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domenica 25 gennaio 2015

Elezioni Grecia


Sofia Mamalinga


sabato 24 gennaio 2015
LA SFIDA
Riuscirà Tsipras a vincere le elezioni, rimanere nell'Euro e vincere la scommessa con la Troika? Un compito difficile, ma per il quale gli faccio i miei migliori auguri.
(CARTOONMOVEMENT)
UBER


8Max



Miss tones
BY PETAR PISMESTROVIC, KLEINE ZEITUNG, AUSTRIA - 1/7/2015



undecided
BY LUOJIE, CHINA DAILY, CHINA - 1/13/2015



Greece’s elections
BY ALEXANDR ZUDIN, ST. PETERSBURG, RUSSIA - 1/24/2015


Bu
Oggi le elezioni in Grecia.
Mauro Biani





Red terror in Europe
  Paolo Lombardi
Elections in Greece
24 Jan 2015



Ellekappa


Franco Portinari




greek elections
BY JOEP BERTRAMS, THE NETHERLANDS  -  1/25/2015


Ben Jennings


Kountouris



domenica 4 gennaio 2015

Grecia: Il leader di Syriza fa sognare gli elettori


fire works
BY JOEP BERTRAMS, THE NETHERLANDS - 12/30/2014

La mina-Grecia torna a preoccupare i mercati e mette a repentaglio il timido +2% che fino ad ora Piazza Affari era riuscita a difendere nel corso del 2014. Nel mezzo di una seduta fiacca per il clima festivo tra Natale e Capodanno, la giornata passa agli annali per l'incapacità del governo greco di Antonis Samaras di far passare il suo candidato alla presidenza della Repubblica, Stavros Dimas.

In Parlamento, la coalizione di governo non è riuscita a trovare i 180 voti necessari all'elezione dopo le fumate nere dei giorni precedenti, quando la maggioranza necessaria era ancor più ampia. Ora, il Parlamento dovrà essere sciolto entro dieci giorni e si andrà ad elezioni anticipate, probabilmente il 25 gennaio e il 1 febbraio. Il voto potrebbe tradursi in una vittoria della sinistra di Syriza guidata da Alexis Tsipras, ma gli addetti ai lavori invitano alla cautela. 
(fonte)


Avant Premier
Michael Countouris



“Basta sacrifici e meno debito” Tsipras fa sognare gli elettori con l’Ue trattativa durissima (ETTORE LIVINI).
30/12/2014
ATENE – «Oggi è una giornata storica. Il futuro è iniziato e grazie al voto dei greci presto manderemo in archivio la parola austerità». Cinque anni fa Alexis Tsipras militava in un partito che raccattava a stento il 4,9% dei consensi. Oggi la sinistra di Syriza è in testa a tutti i sondaggi con 3-6 punti di vantaggio su Nea Demokratia il centrodestra del premier Antonis Samaras. E il 40enne che vuole rivoltare l’Europa come un calzino ha lanciato ieri sera in un bagno di folla al teatro Keramikos il programma elettorale e le parole d’ordine che potrebbero cambiare davvero la storia della Grecia e del Vecchio continente.
«L’Europa deve mettersi in testa una cosa. Quello che conta in democrazia è il voto. E il futuro del mio paese lo decideranno i miei concittadini e non i falchi dell’euro », ha esordito. Compito dei greci è scegliere «tra nuovi tagli e la Troika o la speranza».

Il 25 gennaio, visto da questa sala che trabocca di passione, è già diventato una sorta di catarsi. «Oggi è l’inizio della fine di chi ha portato la Grecia nel baratro — assicura l’enfant prodige della sinistra europea ai militanti del partito — . Il bello è che il premier e i politici che hanno causato la crisi si presentano come i salvatori della patria dandoci lezioni di europeismo. Ridicolo, visto che arrivano da chi (leggi Samaras, ndr .) è passato in una notte da paladino del fronte anti-Troika a miglior amico di Ue, Bce e Fmi». Applausi.
La strada, lo ammette anche Tsipras in camicia bianca quasi renziana, «non è facile». Prima c’è da vincere le elezioni (continua)




