sabato 20 febbraio 2016

Harper Lee

Harper Lee, Author of ‘To Kill a Mockingbird,’ Dies at 89


Harper Lee
Apicella

Harper Lee era nata a Mornoeville, in Alabama, nel 1926, ed era considerata tra le più importanti scrittrici statunitensi. Il suo primo romanzo – Il buio oltre la siepe – fu pubblicato nel 1960: l’anno dopo vinse il premio Pulitzer per la letteratura e nel 1962 ne venne tratto l’omonimo film diretto da Robert Mulligan, con Gregory Peck – che vinse l’Oscar come Miglior attore per la sua interpretazione di Atticus Finch – e Mary Badham nel ruolo della figlia Scout. Nel tempo Il buio oltre la siepe diventò uno dei grandi classici americani, vendendo oltre 40 milioni di copie in tutto il mondo. Nonostante sia stato a lungo l’unico libro pubblicato da Lee, le è valso la Medaglia presidenziale per la libertà, il più importante riconoscimento civile degli Stati Uniti.

Die writer Harper Lee    Alfredo Martirena
Die writer Harper Lee
19 Feb 2016
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Harper Lee -RIP 
BY MILT PRIGGEE, WWW.MILTPRIGGEE.COM  -  2/19/2016


Harper Lee Tribute
BY J.D. CROWE, MOBILE REGISTER  -  2/19/2016







Nota:




An American Classic
BY PAT BAGLEY, SALT LAKE TRIBUNE  -  2/3/2015

Dopo il successo del suo primo e a lungo unico romanzo, Lee aveva condotto una vita molto ritirata insieme alla sorella Alice, morta a 103 anni nel novembre 2014; Alice Lee era stata l’avvocato di Harper Lee fino al 2011, quando ha dovuto cedere l’incarico alla collega Tonja Carter per problemi di salute. Nel novembre del 2015 è uscito Và, metti una sentinella (in inglese Go, set a watchman), il suo nuovo e molto atteso secondo romanzo. La storia del secondo romanzo è ambientata a Maycomb, in Alabama, nella metà degli anni Cinquanta, vent’anni dopo i fatti narrati ne Il buio oltre la siepe: è una sorta di sequel del romanzo in cui ricompaiono molti di quei personaggi. Scout (la bambina protagonista di Il buio oltre la siepe) è diventata adulta e ritorna da New York a Maycomb per far visita al padre Atticus Finch, finendo per confrontarsi con lui sulla segregazione razziale allora comune negli Stati del Sud.
Uno dei motivi per cui si è parlato di più del libro dopo la sua pubblicazione negli Stati Uniti è proprio il modo in cui viene ritratto Atticus: descritto come un modello di tolleranza e giustizia nel Buio oltre la siepe, qui si rivela invece un suprematista bianco, contrario ad abolire la segregazione e certo dell’inferiorità dei neri. Più in generale, chi conosceva Lee ha raccontato che era ormai quasi cieca e quasi sorda: che aveva giurato di non voler più pubblicare nulla ma allo stesso tempo che avrebbe firmato qualsiasi cosa gli fosse stata proposta da qualcuno di caro. Dopo i vari sospetti circolati per la pubblicazione del libro seguita alla morte di sua sorella Alice, lo stato dell’Alabama ha aperto un’indagine per circonvenzione di incapace: l’indagine è stata chiusa, i sospetti non sono stati considerati fondati.
(fonte)

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giovedì 18 febbraio 2016

Premio PCE 2016


Kap è il vincitore del premio PCE 2016



Kap 03/11/2015 La Vanguardia
Refugees crise in Europe


Depuis 2009, le Press Cartoon Europe (PCE) récompense les meilleurs dessins de presse européens. La liste des dessins retenus pour l’édition 2016 de la compétition a été livrée ce lundi 8 février. Les caricaturistes de toute l’Europe avaient jusqu’au 1er janvier pour soumettre 1 à 3 dessins publiés sous format papier ou numérique dans des organes de presse.

Lors des sept éditions précédentes, le premier prix a été remporté par des dessinateurs originaires de la Suède (Riber, 2009), de l'Allemagne (Burkhard Mohr, 2010), de la Belgique (Karl, 2011), des Pays-Bas (Jos Collignon 2012), de la France (Michel Cambon, 2013), du Portugal (Rodrigo de Matos, 2014) et des Etats-Unis (Kevin Kallaugher, 2015).

Cette année, 38 dessins figurent dans la sélection finale. Les attentats de Paris en janvier 2015, ceux du 13 novembre et la crise des réfugiés sont les trois thèmes les plus récurrents. Le caricaturiste Yace, qui œuvre depuis décembre 2011 sur Saphirnews, a été nommé grâce à son dessin fait le 27 janvier 2015 portant sur les deux milliards de pauvres dans le monde. Les trois lauréats du PCE 2016 se verront remettre leurs prix - dont 8 000 € pour le lauréat - lors du traditionnel Festival international du Cartoon de Knokke-Heist en Belgique l’été prochain.




