Visualizzazione post con etichetta Fogliazza. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Fogliazza. Mostra tutti i post

martedì 25 luglio 2023

Finalmente libero!

 L'incubo è finito, Zaki è libero

Concessa la grazia allo studente egiziano dell'università di Bologna.

L'annuncio di Meloni: oggi tornerà in Italia

Il presidente egiziano al-Sisi concede la grazia a Patrick Zaki

Gianluca Costantini


venerdì 19 maggio 2023

Solidarietà alla mia regione, l'Emilia Romagna

 

#italia #solidarity #protezionecivile #emiliaromagna #insieme #cuore #soccorso #thecartoonmovement #LaRepubblica #pagina21 #cartoon #flood #love



 

"Gli Emiliani-Romagnoli sono così. 

Devono fare una macchina? Loro ti fanno una Ferrari, una Maserati e una Lamborghini. 

Devono fare una moto? Loro costruiscono una Ducati. 

Devono fare un formaggio? Loro si inventano il Parmigiano Reggiano.

Devono fare due spaghetti? Loro mettono in piedi la Barilla.

Devono farti un caffè? Loro ti fanno la Saeco.

Devono trovare qualcuno che scriva canzonette?Loro ti fanno nascere gente come Dalla, Morandi, Vasco, Ligabue e la Pausini.

Devono fare 4 piastrelle? Loro se ne escono con delle maioliche.

Sono come i giapponesi, non si fermano, non si stancano, e se devono fare una cosa, a loro piace farla bene e bella, ed utile a tutti.

Ci saranno pietre da raccogliere dopo un terremoto? Loro alla fine faranno cattedrali".

(Roberto Canali)


Un grande cuore per l'Emilia Romagna

GIO / Mariagrazia Quaranta




Fogliazza


Siccità e piogge torrenziali: eventi estremi cui -dicono gli esperti- dovremo abituarci nei prossimi anni. Abbiamo abusato del pianeta Terra ed ora la natura ci presenta il conto. Sicché la regione del Paese più ricca e con la miglior fama di buona gestione è ora in ginocchio, per l’esondazione di tutti i suoi fiumi e rigagnoli e frane ovunque a gogo. Così Giancarlo Covino. @gGiancarlo Covino #cambiamentoclimatico #eventiestremi #siccità #alluvioni #emiliaromagna #satira #satirapolitica #sátira #vignette #vignettes



Emiliani e Romagnoli però non sono gente da lasciarsi confondere né facile da farsi abbattere. Inoltre tra di loro è molto vivo il senso di comunità. Sicché, impermeabile, stivaloni e vanghe, e sono già lì tutti a cercare di dare una mano. Così Paolo Lombardi. Paolo Lombardi #alluvione #alluvione #alluvioneemiliaromagna #emiliaromagna #satira #satirapolitica #sátira #vignette #vignettes



Paolo Lombardi


Resilire, resilire, resilire.

Se c'era un modo per utilizzare al meglio  i fondi del PNRR questo era la risistemazione del territorio anche in funzione dei cambiamenti climatici come purtroppo gli eventi in corso stanno dimostrando.

Con la certezza che investire in tutela dell'ambiente non favorisce solo la "resilienza" ma anche la ripresa economica dell'ormai mitico piano per cui sarebbero molto più utili interventi strutturali di quelli  "a pioggia"!

Gianfranco Uber



AUTONOMIE

Siccità in Piemonte, alluvione in Emilia Romagna, danni economici e sociali  enormi che sicuramente supereremo ma solo  con il contributo di tutti (UE compresa).

Mai come in questi casi ci si dovrebbe rendere conto di quanto serve quel principio di solidarietà che rischia di essere dimenticato con quella riforma  delle autonomie Regionali  improntata soprattutto sull'aggettivo   "Differenziate".

  Un principie al quale, sempre di più d'ora in avanti, dovrebbe essere improntata non solo la politica nazionale.

Gianfranco Uber



Alluvioni solidali

Anche  dalla Liguria partono le colonne del Servizio Civile e dei volontari per portare aiuto agli alluvionati dell'Emilia Romagna. 

