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sabato 12 gennaio 2013

Putin e Gerard Depardieu

Gerard ...

Le Gaulois qui est devenu baboushka
09 Jan 2013Cartoon Movement

Cittadinanza russa a Depardieu

Non tutti possono avere la fortuna di vedersi concedere nientemeno che dal presidente russo in persona la cittadinanza per evitare di pagare le tasse nel proprio Paese. Uno schiaffo non solo alla collaborazione tra Stati per la lotta all'evasione, ma allo stesso popolo russo che si vede arrivare un nuovo cittadino non per meriti particolari, ma semplicemente per poter ridurre la tassazione sul proprio patrimonio dal 75 al 13%, grazie alla flat tax del Cremlino.(...)

Deligne for Caglecartoons.com

 Iain Green da The Independent





New Cult Figure from Russia
By Petar Pismestrovic, Kleine Zeitung, Austria - 1/3/2013




Putins PR-trick
Jan-Erik Ander





Depardieu, Russian citizen
Chappatte

Klaus Stuttmann







La grana di Depardieu
 Depardieu da Putin. Come un Berlusconi qualunque. Che finaccia.
Mauro Biani


 PORTOS / Franco Portinari
Etichette: Depardieu, Francia, Hollande, Paese Socialista, Russia, SUPERMARKET



liberté, egalité, depardi

fabiomagnasciutti



Paride Puglia

La Francia ha tantissimi ultra-ricchi come Depardieu che, nonostante i conti nei paradisi fiscali, continuano a voler restare in Patria: sono diventati tutti poveri o si sono rincoglioniti?
Mi immagino che chiunque sarebbe il primo a reclamare se non trovasse un letto in ospedale, se non fosse curato bene, se i trasporti pubblici non funzionassero a dovere, se la giustizia ci mettesse 10 anni per chiudere un processo, se le scuole non avessero insegnanti, se non ci fossero palestre, piscine, centri sportivi, nidi, asili, accoglienza dei bambini e vacanze per i più denutriti? Per non parlare dei sussidi ai disoccupati e assegni familiari per tutti coloro che hanno figli fino ai loro 18 anni e più se studenti ...Chi è la rovina della Francia? I miliardari che eleggono residenza all'estero quando i soldi se li sono fatti nel paese, o un presidente socialista eletto dal popolo che vuole realizzare il suo programma elettorale?È Hollande la rovina di un Paese che vuole conservare il proprio stato sociale, finora eccellente, facendo pagare di più a chi ha di più?
Fonte: il Messaggero




Obelix meets the Czar: Putin offers Depardieu Russian citizenship
Latuff 




Depardieu in Russia
By Paresh Nath, The Khaleej Times, UAE - 1/11/2013


Depardieu abbandona la Francia e riceve il passaporto da Putin
Pierfrancesco Uva





Depardieu and Putin
By Martin Sutovec, Slovakia - 1/4/2013



Anche la Bardot minaccia di andare in Russia.
Ma le tasse non c'entrano: è una forma di protesta contro l'annunciata soppressione di due elefanti malati. "Se quelli che detengono il potere hanno la codardia e l'impudenza di uccidere i due elefanti Baby e Nepal", dello zoo di Lione e minacciati di morte perchè affetti da tubercolosi, "ho preso la decisione di domandare la cittadinanza russa, per fuggire da questo Paese che è ormai solo un cimitero di animali", spiega in una nota.


Bardot wants to join Depardieu
 By Rainer Hachfeld, Neues Deutschland, Germany - 1/7/2013


Après Depardieu, Brigitte Bardot menace de demander la nationalité russe
Deligne for Urtikan.net


Promised Land
By Petar Pismestrovic, Kleine Zeitung, Austria - 1/7/2013

Gerard Depardieu
By Petar Pismestrovic, Kleine Zeitung, Austria  -  1/8/2013



Gerard Depardieu
Moine



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Vladimir Putin grants France's Gerard Depardieu Russian 
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Depardieu lascia la Francia

giovedì 29 settembre 2011

23 settembre 2011: Abbas all'ONU!


Abbas apply for membership in UN 
By Riber Hansson, Sweden  -  9/23/2011



NAZIONI UNITE (Reuters) - Il presidente palestinese Mahmoud Abbas oggi 9/23/11  ha consegnato al segretario generale delle Nazioni unite Ban Ki-moon la domanda per il riconoscimento Onu dello stato palestinese, a cui si oppongono Stati Uniti e Israele. Lo riferisce un portavoce Onu. Abbas ha incontrato Ban nel quartier generale della Nazioni Unite per presentare formale richiesta al Consiglio di sicurezza Onu, che dovrebbe prendersi del tempo per valutarla. 



