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mercoledì 14 marzo 2018

Stephen Hawking (1942 - 2018)



MEMORIAS DE CARTÓN envía nuestras muy sentidas condolencias al mundo por el fallecimiento de un hombre de ciencia, vital para el universo: STEPHEN HAWKING (8 de enero de 1942, Oxford, Reino Unido - 13 de marzo de 2018).
Considerado un genio de la astrofísica, sus estudios científicos fueron fundamentales para entender el misterio del cosmos.
El notable fisico nos ha dejado importantes estudios reunidos en libros como: "Los agujeros negros y Pequeños universos", "El gran diseño", "El origen del universo", "La teoría del todo", "Historia del tiempo", "El universo en una cáscara de nuez", entre otros.
R.I.P. Stephen Hawking.
CARICATURA: STEPHEN HAWKING by WALTER TOSCANO

Tributo ad un genio
Stephen Hawking
© GIO


Stephen Hawking
© Marzio Mariani

Stephen Hawking
© Elchicotriste


Stephen Hawking's famous phrases    Paolo Lombardi
we see the universe as we see it because we exist
14 Mar 2018



Anche i Grandi se ne vanno e LUI un grande lo è stato per davvero.... :'( Ecco la vignetta dedicata alla scomparsa dell'astro-fisico Stephen Hawking ...
Vanessi




SO LONG STEVIE!
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Fonte QUA:
http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2018/03/14/e-morto-stephen-hawking-aveva-76-anni_b4da01ae-075c-415a-a852-a2998321d2f5.html
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AfNews QUA:
http://www.afnews.info/wordpress/2018/03/14/so-long-stevie/
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Flickr QUA:
https://www.flickr.com/photos/moisevivi/39916358125/in/dateposted-public/

Stephen Hawking


S. Hawking...    Pedro X. Molina
Stephen Hawking...
14 Mar 2018



the secret identity    Luca Garonzi
.
14 Mar 2018



Stephen Hawking
© Rayma


Stephen Hawking
© Lunari



Stephen Hawking
© Dalcio



Stephen Hawking
© Dalcio



Stephen Hawking
© Emad Hajjaj




Stephen Hawking
Noi dritti
© Mauro Biani

Good bye Stephen...    Ramses Morales Izquierdo
Good bye Stephen...
14 Mar 2018



"Good Bye, Mr.Hawking"    Antonio Rodríguez
"I think that extraterrestrial life is quite common in the universe, although intelligent life is not so much. Some say it must still appear on planet Earth ": Stephen Hawking
14 Mar 2018



No time to read Stephen Hawking's A Brief History of Time? In just two and a half minutes, Alok Jha explains why black holes are doomed to shrink into nothingness then explode with the energy of a million nuclear bombs, and rewinds to the big bang and the origin of the universe


The Big Bang Theory - Stephen Hawking e Sheldon [ITA]

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(ANSA) - ROMA, 14 MAR - L'astrofisico di fama mondiale Stephen Hawking è morto all'età di 76 anni. Lo afferma un portavoce della sua famiglia. Hawking è morto nella sua abitazione a Cambridge. "Siamo profondamente addolorati nell'annunciare che nostro padre è morto - affermano Lucy, Robert e Tim, i figli di Hawking -. E' stato un grande scienziato e un uomo straordinario il cui lavoro continuerà a vivere per anni. Il suo coraggio e la sua perseveranza, insieme al suo brillante humor, hanno ispirato molti nel mondo". Hawking soffriva di sclerosi laterale amiotrofica che lo ha costretto sulla sedia a rotelle per la maggior parte della sua vita da adulto: la malattia gli era stata infatti diagnosticata all'età di 21 anni.

