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giovedì 29 ottobre 2020

Makkox: "Nuove mappe del paradiso"

 Sembra un vecchio Urania, ma è più grande per i disegni (c'è una storiella a fumetti in chiusa di ogni capitolo, più vigne sparse). Li facevo a pennarello su degli A4 da stampante mentre scrivevo, alla come vengono. Mi mancava farli a cazzo di mano così :) 

Makkox

NUOVE MAPPE DEL PARADISO

MAKKOX

un'autobiografia ucronica

scritta con Nicola Mirenzi

prefazione di Pippo Civati

Edizioni People

Marco Dambrosio è diventato “Makkox” per talento e determinazione, attraverso una serie inimmaginabile di tentativi e incidenti di percorso. All’inizio erano le lezioni di piano con suor Candida, la mensa della Magneti Marelli, gli escavatori, le piscine. E poi la comunicazione, la pubblicità. E poi la TV, tanta. Milano, Roma e – sempre – Gaeta. Dietro le quinte e poi sul palco, anzi, su un palchetto, laterale come il suo punto di vista.

Ciò che Makkox racconta disegna una storia che devasta i luoghi comuni sulla satira e sull’arte. In un presente in cui le categorie classiche perdono di definizione, sente l'urgenza di riscrivere le regole per immaginare un futuro che ci liberi dalla puzza di vecchio dell'esistente. Nel farlo, ci spinge ai limiti della fantascienza, dove questa si fonde con il fumetto e, come per magia, diventa realtà.

Tra politici comici e comici politici, vi perderete, ma solo un po’: giusto il tempo che tutto sia illuminato.

«Da bambino non c’era un attimo della giornata in cui non disegnassi, se non con le mani, con la testa. Quando non potevo disegnare, pensavo a cosa avrei disegnato quando avrei potuto disegnare. Eravamo inseparabili, io e il disegno. Dove c’ero io, c’era lui. Una coppia simbiotica. Inscindibile. È per questo che mia madre – una donna che credeva che sprecare il talento equivalesse a una lesione dei diritti umani – mi mandò abbastanza presto a prendere lezioni di pianoforte.»

Marco “Makkox” Dambrosio – Gaeta, classe ’65. Disegnatore di fumetti, cartoon e autore TV.

Prima del 2007 non pubblica nulla. Apre il blog Canemucca, riscuote un discreto successo in rete e accende l’attenzione di alcuni editori. Pubblica un paio di libri, collabora a riviste. Inizia a produrre quotidianamente vignette e storie umoristiche sull’attualità. La satira politica gli apre le porte per la TV.

Vincitore per due volte del Premio Satira Politica di Forte dei Marmi, è tra gli autori della trasmissione Gazebo, e poi, con Diego Bianchi, di Propaganda Live.

La Prefazione è di Pippo Civati e questo lo ha scritto sul suo blog:

"Ho conosciuto Makkox nel 2011. E gli ho voluto bene subito, per la sua genialità ormai proverbiale, un lampo che squarcia anche le conversazioni più oziose ma soprattutto per il suo cinismo che in verità è tutta emozione.

domenica 31 marzo 2019

Verona : XIII congresso mondiale delle famiglie

Unione (in)civile
rubata ai Vermi di Rouge
https://www.vermidirouge.com/2019/03/26/unione-incivile/


Danilo Maramotti



Senza parole!
di GIO / Mariagrazia Quaranta
#congressodellafamiglia #Aborto #feto
#Verona


Lombardi


L'arena di Verona...
Tiziano Riverso



Il congresso della famiglia. Vabbè.
Le due vignette per il World congress of families. E il feto di plastica
Mauro Biani

#Families in the #world Oggi per @ilmanifesto
Mauro Biani

a voi l'ardua sputasentenza
#famiglia #integralismo #realtà #umanità #verona #congressodellafamiglia
Gianlorenzo Ingrami


Verona... oggi!
Durando


Che a Verona la famiglia creasse sempre immani porcate già ce lo scrisse Shakespeare.
Puglia


Ricciarelli




Tiziano Riverso



Fetecchia
Riccardo Mannelli

 XIII Congresso mondiale delle Famiglie - Verona #WCFVerona. Io mi sono iscritto ai Kamikaze (semicit.). Addio
Dario Campagna


mejo der Colosseo
Magnasciutti



Makkox


Vauro



Vauro



Un tranquillo weekend di paura.
Luc Garcon




Verona
Fulvio Fontana




Staino


#congressodellefamiglie #Verona #famigliatradizionale #30marzo #NonUnaDiMeno #WCFVerona #oralegale #vignette #satira #satiraneurodeficiente #IChinson



