Visualizzazione post con etichetta Vadot N.. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Vadot N.. Mostra tutti i post

venerdì 14 giugno 2013

Grecia: ERT - TV di Stato

In Grecia, martedì 11 giugno
Con un decreto legge e' stata decretata la chiusura immediata della TV di Stato greca
alle 23.15 squadre dei MAT, i corpi speciali della polizia, hanno presidiato i luoghi dove si trovano le antenne ed hanno spento i trasmettitori
contemporaneamente la sede della ERT e' stata occupata dai MAT e il segnale e' stato spento.


Tutto questo, come risulta da un comunicato del Ministro dell'Economia, rientra nel piano di raggruppamento e/o chiusura degli Enti pubblici e di licenziamento degli impiegati statali deciso di comune accordo con la troika

le televisioni private stanno continuando a trasmettere i loro programmi come se niente fosse, mentre davanti alla sede della ERT si va radunando una folla di impiegati della ERT e di cittadini



GRÈCE: le gouvernement a fait cesser d'émettre la télévision publique grecque. Le dessin du Monde de ce mercredi. 12 juin 2013
 Plantu

L'11 giugno il governo greco ha sorpreso tutti annunciando la chiusura immediata della tv pubblica Ert, che dovrebbe essere sostituita da un'emittente più piccola, e il licenziamento dei suoi 2.656 dipendenti.
La decisione è stata criticata dai partner di coalizione del premier conservatore Antonis Samaras e ha scatenato proteste in molte città del paese. I sindacati hanno convocato uno sciopero generale per il 13 giugno. L'Unione europea di radiodiffusione (Uer) ha chiesto la revoca del provvedimento.


Grèce : fermeture de l'ERT. Dessin de L’Écho du 13 juin 2013.
 Vadot




No signal?
Sofia Mamalinga
Sometimes a black screen can make very big noise! 13 Jun 2013



No TV signal in Greece
Marian Kamensky
Greece 13 Jun 2013


Σκίτσο του Μιχάλη Κουντούρη για την Εφημερίδα των Συντακτών (12-6-2013)
 Cartoon da Michael Kountouris per Journal of Journalists (12-6-2013)


 Was schauen die Griechen...
Petar Pismetrovic 




SIGN OUT
Manos Symeonakis
Greek Public TV, switched off today by the tripartisan goverment. 11 Jun 2013

Total Eclipse
Manos Symeonakis
In the name of the 4 euros each household pays for our National TV Channel, the goverment that destroyed our property's value by 50%, cut our pay by law by 20% and taxes us beyond our ability to pay, switched off the Greek National Channels (ERT-NET-ERT3) to save us money(!), leaving the role of contemporary storiography to private hands... an unfortunate twist for a country still unhealed from the wounds of a civil war and a junta. Following the last election that saw a growth of the neo-nazis, everyday is a struggle to protect online data from deletion and "creative-storytelling"... 12 Jun 2013
 
No Signal
Manos Symeonakis
Out of sight... but with our minds focused on our historical archives protection from the Junta sympathisers that are in the goverment. 12 Jun 2013

 
Spegnimento della democrazia
La Grecia è effettivamente il laboratorio dei burattinai del grande crimine. Infatti se i greci non reagiranno a questo nuovo affronto, cioè alla chiusura della TV pubblica ERT, decisione presa da un governo fantoccio al servizio della troika europea, questi criminali potranno fare la stessa cosa anche in Italia, Spagna o Portogallo ed in ogni altra nazione.
Paride Puglia

 
GREECE HAS LOST THE ERT
Gianfranco Uber
WHO WILL ADOPT IT? 13 Jun 2013



HIS MASTER VOICE
Quanto è successo in Grecia alla emittente ERT dovrebbe, a mio avviso, allarmare di più.
E' probabile che verrà fatta rivivere, troppo importante per il potere tenere in pugno i mezzi di l'informazione pubblica. Meglio se sotto lo schiaffo della (giusta) necessità della riduzione dei costi.
 Gianfranco Uber

Ert allerta!

