mercoledì 8 maggio 2013

Giulio Andreotti (seconda parte)





Serenamente
CeciGian

 
A volte ritornanoCeciGian

 
Ali (4 maggio 2012) 
CeciGian


way down in the hole
 l'affetto dei suoi cani
fabiomagnasciutti


Camel senza filtro
fabiomagnasciutti



Tullio Boi



Luciano Lodoli




una più del diavolo
Franco Stivali

tomas


Pierfrancesco Uva


Krancic







Andreottwitter
massimo gramellini
Una volta Montanelli scrisse che in chiesa De Gasperi e Andreotti si dividevano i compiti: De Gasperi parlava con Dio e Andreotti col prete. «Sì, ma a me il prete rispondeva», gli replicò Andreotti. Forse ora toccherà a lui parlare con Dio e non se la potrà cavare con una delle sue battute. Ciniche, gelide, brevi: da star di Twitter prima di Twitter. Se Dio esiste, ci sono forti dubbi che sia democristiano (ecco, questa potrebbe averla detta lui) e meno che mai della sua corrente, per un pregiudizio anzitutto estetico (Sbardella, Vitalone, Evangelisti: più che ritratti sono foto segnaletiche).

Senza l’ambizione di rubare il mestiere al pubblico ministero celeste, un lungo soggiorno in purgatorio deve averlo messo in preventivo anche Andreotti. Fin dal giorno in cui, ancora imberbe, decise di sporcarsi le mani con il potere. Perché il potere logora chi non ce l’ha, ma sporca tutti coloro che lo toccano, e chi sostiene il contrario è solo un fanatico, o un ipocrita.

Resta l’ironia, molto andreottiana, della scomparsa di un uomo che dopo sessant’anni di vita pubblica sembrava incarnare la prova dell’immortalità: non dell’anima, ma del corpo. Se ne va col suo carico intatto di misteri, ma dopo averne chiarito almeno uno: non è vero che tirare a campare è sempre meglio che tirare le cuoia, come recita uno dei suoi tweet più celebri. Proprio perché a tutti succede di tirarle, prima o poi, tanto vale campare a testa alta e a cuore acceso.



Milko




Milko Dalla Battista


Il coccodrillo come fa





 
È morto Andreotti. Immagina, puoi.

È morto Andreotti. Chissà cosa ha avuto in cambio.

(Avevo in serbo una battuta per questa occasione. Ma oggi stonerebbe il riferimento al Commodore 64)

Niente camera ardente per Andreotti. Avrà un girone tutto suo.

Domani i funerali di Stato. A seguire quelli di Andreotti.

Berlusconi: «Con Andreotti c'era un'Italia che voleva la libertà». Per questo fecero l'aula bunker.

«Il potere logora chi non ce l’ha» è la frase perfetta per il suo epitaffio. Di Bersani, dico.

Daniela Santanchè: «Andreotti non sia ricordato solo per il bacio a Riina». Pochi infatti sanno di quel pompino a Provenzano.

Giorgio Napolitano: «Lo giudicherà la storia». È l'ultima chance.
[Ma come, solo nove battute? Provate a ricaricare la pagina cliccando sull'immagine e avrete una sorpresa] 
By SPINOZA 

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Povero vecchio Giulio... lassù qualcuno lo aspetta.

 
Ei fu... Giulio Andreotti 



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martedì 7 maggio 2013

DA APRICALE ALL'AMERICA PER DIVENTARE UN EROE

“Da Apricale al West – Giovanni Martini-John Martin, 
il trombettiere di Custer, 
tra mito e realtà”

12 maggio 2013 dalle ore 17 Castello della Lucertola Apricale (IM)



Il 12 maggio 2013 Apricale celebrerà uno dei suoi figli più illustri, Giovanni Martini.

