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martedì 26 aprile 2022

25 aprile 2022

Nicoletta Sant'agostino /Nico Comix




Ci sono luoghi dove la memoria si ferma

ed il cuore si scioglie nel pianto,

ascoltando il silenzio di voci

lontane nel tempo.

(In foto, la parete della sezione ANPI di Roma "Martiri de La storta" a Ponte Milvio con le stampe delle tavole tratte del libro: "Festa d'Aprile - storie partigiane scritte e disegnate" ed. Tempesta)

W il 25 Aprile, la festa più bella che c'è !

Leo Magliacano



Altan



"la Liberazione"_25 Aprile 2022 - Festa della Liberazione - 

illustrazione tratta dal calendario 2022 della ANFCDG.

Marco D'Agostino



Buon 25 aprile. Che sia una anche una liberazione dalla retorica.

Tomas


Ricordo la giornata del 25 Aprile e la liberazione dall'occupazione nazista, dopo terribili anni di guerra, con un disegno dedicato alle attuali devastazioni, che avremmo sperato di non vedere più dopo quelle della Seconda Guerra Mondiale.

#mariupol #supportukraine #ukraine #warcrimes #war #russia #warcrimes #genocide #humanrights #ukrainewar #ukraineinvasion #stopwar #thecartoonmovement #courrierinternational #cartooning

Marco De Angelis



Alagon



Oggi 25 Aprile.............Peccato che non ci sono più..i Politici di una volta....!!!!!!!!

Alfio Leotta



OGGI 25 APRILE

Una bella librata in testa data al momento giusto può essere un'arma culturale efficiente contro la guerra?

La scienza sta indagando sulle possibili possibilità.

Massimo Presciutti



Buon 25 aprile

Buon 25 aprile

Riverso



Buon 25 aprile!

Rasta Bello



#25Aprile #Liberazione #Partigiani

Il fiore

Mauro Biani



Vauro




Staino





martedì 25 gennaio 2022

Quirinale: Berlusconi si è ritirato

 

ultime dal quirinale

Riccardo Mazzoli Animazzoli


CANDIDATURE IMPROBABILI

Silvio Berlusconi ha fatto un passo indietro e ha ritirato la sua candidatura.

Era una delle candidature più improponibili e lo sapevano tutti, le rimangono le altre, forse. #berlusconi #berlusconisiritira #candidatureimprobabili #berlusconisicandida #ilcaimano #quirinale #elezionipresidentedellarepubblica #destraitaliana #sinistraitaliana #politicaitaliana #satira #satirapolitica #procreate #ink #fumetto #disegno #draw #cartoon

Durando




il presidente ideale

Antonio Gallo




Un pò mi dispiace, sarebbe stato l'apoteosi della satira

Giuliano Rossetti



+ QUIRINALE, BERLUSCONI SI RITIRA +

Vauro



Staino



Giannelli




The numbers

Su SputnInk Luca Garonzi

#NoQuiriSilvio #berlusconi #quirinale #noquirisilvio #cartoon #vignetta #vignette #watercolor #drawing #satira #satirapolitica

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Un Offesa alla dignità della Repubblica

In poche parole, corredate da fatti e articoli della Costituzione, tre ex Presidenti della Corte Costituzionale come Zagrebelsky, Silvestri e Onida hanno sottoscritto l’appello della Fondazione Basso e smontato (definitivamente) la candidatura di Berlusconi al Quirinale. 

“Riteniamo un’offesa alla dignità della Repubblica e di milioni di cittadini italiani il fatto che venga candidato a Presidente della Repubblica.

Il Presidente della Repubblica deve essere espressione dell”unità nazionale, come richiede l’articolo 87, primo comma della Costituzione. È garante di questa Costituzione e deve assicurare fedeltà ad essa come impone l’articolo 91. L’ufficio di Presidente della Repubblica è incompatibile con qualsiasi altra carica, come è preteso dall’articolo 84, secondo comma. Egli presiede il Consiglio superiore della magistratura a garanzia dell’autonomia e indipendenza dell’ordine della magistratura da qualsiasi altro potere, come è scritto negli articoli 87 e 104.

Silvio Berlusconi, protagonista di uno scontro che per lunghi anni ha diviso il nostro Paese, già esponente della loggia P2 che aveva come fine l’instaurazione in Italia di un’altra Repubblica, titolare tuttora di un vistoso conflitto di interessi, condannato per gravi reati, prosciolto per prescrizione da delitti di corruzione e tuttora imputato in procedimenti penali, non ha i requisiti per poter svolgere le funzioni di Capo dello Stato. Riteniamo pertanto un’offesa alla dignità della Repubblica e di milioni di cittadini italiani il fatto che venga candidato a Presidente della Repubblica”.