Ancora non sono noti i vincitori del secondo e terzo premio.
38 sono i disegni scelti per partecipare alla selezione finale, tra i 445 di 160 disegnatori di 33 paesi diversi
Gli attacchi a Parigi nel gennaio 2015, quelli del 13 novembre e la crisi dei rifugiati sono i tre temi più ricorrenti.

Ne ho scelti due quello di Andrea Pecchia e YAce 


yAce27/01/2015SaphirNews
Le Programme des Nations unies pour le développement annonce dans son rapport, le nombre de personnes touchées par la pauvreté dans le monde. - See more at: http://pce.presscartoon.com/en/contests/2016/0/2#sthash.EfKE5NtF.dpuf
Andrea_Pecchia 09/10/2015 Buduar

mercoledì 17 febbraio 2016

Concorso: 16th International Cartoon Competition for World Press Freedom - Canada

Dear fellow cartoonists,
Please find enclosed the call for entries to this year's contest.Thank you in advance for your submission.Guy BadeauxTwitter: @CDN_WPF









Here are the rules and regulations:

1. The theme for the 16th International Editorial Cartoon Competition is:

The “right” to be forgotten

In a 2014 decision by the Court of Justice of the European Union, a Spanish lawyer was granted the right to have a previous brush with justice deleted from Google search on his name.
While protection of one’s privacy is an essential right, erasing public records could have untold consequences.
Could this decision jeopardize the reliability of the Internet and make research by journalists and historians impossible?
Could this precedent lead to the breakdown of the Internet and the creation of national networks vulnerable to state censorship?

2. Prizes: three prizes will be given: a first prize of $1000 plus a Certificate from Canadian UNESCO, second and third prizes of $500. All sums are in Canadian dollars. Ten additional cartoons will receive an ‘Award of Excellence,’ Regrettably no financial remuneration accompanies the Awards of Excellence.

3. Only one cartoon will be accepted from each cartoonist. It may be either in color or black and white and must not have won an award.

4. The size of the cartoon should not exceed A4; 21 by 29.2 cm; or 8.50 by 11 inches.

5. The name, address, telephone number and a short biography of the cartoonist must be included in the submission.

6. The Canadian Committee for World Press Freedom shall have the rights to use any of the cartoons entered in the Competition for promotion of our Editorial Cartoon Competition and World Press Freedom Day.

7. The winners of the Cartoon Competition will be announced at the World Press Freedom Day Luncheon held at the Chateau Laurier in Ottawa, Canada on Tuesday May 3, 2016 as well as being advised by e-mail. The winner’s names and their cartoons will be posted on the CCWFP web site.

8. The winning cartoons will be exhibited at the luncheon.

The deadline for receipt of cartoons is 5 p.m. GMT, Friday, April 1, 2016.
Send submissions by e-mail to : info@ccwpf-cclpm.ca
Cartoons should be in jpeg format at 300 dpi

Ecco le regole e regolamenti:

1. Il tema del 16 ° Concorso Internazionale Editoriale del fumetto è:

Il "diritto" di essere dimenticati

Nel 2014, grazie ad una decisione  della Corte di giustizia dell'Unione europea, a un avvocato spagnolo è stato concesso il diritto di avere un precedente screzio con la legge cancellato dai risultati di una ricerca di Google sul suo nome.
Mentre la tutela della privacy è un diritto essenziale, cancellare documenti pubblici potrebbe avere conseguenze difficili da prevedere.
Questa decisione potrebbe compromettere l'affidabilità di Internet e rendere impossibili le ricerche di giornalisti e storici?
Potrebbe questo precedente portare alla frammentazione di Internet e alla creazione di reti nazionali suscettibili di censura?


2. I premi: saranno assegnati tre premi: un primo premio di 1.00 dollari, più di un certificato da parte della Commissione canadese per l'UNESCO, un secondo e un terzo  premio di $ 500. Tutti gli importi sono in dollari canadesi. Dieci disegni inoltre riceveranno un 'Award of Excellence.' Purtroppo nessun compenso  accompagna gli Awards of Excellence.

3. Ogni autore potrà mandare un solo cartoon. Esso può essere sia a colori o in bianco e nero e non deve aver vinto nessun premio.

4. La dimensione del cartone non deve superare A4; 21 da 29.2 cm; o 8.50 da 11 pollici.

5. Il nome, indirizzo, numero di telefono e una breve biografia del fumettista devono essere inclusi nella presentazione.

6. Il Comitato canadese per la World Press Freedom ha il diritto di utilizzare una qualsiasi delle vignette in concorso per la promozione del nostro concorso di cartoon editoriale e  del  World Press Freedom Day.

7. I vincitori del Concorso del fumetto saranno annunciati al World Press Freedom Day Luncheon terrà presso il Chateau Laurier in Ottawa, Canada il Martedì 3 maggio 2016 oltre ad essere avvisato via e-mail. I nomi dei vincitori e dei loro cartoni animati saranno pubblicati sul sito web CCWFP.

