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venerdì 27 ottobre 2023

Ciao direttore! per Sergio Staino gli amici artisti.

ciao Sergio è proprio il caso di dire "riposa in pace", dopo tanto dolore grazie per l'impegno, per la lotta per aver cercato ostinatamente, fino all'ultimo, quell'angolo di luce nei tuoi occhi per i brevi momenti condivisi chissà come avresti trattato questi tempi bui tu che al buio davi del tu
Fabio Magnasciutti


Se ne va un grandissimo amico.

Un affabulatore eccezionale, una persona splendida dotata di grande senso dell'umorismo".

Dino Aloi, vignettista e storico della satira, conosceva Staino dal 1983 e con lui aveva un forte legame.
    "Era molto preciso nelle sue vignette, riusciva a far sorridere anche raccontando aneddoti, le sue esperienze. Gli abbiamo attribuito nel 2002 il premio Giorgio Cavallo. Fu una grande festa: ci intrattenne con i suoi ricordi, anche quelli su Cavallo che conosceva bene" ricorda Aloi che, con Claudio Mellana, organizzò in quell'occasione una grande mostra dedicata a Staino a Moncalieri (Torino).
    "Ha quasi inventato un genere perché da comunista - osserva Aloi - diventò l'anima critica del Pci: attraverso il suo personaggio Bobo ha raccontato il teatrino della politica degli ultimi quarant'anni. Ha fatto satira politica vista dall'interno, un grande intellettuale della sinistra che amava e però criticava, Non potevi non volergli bene. Era un geniale battutista, bravissimo anche disegnatore. Ultimamente purtroppo tutti sanno che aveva problemi di vista" Staino aveva creato la copertina per Buduar, la rivista satirica online che Aloi dirige con Alessandro Prevosto. Insieme hanno tenuto conferenze sulla storia della satira. "A scoprirlo - ricorda Aloi - fu nel 1979 Oreste del Buono che pubblicò le sua vignette su Linus. Fu direttore dell'Unità e prima, nel 1986, l'inventore di Tango, il supplemento dell'Unità, poi diventato Cuore sotto la direzione di Michele Serra. Ha ideato supplementi come La domenica del cavaliere, molto divertente e raffinato, Emme. Amava molto i giovani. La stessa ElleKappa maturò proprio con lui".
    "Mi mancherà tantissimo, oltre che un amico, era la persona giusta a cui chiedere un consiglio", dice con tristezza Aloi.
 

Per Sergio
Ellekappa 




Ciao Direttore

Ti ringrazio di avermi fatto fare un pezzetto di strada con Te. Grazie alla pubblicazione su Buduàr e su L'Unità, quando eri Direttore del giornale, ho vissuto la bellissima avventura del World Press Cartoon.

Conservo le tue email con molto affetto!

Gio


Sul giornalone della Stampa per l'omaggio a Staino ho plagiato alcuni suoi sodali di Tango
Andrea Bozzo


Ciao Staino.
Lele Corvi



Voglio salutare Sergio con questo disegno, che realizzai per la simpatica mostra organizzata nel 2020, a Firenze, dal comune amico Stefano Giraldi per i suoi ottant'anni (e per quelli di Francesco Guccini) dal titolo "Ottanta voglia di raccontare". E ricordando il nostro ultimo allegro incontro in occasione di "Racconti nella Rete" a Lucca. Ciao Sergio!
Le mie più sincere condoglianze alla famiglia.
Marco De Angelis




È morto Sergio Staino. Vorrei dire qualche parola in più sul nostro rapporto. Complicato, oppure molto semplice: non so. Magari ci proverò, ma per ora lascio la parola a Bobo: la scena è sua.

#staino #bobo #sergiostaino #vignetta #fumetto #memeitaliani #umorismo #satira #humor
Mario Natangelo



Ciao Staino
Romaniello U.


