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lunedì 8 marzo 2021

L' 8 marzo 2021 visto dalle donne

 Meno Mimose, più quote rosa.




Meno Mimose, più quote rosa.
per Domani, 8 marzo 2021.
Giornata Internazionale dei Diritti della Donna.
l'8 marzo è tutto l'anno ❤️
#EditorialeDomani #Domani
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#CartooningforWomen
#CartooningforPeace
#MarilenaNardi #NardiCartoons

8 Marzo, Giornata Internazionale dei Diritti della Donna.

Durante la pandemia, sono state soprattutto le donne a perdere il loro impiego. Con le scuole chiuse, si sono occupate dei figli, dei malati, della famiglia. Il loro lavoro è stato considerato "sacrificabile". 

Buon 8 marzo di lotta a tutte ❤

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#CartooningforWomen

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#MarilenaNardi #NardiCartoons

[il presente, 8 marzo 2021]




"L’8 marzo non è la giornata delle femministe, ma la giornata internazionale delle donne. Questo, forse, varrebbe la pena che venisse ricordato. Perché né una donna è per forza femminista (peccato), né una persona femminista è necessariamente donna (sorpresa!)."

le parole sono di Silvia Gola, il testo completo su Domani.

Sul numero in edicola oggi ci sono molti articoli dedicati all'8 marzo, che non è una festa, non lo è mai stata... Segnalo in prima, l'editoriale di Giorgia Serughetti, a pag. 2 un articolo sulla questione delle quote rose (introdotte in Italia dieci anni fa) a firma di Giovanna Faggionato e a pag.3 "il Manifesto della cura" di Francesca De Benedetti.

Giornata Internazionale dei Diritti della Donna.

l'8 marzo è tutto l'anno ❤️

#EditorialeDomani #Domani

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#CartooningforWomen

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#MarilenaNardi #NardiCartoons


Un augurio di conquista della parità
GIO/ Mariagrazia Quaranta






NicoComix



Diamoci un taglio!

Dedicata a tutte le donne che hanno paura di stringere quelle forbici e a tutte quelle che le aiutano a farlo.

La mia vignetta per SputnInk

#diamociuntaglio
#violenzadigenere #internationalwomensday #controlaviolenzasulledonne #lottomarzo #festadelladonna #8marzo #vignetta #inchiostroresistente #sputnink #alagon 





Rayma Suprany






Mahnaz Yazdani
8 March 2021
Women's job insecurity




“Celebrate Women Every Day” published last week. Today is #InternationalWomensDay lots of work to do to achieve #equality.
Day 356 Sheltering in love.
#feministart #AndreaArroyoArt #feministartist #WomenArtists  #feminism #WomenIllustrators #WomensHistoryMonth  #WomensDay



Batom, Lápis & TPM 2021
Mostra virtuale per vederla cliccare qui

 La mostra, purtroppo data la pandemia, solo in formato virtuale, celebra la Giornata internazionale della donna e avrà 70 opere, a cui si può accedere attraverso il sito web della Mostra Internazionale dell'Umorismo. Batom, Lapis & TPM è realizzato dal Municipio, attraverso il Segretariato Comunale dell'Azione Culturale (Semac), il CEDHU Piracicaba (Piracicaba National Graphic Humor Center) e il Piracicaba International Humor Salon. Questa edizione ha ricevuto 110 opere di 45 vignettiste da 11 paesi.