 WORLD FAMILY DAY
E' in corso a Verona il Congresso Mondiale della Famiglia e contemporaneamente la contromanifestazione di chi giustamente contesta il copyright del marchio "famiglia".
Io mi schiero apertamente con tutti quelli a cui sta a cuore il benessere fisico e affettivo dei figli e dei bambini senza distinzione di dove, come e con che etichetta sono nati.
Uber


Gadget
Ellekappa

mercoledì 27 febbraio 2019

La storia e la maturità


La cosa siamo noi - Mauro Biani




Niente tema storico alla Maturità, Liliana Segre: "Ministro, ci ripensi, non rubiamo il passato ai ragazzi"

La senatrice a vita lancia un appello a Bussetti, titolare dell'Istruzione, perché ripristini la storia all'esame di maturità già dal prossimo anno scolastico. "Che cosa succederà quando noi testimoni della Shoah non ci saremo più?"

di SIMONETTA FIORI

"Un esame di maturità senza la storia mi fa paura. Per questo chiederò al ministro Bussetti di ripensarci". A Liliana Segre proprio non va giù. Da quattro mesi dà battaglia per sapere come sia stato possibile che il Miur abbia soppresso la traccia storica dalla prima prova scritta della maturità. Si è anche fatta promotrice di un "affare assegnato" che in linguaggio tecnico vuol dire promuovere una piccola indagine - in questo caso affidata alla Commissione Cultura del Senato - per sapere da che cosa sia nata la decisione del ministero di cancellare la traccia storica. I lavori parlamentari non sono ancora cominciati. "E ora da cittadina ho chiesto un incontro con il ministro".

Cosa vuole dirgli?
"Vorrei capire il perché della soppressione della storia, che ritengo un atto molto grave. Io mi sono sempre occupata di memoria. Ma memoria e storia vanno insieme. Da trent'anni rendo testimonianza sulla Shoah nelle scuole, e vedo la fatica che talvolta fanno i professori per contestualizzare il mio racconto. Può capitare che nell'ultima classe delle superiori non si arrivi a svolgere l'intero programma e ci si fermi alla Grande Guerra. Invece sarebbe utile studiare i totalitarismi, i genocidi e la complessità di tutto il Secolo Breve".

Che cosa le fa più paura di questa cancellazione?
"Ormai gli ultimi testimoni dell'Olocausto stanno sparendo. Tra carnefici e vittime, siamo morti quasi tutti".

Perché dice "siamo"?
"Sono una voce che grida nel deserto dei morti. E cosa succederà quando non ci saremo più? La storia è sempre manipolabile. E, dopo che verranno meno gli ultimi sopravvissuti, la Shoah diventerà una riga nei libri di storia. E più tardi ancora, non ci sarà neppure quella. Ricorda 1984 di Orwell?".

La storia completamente riscritta dal Partito Unico. E gli slogan: "Chi controlla il passato controlla il futuro. E chi controlla il presente controlla il passato".
"Nessuno è riuscito a dirlo meglio dello scrittore inglese. E trovo assurdo che in tempi come i nostri - nel segno delle parole d'odio - il ministero dell'Istruzione sancisca la marginalità della storia. Devo confessare che, dinanzi alla decisione di cancellarne la traccia alla maturità, sono rimasta sbigottita ma non totalmente sorpresa: come se mi fosse arrivata la conferma triste di tanti segnali registrati negli ultimi anni. Le cose non arrivano mai di colpo, ma sono l'esito di lunghi processi".

Da senatrice ha avviato una sorta di indagine.
"Sì, "un affare assegnato" alla VII Commissione del Senato, ma i lavori sono ancora fermi. Ciascun gruppo ha indicato gli esperti e gli studiosi da ascoltare, ma le audizioni non sono state ancora calendarizzate. Capisco che ci siano delle priorità, ma sarebbe opportuno partire tempestivamente. Anche per arrivare in tempo per il prossimo anno scolastico: mi piacerebbe che la traccia di storia venisse ripristinata".

L'indagine accerterà le motivazioni della decisione ministeriale. Ma si conosce già la risposta del Miur.
"Ah certo, ci diranno che, negli ultimi otto anni, meno del 3 per cento degli studenti ha scelto la traccia storica. Troppo pochi".

Così hanno preferito sopprimere la traccia di storia, invece che chiedersi perché così pochi la scegliessero.
"È questo il punto. Non ci si pone il problema di come venga insegnata. I docenti sono ancora capaci di rendere affascinante lo studio del passato? Lo dico con grande rispetto per figure eroiche che in Italia non vedono riconosciuto il proprio ruolo. Che entusiasmo si può coltivare con una remunerazione che svilisce? Detto ciò, io mi imbatto spesso in professori molto bravi e nutro una gratitudine enorme per quello che riescono a fare".