Esperienze di volo a gravità zero, nella prospettiva di un viaggio nello spazio offertogli dalla Virgin Galactic di Richard Branson.

venerdì 23 febbraio 2018

Forges, un maestro spagnolo (1942 - 2018)

Antonio Fraguas de Pablo , noto come Forges,
grande cartoonist spagnolo è mancato il 22 febbraio 2018, a causa di una grave malattia.
Ultimamente disegnava per El Pais.
Non è stato solo disegnatore ma anche grande ambasciatore della cultura umoristica.
Nel 2008, ha proposto alle istituzioni spagnole la possibilità di ottenere l' appoggio di umoristi grafici provenienti da tutto il mondo per gli Obiettivi del Millennio delle Nazioni Unite, una proposta che è stata presentata ufficialmente al Cervantes Institute di New York nell' ottobre dello stesso anno, all' Assemblea Generale delle Nazioni Unite, sotto il patrocinio del Governo e il supporto tecnico dell' Agenzia spagnola EFE, mostrando ai media accreditati presso l' organo internazionale di alto livello un DVD contenente l' impegno esplicito a favore dell' EFE.

Nel 2012, su proposta della facoltà accademica dell' Università di Alcalá de Henares, è stato nominato Direttore Tecnico dell' Istituto Quevedo di Humour, il primo centro universitario specifico fondato in Spagna per studiare l' umorismo in tutte le sue sfaccettature.

Tanti cartoonist hanno voluto omaggiarlo nei lor disegni.
Qui sotto ne metto solo pochi, gli altri li potete vedere qui: HOMENAJES EN VIÑETAS


Pocos sabíamos de su enfermedad por su natural discreto. Este octubre, cuando ya no estaba bien, encontré a un ilustrador a quien el maestro ayudó a hacerse un huequecito en el gremio. Cuando éste, agradecido, le preguntó cómo podría devolverle el favor, Forges le acarició con su mirada bondadosa y chispeante como la de los genios: "Cuando tengas ocasión de ayudar a alguien no dejes de hacerlo" respondió. Orgulloso de tu amistad Antonio. Hasta muy pronto.
https://www.youtube.com/watch?time_continue=2&v=1zL5eDkqsCk
Pochi sapevamo della sua malattia per il suo naturale discreto. Questo ottobre, quando non stava più bene, ho trovato un illustratore che il maestro ha aiutato a farsi un huequecito nella gilda. Quando questo, grato, gli chiese come avrebbe potuto ricambiare il favore, forges lo accarezzò con il suo sguardo benevolo e scintillante come quella dei geni: "quando avrai occasione di aiutare qualcuno non smettere di farlo" rispose. Orgoglioso della tua amicizia Antonio. A presto.
Miguel /Elchicotriste






Buen viaje, gran amigo @forges @el_pais #Forges
Sciammarella


Tributo a Forges
Gio /Maria Grazia Quaranta


Querido FORGES... como el humor no muere... aquí te quedas...  #Forges #forgesforever @iq_humor #forgescaricaturista #recordandoaForges @elpais_america @elpais_opinion
Elena Ospina


Alcune vignette di Forges dal suo sito:



Obra para la X Muestra de Internacional de Humor Gráfico - La risa es un deporte.



Ultima vignetta in El País, pubblicata il 23 febbraio 2018






NEI MEDIA

Forges no es dibujante, Forges es Cultura. Y muestra de ello es el gran eco de la triste noticia que han hecho los medios:

Forges non è un disegnatore, Forges è Cultura. E lo dimostra la grande eco della triste notizia che i media ne hanno fatto:


lunedì 8 gennaio 2018

Per Charlie Hebdo

7 gen 2015 - 7 gen 2018
3 anni sono passati da quando 12 persone rimasero uccise sotto ai colpi dei kalashnikov dei fratelli Kouachi nella redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo.
3 anni in cui i sopravvissuti vivono praticamente in carcere, sotto scorta armata.
Ma noi siamo ancora  Charlie! Sempre Charlie!
Coraggio amici!