Cécile Bertrand (Belgique / Belgium)
"The wage gap - Abyssal! "



Marie Morelle (France)



Omaggio alle donne vignettiste di Francisco Punal Suarez




Omaggio alle donne fumettiste 
Di Francisco Punal Suarez

 Questo 8 marzo, Giornata della donna, data per rivendicare i loro diritti, le loro richieste di parità di retribuzione nei lavori in cui gli uomini guadagnano di più, il loro ruolo educativo nella famiglia, il loro contributo scientifico alla società e in altri molteplici compiti, voglio ricordare la performance delle vignettiste e promotrici dell'umorismo nel loro lavoro quotidiano. 
 Salutiamo oggi queste donne artiste che con la loro creatività e fantasia danno il meglio di sé, esprimono i loro punti di vista, in difesa di un mondo migliore, che non cessano nelle loro lotte e nei loro desideri, e che vanno ascoltate e rispettate. 
 Va notato con giustizia che molti di questi fumettiste, illustratrici e designer, che non concepiscono la vita senza umorismo, sono emarginate e discriminate nel loro lavoro, per il semplice fatto di essere una donna. 
Se, anche prima della pandemia di coronavirus, era difficile per loro sviluppare il proprio lavoro, pubblicare il proprio lavoro e alzare la voce, ora con questa crisi sanitaria la situazione si è aggravata. Solo per citare alcuni esempi, ho conosciuto in questi anni, attraverso la mia ricerca e promozione dell'umorismo grafico, il lavoro di tante disegnatrici che simboleggiano il meglio di questo mestiere, per il loro talento, il loro sguardo coraggioso e la loro qualità artistica: 
dalla Polonia, Izabela Kowalska-Wieczorek; 
dalla Francia, Anne Derenne “Adene”; 
dall'Italia, Marilena Nardi, Mariagrazia Quaranta “Gio”; 
dal Portogallo, Cristina Sampaio; 
dal Messico, Andrea Arroyo; 
dalla Colombia: Elena Ospina, Nani Mosquera, Stella Peralta, Taty Buitrago; 
dal Venezuela, Rayma Suprani; 
dall'Argentina, Eulogia Merle; 
dalla Romania, Nicoleta Ionescu; 
dall'Iran, Mozhdeh Malek Oghli e Sepideh Faramarzi; 
da Cuba, Miriam Alonso Cabrera ... 

 Non voglio dimenticare le donne che, con il loro lavoro, promuovono l'umorismo e partecipano all'organizzazione di concorsi internazionali di grafica umoristica, come la direttrice di questo blog, Raffaella Spinazzi; la divulgatrice Leila Alay; la giornalista Dulce Dias; Saskia Gheysens, dell'European Cartoon Centre; Isabel Gonçalvez, Maria Elena Paiva, Vania Meleiro, Débora Paiva e Joana Mota, di PortoCartoon; e tante altre. 
 Vale la pena menzionare anche le mogli dei cartoonist, perchè molte di loro sono l'ispirazione, lo stimolo nel lavoro creativo, il supporto quotidiano, il critico più vicino, il partner che suggerisce e dà idee.
 Posso citare alcuni esempi che conosco: Leticia Belem, di Cau Gomez; Tallen Hacikyan, di Yayo Herrera; Sandra García, di Ángel Boligán; Lucy Lopez, di Pedro Silva; Luciene Carneiro, di Dalcio Machado; Alexandra Pereira, di Antonio Antunes; Filipa Ribeiro, di Pedro Ribeiro; Álida Rodriguez, di Wilfredo Torres; Marcela Ortiz, di Mario Barros ... la lista sarebbe infinita. 
 L'umorismo, la satira continuano a essere un'arma potente per riflettere e riflettere la realtà. 
E le fumettiste giocano un ruolo fondamentale in questa battaglia artistica e sociale.