Certo che momento peggiore per approvare il decreto sulla edificabilità delle aree esondabili (sia pure a basso rischio) la Regione non poteva trovarlo.

Gianfranco Uber



HA DA PASSA' A GIURNATA

 Coraggio Emilia Romagna, passerà anche questa emergenza  in parte aggravata dalla mancata previdenza ma  in larga misura dall'eccezionalità del fenomeno.

Che però purtroppo sembra poter ripetersi più frequentemente, forse persino più regolarmente delle piene del Nilo, vera manna per l'antico Egitto ma solo perché erano molto previdenti.

Gianfranco Uber



❤️ Romagna

Gianluca Costantini


❤️ I libri...

Salvataggio a #forlimpopoli

Per chi vuole fare una donazione https://cri.it/alluvione-emiliaromagna

Gianluca Costantini


Oggi a Ravenna, mi sento così...
"Teniamo botta!"
Gianluca Costantini
"Gianluca Costantini e il disegno della Romagna in ginocchio: "Mi ha ispirato una foto simbolo dell'alluvione a Senigallia" di 
@luca_baccolini
 per la 
@rep_bologna 

Qui tutta l'intervista. https://bologna.repubblica.it/cronaca/2023/05/19/news/costantini_romagna_alluvioni_frane-400823704/

SIAMO UN MURO
#romagna
Gianluca Costantini

Acqua alla gola
Lele Corvi
----
#emilia #Italia #innondazione #acqua #fango #Disastri #Ambiente #ilmanifesto #lelecorvi


Emergenze e come non evitarle
Lele Corvi
----
#emilia #Italia #innondazione #acqua #fango #Disastri #Ambiente #ilmanifesto #lelecorvi


“E l’amore ha l’amore come solo argomento
E il tumulto del cielo ha sbagliato momento”
Emilia Romagna bella, forza ❤️‍🔥

Come aiutare:
coordinate ufficiali per donazioni
https://volontaromagna.it/emergenza-maltempo-come.../36467/
Caritas Rimini raccoglie
coperte, abiti e scarpe da uomo
via Madonna della scala 7, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16 

Marianna Balducci


c'è un tempo per piangere
#alluvione #flood #emiliaromagna #earth #river #time #weather #hourglass #cartoon #tears
Fabio Magnasciutti


mondo di fango
#emiliaromagna #ravenna #dante #inferno #fango #pala #cartone animato #alluvione
Fabio Magnasciutti




Chenzo






Un aiuto per L'Emilia Romagna

La Regione ha attivato una raccolta fondi per sostenere le persone e le comunità emiliano-romagnole che sono state colpite da alluvioni o frane conseguenti agli eventi atmosferici estremi che si sono verificati nel mese di maggio 2023.

Chiunque può versare utilizzando queste coordinate bancarie:

Iban: IT69G0200802435000104428964

Causale: "ALLUVIONE EMILIA-ROMAGNA"

Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna (anche in versione abbreviata "Agenzia regionale Sic.T. Protezione civile Emilia Romagna).

Dall'estero

codice Bic Swift: UNCRITM1OM0

Banca: Unicredit

lunedì 8 agosto 2022

Per Gaza...

 In tre giorni di combattimenti, 44 palestinesi sono stati uccisi, tra cui 15 bambini e quattro donne, e 311 sono stati feriti, ha dichiarato il Ministero della Sanità palestinese. Il Jihad Islamico ha dichiarato che 12 delle vittime erano militanti. Secondo Israele, alcuni dei morti sarebbero stati uccisi da lanci malriusciti da parte di Gaza.

Si tratta della più grave esplosione di violenza avvenuta a gaza dopo gli 11 giorni di guerra del maggio 2021: ma ora, i residenti sperano che il peggio sia definitivamente alle spalle

Anche sul lato israeliano - dove il computo delle vittime è comunque di appena 3 feriti - si tira il fiato: Israele ha rimoso le restrizioni di sicurezza alle comunità israeliane meridionali dopo che la tregua mediata dall'Egitto è entrata in vigore domenica. Le spiagge sono piene!