8. Le vignette vincitori saranno esposti al pranzo.

Il termine ultimo per il ricevimento delle vignette è 05:00 GMT, Venerdì 1 Aprile 2016.
Invia osservazioni via e-mail a: info@ccwpf-cclpm.ca
I cartoons devono essere in formato jpeg a 300 dpi






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Concorso 13th World Press Freedom International Editorial Cartoon Canada



Concorso 14th World Press Freedom International Editorial Cartoon Canada




Concorso 15th World Press Freedom International Editorial Cartoon Canada




martedì 16 febbraio 2016

Il calcio versione 2.0



titolo         Il calcio versione 2.0
sottotitolo Quello che avreste sempre voluto sapere e che nessuno vi ha mai spiegato
autori         Marco Fusi, Alfio Leotta, Biagio Panzani
editore         Festina Lente Edizioni
Collana:           Piccola Biblioteca del Sorriso

Finalmente scherzosamente chiariti, dopo anni di ricerche, tutti i punti oscuri del calcio. Modi di dire, regolamenti segreti, magnifici sporchi trucchi per segnare, la storia di illustri sconosciuti e, dulcis in fundo, le comic strip della serie Ultras, per conoscere tutto quello che avreste sempre voluto sapere sul calcio ma che nessuno vi ha mai spiegato. Un libro dedicato a tutti quelli che:
- amano il calcio perché fa bene alle ossa,
- non gridano arbitro cornuto perché si immedesimano,
- in 10 si gioca meglio ma si divorano le unghie per 90 minuti,
- pensano che la Rabona sia una escort argentina,
- se perdono salutano tutti col gesto del’ombrello,
- se vincono salutano come sopra perché sono gli stessi,
- buttano in campo le banane convinti di essere nella giungla,
- non amano il risultato ad occhiali perché pensano sia una montatura,
- vanno allo stadio coi fumogeni perché hanno nostalgia della nebbia,
- leggendo questo libro riusciranno a sorridere anche quando la loro squadra non vince.
Modalità di lettura consigliata: orizzontale a pagina singola.


Le leggi segrete del calcio svelate con una risata nel nuovo libro di Marco Fusi, Alfio Leotta e Biagio Panzani

“Il calcio in Italia è sempre stato e tuttora resta una cosa seria”, scrive Alberto Brandi nella prefazione al libro, forse troppo seria, per questo, prosegue, “non si può non salutare con piacere l’uscita di un libro che sa ridere e far ridere sul calcio, italiano e non solo”.
Non c’è dubbio, il calcio esprime un mondo a sé in cui ogni cosa ha senso nell’ambito di un comune sentire e di un insieme di precetti, taluni scritti e altri no, ma comunque conosciuti e condivisi, che determinano la logica dell’intero sistema. Così, ad esempio, accade sovente che il linguaggio dei commentatori sportivi, degli allenatori, degli atleti e dei semplici tifosi alluda un vero e proprio sistema di valori e di consuetudini, tacitamente conosciute e riconosciute nell’ambiente calcistico, da apparire talmente tecnico o astruso che non è facile, per chi non è un appassionato o un addetto ai lavori, afferrare pienamente l’esatto significato che le parole vogliono esprimere.
Scardinando goliardicamente ogni punto fermo Marco Fusi (testi e strip), Alfio Leotta (vignette) e Biagio Panzani (illustrazioni), inventano con disinvoltura un nuovo glossario calcistico, raccontano di campioni veri e presunti, creano proverbi e stemmi di squadre quantomeno improbabili, si lanciano nella rivelazione delle leggi segrete del calcio, filosofeggiano – si fa per dire – sui grandi dubbi del football, celebrano i grandi dimenticati (“Era un tecnico che fumava così tanto in panchina che un giorno l’arbitro sospese la partita perché non c’era abbastanza visibilità in campo”), raccontano i magnifici sporchi trucchi per segnare ai rigori. Chiude il libro un’esilarante serie di comic strip sulla vita da ultras.
Insomma un libro da leggere tutto d’un fiato, per scoprire allegramente “tutto quello che avreste sempre voluto sapere e che nessuno vi ha mai spiegato”, ma soprattutto per ricordarci che il calcio, nonostante gli scandali e gli acquisti milionari, è e rimane soprattutto un gioco.


GLI AUTORI:

Marco Fusi si dedica attivamente all’umorismo dal 1986 realizzando vignette di costume, sport
e satira politica. Collabora con vari quotidiani e periodici. Ha partecipato a numerose rassegne nazionali e internazionali, ricevendo vari premi, nel 2010 ha vinto il Bugiardino d’oro.
Alfio Leotta (Fleo), oltre che apprezzato disegnatore dall’inconfondibile tratto e dall’altrettanto riconoscibile disincantata vena satirica, è stato, fino a un passato relativamente recente, anche un bancario. Non ci si stupisca dunque se una delle sue ultime pubblicazioni umoristiche si chiama appunto Una vita da bancario.
Biagio Panzani, nonostante la giovane età ha già al suo attivo un curriculum di tutto rispetto.
Per Festina Lente Edizioni ha illustrato i libri Un condominio di gente dabbene e Venti buone regioni… per sorridere ancora, e ora si imbarcato nell’avventura di trasporre a fumetti un classico della letteratura umoristica.


