 1962 al 1975.
  • Gringo (il cowboy che si nutriva di carne Montana, con i testi in rima forzata sulla falsariga del coevo brano "Ringo" di Adriano Celentano). Spot andato in onda (nella sua forma originale) dal 1966 al 1976.
  • Taca Banda o Andrea e Oracolo (avidi consumatori dei crackers Doria e dei biscotti Bucaneve). Spot andato in onda dal 1968 al 1976.
  • il frate Cimabue (testimonial dell’amaro Dom Bairo). Spot andato in onda del 1972 al 1976.


Sigla di apertura del cortometraggio animato "Alan Ford e il Gruppo TNT contro Superciuk", diretto nel 1988 da Max Bunker (al secolo Luciano Secchi), autore anche della sceneggiatura. I disegni sono di Paolo Piffarerio. La canzone "Alan Ford" è di Luciano Secchi (testo), Arturo Zitelli (musica e arrangiamento) e Gianni Daldello (arrangiamento).


L'amaro fu pubblicizzato da una nota serie di spot di Carosello, Le avventure di Cimabue. Il protagonista era un fraticello di nome Cimabue che veniva canzonato dei confratelli, per i molti errori commessi, con le parole Cimabue, Cimabue, fai una cosa, ne sbagli due. La sua consueta replica, anch'essa al tempo passata nel parlare comune, era: Ma che cagnara, sbagliando si impara!.
Lo spot andò in onda tra il 1972 e il 1976 ed era basato su una animazione realizzata graficamente da Paolo Piffarerio per la Gamma Film.


Vitaccia cavallina: La pittura


da il Corriere

lunedì 18 maggio 2015

festivaLOVE 2015. Innamorati a Scandiano 29 – 30 maggio 2015

festivaLOVE 2015.

 Innamorati a Scandiano

29 – 30 maggio 2015


Dario Vergassola,
Serena Dandini, 
Frankie Hi nrg, 
Modena City Ramblers, 
Raphael Gualazzi, 
Diego De Silva, 
Paola Maugeri e tanti altri...


in particolar modo gli amici vignettisti con

“vignettiAMO”









“vignettiAMO”a cura di Mauro Biani, Fabrizio (Bicio) Fabbri, Fulvio Fontana, Marco Gavagnin (Gaval), Gianlorenzo Ingrami (Cecigian), Fabio Magnasciutti, Marilena Nardi, Fabio Pecorari (Fifo) porterà in centro in alcuni punti alcuni tra i più importanti vignettisti italiani che disegneranno dal vivo secondo lo stile che li caratterizza vignette per il festival.


Tutto il programma nel link sotto:
http://www.comune.scandiano.re.it/festivalove2015/

martedì 28 aprile 2015

Fiction & Comics, il concorso sulla fantasia e l’immaginazione



Gentili amici, 
la Scuola Internazionale di Comics promuove il Contest Fiction & Comicsl concorso che premia l’immaginazione
Dopo il successo delle prime edizioni dedicate al mondo dei fumetti, ora tocca anche agli autori di narrativa fantastica: sono aperte le iscrizioni a Fiction & Comics, il concorso sulla fantasia e l’immaginazione realizzato dailmiolibro in collaborazione con Scuola Internazionale di Comics.
Il contest, aperto a tutti i professionisti e appassionati senza limiti di età, è suddiviso in quattro sezioni:Fumetti - Fantasy - Fantascienza - Fiabe
Possono partecipare leoperedi queste categorie pubblicate dagli autori su ilmiolibroentro il 30 agosto 2015.
In palio premi da 1.000 euro e esclusivi workshop nella sede di Chicago di Scuola Comics.
E tanti altri riconoscimenti per autori e lettori.
ISCRIZIONE

sabato 7 febbraio 2015

Milano: Siamo tutti Charlie!

A Milano al Museo del fumetto - WOW Spazio Fumetto

MOSTRA-OMAGGIO

da sabato 7 febbraio a domenica 15 marzo 2015


Siamo tutti Charlie!


