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venerdì 25 maggio 2018

Torino: La Costituzione a colori. I primi 47 articoli illustrati e la sua storia attraverso il disegno satirico


Il presidente del Consiglio regionale del Piemonte
ha il piacere di invitare la S.V. alla presentazione della mostra

La Costituzione a colori
I primi 47 articoli illustrati e la sua storia attraverso il disegno satirico

Intervengono

Mario Dogliani, professore emerito di Diritto costituzionale nell’Università
di Torino
Dino Aloi, presidente Centro Studi Vivere dal Ridere
Claudio Mellana, vicepresidente Centro Studi Vivere dal Ridere

Giovedì 31 maggio 2018, ore 17.00
Palazzo Lascaris - Sala Viglione
via Alfieri 15, Torino

Ingresso libero fino a esaurimento posti
R.S.V.P. tel 011 5757.211 - 357 • rel.esterne@cr.piemonte.it


Art. 2
© Sironi





Torino, 17 maggio 2018


La Costituzione a Colori, a 70 anni dalla promulgazione
con articoli illustrati da disegnatori d’epoca e da vignettisti contemporanei


Giovedì 31 maggio alle 17 a Palazzo Lascaris (via Alfieri 15 a Torino), il presidente del Consiglio regionale inaugura la mostra “La Costituzione a Colori, I primi 47 articoli illustrati e la sua storia attraverso il disegno satirico”.
Intervengono: Mario Dogliani, professore emerito di Diritto costituzionale nell’Università di Torino, Dino Aloi e Claudio Mellana, presidente e vicepresidente del Centro Studi Vivere dal Ridere, curatori della mostra.

La mostra “La Costituzione a Colori” è un omaggio alla nostra Carta fondamentale, a settant’anni dalla sua promulgazione, articolata in due sezioni.

Nella prima parte vediamo una serie di disegni satirici e umoristici estrapolati dai giornali pubblicati in Italia tra il 1943 e il 1948 che illustrano il difficile cammino che portò alla promulgazione della Costituzione. Scorrendo le tavole ci troviamo davanti a grandi artisti come Giovannino Guareschi (di cui ricorrono quest’anno i 50 anni dalla morte) che sulle pagine di Candido fu portavoce dell’anticomunismo ed altri, come il gruppo di Don Basilio, che sostenevano invece le ragioni del comunismo. Tra le vignette d’epoca più curiose spiccano quelle disegnate da Federico Fellini con una striscia di Giacomino e la testa di Giuseppe Garibaldi che, capovolta, diventa il volto di Stalin.

La seconda parte della mostra presenta invece i primi 47 articoli della Costituzione illustrati, con vignette inedite, da quattro disegnatori contemporanei: Fabio Sironi (Corriere della Sera), Lido Contemori (già collaboratore del gruppo Repubblica L’Espresso), Marco De Angelis (è stato vignettista de Il Popolo e collaboratore di Repubblica), Gianni Chiostri (ha disegnato per le pagine di Stampa e Avvenire). Questi artisti della matita hanno interpretato, con sensibilità e umorismo arricchiti da colori vivaci, i contenuti della nostra Carta costituzionale che riguardano i diritti e i doveri dei cittadini.
L’immagine simbolo della mostra e del catalogo (Il Pennino editore) illustra l’Articolo 2 sui diritti inviolabili: Arlecchino (il nord) e Pulcinella (il sud), ai lati del simbolo della Repubblica, si telefonano unendo così le due parti dell’Italia.


La mostra “La Costituzione a Colori” è aperta al pubblico a Palazzo Lascaris dal 31 maggio al 29 giugno 2018, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17. Ingresso gratuito.

Art. 17
©  Lido Contemori

Travaso 48 - Alcide De Gaspari
Travaso 48 - Nenni

Marforio 45 - re

Art.33 istruzione
© Marco De Angelis

Art. 29

© Chiostri
La mostra è un omaggio alla Costituzione italiana ed è articolata in due sezioni.
La parte iniziale presenta i primi 47 articoli illustrati da quattro assi della matita: Sironi, De Angelis, Chiostri e Contemori che hanno interpretato, con sensibilità e umorismo, i diritti e i doveri dei cittadini.
La seconda parte della mostra consiste in una serie di disegni satirici e umoristici sul tema della promulgazione della nostra Costituzione, estrapolati dai giornali pubblicati in Italia tra il 1943 e
il 1948.
La mostra è visitabile
dal 31 maggio al 29 giugno 2018
Galleria Carla Spagnuolo
Orari: lunedì-venerdi 9.00-17.00
www.cr.piemonte.it/mostre

mercoledì 9 maggio 2018

Museo Luigi Mallé: conferenza "Giovannino Guareschi, libera penna in libero cuore" con Dino Aloi.