Sabato tutti alla libreria Gulliver di Cinisello Balsamo, dove ci sarà Marco Fusi, autore de Il calcio versione 2.0, che omaggerà i presenti con le sue vignette.
clock
Sabato dalle ore 9:30 alle ore 19:30

venerdì 12 febbraio 2016

Giulio Regeni

Ha avuto un epilogo tragico la scomparsa di Giulio Regeni, lo studente friulano di 28 anni di cui si erano perse le tracce il 25 gennaio al Cairo. Il suo corpo è stato trovato in un fosso, in una zona periferica della capitale, sulla strada che porta ad Alessandria.
Uno strano incidente stradale il suo, il corpo presentava segni di violenze e torture, tipiche dei regimi di dittatura.
Chiediamo giustizia e verità per Giulio.


Giulio Regeni - Disappeared #Egypt
Gianluca Costantini

“Coloro che se le vanno a cercare” sono semplicemente persone che non accettano di vivere dentro un recinto, circondati dai muri dell’indifferenza, del razzismo, dell’odio.

Le parole dei genitori di Giulio Regeni:

 “Nostro figlio aveva una visione del mondo molto bella, la condivisione per esempio, o l’idea di libertà.
Ci credeva davvero, era convinto che tutti si accolgono e che gli scontri per opinioni differenti non abbiamo alcun senso, e i suoi studi economici e sociali erano orientati in questa direzione.
Credeva in un mondo libero, così lo vogliamo ricordare ed onorare”.



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venerdì 5 febbraio 2016
LEGGENDO LA CRONACA AL CAIRO
In Egitto poi, con tutto quel traffico!
Uber


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Ellekappa


L'incidente
Verità e giustizia per Giulio.
Mauro Biani




Verità d'Egitto
Giulio.
Mauro Biani



GUARDA LA PUNTATA http://bit.ly/1Ph0pYh
http://www.gazebo.rai.it - Il punto a fumetti di Marco Dambrosio Makkox su Giulio Regeni, lo studente italiano ucciso al Cairo. L'Egitto che studiavamo a scuola da piccoli, è lo stesso Egitto che ci troviamo di fronte oggi? Forse solo Giulio sarebbe stato in grado di darci una risposta...



sabato 6 febbraio 2016
PREVISIONE DEL TEMPO
Mi auguro di sbagliare ma temo che difficilmente si arriverà ad una verità incontrovertibile sulle ragioni dell'uccisione di Giulio Regeni.
Uber


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The Flying Radio - Il Blog

A settembre vi avevo presentato la radio di Massimo Calisti ed i suoi amici The Flying Radio.
Ora Massimo mi ha informato  una grande novità The Flying Radio -Il Blog

La radio cresce, aumentano sempre più le ore di trasmissione
Buon lavoro amici!! Complimenti!!





The Flying Radio - La radio interattiva che vola su internet. Con il cuore e la mente rivolti al passato, ed un orecchio al presente, quando ne vale la pena.
Come dice il nostro slogan, sicuramente affondiamo le nostre radici nella musica (rock, per usare un termine omnicomprensivo) degli anni ’60, ’70 ed ’80, ma veniamo anche molto più in qua!
La radio è attiva 24x7, tutto il giorno, tutti i giorni (come dice uno dei nostri spot), con la musica di cui sopra.
Ci sono poi molti programmi, ognuno affidato ad un collaboratore, che spesso sono caratterizzati da generi musicali molto diversi da quello “di base” della radio.
Abbiamo Lillo DJ, che ogni settimana si sbizzarrisce percorrendo gli anni con delle strane Hit Parade, in cui estrae il meglio, e spesso il peggio, di quanto offerto in campo musicale, commentandolo tra il serio (poco) ed il faceto (o folle).
Poi ci sono i World’s Out, che gestiscono molti spazi, tra cui un programma settimanale di musica (generalmente molto… moderna), e soprattutto, il lunedì sera, uno spazio IN DIRETTA!
Mr. Rotsec, misterioso ed imprevedibile, spazia davvero a 360° negli orizzonti musicali, proponendo selezioni diversissime tra loro, e spesso lontane dalla “linea editoriale” della radio (ammesso che la radio ne abbia una).
Giampis, con il suo The Nightflying, mixa canzoni e suoni per scorrere sopra la vita, emozionando sempre con i suoi programmi, mai facili e mai banali.
Infine c’è Mancio, con la The Fool on the Hill della prima ora, che farnetica (spesso troppo) tra una canzone e l’altra, proponendo temi ed argomenti diversi di volta in volta.
Ah, e poi ci sono tante altre sorprese, come le playlist esterne (ogni ascoltatore può inviare la sua playlist, totalmente libera e senza vincoli, che viene trasmessa da noi molto volentieri), l’ascolto integrale delle novità discografiche più interessanti, una grande attenzione verso le esibizioni live.
Ora abbiamo raggiunto le 100 ore di ascolto medio giornaliero, un traguardo molto importante, che non tutti raggiungono e che ci rende molto orgogliosi.
Ma presto dovremo superarci, perché per… “sopravvivere” dovremo assicurare a chi ci ospita 130 ore di ascolto al giorno… quindi proseguiremo con novità e miglioramenti quotidiani!
Vogliamo provare a vincere questa sfida, e ci serve proprio il vostro aiuto!
Collegatevi con The Flying Radio… vedrete che lo farete spesso perché… ne sentirete delle belle!