A un mese esatto dal terribile attentato di Parigi, WOW Spazio Fumetto
dedica una mostra e un incontro a Charlie Hebdo, alla satira e alla libertà d’espressione, esponendo gli omaggi realizzati da 150 fumettisti e vignettisti italiani e più di 70 stranieri.
Un atto dovuto da parte del Museo del Fumetto di Milano in quanto nell'attentato alla redazione di Charlie Hebdo hanno perso la vita 12 persone tra cui 5 vignettisti di grande calibro, considerati le matite più “affilate” di Francia:
Georges WolinskiCharbCabuTignous e Philippe Honoré.

Sabato 7 febbraio, alle ore 16.00, la mostra verrà inaugurata con un incontro dedicato alla satira e alla libertà d’espressione. La mostra è organizzata con
il patrocinio del Consiglio di Zona4 del Comune di Milano.

Il giorno dopo la strage scrivevamo:
L’orribile omicidio che ha insanguinato Parigi il 7 gennaio ha colpito autori che hanno sempre espresso la più grande forma di indipendenza del pensiero, sfidando le mille forme della censura, dai sequestri alle minacce. Erano persone eccezionali, vertice di una creatività che dagli anni Sessanta è stata di esempio al mondo, sul puro fronte della libertà d’espressione. Il gesto di fanatici esaltati in nome di un dio sanguinario, che non esiste per nessuna religione, mirava a spezzare matite eccellenti della satira, dell’umorismo e del fumetto: un nemico pericoloso per loro, forse il più pericoloso, perché usa armi che loro non potranno mai comprare e nessun addestratore militare potrà insegnar loro a utilizzare, vale a dire l’arma nonviolenta dell’opinione utilizzata con l’arte sottile della satira. Una risata li seppellirà. Impariamo dai nostri amici uccisi a mettere a nudo le ipocrisie, i moralismi, gli opportunismi che si pavesano da religioni, ideologie o patriottismi per dividersi il mondo e avvelenare i popoli. Se l’orrore di questi giorni ci costringerà di riflettere su tutto questo, la nostra vittoria non sarà nella cattura di tre invasati ma nella rinnovata consapevolezza dell’uso della satira.
Dal 7 febbraio al 15 marzo, il nostro museo ospiterà una mostra gratuita che esporrà opere che molti protagonisti della satira, dell’umorismo e del fumetto ci hanno inviato in questi giorni. Tutti gli autori interessati sono tuttavia invitati a partecipare in qualsiasi momento mettendosi in contatto con il museo scrivendo alla mail charlie@museowow.it. Sabato 7 febbraio, giorno di apertura della mostra, a un mese dal crimine che ha colpito Charlie Hebdo, in un incontro pubblico ci ritroveremo per parlare di tutto questo nella memoria di chi ci ha lasciato e per un segno di continuità: per ogni matita spezzata, cento matite si stanno affilando.

Luigi F. Bona
presidente Fondazione Franco Fossati
direttore WOW Spazio Fumetto
Ad oggi all'appello di WOW Spazio Fumetto hanno aderito più di 200 autori, che con le loro matite, penne e tavolette grafiche hanno voluto omaggiare i colleghi uccisi o celebrare la libertà di satira, con disegni a volte pungenti a volte malinconici.
Tra loro, solo per citarne alcuni: Silver, Bruno BozzettoLeo OrtolaniDon Alemanno,Adriano CarnevaliGiacomo BevilacquaSioFabio Celoni e Silvia Ziche.
Una sezione della mostra sarà ovviamente dedicata all’opera e alla figura degli autori uccisi a Parigi e alla storia della rivista, a partire dal 1960 quando fu fondata Hara-Kiri, diventata poi Hara-Kiri Hebdo e infine Charlie Hebdo.