Sabato 12 maggio 2018 ore 17.30 
al Museo Luigi Mallé 
via Valmala 9 – Dronero (Cn) 
nell’ambito della mostra
 Storie dal mondo piccolo al mondo grande
 Conferenza 
Giovannino Guareschi, libera penna in libero cuore

Con DINO ALOI

Coordina IVANA MULATERO

   Ritorna a Dronero sabato 12 maggio 2018 alle ore 17.30 presso il Museo Luigi Mallé il giornalista, vignettista, storico della satira, collezionista ed editore Dino Aloi per ripercorrere con il suo sguardo esperto la straordinaria attività disegnativa di Giovannino Guareschi di cui sono ora in mostra al Museo Luigi Mallé di Dronero cinquanta tavole originali provenienti dall’Archivio Guareschi di Roncole Verdi (Parma).

giovedì 14 dicembre 2017

Città di Carmagnola: "Con tanti auguri sorridenti", mostra a cura di Dino Aloi


La locandina disegnata da Dino Aloi



Città di Carmagnola
Assessorato alla Cultura

Con tanti auguri sorridenti
Quando gli umoristi si scambiano gli auguri di Natale

mostra a cura di Dino Aloi

15 dicembre 2017 / 14 gennaio 2018
Palazzo Lomellini Carmagnola
piazza S. Agostino 17


Orario:
giovedì, venerdì, sabato 15,30 – 18,30
domenica 10,30 – 12,30 / 15,30 – 18,30

inaugurazione venerdì 15 dicembre ore 18,00

ingresso libero

re 15,e 15,30enica ore 10,30 - 12,30 / 15,30 - 18,30
Atmosfera natalizia, ma anche tanto buonumore nella mostra di fine anno a Palazzo Lomellini (Carmagnola) che, dal 15 dicembre 2017 al 14 gennaio 2018 presenta Con tanti auguri sorridenti”, una singolare raccolta di divertentissime tavole realizzate da umoristi famosi per lo scambio degli auguri di Natale
Una serie di foglietti, stampe originali o tipografiche, fotocopie colorate e ciclostili, raccolti dall’Editrice Il Pennino di Torino, in un periodo di circa venticinque anni.
Il percorso espositivo, curato da Dino Aloi, presenta una raccolta di disegni e biglietti, in larga parte inediti, provenienti da collezioni private: circa 300 modi diversi di farsi gli auguri realizzati da 90 firme dell’umorismo, fra autori nazionali ed internazionali.
Si passa da disegni dell’umorista Giorgio Cavallo, inviati negli anni Sessanta, a sue opere originali realizzate per le occasioni festive, per arrivare ad una collezione che parte dagli anni Ottanta e giunge fino ai nostri giorni. Affascinante la varietà della tipologia espressiva che spazia dalle fotocopie colorate in originale, alle cartoline stampate in tipografia o con il sistema digitale, fino ad arrivare ai file inviati attraverso la posta elettronica, sempre in maggior crescita nell’ultimo periodo.

Segnaliamo grandi maestri come Osvaldo Cavandoli, ideatore di Mr. Linea per i Caroselli della Lagostina, Marco Biassoni, altro protagonista con il suo Re Artù di indimenticabili siparietti per la Gran Pavesi. E come se non bastasse, si possono osservare i disegni di Bruno Bozzetto, tra i più apprezzati registi del cinema di animazione mondiale, così come quelli di Marilena Nardi, artista amata in tutto il mondo grazie al suo tratto elegante e poderoso.

Tra gli altri si potranno ammirare i colori sfolgoranti di Giuliano, le trovate di Bruna e Paparelli o l’eleganza dei francesi Rousso, Million, San Millan e Ballouhey e ancora la freschezza di Milko e di Bernardi o le geniali trovate di Origone.

La mostra è realizzata in collaborazione con il giornale on line www.buduar.it che da alcuni anni dedica uno speciale proprio agli auguri che gli umoristi si scambiano a Natale.

Anche questa volta il pubblico di Palazzo Lomellini potrà ammirare, nelle sale della Civica Galleria d’Arte Contemporanea, una mostra di notevole valore artistico, un’esposizione di opere nelle quali l’arguzia e l’abilità di ciascun disegnatore impreziosiscono il messaggio augurale, con esiti di grande fantasia e raffinata giovialità.
Sarà un invito a vivere le prossime festività aggiungendo ai tanti auguri che dispenseremo, il dono semplice e sempre molto gradito di un sorriso sincero.

Info: Comune di Carmagnola Ufficio Cultura 011.9724238
www.palazzolomellini.com



Gli auguri di Bruno Bozzetto



L’augurio degli auguri

Ci sono davvero tanti modi di scambiarsi gli auguri di Natale o di felice anno nuovo. Da un bacio a una parola, da un biglietto ad un regalo. E il modo può anche essere umoristico o divertente in particolare quando a scambiarsi gli auguri sono gli stessi artisti. Nasce, infatti, da questa tradizione consolidata l’idea di questa mostra in cui vengono presentati 300 modi diversi di vedere la festività e i relativi auguri, realizzati da 90 artisti del disegno umoristico. E le proposte sono davvero molte, sia pur essendo state scelte accuratamente dal materiale di due collezioni private.