Paolo Lombardi


Palestine UN Membership Request File
Israeli Prime Minister Netanyahu is offering talks in an effort to dissuade Palestinians to seek a vote on the recognition of Palestinian statehood by the United Nations. Abbas, however, has stated he is determined to force the vote on this matter.
   Ramzy Taweel
20 Sep 2011 - http://www.cartoonmovement.com/cartoon/2990


Clicca per ingrandire la vignetta.

Palestina e Obama. Non è per cattiveria.
Abu Mazen: "Riconoscere lo Stato palestinese". MAURO BIANI - http://maurobiani.splinder.com/



Embarrassed
By Luojie, China Daily, China  -  9/21/2011




Nice-Matin, France


MidEast diplomacy
By Paresh Nath, The Khaleej Times, UAE  -  9/21/2011


Candidature palestinienne à l'ONU
Chappatte dans "Le Temps" (Genève)



Palestine à l'ONU: Obama dit non
Chappatte dans "Le Temps" (Genève)

http://media.caglecartoons.com/media/cartoons/56/2011/09/06/97793_600.jpg
The Denver Post







Declaring the Palestinian State    Sherif Arafa
Next week, the United Nations will vote on the question of recognizing Palestine as a state. Israel is fiercely against this recognition, and the United States already announced it will veto the decision in the Security Council, but Palestinians would likely have enough support at the UN General Assembly to get their status upgraded from an observing entity to a non-member state.


Congratulations

Palestinian leader Abbas has made an official request at the United Nations for the recognition of Palestine as a state. Critics fear this recognition will only be a symbolic step, and urge the recommencement of peace talks between Israel and Palestine.
24 Sep 2011
http://www.cartoonmovement.com/cartoon/3410
Schrank -The Indipendent
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http://media.caglecartoons.com/media/cartoons/53/2011/09/23/98472_600.jpg
Pruning Palestine 
By Pat Bagley, Salt Lake Tribune  -  9/23/2011


Plantù _France -cartooningforpeace



THE LAUNCH
   Gianfranco Uber

The launch of the acknowledgement request as indipendent State definitely gives more trouble in Israel that the Hamas's rockets. Deminers are already working

24 Sep 2011
by http://www.cartoonmovement.com/cartoon/3527

Israel Palestine #98630
By Kap, La Vanguardia, Spain  -  9/28/2011
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Link:
Palestine - http://www.cartooningforpeace.org/

mercoledì 1 giugno 2011

Ratko Mladic : 'We got him!/ Lo abbiamo preso!!

Arrestation de Radko Mladic
CHAPPATTE
Ratko Mladić (in serbo Ратко Младић nato a Kalinovik, 12 marzo 1942) è un militare serbo.

È stato generale nell'Armata Popolare di Jugoslavia durante le guerre che portarono alla dissoluzione della Jugoslavia, comandante delle forze armate in Croazia e, durante la guerra in Bosnia, capo di stato maggiore dell'Esercito della Repubblica Serba di Bosnia-Erzegovina.

Braccio esecutivo dei decisori politici serbi durante le Guerre nella ex-Jugoslavia, accusato di genocidio, crimini contro l'umanità, violazione delle leggi di guerra nell'assedio di Sarajevo e nel massacro di Srebrenica, dal Tribunale Penale Internazionale per l'ex-Jugoslavia, latitante dal 1995, è stato arrestato il 26 maggio 2011 dopo 16 anni di latitanza.



