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sabato 29 maggio 2021

La Bielorussia dirotta aereo per arrestare un giornalista.

 


Sanctions. 

Tjeerd Royaards

#Lukashenko #Belarus #Ryanair #Protasevich #Europeà


Domenica 24 maggio la Bielorussia ha dirottato un aereo di linea per arrestare Roman Protasevich, giornalista e attivista oppositore del regime.

La Bielorussia lo aveva inserito nella lista di persone “coinvolte in attività terroristiche”, e ora lo ha fatto arrestare. Il giornalista oppositore del presidente bielorusso Alexander Lukashenko era in volo verso Vilnius da Atene ma non è mai atterrato nella capitale della Lituania. Dopo una falsa allerta bomba, il suo aereo Ryanair è stato dirottato su Minsk scortato da un caccia Mig 29. Qui l’ex caporedattore del canale telegram Nexta è stato arrestato.

Dopo alcune ore il volo è ripartito per Vilnius dove è finalmente atterrato ma senza il dissidente a bordo. Mancherebbero all'appello anche altri cinque passeggeri.

Ora il giornalista rischia la pena di morte.

L'Europa deve intervenire. Il fatto è di una gravità inaudita.



Domenica pomeriggio le autorità bielorusse hanno intercettato, usando anche un caccia militare, un volo #Ryanair dalla Grecia alla Lituania (entrambi paesi dell'Unione Europea) facendolo poi atterrare in territorio bielorusso. La scusa usata per costringere il volo ad atterrare a Minsk è stata la segnalazione una bomba a bordo dell'aereo.

In realtà l'obiettivo era il ventiseienne #RomanProtasevich, blogger e giornalista oppositore di #Lukashenko e del governo bielorusso.

Il giornalista, fuggito dalla Bielorussia nel 2019 per timore di ritorsioni per il proprio lavoro, è stato arrestato e incarcerato. Rischia una condanna superiore ai 15 anni di detenzione.

La comunità internazionale ha sollevato forti critiche all'operato del governo bielorusso e ha chiesto la liberazione del giornalista arrestato. Molto forte anche la reazione dell'Unione Europea e di diversi leader dei paesi membri.

La #Russia è una delle poche nazioni che hanno ufficialmente difeso l'operato della #Bielorussia.

#Dittature #libertàdistampa

Tartarotti


Un aereo in volo da Atene a Vilnius dirottato a #Minsk per arrestare il giornalista #Protasevich.
Un atto di terrorismo. L'ennesimo crimine di #Lukashenko.
L'Ue e la comunità internazionale si devono impegnare con maggiore forza per riaffermare la democrazia in #Bielorussia.
Durando


Bielorussia, Minsk mostra il dissidente arrestato in video: “Sto bene, collaboro”. “Ora rischia la pena di morte”
“L’attivista, tuttavia, sembra mostrare segni di percosse sul volto. Nel video Protasevich appare calmo ma sul lato destro della fronte si può scorgere chiaramente una macchia, che molti osservatori definiscono un livido e potrebbe essere il segno di percosse.
Durando

Marian Kamensky
25 May 2021
Lukashenko
The EU has decided to ban Belarusian airlines from European skies after a flight was diverted to Minsk on Sunday and an dissident journalist arrested.



On time.
#Belarus
#Lukashenko
#Pratasevich
#minsk
#eucouncil 
#euco
Niels Bojesen

protected/unprotected species 
by Joep Bertrams, The Netherlands

master and pupil 
by Joep Bertrams, The Netherlands

State terrorism of Belarus 
by Vladimir Kazanevsky, Ukraine, PoliticalCartoons.com



Hall (Etats-Unis / USA)
"La censure de la presse, à la manière biélorusse..."