Si passa da disegni mandati all’umorista Giorgio Cavallo negli anni Sessanta a sue opere originali realizzate per le occasioni festive, per arrivare ad una collezione che parte dagli anni Ottanta e giunge fino ai nostri giorni. E’ affascinante la varietà della tipologia espressiva. Si passa infatti da fotocopie colorate in originale a cartoline stampate sia presso tipografie sia successivamente con il sistema digitale, per arrivare, nel corso del tempo, ai file inviati attraverso la posta elettronica, sempre in maggior crescita nell’ultimo periodo. Diverte quindi constatare come la tecnologia abbia sempre più “contaminato” anche il settore del disegno umoristico, permettendo però ad alcuni di mandare dei piccoli filmati animati. Su tutto questo però resta una gran parte di disegni originali realizzati appositamente e in copia unica, inviati all’amico umorista. E proprio questi originali, irripetibili, rappresentano l’anima vera di questa mostra. Questi disegni sono realizzati su ogni tipo di supporto, dal foglio per la fotocopia al cartoncino su misura alla cartolina originale spedita e quindi con timbro e francobollo.

Per permettere una visibilità più efficace i disegni sono stati tematizzati, altra operazione interessante, che ha portato a scoprire (ma forse si poteva sospettare) che la figura di Babbo Natale è quella a farla da padrone, mentre quella della Befana è quella che riscuote meno successo. Poverina, del resto era anche stata abolita per lungo tempo. Altri temi che rappresentano una costante sono quelli delle renne, della natività o della stella cometa, senza dimenticare il nuovo anno o l’albero di Natale. Un insieme allegro e colorato di argomenti che sono affrontati in modo davvero sorprendente dai vignettisti attraverso la varietà di tratti e una fantasia che non conosce confini. In ultimo è stata individuata una sezione che definirei “mista” e che comprende più argomenti nello stesso tempo oppure esce dai confini del tradizionale augurio. Del resto è il pensiero legato alla festività che interessa anche da un punto di vista sociologico e popolare, per cui ogni persona è libera di inviare per Natale ciò che più ritiene opportuno. Alcuni artisti legano il tema natalizio all’argomento del momento, che sia la pace, l’inquinamento o le tasse. L’importante è che la battuta sia efficace e renda bene l’idea. La carrellata è internazionale anche se, ovviamente, sono prevalenti gli artisti italiani seguiti a ruota dai francesi. E che firme interessanti e conosciute compaiono nell’esposizione!


Si passa da grandi maestri come Osvaldo Cavandoli, ideatore di Mr. Linea per i Caroselli della Lagostina, a Marco Biassoni, altro protagonista con il suo Re Artù di indimenticabili siparietti per la Gran Pavesi. E come se non bastasse, si possono osservare i disegni di Bruno Bozzetto, tra i più apprezzati registi del cinema di animazione mondiale, così come quelli di Marilena Nardi, artista amata in tutto il mondo grazie al suo tratto elegante e poderoso. Ma, come abbiamo detto, la lista comprende 90 autori che sarebbero tutti da citare per le doti artistiche inconfondibilmente espresse. L’impianto della mostra è tenuto insieme dal sorriso, qualche volta amaro, qualche altra sarcastico e persino un tantino irriverente, ma mai volgare, spesso all’insegna di un senso dell’umorismo che manifesta un pensiero decisamente più profondo, un pensiero che sedimenta e porta a una riflessione, volta comunque alla distensione.

Ecco dunque sfilare i colori sfolgoranti di Giuliano, le trovate di Bruna e Paparelli o l’eleganza dei francesi Rousso, Million, San Millan e Ballouhey e ancora la freschezza di Milko e di Bernardi o le geniali trovate di Origone. Per tutti i gusti davvero e sono certo troverete qualche idea divertente per poter fare gli auguri nei prossimi anni. La mostra è in collaborazione con il giornale on line www.buduar.it che da alcuni anni dedica uno speciale proprio agli auguri che gli umoristi si scambiano a Natale. Se andrete a cercare questi numeri troverete ancora tantissimi altri modi divertenti di vivere la festa. In conclusione non resta che fare tanti auguri, magari vivendoli come una pausa di serenità e meno come fenomeno consumistico.