Fear VS hope
Sofia Mamalinga
02 Jan 2015

Tsipras di sana e robusta costituzione 
Il leader di Syriza ha sintetizzato in 40 punti il suo programma. Sono idee intelligenti espresse con semplicità a dir poco disarmante. Fanno sconti a nessuno, ma neppure tagliano le gambe a qualcuno. Appartengono nel suo fondamento a quella giustizia naturale da moltissimi decenni sparita, trasformata, artefatta non solo in Grecia, ma nella gran parte d’Europa e soprattutto nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo.  Ciò non significa, purtroppo, che in caso di vittoria il programma sarà rispettato (sarebbe troppo bello per esser vero), ma intanto la semplicità d’esposizione e l’armonia che accomuna i principali diritti del cittadino con la dignità della persona sono ottimi indizi di  realizzazione possibile. Era da tempo che non avvertivo questa sensazione. Ho letto i paragrafi dal primo all’ultimo con lo stesso affascinante piacere con cui si leggono le pagine di un libro che vorremmo far durare tanto. Ciascuno dei 40 punti è scritto con pochi termini racchiusi in frasi brevi comprensibili per chiunque.
Mi ricordano lo spirito e il modo con cui è scritta la mia Costituzione, ecco perché quel programma mi piace un sacco.
3 gennaio 2015

venerdì 14 giugno 2013

Grecia: ERT - TV di Stato

In Grecia, martedì 11 giugno
Con un decreto legge e' stata decretata la chiusura immediata della TV di Stato greca
alle 23.15 squadre dei MAT, i corpi speciali della polizia, hanno presidiato i luoghi dove si trovano le antenne ed hanno spento i trasmettitori
contemporaneamente la sede della ERT e' stata occupata dai MAT e il segnale e' stato spento.


Tutto questo, come risulta da un comunicato del Ministro dell'Economia, rientra nel piano di raggruppamento e/o chiusura degli Enti pubblici e di licenziamento degli impiegati statali deciso di comune accordo con la troika

le televisioni private stanno continuando a trasmettere i loro programmi come se niente fosse, mentre davanti alla sede della ERT si va radunando una folla di impiegati della ERT e di cittadini



GRÈCE: le gouvernement a fait cesser d'émettre la télévision publique grecque. Le dessin du Monde de ce mercredi. 12 juin 2013
 Plantu

L'11 giugno il governo greco ha sorpreso tutti annunciando la chiusura immediata della tv pubblica Ert, che dovrebbe essere sostituita da un'emittente più piccola, e il licenziamento dei suoi 2.656 dipendenti.
La decisione è stata criticata dai partner di coalizione del premier conservatore Antonis Samaras e ha scatenato proteste in molte città del paese. I sindacati hanno convocato uno sciopero generale per il 13 giugno. L'Unione europea di radiodiffusione (Uer) ha chiesto la revoca del provvedimento.


Grèce : fermeture de l'ERT. Dessin de L’Écho du 13 juin 2013.
 Vadot




No signal?
Sofia Mamalinga
Sometimes a black screen can make very big noise! 13 Jun 2013



No TV signal in Greece
Marian Kamensky
Greece 13 Jun 2013


Σκίτσο του Μιχάλη Κουντούρη για την Εφημερίδα των Συντακτών (12-6-2013)
 Cartoon da Michael Kountouris per Journal of Journalists (12-6-2013)


 Was schauen die Griechen...
Petar Pismetrovic 




SIGN OUT
Manos Symeonakis
Greek Public TV, switched off today by the tripartisan goverment. 11 Jun 2013

Total Eclipse
Manos Symeonakis
In the name of the 4 euros each household pays for our National TV Channel, the goverment that destroyed our property's value by 50%, cut our pay by law by 20% and taxes us beyond our ability to pay, switched off the Greek National Channels (ERT-NET-ERT3) to save us money(!), leaving the role of contemporary storiography to private hands... an unfortunate twist for a country still unhealed from the wounds of a civil war and a junta. Following the last election that saw a growth of the neo-nazis, everyday is a struggle to protect online data from deletion and "creative-storytelling"... 12 Jun 2013
 
No Signal
Manos Symeonakis
Out of sight... but with our minds focused on our historical archives protection from the Junta sympathisers that are in the goverment. 12 Jun 2013

 
Spegnimento della democrazia
La Grecia è effettivamente il laboratorio dei burattinai del grande crimine. Infatti se i greci non reagiranno a questo nuovo affronto, cioè alla chiusura della TV pubblica ERT, decisione presa da un governo fantoccio al servizio della troika europea, questi criminali potranno fare la stessa cosa anche in Italia, Spagna o Portogallo ed in ogni altra nazione.
Paride Puglia

 
GREECE HAS LOST THE ERT
Gianfranco Uber
WHO WILL ADOPT IT? 13 Jun 2013



HIS MASTER VOICE
Quanto è successo in Grecia alla emittente ERT dovrebbe, a mio avviso, allarmare di più.
E' probabile che verrà fatta rivivere, troppo importante per il potere tenere in pugno i mezzi di l'informazione pubblica. Meglio se sotto lo schiaffo della (giusta) necessità della riduzione dei costi.
 Gianfranco Uber

Ert allerta!