A Sergio Staino Sergio Staino Due
#satira #bobo #SergioStaino #perte
Kutoshi Kimino



by Joshua Held



#SergioStaino La mia vignetta oggi nel paginone dedicato a Sergio, su 
@repubblica
Mauro Biani


#SergioStaino 💗 #propagandalive
Makkox



È morto Sergio Staino.
#Staino #SergioStaino #satira #lutto #scomparsa #Bobo
Tartarotti


SERGIO STAINO, UN COMUNISTA ERETICO MA ANCHE ORTODOSSO 
L'AMICO MICHELE SERRA LO RICORDA COSÌ SU “LA REPUBBLICA” 
■ di Michele Serra per “la Repubblica”
Sergio Staino non è stato solo un grande autore e narratore satirico (uno dei più importanti del Novecento italiano). È stato anche un intellettuale generoso e indomabile, neppure scalfito dal sospetto che la politica, la cultura, l’arte potessero mai perdere rilievo e significato sotto i colpi dei tempi nuovi. Intellettuale nel senso più profondo e più concreto del termine: una persona che suscita pensiero, lo provoca, lo organizza, e nel tumulto che ne deriva si sente vivo e utile.
Oggi, in un mondo ideologicamente scardinato, non è facile capire quale ingegnoso, incredibile azzardo fu il suo “Tango”: un giornale di satira dentro l’organo ufficiale del Partito comunista, "l'Unità", un bivacco chiassoso e programmaticamente libero dentro le mura già intaccate ma ancora imponenti di quel partito che per lui, come per milioni di italiani, era ancora casa e chiesa. Sergio, in quell’ormai lontano ’86, era già il padre di Bobo. Ovvero l’autore di una vera e propria saga del disincanto, autobiografia collettiva di un mondo perfettamente cosciente della morte dell’ideologia eppure appassionatamente vivo, persona per persona; e fermamente intenzionato a non diventare mai cinico, mai immeschinito.
In quelle strisce l’intenzione artistica di Staino era indistinguibile da quella politica: quel gruppo di famiglia era una specie di parlamentino domestico. Bobo è una delle più fortunate, limpide applicazioni dell’idea sessantottina che niente è solo privato, niente solo politico. Si trattava di elaborare il lutto (la casa comune si stava sfarinando, la Bolognina era alle porte) senza piangersi addosso e anzi ridendo di sé stessi, terapeuticamente, intelligentemente. Bobo lo faceva a partire dai suoi esordi politici giovanili, la militanza in un partitino marx-leninista settario e moralista del quale parlava quasi con tenerezza, come di una malattia formativa. Da quell’angustia il giovane Staino, architetto già con il guizzo del disegnatore, era sortito con una gran voglia di campo aperto e di avventura intellettuale.
Ma la vittoria di Bobo, il suo successo ben presto molto solido, non gli bastava. Bobo era un eroe collettivo, insieme a Cipputi è stato ed è il testimone impavido di un trapasso d’epoca di quelli che tutto travolgono tranne i sentimenti forti e i princìpi solidi. Il suo romanzo non poteva esaurirsi nell’autobiografia, era un romanzo sociale ed era un romanzo politico. Aveva necessità di compagni di viaggio e andò a snidarli quasi ovunque. (Me, molto giovane, mi inchiodò al bar Basso di Milano dicendomi: tu sei un autore di satira. Non mi risultava e glielo dissi, ma non mi sembrò che la mia opinione reggesse davanti alla sua, che era quella di un capo).
Ancora oggi mi chiedo come abbia fatto, Sergio, a mettere insieme un gruppo di autori così lontani tra loro e così lontani da lui, gli anarchici, i menefreghisti, quelli del Settantasette, i comunisti, i radicali, gli allegri sporcaccioni “alla francese”, i moralisti pan-politici. Con un tasso di narcisismo e di ombrosità che, per giunta, tra i satirici è spesso altissimo, perché alla foga politica tocca sommare la prosopopea artistica. Ma la sua fiducia nella interminabile e sempre inconclusa discussione che costituisce l’essenza stessa della sinistra era così forte da vincere una scommessa che, sulla carta, sembrava quasi insensata. Andrea Pazienza con Ellekappa, Vincino con Altan, Angese con Domenico Starnone, Mannelli con Francesco Guccini, tutto si tenne. E Paolo Hendel, David Riondino, le feste di Tango a Montecchio: “Cuore” fu, di quella storia, una fortunata discendenza. Il figlio di quel padre.
Già lo slogan di lancio di “Tango”, ovvero “chi si incazza è perduto”, diceva tutto dello spirito di Sergio, che era aperto, curioso, disponibile, mai arcigno, mai escludente. Da Mao a Matteo Renzi (non è una battuta, è l’enunciazione di una vastità) non c’è fase o personaggio della storia della sinistra e della post-sinistra con i quali Sergio non avesse voglia di aprire un contraddittorio permanente. Perché Sergio aveva la fortuna di essere – o di essere diventato per intelligenza e per voglia – al tempo stesso un eretico e un ortodosso, un riformista e un incendiario, un polemico e un tollerante, un uomo di partito e un artista irriducibile a qualunque convenienza politica, una persona schieratissima eppure dal giudizio sempre libero. Lasciando un segno che, a volerlo intendere, è tanto più importante quanto più la discussione pubblica va facendosi acrimoniosa e suscettibile: essere appassionati ed essere tolleranti non solo non è incompatibile, ma l’una e l’altra facoltà possono darsi reciproco sostegno. “Chi si incazza è perduto”.
Le persone che, sulla scena artistica e culturale italiana, devono qualcosa a Sergio Staino sono parecchie: la sua capacità di “fare ambiente” e anzi crearne di nuovi, la sua voglia di animare giornali, riempire teatri, organizzare incontri è stata ininterrotta (fino alla presidenza del club Tenco, la cui rassegna è in corso proprio in questi giorni sul palco dell’Ariston). Ha fatto incontrare persone, ha incrociato altri artisti e li ha fatti incrociare tra loro, ha preso di petto i leader della sinistra da pari a pari, è intervenuto in tutti o quasi i dibattiti esistenti perché rimanersene zitto non era nelle sue facoltà. Ha sollecitato chiarimenti e ha sollevato polemiche, e sempre come se nessuna partita fosse chiusa e tutte le occasioni ancora aperte. Era ottimista, spiritoso, coraggioso. Non si è mai arreso alla cecità progressiva che lo ha tormentato per quasi tutta la vita. Ha continuato a lavorare con l’aiuto di suo figlio Michele e il sostegno inesauribile di sua moglie Bruna.
Mancherà molto a chi gli ha voluto bene. Oltre agli amici, milioni di lettori, che gli saranno sempre grati per avere raccontato gli sconvolgimenti della sinistra italiana come se la sinistra, anche in mezzo ai cocci, fosse ancora una comunità, e il suo viaggio non debba mai avere fine.






