sabato 7 marzo 2015

Torino: Sergio Staino. Un racconto di Berlino, 1981

Sergio Staino, Berlinguer sulla luna, 1983



Cari amici,nell'ambito della mostra sui miei disegni di Berlino che si tiene alla GAM di Torino, vi informo che martedì 10 marzo alle 18, presso l'auditorium della Galleria, si terrà un incontro sul tema "La Sinistra e la satira, dal Partito Comunista ad oggi". Oltre a me saranno presenti Emanuele Macaluso, Piero Fassino, Mario Calabresi e Davide Riondino.La Galleria si trova in Via Magenta, 31. L'ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
Per informazioni: 011 442 9518

Ciao,
Sergio






 
Incontri in occasione della mostra






Martedì 10 marzo, ore 18.00
LA SINISTRA E LA SATIRAUn'antica passione, un persistente dilemma
Intervengono:
Sergio Staino, disegnatore e vignettista
Piero Fassino, sindaco di Torino
Mario Calabresi
, direttore de la Stampa
David Riondino, regista e attore
Emanule Macaluso
, giornalista e dirigente politico
Maurizio Boldrini, giornalista e docente

Il rapporto fra satira e Sinistra non è stato, soprattutto all'inizio, un rapporto facile: era molto semplice usarla come arma di denigrazione degli avversari ma era totalmente impossibile sopportarla quando era rivolta contro se stessi. Per accettare la satira e coglierla quale elemento conoscitivo della realtà e quale stimolo ad un'azione politica più corretta, bisogna che l'istituzione di riferimento si senta matura e forte. Giovani partiti, osteggiati e repressi, è molto difficile che maturino il senso dell'umorismo e dell'autoironia.
“Il PCI ci è riuscito nel giorno in cui è diventata - racconta Sergio Staino, ripercorrendo le vicende di questo complesso rapporto e il ruolo avuto dal personaggio da lui creato, Bobo - non solo nella coscienza ma anche nella pratica, forza di governo, pronta a mettersi in gioco esibendo senza problemi le proprie contraddizioni. L'Unità è stato l'unico giornale, organo di un Partito Comunista, che ha pubblicato in prima pagina una vignetta con la caricatura del proprio segretario. Era un mio disegno fatto in occasione del congresso di Reggio Emilia del 1983 e il caricaturato era Enrico Berlinguer. Ma prima di questo c'era stato anche il Benigni che se lo era preso in collo. Una bella medaglia di laicità”.
Eppure, nonostante il mutare dei tempi, questo rapporto mantiene una sua problematicità che deriva dal ruolo nuovo che ha assunto il sistema dei media e dal modificarsi del modo stesso di dare e di vivere la satira.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili
La mostra Sergio Staino. Un racconto di Berlino sarà aperta eccezionalmente fino alle 21.00 (ultimo ingresso 20.30)
Prossimo appuntamento: 
Giovedì 26 marzo, ore 18.30REPORTAGE CON LA MATITARaccontare i luoghi e le storie con il disegno e le parole


GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea
Via Magenta, 31, 10128 Torino - info +39 0114429518/+39 011 4429595
gam@fondazionetorinomusei.it / www.gamtorino.it
orario mostra: da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00, lunedì chiuso










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Nota:

La mostra "Un racconto di Berlino, 1981". 
Sono circa 130 disegni a china e rigoroso bianco e nero realizzati nel 1981 quando, ospitato da Detlef Heikamp, Staino si aggirò per varie settimane nella Berlino ai tempi del muro realizzando il libro disegnato "Berlino amore mio".


venerdì 6 marzo 2015

FESTA D'APRILE, storie partigiane scritte e disegnate

a cura di Leo Magliacano e Tiziano Riverso

FESTA D'APRILE
storie partigiane scritte e disegnate

Tempesta Editore





Presentazione del Libro: “Festa d'Aprile”
Curatori: Leo Magliacano e Tiziano Riverso

A settanta anni esatti (1945-2015) della Liberazione dal nazifascismo, una trentina di autori/ici di storie scritte e disegnate, hanno voluto raccontare e illustrare dal loro personale punto di vista, alcune piccole e grandi storie, dal sud al nord dell’Italia per ricordare l’evento in modo non retorico, onesto ed originale.

Il titolo del libro è “ Festa d’Aprile“ ispirato dalla nota canzone scritta e musicata da Sergio
Liberovici e Franco Antonicelli, e sarà pubblicato da Tempesta Editore di Roma.