 Domande per oggi: stiamo facendo la cosa giusta per incoraggiare il rispetto e la considerazione che meritano madri, mogli, nonne, figlie, nipoti, zie, amici e colleghi? Stiamo facendo ciò che è appropriato per bandire gli atteggiamenti maschilisti? Educhiamo i nostri figli a valori equi o no? Incoraggiamo la sottomissione quotidiana delle donne con i nostri comportamenti? Aiutiamo con i lavori domestici o ci limitiamo a fare "le faccende degli uomini"?
Marilena Nardi
Gio
Adene
Andra Arroyo
By Mozhdeh Malek Oghli
Cristina Sampaio
Elena Ospina
Izabela Kowalska-Wieczorek
Mary Zins
Nani Mosquera
Nicoleta Ionescu
Sepideh Faramarzi 



 Homenaje a la mujer caricaturista
 Por Francisco Punal Suarez

 Este 8 de marzo, Día de la Mujer, fecha para reivindicar sus derechos, sus reclamos de igual remuneración en trabajos donde el hombre gana más, su rol educativo en la familia, su aporte científico a la sociedad, y en otras múltiples tareas, quiero recordar el desempeño de las mujeres caricaturistas y de las promotoras del humor en su tarea diaria. 

 Hoy saludamos a estas mujeres artistas que con su creatividad e imaginación dan lo mejor de sí, expresan sus puntos de vista, en defensa de un mundo mejor, que no cesan en sus luchas y anhelos, y que deben ser escuchadas y respetadas. 

 Hay que destacar con justicia que muchas de estas dibujantes, ilustradoras y diseñadoras, que no conciben la vida sin humor, son marginadas y discriminadas en sus trabajos, por el simple hecho de ser mujer. Si ya desde antes de la pandemia del coronavirus, se les hacía difícil desarrollar su labor, publicar sus trabajos y alzar su voz, ahora con esta crisis sanitaria se ha profundizado esa situación.

 Por solo citar algunos ejemplos, he conocido a lo largo de estos años, por mi trabajo de investigación y promoción del humor gráfico, la obra de mujeres dibujantes que simbolizan lo mejor de esta profesión, por su talento, su mirada valiente y su calidad artística: de Polonia, Izabela Kowalska-Wieczorek; de Francia, Anne Derenne “Adene”; de Italia, Marilena Nardi, Mariagrazia Quaranta “Gio”; de Portugal, Cristina Sampaio; de México, Andrea Arroyo; de Colombia: Elena Ospina, Nani Mosquera, Stella Peralta, Taty Buitrago; de Venezuela, Rayma Suprani; de Argentina, Marlene Pohle, Eulogia Merle; de Rumanía, Nicoleta Ionescu; de Irán, Mozhdeh Malek Oghli y Sepideh Faramarzi; de Cuba, Miriam Alonso Cabrera... 

 También nuestro reconocimiento y recuerdo a la uruguaya Raquel Orzuj, y a la norteamericana Mary Zins, ya fallecidas. 

 Por supuesto en el mundo hay muchas más que demuestran, contra viento y marea, su desempeño artístico y su valía al testimoniar una época, e interpretar la realidad. A todas ellas nuestro apoyo y solidaridad. 

 No quiero olvidar a las mujeres que, con su labor, promueven el humor y participan en la organización de certámenes internacionales de humor gráfico, como la realizadora de este blog, Raffaella Spinazzi; la divulgadora Leila Alay; la periodista Dulce Dias; Saskia Gheysens, del European Cartoon Center; Isabel Gonçalvez, Maria Elena Paiva, Vania Meleiro, Débora Paiva, y Joana Mota, del PortoCartoon; y muchas más. 

 También vale mencionar a las esposas de los humoristas, que muchas de ellas son la inspiración, el estímulo en la labor creativa, el apoyo diario, la crítica más cercana, la compañera que sugiere y da ideas. Puedo citar algunos ejemplos que conozco: Leticia Belem, de Cau Gomez; Tallen Hacikyan, de Yayo Herrera; Sandra García, de Ángel Boligán; Lucy Lopez, de Pedro Silva; Luciene Carneiro, de Dalcio Machado; Alexandra Pereira, de Antonio Antunes; Filipa Ribeiro, de Pedro Ribeiro; Álida Rodriguez, de Wilfredo Torres; Marcela Ortiz, de Mario Barros...la lista sería interminable. 