Addio a Renato Bialetti il papà della moka.

Sembra facile fare un buon caffè....
ma ci vuole esperienza cura e la vera MOKA EXPRESS!

GRAZIE SIGNOR BIALETTI

e grazie anche per la sua grande ironia!

11 FEBBRAIO 2016 È morto a 93 anni Renato Bialetti patron, dal dopoguerra alla fine degli anni'80, dell'omonima azienda e "ambasciatore" nel mondo della Moka, la celebre caffettiera che costituisce una delle icone più note del Made in Italy, ideata dal padre Alfonso nel 1933 ispirandosi alle donne che lavavano i panni.
Quell'oggetto tutto italiano e a suo modo assolutamente innovativo è diventato un'icona in tutto il mondo. La moka, intesa come oggetto di design, è infatti esposta come un'opera d'arte al Moma di New York e alla Triennale di Milano.
Noto per la sua intraprendenza e ironia, Renato Bialetti aveva dato vita nel 1953, con una caricatura di sé stesso realizzata dal fumettista Paul Campani, al personaggio dell'"omino coi baffi", vera innovazione del marketing aziendale anche grazie al successo ottenuto nella trasmissione pubblicitaria "Carosello".

 - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/media/omino-coi-baffi-era-una-sua-caricatura-Addio-Renato-Bialetti-ambasciatore-nel-mondo-della-Moka-2da388fb-ae17-4bfd-9991-97e8f333815f.html





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lunedì 8 febbraio 2016

Visita di Rohani in Francia





Iran's European Tour    Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
https://cartoonmovement.com/cartoon/irans-european-tour


Dopo 17 anni di sanzioni, l’Iran torna in gioco in Occidente. Nella sua visita in Europa, il presidente Rohani ha fatto tappa prima a Roma e a poi a Parigi. Ha ringraziato i francesi per l’accoglienza, mentre gli attivisti per i diritti umani hanno messo in piazza il volto più oscuro della Repubblica islamica.
Dalle statue al vino, così la diplomazia francese ha evitato un caso all’italiana con Rohani.
No ai diktat enogastronomici di Teheran. Se l’Italia ha messo al bando il vino dalla cena ufficiale con Hassan Rohani in Francia è tutta un’altra musica. Problema risolto alla radice con una semplice quanto efficace piroetta protocollare. «Rohani non vuole vino in tavola? Benone, venga pure nel pomeriggio».

Dunque  all’Eliseo non ci sono stati né pranzo né cena. Solo una riunione in quella parte della giornata in cui l’appetito è generalmente ai minimi, dalle tre alle cinque del pomeriggio.


Deligne

Airbus : l'Iran achète 118 appareils - Dessin de Deligne

À l'occasion de la visite du président iranien Hassan Rohani à Paris, un protocole d'accord a été signé hier avec Airbus pour l'achat de 118 appareils. Montant de la commande : 25 milliards de dollars. L'annonce a été faite lors d'une cérémonie à l'Élysée en présence du président de la République François Hollande et de Fabrice Brégier, PDG d'Airbus. Il s'agit d'un protocole d'accord et non de contrats définitifs en raison de la levée encore partielle des sanctions contre l'Iran.

En savoir plus - Source : http://www.ladepeche.fr/article/2016/01/29/2266169-airbus-l-iran-achete-118-appareils-dont-douze-a380.html

Le dessin sur urtikan.net : http://www.urtikan.net/dessin-du-jour/airbus-liran-achete-118-appareils/



27 gennaio 2016 - Termina nella polemica per le statue censurate la visita di Hassan Rouhani in Italia. Da oggi il presidente iraniano è a Parigi.
© Milko Dalla Battista






mercoledì 27 gennaio 2016
SOUPLESSE
Oggi Rohani in visita da Hollande.
Pare che la Francia non si esimerà dal servire il vino a tavola   ma si sa, davanti agli affari anche la grandeur potrebbe essere momentaneamente dimenticata.
Uber


Plantu




sabato 6 febbraio 2016

Visita di Rohani in Italia


25 gennaio 2016

 Inizia dall’ Italia il viaggio in Europa del presidente iraniano Hassan Rohani, che andrà in seguito anche in Francia.

Si tratta della prima visita ufficiale del presidente iraniano dalla fine delle sanzioni internazionali contro il suo paese.

Rohani ha incontrato presidente Sergio Mattarella al Quirinale. A seguire il capo del governo Matteo Renzi e Papa Francesco.

Il presidente iraniano è stato accompagnato da una delegazione di cui fanno parte, tra l’altro, i ministri degli esteri, del petrolio e dell’industria e oltre cento imprenditori.

Perché è soprattutto economico il significato di questa visita. L’Italia è stata primo partner commerciale dell’Iran in passato, la fine della messa all’indice della Repubblica islamica dovrebbe riportare a breve gli scambi commerciali ai livelli pre-crisi.