Non mi pare il caso di girarci troppo attorno: l’Europa deve immediatamente intervenire contro la chiusura della tv di Stato ERT messa in atto questa notte dal governo greco supportato dalle forze dell’ordine che da quel momento piantonano (come nel classicismo da golpe) la sede dell’emittente, dopo aver disattivato le antenne per la trasmissione (?!). Ufficialmente è stato riferito che ciò è dato dalla necessità di ridimensionare interamente l’azienda giudicata una fonderia di sprechi, di malversazioni da assunzioni parentali, politiche malsane e via così andare. Da qui il provvedere, come da obbligo europeo, ai tagli imposti dalla ben nota crisi su tutto ciò che è pubblico. Gli è che qui stiamo parlando per la prima volta nella storia europea, ma forse mondiale, della chiusura di televisione pubblica in Stato di democrazia. E sono inorridita da come le principali testate italiane recepiscono, riportano e commentano la notizia. Qualcuna la inserisce addirittura nella pagina finanziaria dando per scontato che ormai, trattando di Grecia, di che altro si vuol parlare se non della sua (antropofaga) crisi economico/finanziaria? Umano popolo greco: chi era costui?!
Nella carta europea dei diritti fondamentali (naturalmente ricalcanti gli universali) il capo II, alla voce libertà sancisce: “di pensiero, d’espressione e d’informazione” e va da sé, per ovvie ragioni di natura ancorché d’etimo, che questa si HA solo se esiste un servizio pubblico, ovvero nell’esclusivo interesse generale e non già nell’ (altrettanto seppur legittimo) interesse particolare del privato o di più privati. C’è da tagliare, ridimensionare, ristrutturare (ma pur ribaltare, stravolgere, rivoluzionare) la “RAI” greca? Che si faccia, ma questi interventi per quanto “fratricidi” in stato di diritto possano rivelarsi, nulla   potranno e dovranno (MAI!)  avere a che fare con la violazione dell’umano diritto a essere informati con pubblico servizio  e da qui poter pensare e dunque pubblicamente esprimere!

12 giugno 2013


Tiziano Riverso

ULTIMA ORA:
scrive l'amica Jolie dalla Grecia alle ore 07:09

da ieri sera e' tornato il segnale della ERT
per ora si tratta di un solo canale analogica, ma credo sia solo un problema pratico di riattivazione dei canali

e' stata una grande sconfitta di Samaras piu' che del governo e la portata di cio' che e' successo si vedra' nei prossimi giorni o forse addirittura nelle prossime ore


-------------------------------------------------------------------------------------------------
LINK

lunedì 11 febbraio 2013

Il Papa lascia il pontificato.


Pope go in Pension
by Petar Pismestrovic, Kleine Zeitung, Austria - 2/11/2013


Il Papa ha annunciato oggi la sua rinuncia al ministero petrino. 
Declaratio (11 febbraio 2013)
(Video)
Questa la sua dichiarazione stamani durante il Concistoro per tre canonizzazioni:
Carissimi Fratelli,
vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice.
Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio.
Dal Vaticano, 10 febbraio 2013


BENEDICTUS PP XVI


Il Papa lascia il pontificato.
Marilena Nardi 




Pope resigns
By Rainer Hachfeld, Neues Deutschland, Germany - 2/11/2013



Pope Benedict Resigns
By Olle Johansson, Sweden - 2/11/2013




L'11 febbraio Benedetto XVIII, 85 anni, ha annunciato a sorpresa la sua rinuncia al pontificato a partire dal 28 febbraio, citando motivi di salute. Il suo successore dovrebbe essere nominato entro fine marzo. È la prima volta da seicento anni che un papa rinuncia al pontificato.
Vauro - Il Fatto Quotidiano fonte