L'esercito israeliano ha contato più di 600 attacchi tra razzi e lanci di mortaio da parte del Jihad islamico, anche se la metà sembra siano caduti sul territorio di Gaza.

Gaza 
Ismail Dogan 

Un corridoio umanitario
GIO / Mariagrazia Quaranta



Childrens in Gaza
#gaza #israel #attacks #gazaunderattack
Vasco Gargalo


Palestinian children killed in the last 24 hours in Gaza by the Israeli war machine ….

Cartoon by cartoonist Mary Zins 1964-2019

#بدنا_نعيش_بكفي_ظلم
#gaza_under_attack_now
#Gaza
#غزة_تحت_القصف
#GazaUnderAttack

Marco Careddu

by Fogliazza



 Israeli Self-Defense ! 
by Emad Hajjaj, Alaraby Aljadeed newspaper , London
https://politicalcartoons.com/sku/265637



War victims in Gaza 
by Emad Hajjaj, Alaraby Aljadeed newspaper , London



by Marilena Nardi


Miguel Morales Madrigal
Israel apartheid against Palestinians
https://cartoonmovement.com/cartoon/israel-apartheid-against-palestinians




One...
Un...
#Israel #Palestine
Zap /Jean-Baptiste Zappetti





by Plantu





 *** ***

--------------------------------------

Tanti sono i post che ho pubblicato per la Palestina 

Questo uno dei miei preferiti

anteprima di Riber

mercoledì 29 settembre 2021

La spigolatrice di Sapri, la statua (vignette e polemiche)

La nuova statua della Spigolatrice di Sapri scatena le polemiche: "Troppo formosa, uno schiaffo sessista"
Bufera sui social dopo l'inaugurazione dell'opera realizzata dallo scultore Emanuele Stifano. Ma il sindaco la difende: "Realizzata con maestria"
Christian Durando




Danilo Maramotti:
"LA SPIGOLATRICE DI SAPRI è OSCENA. Nudi femminili e maschili nella scultura ci sono sempre stati dalla notte dei tempi. Quella è oscena per l'imbarazzante livello dell'opera, per l'estetica da calendario parrocchiale o da scatola dei cioccolatini, non perché mostra il culo."


Si sa, tra statue e piccioni c'è sempre stato un ottimo rapporto. Presi come siamo tra Pandemia, Afghanistan e Crisi Climatica è giusto che ogni tanto qualche news ci aiuti a sollevare lo spirito. Quando ho visto stamane la notizia e le immagini sulla lettera di Artribune (a proposito abbonatevi è molto bella) sono rimasto sinceramente sorpreso, non scandalizzato per le nudità, ci mancherebbe. Sorpreso perché quella statua (bella, brutta non importa) con la vicenda del povero Pisacane non centra proprio nulla e ha ragione l'autore a trasferire tutte le critiche sulla committenza.
Gianfranco Uber


27 settembre 2021 - Feroci polemiche dopo l'inaugurazione a Sapri della statua dedicata alla "spigolatrice".
© Milko Dalla Battista

Malintesi a Sapri
Gianni Soria

Laura Boldrini:
"La statua appena inaugurata a #Sapri e dedicata alla #Spigolatrice è un’offesa alle donne e alla storia che dovrebbe celebrare. 
Ma come possono perfino le istituzioni accettare la rappresentazione della donna come corpo sessualizzato?
Il maschilismo è uno dei mali dell'Italia."





occhio alle curve
Fabio Magnasciutti

Monumenti
Gianlo / Gianlorenzo Ingrami



Dedicato a tutti quelli che non vogliono vedere.
Fogliazza


par condicio: l'eroe dei due... "mondi".
Fogliazzza


LA SPIGOLATRICE POCO SPIGOLOSA
Fa discutere la statua dedicata alle spigolatrici di Sapri, 
le cui forme ricordano più quelle 
di una spogliarellista del Crazy Horse, 
che quelle di un'umile contadina. 
Direi una spigolatrice poco spigolosa.
Roberto Mangosi 