Chappatte (Suisse / Switzerland), Le Temps
"Aéroport de Minsk"



Hilal Özcan (Turquie / Turkey)


News bielorusse
 Lukashenko non si smentisce. Il dirottamento dell'aereo della Ryan Air per arrestare il giornalista dissidente Roman Protasevich è un'ulteriore manifestazione di spregio dei diritti umani e di indifferenza verso l'opinione pubblica mondiale. 
Gianfranco Uber




Io son più tranquillo. #Lukaschenko #Lukashenko #Bielorussia #Ryanair #putin
Boscarol


Bielorussia, dobbiamo reagire a un attentato: le parole non bastano più

di Roberto Saviano

Siamo a un punto di non ritorno. L’Europa deve agire ora contro l’arbitrio di Lukashenko. Agire e non solo manifestare indignazione. Fino a quando un dittatore del genere potrà decidere didirottare un aereo per zittire chi lo contesta, nessuno di noi sarà al sicuro. Se fino a questo momento avete considerato ciò che accade in Bielorussia lontano, vi invito a guardare le cose diversamente. Lukashenko per l’Europa è un pericolo al pari di chi ha compiuto azioni terroristiche ai danni della comunità. Ricordate quando, devastati dalle immagini degli attentati, ci interrogavamo su cosa significasse avere paura di vivere il quotidiano? Erano prese di mira attività del tutto normali come andare allo stadio, in chiesa, a un concerto, sul lungomare. E il pensiero forte era: sebbene tutto possa accadere all’improvviso, nonostante la consapevolezza che non siamo in grado di capire da dove il pericolo possa arrivare, decidiamo di non avere paura e di andare incontro alla vita. L’alternativa: terrore e paralisi. E noi, l’Europa, non abbiamo voluto cedere.

Il pensiero dell’11 settembre

Ma ricordate, vero, dove questo terrore ebbe inizio? Dal dirottamento dei voli dell’11 settembre 2001, una giornata che ha cambiato per sempre il volto del nostro mondo. Ebbene, avendo in mente quel giorno riflettiamo su ciò che è accaduto domenica 23 maggio. Non si è trattato di un evento inatteso, ma di un atto intimidatorio, antidemocratico e violento ad opera di un politico corrotto, a capo di una piramide di potere che non ha più alcuna legittimazione popolare. Domenica 23 maggio, tutta l’Europa — e non solo i passeggeri del volo dirottato e gli attivisti arrestati — è stata vittima di un attentato terroristico di Stato. Un volo Ryanair partito da Atene e diretto a Vilnius, in Lituania, è stato dirottato a Minsk, in Bielorussia, per ordine di Lukashenko perché a bordo, tra i 171 passeggeri, c’erano due persone che andavano fermate, intimidite, ridotte al silenzio. E perché quella azione potesse, nel suo essere un atto di forza arbitrario, fungere da monito per tutti i dissidenti bielorussi: non sarete al sicuro mai, nemmeno se scegliete l’autoesilio. Ma quell’atto gravissimo è stato anche un messaggio forte lanciato da Lukashenko all’Europa: per conservare i miei privilegi sono pronto a tutto.

Chi rischia la pena di morte

I dissidenti arrestati sono Roman Protasevich, un giornalista di 26 anni, e Sofia Sapega, la sua compagna, una cittadina russa di 23. Sapega era diretta a Vilnius dove frequenta un master, mentre Protasevich — l’obiettivo principale — lavora per Nexta TV, di cui è cofondatore, un canale Telegram che organizza proteste contro Lukashenko. Protasevich rischia la pena di morte con la più grave delle accuse, grave per un regime che non tollera oppositori: terrorismo e incitamento alla rivolta. L’Europa deve strappare dalle maglie di un presidente assassino chi prova a cambiare le cose. È un atto dovuto. E Svetlana Tikhanovskaya, anche lei in esilio, ci mette in guardia: bisogna far presto a liberare Protasevich perché in Bielorussia rischia la vita. I leader europei stanno commentando l’accaduto. Il ministro degli Esteri Di Maio invita l’Europa all’unità contro l’arroganza di «certi Stati». La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen minaccia conseguenze per la Bielorussia; il presidente del Parlamento europeo David Sassoli chiede spiegazioni immediate; l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell chiede la liberazione immediata di Protasevich e Sapega.

