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mercoledì 12 maggio 2021

Save Sheikh Jarrah

 

Doaa Eladl



Plantu



#savesheikhjarrah

Le case a chi già le abita.

#انقذوا_حي_الشيخ_جراح
🇬🇧 #Save_SheikhJarrah_neighborhood
🇺🇸 #savesheikhjarrah
🇷🇺 #Спасти_район_ШейхДжарра
🇹🇷 #ŞeyhJarrah_mahallesini_kurtar
🇩🇪 #Siehe_SheikhJarrah_Nachbarschaft
🇫🇷 #Sauver_le_quartier_de_SheikhJarrah
🇪🇦 #Salva_el_barrio_de_SheikhJarrah
🇮🇹 #Salva_il_quartiere_di_SheikhJarrah 
Marilena Nardi


Lo sfratto di quattro case abitate da palestinesi nel quartiere #SheikhJarrah a #Gerusalemme, giustificato come restituzione perché 73 anni fa avevano proprietari ebrei, è un caso di #puliziaetnica.
#Israele
Durando


Tensioni a Gerusalemme tra Festa della Riunificazione della Città, la parata delle bandiere di Israele, la fine del Ramadan e l'inizio dell'Eid, le elezioni palestinesi posticipate alle calende greche, la successione di Mahmud Abbas che tarda a farsi, Espulsione di palestinesi dal Quartiere Sheikh Jarrah, futuro governo israeliano in piena gestazione con il Partito Arabo Ra ' am, palloni incendiari lanciati da Hamas de Gaza sul sud di Israele, tensioni interne Hamas-Fatah, spari di razzi, ritorsione... significa che l'estate sarà calda?
http://fr.kichka.com/.../fete-de-la-reunification-de.../
Kichka


Free Palestine.
By cartoonist Izabela Kowalska-Wieczorek



Ciò che sta accadendo nel quartiere "Sheikh Jarrah" a Gerusalemme sa tanto di pulizia etnica.
https://www.nicocomix.it/sheikh-jarrah/
#Nicocomix #Palestina #Israel #Israele #IsraeliCrimes #jerusalemachallenge #Jerusalem #SheikhJarrah #guerra #Ebrei #Musulmani #FreePalestine #SaveSheikhJarrah #fumetti #vignette #politica #cartoon #artist #satira #ramadan #AlAqsa


Gli abitanti palestinesi del quartiere Shaikh Jarrah di Gerusalemme Est stanno per essere sfrattati e deportati in base a una sentenza del tribunale israeliano che sta per essere emanata, al loro posto si insedieranno i coloni israeliani, in questi giorni sono scoppiate le proteste con violenti scontri tra polizia, esercito israeliano e la popolazione palestinese, è stato lanciato un appello internazionale che chiama a raccolta i disegnatori di tutto il mondo per mettere in risalto quanto sta avvenendo, verrà allestita una mostra dei disegni che verranno inviati, il luogo della mostra saranno i muri delle case oggetto dello sfratto, ma all'appello hanno risposto vari soggetti tra cui molti intellettuali, artisti e attivisti pacifisti anche da Israele tra cui lo scrittore David Grossman.
(Questo è il mio disegno che ho inviato)
Paolo Lombardi



Free Palestina
GIO

 

·   · Ciò che sta accadendo nel quartiere "Sheikh Jarrah" a Gerusalemme sa tanto di pulizia etnica.
https://www.nicocomix.it/sheikh-jarrah/
#Nicocomix #Palestina #Israel #Israele #IsraeliCrimes #jerusalemachallenge #Jerusalem #SheikhJarrah #guerra #Ebrei #Musulmani #FreePalestine #SaveSheikhJarrah #fumetti #vignette #politica #cartoon #artist #satira #ramadan #AlAqsa
Alagon


giovedì 17 dicembre 2020

“Femme battue” il calendario 2021 per i diritti delle donne

 

 

Illustratrici e illustratori di tutto il mondo 
per il calendario 2021 di G.I.R.A.F.F.A. onlus 
realizzato con il Centro LIBREXPRESSION

Si chiama “Femme battue” il calendario 2021 voluto dall’associazione GIRAFFA Onlus (Gruppo Indagine Resistenza Alla Follia Femminile) formata da donne che si occupano di altre donne vittime di violenza, insieme con il centro antiviolenza dedicato a “Paola Labriola”, a una casa rifugio denominata “Casa dei diritti delle donne” e alla casa in semiautonomia V.i.t.A. (Vola in piena autonomia).