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mercoledì 13 settembre 2023

"La misura del Mondo", la mostra di LIBEX a Conversano BA

 By PAGINA21.EU


Alla 19° edizione del Festival Lectorinfabula,

la mostra le vignette satiriche sul tema “Misurare il Mondo”


«Misurare il Mondo» è il tema della 19° edizione del festival culturale europeo “Lectorinfabula”, organizzato dalla Fondazione “Giuseppe Di Vagno (1889-1921)”, e della mostra di vignette di satira politica del suo Centro Librexpression/Libex per la promozione della libertà di espressione e della satira politica.

Il festival «Lectorinfabula» https://www.lectorinfabula.eu/ si svolgerà a Conversano (BA) dal 18 al 23 settembre 2023. Propone più di 100 eventi aperti a tutti, in vari luoghi del centro storico della città di Conversano. Dibattiti, confronti, presentazioni di libri e interviste, mostre fotografiche e di satira, workshop e laboratori per le scuole, proiezione di film, reading e letture dal vivo, con decine di ospiti provenienti da tutte le parti d’Europa: autori, opinion leader, giornalisti, studiosi e intellettuali, vignettisti editoriali.

Lanciare uno sguardo oltre i confini per uscire dal chiuso del proprio giardino e posare lo sguardo oltre l’orizzonte è l’obiettivo affascinante e ambizioso del Festival che intende sostenere il dibattito pubblico e sollecitare una continua riflessione sul nostro presente.


La mostra di vignette di satira politica sarà accolta nel Chiostro del Monastero di San Benedetto, dove resterà aperta al pubblico fino alla fine dell’anno.

È composta di 96 vignette di 40 famosi artisti internazionali, selezionate tra le 1.750 vignette di satira politica pubblicate da marzo 2020 - data della sua creazione - sulla rivista web della Fondazione: www.pagina21.eu.
 I temi affrontati - con talento, ironia e umorismo a volte nero - sono quelli che sconvolgono il mondo: la pandemia da Covid19, la guerra in Ucraina, la geopolitica e i numerosi conflitti, il cambiamento climatico, l’Europa e la politica italiana, la violenza contro le donne, l’intelligenza artificiale.