Silvia Ziche (Donna Moderna)





Jenus di Don Alemanno Pillola n°132






foto © emanuelaoliva@alice.it 3397733503
SIAMO TUTTI CHARLIE al WOW dal 07/02/2015 al 15/05/2015 una mostra per la LIBERTA' D'ESPRESSIONE
Gbeduschi con gli amici Mario Airaghi,Athos Careghi e Dino Aloi. 7 febbraio 2015
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Charlie Hebdo, 220 autori in mostra a Milano per la libertà di satira
Una grande mostra al Museo del fumetto di Milano, aperta fino al 15 marzo, per ricordare i vignettisti di Charlie Hebdo uccisi nell'attentato di Parigi, ma anche per fare conoscere il loro lavoro e per riflettere sulla satira. “In un paese in cui di satira se ne fa forse poca” spiega Luigi Bona, direttore del Museo del fumetto. “Molti di quelli che hanno detto di essere Charlie Hebdo stanno facendo ridere gli amici morti. Perché nessuno di loro è Charlie, ma neanche lontanamente”. 220 gli autori che hanno inviato vignette per partecipare alla mostra.

Video di Tiziano Scolari


SIAMO TUTTI CHARLIE, POCO DA FARE

sabato 29 marzo 2014

Franco Bruna

Franco Bruna, Omaggio a Little Nemo - Olio su tela, 71x71 cm



FRANCO BRUNA, artista eclettico di grande talento, illustratore, incisore, pittore, scultore , eccelso ritrattista e caricaturista non è più tra noi. Il male oscuro se lo è portato via in brevissimo tempo. Ricorderemo il suo indiscusso talento, la sua simpatia e, soprattutto, la sua modestia e semplicità. Quella che hanno i grandi artisti come lui. Ciao Franco, mi mancherai molto. E mancherai a tutti coloro che ti hanno conosciuto, apprezzato e voluto bene.
Emilio Isca



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gli scrittori


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 i musicisti

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Franco Bruna
The Cinema by Franco Bruna
An extraordinary collection of caricatures of American and Italian film actors of all time, made by a true master of this kind of art. The caricatures of Bruna, in both the strictness of black and white sign as in fresh and soft watercolors performance retain a freshness and delicious gentleness.
Editrice Il Pennino
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FRANCO BRUNA - Alice e i fiori di Klee - olio su tela 60x50
Chi conosce il caricaturista Franco Bruna (La Stampa, la Gazzetta dello Sport, il Corriere della Sera, Panorama, L’Espresso) sarà sorpreso di incontrare il Franco Bruna pittore, e le sue opere dedicate ad un mondo fiabesco.
a proposito scrive Pignatone  su AfNews



Ciao Franco!

Apprendo con sorpresa e sgomento che Franco Bruna ci ha appena lasciati. E non voglio crederci: ma come, poche settimane fa eri qui in galleria a raccogliere i complimenti e l’affetto dei tuoi amici e dei tuoi estimatori per la mostra a te dedicata. Pochi giorni fa, poi, mi avevi inviato un fax col preliminare di un quadro che ti avevo commissionato, raffigurante Biancaneve e i Sette Nani nella scena della musica e del ballo. Ti avevo chiesto un quadro: uno dei tuoi, fatti alla maniera antica, con la tecnica ad olio, eppure così luminosi, pieni di vita, moderni.

Rifletto: è la caducità della vita, non possiamo farci niente. Per fortuna abbiamo fatto in tempo, hai ancora potuto goderti la tua mostra. Tanta gente ha ammirato le tue opere; il commento più frequente: “Che bellezza, ho potuto tornare allo stupore dell’infanzia”; la domanda più frequente: “Ma queste opere quanti anni fa le ha realizzate?” - “L’anno scorso - rispondevo io - qualcuna anche quest’anno”. La tua mano era quella di sempre, ferma e sicura, che non si spaventava della ricchezza di particolari: la mano di un giovanottone che ha attraversato 60 anni della nostra esistenza col suo segno graffiato ma sempre gentile, mai grottesco o irriverente, anche nelle caricature.

