Synnove autoritratto
FANY BLOG intervista Synnöve Dahlström Hilkner
Da quando ti piace disegnare?
Disegno fin dall'infanzia. Sono sempre stata molto creativa e, come mia madre era un'artista,
ho sempre avuto molto incoraggiamento. Sono nata in Finlandia e sono venuta a vivere in
Brasile all'età di 7 anni. Il cambiamento di contesto e tipi fisici era così grande che ho visivamente fissato scene che un bambino a malapena ricorderebbe.
Che tipo di formazione hai?
Sono laureata in Comunicazione Sociale e Pubblicità presso l'Università PUCC - Pontificia Università Cattolicadi Campinas. Ho seguito diversi corsi extracurricolari legati alle Belle Arti, come curatrice di mostre d'arte, all'UNICAMP – Università Statale di Campinas e corsi specifici in acquerello, disegno, arte e caricatura, laboratori di artisti, a Campinas e San Paolo. Anche corsi online con professori provenienti da diverse parti del mondo.
Quali sono i temi che disegni?
Disegno su ciò che mi emoziona o mi infastidisce, perché capisco che ho una responsabilità sociale, come vignettista, di denunciare, attraverso il disegno, temi come il machismo, le disuguaglianze sociali, le ingiustizie, il razzismo e i politici che sono al potere.
Disegno anche cose belle, caricature di persone che meritano un omaggio, illustrazioni di vari temi come danze, biciclette, animali e illustrazioni al limite del surrealismo. Al momento sto lavorando ad una serie di uccelli, con personalità, in acquerello, per un libro che sarà pubblicato nel 2021.
Oltre al disegno, faccio anche sculture-caricature, tra cui alcune premiate al Salone Internazionale dell'Umorismo di Piracicaba.
Hai avuto difficoltà come donna?
Certo, ma all'inizio non mi sono resa conto che succedeva perché ero una donna. Ho smesso di ottenere richieste di lavoro perché ero una donna e una madre. Come pubblicista, ho preferito lavorare come freelance, dopo diversi casi di molestie, contro di me e le mie colleghe. Quando ho iniziato a lavorare come vignettista, volevo solo disegnare. A poco a poco, ho compreso la poca rappresentanza femminile nel settore e ho cercato di capirne le ragioni. La donna, come protagonista dei suoi disegni umoristici, doveva essere riscattata.
Perché l'umorismo e la satira sono importanti nella società?
Perché l'umorismo e la satira denunciano senza gridare, ti fanno pensare senza bisogno di essere ovvi o pieni di rabbia. Attraverso l'umorismo, è possibile parlare dei temi più diversi sarcasticamente, ironicamente, emotivamente. In questo modo, l'umorismo grafico parla da sé, genera nel lettore dei media una reazione diversa dall'articolo scritto sul giornale.
Umorismo grafico e caricatura occupano il posto che meritano nella stampa brasiliana?
No. Alcuni anni fa i media in Brasile iniziarono a licenziare i vignettisti e a considerare l'umorismo grafico come una spesa inutile. È chiaro che anche il pregiudizio politico dei media ha influenza ed il Brasile vive un periodo estremamente diviso. Ma la base di tutto è il poco riconoscimento dell'arte e della cultura nel paese. Il Brasile sembra avere un progetto per porre fine all'istruzione, alla scienza e all'arte.
Dove pubblichi i tuoi disegni?
Pubblico i miei disegni su Facebook (www.facebook.com/synnoveartist ), Instagram www.instagram.com/synnove_arts ), alcune riviste online come Agência Social de Notícias (https:///agenciasn.com.br), la rivista Supapo e la rivista Pirralha (Facebook) e in mostre umoristiche.
E per quanto riguarda la pandemia vuoi dire qualcosa?
La pandemia ci fa vivere sotto una pesante nuvola di minaccia e di ansia. Le emozioni sono intense, le persone care muoiono. Siamo responsabili della nostra salute e di coloro che amiamo. Abbiamo anche l'aggravante, in Brasile, di un governo "genocida", un presidente negazionista che ha sempre combattuto contro le misure di prevenzione, come l'uso di mascherine ed il distanziamento sociale, e anche contro i vaccini. Il Brasile sta attraversando il suo periodo peggiore, finora, a marzo 2021, con più di 260.000 morti.
Il Concorso di Piracicaba riuscirà a sopravvivere al suo mentore?