«Misurare il mondo» ha sempre ispirato l'Homo sapiens nel bene e nel male. Troppo spesso in peggio, come per tracciare confini o conquistare territorio e ricchezza degli Altri. Ha certamente permesso agli uomini, grazie al genio inventivo che appartiene loro, di immaginare di essere in grado di dominare la natura. Tuttavia, l'umanità - o almeno coloro che si ritengono i suoi leader – stenta a considerare gli innumerevoli limiti della propria attività predatoria, limiti che ora sono stati superati e minacciano la sua esistenza.

È probabile che l’inizio del secondo decennio del XXI° secolo sia quello di una rivoluzione che cambierà il futuro dell’umanità.

Una rivoluzione, riuscita o meno, non è mai spontanea, né nata dal nulla. È sempre il risultato di un periodo più o meno lungo durante il quale, parafrasando il drammaturgo francese Pierre Corneille, “il fuoco che sembra spento, spesso dorme sotto la cenere».

Da qualche anno, si sta vivendo un periodo in cui il fuoco degli effetti negativi della scienza e del produttivismo riemerge dalla cenere, creando disfunzionamenti sociali e climatici sempre più numerosi e difficilmente controllabili. Disfunzionamenti che si aggiungono alle tensioni geopolitiche e alla competizione delle grandi potenze per l’accesso alle materie prime e per la dominazione del mondo.

Sembrerebbe che, al di là delle sue qualità inventive, dei suoi doni artistici, della sua capacità di astrazione, della sua spiritualità e della sua limitata generosità, l'Homo sapiens abbia inscritto nei suoi geni egoismo, violenza e sottomissione. Troppi fatti ne danno una triste immagine: la permanenza delle guerre con la loro coorte di crimini e sofferenze, sfollamenti e migrazioni delle popolazioni; le disuguaglianze e la povertà a livello nazionale e internazionale; la violenza contro le donne e le disuguaglianze di genere; un rapporto poco consapevole con la politica se non un totale disinteresse; e la servitù volontaria alle nuove tecnologie. Nonostante tantissimi aspetti positivi, strumenti elettronici e Intelligenza Artificiale potrebbero mettere fine ai modelli di società̀ basati sulle relazioni umane e trasformare l’uomo in macchina o renderlo succube delle tecnologie e di quelli che le controllano.


Un catalogo cartaceo, a colori di 72 pagine, che riprende, con commenti, le opere esposte nella mostra, sarà disponibile nella libreria del festival al prezzo di € 10,00.

Disponibile anche il sesto numero del Giornale di Libex, “il nuovo giornale di satira estemporanea internazionale per ballare sul ponte del Titanic” dedicato all’analisi dell’impatto dell’Intelligenza Artificiale - 24 pagine di articoli scritti da studiosi e giornalisti, illustrati con vignette satiriche da autori di tutto il mondo - sarà in vendita nella libreria del Festival al prezzo di € 2,00.



Adene (Francia_Spagna)-Europa e migranti.


Ramses (Cuba_Svizzera)-dibattito politico.




Marco De Angelis (Italia)- Calcoli robotici.



Lido Contemori (Italia)-politica moderna.


Andrea Arroyo (Mexico_USA)-Our Place in the Universe-Webb telescope.

 


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il catalogo online grazie a Egypt Cartoon
https://anyflip.com/dbmck/gutr/

La copertina del catalogo e della locandina della mostra sono opere di Fabio Magnasciutti.

giovedì 7 settembre 2023

Mostra: Risate piccanti (Diamante CS)

TUTTI I GIORNI ORE 19/24

 Lungomare (Zona palme)

Mostra di satira Risate Piccanti

Disegni e vignette di 42 artisti

da diciotto paesi del mondo

a cura di Julio Lubetkin

https://www.peperoncinofestival.org/


 "Risate piccanti" mostra dedicata al peperoncino e organizzata dal 18° Festival Internazionale di Humor Grafico (a cura di Julio Lubetkin), che si tiene a Diamante dal 6 al 10 settembre. 

The "Hot Laughters" exhibition on the hot chili pepper, organized by the 18th International Festival of Graphic Humor (curated by Julio Lubetkin) which is held in Diamante (Italy) from 6 to 10 September.



