lunedì 24 dicembre 2012

La letterina di Babbo Natale

Illustrazione di Fabio Magnasciutti


Caro Bambino per questa volta
Son io che scrivo tu però ascolta
Ti pare buffo ma dico sul serio
Anch’io a Natale ho un desiderio

Vorrei quel libro, la bambola e l’orso

Che ti ho portato a Natale scorso
Insieme a tanti di quei regali
Che certe volte avevi già uguali

L’orso lo porto nel sud della Cina

Dove lavora una bambina
In una fabbrica di borsette
Come un’adulta fino alle sette

Glielo recapito ai piedi del letto

Cosí la notte lo tiene stretto
Sotto alla testa come cuscino
Mentre riposa come un bambino

Il bambolotto lo porto in Uganda

Dove c’è un uomo che comanda
Ad un bambino spaventato
Di far la guerra come un soldato

Quel bambino sarà felice

Di rimpiazzare la mitragliatrice
Con una bambola di pezza
Da cullare con dolcezza

Il libro invece lo porto in Brasile

Dentro a una casa di latta sottile
Dove una bimba vive da sola
Senza nessuno che la porti a scuola

Le porto un libro scritto per chi

Vuole imparare l’abbiccì
L’abbiccì del portoghese
Che è la lingua di quel paese

Caro bambino fammi tu un dono

E ti prometto che sarò buono
Io credo in te perché sei speciale
Tuo affezionato Babbo Natale

Da Pupù del 16 dicembre 2012


Francesca Fornario

domenica 23 dicembre 2012

M5S: La cacciata dei grillini

Modificato dom. 30 dic 2012 ore 11.20
PORTOS / Franco Portinari

Poche parole per mandare via Federica Salsi e Giovanni Favia dal Movimento 5 Stelle. Sono arrivate questa mattina sul blog di Beppe Grillo. Il leader del movimento scrive in un post e un tweet: "A Federica Salsi e Giovanni Favia è ritirato l'utilizzo del logo del Movimento 5 Stelle. Li prego di astenersi per il futuro a qualificare la loro azione politica con riferimento al M5S o alla mia figura. Gli auguro di continuare la loro brillante attività di consiglieri".
Il TWEET
VIDEO "Fuori dalle balle chi mi accusa"


continua



LA BESTIA IMMONDA
Grillo condanna e proibisce le apparizioni in TV degli attivisti del M5S. La consigliera bolognese Federica Salsi, rea di aver partecipato a Ballarò, isolata in consiglio comunale anche dai colleghi come una appestata.
Gianfranco Uber

Tiziano Riverso




Grillo e grillini...
Tiziano Riverso


fabiomagnasciutti
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ne devi fare di strada, bimbo
 fabiomagnasciutti
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Le vignette di ElleKappa - Repubblica.it




Bertolotti e DePirro per Pubblico



Bertolotti e DePirro per Pubblico



Vaffa
Natangelo



MaoVimento 5 Stelle
Tonus

 Casaleggio by Mannelli per Il Fatto Quotidiano




Liberatelo
Mauro Biani



Parlamentarie
Ora le primarie-parlamentarie online del Movimento 5 Stelle.  Esempio di democrazia o “regime grillesco“?
Qui 20 domande in rete per Grillo e Casaleggio
.
Mauro Biani



senza barba
Alessio Spataro

http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20121217_154606.shtml

Depardieu lascia la Francia

L'attore Gérard Depardieu si è trasferito in Belgio per sfuggire alla tassa del 75 per cento imposta da Hollande sui redditi più alti. Il governo rischia di dover pagare il conto delle polemiche.
Le Monde


Petar Pismestrovic
Depardieu s'installe en Belgique, à deux pas de la frontière.
Deligne 


 Depardieu...
Damien Glez 



Gerard Depardieu
Sergei Tunin
French actor Gerard Depardieu is going to be a russian actor for tax reasons 18 Dec 2012


Un monstre (un peu moins) sacré

Gérard Depardieu est officiellement devenu résident belge - autrement dit, exilé fiscal. L'acteur et homme d'affaires, dont la fortune n'est pas connue avec exactitude (le site "Riches et célèbres" l'estime à 85 millions d'euros), a pris ses quartiers dans la commune de Néchin, connue surtout pour abriter également la famille Mulliez (Auchan).
Dessin de Sondron paru dans L'Avenir
 Dessin de Cécile Bertrand, Belgique


Il presidente francese François Hollande e l'attore Gérard Depardieu: "Non sopporto più Astérix!"