Un calendario straordinario realizzato con la collaborazione del Centro LIBREXPRESSION/LIBEX della Fondazione Giuseppe Di Vagno (1889-1921), il Centro Euro-Mediterraneo della Fondazione Di Vagno (1881-1920) per la promozione della libertà di espressione e della satira politica. 
Dodici tra illustratrici e illustratori di tutto il mondo hanno raccontato le diverse declinazioni della violenza (domestica, sessuale, mgf, stalking, economica, ecc.) e hanno donato le loro tavole per sostenere il futuro delle donne presenti nella casa in cohousing e per offrire loro la possibilità di riannodare i fili della propria vita e volare in alto verso una riappropriata dignità. Il ricavato della vendita servirà, infatti, ad attivare una borsa lavoro o a pagare un corso di formazione per entrare nel mondo del lavoro.

<<Sento dire che il calendario è passato di moda o che è inflazionato perché ognuno ha il suo – ha sostenuto la presidente di GIRAFFA, Maria Pia Vigilante - Personalmente sono convinta che il calendario rappresenti uno strumento di comunicazione e sensibilizzazione importante. Il nostro calendario, così come realizzato, ci racconta e ricorda che ogni giorno una donna viene picchiata, molestata, mutilata, violentata, diventa vittima di tratta, in ogni latitudine e longitudine. Da qui "Femme battue", cioè, donna maltrattata. Le bellissime tavole che le illustratrici e gli illustratori, indicatici dal Centro LIBEX, ci hanno messo a disposizione, e che ringraziamo per questa loro sensibilità ed attenzione, ci offrono la possibilità immediata di vedere cosa può succedere sul corpo di una donna per le violenze agite da un uomo. Con le tavole del calendario – ha aggiunto l’avvocata Vigilante - intendiamo fare una mostra subito dopo l’emergenza Coronavirus così come abbiamo fatto con le foto "Le crepe nell'anima" di Olga Diasparro, foto che componevano il calendario 2020>>.

Le illustrazioni sono di Anne Derenne in arte ADENE, francese residente a Madrid, dell’illustratrice francese Bénédicte, di Doaa EL ADL vignettista egiziana nota per i suoi cartoni satirici con forti temi politici, sociali o religiosi, della marocchina Zainab Fasiki fumettista e attivista per i diritti delle donne e per la democrazia di genere, del vignettista turco Oğuz Gürel anche membro dell’Unione europea dei Cartoonists (FECO), di Kianoush Ramezani in arte Kianoush artista iraniano in esilio a Parigi come rifugiato politico, di Michel Kichka uno dei maggiori rappresentanti del fumetto israeliano, del giornalista e vignettista libanese Patrick Pinter, dell’olandese Tjeerd Royaards direttore di Cartoon movement, e degli italiani Maurizio Boscarol psicologo, informatico e fumettista, Virginia Cabras archeologa e vignettista satirica con lo pseudonimo di Alagoon e Marilena Nardi illustratrice che collabora con periodici nazionali e internazionali, vincitrice di diversi premi per la sua attività grafica ed editoriale.
 