Parole

Ma se queste affermazioni resteranno solo parole, dovremo abituarci a vivere di intimidazioni; dovremo mettere in conto di essere in balia del potere di satrapi che non accettano di perdere le elezioni e che alla sconfitta preferiscono la guerra civile. L’Europa non ha scelta, deve prendere una decisione e deve farlo subito perché Lukashenko, usando un jet Mig-29 per affiancare e dirottare un volo civile, ha compiuto un atto di guerra contro l’Europa; perché Lukashenko mentendo sulla presenza di esplosivo a bordo, ha compiuto un atto di guerra contro l’Europa. La Ue ha la sua forza nella democrazia, nelle decisioni ponderate prese a salvaguardia della vita. E ora in gioco c’è tantissimo. L’Europa, unita, intervenga a sostegno del popolo bielorusso, in difesa della libertà, intervenga per difendere i cittadini europei o chiunque si trovi sul suolo europeo e che, come i 171 passeggeri del volo Ryanair, sono in balia di un potere che non ha più legittimità e che la cerca a oltranza nella violenza, nel terrore e nella minaccia di Stato.

lunedì 8 febbraio 2021

Navalny Putin


"Navalny Putin". La7 #Atlantide speciale. Andrea Purgatori

@robertosaviano @rulajebreal @pfvalentino

Mauro Biani


Puntata speciale questa sera di Atlantide (La 7) su l'oppositore russo di Putin, Alexei Navalny con la bella vignetta di Mauro Biani in primo piano.

Tantissime altre vignette sono state disegnate dopo l'avvelenamento e la carcerazione di Navalny , ne ho raccolte qualcuna.

Grandissima è l'indignazione del mondo ed anche la mia per questo ingiustizia. 

Migliaia di persone hanno protestato in strada in Russia dopo la lettura della sentenza che ha condannato a tre anni e cinque mesi Alexei Navalny. Secondo l'ong russa OVD-Info, che segue da vicino le manifestazioni, sono stati quasi 1400 gli arresti. In rete sono apparsi diversi video con le forze dell'ordine intente a manganellare i dimostranti.

Navalny era stato arrestato il 17 gennaio scorso per violazione della libertà vigilata. Era appena atterrato a Mosca. Rientrava dalla Germania dove era stato curato per un avvelenamento con l'agente nervino Novichok. Il dissidente anti-Putin accusa i servizi segreti russi di aver cercato di ucciderlo.

"Manifestiamo per la libertà di Navalny e per i diritti e la libertà dei russi", dice una dei tanti giovani che stanno animando le proteste che vanno avanti da due settimane. "La sua condanna significa che la legge non esiste nel nostro Paese".

Navalny era stato condannato nel 2014 insieme al fratello per appropriazione indebita, in una causa per frode che vedeva coinvolta l'azienda Yves Rocher. La Corte europea per i diritti dell'uomo lo aveva definito un processo di matrice politica.

La pena, allora sospesa, è diventata esecutiva perché gli è stato contestato di essere sfuggito al controllo giudiziario. Navalny si è giustificato dicendo che si trovava in cura all'estero, ma la giudice Natalia Repnikova ha rilevato violazioni anche precedenti alla sua ospedalizzazione.

I vertici dell'Unione europea hanno espresso indignazione per la sentenza con diversi post su Twitter.

La Casa Bianca, per bocca dell'ufficio stampa Jen Psaki, ha chiesto "il rilascio "incondizionato di Navalny e delle centinaia di cittadini russi ingiustamente imprigionati per aver esercitato i loro diritti".

La Russia ha replicato giudicando queste reazioni delle inaccettabili"ingerenze" da Paesi "disconnessi dalla realtà"; non c'è bisogno di "interferire negli affari interni di uno Stato sovrano", ha detto la portavoce del Ministero degli Esteri, Maria Zakharova.

Ma anche dietro le sbarre Navalny non tace. Sul suo canale YouTube è stata pubblicata un'inchiesta che attribuisce a Putin un palazzo principesco sul Mar Nero, una proprietà da 7800 ettari con ogni lusso, del valore di oltre un miliardo di euro, che l'attivista dice essere stata finanziata con la più grande tangentopoli della storia.