E quanta passione, quanta umiltà nel metterti al servizio dei grandi come dei piccoli editori, per realizzare le copertine dei tuoi fumetti preferiti: Topolino, Paperino, Mandrake, L’Uomo Mascherato, Dick Tracy e gli altri personaggi dell’epoca d’oro. Con quanta facilità piegavi il tuo segno a “imitare” l’arte dei tuoi numi tutelari: Gottfredson, Barks, Davis, Moore, Gould, Giove Toppi… Eppure, per chi ti conosceva, il tuo tratto era lì, nascosto tra le pieghe del teatro visivo che avevi imbandito.

Ora che non ci sei più - te ne sei andato in punta di piedi, col tuo riserbo, senza rivelare agli amici, per non angosciarli, il tuo malessere - io, che non sono credente, voglio pensarti da qualche parte a finire di dipingere Biancaneve. E magari intorno a te ci sono altri amici che se ne sono andati, anche loro in punta di piedi, come Luciano (Proverbio) e Sergio (Bonelli). Voglio immaginarvi mentre parlate delle vostre passioni di giovanetti, passioni che vi hanno accompagnato per tutta la vita, tenendo vivo il bambino che è in voi, a dispetto del tempo inesorabile. Parlerete della Misteriosa fiamma della regina Loana, di Topolino nel Paese dei Califfi o di Topolino contro Robin Rood; Luciano vi stupirà con uno dei suoi giochi di magia e dopo, solo dopo, vi dipingerà uno dei suoi meravigliosi angeli.

Sergio Pignatone




Franco Bruna Comics Graffiti (mostra)
a cura di Sergio Pignatone
La mostra organizzata da Little Nemo Art Gallery, dopo il successo ottenuto a Torino, si sposta negli spazi di Matita &China Art Gallery, di Padova , dal 22 marzo al 5 aprile, dove attraverso 40 opere originali presenta il gioco nostalgico di Bruna, presentando le caricature di artisti del cinema quali Charlie Chaplin o Sean Connery e quelle di personaggi dello sport, da Maradona a Trapattoni.
Il viaggio nel mondo dei comics dell’età dell’oro prende l’avvio da una serie di illustrazioni in punta di pennino, graffite come incisioni ottocentesche, che raccontano, con eleganza ed ironia, personaggi quali Krazy Kat, del geniale Herriman, Popeye the Sailorman, Felix di Sullivan, Dick Tracy, Mickey Mouse e Donald Duck nella loro primigenia veste di eroi dei cartoons in bianco e nero.
Il colore affiora nelle brillanti ecoline delle copertine per “Zio Paperone”, per trionfare nei ricercati dipinti ad olio, tributo ai paperi di Carl Barks ed al Pinocchio disneyano, o nei piccoli ma sentiti omaggi ai miti del fumetto, realizzati ad olio su tavoletta: da Buck Rogers all’Uomo Mascherato, da John Wayne con Cocco Bill ad un Felix à la Mirò.
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Links: 

giovedì 9 gennaio 2014

Parma festeggia sabato 11 Leo Ortolani e il suo Rat-Man 100

“Il 16 gennaio uscirà  Rat-Man 100, un numero atteso da tempo che segnerà una svolta nella storia dell’eroe umoristico pubblicato da Panini Comics. Nato dalla matita di Leo Ortolani nel 1989 come parodia del fumetto di supereroi, passato dal circuito dell’autoproduzione all’edicola, Rat-Man è diventato in breve tempo uno dei fumetti italiani più amati da pubblico e critica, raggiungendo una fama capace di competere negli anni, per tirature a affezione dei lettori, con quella dei personaggi più noti del fumetto italiano. Un successo determinato dall’eccezionale capacità di Ortolani di spaziare tra i generi, virando dal comico al drammatico a seconda delle esigenze narrative, creando un corpus di avventure ricco di citazioni e richiami alla cultura popolare. 
 Marco M. Lupoi, direttore editoriale Panini Comics, ha dichiarato: “Ortolani, in RAT-MAN, è riuscito in un miracolo anomalo nel mondo del fumetto, ma che al verificarsi crea i veri fenomeni, quei titoli che attraversano le generazioni e i generi, e stabiliscono una nuova pietra di paragone.”


e così Parma e la Panini hanno deciso di festeggiare l'avvenimento del grande autore parmigiano ...