Alcune delle tante vignette dedicate ai peperoncini:


© Lido Contemori

© Marco De Angelis

© Marilena Nardi

© PassePartout

© Pecchia

© Mauro T

© Lele Corvi

© Momot

© JBosco

© Turcios

© Davide Charlie Ceccon

© Jezek

© Igor Vartchenko

© Waldez




...sul lungomare di Diamante è tutto pronto per la 31.edizione del Diamante Peperoncino Festival...noi siamo presente con il nostro 18.Festival Internazionale di Humor Grafico...Risate Piccanti...tanti auguri all'Accademia Italiana del Peperoncino 🌶...in bocca al lupo...

Julio Lubektin

giovedì 10 agosto 2023

The European Cartoon Award announces its 2023 Shortlist

 



The best editorial cartoons of the year: The

European Cartoon Award announces its 2023

Shortlist

For immediate release

Media contact: Emanuele Del Rosso, emanuele@europeanpressprize.com


Amsterdam, NL (August 10, 2023): The European Press Prize and

Studio Europa Maastricht, founders of the European Cartoon Award,

proudly announce the 16 Nominees of the 2023 edition of the

contest. This year’s Shortlist includes cartoons selected among over

400 entries from more than 25 countries.


Sixteen nominated cartoons

The works of the 16 finalists were selected from over 400 entries coming from more

than 25 countries, European and beyond, by a Jury composed of award-winning

cartoonists, journalists, and experts.


Niels Bo Bojesen, Danish cartoonist and Chair of the Panel of Judges:

“During the lengthy process of selection, it has been rewarding to witness

the variety and mastery of the many submissions, ranging from sheer

poetry to stark and striking statements - and anything in between. As

always it is difficult - and sometimes painful - to have to choose from an

even field, but recognising the shared capacity of the members of the Jury, I

am confident we have been able to help shine a light on the high level of

current European editorial cartooning.”


Here is the list of the 16 Nominees the finalist cartoons belong to:

Angel Boligán (Mexico), António Antunes (Portugal), Ben Jennings (United

Kingdom), Cláudio Antônio Gomes (Brazil), Cristina Sampaio (Portugal), Emad

Hajjaj (Jordan), Harry Burton (Ireland), Marco De Angelis (Italy), Marilena Nardi

(Italy), Mihai Gabriel Boboc (Romania), Patrick Chappatte (Switzerland), Plop &

KanKr (France), Raimundo Rucke Souza (Brazil), Sinisa Pismestrovic (Austria),

Tjeerd Royaards (The Netherlands), Víctor Solís (Mexico).

Emanuele Del Rosso, Deputy Director of the ECA:

“The 16 finalists, and in general the entire Longlist, show us so clearly that

editorial cartoons are like an antibody that helps us keep our society healthy.

Cartoonists point to all the problems, the pathogen agents, that attack our

democracies. They point them out to us and, hopefully, help us deal with such

issues. I am very proud of being part of the ECA, because we help cartoonists

doing their precious job.”


ECA2023_Angel Boligán (Sciences Humaines).





ECA2023_ Antônio Antunes (EXPRESS).



ECA2023_Ben Jennings (The Economist).


ECA2023_Cláudio Antônio Gomes (MUNDIARIO).

ECA2023_Cristina Sampaio (Público).



ECA2023_Emad Hajjaj (Cartoon Movement).


ECA2023_Harry Burton (Irish Examiner).


ECA2023_Marco De Angelis (Buduàr).


ECA2023_Marilena Nardi (Domani).



ECA2023_Mihai Gabriel Boboc (FirstNews.ro).



ECA2023_Patrick Chappatte (Der Spiegel).



ECA2023_Plop & KanKr (Le Monde).


ECA2023_Raimundo Rucke Souza (Cartoon Movement).


ECA2023_Sinisa Pismestrovic (Kleine Zeitung).



ECA2023_Tjeerd Royaards (Trouw).



ECA2023_Víctor Solís (EFEVerde).



The 2023 Panel of Judges

The jury for the 2023 edition consists of: the winner of the European Cartoon

Award 2022 Carlos Fuentes, from Cuba, Danish cartoonist Niels Bo Bojesen (Chair),

Dutch cartoonist Jip van den Toorn, French journalist Catherine André, and French

cartoonist and President of Cartooning for Peace Patrick Lamassoure.