Chaunu Emmanuel
(France)
"Containment center - Navalny virus is highly contagious !"
Cartoonnig for Peace


Lopatin (Russie / Russia)
Cartoonnig for Peace



Kal (Etats-Unis / USA), The Economist
"Vous n'avez pas à vous inquiéter de sa sécurité... Nous nous occuperons de lui en interne... arrêtez - la détention - libérez Navalny maintenant 
Cartoonnig for Peace



Emanuele Del Rosso (Italie / Italy)
Cartoonnig for Peace
Insect trap

Joep Bertrams (Pays-Bas / The Netherlands)
"Attrapé - Piège de Navalny"
Cartoonnig for Peace


Vadot (Belgique / Belgium)
"Navalny must stay in jail as long as possible. No razor or hairdresser. That way he will really look like Solzhenitsyn. "
Cartoonnig for Peace


Kazanevsky (Ukraine)
Cartoonnig for Peace



Gargalo (Portugal)
Cartoonnig for Peace



Maarten Wolterink (Pays-Bas / The Netherlands)
"Dernier avertissement"
Cartoonnig for Peace


 Putin and Navalny 
by Jimmy Margulies, Politicalcartoons.com



Navalny Courage 
by Pat Bagley, The Salt Lake Tribune, UT




Mosca, gelo con L’UE.
LAVROV: l’Ue partner inaffidabile per Mosca.
#Mosca #Ue #tensioneMoscaUe #Navalny #diplomatici #protesteMosca #cremlino
Durando



Navalny beffa gli 007 di Putin, 'così hanno confessato', avvelenato attraverso gli slip.
#Navalny #FSB #KGB #putin #slip #mutanderusse #putin #Cremlino
Durando



#Navalny
Mimmo Lombezzi



Durissima la condanna di Biden sulla repressione del dissenso in Russia, che fa eco alle condanne espresse dalla Commissione e dai Governi europei. Ma Putin non si lascia intimidire.
Luca Garonzi



Un romano a Mosca
Accertato l'avvelenamento di Alexei Navalny con un agente nervino somministrato mediante una bevanda.
Gianfranco Uber 
A Berlino i medici che indagano sull'origine del malore del dissidente russo pare abbiano isolato la stessa sostanza  già usata nei confronti dell'ex agente Skripal a Londra.




Arcadio Esquivel
27 January 2021
Alexei Navalny, Russia
A great opponent of Putin.








Marco De Angelis
24 January 2021
Putin's Russia



Benjamin Kikkert
30 January 2021
How rich is Vladimir Putin?
How rich is Vladimir Putin?



Pronto? KGB?
Tartarotti



Navalny è stato avvelenato ed adesso è in terapia intensiva, questa è la Russia di Putin che piace tanto anche a molti italiani, quasi tutti della Lega, come ai tempi del vecchio regime gli oppositori vengono mandati in Siberia o eliminati.
Paolo Lombardi




Putin has two problems - © Chappatte in Der Spiegel, Germany 




Navalny de retour en Russie
01/21/2021 par Michel Kichka
La belle démocratie de Poutine ne fait pas dans la dentelle.



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domenica 19 gennaio 2020

Putin forever!


My cartoon Friday
@TheTimes
. #Putin forever!!!! Overturning the #Russian constitution.....
Peter Brookes


Putin, il 16 gennaio ha annunciato una riforma costituzionale e tutto il governo si è dimesso in blocco:                                                                                                                                          
Vladimir Putin è al potere in Russia da vent’anni. Dopo due mandati consecutivi da presidente, nel 2008, non potendosi ricandidare per un terzo mandato, ha lasciato per quattro anni la poltrona di capo dello Stato a Medvedev facendosi assegnare quella di premier. Nel 2012, Putin e Medvedev si sono scambiati di posto: Putin è tornato presidente e ha nominato Medvedev capo del governo. Nel 2024 scade però un altro secondo mandato consecutivo per Putin (che nel frattempo ha allungato i termini dell’incarico presidenziale da quattro a sei anni) e molti analisti pensano che il leader russo stia cercando il modo per mantenere il potere anche dopo aver lasciato il Cremlino. Qualcuno ipotizza che possa diventare premier, altri che possa ritagliarsi un nuovo ruolo istituzionale. L’opera di ingegneria costituzionale di Putin potrebbe essere appena iniziata.