IL PAPA SI E' DIMESSO
Clamorosa e inaspettata notizia:: il Papa si è dimesso.
Resterà sul soglio Pontificio solo fino al 28 febbraio dopodichè il Camerlano convocherà il Conclave per la nomina del successore.
Numerose le reazioni dell'ambiente politico a cui non sfugge certo la relazione con la conclusione della tornata elettorale.
UBER  

Tiziano Riverso

Tiziano Riverso


Reazioni
Una scelta inconcepibile
CeciGian




Abdication pope Benedictus XVI
By Tom Janssen, The Netherlands - 2/11/2013




POPE RESIGNS,
By Randy Bish, Pittsburgh Tribune-Review - 2/11/2013



IL PAPA ABBANDONA.
Pillinini



Moise




Accadrà il 28 febbraio a mezzanotte.

Tomas




Évolution. Dessin du Vif/L'Express du 14 février 2013.Vadot


PS: 
Scrive Jan-Erik Ander sul suo sito:
" Papa Benedetto XVI lascia il suo incarico.
E 'stato un modello gratificante per tutti caricaturisti."



Questa caricatura che ho fatto per gli scandali di pedofilia di qualche anno fa ...


E ... questo cartoon è stato redatto dopo gli scandali in Vaticano.



e per finire la visita del Papa a Cuba ...




Anagrammi:

BENEDETTO SEDICESIMO = SCENDE E SI DIMETTE: BOO! 
(Marco Minelli)

 BENEDETTO SEDICESIMO = ODO BEN? ESCE? SI DIMETTE?
 BENEDETTO SEDICESIMO = DECIDE: "TEMO S. B."... SE N'E' ITO!
(Giorgio Dendi)
 
Link:

L'addio di papa Ratzinger: «Lascio per il bene della Chiesa». Il fratello Georg: «Lo sapevo da mesi»

Dimissioni Papa, la profezia di Malachia dopo di lui Petrus e la fine del mondo


venerdì 18 gennaio 2013

Francia: intervento militare in Mali.



ALLONS ENFANT ...
Gianfranco Uber
France's military intervention in Mali. Hollande makes no secret of the strategic importance of uranium for France 14 Jan 2013

12 gennaio 2013
L’esercito francese interviene in Mali
Il presidente francese François Hollande ha annunciato ieri l’inizio dell’intervento militare francese nello stato africano del Mali. Il ministro degli Esteri Laurent Fabius ha parlato, in particolare, di “intervento aereo”, senza confermare l’utilizzo di soldati a terra. Ieri, i gruppi di ribelli tuareg e i gruppi islamisti, alcuni dei quali vicini ad al-Qaida, hanno attaccato la zona centrale del paese, attacco a cui è seguita una controffensiva dell’esercito regolare: è stato annunciato lo stato di emergenza, tanto che Hollande ha chiesto ai cittadini francesi di lasciare il paese.

L’operazione militare francese, iniziata ieri pomeriggio, durerà «tutto il tempo necessario», ha spiegato Hollande: l’iniziativa è stata decisa in accordo con il presidente ad interim del Mali, Dioncounda Traoré. Un portavoce del ministero della Difesa maliano ha detto che dopo i combattimenti di ieri è stata ripresa la città chiave di Konna, nel nord del paese, che era in mano ai ribelli da giovedì: all’operazione hanno preso parte, oltre alle truppe dell’esercito regolare, anche quelle dell’esercito francese, nigerino e senegalese, utilizzando anche i droni della Francia, cioè i veicoli comandati a distanza senza pilota.

Sono state le autorità del Mali a richiedere l’aiuto della Francia, ha spiegato Hollande, che opererà sempre nel rispetto delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che secondo una fonte diplomatica francese, scrive Le Monde, permetterebbero alla Francia di intervenire in Mali senza problemi. Non è chiaro però il numero di soldati francesi che hanno preso parte all’operazione, scrive CNN, mentre i cittadini francesi che si trovano in Mali sono circa seimila. La gravità della situazione avrebbe portato la Francia alla decisione di intervenire nella propria ex colonia, con lo scopo di contenere un’espansione militare ancora più grande dei gruppi islamici più estremisti.[continua...]