Chiara Savettieri*:
In questa pausa pranzo, voglio fare qualche considerazione, da storica dell'arte, sulla statua della Spigolatrice di Sapri che ha destato molte polemiche facendo gridare allo scandalo sessista. Aggiungo: giustamente. Tuttavia mi pare che sia utile andare oltre l'urlo scandalizzato e fare qualche considerazione che approfondisca il problema.
Lo scandalo deriva dal fatto che questa lavoratrice dei campi, che secondo la poesia di Mercantini, avrebbe seguito Pisacane e i suoi nel combattimento antiborbonico (conclusosi con un massacro), è raffigurata in abito succinto, molto aderente, tale da mettere ben in evidenza delle forme femminili secondo il canone (o meglio presunto tale) attuale - seni, cosce e sedere estremamente sodi stile fitness - e non certo secondo il gusto ottocentesco (che apprezzava corpi dalle linee ben più morbide).
Ora, la storia dell'arte, dall'antichità in poi, è piena di nudi femminili, in cui le cosiddette curve sono ben messe in evidenza (la statua in questione tecnicamente non è un nudo, ma nei fatti l'abito molto aderente lo tende tale). Il nudo femminile però fino press'appoco all'Olympia e al Dejeuner sur l'herbe di Manet era riservato fondamentalmente alle dee e alle figure mitologiche. Nell'Ottocento appunto con Manet ed altri artisti avviene una rottura del codice del nudo a cui hanno accesso donne normali, nel caso dell'Olympia, tra l'altro, una prostituta.
Potremmo leggere, forzando la mano ed anche di molto, tutto questo in chiave maschilista (semplificando che i nudi esprimono una visione sessista della donna), quando molto più probabilmente tutti questi nudi rivelano la fascinazione del corpo femminile sugli artisti, corpo non solo come oggetto erotico, ma corpo come oggetto estremamente complesso dal punto di vista della forma, dei volumi, delle ombre e della luce, che pone tutta una serie di problemi formali da risolvere nel momento in cui lo si rappresenta. Questo è il significato dello studio dal nudo femminile nelle Accademie: i giovani artisti si trovano dinanzi a una modella senza abiti e cercano di riprodurne i tratti corporei. In quel momento, quello dello studio del nudo dal vero, - chiedetelo a qualunque artista abbia fatto questa pratica - non esiste il corpo in quanto oggetto di desiderio, ma il corpo in quanto problema formale.
Perché allora il nudo della Spigolatrice è scandaloso e sessista, dopo che abbiamo visto i nudi di Manet, di Munch, di Klimt, di Schiele e tantissimi altri?
Il problema, in questo caso, è il decorum. Cosa è il decorum? E' una categoria rinascimentale, ma di origine antica (derivante addirittura dalla teoria degli ordini architettonici vitruviana), secondo cui una forma deve essere "adatta" alla funzione che deve svolgere e al soggetto raffigurato. La Spigolatrice è una donna umile e coraggiosa, che sposa la causa antiborbonica e che sfida anche la consuetudine per cui gli uomini combattono e le donne stanno a casa. Quindi, indipendentemente dal fatto che dal punto di vista storico l'artista non l'ha raffigurata correttamente (ad esempio con il costume della sua epoca che non era certo una camicia da notte attillata), non ha centrato il soggetto. Vorremmo vedere una donna coraggiosa, anticonvenzionale, e invece vediamo una pin up simile a quelle di certe trasmissioni TV. Certamente, nell'arte contemporanea il decorum non esiste più come criterio. Tuttavia siamo in presenza di un'opera a destinazione pubblica che ha una funzione celebrativa e di questo un artista deve sempre tenere in conto: può sentirsi libero, però in qualche modo deve rendere il suo soggetto riconoscibile anche a chi ad esempio ignora la poesia. Poteva certo rifiutare la verisimiglianza storica, ma per darci una interpretazione nuova, per farci vedere il soggetto sotto un punto di vista originale, e invece cade nella più bieca banalità e nella ripetizione di un presunto canone estetico quale viene propinato dai mezzi di comunicazione di massa. 
Infine, c'è un altro problema, e non da poco. In un'epoca come la nostra in cui si dibatte molto sugli stereotipi sessisti legati al corpo femminile, l'artista pecca contro il decorum da un punto di vista più profondo e forse ancora più grave. Non si pone infatti alcun problema relativamente a questo dibattito, sembra che questo non lo riguardi. Ora le opere d'arte non devono per forza essere "politicamente corrette" se mi lasciate passare questa espressione tanto in voga. Tuttavia in un'opera pubblica (e non privata e immessa nel mercato) il problema del contesto culturale un artista se lo deve porre. Rappresentare una donna oggi in una statua ha un significato molto diverso rispetto ai secoli passati.
Rimproveriamo dunque all'artista la banalità della sua scelta, o meglio la superficialità. Ed anche il cattivo gusto.