È un problema anche di orari. Da quest'anno, nel biennio degli istituti professionali la disciplina è ridotta a un'ora settimanale.
"Ma che ci fai con un'ora di storia alla settimana? Forse che chi è destinato al mondo del lavoro debba rinunciare a una bussola fondamentale per orientarsi nel presente? Penso anche al rapporto con la città e con i propri monumenti. In Italia possediamo la più alta percentuale del patrimonio artistico mondiale e non siamo in grado di fornire agli studenti gli strumenti per capire questi capolavori. Tra un po' passando davanti al Colosseo si penserà che sia un'opera pubblica incompiuta progettata quarant'anni fa".

Lei ha detto una volta: senza la storia non si diventa uomini.
"È quello che penso. L'ho anche sperimentato in prima persona. Io ho imparato molto dallo studio della storia".

A lei è capitato di essere fagocitata dalla storia prima ancora di studiarla.
"Questo è vero. Avevo tredici anni quando mi caricarono sul treno per Auschwitz. E della storia d'Italia sapevo poco. Avevo fatto in tempo a studiare Garibaldi, che l'iconografia patriottica mostrava accolto tra applausi nel Sud della penisola. Solo più tardi avrei conosciuto la complessità del Risorgimento".

Riprese gli studi storici dopo essere stata liberata. In che modo l'hanno aiutata a crescere?
"Da privatista feci cinque anni in uno, in un accumulo di nozioni e letture. Ma la storia mi appassionava in un modo speciale, forse perché mi mostrava in che modo la vita dei paesi e delle comunità potesse cambiare forma. Mi concentravo sull'Europa, sulle sue rivoluzioni e sulla formazioni degli Stati nazionali. Capivo perché i latini definissero la storia magistra vitae".

Cercava di dare un senso alla sua esperienza ad Auschwitz?
"No, questo sarebbe accaduto più tardi. Nel dopoguerra ho cercato se non di dimenticare - questo è impossibile - certo di mettere da parte il lager. La resa dei conti anche storica sarebbe arrivata più tardi".

E dopo l'ha aiutata a capire?
"Ho approfondito sul piano delle conoscenze, ma non ho mai avuta la risposta che cercavo. Continuo a leggere moltissimi saggi sulla Shoah, ma la risposta continuo a non averla".

Alla campagna per lo studio della storia lei ha affiancato un'altra battaglia che è il disegno di legge contro le parole dell'odio. C'è una relazione?
"Sì, c'è un filo comune. Se si ammettono le parole dell'odio nel contesto pubblico, se si accoglie lo hate speech nella ritualità del quotidiano, si legittimano rapporti imbarbariti. Io l'odio l'ho visto. L'ho sofferto. E so dove può portare. Per questo vado a parlare con gli studenti. Gli racconto un passato figlio dell'odio e del rancore disumano e loro mi ascoltano con un'attenzione di cui non smetto di essergli grata".

Arriviamo così al paradosso: in realtà i ragazzi sono affamati di storia.
"Sì, semmai sono stati gli adulti a ridurla a merce d'antiquariato, inutile e fuori moda. Ecco, al ministro Bussetti vorrei riuscire a dire anche questo. Non rubiamo la storia ai nostri ragazzi. Ne hanno un immenso bisogno".


Makkox: la strategia è rendere definitive frasi tipo "i soldi, quali soldi?
so' sempre stati nostri a memoria d'uomo..." :)



Bussetti risponde

Caro direttore, sono grato alla senatrice a vita Liliana Segre per l'attenzione che rivolge sempre all'educazione dei nostri studenti impegnandosi in prima persona, con un sacrificio che possiamo solo immaginare, per trasmettere loro la memoria della Shoah e dei terribili fatti dei quali, purtroppo, è stata protagonista nel secolo scorso. E anche alimentando il dibattito pubblico sul valore della Storia nella formazione dei giovani. (continua)

mercoledì 21 novembre 2018

Omaggio al grande Stan Lee


Morto Stan Lee, padre dei supereroi Marvel
Tra le sue creature Spider-Man, Capitan America, I Fantastici 4, Hulk, Iron Man, Thor, Black Panther. Aveva 95 anni.
"Un tempo pensavo di non aver fatto nulla di importante", aveva detto al Chicago Tribune nel 2014: "C'e' gente che costruisce ponti e fa ricerca medica, mentre io scrivo storie di gente immaginaria, vestita in maschera, che fa cose pazze e fuori dal comune. Ma sono arrivato a convincermi che anche l'entertainment non e' cosa da poco". A dispetto dell'eta' avanzata, l'influenza di Stan Lee come volto dei Marvel era rimasta considerevole anche negli ultimi anni. Il successo pero' non era stato immediato: dopo vent'anni di gavetta, Lee era sul punto di lasciare quando ricevette l'ordine dal suo capo di emulare una linea di super-eroi della rivale DC Comics. I personaggi di Lee - a tutto tondo, piu' moralmente complessi - contribuirono a un revival nel moribondo mondo del fumetto dopo che negli anni Cinquanta i comics erano stati messi sul banco degli imputati dal Senato americano con l'accusa di aver contribuito alla criminalità giovanile.