Mali. Dessin du Vif/L'Express du 17 janvier 2013.
Nicolas Vadot


L'INTERVENTION MILITAIRE DE FRANÇOIS HOLLANDE AU MALI: le dessin de ce lundi dans Le Monde.
Plantu




LES EUROPÉENS ET L'INTERVENTION FRANÇAISE AU MALI: Le ministre des Affaires Étrangères Laurent Fabius a déclaré: «La France n'a pas vocation à agir seule ». le dessin dans Le monde de ce mardi: HOLLANDE en TINTIN.
Plantu

Dave Brown -The Indipendent



Mali...
Damien Glez



martedì 15 gennaio 2013
Tutti i membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite hanno votato a favore dell’intervento militare della Francia nel Mali. La riunione era stata richiesta dal governo francese, che ha anche chiesto l’appoggio di forze militari africane per affrontare i ribelli nel paese. Grazie alla risoluzione sul tema approvata a dicembre, e in assenza di nuovi negoziati per la pace, potranno intervenire nel Mali circa 3mila soldati nell’ambito di una missione sotto responsabilità africana. L’ambasciatore francese presso l’ONU, Gerard Araud, ha spiegato che le forze africane dovrebbero avviare il loro intervento nel corso delle prossime settimane. La Nigeria dovrebbe inviare 600 uomini, il Burkina Faso 500 così come il Togo, mentre il Benin dovrebbe impiegare circa 300 uomini.




Conflict in Mali.
Alfredo Martirena
French troops advance in Mali to stop rebels 16 Jan 2013




Mali in flames...
Ramses Morales Izquierdo
... 16 Jan 2013



francois BONAPARTE
Hassan Bleibel



French in Mali
By Tom Janssen, The Netherlands - 1/14/2013



Mali
 By Arend Van Dam, politicalcartoons.com - 1/14/2013



Angry Birds in Mali
 By Emad Hajjaj, Jordan - 1/15/2013



Intervencion Francesa en Mali
By Patrick Chappatte, The International Herald Tribune - 1/15/2013



CANADA C-17
By Cardow, The Ottawa Citizen - 1/15/2013


Dessin du jour de Deligne : Intervention au Mali, François Hollande en chef de guerre ?
En visite sur la base française d'Abu Dhabi, le président a rappelé que la France était "en première ligne" du conflit au Mali.
http://www.urtikan.net/dessin-du-jour/intervention-au-mali-hollande-en-chef-de-guerre/



Dilem



Dilem




Dilem




Dilem





Roma 16 Gennaio 2013

Mali; Terzi: offriremo sostegno logistico a operazioni
Il governo italiano intende muoversi secondo "tre linee" di fronte alla crisi in Mali: "sul piano politico ribadire il pieno sostegno italiano all'azione" in corso "nel quadro della risoluzione 2085 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu"; "in secondo luogo, analogamente a quanto si sta facendo sul piano europeo, offrire un concreto sostegno logistico all'operazione, soprattutto a paesi africani che hanno difficoltà a trasferire truppe su terreno"; "in terzo luogo sottolineare al Consiglio Affari Esteri straordinario di domani l'assoluta urgenza del dispiegamento di 250 formatori (Eutm) che dovrebbero recarsi a Bamako" per addestrare forze sicurezza maliane". Lo ha detto il ministro degli Esteri Giulio Terzi, in audizione congiunta al Senato con il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola.

Mali and Europe
 By Tom Janssen, The Netherlands - 1/17/2013



A' la guerre comme à la guerre
Paride Puglia


 
Mali
By Hajo de Reijger, The Netherlands - 1/17/2013


*****************************************************
France bombs Mali rebels as more troops arrive in Bamako
Top News: Mali crisis: militants killed as French fighter jets pound rebel camps
France vows 'short' Mali campaign
Reuters Video: France deploys troops to Mali
France drops bombs on Mali for third day