Difficile dirlo meglio.

lorenzo tosa

martedì 28 dicembre 2021

Un altro Natale in pandemia... Vauro

 


Un altro Natale in pandemia.., 

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ANNO NUOVO ?

La mia nuova vignetta, oggi in edicola con Il Fatto (21 dic)


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lunedì 16 agosto 2021

Gino Strada l'omaggio dei disegnatori italiani (parte seconda)

 

«Non sono un pacifista, sono contro la guerra»

Gino Strada ❤

#GinoStrada #emergency #GinoStradaEmergency #pace #guerra #cura

#MarilenaNardi #inchiostro #ink #portrait

Marilena Nardi


Risparmiateci condoglianze e coccodrilli. Gino Strada era un buonista del cazzo per tutti quelli, a destra e sinistra, per i quali esistono guerre giuste, specialmente quando hanno cariche di governo o autorità politica. Oggi è morto un utopista convinto che la pace sia un utopia realizzabile con la volontà e con la passione. Oggi è morto un sognatore che tentava di praticare i sogni. Oggi è morto un realista certo che la pace non si costruisce con le armi. Oggi è morto un cretino come me e come qualche altro. Spero solo che il cretinismo buonista sia contagioso più del covid. La speranza è l’ultima a morire dicono ma con Gino io ho imparato che l’ultima a morire è la disperazione.

Vauro


Gino - Un Saluto Bambino
Riccardo Mannelli


collaboro con Emergency da molti anni
devo questo onore a Michela
niente più che disegni e qualche canzone
quella E è anche una congiunzione
che possa traghettare il lavoro e l'esperienza di un essere umano straordinario verso le molte, troppe, sfide future
buon lavoro a Rossella e a tutte le persone che dedicano tempo, abilità ed energia
la mia vicinanza e la mia stima a Cecilia per ciò che sta facendo, proprio ora
Fabio Magnasciutti



I grandi Uomini, quando se ne vanno, ci lasciano un'eredità enorme. I loro pensieri, idee e umanità resteranno per sempre.
.
#Vignetta #IlManifesto #lelecorvi #GinoStrada #Gino #Strada #emergency #medici #medico #pace #noallaguerra #nowar #umanità #mondo #vittime #cure #ultimi
Lele Corvi


#GinoStrada
p.s. qui le mie vignette, negli anni, su Emergency: https://maurobiani.it/tag/emergency/
Mauro Biani



GINO STRADA
1948 - 2021
🙏😞❤️
“La sanità italiana era tra le migliori ma adesso è in crisi per colpa della politica che ha inserito il profitto. Gli ospedali sono diventati delle aziende. Oggi il medico viene rimborsato a prestazione, che è una follia razionale, scientifica ed etica. Si mette il medico in condizioni di dover fare o di ambire a fare più prestazioni perché così si guadagna e quindi si inventano nuove malattie e cure, oppure si fanno interventi chirurgici inutili”.
“L’obiettivo non è più la salute, ma il fatturato. Il profitto va abolito nella sanità, perché abolendolo e rendendo una sanità gratuita a tutti coloro che sono sul territorio italiano, si avrebbero 30 miliardi di euro da investire ogni anno”.
🌟
#ginostrada #emergency #sanità #umanità #vignette #noprofit #sofferenza #cuore 
Mike Comics


Un pensiero per il grande Gino
Arcangelo Carrera




Roby il pettirosso


Ciao Gino
Paride Puglia


13 agosto 2021 - Ci ha improvvisamente lasciati Gino Strada, cofondatore e anima di Emergency.

© Milko Dalla Battista



Addio a Gino Strada, il chirurgo contro tutte le guerre! "Il pianto" 
by Chenzo, www.chenzoart.it #GinoStrada #ginostradaemergency #emergency Gino Strada EMERGENCY #chenzo



Tiziano Riverso



martedì 6 luglio 2021

Grazie Raffaella!

  "Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre".

           Sergio Japino


grazie per le labbra

le labbra appena socchiuse sul bianco perla

sui denti imperfetti

la porta, socchiusa, dietro la quale avvertivo parole sconosciute

avvertivo promesse

per il turbamento bambino, per quel rosso immaginato, tra i bianchi e i neri di un elettrodomestico

ho cercato quelle labbra in ogni volto, poi trovate

infine schiuse, baciate

seduti sul bordo di un letto, un disco che gira

sul sedile di una macchina, una notte di maggio

e poi ancora

grazie per il silenzio

la grazia sconfinata del silenzio, del congedo muto

senza immagini del dolore

senza fotografie

senza testare il tuo funerale

senza parteciparvi


ti bacio ancora un po'

Fabio Magnasciutti

SAN TOMASO E IL TUCA TUCA
Difficile credere che Raffaella Carrà non ci sia più.
Gianfranco Uber