Honoré, Charb, Tignous, Wolinski, Cabu. On était Charlie.
Honoré, Charb, Tignous, Wolinski, Cabu. Eravamo Charlie.
Elchicotriste


Charlie vive
Gio / Maria Grazia Quaranta




Charlie Hebdo
"tre anni - three years"
Silvano Mello


Sempre Charlie!
Paride Puglia




07 Gennaio ( 2015 / 2018 )
Parigi.
La domanda è sempre quella...
PERCHE' ??
Mike Comics



J'ai finalement terminé mon illustration sur Charlie Hebdo. 22 heures auront été nécessaires pour peindre ceci sous ArtRage mais c'est bien la moindre des choses que je pouvais faire pour ces gens là...
Tignous, Cabu, Honoré, Wolinski, Charb ... bonne route les gars ...
I finally finished my Charlie Hebdo piece. 22 hours were needed to complete it with ArtRage but that's the least I could do for these people...
Tignous, Cabu, Honoré, Wolinski, Charb ...so long guys ...
Alla fine ho completato la mia illustrazione su Charlie Hebdo. 22 ore sono state necessarie per dipingere questo sotto artrage ma questo è il minimo che potessi fare per queste persone...
Tignous,Cabu, Honorè, Wolinski, Charb... buona strada ragazzi...
©Yoann Lori




© Riss per Charlie Hebdo
«Le 7 janvier 2015 est la date rouge sang qui sépare deux vies. Avant, il y a les blagues de Charb qui nous faisaient pleurer de rire, les petits gâteaux de Cabu, déposés avec grâce sur la table, les mots coquins de Wolin, l’arrivée tonitruante de Tignous, le rire pleines dents de Bernard, les cris d’Elsa. Et depuis, un deuil que nous portons tous, et qui ne finira jamais», écrit-il.
https://charliehebdo.fr/

domenica 1 ottobre 2017

Barcelona hoy

Urna infranta

Un'amica stamattina mi scrive:

[10:55, 1/10/2017]Enrica (nome di fantasia) rischia di trovarsi i nonni catalani, convinti indipendentisti, in gattabuia..

[10:56, 1/10/2017] A parte gli scherzi è un casino. Sono sbarcati i 10.000 agenti spagnoli dalla nave che era attraccata davanti al porto di Barcellona per impedire che i catalani votino.. Sono entrati nelle scuole occupate spaccando i vetri delle porte.. Mah! 

A Barcellona oggi si votava per l'indipendenza dalla Spagna

REFERENDUM AD ALTA TENSIONE
Catalogna, violenza su voto  
Prime proiezioni, sì all'87%
Mondo.
Secondo il governo di Barcellona il bilancio dei feriti dopo le cariche della polizia sale a 844: "Porteremo la Spagna davanti alle corti internazionali". Madrid: 33 agenti feriti. Chiusi i seggi, in corso lo spoglio. Martedi' sciopero generale 'contro repressione stato spagnolo'. Rajoy: 'Oggi non c'e' stato alcun referendum'. Difensore Barcellona Pique': 'Non votare e' cosa da franchismo' -  La 'resistenza dei  pigiami': 163 seggi occupati per impedirne la chiusura (Ansa)


domenica 1 ottobre 2017
La reazione violenta di Madrid contro il  Referendum Catalano è stata ingiustificata e stupida.
Ingiustificata perchè nel mondo occidentale dovrebbe essere un principio intoccabile lasciare esprimere la volontà del popolo, stupida perchè spaccare le urne impedisce di valutare anche i probabili tanti NO.
E' che la perdita di potere sembra un pericolo che nessuna classe politica e nessun governo vuol correre e così anche la UE, che doveva e poteva essere la soluzione civile e pacifica per tutte le esigenze di autonomia, rischia di spaccarsi ancor di più.
Gianfranco Uber



Ben Jennings - the guardian





CATALAN DOUBLE OPPRESSION    Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
Catalans must face a double oppression these days. On one hand. the spanish government forbidding a referendum, on the other hand a biased referendum designed for the profit of the option YES to the Independence, with a majority of catalans opposing, with no democratic guarantees or international approval, by the catalan government. HELP!!!!
27 Sep 2017