Dino Aloi

Gli auguri di Marco Biassoni

Gli auguri di Osvaldo Cavandoli

Gli auguri di Riccardo Bernardi



Elenco artisti, realizzatori dei biglietti di auguri:
Pierre Ballouhey, Ferruccio Alessandri, Dino Aloi, Anja e Benny Naselli, Athos Careghi, Gianni Audisio, Fabio Bacci, Franco Bacci, Carlo Baffi, Orazio Bartolozzi, Battì (Batti Manfruelli), Giovanni Beduschi, Belli (Gastone Bellincampi), Franco Bergamasco, Adolf Born, Aldo Bortolotti, Bruno Bozzetto, Franco Bruna, Gianni Carino, Ernesto Cattoni, Michele Cavaliere, Sergio Cavallerin, Giorgio Cavallo, Osvaldo Cavandoli, Davide Ceccon, Cesar (Cesare Lo Monaco), Gianni Chiostri, Christine Traxeler, Mariano Congiu, Lido Contemori, Marco De Angelis, Paolo Del Vaglio, Franco Donarelli, Sergio Fedriani, Cinzia Ghigliano, Ghino Corradeschi, Roberto Giannotti, Guido Giordano, Giox (Giovanni Sorcinelli), Giuliano Rossetti, Antonio Guarene, Emilio Isca, Gianni Isidori, Alfio Leotta, Enzo Lunari, Dario Mairano, Ugo Marantonio, Marco Biassoni, Antonio Mascia, Melanton (Antonio Mele), Claudio Mellana, Milko Dalla Battista, Georges Million, Moise (Paolo Moisello), Gaspare Morgione, Marilena Nardi, Franco Oneta, Franco Origone, Palex (Alessandro Prevosto), Danilo Paparelli, Carlo Peroni, Raymond Peynet, Marlene Pohle, Mihaita Porumbita, Massimo Presciutti, Bruno Prosdocimi, Riccardo Bernardi, Liviano Riva, Robert Rousso, Oscar Sacchi, Eugenio Saint Pierre, Ugo Sajini, François San Millan, Giusepe Scapigliati, Fabio Sironi, Giorgio Sommacal e Augusto Rasori, Giovanni Soria, Carlo Squillante, Carlo Sterpone, Achille Superbi, Lucio Trojano, Antonio Tubino, Gianfranco Uber, Antonio Vedù, Pino Zac (Giuseppe Zaccaria), Rino Zanchetta, Leonardo Zaza, Silvia Ziche, Fabrizio Zubani.

lunedì 20 novembre 2017

MA COS'È QUESTA CARTA? di Dino Aloi



Dino Aloi


MA COS'È QUESTA CARTA?


 Appunti per un’indagine metodologica su caricatura, umorismo, satira e fumetto


copertina di "Ma cos'è questa carta?"

© Edizioni Il Pennino - Torino 2017
Via Monte Rosa 106 - 10154 Torino



Di prossima pubblicazione il libro "Ma cos'è questa carta?", una raccolta di tutti gli scritti di Dino Aloi realizzati in occasione di mostre, eventi, articoli e introduzioni di libri.
460 pagine che rappresentano la passione per la storia della satira e per l'umorismo.

In copertina: scritta su elaborazione grafica di testate di giornali (L'Asino,
Retro copertina: l'autore visto da Fabio Sironi

I dati contenuti sono davvero molti e spaziano nei vari capitoli da piccole indagini nel mondo del fumetto a introduzioni a iosa su argomenti molto diversi di cui mi sono occupato, per arrivare a profili di autori (che nella realtà andrebbero ad arricchire i 54 profili presentati nel libro Non se ne avvertiva il bisogno) per arrivare ad una serie di interviste ormai lontane nel tempo a giganti del disegno come Giorgio Cavallo, Franco Bruna, Karel Thole o Carlo Jacono.