<<Molto spesso la lotta contro la violenza sulle donne è vista come una battaglia specifica delle donne. Non è così. – ha affermato Thierry Vissol, direttore del Centro Librexpression-Fondazione Giuseppe Di Vagno (1889-1921) - La volontà di alcuni uomini, società o religioni, di considerarle inferiori, di avvilirle, di tenerle in schiavitù, di negare loro gli stessi diritti dei quali godono gli uomini, è una violenza simile a quella agita per ragioni di colore, di religione, di origine o di orientamento sessuale in alcune società o regimi. I diritti all’uguaglianza e alla dignità devono essere universali, non si possono declinare in livelli differenti o essere dimenticati secondo criteri fissati da norme sociali o dogmi religiosi. Una persona è una persona qualsiasi sia il suo sesso o la sua sessualità, il colore della sua pelle o il suo credo. Spetta a tutti coloro che credono nell’universalità dei diritti della persona, combattere queste violenze. Senza il rispetto delle persone e dei loro diritti non ci può essere libertà d’espressione. E non può esserci nemmeno in una società che considera metà della popolazione inferiore tanto da credere che non meriti la stessa libertà, la stessa considerazione e la stessa dignità degli uomini. Per tutti questi motivi – ha concluso Vissol - il Centro Librexpression-Fondazione Giuseppe Di Vagno (1889-1921) e i suoi membri (vignettisti e vignettiste, illustratori e illustratrici, fotografi e fotografe), sono pronti a mettere il loro talento, le loro matite o macchine fotografiche, al servizio del pieno rispetto di questi diritti umani inalienabili>>.

Il calendario “Femme Battue” (il cui costo ammonta ad € 8,50) può essere prenotato inviando una mail all’indirizzo di posta elettronica info@giraffaonlus.it
Il versamento potrà essere fatto sul c/c Banca Etica intestato a “Giraffa onlus” (Iban: IT53F0501804000000010001147 ) con la causale Calendario Giraffa 2021.
Per informazioni: 080 574 1461.

G.I.R.A.F.F.A. – O.N.L.U.S • via Napoli, 308 • 70123 BARI (Italia)

tel. +390805741461 •  tel/fax +390805741461 - E-mail: info@giraffaonlus.it. Sito web:www.giraffaonlus.it

Cod. Fisc. 93193630725


Una piccola anticipazione del bellissimo calendario:

Maggio illustrato da Kianoush Ramezani


Agosto illustrato da Doaa Eladl

Novembre illustrato da Marilena Nardi



Per quanto riguarda il matrimonio di Pinter

© Zainab Fasiki



© Alagon



lunedì 25 novembre 2019

25 novembre: No alla violenza contro le donne.


Occhio blu
GIO / Mariagrazia Quaranta
www.caricaturegio.altervista.it


Le botte fanno notizia, l'aggressività e la mancanza di rispetto no.
Ognuna di noi ha avuto a che fare almeno una volta con uomini violenti, o anche "solo" aggressivi, nella propria vita.
In famiglia, al lavoro o nel sociale.
Ognuna di noi al 99,99% ha in mente un uomo che le ha rovinato, se va bene solo in parte, l'esistenza almeno in uno di questi ambiti.
Mi spingo anche oltre nel rivendicare il nostro diritto di espressione a tutto tondo, lo facciamo con passione per le crisi internazionali e poco per noi stesse, e sono certa che qualcuno, anche donna, penserà che io stia esagerando e che quest'articolo non la riguardi.
Ma sono certa che a tutte sia capitato, molto più di una volta, di aver dovuto subire il comportamento sottile, a volte anche gentile, ma sistematico, di non ricevere l'attenzione dovuta da un uomo per la propria opinione, quando va bene di non poter finire una frase, di non ottenere in generale la giusta considerazione per idee e competenze personali.
E non sono solo le massaie le vittime di questa sottovalutazione paternalistica ma persino donne potenti come la Clinton.
Sottolineo che molti uomini sono già avanti in questo cammino soprattutto culturale, ma non dobbiamo perdonare gli altri che sono e vogliono rimanere indietro, affinchè non siano da esempio alle nuove generazioni.
La chiave è prima di tutto avere rispetto di noi stesse, lasciando i violenti, quelli "veri", e riprendendoci la nostra vita!
Una donna

Stop violence
Marilena Nardi




“È colpa delle donne", 4%.
”Se serie non vengono  stuprate", 6%.
"Se ubriaca è responsabile", 15%.
"Dipende da come si vestono", 24%.
“Se davvero non volessero...”, 40%.
Questo è ciò che pensano gli italiani secondo l’Istat.
E allora, di cosa parliamo?
#stopviolenzasulledonne
Antonella Napoli








Diventare
Gianlo / Gianlorenzo Ingrami

Partita
Gianlo / Gianlorenzo Ingrami


Pugno di mosche
Gianlo / Gianlorenzo Ingrami


Finché morte non vi separi...Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
- Until death separates you... International Day for the Elimination of Violence Against Women.
Marco De Angelis