Modifiche tombali
Alla base delle modifiche costituzionali chieste ieri da Putin sicuramente la necessità di una svolta nell'economia russa che la gestione del dimissionario Medvedev non ha fatto certo brillare ma anche un'altra mossa dello "zar" per assicurarsi in qualche modo il controllo sul Paese anche dopo la sua"eventuale" decadenza prevista nel 2024.
Gianfranco Uber


Putin cambia premier e riscrive la Costituzione perché tutto resti uguale
(Putin changes premier and rewrites the Constitution to keep everything the same)
#Putin #Medvedev #Ridormacostituzione #Russi #elezioni2024 #quartomandato
Durando

State of a nation #Putin #democracy #rat #sinkingship
Joep Bertrams

Kazanevsky



Bit late, but here's today's
@Independent
 cartoon... #Trump #Putin #Russia #Impeachment #IMPOTUS
Dave Brown

Bob Moran
@bobscartoons
@Telegraph
#northernwhiterhino #Putin
http://bobmoran.co.uk


The political changes in Russia
Adams


Absolute power
Sack

domenica 17 febbraio 2019

Gérard Vandenbroucke muore a 71 anni

Fonte Bado's blog
Gérard Vandenbroucke davanti alla sua caricatura di Moine .


Il Salone Internazionale di Editoriale e Gag Cartoon di Saint Just le Martel ha annunciato ieri la morte di Gérard Vandenbroucke, suo presidente e fondatore.

Gérard Vandenbroucke, presidente della comunità urbana di Limoges Métropole e vicepresidente della regione Nouvelle-Aquitaine, è morto venerdì sera all'età di 71 anni, dopo una lunga malattia.

Ha dedicato una parte importante della sua vita alla politica, la sua seconda famiglia, dopo la moglie e la figlia.

Nel 1981, questo ex professore di letteratura ha creato il Salone Internazionale di Editoria e Fumetto Gag di Saint-Just-le-Martel, un sobborgo di Limoges.

Nel gennaio 2015, dopo l'attacco a Charlie Hebdo , è stato con le lacrime agli occhi che ha parlato dei suoi amici assassinati Cabu , Wolinski e Tignous .



Grande partecipazione nel mondo dei cartoonist che piange uno dei suoi più cari difensori:


Cartooning for Peace rend hommage à Gérard Vandenbroucke qui nous a quittés. Un grand amoureux du dessin de presse qui a fait beaucoup pour les dessinateurs du monde entier.
Nos pensées vont à sa famille et à tous nos amis du Centre Permanent.
disegno di Plantu



I was saddened to learn that our dear friend, Gérard Vandenbroucke passed away today. Gérard was a tireless proponent of our cartooning profession.

Gérard started the Salon at St Just le Martel, France, more than 40 years ago with a group of teenagers in the village, who continue to run the Salon. They decided to make a festival for "Press Cartoons" (editorial cartoons) and they invited prominent French political cartoonists to attend. A handful came at first, and the Salon has grown steadily ever since into the worldwide editorial cartoonists convention that CagleCartoonists attend every year.

Gérard supported the Salon, along with fund raising and construction of St Just's lovely cartoon museum, as he rose through the French political ranks, starting as mayor of St Just le Martel, then as president of the Limoges region and then the Limousin region. He has continued to be the president of the Salon all this time, and more recently he was the force behind the founding of the Cartooning Global Forum last year at UNESCO in Paris.