Gli autori sono: Gianni Allegra, Luca Bertolotti, Mauro Biani, Dario Di Simone,Tiziano Riverso, Leo Magliacano, Luca Garonzi, Umberto Romaniello , Fulvio Fontana , Ivan Passamani, Giuseppe Lo Bocchiaro, Carlo Gubitosa, Stefano Trucco, Gianni Burato, Mario Airaghi, Franco Stivali, Sergio Negri, Alberto Pagliaro, Tommaso Moretti, Franco Cappelletti, Janna Carioli, Marika Borrelli, Luana Valle, Milena Magnani, Walter Pozzi, Mirco Stefanon, Vittorio Forelli, Giuseppe Ciarallo, Paolo Vachino, Laura Tussi, Fabrizio Cracolici, Pierluigi Cozzi, Romeo Vernazza.

Le singole storie, come le tessere di un ideale mosaico, messe insieme in questo libro, vanno a
comporre una immagine corale, unica e contemporanea, di uno degli episodi fondamentali della
storia moderna di questo paese.

In questa raccolta di racconti, scritti e disegnati: si sono volutamente narrate storie di piccoli episodi sconosciuti o ritenuti minori, di uno dei pochi momenti in cui gl’italiani hanno espresso la volontà comune di mettere fine ad un periodo di barbarie e violenze inaudite, per ripartire da un nuovo concetto dello stare insieme.

Come tutti i racconti a più voci esso è anche una specie di viaggio-riflessione sulle influenze e i
riflessi avuti da quegli eventi nella nostra contemporanea attualità.

Via via, ripercorrendo idealmente il percorso fatto dalla Liberazione e dai movimenti resistenziali da Sud a Nord , le storie si dipanano lungo lo stivale e si concludono con la liberazione di tutta l'Italia e con la fine delle ostilità in Europa.

Queste storie le abbiamo definite “partigiane”, perchè ne condividiamo lo spirito e l’essenza; e
riteniamo giuste e sacrosante quelle scelte di lotta e di resistenza per la libertà e per la pace, fatte settanta anni fa.

Come riteniamo opportuno e più che mai adeguato, poter trasferire il ricordo ed una personale
testimonianza alle presenti e future generazioni di giovani per riaffermare con forza quei valori
universali di Libertà e di Dignità umana che più volte ancora oggi sono mortificati, calpestati e
disattesi in più parti del mondo.

Oltre alle varie presentazioni del libro sarà prevista una mostra annessa di alcune tavole a fumetti e delle illustrazioni degli autori presenti nel libro.



INFO: Leo Magliacano - portatile 340 0653908 mail – leomagliacano2005@yahoo.it
           Tiziano Riverso – portatile 338 4901168 mail – triverso@gmail.com

INFO libri: tempestaeditore.it

i Curatori:
Leo Magliacano, nato a Napoli diversi anni fa. Inventa e illustra giochi e vignette umoristiche e storie a fumetti per le pagine di passatempo e giochi enigmistici e inserti per bambini.
Tiziano Riverso, fumettista, vignettista, illustratore. Autore di Cabaret per i comici di Zelig.
Insieme hanno curato anche il volume di satira LegalMente (Tempesta Editore).

L’indice del libro:

Introduzione di Leo Magliacano e Tiziano Riverso
L’ultimo dei partigiani, un fumetto di Gianni Allegra
Solamente un Cruciverba, un racconto di Walter Pozzi
Storia di Cefas, un fumetto di Dario Di Simone (Darix)
La bicicletta simbolo di libertà nella Resistenza, un racconto di Vito Forelli
Dalle belle città, una canzone illustrata da Umberto Romaniello
Bambine in Guerra, un racconto di Marika Borrelli
Solo quel profumo, un fumetto di Leo Magliacano
La Storia Inizia, un racconto illustrato di Franco Stivali
La cittadella degli eroi, un fumetto illustrato da Giuseppe Lo Bocchiaro, testi di Carlo Gubitosa
Il Partigiano Giovanna, un racconto di Janna Carioli
Angiolino, un fumetto di Mauro Biani
Ma non fa mica così la canzone, Tunen! un racconto di Milena Magnani
W Salvatore Vernazza, un contributo di Romeo Vernazza
Una storia partigiana, cinque tavole autoconclusive di Alberto Pagliaro
I quattro giovani amici, un racconto di Sergio Negri, illustrazione di Tiziano RiversoLa Presa, un fumetto di Stefano Trucco (Kurt)Avanzi di Galena, un raconto di Franco Cappelletti
Morte di tre uomini Liberi, un fumetto illustrato da Ivan Passamani, testi di Federico Jannil
La foto dietro la porta, un racconto di Luana Valle
Belle foto ricordo, un fumetto di Tommy Gun Moretti
Un angolo di cielo, un racconto di Mirco Stefanon
C’era una volta il domani, un fumetto di Luca Garonzi
Spari e dispari, un racconto di Paolo Vachino
Aprile è una macchina rossa, un fumetto di Fulvio Fontana
Lotta di liberazione a Nerviano, un racconto di Pierluigi Cozzi (Anpi Nerviano)
6 Minuti all’Alba…, un fumetto di Tiziano Riverso
Il Partigiano Bacio sfugge alle guardie nazionali repubblicane in bicicletta, un racconto diLaura Tussiillustrazione di Mario Airaghi
Il susseguirsi degli eventi nella storia del Partigiano Emilio Bacio Capuzzo, un racconto diFabrizio Cracolici (Anpi Nova Milanese)
Una storia partigiana, cinque tavole autoconclusive di Alberto Pagliaro
Un’Idea esagerata di Libertà, un racconto di Giuseppe Ciarallo Illustrazione di Gianni Burato
Gli autori