I temi dell’energia e del petrolio saranno in primo piano nella tre giorni di colloqui, da notare l’appuntamento con l’amministratore delegato dell’Eni Claudio de Scalzi. Senza dimenticare la cooperazione nei trasporti, nelle costruzioni e nelle infrastrutture in generale.



di Marilena Nardi








Ha scatenato le polemiche la decisione di coprire una serie di statue di nudi antichi dei Musei Capitolini in occasione della visita del Presidente iraniano Hassan Rohani. Una scelta ampiamente commentata dalla stampa internazionale e duramente criticata da numerosi esponenti politici italiani Pd compreso.
Un eccesso di zelo che rischia di mettere in imbarazzo Rohani stesso ha detto Pierluigi Bersani.



giovedì 4 febbraio 2016

Le primarie del Centrosinistra a Milano 2016

I sondaggi:

http://www.ilsussidiario.net/News/Politica/2016/1/18/SONDAGGI-ELETTORALI-POLITICI-2016-Media-settimanale-dei-partiti-solo-il-Pd-avanza-FI-in-picchiata-oggi-18-gennaio-/671103/


I candidati:


- Sala

Sala, l’uomo di Expo scelto da Renzi per Palazzo Marino
Beppe Sala, se fossimo aldilà dell’oceano sarebbe “The man of the
year”. Qui da noi è l’uomo di Expo, sceso nell’agone politico milanese
sospinto da Renzi e, conseguentemente, mal sopportato da
una parte della Sinistra. Paradossalmente però, avendo incassato l’appoggio
di quasi tutta la giunta Pisapia, appare, più lui che gli altri candidati,
il prosecutore del lavoro portato avanti da Palazzo Marino in questi
cinque anni. Per il suo profilo di manager di successo arruolato dalla politica
è visto come il fumo negli occhi anche dalla Destra, che con lui
sente restringersi lo spettro delle possibilità di produrre un candidato all’altezza
per Palazzo Marino. Non per niente sono arrivati nei mesi scorsi
endorsement “pelosi” dai vari Berlusconi e De Corato che puntano sulla
sua sconfitta il 7 febbraio. E altri ne arriveranno prima del voto delle Primarie,
che secondo molti sono per lui lo scoglio più difficile. «Se sarò io
il 12 giugno il candidato del Centrosinistra per gli altri non ce n’è», ha affermato
Sala in più occasioni, forse con troppo ottimismo. Ma sono in
molti a pensarla così. E a sostenerlo proprio per questo.
Dalla sua ha il grande successo di Expo (aldilà delle stantie polemiche
sui conti). «La mia esperienza e le mie relazioni coltivate durante l’esposizione
universale saranno al servizio della città, per continuare il lavoro
di rilancio iniziato con questa amministrazione». Certo non ha il pedigree
di sinistra, ma lui sostiene
di esserlo sempre stato,
«chiedetelo a Letta e a Prodi» ha
detto tempo fa, ma i panni del politico
ancora gli stanno stretti e lo si è visto soprattutto negli incontri pubblici,
dove non ha mostrato la scioltezza retorica e la conoscenza del territorio
dei suoi avversari.
Proprio dalla sua nuova veste di politico e aspirante amministratore di
una città complessa e un po’ snob come Milano è partita la nostra intervista.







Lo yachtman






- Balzani


Francesca Balzani, la candidata del... “mi manda Pisapia”
Quarantanove anni, tre figli, sorriso deciso sotto uno sguardo ironico, Francesca
Balzani si presenta così, con quei capelli corti destinati a crescere
come i consensi che si impegna a raccogliere. Sensibile al suo fascino è soprattutto
l’area sociale e politica che innalzò sugli scudi il sindaco uscente, suo attuale
mentore assieme agli altri candidati alle primarie del 2011, Stefano Boeri e
Valerio Onida. Piace a giornalisti come Gad Lerner, Piero Scaramucci, Natalia Aspesi
e Benedetta Tobagi, ad avvocati come Mario Fezzi, Caterina Malavenda e Cesare
Rimini, a economisti come Francesco Giavazzi. Veri e propri fan (l’elenco è
lungo) ben decisi a sovvertire le previsioni dei sondaggi che danno Sala favorito.
Formatasi in uno degli studi tributari italiani più noti, quello fondato da
Victor Uckmar, Francesca ha una proposta fortissima in materia: trattenere
a Milano le entrate di tutte le tasse locali. Altra proposta shock, la
gratuità di tutti i mezzi di trasporto pubblico urbano di superficie. Tutt’altro
che tirchia, nonostante qualcuno le rimproveri di essere più genovese
che milanese. Proprio a Genova, prima di approdare al
Parlamento Europeo, si era
“allenata” come assessore al bilancio
del sindaco Marta Vincenzi,
carica che poi avrebbe ricoperto nella
giunta Pisapia.
Continua 





Vendola scrive a Pisapia: “Hai fatto bene a schierarti con Balzani” continua su: http://milano.fanpage.it/primarie-2016-milano-vendola-scrive-a-pisapia-hai-fatto-bene-a-schierarti-con-balzani/ http://milano.fanpage.it/