L'evento, fortemente voluto dal Sindaco, Silvano Pisano, renderà merito al famoso personaggio che dopo aver partecipato alla spedizione dei Mille di Garibaldi, emigrò in America ed arruolatosi nell'esercito, diventerà il famoso “trombettiere di Little Big Horn”, unico sopravvissuto nella sanguinosa battaglia del 1876 tra i cavalleggeri del Generale Custer contro gli indiani Sioux.
Gli autori dell'iniziativa, Rosanna Calò e Tiziano Riverso, in collaborazione con Claudio Nobbio, hanno previsto una serie di eventi celebrativi.
In particolare i festeggiamenti prevederanno la dedica di una lapide commemorativa, simile a quella già posta sul ponte di Brooklyn. Saranno rievocati i momenti salienti della sua rocambolesca esistenza attraverso una esposizione di tavole realizzate dal disegnatore Tiziano Riverso, con le didascalie dello scrittore apricalese Claudio Nobbio, che resteranno in mostra permanente al Castello della Lucertola.
Apricale sarà messa in risalto dagli scatti fotografici realizzati da Rosanna Calò, che vive ed opera nel ponente ligure.
Sarà inoltre presente la casa editrice Bonelli, che dedicò a John Martin il numero 492 di TEX, dell'ottobre 2001, con la sceneggiatura di Claudio Nizzi e i disegni di Giovanni Ticci.
Per l'occasione, Bonelli Editore ha prestato del materiale da esporre al pubblico.
Altro materiale, inerente la spedizione dei Mille, sarà concesso in prestito dal Museo Borea di Sanremo, nella persona della Direttrice Dott.ssa Loretta Marchi.
Il pomeriggio sarà rallegrato dalla presenza di musicisti, tra cui spicca il nome di Angelo Guglielmi, che con la sua tromba rievocherà la figura di Martin, e da un rinfresco offerto dal Comune.
A testimonianza dell'evento, le tavole della mostra sono state raccolte in un libro edito da Atene Edizioni di Arma di Taggia



cliccare sulle img per ingrandire

Info: (Rosanna Calò)
roxanakalos1@gmail.com

338 4901168 ( Tiziano Riverso)
triverso@gmail.com

Comune di Apricale
via Cavour,2
18030 Apricale (IM)

Tel. (+39) 0184 20.81.26
Fax (+39) 0184 20.85.08

“Da Apricale al West – Giovanni Martini-John Martin, il trombettiere di Custer, tra mito e realtà”
12 maggio 2013 dalle ore 17 Castello della Lucertola Apricale (IM)
Link:
Immagine di copertina
John Martin, il trombettiere di Apricale

Ei fu... Giulio Andreotti

Tiziano Riverso


Ei fu…


di Nadia Redoglia

Siccome immobile (cfr. mai smobilitato) pensavamo fosse veramente immortale?! Stante il martellamento h24 di tutte le testate giornalistiche, d’approfondimento, d’intrattenimento ecc. sembrerebbe così, per non parlare poi delle commemorazioni gloriose nel mondo politico dei due secoli, nonché d’ecclesiali altissime sfere che lo incensano (a cavallo tra i due secoli). E poi c’è Licio Gelli: “ha fatto il suo dovere, ha usato i segreti per dare il benessere al popolo. I segreti li aveva, e se li è portati con sé. Chi è un uomo se li porta dietro…” Inquietante. Per l’ilare potremmo invece fare riferimento a un bel “demonizzato da sinistra dell’odio” proferito dal (sedicente) miglior statista degli ultimi 150 anni. Commovente: Cirino Pomicino piange a dirotto.

Vista l’era Napolitano (II) così in similitudine con governi DC dell’altro secolo, possiamo ragionevolmente supporre che il nostrano Napoleone (I) sia defunto sereno: è morto così come nacque, in (ultima) ironica beffa ai tantissimi che da decenni s’oppongono ferocemente al pensiero di dover morire democristiani!