Rip Stan Lee Thanks for the universe you created.


Stan Lee
©Hunt



Lenda dos quadrinhos STAN LEE.
Stan Lee, criador de heróis da Marvel, morre aos 95 anos.
Quadrinista participou da criação de super-heróis icônicos como Homem-Aranha, Thor, Hulk, X-Men, Pantera Negra, Demolidor e Quarteto Fantástico.
JBosco Azevedo


Glen Batoca


Stan Lee
Cau Gomez


Stan Lee
Fernandes


Stan Lee
La tecnología para hacerlo está, quiero creer que Stan Lee seguirá haciendo cameos en las películas de Marvel de aquí a la eternidad
Pablo Lovato



Stan Lee
Dario Castillejos

Steve Breen


Dalcio Machado


Mike Luckovich



Makkox
**

mercoledì 7 novembre 2018

Aspettando i risultati delle elezioni americane di Medio termine 2018

Elephant Trump
GIO
www.caricaturegio.altervista.it

ANSA
Seggi aperti in tutti gli Stati Uniti per le elezioni di metà mandato in cui gli americani sono chiamati a rinnovare gran parte del Congresso. Dalla East alla West Coast si registrano ovunque lunghe file che fanno presagire un'altissima affluenza. I repubblicani possono ancora perdere la Camera "ma nessun bagno di sangue": questa la posizione che sarebbe stata espressa da Donald Trump, secondo quanto riferiscono fonti a lui vicine in queste ore. Intanto secondo un sondaggio della Cnn:i l 39% degli elettori che sono andati oggi alle urne per la Camera nelle Midterm ha riferito che il suo voto era contro Donald Trump, il 26% a favore, mentre per il 33% il presidente non rappresentava un fattore di voto. Per il 56%, inoltre, il Paese è nella direzione sbagliata e il 41% su quella giusta. La sanità e l'immigrazione sono i due temi più a cuore agli elettori americani, quelli che hanno tenuto in considerazione esprimendo ai seggi le loro preferenze. E' quanto emerge da un sondaggio condotto dall'Associated Press quando i seggi sono ancora aperti in tutti gli Stati Uniti. Oltre la metà degli americani boccia Donald Trump. E' quanto emerge da un sondaggio condotto da Nbc, secondo il quale il 47% degli interpellati disapprova in modo forte il presidente, mentre un altro 7% lo disapprova in parte. Il 37% degli americani approva fortemente invece il tycoon mentre il 13% lo approva in parte.

C'è una prima vincitrice nell'Election Day delle midterm: Lou Leon Guerrero, democratica, è stata eletta governatrice del territorio di Guam, nel Pacifico. Lo riportano alcuni media americani. Da otto anni il governatore dell'isola era repubblicano.




Mr. Orange, Again!!.
FadiToOn 018




Did i mention the economy? David Rowe by FinancialReview
 #MidtermElections2018 #MidtermElections




What are the president's priorities? https://nyti.ms/2CVZONi
Chappatte




My cartoon Friday @TheTimes. Liar,liar....#Trump should look to his own inflammatory rhetoric for US #PipeBombs.
Peter Brookes




Ognuno ha i suoi #selfie Le elezioni di #Midterm2018 viste da @makkox #Trump #SalviniIsoardi https://www.ilfoglio.it/makkox/2018/09/07/gallery/le-vignette-di-makkox-212797/ …
#goodmorning #trump #world #shithappens
#Midterms2018 #MidtermSunshine #MidtermsMatter #Midterms #trump #TrumpRally #usa
Luc Descheemaker



Midterms
Joep Bertrams


ROLLING SANCTIONS    Gianfranco Uber
Trump Rolls the ball of sanctions targeting Iran to hit the EU too, adding also a disruptive effect by the exclusion of Italy and Greece.
Tiro ad effetto -Probabilmente anche per motivi elettorali (oggi il voto di midterm)  Trump ha fatto rotolare la boccia delle sanzioni contro l'Iran ma mirando anche alla UE. Ha anche abilmente aggiunto al tiro un effetto dirompente escludendo (per il momento) la Grecia e l'Italia.
Gianfranco Uber


America, your democracy has fallen on hard times- so go #VOTE
Ann Telnaes


POLITICO cartoonist Matt Wuerker takes on voting.