http://tempestaeditore.it/shop/vita-raccontata/festa-daprile/









INFO: Leo Magliacano - portatile 340 0653908 mail – leomagliacano2005@yahoo.it
            Tiziano Riverso – portatile 338 4901168 mail – triverso@gmail.com

INFO libri: tempestaeditore.it

mercoledì 4 marzo 2015

L'elicottero renziano



La nuova carta da parati della cameretta di Renzi a Palazzo Chigi
Tiziano Riverso

Renzi rotore di ricerca

di Nadia Redoglia
Oggi, su qualsiasi motore di ricerca, a digitare “elicottero” esce fuori lui. La cronaca narra la trasferta renziana di circa 300 chilometri a bordo della costosa libellula atterrata a sorpresa (come la vispa Teresa) sul campetto di calcio. No selfie, no tweet, ma performance alla chetichella su altro mezzo di spostamento di governo. Piace vincere facile e dunque, giusto per fare qualche paragone, le recenti trasferte di Mattarella in aereo di linea, treno e tram capitano a fagiolo.   Per questa ragione sarebbe importante che il presidente della Repubblica convocasse quello del Consiglio chiedendogli lumi e criteri sul protocollo che adotta per i suoi spostamenti sì da (farci) capire quali e quanti tra questi (ché sappiamo non essere la prima volta che si serve di rotori) richiedono l’utilizzo di certi straordinari mezzi di trasporto indispensabili per causa di forza maggiore, ovvero se proprio non si può fare diversamente come accade, per esempio, con l’elisoccorso.

Partire da questa ricerca sarebbe già cosa buona e giusta ché un capo di governo dovrebbe essere consapevole che l’uso di tali carissime libellule è interamente e direttamente a carico nostro, a differenza di certe farfalle dei tempi che furono…

3 marzo 2015

Collericotteri
Franco Portinari / Portos

Volare basso

MASSIMO GRAMELLINI
Un atterraggio d’emergenza imposto dal maltempo ha rivelato improvvisamente agli italiani che per andare da Firenze a Roma il granduca Matteo usa l’elicottero di Stato. Lui, il campione dell’Anti Casta che da sindaco impazzava per la città gigliata al volante di una macchinina elettrica e da segretario del Pd si faceva immortalare sul Frecciarossa come un Draghi qualunque. L’opinione pubblica si è subito spaccata. La maggioranza, composta da pendolari e sardine d’auto o di metrò, invoca per Messer Renzi un mezzo di trasporto più sobrio ed economico (non sottovaluterei il baldacchino, è ecologico e in Italia i portatori non mancano mai). Ma esiste anche una minoranza, fiera della propria impopolarità, convinta che fare viaggiare il capo del governo tra i cittadini significherebbe esporlo alla mercé del primo squilibrato e che la sua scorta sarebbe fonte di disagio per gli altri passeggeri.

L’elicottero rimane una scelta infelice perché è lo scooter dei miliardari e la metafora di una distanza abissale dalla gente comune. E comunque in democrazia il problema è sempre la trasparenza. Obama sale e scende dagli elicotteri senza dare scandalo, dato che in America tutti sanno che quei velivoli fanno parte del corredo presidenziale. Che Renzi ne usasse uno, invece, noi lo abbiamo scoperto ieri per caso. Come ogni caduta di stile, anche questa fa girare le eliche. Ma sostenere un condannato in primo grado alla presidenza della Regione Campania le fa girare ancora di più.

lunedì 2 marzo 2015

Onore a Leonard Nimoy/Spock

"Of all the souls I have encountered.. his was the most human." Thx for bringing Spock to life for us.