L’11 gennaio 2014 a Parma l’evento fumettistico dell’anno
Rat-Con 2014
Panini Comics e il Comune di Parma
presentano una giornata dedicata a  
Rat-Man
il celebre personaggio di Leo Ortolani

Una grande manifestazione radunerà i fan di Rat-Man di tutt’Italia 
 in occasione dell’uscita del centesimo numero di Rat-Man.
Una giornata celebrativa piena di eventi e sorprese dedicata al famosissimo personaggio a fumetti di Leo Ortolani, in cui l’autore parmigiano incontrerà nella sua città giornalisti e lettori per ripercorrere l’entusiasmante storia della sua creatura. 





Il Rat-Con si articolerà in diversi momenti e luoghi della città ducale.
Alle ore 10,30
                        presso la Casa della Musica, in Piazzale San Francesco 1, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione della mostra dal titolo RAT-MAN: 100 DI QUESTI NUMERI!, che ripercorrerà la storia del personaggio attraverso le 100 copertine di Rat-Man.
 Interverranno Leo Ortolani, Marco M. Lupoi, lo sceneggiatore parmigiano Marcello Cavalli, il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti e l’Assessore alla Cultura del Comune di Parma Laura Maria Ferraris.
Alle ore 11,30,
                         alla presenza dell’autore, la mostra sarà inaugurata ufficialmente e verrà aperta al pubblico per le visite. L’esposizione celebrativa si protrarrà fino al 31 gennaio 2014.
Alle ore 16 
                   Leo Ortolani all’Auditorium Paganini  incontra i lettori.
L’autore, introdotto da Marco M. Lupoi e Marcello Cavalli, ripercorrerà la storia di Rat-Man e fornirà delle sorprendenti anticipazioni sul futuro del personaggio, rispondendo alle domande del pubblico.
 

Nel corso dell’incontro, interverrà un grande artista, il musicista Stefano Bollani, ritratto da Leo nel disegno sopra.

Edizione speciale del numero 100: un volumetto a tiratura limitata disponibile solo per la Rat-Con, contenente in allegato un albo con copertina inedita di Leo Ortolani e all’interno tanti contenuti extra, tra cui l’esclusivo ed inedito storyboard del primissimo numero di Rat-Man (una chicca di oltre 20 anni fa) con cui l’autore diede vita alla fortunata saga.
 

L’ingresso all’Auditorium Paganini sarà libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili.



Attenzione: ISCRIZIONI AL COMPLETO!
Ciao, questo è un messaggio di risposta automatica. Abbiamo ricevuto la tua richiesta di autoinvito a Rat-Con. Purtroppo il numero di richieste è già ben al di sopra del limite di 500 prefissato e concesso dall'organizzazione.
Ci dispiace, Non sei iscritto.
Salvo altre indicazioni da parte dello Staff questa mail attesta che non hai ingresso garantito
Cordialmente, Lo Staff RMFC


NB: Potrai comunque provare ad accedere alla Rat-Con tramite i circa Cento (100) posti ad ingresso completamente libero, dove prevarrà solamente l'ordine di arrivo e di adesione alla fila apposita che sarà contrassegnata da un cartello. Di questa fila entreranno solo tante persone quante potrà conenerne legalmente la sala dopo l'ingresso di chi è riuscito ad aggiudicarsi la prenotazione.


 Per chi non fosse riuscito ad avere il posto l'evento sarà trasmesso via streaming nelle fumetterie che hanno aderito al Rat-Con e i lettori presenti nelle librerie potranno partecipare attivamente ponendo le proprie domande all’autore tramite Twitter, utilizzando l’indirizzo ufficiale Panini Comics@Agent_P e l’hashtag #Ratdomande.