Before narrowing down to the 16 Nominees, the ECA 2023 jury selected a Longlist of 40

cartoons, listed below.

The Award Ceremony in The Hague

The Winners of the ECA 2023 will be announced on September 14, at the Beeld & Geluid

museum in The Hague. The Ceremony will be part of the first edition of the ECA

‘Cartoons Day’, a one-day event entirely dedicated to editorial cartoons.

From the early afternoon until the late evening, experts, activists, artists and cartoonists

will sit together in the rooms of the Beeld & Geluid Museum of The Hague for

workshops and panels, book presentations and talks. They will connect with their

audience, draw their cartoons, and teach the subtle art of editorial cartoons.

After 18.30, when all the afternoon activities will finish, the Award Ceremony will begin,

and this year’s Judges will present the Winner, Runners-up and Honourable Mentions on

stage.

After the Award Ceremony, an exhibition showcasing the 40 longlisted works of the ECA

2023 will be inaugurated in the main hall and entrance of the museum. The exhibition

can be seen until 3 December 2023.

Registrations for the event are open, at this link: https://www.eventbrite.nl/e/eca-

cartoons-day-2023-award-ceremony-exhibition-opening-tickets-630038300517


THE ECA 2023 SHORTLIST AND LONGLIST


ECA 2023 Shortlist:

Angel Boligán (Mexico), António Antunes (Portugal), Ben Jennings (United

Kingdom), Cláudio Antônio Gomes (Brazil), Cristina Sampaio (Portugal), Emad

Hajjaj (Jordan), Harry Burton (Ireland), Marco De Angelis (Italy), Marilena Nardi

(Italy), Mihai Gabriel Boboc (Romania), Patrick Chappatte (Switzerland), Plop &

KanKr (France), Raimundo Rucke Souza (Brazil), Sinisa Pismestrovic (Austria),

Tjeerd Royaards (The Netherlands), Víctor Solís (Mexico).


ECA 2023 Longlist:

Apart from the shortlisted cartoonists above, the Longlist includes:

Ahmad Rahma (Turkey), Darko Drljevic (Montenegro), Gabriele Corvi (Italy), Gatis

Šļūka (Latvia), Hajo De Reijger (The Netherlands), Khalid Cherradi (Morocco), Luc

Vernimmen (Belgium), Maarten Wolterink (The Netherlands), Max Murashko

(Ukraine), Michael Kountouris (Greece), Muzaffar Yulchiboev (Uzbekistan), Nahid

Maghsoudi (Iran), Oleksiy Kustovsky (Ukraine), Osama Hajjaj (Jordan), Paolo

Lombardi (Italy), Pawel Kuczynski (Poland), Petar Pismestrovic (Austria), Philippe

Baumann (Switzerland), Sanaz Bagheri (The Netherlands), Silvan Wegmann

(Switzerland), Silvano Mello (Brazil), Stellina Chen (Taiwan), Thiago Lucas (Brazil),

Vladimir Kazanevsky (Ukraine).


About the European Cartoon Award

The European Cartoon Award was founded by the European Press Prize and Studio Europa Maastricht

in 2019 – the year in which the New York Times decided to stop running editorial cartoons altogether.

We award courage and quality in the field of cartooning and foster conversation on the topic of

Europe.

Quality journalism is of vital importance to healthy democracies – and cartoonists play a crucial role

in this system of checks and balances. Their creations are the hallmark of an open society: often just a

single image, they hold up a mirror, make change negotiable and induce public debate.

Cartoons are an important part of an open debate, of questioning both old ideas and introducing new

ones. Yet, more than any other form of journalism, cartoons are feeling the strain of the shrinking

space for freedom of expression.

To encourage cartoonists to continue their essential task, we have launched the European Cartoon

Award, worth €10,000.


For the full list of longlisted and shortlisted cartoons, visit

www.europeanpressprize.com/the-best-editorial-cartoons-of-the-year-the-european-

cartoon-award-announces-its-2023-shortlist

For information on the ECA, visit www.europeancartoonaward.com

For inquiries about the European Cartoon Award event in The Hague, contact

emanuele@europeanpressprize.com


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Il vignettista cubano Carlos David Fuentes è il vincitore dello European Cartoon Award 2022. Due secondi classificati a pari merito, tra cui la vignettista italiana Marilena Nardi.