 El humor sigue siendo un arma poderosa para reflexionar y reflejar la realidad. Y las mujeres caricaturistas juegan un papel fundamental en esta batalla artística y social. 

 Preguntas para este día: ¿hacemos lo correcto para fomentar el respeto y la consideración que se merecen las madres, esposas, abuelas, hijas, sobrinas, tías, amigas y compañeras de trabajo? ¿Realizamos lo adecuado para desterrar las actitudes machistas? ¿Educamos a nuestros hijos en los valores justos o no lo hacemos? ¿Fomentamos con nuestros comportamientos el sometimiento diario de la mujer? ¿Ayudamos en las labores del hogar o solamente cumplimos con las “tareas de los hombres”?

domenica 8 marzo 2020

LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA

Cartel de la exposición de Fernandes.
LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA
di Francisco Punal Suárez

Il pluripremiato artista brasiliano Luiz Carlos Fernandes festeggia questo appuntamento con
la mostra "Donne" che apre il 7 marzo, presso la Casa da Palabra, a Santo André, un comune brasiliano nello stato di San Paolo, che ha una popolazione di 716.109 abitanti.
Ci sono 50 ritratti realizzati in anni diversi, con tecniche diverse, matite colorate, grafite, penna Bic, digitale, inchiostro...Soprattutto caricature, ma anche ritratti realistici. Anche alcuni collage, come quello dell'assessore brasiliano assassinato, Marielle Franco.
Mirielle è stata eletta consigliera del Consiglio comunale di Rio de Janeiro. Critica dell'intervento federale a Rio de Janeiro, il 10 marzo 2018 aveva denunciato gli agenti di polizia del 41° battaglione di polizia militare per abusi di autorità contro gli abitanti della baraccopoli dell'Acari.
Era una sociologa, femminista, politica brasiliana e attivista per i diritti umani, e in particolare per i diritti delle donne di colore in Brasile.
Franco è stato uccisa da quattro colpi alla testa intorno alle 21.30 del 14 marzo 2018; è stato ucciso anche Anderson Pedro Mathias Gomes, il conducente del veicolo in cui era seduta la consigliera. La principale linea d'indagine delle autorità competenti è che il suo omicidio è stato un'esecuzione, anche se non escludono altri potenziali moventi. Secondo Human Rights Watch, l'omicidio di Franco è stato collegato all'"impunità esistente a Rio de Janeiro" e al "sistema di sicurezza corrotto" dello Stato.
"Il mese di marzo - dice Fernandes - è dedicato alle donne, così ho avuto l'idea di fare una mostra solo con figure femminili che ho sempre amato. Donne che hanno lavorato in diversi settori: musica, cinema, disegno, pittura, letteratura, teatro, televisione, politica, ... donne che hanno combattuto e ancora combattono, per i loro diritti. Alcune delle donne in mostra sono ancora vive. Ci sono anche donne religiose, come Madre Teresa di Calcutta e suor Dulce, una brasiliana recentemente canonizzata, come santa dei poveri.  Una di quelle che ho proposto è stata la prima vignettista donna, Nair de Tefé, che fu pittrice, cantante, attrice e pianista, e fu anche la first lady in Brasile, dal 1913 al 1914".
"Le donne con cui vivo sempre", aggiunge Fernandes, "mi hanno ispirato, da mia nonna a mia figlia. Mia moglie e anche mia madre. Viviamo in una società molto macho, lo stesso presidente del Brasile, Bolsonaro, ne è un esempio.
"Il machismo è ovunque, anche nella religione. Anche nella Bibbia. Le donne sono potenti, e noi uomini esistiamo attraverso di loro. Questo omaggio che rendo è solo una goccia nell'oceano".

Mirielle Franco - Fernandes
Amy Winehouse - Fernandes.

Edith Piaf - Fernandes.

Evita Peron - Fernandes



Frida Kahlo - Fernandes.

Lady Diana - Fernandes.