VIOLENCES CONTRE LES FEMMES.
Dessin publié dans Le Monde.
Plantu

Paride Puglia


#violenzasulledonne #nonunadimeno #denuncia #25novembre
Durando


#violenzasulledonne #donne #nonunadimeno #ViolenceAgainstWomen #orangetheworld
Stefano Tartarotti


#violenzasulledonne
Lele Corvi


OGGI è una Giornata che non vorremmo MAI venisse "festeggiata" perché non vorremmo più sentire e vedere di donne ammazzate da uomini violenti e disumani..
Pietro Vanessi


w w w w w w w le Donne.....!!! 25 Novembre
Alfio Leotta


25 November    Doaa Eladl
stop violence Against Women
25 Nov 2019


Stop violence against women    Fadi Abou Hassan-FadiToOn
International Day for the Elimination of Violence against Women
25 Nov 2019


Le labyrinthe. Siné Madame N. 5.
Marilena Nardi



Alagon



where the wild roses grow
Fabio Magnasciutti



La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999. L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come data della ricorrenza e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica in quel giorno.
L'Assemblea Generale dell'ONU ha ufficializzato una data che fu scelta da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell'Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, tenutosi a Bogotà nel 1981.
Questa data fu scelta in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal considerate esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell'arretratezza e nel caos per oltre 30 anni. Il 25 novembre 1960, infatti, le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono stuprate, torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente.

***


giovedì 24 novembre 2016

Roma: "Riso amaro, mai più violenza contro le donne "


"Riso amaro, 
mai più violenza contro le donne ",
 la mostra ideata e curata da Julio Lubetkin 








La mostra "RISO AMARO. Mai più violenza contro le donne" a Roma al Centro Euroma 2, Viale Oceano Pacifico 83, dal 24 novembre al 4 dicembre.
A cura di Julio Lubetkin, con disegnatrici e disegnatori di tutto il mondo: Marghe Allegri, Altan, Samanta Sam Bartolucci, Mauro Biani, Luca Bertolotti, Massimo Bucchi, Bruno Bozzetto, Angel Boligan, Pat Carra, Lido Contemori, Deco Inkspinster, Marco De Angelis, Liza Donnelly, Fabio Magnasciutti, Marilena Nardi, Elena Ospina, Josè Palomo, Gianfranco Passepartout, Andrea Pecchia, Marlene Pohle, Cristina Sampaio, Sergio Staino, Mauro Talarico, Omar Turcios, Lucio Trojano, Silvia Ziche ...
il catalogo della mostra,



Scrive l'organizzazione sulla sua pagina FB:

"Mai come questa volta, abbiamo avuto tanta difficoltà a preparare il Festival. Tutto parte dalla tematica del 14° Festival Internazionale di Humor Grafica. Come è la nostra abitudine la Mostra la realizziamo invitando personalmente gli autori, che variano di volta in volta.
Non per giustificarci, volevamo invitare tutti, ma problemi di spazio per esporli, ci lo vietavano. Dopo,ed era molto importante per noi ,vista la tematica, abbiamo deciso come caratteristica fare una scelta importante, per noi normale, quella di coinvolgere per questa Mostra, come mai fatto in nessun evento di humour nel Mondo, dove quasi la metà degli autori presenti , sono disegnatrici e illustratrici di diverse latitudini. Questo ci ha obbligato per forza delle cose fare delle scelte. Alla fine, ci auguriamo di avere preparato un nuovo evento atipico, originale e molto rappresentativo. Sono in tutto 62 autori di 24 paesi, che sotto il titolo di RISO AMARO, ci raccontato con i loro disegni un “ Mai più violenza contro le Donne”."