A partire dalle 18,
                              sempre presso l’Auditorium Paganini, Leo Ortolani si dedicherà anche ad una signing session per i suoi fans, in cui gli appassionati potranno farsi autografare l’albo speciale e avranno la possibilità di farsi “annullare” il volumetto con un timbro prodotto appositamente per il Rat-Con. Alla fine della giornata lo stesso Leo Ortolani distruggerà il timbro, rendendo di fatto le copie con l’annullo dei pezzi unici da collezione.
L’evento è un’occasione unica per festeggiare l’uscita del tanto atteso numero 100 di Rat-Man e celebrare un autore e un personaggio entrati di diritto nella storia del fumetto italiano.


I luoghi dell'incontro:

La Casa della Musica. Per entrare, bisogna suonare.
La Casa della Musica. Per entrare, bisogna suonare.

L'Auditorium Paganini by night.
L’Auditorium Paganini by night.
L'Auditorium Paganini by day.
L’Auditorium Paganini by day.
L'Autore:


 Leonardo (Leo) Ortolani, nato a Pisa il 14 gennaio 1967 ma subito trasferitosi a Parma dove vive tuttora, è uno dei più noti autori italiani di fumetti. È la firma di Rat-Man, che nasce come serie autoprodotta e, nel 1996, esordisce sul mensile Marvel Magazine di Marvel Italia (con la storia Rat-Man contro il Punitore, prima versione a colori del personaggio). Dal marzo 1997 viene pubblicata regolarmente da Marvel Italia/Panini Comics e da allora ha vinto numerosi premi. Da Rat-Man è stata tratta anche una serie animata prodotta da Stranemani e RaiFiction, andata in onda sui canali RAI nel 2006. Tra le altre opere a fumetti di Ortolani ricordiamo La lunga notte dell’ispettore Merlo, Venerdì 12, L’Ultima Burba e la striscia Quelli di Parma pubblicata sul quotidiano La Gazzetta di Parma. Nel 2011 pubblica per Sperling & Kupfer il libro Due figlie e altri animali feroci. Diario di un'adozione internazionale. Nel curriculum di Ortolani anche una laurea in geologia, tema che ritorna spesso nelle sue opere in forma umoristica.

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 LINKS:

Rat-man: 100 di questi numeri!  (Turismo Comune Parma)
Rat-Man fa 100 e la saga continua(La Stampa)

sabato 30 novembre 2013

Milano: Sempre Verdi!

Anche WOW Spazio Fumetto, il Museo del Fumetto di Milano, racconta il mito di Giuseppe Verdi in oltre 100 anni di illustrazione e fumetto, dalle parodie pubblicate su Topolino alle eleganti figurine Liebig, dai tratti superbi dei grandi cartellonisti del cinema italiano alle vignette a lui contemporanee fino alle riduzioni delle sue opere a fumetti. Il tutto esposto attraverso tavole originali, collezioni preziose, albi d’epoca, edizioni rare, accurate riproduzioni e manifesti cinematografici originali.

Prima Parte


mostra-evento in occasione della Prima della Scala

e del Bicentenario Verdiano

SEMPRE VERDI!


il mito di Giuseppe Verdi

raccontato in oltre 100 anni di illustrazione e fumetto

dalle figurine Liebig a Topolino

esposte in anteprima le tavole della nuova storia

Topolino e il Codice Armonico

e La Traviata in diretta dal Teatro alla Scala!



30 novembre 2013 - 5 gennaio 2014


WOW SPAZIO FUMETTO
Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano

Viale Campania 12 – Milano

Info: 02 49524744/45 - www.museowow.it - INGRESSO LIBERO

Orario mostra: da martedì a venerdì, ore 15.00-19.00; sabato e domenica, ore 15.00-20.00.