*= ricercatrice in Storia della Critica d'arte all'Università di Pisa








----------------------------------------------------------------------
La difesa dell'autore

Sono allibito e sconfortato da quanto sto leggendo. Mi sono state rivolte accuse di ogni genere che nulla hanno a che vedere con la mia persona e la mia storia. Quando realizzo una scultura tendo sempre a coprire il meno possibile il corpo umano, a prescindere dal sesso. Nel caso della Spigolatrice, poiché andava posizionata sul lungomare, ho "approfittato" della brezza marina che la investe per dare movimento alla lunga gonna, e mettere così in evidenza il corpo. Questo per sottolineare una anatomia che non doveva essere un'istantanea fedele di una contadina dell'800, bensì rappresentare un ideale di donna, evocarne la fierezza, il risveglio di una coscienza, il tutto in un attimo di grande pathos.
Aggiungo che il bozzetto preparatorio è stato visionato e approvato dalla committenza.
A chi non mi conosce personalmente dico che metto in discussione continuamente il mio operato, lavorando con umiltà e provando sempre a migliorarmi, lungi da me accostarmi ai grandi Maestri del passato che rappresentano un faro che mi guida e mi ispira.






sabato 14 agosto 2021

Gino Strada l'omaggio dei disegnatori italiani (parte prima)

 

Un Mito

Gio / Mariagrazia Quaranta


Il nostro amato Gino è morto questa mattina.

È stato fondatore, chirurgo, direttore esecutivo, l’anima di 

EMERGENCY.

“I pazienti vengono sempre prima di tutto”, il senso di giustizia, la lucidità, il rigore, la capacità di visione: erano queste le cose che si notavano subito in Gino. E a conoscerlo meglio si vedeva che sapeva sognare, divertirsi, inventare mille cose.

Non riusciamo a pensare di stare senza di lui, la sua sola presenza bastava a farci sentire tutti più forti e meno soli, anche se era lontano.

Tra i suoi ultimi pensieri, c’è stato l’Afghanistan, ieri. È morto felice.

Ti vogliamo bene Gino.

-- Lo staff di EMERGENCY



Cambiare il Mondo è impossibile, renderlo migliore è possibile, sicuramente Gino Strada lo ha reso migliore a milioni di persone in tante zone dimenticate e marginali dove guerre e ingiustizie sono sovrane
Paolo Lombardi


Molte vignette che ho disegnato sono state ispirate da quello che Gino Strada faceva in tante parti del mondo, questa è una, ricordo la sua rabbia quando raccontava delle vittime delle mine, vittime in gran maggioranza bambini, mine spesso costruite in Italia, a Brescia per esattezza
Paolo Lombardi



Addio a un GRANDE uomo!
Umberto Rigotti



Un altro mondo è possibile!
Non serve essere Santi, non serve essere Supereroi, ma uomini.
Uomini nel senso più pieno e profondo.

E Gino Strada lo era.

Sarà difficile portare avanti questa lezione di umanità.