Lettera aperta inviata dall’attore Gérard Depardieu a Jean-Marc Ayrault- il primo mi­nistro francese che l’ave­va definito «miserabile» ­e apparsa sul Journal du Dimanche:




     Sono nato nel 1948, ho cominciato a lavorare quando avevo 14 anni come tipografo, come magazziniere e poi come artista drammatico.
Ho sempre pagato le tasse e le imposte, di qualsiasi aliquota e di qualsiasi Governo.
In nessun momento non ho ottemperato ai miei doveri.
I film storici che ho interpretato, sono la testimonianza del mio amore per la Francia e per la sua storia.
Personaggi più illustri di me sono stati esiliati o hanno abbandonato il nostro Paese.
Sfortunatamente non ho più nulla da fare qui, ma continuerò ad amare i francesi e il pubblico con cui ho condiviso molte emozioni!

Parto, perchè considerate che il successo, la creazione, i talenti, in pratica la differenza, debbano essere sanzionati.
Non chiedo approvazione, ma potreste almeno rispettarmi. Tutti coloro che hanno lasciato la Francia, non sono stati insultati come il sottoscritto.
Non devo giustificare le ragioni della mia scelta, che sono tante e intime.

Parto dopo aver pagato, nel 2012, l’85% di imposte sul reddito. Ma voglio conservare lo spirito di questa Francia, che era bella e che spero lo resterà.

Vi restituisco il mio passaporto e la mia tessera della mutua, di cui non mi sono mai servito.
Non abbiamo più la stessa patria, io sono un vero europeo, un cittadino del mondo, come mi ha sempre inculcato mio padre.

Trovo miserabile l’accanimento della giustizia nei confronti di mio figlio Guillame, giudicato da Giudici che l’hanno condannato, quando era ancora un ragazzo, a 3 anni di prigione per 2 grammi di eroina, quando molti altri venivano risparmiati per reati ben più gravi.

Non condanno tutti quell che hanno il colesterolo alto, la pressione alta, il diabete, quelli che bevono troppo alcol o che si addormentano sul loro motorino: sono uno di loro, come i vostri cari media amano sempre ripetere.

Non ho mai ammazzato nessuno, non penso di avere dei demeriti, ho pagato 145 MILIONI di € di imposte in 45 anni, ho dato lavoro ad 80 persone nelle aziende che sono state create per loro e gestite da loro.
Non sono qui per lamentarmi, né per vantarmi, ma rifiuto il termine “miserabile”.

Chi siete voi per giudicarmi così, glielo chiedo signor Ayrault, primo Ministro del signor Hollande, vi chiedo, chi siete voi?

Malgrado i miei eccessi, il mio appetito, il mio amore per la vita, sono un essere libero, signore, e non voglio essere maleducato.

Gérard DEPARDIEU

  LINK:
Gérard Depardieu : "Je rends mon passeport"

sabato 22 dicembre 2012

La crisi di Pubblico travolge gli amici vignettisti

merda

o per dirla più elegantemente, pupù
il nome di un giornale nato morto
una bella cosa
morta
neanche il tempo di formulare una promessa
figuriamoci mantenerla
belle firme bella gente bei pensieri
di sinistra
quella che tutela i lavoratori
che ricorda l'articolo uno
della costituzione più bella del mondo
una costituzione da 5.800.000 euro a puntata
a un comico di sinistra
che ha avuto in braccio berlinguer
perché il lavoro va pagato
sempre
quasi sempre
a volte
se insisti se pretendi se hai quel sano senso pratico
se non pensi stupidamente che chi te lo propone
il lavoro
poi debba ricompensarti col  giusto
senza che tu lo chieda
figuriamoci un direttore di sinistra di un giornale di sinistra
ero al suo funerale
ma berlinguer non l'ho potuto prendere in braccio
piuttosto ho mia figlia
alla quale cerco di spiegare perché
questi disegni
che lei ha visti nascere
per i quali mi ha fornito consigli
ha visti stampati
col suo cognome impresso su un lato
perché non saranno pagati
perché non lo saranno
eppure sa che viviamo di questo
non potrà capirlo
forse non è abbastanza di sinistra
dovrò lavorarci
ora
prima che vada ad iscrivermi ad alba dorata
ecco le tavole realizzate
sui bei testi di francesca fornario
che ringrazio
in attesa di occuparci ancora insieme di bellezza