Nair de Teffé - Fernandes.

Virginia Wolf - Fernandes.


EN EL DIA INTERNACIONAL DE LA MUJER
Por Francisco Punal Suárez
El multipremiado artista brasileño Luiz Carlos Fernandes festeja esta fecha, con
la expo "Mujeres" que se inaugura el 7 de marzo, en Casa da Palabra, en Santo André, un municipio brasileño del estado de São Paulo, que tiene una población de 716.109 habitantes.
Son 50 retratos  realizados en distintos años, con diferentes técnicas, lápices de colores, grafito, bolígrafo Bic, digital, tinta ...Principalmente caricaturas, pero también retratos realistas. Algunos collages también, como el de la concejala brasileña que fue asesinada, Marielle Franco.
Mirielle fue elegida concejala en la Cámara Municipal de Río de Janeiro.​ Crítica de la intervención federal en Río de Janeiro, el día 10 de marzo de 2018 ella había denunciado a policías del 41.º Batallón de Policía Militar por abusos de autoridad  contra los habitantes de la favela de Acari.
Fue una socióloga, feminista, política brasileña y militante de los derechos humanos, ​ y concretamente de los derechos de las mujeres negras en Brasil.
Franco fue asesinada de cuatro tiros en la cabeza alrededor de las 21:30 del 14 de marzo de 2018; también fue asesinado Anderson Pedro Mathias Gomes, conductor del vehículo en que la concejal se encontraba.​ La principal línea de investigación de las autoridades competentes es que su asesinato se trató de una ejecución, aunque no descarta otros motivos potenciales.​ En consonancia con Human Rights Watch, el asesinato de Franco se relacionó a la "impunidad existente en Río de Janeiro" y al "sistema de seguridad quebrado" en el estado.
"El mes de marzo -expresa Fernandes- está dedicado a las mujeres, así que tuve la idea de hacer una exposición solo con figuras femeninas que siempre me encantaron. Mujeres que trabajaban en diversas áreas: música, cine, dibujo, pintura, letras, teatro, televisión, política, ... mujeres que lucharon y aún luchan, por sus derechos. Algunas que forman parte de la exposición todavía están vivas. También hay mujeres religiosas, como la Madre Teresa de Calcuta y la Hermana Dulce, una brasileña recientemente canonizada, como la santa de los pobres.  Una de las que me propuse fue la primera mujer caricaturista, Nair de Tefé, que fue pintora, cantante, actriz y pianista, y  también fue la primera dama en Brasil, de 1913 a 1914."
"Las mujeres con las que vivo siempre -añade Fernandes- me han inspirado, desde mi abuela hasta mi hija. Mi esposa y mi madre también. Vivimos en una sociedad muy machista, el propio presidente de Brasil, Bolsonaro, es un ejemplo de ello".
"El machismo está en todas partes, incluso en la religión. En la Biblia inclusive. Las mujeres son poderosas, y nosotros los hombres existimos a través de ellas. Este homenaje que hago  es solo una gota en el océano."

giovedì 8 marzo 2018

8 marzo: passato e presente

8 marzo: passato e presente
Mariagrazia Quaranta in arte Gio mi ha mandato questi tre ritratti di grandi protagoniste femminili, due del passato ed una contemporanea per festeggiare l' 8 marzo 2018.
Tutte e tre si sono battute per l'emancipazione femminile, la parità di diritti tra i due sessi.

Virginia Wolf


Virginia Wolf  in "Una stanza tutta per sè (1929):
  • Avete idea di quanti libri si scrivono sulle donne in un anno? Avete idea di quanti sono scritti da uomini? Sapete di essere l'animale forse più discusso dell'universo?