Elections in Catalunia.    Ramses Morales Izquierdo
Elections in Catalunia.
27 Sep 2017


Kap‏ @kapdigital
#CatalanReferendum #1Oct




La Vanguardia, Spain, September 29, 2017 | By Kap



referendum....
Cecil Bertrand



genio civil                                  
Portos



1 OTTOBRE 2017
Voto in Catalogna, Concita De Gregorio al seggio con Puigdemont: "Ecco l'irruzione"
Nelle immagini di Concita De Gregorio, al seggio di Girona con il presidente catalano Puigdemont, l'arrivo delle forze dell'ordine spagnole che fanno irruzione nella palestra di Sant Julià de Ramis dove era previsto il voto del presidente
Video di Concita De Gregorio





Referendum Catalogna
Siete puntos clave para entender qué ha pasado en la mañana del 1-O

lunedì 21 agosto 2017

Bannon, Bye-Bye.





Steve Sack


Bannon's off    Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
Bannon's off, and he wants revenge.
20 Aug 2017



There is certain bounds that you cannot untight...
Ramses


L'AFFONDAMENTO DELLO SS* "TRUMP"
Come ha detto l'appena giubilato Bannon la Presidenza Trump sta affondando.
I suoi frequenti rimpasti governativi non sembra servano ad assicurare una navigazione tranquilla e, come sempre capita,  molti dei suoi sostenitori in campagna elettorale stanno adesso, molto coraggiosamente, prendendo le distanze.
* (Steam Ship)
Gianfranco Uber


Now Bannon prepares revenge: "Hit enemies at the White House"
Durando






Adam Zyglis per washingtonpost.com


Matt Wuerker per washingtonpost.com












Kal si ispira al Trono di spade per Politico






SE PRIMA ERAVAMO IN TRE A BALLARE L'HULLY GULLY ...
Il Presidente più ridicolo di tutti i tempi è sempre più solo.
Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.
Roberto Mangosi






I fatti:

"Bannon, you're fired". Trump silura l'architetto della sua vittoria, una presenza ormai indigeribile
Cresce il ruolo di Kelly alla Casa Bianca
Steve Bannon è fuori dalla Casa Bianca. Ufficialmente per decisione comune, in realtà per volere del presidente Donald Trump che, in un'escalation durata settimane, alla fine ha deciso di sbarazzarsi dell'uomo che più di ogni altro ha contribuito a realizzare la sua vittoria e disegnare la sua strategia. I rapporti tra i due si erano incrinati da tempo. Ma è difficile non vedere il licenziamento di Bannon, guru dell'ultradestra, come il prezzo politico che Trump paga al pasticcio di Charlottesville.

Per quanto abbia definito, in una recente intervista, i suprematisti bianchi "un gruppo di clown", Bannon è da tempo il punto di riferimento dell'alt-right all'interno dell'amministrazione. Da questo punto di vista, la posizione di Trump sui fatti di Charlottesville è stata molto più ambigua, quasi comprensiva: un fatto che ha provocato indignazione bipartisan, con la presa di distanza dell'esercito e la decisione dei top manager di mettere fine alla loro collaborazione con la Casa Bianca. È probabile che Trump non si rendesse conto fino in fondo delle conseguenze che la condanna tardiva – e poi la retromarcia – delle violenze perpetrate dall'estrema destra avrebbero avuto. Ma questa volta le reazioni sono state talmente pesanti da averlo spinto ai ripari.

Lo dice chiaramente il NyTimes: l'uscita di scena di Banon, il nazionalista di estrema destra che ha trasformato il realtà alcune delle promesse elettorali di Trump, aumenta le possibilità per il presidente di fronteggiare le critiche di quella stessa base conservatrice che lo ha supportato nel corso dell'ultimo anno.