In occasione della 14esima edizione del Festival Internazionale di Humour Grafico si è scelto di dedicare la rassegna al tema della violenza maschile, intitolando l’evento Riso Amaro e sottotitolandolo Mai più violenza contro le donne. Parafrasando il titolo di uno storico film italiano vogliamo così provare ad affrontare un argomento tanto serio quanto attualissimo, nella convinzione che la satira declinata in forma grafica possa svolgere – come storicamente è il suo ruolo – una importante funzione di riflessione e di denuncia, a maggior ragione rispetto a un crimine che trova sempre più riscontri e vittime nel nostro vivere quotidiano. Del resto, è la mission di ogni edizione del Festival Internazionale di Humour Grafico quella di stimolare la fantasia di umoristi, illustratori, caricaturisti nell’ambito di un unico tema, ben specifico. In queste occasioni autori/artisti di tutto il mondo sembrano percorrere su un’unica corsia ben definita una strada popolata da immagini provenienti da tutte le latitudini del pianeta. Il Festival così si trasforma in una autentica vetrina, dove autori e opere si confrontano con la complicità dello spettatore in visita: una manifestazione dove il protagonista è l’autore e chi ha organizzato la sua presenza solo il veicolo-motore di uno spazio messo a disposizione per un confronto fra idee, satira e humor grafico. Per noi che abbiamo fatto nascere e viviamo il Festival in tutti i suoi momenti (dalla ricerca attenta dei possibili protagonisti, passando poi alla preparazione per arrivare all’ultima fase del suo svolgimento) non si tratta certo di una operazione commerciale, vista la nostra natura di organismo no profit, quindi senza fine di lucro. Ci sentiamo, altresì, a pieno titolo ricercatori delle migliori espressioni proprie dell’humor internazionale, e la nostra storia - ormai pluriennale - dimostra come possiamo definirci soddisfatti del lavoro fin qui svolto visto che possiamo affermare di essere riusciti a raggiungere il traguardo che ci prefiggevamo. Questa ultima edizione della kermesse – data la delicatezza dell’intento rispetto all’argomento affrontato – rappresenta come meglio non si potrebbe il coronamento del nostro impegno. Non ultimo per importanza nello svolgimento di questo evento, la sensibilità ed il contributo delle Sezioni soci Unicoop Tirreno. Tratto importante di quest’ultimo Festival è quello di avere cercato (e ottenuto, con grande entusiasmo) la partecipazione di Autrici e Autori da tutto il mondo in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, indetta dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 1999 ma in Italia celebrata solo dal 2005. Un modo concreto di rendere onore ed esprimere solidarietà a tutte quelle donne vittime di violenze, in Italia e nel mondo: picchiate, umiliate, torturate e anche uccise, in molti casi davanti ai loro figli. Una carneficina che deve finire anche attraverso l’uso dell’ironia, forma d’arte capace di disarmare un numero infinito di ingiustizie, fin dall’alba dell’umanità.
 Julio Lubetkin - Direttore del Festival Internazionale di Humor Grafico


RISO AMARO
MAI PIÙ VIOLENZA CONTRO LE DONNE
Le opere esposte in questa 14esima edizione del Festival Internazionale di Humor Grafico provengono da ben 24 Paesi: Argentina, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Cuba, Ecuador, Egitto, Francia, Iran, Italia, Kosovo, Messico, Perù, Polonia, Portogallo, Russia, Spagna, Stati Uniti, Turchia , Ungheria, Venezuela. 
Hanno disegnato: 
Doaa Eladl, Adriana Mosquera/Nani, Pat Carra, Maria Josè Moquera/Sex, Ann Telnaes, Vilma Vargas, Elena Ospina, Marilena Nardi, Teresa Sdralevich, Cristina Sampaio, Marlene Pohle, Firoozeh Mozaffari, Samanta Bartolucci, Silvia Ziche, Liza Donnelly, Margherita Allegri, Anne Derenne/Adene, Elisabetta Decontardi/Deco, Halina Kuznicka, Patriycja Longawa, Rayma, Ana Pili, Maria Centeno, Cintia Bollo, Menekse Cam, Marina Bondarenko, Altan, Dalcio Machado, David Vela, Lucho Rossell, Oguz Gurel, Biratan Porto, Bruno Bozzetto, Mauro Biani, Angel Boligan, Karry, Ares, Omar Zevallos, Jaume Capdevilla/Kap, Gergely Bacsa, Klaus Pitter, Andrea Pecchia, Lido Contemori, Passepartout, Victor Bogorad, Victor Velez/Chubasco, Murat Ahmeti, Marco De Angelis, Luca Bertolotti, Dario Castillejos, Fabio Magnasciutti, Sergio Staino, Cristobal Reinoso/Crist, Mauro Talarico, Omar Turcios, Idigoras & Pachi, Maryam Seifollahi, Yayo, Lucio Trojano, Massimo Bucchi, José Palomo, Alex Falco.
La Mostra è a cura dell’Associazione Culturale Festival Grafico.
 Sito Web : www.festivalhumorgrafico.eu
 Facebook : festivalhumorgrafico
 Ideazione e direzione artistica: Julio Lubetkin
Consulenza artistica: Marilena Nardi
Progetto grafico e impaginazione: Luca Bertolotti
In copertina: illustrazione di Marilena Nardi - Italia
 In controcopertina : illustrazione di Doaa Eladl - Egitto
Stampa : Alegraf Stampa S.r.l. – Roma
Un particolare ringraziamento agli autori, a Laura Contemori ed Evelina Eroe per le traduzioni, a Tiziano Marelli per i testi, al Salon Internacional de Humor Grafico de Peru, Lucio Trojano, Marco De Angelis, Lido Contemori, Omar Zevallos.