In space Samantha Cristoforetti honors Leonard Nimoy/Spock by continuing the Vulcan science officer tradition on ISS. Imagery by Michael Okuda.
fonte


Bellissima la foto vulcaniana di @AstroSamantha ritoccata da @MikeOkuda (di Star Trek). http://spaceref.com/onorbit/a-new-science-officer-on-the-space-station.html … pic.twitter.com/BF1MTICgC5
  e a seguire le vignette omaggio al grande Leonard Nimoy:

domenica 1 marzo 2015

Mario Capanna e i vitalizi

Capanna tutta Panna
di Franco Portinari (Portos)



Capanna montata
di Massimo Gramellini

Da qualche tempo Mario Capanna, il giovane dell’altro ieri, va alla radio e in televisione a irridere i giovani di oggi. Avranno una pensione misera a 70 anni? si domanda dall’alto della sua da ex parlamentare, invece più che soddisfacente. Ben gli sta, si risponde da solo, perché senza lotta non si ottiene nulla nella vita e loro non lottano, ma preferiscono vivere nella bambagia di mamma fino a quarant’anni «tanto che bisogna chiamare i carabinieri per buttarli fuori». A parte che preferisco vivere in un Paese che chiama i carabinieri per fare sloggiare un figlio quarantenne anziché per difendersi da chi tira le molotov. Ma a Capanna, come ai tanti ribelli placati della sua età che imputano ai ragazzi del Duemila di non fare la rivoluzione, continua a sfuggire un piccolo particolare. Che nel «loro» Sessantotto, figlio del boom economico, i giovani erano tantissimi. Avevano con sé l’unica forza che conta in democrazia, quella dei numeri. E vivevano in una società dalle prospettive illimitate, dove il futuro era una certezza indiscutibile.

La società che i sessantottini consegnano ai nipoti è decisamente diversa. Con il calo delle nascite e il prolungamento della vita media, i giovani sono diventati una minoranza silenziosa che pesa poco sulle decisioni della politica. E la frantumazione del lavoro, che la generazione di Capanna non ha saputo evitare e in molti casi ha sfruttato, li ha resi incapaci di pensare al plurale e coniugare i verbi al futuro. Prima di fare la morale ai ragazzi di oggi, quelli dell’altro ieri dovrebbero provare a mettersi nei loro panni. E magari chiedere scusa per avere contribuito a creare questo presente.

venerdì 27 febbraio 2015

Omaggio a Luca Ronconi

[...]Fac­cio parte di que­gli ado­le­scenti, di classi diverse e di regioni diverse, che nel 1974 erano rima­sti inter­detti per cin­que dome­ni­che nel vedere alla tele­vi­sione di Stato, l’unica che c’era allora, in prima serata l’Orlando Furioso, tra­smesso in bianco e nero: la rein­ven­zione fil­mata dello spet­ta­colo del 1968, calato – gra­zie alla fan­ta­sia di Pier Luigi Pizzi – in una ridda di loca­lità, tra cui Santa Maria in Cosme­din a Roma, ele­vata a corte di Carlo Magno, e le sale far­ne­siane di Capra­rola. Tra gli affre­schi di Tad­deo Zuc­cari Ange­lica era inse­guita da pala­dini su cavalli gio­cat­tolo, men­tre i versi di Ario­sto erano risi­ste­mati da Edoardo San­gui­neti. E l’ippogrifo vol­teg­giava tra le carte geo­gra­fi­che dipinte dal miste­rioso Gio­vanni Anto­nio da Varese. Non c’era alcuna con­gruenza tra la civiltà delle corti padane del primo Cin­que­cento, da cui era uscito il pro­di­gio del Furioso, e il fasto rin­ser­rato e un po’ greve della reg­gia laziale: eppure il risul­tato era magico. Gli inter­preti erano una spe­cie di nazio­nale di cal­cio dei gio­vani attori ita­liani, ma non man­cava Peter Cha­tel tra un Daniel Sch­mid e un Fas­sbin­der, di cui non sup­po­nevo allora nean­che l’esistenza. E sì che Peter Cha­tel era il pro­ta­go­ni­sta, pro­prio nel 1974, del Diritto del più forte. Ogni pun­tata ter­mi­nava con dei titoli di coda in cui si mostra­vano i risvolti tec­nici, pra­tici della mes­sin­scena: come faceva a volare l’ippogrifo, come cor­re­vano i cavalli sui binari, come ince­deva l’orca… Si spie­ga­vano cioè le regole dell’illusione; si for­niva la sca­tola di mon­tag­gio: quanto ho riflet­tuto su quelle sigle di chiu­sura. La mat­tina del lunedì, a scuola, dell’Orlando si par­lava con i com­pa­gni: chi infa­sti­dito e chi stre­gato da quell’esperienza fin lì senza para­gone alcuno, così distante dalla rou­tine nar­ra­tiva dei romanzi sce­neg­giati, così aperta a mille ana­cro­ni­sti­che pro­spet­tive.[...]
Giovanni Agosti
Si, io faccio parte di quei compagni che erano stregati e tanto ne parlavamo in classe con l'insegnante di Storia dell'arte di Luca Ronconi, del suo teatro e delle sue strabilianti macchine sceniche.