Non mi pare il caso di girarci troppo attorno: l’Europa deve immediatamente intervenire contro la chiusura della tv di Stato ERT messa in atto questa notte dal governo greco supportato dalle forze dell’ordine che da quel momento piantonano (come nel classicismo da golpe) la sede dell’emittente, dopo aver disattivato le antenne per la trasmissione (?!). Ufficialmente è stato riferito che ciò è dato dalla necessità di ridimensionare interamente l’azienda giudicata una fonderia di sprechi, di malversazioni da assunzioni parentali, politiche malsane e via così andare. Da qui il provvedere, come da obbligo europeo, ai tagli imposti dalla ben nota crisi su tutto ciò che è pubblico. Gli è che qui stiamo parlando per la prima volta nella storia europea, ma forse mondiale, della chiusura di televisione pubblica in Stato di democrazia. E sono inorridita da come le principali testate italiane recepiscono, riportano e commentano la notizia. Qualcuna la inserisce addirittura nella pagina finanziaria dando per scontato che ormai, trattando di Grecia, di che altro si vuol parlare se non della sua (antropofaga) crisi economico/finanziaria? Umano popolo greco: chi era costui?!
Nella carta europea dei diritti fondamentali (naturalmente ricalcanti gli universali) il capo II, alla voce libertà sancisce: “di pensiero, d’espressione e d’informazione” e va da sé, per ovvie ragioni di natura ancorché d’etimo, che questa si HA solo se esiste un servizio pubblico, ovvero nell’esclusivo interesse generale e non già nell’ (altrettanto seppur legittimo) interesse particolare del privato o di più privati. C’è da tagliare, ridimensionare, ristrutturare (ma pur ribaltare, stravolgere, rivoluzionare) la “RAI” greca? Che si faccia, ma questi interventi per quanto “fratricidi” in stato di diritto possano rivelarsi, nulla   potranno e dovranno (MAI!)  avere a che fare con la violazione dell’umano diritto a essere informati con pubblico servizio  e da qui poter pensare e dunque pubblicamente esprimere!

12 giugno 2013


Tiziano Riverso

ULTIMA ORA:
scrive l'amica Jolie dalla Grecia alle ore 07:09

da ieri sera e' tornato il segnale della ERT
per ora si tratta di un solo canale analogica, ma credo sia solo un problema pratico di riattivazione dei canali

e' stata una grande sconfitta di Samaras piu' che del governo e la portata di cio' che e' successo si vedra' nei prossimi giorni o forse addirittura nelle prossime ore


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LINK

mercoledì 20 marzo 2013

Cipro e il prelievo forzoso dai conti correnti

Questa vignetta di Mac dal Daily Mail si riferisce al controverso piano di salvataggio che rischia di costringere i risparmiatori a Cipro al prelievo forzoso di € 5,8 miliardi (£ 5 miliardi) dai  loro depositi. I termini del piano di salvataggio - € 10 miliardi dei quali proviene dalla zona euro e € 7 miliardi di Cipro attraverso la tassa sulle banche e le misure di austerità - hanno suscitato il timore che i € 100.000 di risparmio garantiti in tutta l' Unione europea in virtù di un accordo raggiunto sulla scia del 2008 crisi bancaria è compromessa. per saperne di più qui.
Il cartoon mostra una banda di rapinatori armati in procinto di rapinare una banca. L'automobilista dice ai due rapinatori che entrano nella banca: "Non c'è bisogno di armi, ragazzi. Basta dire loro che venite da parte dell'Unione Europea." Nello sfondo, c'è una lunga fila di persone davanti al bancomat della banca, che è stato chiuso, quindi i risparmiatori non possono ritirare i propri soldi.




martedì 19 marzo 2013
L'INVENTORE
Il prelievo forzoso sui conti correnti , imposto dall'Eurogruppo a Cipro come condizione per il salvataggio delle Banche rischia di ottenere effetti negativi a valanga anche nell'intera area dell'Euro.
Il noto precedente italiano aveva provocato una emorragia di capitali verso lidi più sicuri mai del tutto fermata e che ora rischia, se possibile, di aumentare.
Certo che la vicenda non gioca proprio a favore di una ventilata ricandidatura di Amato alla Presidenza del Consiglio.
Uber


martedì 19 marzo 2013
sottigliezze
del titolo va spiegata la sottile ironia: ci si riferisce alla geniale pensata di Giuliano Amato che, nel lontano 1992, appunto con un prelievo forzoso, arraffò notte tempo il 6 x mille dei nostri risparmi per salvare la lira e con essa l'Italia intera ! Guadagnandosi per questo l'appellativo di "dottor sottile" ...
Franco Stivali



Cipro
Jan-Erik Ander


Cyprus, a lost fiscal paradise
Chappatte in "Le Temps" (Geneva)


Cyprus to tax depositors
Chappatte in "International Herald Tribune"