22/12/2012
Fabio Magnascciutti


 Dalle pagine di FB:
 Ho raccontato più volte sulle pagine di «Pubblico» il dramma del lavoro precario in un paese il cui presidente del consiglio sentenzia che «Il posto fisso è monotono» un secondo dopo aver accettato la nomina di senatore a vita (Il posto fisso è monotono? Lo racconti ai precari che tentano di farsi prestare i soldi da una banca per comprare un monolocale! Ieri nella mia filiale sono entrati quattro precari armati, con le maschere dei presidenti americani Regan, Carter, Nixon e Johnson: volevano chiedere un mutuo. Il posto fisso è monotono?! Parla lui che è sposato da 40 anni! Abbiamo opinioni molto diverse riguardo al concetto di «monotonia»). Ho raccontato su Pubblico il dramma dei consulenti, delle finte partite Iva pagate con un ritardo che una volta era di 60 giorni, poi di 120, ora, mediamente, si viene pagati nella prossima vita (se l’ultimo bonifico che hai ricevuto era in sesterzi significa che nel 30 avanti Cristo eri un consulente.
E sono andata in giro per l’Italia, gratis, mettendoci la mia faccia, a raccontare quanto ero orgogliosa di collaborare per un giornale che avrebbe pagato tutti i collaboratori e degnamente, perché il lavoro va pagato. Così non è stato. Dunque, pur dovendo rispettare un contratto che mi obbliga a scrivere un corsivo satirico al giorno (questo), sono alquanto in difficoltà a fare satira su chi sfrutta il lavoro su un giornale che sfrutta il lavoro. 


Anche se l'azienda non è ancora inadempiente nei miei confronti, rescindo il mio contratto di collaborazione con Pubblico, perché il mio lavoro vale quanto quello dei miei collaboratori Fabio Magnasciutti, Valeria Petrone, Gavagnin Marco, GianLorenzo Ingrami e quello del generoso capitano @bruno tognolini che con me hanno dato vita a «Pupù, il giornale che fa nascere i fiori». Ringrazio le belle persone che ho incrociato, su tutte Paola Natalicchio Mariagrazia Gerina, Luca Sappino, Simone Salis, Boris Sollazzo, Marco Filoni Pasquale Videtta e tutte le altre che fb non mi fa taggare. Ringrazio tutti i lettori, di tutte le età. Spero di incrociarvi ancora, lavorare con voi è un privilegio e una gioia. Buona fortuna, così è la vita (21/12/12
Francesca Fornario 


Bertolotti e DePirro


   La situazione economica della testata Pubblico diretta da Luca Telese, è tanto grave da rischiare la liquidazione immediata.

Lunedì scorso lo sciopero  e il comunicato stampa.

 Riporto di seguito alcuni estratti del comunicato dell'assemblea dei redattori:
"Nelle ultime ore l’azienda, con una tempistica inaccettabile, ci ha comunicato che la tenuta economica è grave al punto da palesare già nei prossimi giorni uno scenario di messa in liquidazione della Pubblico edizioni srl. E tutt’ora non abbiamo nessuna certezza né garanzia su cosa verrà dopo. Di sicuro non accettiamo di essere liquidati in modo così brutale. Qualsiasi decisione dovrà avvenire nel confronto con la redazione e le rappresentanze sindacali."
"Davanti abbiamo mesi cruciali e una campagna elettorale decisiva per il futuro del Paese. Noi vogliamo esserci. E per esserci abbiamo il dovere di far fronte alla situazione di difficoltà che il nostro giornale vive in queste ore con la stessa dignità e lo stesso coraggio delle persone che abbiamo raccontato in questi mesi. Lo dobbiamo a loro. E lo dobbiamo a noi stessi, che in questo progetto abbiamo investito tutto. Vogliamo continuare a crederci. Ai lettori chiediamo di sostenerci scegliendo questo giornale ogni giorno. Ma lunedì 17 dicembre 2012 nelle edicole Pubblico non ci sarà. Mentre il sito domenica 16 non è stato aggiornato. Scioperiamo in difesa del nostro lavoro, di queste pagine e della possibilità di continuare a scriverle, senza perdere diritti e dignità.
L’assemblea dei redattori di Pubblico."