vignetta di Dino Aloi


D'Alema - la mossa del cavallo
Franco Bruna




BIOGRAFIA DELL’AUTORE

Dino Aloi (Torino 1964), giornalista-pubblicista iscritto all'Albo dal 1990, ha diretto vari periodici tra cui la rivista satirica Sbadiglio. Laureato in Lettere moderne, Semiologia, con una tesi sui meccanismi di comunicazione dell’umorismo e della satira. Vignettista e illustratore ha collaborato con La Gazzetta dello Sport, Radiocorriere TV, La Notte, La Gazzetta del Piemonte, Paese Sera, Il Travaso, Mondo B, Sport Sud, Missioni Consolata, Il Lunedì di Repubblica Meditime, Almanach Vermot ed altre. Ha realizzato vignette per la trasmissione Gran Premio in onda su Rai Uno in prima serata nel 1990. In totale ha pubblicato più di 4.000 vignette. Autore di testi per fumetti disegnati da Cesare Lo Monaco pubblicati sulle riviste Piccolo Missionario, Messaggero dei Ragazzi e il Corrierino dei Piccoli. Ha esposto in rassegne umoristiche di tutto il mondo, vincendo talvolta qualche riconoscimento. Tra gli altri Bordighera, Oldemburg (Germania), Haifa (Israele), Gallarate, Vercelli. Ha tenuto mostre personali a Saint Jean Cap Ferrat, St. Esteve, Laveno e Firenze. Suoi disegni sono esposti in permanenza in musei tedeschi, turchi, spagnoli, giapponesi e brasiliani. Curatore e coordinatore di antologie satiriche, come “Caro Giulio” (su Andreotti, 1987), “Un lavoro da ridere” (sulla Camera del Lavoro, Feltrinelli 1991), “Mal costume mezzo gaudio” (antologia di vignette di Giorgio Cavallo, 1992), “L'altra storia d'Italia” (1996). Con Silvia Jacovitti ha realizzato un'antologica dedicata alla figura del grande artista “Benito Jacovitti”. Ha curato poi, con Emilio Isca, un altro evento analogo, sull'artista francese “Raymond Peynet” (Peynet, tutto l'amore che c'è, 2001) mentre nel 2004 con Alberto Gedda e Gian Paolo Caprettini dà vita alla mostra “Una TV da Ridere”. Nello stesso anno con Aldo Mola realizza il volume “Giovanni Giolitti nella satira politica” e ancora nel 2005 organizza una grande antologica dedicata a “Bruno Bozzetto”. Con Paolo Moretti ha curato “Storia d’Italia nel pennino della satira” (2006) e “Ludere et ledere” (2007). Per la Regione Valle d’Aosta ha realizzato nel 2008 “Il Sorriso Graffiato” e nel 2009 “La Valle dei Fumetti” e per il comune di Sarezzo “Far West, si replica in Valtrompia” (2007). Ha diretto con Alessandro Prevosto il Museo del Sorriso di Bajardo (in Liguria). Con Claudio Mellana ha dato vita al Premio "Giorgio Cavallo" per la Satira e l'Umorismo e realizzato nel 2010 il dizionario “Umoristi in Piemonte”. Sempre nel 2010 in collaborazione con lo storico Aldo Mola e il collezionista Paolo Moretti realizza “Dalla Storia alla satira”. Nel 2011 per il Consiglio regionale del Piemonte organizza la mostra “La donna immaginata, l’immagine della donna”, nel 2012 “Da moneta unica a unica moneta”, esposizione internazionale sul tema dell’euro, nel 2013 “Casimiro Teja”, grande antologica sull’artista, e nel 2014 “Matite di Guerra”, una mostra sulla prima guerra mondiale con materiale preso da giornali italiani, francesi, inglesi, olandesi e tedeschi. Dal 1981 ha organizzato circa 300 esposizioni, pubblicato come editore (Il Pennino) 200 volumi e realizzato una ventina di libri per altri editori come esperto e storico della satira. Dal 2012 è il direttore responsabile del mensile on line Buduàr (www.buduar.it)


giovedì 22 dicembre 2016

Per un mondo migliore e più solidale nel 2017! (seconda parte)



Alexander Dubovsky. Ukraine


Dibujo de Ortifus - Valencia.


Per un mondo migliore e più solidale nel 2017!
Da Francisco Punal Suarez

L'Humour, essendo rischioso e non avendo confini nel paese della fantasia, è in grado di affrontare in modo creativo, con le sue desacralizadoras armi, qualsiasi soggetto della vita sociale.
L'umorismo è un'arma di analisi, si tratta di una risorsa di intelligenza.

Non ci sono valori "sacri" che non possono essere esaminati con il prisma dell'umorismo.
Ora, accanto ai festeggiamenti per il Natale e il nuovo anno, ho ricevuto molti biglietti d'auguri dai colleghi cartoonist, dove ognuno di loro ci offre una visione particolare di questo evento, che dovrebbe provocare riflessione in mezzo al caos, l'egoismo, l'ambizione, l'indifferenza, la mancanza di solidarietà e le guerre, che caratterizzano il pianeta in cui viviamo.
Una data come questa, è per molti artisti, un mero pretesto per parlare di questioni di natura umana, o di attualità, che affliggono milioni di persone in questo mondo convulso,  ma sempre attraverso il prisma di umorismo e satira.
Speriamo che il panorama mondiale sia molto diverso nel 2017, e che la pace prevalga sulla terra!
Per tutti i lettori di FANY - BLOG ,  auguro il meglio per il prossimo anno, con la buona salute, il benessere e  che non manchi assolutamente l'humour!


Dibujo de Jarape - Colombia.


Dibujo de Cebula - Polonia.



GIO - Italia

Dino Aloi - Italia.




¡Por un mundo mejor y solidario en el 2017!
Por Francisco Punal Suarez
El humor, al ser arriesgado y no tener fronteras en el país de la imaginación, es capaz de abordar creativamente, con sus armas desacralizadoras, cualquier tema de la vida social.
El humor es un arma de análisis, es un recurso de la inteligencia.