  • Fra cento anni, d'altronde, pensavo giunta sulla soglia di casa, le donne non saranno più il sesso protetto. Logicamente condivideranno tutte le attività e tutti gli sforzi che una volta erano stati loro negati. La balia scaricherà il carbone. La fruttivendola guiderà la macchina. Ogni presupposto basato sui fatti osservati quando le donne erano il sesso protetto sarà scomparso; ad esempio (in strada stava passando un plotone di soldati) l'idea che le donne, i preti e i giardinieri vivano più a lungo. Togliete questa protezione, esponete le donne agli stessi sforzi e alle stesse attività, lasciatele diventare soldati, marinari, camionisti e scaricatori di porto, e vi accorgerete che le donne muoiono assai più giovani e assai più presto degli uomini; cosicché si dirà: "Oggi ho visto una donna", come si diceva "Oggi ho visto un aereo". Può accadere qualunque cosa quando la femminilità cesserà di essere un'occupazione protetta, pensavo, aprendo la porta.

  • Cos'altro posso fare per incoraggiarvi a far fronte alla vita? Ragazze, dovrei dirvi – e per favore ascoltatemi, perché comincia la perorazione – che a mio parere siete vergognosamente ignoranti. Non avete mai fatto scoperte di alcuna importanza. Non avete mai fatto tremare un impero, né condotto in battaglia un esercito. Non avete scritto i drammi di Shakespeare, e non avete mai impartito i benefici della civiltà ad una razza barbara. Come vi giustificate? È facile dire, indicando le strade, le piazze, le foreste del globo gremite di abitanti neri e bianchi e color caffè, tutti freneticamente indaffarati nell'industria, nel commercio, nell'amore: abbiamo avuto altro da fare. Senza la nostra attività nessuno avrebbe solcato questi mari, e queste terre fertili sarebbero state deserto. Abbiamo partorito e allevato e lavato e istruito, forse fino all'età di sei o sette anni, i milleseicentoventitré milioni di esseri umani che secondo le statistiche sono attualmente al mondo; e questa fatica, anche ammettendo che qualcuno ci abbia aiutate, richiede tempo. C'è del vero in quel che dite – non lo nego. Ma nello stesso tempo devo ricordarvi che fin dal 1866 esistevano in Inghilterra almeno due colleges femminili; che, a partire dal 1880, una donna sposata poteva, per legge, possedere i propri beni; e nel 1919 – cioè più di nove anni fa – le è stato concesso il voto? Devo anche ricordarvi che da ben dieci anni vi è stato aperto l'accesso a quasi tutte le professioni? Se riflettete su questi immensi privilegi e sul lungo tempo in cui sono stati goduti, e sul fatto che in questo momento devono esserci quasi duemila donne in grado di guadagnare più di cinquecento sterline l'anno, in un modo o nell'altro, ammetterete che la scusa di mancanza di opportunità, di preparazione, di incoraggiamento, di agio e di denaro non regge più. Inoltre gli economisti ci dicono che la signora Seton ha avuto troppi figli. Naturalmente dovete continuare a far figli, ma, così dicono, solo due o tre a testa, non dieci o dodici.



Nilde Iotti.

La Repubblica italiana ha dei padri e delle madri. Tra queste ultime un ruolo di assoluta protagonista spetta senza dubbio a Nilde Iotti. Eletta all’Assemblea costituente il 2 giugno 1946 – per la giovane costituente la più grande “scuola di democrazia e di sentimenti” –, fu tra le promotrici delle grandi battaglie delle donne, ideatrice di una politica innovativa sulla famiglia, sulle tutele da costruire per essa e sulla emancipazione femminile. Si contraddistinse anche per il suo impegno sul tema delle riforme costituzionali.

Luisa Muraro-femminista italiana.