« Des cavaliers fous chevauchant licornes et hippogriffes fendant la foule, des chariots roulés à bras d'hommes installant trois, six aires de jeu simultanées avant d'entraîner le public dans un labyrinthe grillagé, tel était Orlando Furioso d'après l'Arioste, première apparition de Luca Ronconi en France. » (Encyclopaedia Universalis, article Luca Ronconi).

OBERON MILANO TEATRO ALLA SCALA 1989 ALLESTIMENTO LUCA RONCONI



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Riporto l'articolo del  24 marzo 2013 su la Repubblica col ritratto di Riccardo Mannelli
e l'intervista di Antonio Gnoli
a Luca Ronconi



Vorrei dare un senso alla tristezza ma ho visto troppi film per crederci
di Antonio Gnoli   Pdf
Non mi viene in mente niente di più tenero e vulnerabile delle parole di Luca Ronconi. Mentre lo guardo, incorniciato da una leggera barba, penso che vivere una vita non sia come accendersi una sigaretta, bere un whisky o fare una passeggiata. Anche una vita passabile, o fortunata, è fatta di frenate improvvise davanti al precipizio; di frammenti arenati e sparsi sulla spiaggia degli anni. E Ronconi di anni ne ha compiuti ottanta. Lo hanno celebrato e messo sul podio, lui se ne è ritratto. Lo hanno illuminato con esultanza, ma la luce comincia a pesare. Ci vediamo al Piccolo di Milano di cui ha la direzione artistica. Lo trovo dimagrito. Ricordo un nostro lontano incontro nella sua casa vicino Gubbio: disponibilità amabile, chiarezza mentale, sorriso dolce. La sua voce stantuffa, a volte sale, a volte si ritrae, è come se inseguisse le parole o le abbandonasse ai pensieri più nascosti.
Per i suoi ottant' anni l' hanno molto festeggiata. Come si sente ora che tutto si è concluso?
«Mi hanno riempito di onorificenze e non sapevo se essere più grato o

mercoledì 25 febbraio 2015

19 febbraio 2015 - Sacco di Roma da parte dei tifosi ultras del Feyenoord

Guerriglia nel centro di Roma. Dopo tre ore di tensione, poco prima delle 16.30, in piazza di Spagna si è scatenata la battaglia. Gli hooligans del Feyenoord, molti con un adesivo con la Lupa capitolina decapitata, prima della partita di Europa League, hanno lanciato fumogeni contro gli agenti che, schierati sulla scalinata di Trinità dei Monti, hanno reagito con una carica fin dentro la salita di San Sebastianello, verso il Pincio. I tifosi hanno risposto tirando bottiglie e oggetti contro i poliziotti. Poi hanno anche cominciato a devastare auto, motorini, cestini della spazzatura. Daneggiata la fontana del Bernini!



The Europe of PIGS Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
Some late episodes of racism, vandalism and awful education happening in different countries of the south of europe, related with football and hooligans, are reminding the invasion of nordic barbarians into mediterranean civilisation in the past years. This is the real europe of PIGS. Note: refered to Chelsea twats being racists in the metro of Paris or Feyenoord baboons filling up with vomit, pee and scum Bernini's fountain in Piazza di Spagna, Rome.