Concorso di crisi Eurovision
E infine? Cipro, 10 miliardi di punti.
Dopo la Grecia (maggio 2010), l'Irlanda (novembre 2010) e il Portogallo (maggio 2011), Cipro è il quarto paese a ricevere l'aiuto dell'Unione europea e del Fondo monetario internazionale. La cifra (10 miliardi di euro) è minore, ma le condizioni più dure: un prelievo forzoso dai conti in banca dell'isola.
La Spagna ha invece beneficiato di un piano di ricapitalizzazione delle sue banche nel dicembre 2012, senza dover firmare un memorandum con la troika Ue-Bce-Fmi.
Vonk in 19 marzo 2013 53 Trouw Amsterdam




"Per le banche" "Per i russi"
Mur/Süddeutsche Zeitung




18-03-2013
Der will sein Geld zuruck!! HA! HA! HA!
Vuole i suoi soldi indietro! HA! HA! HA!
Klaus Stuttmann

 Zypern - Brussel beschlieSSt Zwangsabgabe fur Sparer!
wie sagte doch schon der Brecht...?
Was ist der Einbruch in eine Bank gegen die Rettung einer Bank!
 Klaus Stuttmann 
  Cipro Bruxelles decide prelievo obbligatorio per i risparmiatori!
 Come ha detto  Brecht ...?
"Che cos'è una rapina in banca a confronto della fondazione di una banca?"
[Bertolt Brecht]
 Klaus Stuttmann


by Schwarwel

"Was ist ein Einbruch in eine Bank gegen die Gründung einer Bank?", fragte Bertolt Brecht schon 1928 in seiner "Dreigroschenoper". Dieser Satz gibt auch heute noch in jeder Aufführung einen Lacher. Dabei ist es bitterer Ernst, wie man spätestens seit der sogenannten "Zypern-Rettung" weiß.(www.koeln.de)


by Bojesen 18 marzo 2013 Cyprus Mail Nicosia
In cambio del bailout da 10 miliardi di euro per le banche cipriote Ue e Fmi hanno imposto una tassa su tutti i depositi. Il nuovo presidente Anastasiades è stato costretto ad accettare con un vero e proprio ricatto.


Bank of Cyprus
By Alexandr Zudin, St. Petersburg, Russia - 3/17/2013



Cyprus
By Arend Van Dam, politicalcartoons.com - 3/19/2013





Cyprus savings
By Tom Janssen, The Netherlands - 3/18/2013


Cyprus bail ou
 By Tom Janssen, The Netherlands - 3/18/2013



Pietro Vanessi per www.conquistedellavoro.it/giornale 19/03/2013



Paure
Tiziano Riverso


Milko Dalla Battista


Nota:

La tassa sui depositi bancari in cambio del bailout da 10 miliardi di euro ha infranto un tabù e costituisce un pericoloso precedente, scrive la stampa europea.
L’accordo raggiunto il 16 marzo tra Cipro, l’Eurogruppo e il Fondo monetario internazionale prevede una tassa del 6,6 per cento sui depositi inferiori a centomila euro e del 9,9 per cento sugli altri. Definita “arbitraria” e “rischiosa espropriazione”, la misura minaccia la solidarietà tra paesi dell’eurozona e la libera circolazione dei capitali all’interno dell’Unione, sottolineano i commentatori.
Con il titolo “l’Europa mette a punto un altro salvataggio pasticciato”, il Financial Times condanna la sorprendente tassa sui depositi bancari, aggiungendo che “proprio quando l’eurozona aveva intrapreso il cammino virtuoso nella lotta contro una crisi del debito in continua mutazione, è ripiombata nel vecchio vizio”.(continua)


Ultima ORA: 
Il "metodo Amato" non ha avuto fortuna a Cipro.

Krancic




mercoledì 20 marzo 2013
LA GRANDE FUGA
Il Parlamento cipriota non approva il prelievo forzoso sui depositi bancari condizione essenziale per la concessione del salvataggio deciso in sede EUROGRUPPO.
La rispettabile volontà di non sottostare al ricatto rischia tuttavia di essere ancor più costosa del prelievo forzoso vista la probabile bancarotta del sistema.
La paura inescata con la sola notizia del possibile provvedimento minaccia di aggravare la crisi di liquidità non solo delle Banche dell'isola ma di estendersi a tutta l'area dell'Euro.
Troppo evidente l'inutilità e la pericolosità dei tentativi di salvataggio dei singoli Paesi dell'EURO (e dell'EURO stesso) in assenza di una vera Autorità Monetaria e di un'unica Politica Fiscale in grado anche di contrastare le fughe verso i cosiddetti "paradisi ".
Uber



HELP ME, A CYPRUS !
Gianfranco Uber
The Cyprus crisis reveals the weakness of the EU and the lack of a true monetary system
20 Mar 2013



Link:
Prelievo forzoso: che cos'è