Icona oltre i tabù
Mauro Biani


 
RAFFA

Così te ne vai

senza far runore

tu che hai fatto

da colonna sonora

ai nostri amori

da Trieste in giù

se l’italia non balla

non è per il covid

è perché ci sei più tu

mitica Raffaella

Marco Fusi








Fulvio Fontana

Vauro




OMAGGIO A RAFFAELLA CARRA'
Mario Bochicchio



Come Lei NESSUNA 🌟📺
La TV (ma non solo) ha perso la sua Regina.
Straordinaria🌟
🌹
#raffaellacarrà #raffaella #tv #televisione #Rai #musica #varietàtelevisivo #ballo
Mike Comics

Una Stella tra le stelle. Ciao Raffaella! By Chenzo, www.chenzoart.it #RAFFAELLACARRA #carramba #raffanazionale #chenzo
 Lorenzo Bolzani - Chenzo.


E ora? Mi toccherà iniziare a contare le stelle?
Va bene, se a rispondere ricominci tu!

#CiaoRaffaella
Alagon

#raffaellacarrà #raffaella #raffa #byeraffa #carrà #prontoraffaella #omaggio #rip #vignetta #illustrazione #alagon #kotiomkin



Romaniello


Alla più grande rivoluzionaria italiana dal dopoguerra in poi.

#raffaella #raffaellacarrà #ciaoraffaella #lgbt #lgbtqpride #antoniocabras




Raffaella Maria Roberta Pelloni, questo il suo vero nome, nasce a Bologna il 18 giugno 1943. Deve il nome d'arte allo sceneggiatore e regista televisivo Dante Guardamagna: associò il suo nome al pittore Raffaello Sanzio e diede alla ballerina e cantante il cognome di un altro pittore, Carlo Carrà, tra i maestri del Futurismo. Era nata Raffaella Carrà.

Dopo il debutto in televisione in Tempo di danza (1961), al fianco di Lelio Luttazzi, e nella commedia musicale Scaramouche (1965), nel 1970 approdò a Canzonissima, divenendo nota al grande pubblico. Fu così che la Carrà divenne la prima showgirl del piccolo schermo in bianco e nero.

Ballerina, cantante, attrice, conduttrice e autrice: sapeva fare tutto. E faceva tutto bene. Era la regina della televisione italiana, e probabilmente lo sarà per lungo tempo. Provocatrice e rassicurante al tempo stesso ha saputo farsi amare da intere generazioni di italiani, riuscendo ad ottenere l'elogio del Britannico Guardian: "Ha insegnato all'Europa la gioia del sesso".

Dopo gli esordi, giovanissima, nel cinema, la sua carriera spicca il volo sul piccolo schermo negli anni Settanta. L'esordio è con Io, Agata e tu, nel quale 'Raffa' lancia per la prima volta il suo nuovo stile di showgirl, diverso rispetto alle colleghe dell'epoca. Ma è nello stesso anno, con Canzonissima insieme a Corrado, che raggiunge la popolarità creando scalpore per il suo abbigliamento "scandaloso", simbolo di una rivoluzione nei costumi sociali.




(✏️ Massimo Gramellini) Raffaella Carrà era tante cose, troppe per un articolo smilzo come questo. Ma per le generazioni cresciute con «Canzonissima» e «Milleluci» è stata anzitutto la scoperta dell’eros. Un eros bonario: intriso di mistero, ma privo di perversione. Quelle gonne lunghe, gettate via a metà del balletto per scoprire gambe che in tv sembravano infinite. Il caschetto biondo, dimenato davanti agli occhi come un sipario instabile. Il mantello stellato di Maga Maghella. Le braccia aperte in posture benedicenti da madonna. E naturalmente l’ombelico: il primo, il definitivo. La Carrà era la personificazione della femminilità e piaceva agli uomini, alle donne, ai gay e ai bambini, soprattutto agli orfani: in lei, che non aveva figli, vedevano un surrogato accogliente della madre. Quando lo raccontai in un libro, mi mandò un biglietto: «Le sere in cui eri piccolo e solo, avrei voluto uscire dal televisore per abbracciarti». E di sicuro lo avrebbe fatto, perché il suo talento era guardare la telecamera come se fosse sempre sul punto di attraversare lo schermo per venirsi a sedere sul divano accanto a ciascuno di noi. Senza carrambate, con la forza tranquilla della consuetudine.


Raramente la morte di un personaggio pubblico aveva prodotto una sensazione così lancinante di perdita e al tempo stesso di incredulità. Forse la Carrà ci è stata davvero seduta accanto per tutta la vita. E forse è ancora lì, con l’ombelico e il resto, perché le maghe come lei non muoiono fino a quando restiamo vivi noi. (📷 Archivio Corriere)