Continuano gli omaggi di WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano al grande melodramma in occasione della prima del Teatro alla Scala. Dopo il successo delle scorse edizioni con le mostre Mozart a strisce (2011) e Wagner a strisce (2012), quest’anno è la volta di Sempre Verdi!, un omaggio al mito verdiano così come lo hanno celebrato il fumetto, il cinema, la satira e l’illustrazione in oltre cento anni, dalle storie pubblicate su Topolino alle eleganti figurine Liebig, dai tratti superbi dei grandi cartellonisti del cinema italiano alle vignette a lui contemporanee fino alle riduzioni delle sue opere a fumetti. Il tutto esposto attraverso tavole originali, collezioni preziose, albi d’epoca, edizioni rare, accurate riproduzioni e manifesti cinematografici originali. Grazie alla preziosa collaborazione di The Walt Disney Company-Italia e Panini in mostra trova posto una vera e propria chicca: le tavole esposte in anteprima della storia Topolino e il Codice Armonico che verranno pubblicate sul n. 3028 di Topolino in edicola a partire dal prossimo 4 dicembre, nella quale Topolino e Pippo incontrano nientemeno che Verdi!

Sabato 7 dicembre (ore 18.00) il Museo del Fumetto, nelle sale in cui è allestita la mostra, ospiterà la trasmissione in diretta dal Teatro alla Scala de “La Traviata” su megaschermo e in alta definizione (ingresso libero fino ad esaurimento posti).

La mostra, curata da Enrico Ercole, prodotta da WOW Spazio Fumetto - Museo del Fumetto di Milano in collaborazione con il Comune di Milano - Consiglio di Zona 4, vanta il patrocinio del Museo Nazionale Giuseppe Verdi di Busseto.



L'INAUGURAZIONE - SABATO 30 NOVEMBRE 2013, ORE 20.30

Per l'apertura della mostra-evento, il museo ospiterà - in collaborazione con l'Associazione Ottava Nota e l'Associazione Tangiro - il concerto-spettacolo “Inventare il vero”, un affascinante e coinvolgente itinerario nell'universo verdiano tra Storia e Musica, alla scoperta dell'uomo e dell'artista. La colonna sonora è costruita con le note più significative delle sue Opere, dal Nabucco al Rigoletto, dall'Aida all'Otello, dal Trovatore al Macbeth. Regia, voce recitante e direzione scenica di Roberto Cajafa. Soprano: Carmen Claure. Baritono: Alessandro Civili. Al pianoforte: Alessandro Marino.

tavola da TOPOLINO E IL CODICE ARMONICO immagine in anteprima


Il percorso della mostra Sempre Verdi! offre un appassionante viaggio nel tempo che si snoda attraverso la grafica elegante delle vignette di fine Ottocento e delle stupende figurine Liebig dedicate alle sue opere più celebri (anno 1893 e 1902 provenienti dalla collezione della Filatelia Sanguinetti di Milano), fino ad arrivare al fumetto di ultima generazione con le pagine più belle della storia recentemente realizzata da Carlos Gómez per le avventure di Dago, nella quale il protagonista della popolare saga a fumetti incontra la musica verdiana del Nabucco.

In mezzo a queste due ideali parentesi si snoda una lunga e avvincente narrazione a fumetti e immagini che passa per il fantastico mondo Disney, dove nel 1979 Aida e Radamès sulle pagine di Topolino si sono trasformati prima in Paper-Damès e Celest'Aida (storia disegnata dal grande Pier Lorenzo De Vita e scritta da Guido Martina) per poi tornare su quelle del periodico Paperinik nel 1997 nella divertente avventura Paperinik e l'indimenticabile Aida (disegni di Lucio Leoni e testi di Bruno Sarda), questa volta con protagonista Paperino nei panni dell’eroe mascherato e la comparsa di un capriccioso tenore chiamato Silvano Paperotti.