No existen valores “sagrados” que no puedan ser examinados con el prisma del humor.
Ahora, próximo a las festividades por la Navidad y el Año Nuevo, he recibido múltiples tarjetas  de los colegas caricaturistas, donde cada uno de ellos nos ofrece una visión particular sobre este acontecimiento, que debe provocar una reflexión en medio del caos, egoísmo, ambición, insolidaridad y guerras, que caracterizan al planeta donde vivimos.
Una fecha como esta, es para muchos artistas, un mero pretexto para referirse a temas de la naturaleza humana, o a asuntos de candente actualidad, que afectan a millones de personas en este mundo convulso, siempre con el prisma del humor o la sátira.
¡Ojalá que el panorama mundial sea bien distinto en el 2017, y que predomine la paz en la tierra!
¡A todos los lectores de Fany Blog, les deseo lo mejor para este año que comienza, con mucha salud, bienestar y que el  humor no falte!

Gergely Bacsa - Hungría.


Valery Momot - Ucrania.


Tarek Benbaba - Marruecos.


Nenad Ostojic - Croacia.


Ciro D·Oriano - Italia.


Fenamizah, rivista umoristica turca


Osvaldo Macedo de Sousa - Portugal.jpg


For a better and more supportive world in 2017!
By Francisco Punal Suarez
Humor, being risky and having no borders in the country of the imagination, is able to creatively address, with its desacralizadoras weapons, any subject of social life.
Humor is a weapon of analysis, it is a resource of intelligence.

There are no "sacred" values ​​that can not be examined with the prism of humor.
Now, next to the festivities for Christmas and the New Year, I have received multiple cards from the cartoonist colleagues, where each one of them offers us a particular vision about this event, which should provoke reflection amid the chaos, selfishness, ambition , Insolidaridad and wars, that characterize the planet where we live.
A date like this, is for many artists, a mere pretext to talk about issues of human nature, or hot topics today, affecting millions of people in this convulsive world, always with the prism of humor or satire.
Hopefully, the world outlook will be quite different in 2017, and that peace will prevail on earth!
To all readers of Fany Blog, I wish you the best for this year that begins, with health, well-being and humor that is not lacking!

Ľubomír Kotrha- Eslovaquia.

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(continua)

Per un mondo migliore e più solidale nel 2017! (prima parte)

sabato 10 settembre 2016

Le sfide dell’Europa in 50 vignette.

15 SETTEMBRE - 25 SETTEMBRE  |  ORARI DI APERTURA 10.00 - 13.00  /  17.00 - 21.00
MONASTERO DI SAN BENEDETTO - CONVERSANO

| EXIT | POPULISMI | EURO | LIBERTÀ DI ESPRESSIONE | TERRORISMO | IMMIGRAZIONE | GOVERNANCE |
LE SFIDE DELL'EUROPA IN 50 VIGNETTE





Le sfide dell’Europa in 50 vignette. (altre info su facebook: https://www.facebook.com/events/779551105481989/)


"All’interno del suggestivo Monastero di San Benedetto di Conversano, in mostra cinquanta vignette satiriche che raccontano i grandi temi legati all'Europa. Dall'exit ai populismi, dalla libertà di espressione all'euro, dal terrorirmo all'immigrazione e governance. 

Tra gli autori delle vignette Sergio Staino, Agim Sulaj, Tom Janssen, Niels Bo Bojesen, Corvo Rosso, Marco De Angelis, Assunta Toti Buratti, Dino Aloi, Nicolas Vadot, Uber, Ioannou, Fabio MagnasciuttiMarco Tonus, Patrick Chapatte, Gian Lorenzo Ingrami, Arend Van Dam, Costanza Prinetti, Alessio Atrei, Furio Sandrini, Walter Leoni - Totally Unnecessary Comics, Andrea Righi, Carlo Casaburi, Frankezze, Duccio Maria Gambi, Andrea Righi, Marilena Nardi, Kap, Ramses Morales (The Cartoon Movement) , Maurizio Boscarol, Paride Puglia e altri ancora.
  

La mostra è a cura di Thierry Vissol.
Apertura: 10:00-13:00 / 17:00-21:00"