-Majorino

Majorino, il candidato “senza santi in paradiso”
È di sinistra, ma piace anche ai renziani. Ha avuto l’appoggio di Sel,
ma i suoi colleghi “vendoliani” stanno con Sala o, come la Balzani,
all’ultimo si candidano sostenute da Pisapia. È Pierfrancesco Majorino,
attuale assessore alla Politiche sociali, candidato alle primarie
sin dall’estate, amatissimo dai suoi collaboratori e dal terzo settore, meno
dai vertici milanesi del Partito Democratico e dall’influente sinistra radical-chic
milanese. Insomma un candidato senza santi in paradiso,
ma con un seguito popolare che il 6 e 7 febbraio potrebbe fare la differenza.
Soprattutto se le convincenti performance di queste settimane
nei dibattiti con gli altri candidati e una campagna elettorale
lunga più di sei mesi abbatteranno gli steccati degli schieramenti.
Non a caso Pier ci spiega: «sono una persona di sinistra, non è che
smetto di essere tale perché ho bisogno dei voti. Ai sostenitori di
Renzi dico: scegliete me per la città, non per gli equilibri di vertice».
Per l’intervista Majorino ci accoglie durante la pausa pranzo nella
sede del Comune di largo Treves. Poco sorridente come suo costume
– i consulenti di immagine,
se li ha, dovrebbero fargli
fare un corso di public
relations – se non lo conosci non
mette certo a proprio agio. Ma quando ci
dice che conosce molto bene il nostro giornale – «è il più diffuso» afferma
– e che le testate locali «sono importantissime» e devono essere
valorizzate almeno noi, rinfrancati, sorridiamo. E iniziamo l’intervista.





Majorinin



- Iannetta

Iannetta, il manager outsider che guarda al sociale
Classe 1974, padre di due bambini, Antonio Iannetta può permettersi di
brandire la più giovane età, rispetto agli altri candidati, come un’arma a
suo favore, almeno in termini di capacità di dialogo con la parte più giovane
dell’elettorato. Nemmeno il taglio molto classico, quasi risorgimentale della
barba riesce a cancellare la piacevole impressione di trovarsi di fronte a
un politico fresco, energico che gioca nel futuro le carte migliori. Il suo
vantaggio, però, è anche la sua debolezza, dato che, per converso, è il candidato
che i milanesi conoscono meno, ad eccezione del tutt’altro che trascurabile
mondo dell’associazionismo e del terzo settore. Il suo profilo,
come egli stesso sottolinea, è quello di un vero e proprio “manager del sociale”,
considerando che la
sola Uisp, di cui è direttore
generale, tra Milano e provincia
conta 550 società sportive e 70mila
tesserati. continua



I disegni di Portos- Franco Portinari sono presi dal suo sito e i testi dal giornale Milano Sud.
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Nota:



Incogniti
(Le Primarie del centrosinistra.)
Sicuramente sono un buon segno di democrazia anche se, in mancanza di una legge elettorale specifica nutro ancora molte perplessità sul sistema delle Primarie.
Uber

martedì 2 febbraio 2016

NONE OF THAT, un fantastico corto contro la censura









None of That - Official from None of That on Vimeo.

Anna Hinds Paddock, Isabela Littger de Pinho e Kriti Kaur raccontano in questo splendido corto la censura nell’Arte.
Protagonisti un simpaticissimo custode di museo ed una terribile suorina ninja, che impersona la censura.



Nota:
Il corto è antecedente alla visita in Italia di Rohani ed al relativo scandalo delle statue nascoste negli scatoloni dai funzionari capitolini.

domenica 31 gennaio 2016

Le FAUVE -PRIX RÉVÉLATION FIBD2016: « Une étoile tranquille » de Pietro Scarnera

Ieri sera, sabato 30 gennaio, ha avuto luogo la tradizionale cerimonia di assegnazione dei premi del Festival International de la Bande Dessinée di Angoulême (FIBD2016), giunto alla 43ª edizione. Tra i fumetti premiati c’è anche Une étoile tranquille, dell’italiano Pietro Scarnera, originariamente pubblicato in Italia da Comma 22 nel 2014 con il titolo Una stella tranquilla. Ritratto sentimentale di Primo Levi.

Le FAUVE -PRIX RÉVÉLATION : « Une étoile tranquille » de Pietro Scarnera (Rackham Editions) #FIBD2016



da Fumettologica
Il Grand Prix de la ville d’Angouleme 2015 è stato assegnato a Hermann, il fumettista belga autore di opere come Le torri di Bois-Maury e Jeremiah, cui spetterà, come di consueto, il ruolo di Presidente dell’edizione 2016.
Di seguito, invece, tutti i fumetti premiati.
Fauve d’or per il Migliore album: Ici, di Richard McGuire (Gallimard).
Premio speciale della GiuriaCarnet de santé foireuse, di Pozla (Delcourt).
Premio alla migliore SerieMs. Marvel, di Wilson e Alphona (Panini).
Premio del pubblicoCher pays de mon enfance, di Collombat e Davodeau (Futuropolis).
Premio Fauve polar/SNCF, dedicato al genere giallo/noir: Tungstène, di Marcello Quintanilha (Cà et là).
Premio RivelazioneUne étoile tranquille, di Pietro Scarnera (Rackham).
Premio al patrimonioPère et fils, di Erich Osher (Warum).
Premio al migliore fumetto alternativoLaurence 666, Aa. Vv. (Mauvaise Foi).
Il Prix jeunesse, riservato alle pubblicazioni destinate ai lettori giovanissimi – bambini e ragazzi – era già stato assegnato in apertura di manifestazione a Le grand méchant renard,di Benjamin Renner (Delcourt).