Il mio omaggio a Gino Strada
Alagon / Virginia Cabras



È morto Gino Strada.
#Emergency EMERGENCY #GinoStrada #Lutto
Stefano Tartarotti

Dedico questa mia vecchia illustrazione del 1987 a Gino Strada, scomparso oggi, fondatore della ONG Emergency, medico al fronte contro tutte le guerre. Grazie!
I dedicate this old illustration of mine from 1987 to Gino Strada, deceased today, founder of the ONG Emergency, doctor at the front against all wars. Thank you!
Marco De Angelis



Vanessi


Kutoshi Kimimo

La Rotta

#ginostrada #ginostradaemergency #emergency #sketch #cartoon #vignette #watercolor #drawing
Luca Garonzi


Alla mia maniera in ricordo di un grade personaggio che troppo presto è andato avanti... buon viaggio #GinoStrada !
Perazzolli



A Gino Strada.
https://www.nicocomix.it/gino-strada/
#Nicocomix #GinoStrada #Emergency #ospedali #umanità #fumetti #vignette #artist #painting #drawing #emergencymedicine #13agosto


Riposa in pace e... grazie!

#GinoStrada #emergency #Gino @emergency_ong #satiraneurodeficiente #disegni #Vignette
Mario Airaghi


Gallo


Ciao Gino.
#ginostrada #emergency
Romaniello

Andrea Savostano




La mia vignetta pubblicata su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO l'11 luglio 2007. Gino Strada lascia l'Afghanistan per le accuse infamanti che descrivono Emergenzcy fiancheggiatrici di al-Qaeda. Il medico accusa il nostro governo di non aver smentito immediatamente le gravi accuse. Adesso che è morto non ci sarà città che non gli dedicherà UNA STRADA.
Nico Pillinini


LA NOTTE DI SAN NESSUNO... era il 2005.
Fogliazza




“I pazienti vengono sempre prima di tutto”, è la frase che Emergency ha voluto sottolineare per ricordare al meglio Gino Strada.
Christian Durando



--------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Addio, Gino
È morto oggi a 73 anni Gino Strada, fondatore di Emergency e da sempre paladino dei diritti umani. Nato a Sesto San Giovanni nel 1948, studiò al Liceo classico Carducci per poi laurearsi in Medicina e Chirurgia all'Università Statale di Milano, specializzandosi in Chirurgia d'urgenza. Aveva una spiccata sensibilità Gino Strada, un'umanità rara che lo aveva portato a diventare uno dei più grandi esperti di trapianti di cuore e cure delle vittime di guerra. Tra il 1989 e il 1994 ha lavorato con il Comitato internazionale della Croce Rossa in Afghanistan, Pakistan, Gibuti, Etiopia, Bosnia ed Erzegovina, Perù e Somalia.
Quando fondò nel 1994 Emergency forse non immaginava che la Ong sarebbe diventata una delle più importanti associazioni umanitarie internazionali che avrebbe curato e salvato circa 11 milioni di persone in tutto il mondo. Tra le posizioni critiche assunte, quelle più veementi riguardarono la partecipazione dell'Italia in Afghanistan nell'Operazione Isaf. Proprio nel Paese oggi di nuovo in mano ai talebani, Strada visse sette anni. Il programma di Emergency partì in Afghanistan nel 1999 e, con tre ospedali e 40 cliniche, ha permesso di curare oltre sette milioni e mezzo di persone. Fu tra i primi già negli anni '90 a ritenere un errore la guerra nel Paese e a profetizzare che non avrebbe portato a nessuno degli obiettivi sperati. Strada aveva dichiarato di non votare alle elezioni politiche da circa trent'anni, perché contrario alle scelte di politica estera di vari governi a sostegno delle missioni, alla partecipazione del Paese in diversi conflitti e alle politiche di gestione del fenomeno migratorio.
A seguito delle dimissioni dei vari commissari straordinari alla sanità in Calabria nel 2020, il nome di Strada era circolato per ricoprire questo ruolo, ma alla fine non se ne fece niente. Strada decise allora di creare e gestire con Emergency un reparto Covid in un ospedale da campo a Crotone. (adnkronos)