POCHE donne incarnano e interpretano l'ideale del femminismo come Luisa Muraro. Non ci sono solo rigore e passione, rabbia e realismo nelle sue analisi. Si scorgono profondità e chiarezza.
Muraro, Luisa. – Filosofa italiana (n. Montecchio Maggiore, Vicenza, 1940). Docente di filosofia teoretica all’Università di Verona, attiva protagonista negli studi sul pensiero femminista, è stata tra le fondatrici di Diotima, la comunità filosofica femminile nata nel 1983. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: Guglielma e Maifreda. Storia di un’eresia femminista (1985); L’ordine simbolico della madre (1991);  Lingua materna, scienza divina. La filosofia di Margherita Porete (1995); Le amiche di Dio. Scritti di mistica femminile (2001); Il Dio delle donne (2003); La signora del gioco: la caccia alle streghe interpretata dalle sue vittime (2006); Al mercato della felicità: la forza irrinunciabile del desiderio (2009); Non è da tutti: l'indicibile fortuna di nascere donna (2011); Dio è violent (2012); Non si può insegnare tutto (2013); L'anima del corpo. Contro l'utero in affitto (2016).

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Il sito di Gio : http://www.caricaturegio.altervista.it/

mercoledì 8 marzo 2017

8 Marzo 2017



Journée Internationale des Droits des Femmes
Pierre Ballouhey

8 marzo 2017 Giornata Internazionale delle donne 
con un pensiero speciale a Bebe Vio
e  a tutte le donne e bambine vittime di violenze.


Auguri?
Marco De Angelis




Creación de la Mujer ... 
Women's Day !!!! Enjoy / Día Internacional de la Mujer
Rayma Suprani




contro la violenza di genere (cuore calpestato)
di Gio / Mariagrazia Quaranta


8 marzo
 Daniele Zordan



8 marzo 
Romaniello


Mario Bochicchio



Mulher: amor!
08 de Março - Dia Internacional da Mulher
Parabéns!
Mello

Teresa Mattei
di Marilena Nardi





8 marzo 2017
Con i miei migliori auguri a tutte le amiche e conoscenti.
Uber



Perchè l'otto marzo?
CeciGian




WOMENS DAY
BY PAYAM BOROMAND, CAGLE.COM  -  3/8/2017 




Magnasciutti


L'origine
L’origine del mondo.
Mauro Biani

Oggi
Ugo Sajini



WOMEN´S DAY    Marian Kamensky
WOMEN´S DAY
08 Mar 2017

Wonder Women













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Nota=

"Ho appena denunciato gli autori della pagina Facebook che mi prendeva di mira: ci vuole una risposta decisa a questi comportamenti".
Bebe Vio racconta la sua "amarezza e delusione" per l'ennesima vicenda ignobile alimentata dalla Rete.
"Ho visto la pagina di Facebook che mi prendeva di mira (ora l'hanno cancellata) e devo dire che sono amareggiata e delusa. Amareggiata perché da anni lotto per gli altri e per le cause in cui credo (il mondo della disabilità, lo sport paralimpico, le vaccinazioni per la meningite, le associazioni Onlus e tutto lo stupendo mondo del volontariato) e trovo sbagliato che mi trattino così.
Delusa perché mi fanno anche un po' tristezza quelle persone che usano internet per insultare e denigrare gli altri, a prescindere dal motivo per il quale lo fanno.
Non voglio commentare oltre e vado avanti per la mia strada, ho tantissima gente che mi vuole bene e mi stima, che ogni giorno mi ringrazia per quello che faccio e mi sprona e mi aiuta a continuare.
Posso solo aggiungere di essere fortunata di far parte del Comitato Italiano Paralimpico e delle Fiamme Oro, il Gruppo sportivo della Polizia, che si sono immediatamente stretti intorno a me e che si stanno impegnando a tutelarmi e a proteggermi.
Da parte mia ho già denunciato gli autori di questa pagina perché bisogna dare una risposta decisa a questi comportamenti quando sono esageratamente violenti ed offensivi".

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Day for the elimination of violence against women


8 marzo(2012)


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8 marzo, una mimosa per le donne... ma anche no!


La festa della donna, il giorno dopo.









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