“Europa che fatica!”,
vignetta realizzata da Marilena Nardi per l'edizione 2016 del concorso
Una vignetta per l'Europa.
Le sfide dell’Europa
   Alla fine degli anni Novanta, responsabile dell'informazione dei consumatori per il passaggio
all'euro, giravo l'Europa, provando a stimolare l'impegno degli enti locali nella formazione dei loro cittadini. Durante uno di questi giri, incontrai il Presidente di una Regione francese, un giurista, eminente professore di diritto internazionale ed europeista convinto. A lui chiesi perché non organizzava un dibattito con la sua giunta al fine di lanciare e finanziare un'operazione di informazione-formazione dei cittadini sul cambiamento della moneta – un cambiamento non semplice per dire il meno. Mi rispose: "Non posso, l'euro e l'Europa sono dei temi che irritano, rischio la mia maggioranza".
Una reazione che era condivisa da molti dei miei contatti politici, sindacalisti o associazioni di consumatori, reazione tuttora sempre più diffusa. Cinque anni dopo, ero responsabile per
lo sviluppo di una nuova politica audiovisiva d'informazione sull'Europa. Lavoravo quindi con le principali testate audiovisive europee. Alla mia domanda: '' Perché al di là della cronaca europea ma declinata sempre in chiave nazionale, non parlate di politica e di politiche europee. Non sono temi che toccano la vita dei cittadini?''
 La risposta era sempre la stessa: ''L'Europa non fa audience.''
   Qualche anno fa, ho ricevuto la missione di provare a creare uno spazio pubblico (cioè di dibattito politico aperto) europeo nello spazio pubblico italiano. Una delle mie prime mosse fu di informarmi sulle scuole di giornalismo e sui programmi dedicati alla formazione dei loro studenti, sul funzionamento, le competenze, i mezzi e le politiche delle istituzioni europee. Rimasi molto stupito nel constatare che tali materie fossero marginali se non completamente
assenti. Ovviamente, esistono bravi giornalisti in grado di parlare con cognizione di causa dei temi europei. Tuttavia sono una minoranza, spesso marginalizzati nelle loro testate. Questo spiega in gran parte perché, ancora oggi - sessantacinque anni dopo la creazione della prima istituzione europea (la CECA la Comunità europea del carbone e dell'acciaio) - si può ancora sentire sulle grandi reti audiovisive giornalisti confondere il Consiglio d'Europa con il Consiglio europeo, attribuire all'Europa delle competenze che non ha o leggere, in un grande quotidiano nazionale in occasione del recente incontro estivo, dei primi ministri francese, tedesco e italiano a Ventotene, referenza ad un tale "Arturo" Spinelli invece che Altiero
Spinelli.
   I cittadini sono presi in una tenaglia. Da un lato, dei politici che in materia d'Europa applicano l'atteggiamento dello struzzo o la usano come capro espiatorio. Dall'altro, dei media e dei giornalisti che rinunciano a quello che dovrebbe essere il loro ruolo: quello di mediatori - a tutto vantaggio della cronaca nera (24h 7giorni alla settimana) e dello spettacolo di questa cronaca (che purtroppo fa audience). Un ruolo ben definito dal giornalista Giorgio Zanchini:
'Il giornalismo è tuttora selezione, gerarchizzazione e presentazione di informazioni
finalizzate alla riduzione della complessità sociale.' Non è quindi stupefacente la regressione del dibattito politico europeo, della consapevolezza dei cittadini in materia di democrazia e di vedere fiorire invettive e parolacce piuttosto che argomenti e dibattiti; di leggere commenti sui social networks che paragonano politica Europea e nazismo, utilizzando un'inflazione di parole inadeguate, superlative, senza misura e storicamente sbagliate per qualificare situazioni
assolutamente incomparabili. Non è stupefacente la reazione dei cittadini britannici, inizialmente rallegrati del risultato del referendum per poi rimpiangere l'esito, giustificandosi di avere votato il Brexit su base di "inaccurate information" (informazione sbagliata)
ricevuta.
    Pubblicizzando la sesta edizione del concorso "Una vignetta per l'Europa",
concorso di vignette satiriche dedicate ai temi europei, un commentatore mi ha scritto: ''Perché fare un concorso per aumentare la critica all'Europa?''
    La mia risposta è semplice. Perché, contrariamente a molti altri tipi d'informazione, la satira non ricerca il protagonismo. Va al di là dalla società del "selfie" e dello spettacolo, un'evoluzione sociologica amplificata dall'uso e abuso dei social networks e dal "surfing veloce" sulle onde inarrestabili d'informazioni spesso inverificabili. Un tipo di società analizzata da Guy Debord, già nel 1967: "Tutta la vita delle società nelle quali predominano le condizioni moderne di produzione (aggiungerei: e di consumo) si presenta come un'immensa accumulazione di spettacoli… la realtà sorge nello spettacolo, e lo spettacolo diventa
reale.'' Perché appunto, la satira, quando fatta da professionisti che rispettano il loro pubblico, mette – con ironia - il dito nella piaga dei malfunzionamenti politici, sociali, economici; nella piaga sanguinosa dell'abbandono dei nostri valori democratici ed europei, come la solidarietà. Perché la satira è un colpo di frusta che dovrebbe contribuire ad aprire dibattito, contestazione e critica costruttiva, cioè nel senso positivo e cartesiano del termine. Perché, la satira ben fatta pone delle domande cruciali, con un umorismo che per natura deve essere graffiante, caricaturale. Delle domande alle quali politici, funzionari, giornalisti e specialisti dovrebbero essere desiderosi di rispondere. Delle domande che dovrebbero nutrire un sano dibattito politico e democratico. Delle domande alle quali i cittadini hanno il diritto di
ricevere risposte vere e non anestetizzate. Un dibattito al quale tutti noi cittadini abbiamo il dovere di contribuire per costruire un futuro vivibile.
    Queste sono le fondamenta della democrazia, secondo me. Spero che la selezione delle vignette di questo catalogo che toccano le pieghe e le sfide presenti e future dell'Unione ne sia una dimostrazione.
Thierry Vissol
Ideatore e presidente
della giuria del Concorso
"Una vignetta per l'Europa"