It is a sad day for our profession. Gérard was our hero; he was beloved by the cartoonists he loved. He is already missed.
Daryl Cagle


En hommage à Gérard Vandenbroucke
Alf Alain Faillat



Je viens d'apprendre une bien triste nouvelle. Gérard Vandenbroucke le fondateur et président du salon du dessin de presse et d'humour de Saint-Just-le-Martel vient de nous quitter. La grande famille des dessinateurs perd son meilleur ami.
Mes pensés attristées vont à Blanche, à sa famille, à son village, à sa région et à tous les dessinateurs qu'il aimait tant.
Pierre Ballouhey




Ciao Gerard.
Ugo Sajini



Lamentamos la pérdida de nuestro querido amigo Gérard Vandenbroucke, uno de los impulsores principales de la caricatura a nivel mundial y con quien estaremos eternamente agradecidos por su arduo trabajo e inspiración en Salon de l'Humour de Saint-Just-le-Martel Haute Vienne France. Descansa en paz Gérard, nuestros trazos nunca te olvidarán.
Cartoon Club - disegno di Boligan




Very sad news. A good man pass away. Gerard Vandenbrouck was the founder, inspirer and organizer of the largest forum of cartoonists in the world. Everybody loved him, just as he loved everyone. Gerard will always be with us.
(Vladimir Kazanevsky)

Merci pour tout mon ami.Merci pour partager ta passion pour les Arts et merci pour tes tours de chant.Je n'écouterais plus jamais de la même façon "La Mama","Céline" et "La bohème".
Tu nous manque déjà, mais tu reste et resteras dans nos cœurs du coté des beaux souvenirs, pour toujours.
Bonfim



Rousso




Tribute from  Rick Mckee


This one is by Cristina Sampaio from Portugal.




Merci Gérard, de tout coeur.

Bises chère Blanche ❤️
Marilena Nardi


Hommage de Charlie hebdo

Gérard Vandenbroucke con le mucche simbolo del Salone di Saint Just de Martel

Saint-Just-le-Martel capitale du dessin de presse
SAINT-JUST-LE-MARTEL, SEULEMENT 2500 HABITANTS... ET POURTANT…
CAPITALE INCONTESTÉE DE LA CARICATURE, DU DESSIN DE PRESSE ET D’HUMOUR …

A l’écart des grands itinéraires touristiques, des grandes destinations estivales, Saint-Just-le-Martel est un village étonnamment créatif, singulièrement différent, un village où, l’automne revenu, on entend parler anglais et russe, chinois et turc, espagnol et coréen, un village où, dans toutes les langues, on dessine, l'on sourit et l’on rit, où l’on repense le monde par la caricature, par l’humour et le dessin de presse.

Chaque année en effet, depuis plus de trente ans, les "drôles de mines ", dessinateurs et caricaturistes du monde entier se pressent à Saint-Just-le-Martel, au coeur du Limousin, à une dizaine de kilomètres de Limoges.

Au sein d’une population complice, de visiteurs par milliers, ils y célèbrent l’humour graphique, "tendre" ou "vache", talent , lucidité et impertinence intimement mêlés.

Le 30 septembre dernier 2011, ils y ont inauguré un équipement tout à fait exceptionnel, le Centre nternational permanent de la caricature, du dessin de presse et d’humour… Qui aurait pu penser qu’un tel équipement unique en Europe, se construirait un jour ailleurs qu’à Paris, dans une petite commune limousine de 2.500 habitants ?

Le 27 septembre prochain, ils ouvriront la 32e édition du Salon annuel, un salon d’une incroyable richesse, mêlant dessins contemporains et rétrospectives, expositions collectives et découvertes singulières. Près de 200 dessinateurs venus du monde entier, cartoonists confirmés et futures vedettes du crayon viendront s’y rencontrer, parler de leur métier, dessiner pour un public nombreux et toujours fidèle.

Nouvel élan pour de nouveaux projets, de nouveaux enthousiasmes, et de nouvelles réussites. Dans le domaine culturel, un jour, Saint-Just-le-Martel a su innover, a véritablement "osé la différence". Depuis, il n’a pas fini d’étonner ! Et il a bien l'intention de continuer... longtemps !

Américains, Russes, Mexicains, Colombiens, Coréens, Indiens, Européens… du monde entier, Les drôles de mines viennent à Saint-Just !
https://www.st-just-humour.fr/