Vota la squadra dei sogni: l'Inter

 
Scegli gli 11 giocatori dell' Inter più forti di ogni tempo



clicca qui per vedere l'immagine ingrandita


Vota la tua formazione
Fate gli Stramaccioni per un giorno 

Sul Corriere della sera
Illustrazione  di Franco Portinari e Giovanna Carbone


modifica del 23/01/2013


La squadra votata
Corriere della Sera di Milano del 8 gennaio 2013, figurine calciatori, Inter, Inter dei sogni

venerdì 21 dicembre 2012

I Maya e la loro profezia

21.12.12

FRIDAY COMING !!!
Jerry Boursiquot (Bousiko)
Maya prediction. 17 Dec 2012



David Rowe


-SINCRETISMO
by Angel Boligán
Carton publicado en EL UNIVERSAL el 17 de Dic. 2012.
http://www.eluniversal.com.mx/wcarton12213.html


Mayan Prediction
Keefe

Michael Ramirez






Budget armageddon is nearing
By Patrick Chappatte, The International Herald Tribune - 12/14/2012

 Profecia frustrada
Silvano Mello

 O futuro...
Dalcio


O FIM DO MUNDO
Dalcio



Pietro Vanessi



Calendari
Steve Breen



Petar Pismetrovic


Nate Beeler

Dave Brown -The Indipendent

Apocalypse postponed?
Chris Riddell on the Mayan prediction and the British economy


Maya tempora currunt
"Oh creature sciocche,/ quanta ignoranza è quella che v'offende!"
Dante, Inferno VII,70-71 (Virgilio)
Paride Puglia


-EL VERDADERO FIN DEL MUNDO
 Angel Boligan


IL BABAU!
Luciano Caratto


MA?!? YA
Ugo Sajini

Finale brusco, affidabilità
Mauro Biani



ogni tanto però ci azzeccavano
fabiomagnasciutti

21 dicembre 2012 !Chappatte


Indifferenza
CeciGian


"The Maya Prophecy" & Bruno Bozzetto: HAPPY 2013 !

PS:
Il 21 dicembre 2012 era la data del calendario gregoriano nella quale secondo alcune credenze e profezie si sarebbe dovuto verificare un evento, di natura imprecisata e di proporzioni planetarie, capace di produrre una significativa discontinuità storica con il passato: una qualche radicale trasformazione dell'umanità in senso spirituale oppure la fine del mondo. L'evento tanto atteso veniva collegato temporalmente alla fine di uno dei cicli (b'ak'tun) del calendario maya.

Nessuna di queste credenze ha mai avuto alcun fondamento scientifico e furono più volte smentite dalla comunità geofisica e astronomica. Anche la maggioranza degli studiosi della storia dei Maya confutò queste affermazioni.


16/12/2012
In viaggio fino alla fine del mondo
massimo gramellini

Mi piace pensare che i Maya non avessero del tutto torto. Che il 21.12.12 non finirà il mondo, ma un altro comincerà a prendere forma. Anch’io avrò la possibilità di farne parte, se smetterò di fidarmi ciecamente dei sensi, che intercettano solo una piccola fetta di realtà, e imparerò a rinvigorire il muscolo rattrappito dell’intuizione: «La voce degli dei» come la chiamava Jung, l’unica parte immutabile e immortale di me stesso.
Per chi non ha, o non ha più, un lavoro o un affetto, la fine del mondo è già arrivata e questi sembreranno discorsi astratti, brodini caldi per anime intirizzite. Ma non è così. La crisi psicologica e poi - solo poi - economica in cui versiamo è anzitutto una crisi del modello materialista che ha dominato il Novecento. Se non torniamo a chiederci chi siamo, e non solo cosa abbiamo, finiremo per non avere più nulla. Qualunque profezia non va presa alla lettera: è l’indicatore di un cambiamento spirituale. Da qualche settimana ho coinvolto i lettori domenicali di «Cuori allo Specchio» nei preparativi del viaggio (clicca qui per leggerli). Ho chiesto di regalarmi i ricordi più belli della loro vita e in cambio ho offerto parole da mettere in valigia, tratte dai libri che mi hanno temprato il cuore. Per ultimo ho tenuto il più importante: il Simposio di Platone. Buon viaggio.