la controcopertina di Doaa Eladl
«Sono partito da un concetto semplice: chi fa del male a una donna, prima ancora che malvagio, è stupido, non ragiona. Perciò l’immagine che mi è venuta in mente è quella del cervello. Ho disegnato due facce, una con un cervello grande, quello della donna, e una con un cervello piccolo, quello dell’uomo. Quando ci si sente inferiori, si prova invidia e rancore, è questo il fulcro della questione, è l’idea semplice che sta dietro al disegno che ho realizzato per la mostra Riso Amaro». Alla domanda “qual è la prima idea che gli è venuta in mente quando Julio Lubetkin – del Festival Grafico Associazione Culturale e direttore artistico del Festival Internazionale di Humour Grafico – l’ha invitato a disegnare sul tema della violenza sulle donne, risponde per direttissima, da par suo, Bruno Bozzetto, disegnatore e regista (con il corto Mister Tao vinse nel 1990 l’Orso d’oro al Festival di Berlino), maestro del cinema d’animazione che a 78 anni non smette di incantare con una tecnica di disegno che ha fatto storia.

L’inventore del celeberrimo Signor Rossi – emblema dell’italiano medio alle prese con il malcostume della propria società – a cui Marco Bonfanti ha dedicato il documentario Bozzetto non troppo, presentato all’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, è tra i disegnatori e le disegnatrici di ogni parte del mondo, dall’Africa all’Iran, dall’America all’Europa, che partecipano alla mostra di illustrazioni e di humour grafico, in programma dal 24 novembre al 4 dicembre presso il punto vendita Coop di Roma Eur, per dire Mai + violenza contro le donne, come recita il sottotitolo della mostra. Niente retorica, ma un po’ di humour e graffiante ironia per raccontare in punta di matita la triste realtà della violenza contro le donne. Donne come le altre che il 25 novembre per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne avranno i riflettori puntati addosso. Picchiate, torturate, uccise, spesso davanti ai figli: tante le storie di ordinaria follia, soprattutto tra le mura domestiche, nel Belpaese e nel mondo; e nonostante l’impegno delle associazioni di volontariato, dei Centri Antiviolenza, e un clima sociale di maggiore condanna della violenza rispetto al passato, c’è ancora molto da fare sotto il profilo normativo e dell’assistenza, sul fronte della prevenzione e per sensibilizzare l’opinione pubblica. A questo servono mostre come Riso Amaro, sfidando il rischio di banalizzare un tema così delicato.