Ma i fatti di Charlottesville sono solo l'ultimo capitolo di un allontanamento che sembrava inevitabile. Da tempo, infatti, i rapporti tra Trump e Bannon si erano raffreddati. Il tycoon si era convinto che molte fughe di notizie che in questi mesi hanno messo in imbarazzo la Casa Bianca fossero opera dello spregiudicato Bannon. Poi l'intervista (o colloquio rubato, secondo la versione di Bannon) a The American Prospect, in cui l'ormai ex stratega contraddiceva il presidente sulla Corea del Nord, affermando che "non esiste nessuna soluzione militare alla crisi". Ancora una volta, grande imbarazzo, con il segretario di Stato Rex Tillerson e il capo del Pentagono James Mattis costretti a correggere il tiro, e a ribadire con forza come gli Usa siano più che pronti a un'azione di forza se il regime di Pyongyang dovesse insistere con le sue provocazioni. Ma le urla rabbiose di Trump, nella sua residenza estiva in New Jersey, avevano già fatto capire a tutti che le ore di Bannon erano contate. Tanto più che nella stessa intervista Bannon si vantava di avere il potere di decidere cambiamenti nel personale del Dipartimento di Stato.

Anche l'ex amico Bannon entra così nella lista dei "silurati" da Trump. Sotto pressione su vari fronti – dal Russiagate agli scarsi risultati politici – in quasi sette mesi il presidente ha rivoluzionato più volte la sua amministrazione puntando a circondarsi di fedelissimi. Ricorrendo alle parole che più apprezza - "You are fired!", sei licenziato, lo slogan che ha reso popolare nello show televisivo 'The Apprentice' – ha fatto cadere prima la testa di Sally Yates, il ministro della Giustizia ad interim e una delle ultime eredità dell'era Obama. A poche ore dalla scadenza del suo mandato (sarebbe stata automaticamente sostituita da Jeff Sessions la cui conferma in Senato era attesa il giorno seguente) Yates è stata fatta fuori a sorpresa per essersi "rifiutata di attuare" il bando degli arrivi da sette paesi a maggioranza musulmana. Yates è colei che ha messo in guardia la Casa Bianca su Michael Flynn, ritenuto 'ricattabile' dai russi. Proprio a Michael Flynn, travolto dal Russiagate, Trump è stato a malincuore costretto a rinunciare. Fra le vicissitudini di Flynn ha traballato anche il ministro della Giustizia James Sessions, che per mettersi al riparo dalla critiche ha scelto di astenersi dalle indagini sul Russiagate. Una decisione che continua a pagare duramente, essendo oggetto di critiche quasi quotidiane da parte del presidente. Sullo spettro delle interferenze elettorali russe è caduto anche il direttore dell'Fbi, James C0mey, licenziato ufficialmente per la gestione dell'emailgate. La scure di Trump si è poi scagliata contro i procuratori generali dell'era Obama e in particolare sul potente procuratore di New York Preet Bharara. A fine luglio altre due uscite eccellenti: il capo dello staff Reince Priebus e il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer, caduti sotto la scure del nuovo fedelissimo di Trump, il direttore della comunicazione Anthony Scaramucci. Ma anche quest'ultimo è stato silurato in poco tempo, con l'arrivo del gen. John Kelly al posto di Priebus.

Per Kelly si tratta di una nuova vittoria. Da quando il 31 luglio il 67enne si è insediato alla Casa Bianca nel delicato ruolo di 'capo di gabinetto' del presidente (una carica simile a quella di premier nella repubblica presidenziale Usa), il generale in congedo a 4 stelle dei Marine, con lo stesso piglio militaresco, ha liquidato i due personaggi più scomodi. Lo stesso giorno ha ottenuto la testa dello sboccato e ingombrante capo della comunicazione, nominato solo 10 giorni prima dal presidente, l'italo-americano Anthony Scaramucci. E oggi si è liberato dell'estremamente più ingombrante Bannon, ideologo del trumpismo, considerato il 'Rasputin', anima nera, del presidente. (fonte)