Tullio Boi



Invasione
Cosi olandesi danneggiano la Barcaccia di Bernini.
Mauro Biani


Orgiasmo da Rotterdam

di Nadia Redoglia
Sono arrivati a Roma, malgrado noi che ci picchiamo di saper proteggere i nostri valori, salvo però lasciarli poi in balia dei predatori picchiatori organizzati in branchi. I bastardi hanno spaccato la (anche!) mia Barcaccia del Bernini. Piazza di Spagna era fresca di restauro e i bastardi proprio lì hanno marciato pisciando e vomitando sulle forze (forse) dell’ordine. Per caso? Non credo. Questi esseri presi uno a uno sono il brodo primordiale del nulla: bisogna centrifugarli per ottenere mostruosità compatta.

Noi, allertati dai talk show goduriosi di share, mentre inanelliamo pagine di forum sulle criminali minacce isis ci lasciamo sopraffare dall’invasione, abituale e abitudinaria, della feccia ubriaca senza confini e barriere. Alcuni tiggì, in supposto elogio della foll(i)a, in tempo reale di devastazione (in) capitale, hanno lanciato l’edizione straordinaria e così per primi, nascondendosi dentro le nostre ferite, si sono accaparrati ancora una volta l’onore d’incastrare Marino, l’Ignazio da tagliola.

20 febbraio 2015



Fanatismi vari..Acidus #satira
Leo Magliacano


Anti-antisommossa
Trucco/Kurt


Tiziano Riverso




«L’AMACA» DEL 21 FEBBRAIO 2015 (Michele Serra) 21 febbraio 2015
Il branco di bestioni brilli che ha messo a soqquadro Roma fa venire in mente la tragica e cinica frase (baluardo di ogni pensiero reazionario che si rispetti) sulla “guerra lavacro del mondo”. Moltitudini di maschi dai quindici ai cinquant’anni, in giro per il pianeta, amministrano con grande difficoltà adrenalina, testosterone, sbalzi ormonali; se vivono in Siria o Iraq è più facile che si arruolino nell’Is, se a Rotterdam (o Istanbul o Berlino o Roma o Milano) diventano ultras di calcio, l’idea è comunque quella di trovare dei commilitoni e menare le mani a seconda delle circostanze. Ovviamente sgozzare qualcuno è molto più grave che orinare su un monumento o scalciare una macchina o gridare dagli al negro. Ma la molla è la stessa, è l’urlo della scimmia che cerca un posto nel branco, è la violenza come antidoto alla paura e come certificazione della propria esistenza. Ben al di là dell’insipienza dei domatori di scimmie, che dovrebbero tenerle a bada e non ci riescono (vedi il penoso default dell’ordine pubblico a Roma), sono spettacoli, questi, che levano il fiato per la bassezza energumena (ma tu guarda, il “civilissimo Nord Europa”…). Ma in compenso ci fanno apprezzare, e molto, il mistero della civilizzazione e della cultura. L’essere umano, specie se maschio in trasferta, sembra nato solo per il rutto.
(fonte Jack's blog)



Lorenzo Bernini autore della fontana danneggiata
Paolo Lombardi


Barcaccia
Bertelli


la zoccolaccia
Marco Careddu


ALE' AKBEER
Marco Careddu


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Nota :

Posto oggi queste vignette e commenti sui terribili avvenimenti del 19 febbraio scorso, con la speranza che i tifosi romani questa sera in Olanda si parla di 2400, per la partita di ritorno, diano un esempio di civiltà e non si lascino trasportare da false vendette.
Basta con la violenza fuori e dentro gli stadi!

martedì 24 febbraio 2015

Ritratto di Paolo Prodi.

Il 9 febbraio su la Repubblica un grande ritratto di Riccardo Mannelli

e l'intervista di Antonio Gnoli

a Paolo Prodi





Paolo Prodi: "C'era troppa violenza nella politica, per questo ho scelto di fare lo storico"
Intervista al docente universitario, fratello maggiore del più noto Romano. Nato a Scandiano il 3 ottobre 1932, è stato tra i fondatori del Mulino, ha insegnato nelle università di Trento, Roma e Bologna, ed è stato presidente della Giunta Storica Nazionale e dell'Accademia Nazionale dei Lincei

di ANTONIO GNOLI
DI PAOLO Prodi (fratello maggiore del più noto Romano) colpiscono due cose: l'ossessione con cui ha inseguito e studiato le relazioni tra il potere e il sacro e il fatto che sia rimasto, malgrado ciò, un uomo felice. Una felicità leggera, contagiosa, che

domenica 22 febbraio 2015

Capitali in Svizzera, pubblicata la lista Falciani


FALCIANÌ ITALY
PORTOS





sabato 14 febbraio 2015
LISTE BLOCCATE
Piu' di settemila i nomi degli italiani della famosa Lista Falciani. Pare comunque che quanti hanno provveduto a imboscare capitali in Svizzera siano molti di piu' e naturalmente tra loro non brillano certo gli operai ne' gli impiegati di basso livello. I sempre annunciati accordi con la Svizzera non hanno mai trovato una soluzione pratica per far rientrare l'enorme flusso di denaro in buona parte frutto dell'evasione e dell'elusione fiscale.
UBER