«Quando si deve sintetizzare un tema, ad esempio, in un’immagine, si banalizza, si semplifica necessariamente. È vero, però, che più ci perdiamo in ragionamenti tortuosi, più si ingarbuglia una questione – spiega Bozzetto con l’acume che lo caratterizza –. Si sottovaluta la sintesi, il banale, che in realtà parte dal buon senso. Diciamo così: la verità è semplice, siamo noi che la complichiamo». Che cosa c’è di più chiaro, semplice e diretto di due cervelli a confronto o dell’immagine di un uomo chinato, con un fiore in mano, su una donna tanto distrutta da essere quasi senza forma? È questo un disegno, With love, di Marilena Nardi, docente di illustrazione all’Accademia di Belle Arti di Venezia, vignettista e grafica umoristica che sarà presente alla mostra con alcune opere. «Si disegna per esprimersi e per cercare di far passare un messaggio. Il disegno può servire a riflettere sul tema trattato, soprattutto se è forte e spinoso come quello della violenza sulle donne. Mi domanda se l’humour può ferire? Se il disegno o la vignetta sono fatti bene, se sono chiari e non si prende di mira la vittima, non si ferisce nessuno, non si può essere fraintesi. Il problema è semmai che stiamo perdendo la capacità di leggere il disegno – commenta Nardi di ritorno da una delle tante rassegne a cui partecipa in Italia e nel mondo –: oggi siamo bombardati di continuo da immagini che passano rapide, mentre per essere capita l’immagine, per coglierne il senso, ha bisogno di un po’ di tempo, di preparazione, di cultura. Una buona vignetta dovrebbe innanzitutto far riflettere. Poi, se può far sorridere si aggiunge un valore in più. Ma quasi sempre è un riso amaro. Come il titolo della mostra...».

A fustigare la meschinità di atti brutali con la leggerezza delle loro opere d’arte, oltre a Bozzetto e Nardi, anche altre firme famose, da Altan a Bucchi, da Liza Donelly (The New Yorker) a Staino, da Crist (Argentina) a Doaa Eladi (Egitto), 62 opere in tutto di 24 paesi, per una mostra dedicata da Unicoop Tirreno al 25 novembre. «È cresciuta col passare del tempo la sensibilità delle nostre Sezioni soci intorno a questa data – dichiara Paolo Bertini, responsabile soci di Unicoop Tirreno –, tante e diverse sono state le iniziative organizzate in tutti i territori. Allora abbiamo pensato di unire le forze e di dare vita a un’unica iniziativa di ampio respiro per contribuire, con il linguaggio semplice e immediato del disegno, a farci riflettere tutti su questo dramma della nostra società. E perché se ne continui c'è il catalogo della mostra, a disposizione delle Sezioni soci di Unicoop Tirreno». Ci ha raccontato l’insegnante dell’Accademia delle Belle Arti che a Scandiano, nell’ambito del FestivLOVE, una bambina chiedeva al suo papà, guardando l’immagine di un uomo che calpestava il corpo di una donna, il perché di quella violenza. Il papà cercava di minimizzare con una spiegazione sbagliata («le sta offrendo un fiore... la donna sta dormendo»), ma la bimba aveva decifrato il messaggio alla perfezione. «Un episodio che mostra bene come i grandi non sappiano o non vogliano vedere e capire, mentre basterebbe soffermarsi un po’ a ragionare», sottolinea Nardi. La mostra a Roma Eur serve proprio a questo.

da TRATTO DISTINTIVO
di Rita Nannelli

di Lucio Trojano

domenica 26 giugno 2016

GB. le vignette del Brexit (2 parte)

GOD SAVE the QUEEN
Gradimir Smudja



may as well publish today's drawing here. I had to draw SOMETHING. Very painful. Mad Britannia
Andy Davey



Het schone plaatje, zonder tekst.
The Scream 2016 #Brexit #Cameron #Merkel #Rutte
Ruben L. Oppenheimer










Peter Brookes




Volltreffer...England wird Europameister, wetten?
Grolik






Cornwall votes for Brexit then pleads to keep EU fundingCornwall recieves millions of pounds in EU subsidies every year...

http://www.independent.co.uk/news/uk/home-news/brexit-cornwall-issues-plea-for-funding-protection-after-county-overwhelmingly-votes-in-favour-of-a7101311.html
Luc Descheemaeker



Brexiting the Brexit    Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
Nuff said.
24 Jun 2016


Britain leave the European Union    Doaa Eladl
Britain voted to leave the European Union
25 Jun 2016


Brexit...    Pedro X. Molina
...
24 Jun 2016


(continua)