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 Una stella tranquilla. Ritratto sentimentale di Primo Levi.
La mattina del 19 ottobre 1945 Primo Levi tornava a Torino dopo un anno di prigionia nel lager di Auschwitz e un viaggio di molti mesi nell'Europa dell'Est. Levi era allora un ragazzo di 26 anni, e ritornava "gonfio, barbuto e lacero", con in corpo un bisogno quasi fisico di raccontare. Più di mezzo secolo dopo, due ragazzi arrivano a Torino per ripercorrere le tracce di Levi, ricostruire la sua storia e soprattutto raccogliere la "delega" che lo scrittore ha lasciato ai giovani in una delle sue ultime poesie. In "Una stella tranquilla" (titolo di uno dei racconti più belli di Levi) va in scena così un confronto tra generazioni, quella di Levi e quella dei suoi ideali "nipoti". Un racconto per immagini, che parte dalle fotografie, dalle copertine dei libri di Levi e dai disegni al computer realizzati dallo scrittore per trasformarsi in un graphic novel a metà tra biografia e fiction. Basato sugli episodi raccontati o scritti dallo stesso Levi, senza mai sconfinare nella vita privata, "Una stella tranquilla" ripercorre l'itinerario dello scrittore, da "Se questo è un uomo" a "I sommersi e i salvati", fermandosi un attimo prima di quella mattina dell'aprile 1987 in cui Levi si tolse la vita. Prefazione di Marco Belpoliti.

venerdì 29 gennaio 2016

“Grillo contro Grillo”

Cercasi capo comico
di Portos



NON E' MAI TROPPO TARDI
Beppe Grillo si sgancia dalla conduzione del M5S.
Una mossa che, secondo me, sarebbe stato meglio avesse fatto prima. Anche in mutande.

Il Movimento resterà pur sempre una sua geniale trovata in grado di smuovere una granitica classe politica tesa solo a difendere i privilegi stratificati e accumulati con uguale responsabilità da destra e da sinistra.
Uber



Giannelli






Perché quella di Grillo non sarà più satira

La notizia che nel 2016 Grillo tornerà in tour con un nuovo monologo è stata commentata dalla stampa italiana con i non-argomenti che di solito riserva alle note di colore, o agli sfottò; ma l’evento è molto più interessante di quanto possa sembrare a chi, in materia, è digiuno. Infatti, quella che Grillo porterà sul palco non sarà più satira.

La satira nasce politica con Aristofane: esprime un punto di vista. Un punto di vista è sempre opinabile, ma non per questo pregiudiziale: lo diventa, però, se il comico fa attività partitica. Dal momento in cui il comico decide di compiere questo passo, la sua satira diventa, inevitabilmente, propaganda.

Il comico che fa propaganda ne ricava vento in poppa: è la lusinga del potere. E prima che gli influencer del PD mi strumentalizzino per l’ennesima volta (non mi illudo, lo faranno comunque), aggiungo questo: il problema riguarda tutti i satirici che pubblicano su giornali di partito; e quelli che, in periodo elettorale, invitano un segretario di partito in un loro programma tv per fargli da spalla comica; e quelli che salgono su palchi identitari senza fare satira sull’identità ospite. Satira e comicità sono forme particolari di argomentazione del verosimile. Sono tecniche di persuasione, ma l’effetto a cui devono persuadere è la risata, non il voto. Altrimenti non è più arte: è propaganda.

Grillo, animale da palcoscenico, fiuta il pericolo, e così titola la nuova impresa “Grillo contro Grillo”, come se questo bastasse a farlo tornare vergine. Purtroppo, con la scelta di fare attività partitica, Grillo ha ceduto alla lusinga del potere, che è nemico della satira; e questa decisione, benché ottima per il marketing, ha cambiato la natura della sua comicità per sempre. Grillo adesso vorrebbe tornare quello di prima, dice che si fa da parte. Troppo tardi. Ed è falso: ha forse rinunciato alla proprietà del marchio Movimento 5 Stelle? Ci rinunci, dunque, e potremo giudicare fino a che punto è credibile la sua satira contro Casaleggio, Fico, Di Battista e Di Maio (ooops!).

E adesso, sui criteri di selezione della classe dirigente di un partito, lascio la parola a Paolo Cirino Pomicino.
Daniele Luttazzi
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Grillo: «Rivoglio la libertà del comico La politica? È una malattia mentale»