My cartoon Thursday @TheTimes on HSBC, advertising, and The Daily Telegraph
Peter Brookes


Ben Jennings



Révélations sur l'évasion fiscale suisse
Chapatte


Banque au c?ur du scandale
Chapatte


Mandats d'arrêt contre UBS
Chapatte


Nobiltà
Fulvio Fontana



GLMart





Tiziano Riverso



Gino Paoli
Tiziano Riverso


cuoca di Briatore
Tiziano Riverso



La cuoca di Briatore

21/02/2015
MASSIMO GRAMELLINI
Non bastasse il caso del serioso Gino Paoli, di cui nessuno avrebbe mai osato supporre che fosse un cantante d’evasione, i soliti maligni sospettano che anche dietro i 39 milioni di dollari rintracciati sul conto svizzero della cuoca di Flavio Briatore si nasconda una truffa per eludere il fisco. In pochi sono disposti a riconoscere al raffinato gourmet anglo-cuneese il legittimo desiderio di ingaggiare a qualsiasi prezzo la chef migliore del pianeta per commissionarle il suo piatto preferito, la Caviella, una crema di caviale alle nocciole da spalmare su banconote da cento euro leggermente tostate.
Il particolare che la signora non fosse a conoscenza del cospicuo lascito sembra avere incuriosito i magistrati, biliosi e inappetenti come tutti i comunisti, mentre testimonia soltanto la bravura del manager battente bandiera monegasca nel motivare le maestranze. Chiunque sarebbe stato capace di spadellare meraviglie in cambio del prodotto interno lordo del Ghana o dell’ingaggio di Cristiano Ronaldo. Invece la cuoca di Briatore cucinava soltanto per il piacere di strappare un rutto griffato di soddisfazione al suo committente. Poiché la signora risulta al momento disoccupata in quel di Brescia, si potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di lasciarle la disponibilità del conto di cui era l’inconsapevole beneficiaria. Del resto ogni epoca ha gli imprenditori che si merita. Michele Ferrero seppe arricchire una provincia intera. Che Briatore arricchisca almeno la sua cuoca.



Vauro



Vauro




Vauro





il volo AZ.....Roma Ginevra-notturno...piu' battuto!!!!!
Alfio Leotta



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Hervé Daniel Marcel Falciani (Monte Carlo, 9 gennaio 1972) è un ingegnere italiano naturalizzato francese.
Noto alle cronache per aver divulgato notizie bancarie riservate, dal 2009 collabora con numerosi Paesi europei fornendo e vendendo - in maniera giudicata illegale - informazioni su oltre 130.000 presunti evasori fiscali titolari di conti correnti svizzeri e in particolare di coloro che li avevano aperti in una filiale della banca privata svizzera HSBC.
Falciani è l'autore della cosiddetta Lagarde list, così chiamata perché fatta pervenire all'allora ministro francese delle finanze Christine Lagarde, oggi direttore generale del FMI. Si tratta di un elenco di clienti della HSBC che presumibilmente hanno utilizzato quella banca per evadere le tasse e riciclare denaro. La Lagarde, a sua volta, lo ha inviato a quei governi i cui cittadini erano nella lista.
L'11 dicembre 2014 Falciani è stato indagato dal governo federale svizzero per violazione del suo leggendario segreto bancario e per spionaggio industriale. L'accusa rivolta a Falciani, che tuttavia non viene mai nominato, era di aver trafugato informazioni dagli uffici della HSBC ginevrini, passandoli illegalmente al fisco francese. Nel novembre 2014 la Francia ha accusato la HSBC di riciclaggio di denaro.

venerdì 20 febbraio 2015

20th INTERNATIONAL CARTOON EXHIBITION ZAGREB 2015

20th INTERNATIONAL CARTOON 
EXHIBITION ZAGREB 2015 





A. PARTICIPATION 
The organizer of the 20th International cartoon exhibition ZAGREB 2015 is the Croatian Cartoonist Association. The festival is opened for everyone regardless of nationality, age, sex, or profession.