Una manciata di giorni fa è morta Agnese Borsellino… Nando Dalla Chiesa, Giancarlo Caselli e tutti (tanti sono!) gli altri che direttamente e/o indirettamente hanno avuto e ancora (oggi!) sono costretti ad avere a che fare con la realtà, invece che con le similitudini, ben sanno che l’andreottismo sarà ben più duro a morire che non il novantaquattrenne “ei fu Giulio Andreotti”…

7 maggio 2013


Andreotti
Mario Natangelo


Addio
Mario Natangelo


Rivelazioni
Mario Natangelo

Giulio Andreotti (Prima parte)


Andreotti, la niùs del giorno.
Marilena Nardi



Tiziano Riverso



Andreotti död
Jan-Erik Ander (Svezia)


IL BACIO
E' morto Giulio Andreotti, protagonista indiscusso della storia italiana dal dopoguerra ad oggi.
Con lui nella tomba molti dei segreti che lo hanno accompagnato nella sua vita politica.
Gianfranco Uber


Davide Caviglia



È morto Andreotti
Vincino




SERGIO STAINO


Lutto
Andreotti.
Mauro Biani




Testimone diretto
Ancora.
Mauro Biani




Omissis est
Mauro Biani





Le vignette di ElleKappa - Repubblica.it



Andreotti
Mario Natangelo





Andreotti
Giulio Laurenzi



AFFINITA' ELETTIVERoberto Mangosi


La stanza per Andreotti
Vukic


KHAMARD


Olimpia De Angelis


Gianni Fioretti


Gava - Meno


Nico Pillinini


Pierpaolo Perazzoli
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Il coccodrillo come fa
 
È morto Giulio Andreotti. Così, di botto.

Morto Giulio Andreotti. Proprio stasera che ricomincia Carosello.

(Dopo Jannacci e Califano, se ne va uno che non ha mai cantato)

La notizia della morte di Andreotti è stata data dalla famiglia. Ma allora non è vero che non lo vedevano dal 1980.

I parenti: «È rimasto lucido fino alla fine». Grazie alla saliva di Sgarbi.

La Bongiorno piange. Perché, hanno già rubato la salma?

Andreotti era in politica da più tempo della regina Elisabetta. E se voleva poteva indossare due cappelli.

La figura di Andreotti ispirò anche un film di Sorrentino. Le conseguenze dell'amore.

Schifani: «Con Andreotti scompare il simbolo della nostra democrazia». Quindi ora via alla dittatura.[Ma come, solo nove battute? Provate a ricaricare la pagina cliccando sull'immagine e avrete una sorpresa]

CONTINUA >>

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Povero vecchio Giulio... lassù qualcuno lo aspetta.

 
Ei fu... Giulio Andreotti 
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lunedì 6 maggio 2013

Povero vecchio Giulio... lassù qualcuno lo aspetta.


Reception 
di PORTOS / Franco Portinari
Etichette: Aldo Moro, Andreotti, MisFatto di domenica 6 Maggio 2012*


Cari amici annuncio la dipartita di una figura storica italiana Giulio Andreotti con questa vignetta di Franco Portinari,  disegnata per il Misfatto, ironia della sorte proprio  un anno fa. 

Simbolo della Democrazia cristiana e sette volte capo del governo italiano, Andreotti aveva 94 anni.
Esequie in forma privata martedì pomeriggio a Roma, niente camera ardente 


Anagramma
(Enrico Parodi) 
E' MORTO ANDREOTTI - TETRO DOMINATORE



EDIZIONE STRAORDINARIA: A VOLTE CI SI AZZECCA



da L'ASINO

...a presto con le vignette.


(continua)

domenica 5 maggio 2013

Artefacto 60: intervista con Benicio


Artefacto n° 60
Hola a todos!!!

Disculpen si encuentran fallas y cambios en este Artefacto, pues son cosas técnicas que espero resolver en los siguientes números; por ahora disfruten y difundan esta ediciòn.
gracias a todos!

Omar Zevallos
http://omarzevallos.blogspot.com/
http://artefacto.deartistas.com/artefacto-nro-60/

Benicio è uno dei più grandi disegnatori brasiliani, conosciuto nel mondo sopratutto per le sue pin up. Curiosando nel suo sito mi hanno affascinato i tanti disegni per il cinema, i ritratti delle dive.
Eccovi alcune delle sue opere:





Marylin Monroe
by Benicio



A super femea con Vera Fischer
disegno di Benicio