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Alcuni degli autori di questo catalogo :



“L'attentato a Bruxelles sembra la trama di un
copione già scritto. Anche noi però abbiamo avuto
la nostra strategia della tensione, che ha raggiunto
il culmine con la strage della stazione di Bologna.
Ecco, noi dobbiamo sapere che l'esercizio della
distinzione è decisivo. Un esercizio che, tra ascoltare
le notizie più importanti o leggere gli articoli
della maggioranza dei giornali, sembra abbiamo
dimenticato. Occorre che ognuno di noi abbia la
capacità di distinguere quelli che sono i processi
sociali e criminali, dai fenomeni religiosi e, all'interno
della dimensione religiosa, chi è a favore dell'assimilazione
dell'occidente. E aiutarli.”
Paride Puglia


“La satira, commento e informazione al tempo
stesso, è fatta di immagine e ragionamento, tutt'uno
sul filo del sorriso, divertito o amaro che sia.
Come la libertà di pensiero si manifesta nella satira,
così la mancanza di libertà non la indebolisce,
ma la rafforza. E' compito del disegnatore satirico
pungolare e stimolare.”
Marco De Angelis


“La satira è l’unica arma non violenta di cui possiamo
disporre. È un potente mezzo comunicativo
di denuncia sociale di cui abbiamo sempre più
bisogno. Senza la satira, il mondo sarebbe più triste
di quello che è”.
Giuseppe La Micela


“Credo che la satira possa sensibilizzare e cambiare
le coscienze. Sia come una lente attraverso
cui guardare e capire meglio la società e la politica.
In ogni caso, umorismo e satira svelano la
realtà e ne forniscono un’interpretazione acuta e
infine offrono un sorriso e, a volte, la speranza di
un cambiamento.”
Marilena Nardi





“Il Nobel per la Pace attribuito ad una Europa
che in realtà, e purtroppo, non ha ancora realizzato
quell’unità politica essenziale ad agire
come soggetto politico autorevole sulla scena
mondiale.
È quella manifestazione di pensiero talora di
altissimo livello che nei tempi si è addossata il
compito di castigare ridendo mores, ovvero di
indicare alla pubblica opinione aspetti criticabili
o esecrabili di persone, al fine di ottenere,
mediante il riso suscitato, un esito finale di
carattere etico, correttivo cioè verso il bene.”
Gianfranco Uber

“Che la satira potesse diventare oggetto di attacco
terroristico credo non fosse immaginabile
nemmeno in romanzi di “fantastoria”.
Eppure è successo, sotto gli occhi del mondo.”
Dino Aloi


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La mostra delle vignette fa parte del Festival
 LECTOR INFABULA'16

IL  TEMA




GUARDA IL MONDO DOVE VA

Il mondo gira
E cambia anche molto in fretta.
Quanti saremo nel 2050?
L’Asia e l’Africa messe insieme rappresenteranno il 75 % della popolazione mondiale. L’Europa invece sarà più piccola.
Meno giovani e meno ricchi. Conteremo di meno.
Così cambiano gli scenari e si formano nuovi ordini mondiali.
Per il momento si vede solo molto disordine.
Il fondamentalismo ha dichiarato guerra all’occidente colpendo l’Europa nel cuore, nei suoi diritti, nella sua libertà.
Hanno ferito anche la satira, ma non riusciranno ad opporsi alle armi della cultura.
Intanto il populismo e i nazionalismi tornano di moda. Addio democrazia?
Sono finiti i partiti, è iniziata l’era dei meet-up, dei followers, dei gruppi social.
Gli interessi sono sempre meno collettivi e sempre più individuali.
I tempi si accorciano le distanze fisiche pure ma alla fine i divari e le diseguaglianze restano quelle.
Saremo tutti iper-connessi, tracciati, controllati. in una parola sola: trasparenti!
Saremo figli della quarta rivoluzione industriale.
Mentre il Novecento ci ha lasciato e forse anche lo Stato sociale.
Ma come sarà il nostro futuro?
Alla fine i problemi del mondo sono sempre gli stessi:
il controllo politico e militare, le migrazioni e la demografia, l’ambiente e la salute, Il petrolio e l’energia.
Siamo saliti su un treno ad alta velocità e non possiamo scendere in corsa.
Intanto… guardiamo il mondo dove va!