B. THEME 

PAINTING (FROM CAVES TO COMPUTERS) 

C. ENTRIES 
Radovi moraju zadovoljavati sljedeće uvjete: 1. Original works and digital artworks will be accepted. Digital artwork is to be numbered in pencil on the front and pencil signed. Copies cannot be admitted.
2. Entries can be either black and white or coloured.
3. There should be the name, the surname and the adress on the reverse side of cartoons.
4. The cartoons must not have been previously awarded on festivals.
5. Maximum 3 entries will be submitted.
6. Size of entries is A4 or A3 format.

D. DEADLINE 
Entry deadline is the 16th of April 2015.

E. ADDRESS
CROATIAN CARTOONIST ASSOCIATION
(HRVATSKO DRUŠTVO KARIKATURISTA)
SAVSKA CESTA 100
10000 ZAGREB, CROATIA

F. PRIZES AND AWARDS 
First Prize ... 1.000 EUR
Second Prize ... 500 EUR
Third Prize ... 300 EUR
Five Special mentions.

G. EXHIBITION 
The exhibition will take place in Gallery 'Klovićevi dvori' in Zagreb on the 2th of June 2015.

H. OTHER CONDITIONS 
Authors of works that qualify to the exhibition are given a presentation copy of the exhibition cataloque. Only on explicit request will remaining (original) works be returned to the owners in the end of the exhibition cycle (in the second half of the year 2016).

The organizer reserves the right to reproduce the works sent to the festival, Zagreb 2015, as the advertising material without being obliged to pay a fee to an author whose work may be used.

The prize-winning works become property of the organizer.

http://www.hdk.hr/vijesti/zagreb2015pozivnica.htm



20th INTERNATIONAL CARTOON 
EXHIBITION ZAGREB 2015 

A. PARTECIPAZIONE
L'organizzatore del 20 ° Salone Internazionale del fumetto di Zagabria 2015 è the Croatian Cartoonist Association. Il concorso è aperto a tutti senza distinzione di nazionalità, età, sesso o professione.

B. TEMA

La PITTURA (dalle caverne ai computer)

C. ISCRIZIONI
 1. opere originali e opere d'arte digitali. Opera digitale è da annoverare a matita sulla parte anteriore e matita firmata. Le copie non possono essere ammessi.
2. Le vignette possono essere sia in bianco e nero o a colori.
3. Ci dovrebbe essere il nome, il cognome e l'indirizzo sul retro dell'opera.
4. Ogni partecipante può presentare al massimo 3 opere inedite, non premiate o segnalate in altri concorsi..
5  Massimo 3 opere.
6. Formato di iscrizioni è in formato A3 o A4.

D. SCADENZA
Termine di invio è il 16 aprile 2015.

E. INDIRIZZO
CROATIAN CARTOONIST ASSOCIATION
(HRVATSKO DRUŠTVO KARIKATURISTA)
SAVSKA CESTA 100
10000 ZAGREB, CROATIA

F. PREMI E RICONOSCIMENTI
Primo Premio ... 1.000 EUR
Secondo Premio ... 500 EUR
Terzo premio ... 300 EUR
5 Menzioni Speciali

G. MOSTRA
La mostra avrà luogo nella Galleria 'Klovićevi dvori' a Zagabria il 2 Giugno 2015.

H. ALTRE CONDIZIONI
Agli autori  che si qualificano per la mostra sarà dato una copia del catalogo.
Solo su esplicita richiesta saranno restituite le opere ai proprietari alla fine del ciclo di esposizione (nella seconda metà del 2016).

L'organizzatore si riserva il diritto di riprodurre le opere inviate al festival, Zagabria 2015, come il materiale pubblicitario senza essere obbligati a pagare una tassa per un autore la cui opera può essere utilizzato.

Le opere premiate diventano di proprietà dell'organizzazione.

SITO: http://www.hdk.hr/vijesti/zagreb2015pozivnica.htm

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I vincitori dell'edizione del 2014 
TEMA: le INVENZIONI nel corso della storia

Al 19th International Exhibition of Cartoon ZAGREB 2014 hanno partecipato 536 opere di 248 autori  di 51 paesi diversi.



PRVA NAGRADA / FIRST PRIZE 
DORU AXINTE, Rumunjska 

DRUGA NAGRADA / SECOND PRIZE 
PAVEL CONSTANTIN, Rumunjska 




TREĆA NAGRADA / THIRD PRIZE 
JOSIP KOVAČEVIĆ, Hrvatska



Tra le menzioni d'onore l'opera di Giacomo D'Agostino (Italia)


POSEBNO PRIZNANJE / SPECIAL MENTION 
MARCO D’AGOSTINO, Italija


(FONTE)