UNA PREZIOSA ANTEPRIMA VERDIANA CON PIPPO E TOPOLINO

Al centro della mostra trovano posto le bellissime tavole della storia Topolino e il Codice Armonico, esposte in anteprima assoluta grazie alla preziosa collaborazione di The Walt Disney Company-Italia e Panini. Pubblicata sul n. 3028 di Topolino, in edicola a partire dal prossimo 4 dicembre, disegnata da Paolo Mottura e scritta da Francesco Artibani, la storia ci racconta di una vecchia partitura dell’Aida che nasconde un mistero musicale che Topolino e Pippo proveranno a risolvere affrontando un viaggio nel tempo che li porterà nella Milano del 1872 alla vigilia della prima scaligera dell’opera. L’indagine inizierà alla Scala ma ben presto quello che sembra solo un rompicapo per melomani si trasformerà in un intrigo internazionale, un gioco pericoloso contro avversari disposti a tutto per scatenare un conflitto terribile che incendierà il vecchio continente e dividerà l’Italia appena riunita. Per salvare la situazione Topolino e Pippo dovranno risolvere l’enigma del codice armonico, un’impresa disperata in cui avranno bisogno dell’aiuto di un incredibile compagno d’avventura: il maestro Giuseppe Verdi.

UNA BIOGRAFIA D’AUTORE

Grazie alla collaborazione dell’autore, saranno esposte le splendide tavole originali realizzate da Paolo Piffarerio nel 2001 per la biografia a fumetti di Giuseppe Verdi pubblicata da Il Giornalino in occasione del Centenario della morte del compositore: un'occasione per rendere anche omaggio a un grande maestro del fumetto italiano dal tratto realistico e di eccezionale eleganza.

Verdi compare come uno dei protagonisti del nostro Risorgimento nelle pagine disegnate da Paolo Ongaro per la storica collana Storia d’Italia a fumetti curata da Enzo Biagi nel 1980.

In collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena sarà possibile ammirare alcune tavole pubblicate nella serie Lirica a Strisce: Macbeth, La Traviata, Otello e Aida rivivono nei tratti di autori diversi per essere pubblicate a fumetti sui libretti di sala e avvicinare il pubblico più giovane all’opera lirica.

Provenienti dall’archivio di Fermo Immagine – Museo del Manifesto Cinematografico di Milano sono alcuni manifesti originali dei più bei film dedicati alla vita di Verdi, come Giuseppe Verdi (1953) di Raffaello Matarazzo: quando anche i manifesti cinematografici erano dipinti a mano da grandi maestri dell’illustrazione italiana.

Da non perdere anche le pagine più avvincenti dell’albo bonelliano La donna che cambiò la Storia d’Italia (serie Storie da Altrove) nel quale vediamo Giuseppe Verdi alle prese con una misteriosa musica proveniente da un mondo misterioso in grado di cambiare il corso della storia (soggetto del grande Alfredo Castelli, disegni di Sergio Giardo).

Dall’archivio della Fondazione Franco Fossati provengono invece, oltre a preziosi documenti e giornali d’epoca, anche le pubblicazioni originali, fin dagli anni Trenta, su cui sono comparse storie a fumetti di ispirazione verdiana, principalmente sul mitico Corriere dei Piccoli. Da non perdere anche la mini biografia a fumetti disegnata dal grande Dino Attanasio per la rivista Tintin nel 1957.

Per celebrare degnamente il doppio anniversario che vede coincidere il Bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi e di Richard Wagner, WOW Spazio Fumetto esporta presso la Galleria Civica di Bolzano, dal 20 dicembre 2013 al 20 gennaio 2014, in collaborazione con l’Associazione Musica in Aulis, la mostra Wagner a Strisce che l’anno scorso ha salutato la rappresentazione scaligera di Lohengrin.

Ufficio stampa - WOW Spazio Fumetto
Enrico Ercole



La Traviata



La traviata - disegni di Alberto Pagliaro - Teatro Comunale di Modena

La traviata - disegni di Alberto Pagliaro - Teatro Comunale di Modena
La traviata - disegni di Alberto Pagliaro - Teatro Comunale di Modena

La traviata - calendarietto profumato anni 60



Le figurine Liebig


Figurina Liebig - serie I grandi compositori anno 1893

Figurina Liebig - serie La Traviata 1909

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 Ringrazio Enrico Ercole per la sua gentilezza ed il materiale che mi ha messo a disposizione.


L'AIDA

disegni di Alberto Pagliaro
disegni di Alberto Pagliaro
disegni di Alberto Pagliaro
disegni di Alberto Pagliaro