we got him
BY JOEP BERTRAMS, THE NETHERLANDS  -  5/27/2011



Il generale
che si credeva Dio

Di Ferdinando Camon


1) “Tu non sei niente, io sono Dio”; 2) “’Chi sei tu?’ e mi guardò, per decidere se farmi vivere o morire”; 3) “I confini degli Stati si tracciano col sangue”; 4) “Ci aspettava dove la siepe lascia aperto un varco, noi arrivavamo in fila indiana, e prima di assaltare il villaggio chinavamo le ginocchia e gli baciavamo la mano”; 5) Quando la figlia Ana si suicidò, suo padre Mladic, impegnato al fronte, non andò al funerale; 6) Adesso, scoperto e catturato, fa la prima richiesta: “Voglio andare alla tomba di mia figlia”. È stato accontentato. Sulla tomba della figlia s’è fermato venti minuti.
Sono i punti salienti dell’avventura umana e militare del generale Mladic, comandante delle forze serbo-bosniache nella guerra civile jugoslava, la guerra che, dalla dissoluzione della Jugoslavia, voleva costruire la Grande Serbia. Non era il sogno di un uomo, ma di una generazione e di un popolo. L’uomo che adesso è stato catturato, e che fra un giorno o due sarà consegnato al Tribunale dell’Aja, era il braccio armato di questo sogno: tra il sogno e la realtà c’era quest’uomo, tozzo, taurino, squadrato, crudele. La prima frase: “Tu non sei niente, io qui sono Dio”, la pronunciò di fronte al comandante delle forze Onu che doveva proteggere Srebrenica. Non disse “Tu non sei nessuno”, perché vorrebbe dire “non sei un uomo”. Disse: “Non sei niente”, cioè: “Non sei nemmeno una cosa”. Il comandante Onu aveva poche forze, non poteva proteggere niente. E dunque non era niente. In guerra, uno è le forze che ha. Testimoni dicono che lui amava farsi chiamare “Napoleone”, identificandosi con un grande capo militare e politico. Ma non fu quello il vertice del suo delirio di onnipotenza. Il vertice sta nella frase “Io qui sono Dio”. “Sono Napoleone” vorrebbe dire “domino la mia epoca”. “Sono Dio” significa “sono padrone dell’umanità e di tutto”: posso fare quello che voglio e non risponderò a nessuno. Dalle follie delle armate tedesche nella seconda guerra mondiale alla follia di questo generale serbo, la molla che li spinge a fare quel che fanno è sempre la stessa: la convinzione dell’impunità. Nel delirio di onnipotenza trova posto la spietatezza ma anche la pietà, perché la pietà, in quanto magnanimità, è una faccia della potenza, cioè della grandezza. La frase “Chi sei tu?” Mladic la pronunciò a un giornalista Onu, di etnia nemica, che gli stava di fronte: costui esibì un tesserino Onu, Mladic poteva farlo uccidere, ma sarebbe stato normale cioè mediocre, ordinò di lasciarlo andare, e questo fu eccezionale cioè grande. È il piccolo uomo graziato a raccontarlo oggi. Mladic era convinto che i confini degli Stati si tracciano col sangue: il sangue rende i confini non soltanto giusti, ma anche sacri. I soldati che compiono stragi per allargare la patria, sono più puri dopo la strage che prima. Ho visto il filmato del generale che aspetta i suoi soldati al varco di una siepe, i soldati gli sfilano davanti, poggiano un ginocchio a terra, prendono la sua mano destra con ambedue le mani e se la portano alle labbra: il bacio li santifica e li rende innocenti della strage che vanno a compiere. La figlia Ana era spezzata dall’angoscia tra l’amore per il padre e l’orrore del sangue che lui spargeva. Si sparò. Agli occhi del padre quel suicidio la separava da lui, la faceva figlia del nemico. In sedici anni non ha mai visitato la sua tomba. È rimasto nascosto, ha avuto due infarti e tre ictus, ha mezzo corpo paralizzato, cammina storto, ha perso la memoria, ma aveva un desiderio: vedere la tomba di Ana. L’ha vista. È giusto che un padre cominci dalla tomba della figlia, ma dietro quella tomba ci sono chilometri di altre tombe: dovrebbe visitarle tutte, sono le tracce lasciate nella storia da un generale che si credeva Dio.

31 maggio 2011, ore 16,44

Fonte: http://www.ferdinandocamon.it/index.htm




Serbian war criminal Ratko Mladic
By Taylor Jones, Politicalcartoons.com



EU offer to Serbi
BY PARESH NATH, THE NATIONAL HERALD, INDIA  -  6/20/2007

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLY7uy_0U5g6eoFeXt7aQJtmaPWE8Pr87bFfju-OkKkny6ARGLY0pMLvOtbsH1MSEn_QbXqJ155XkIaER5-TvimPwgHPahohKe5pqUibU7ULgJVgvabHmZc-zG3bzZOff3NvTiW4lr93I/s1600/v2171.JPG
Preso! - Paride Puglia
http://www.cartoonmovement.com/depot/cartoons/2011/05/bR8-fHeBTMO8Q2XZJZba3w.jpeg
Ratko Mladic
   Tjeerd Royaards

Mladic will face trial at the International Criminal Court in The Hague for war crimes. He is charged with genocide and will very likely spend years in jail for his role in the Bosnian war.

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