Nel 2020, il Salone Internazionale dell'Umorismo di Piracicaba è stata una mostra virtuale, in uno scenario senza precedenti e, quindi, con improvvisazione, a causa della pandemia. Nel 2021, abbiamo iniziato con la notizia che la mostra in onore della Giornata Internazionale della Donna, “Batom, Lapis & Tpm” sarebbe stata una versione in copia della mostra 2020, quando ancora non c’era la pandemia. Noi donne abbiamo visto in questo atteggiamento del Segretariato della Cultura di Piracicaba un tentativo di mettere a tacere le voci femminili e di protesta. Personalmente, quando ho saputo che non avremmo avuto un’edizione nel 2021, ho contattato tutte le vignettiste che conosco, brasiliane ed internazionali, e tutte loro erano indignate.
Con l'unione delle donne e la pressione degli artisti di tutti i generi, la mostra è stata salvata. Il più grande timore è che al tentativo di mettere a tacere le donne sarebbero seguiti altri tagli, come il Salãozinho, per i bambini, da 7 a 12 anni, il progetto di umorismo nelle scuole e sarebbe finito per interferire con il Salone principale.
Il Salone Internazionale dell'Umorismo di Piracicaba è alla sua 48a edizione, nel 2021. E' nato durante la dittatura che il Brasile ha vissuto negli anni ‘70. Ha sempre avuto una posizione contro l'oppressione e una storia di opposizione agli abusi dei governanti. È un Salone di estrema importanza, in tutti i tempi, ma soprattutto in questo momento, quando il Brasile ha un governo che flirta apertamente con l'estremismo di destra.
Cosa rappresenta oggi il festival Batom, Lapis & Tpm e quanto è importante dare voce alle donne vignettiste?
Il festival Batom, Lapis & Tpm è il riscatto della donna vignettista, la donna che usa l'umorismo come arma contro l'oppressione. Il mondo dell’umorismo è un bolla di uomini e le donne hanno scarsa rappresentanza. I giurati dei festival dell'umorismo sono per lo più uomini, e anche loro, i vignettisti, non sembrano notare questa bolla in cui vivono. Le donne, in questo settore maschile, come in tanti altri, sono considerate superflue, senza nulla di importante di cui parlare. Ma non è perché non sono importanti, è perché danno fastidio. Per secoli la società maschile ha lavorato molto per distruggere la voce delle donne.
Così, la donna che denuncia il machismo è umiliata come "isterica" e l'umorismo che disegna è anche umiliato come arte inferiore. Questa disegnatrice donna non ha avuto la forza dell'unità per dimostrare che non è sola in battaglia. Le donne hanno argomenti rilevanti e hanno voce. "Batom, Lapis & Tpm" ha dato voce a queste donne, che, anche diffuse in tutto il mondo, sono molte e i loro disegni sono rilevanti. Voglio chiarire che quando mi riferisco alle donne, includo l'intero genere che si considera donna, e quando parlo del vignettista uomo, so che la stragrande maggioranza non è e non si considera sessista. Siamo tutti artisti di humor grafico.
Malala Yousafzai scultura 2016
FANY BLOG entrevista Synnöve Dahlström Hilkner
Desde quando gostas de desenhar?
Eu desenho desde criança. Sempre fui muito criativa e, como minha mãe era artista plástica, sempre tive muito incentivo. Nasci na Finlândia e vim morar no Brasil aos 7 anos. A mudança de cenários e tipos físicos foi tão grande que visualmente fixei cenas que uma criança dificilmente lembraria.
Que formação académica tem?
Sou formada em Comunicação Social, Publicidade e Propaganda, pela Universidade PUCC – Pontifícia Universitária Católica de Campinas. Fiz diversos cursos extracurriculares ligados às Belas Artes, como curadoria de exposições de arte, na UNICAMP – Universidade Estadual de Campinas e cursos específicos da área de aquarela, desenho, artes e caricatura, em ateliês de artistas, em Campinas e São Paulo. Também cursos on-line com professores de diversas partes do mundo.
Quais são os temas que você desenha?
Desenho sobre o que me emociona ou me incomoda, pois entendo que tenho uma responsabilidade social, como cartunista, de denunciar, através do desenho, temas como o machismo, desigualdades sociais, injustiças, racismo e os políticos que estão no poder.
Desenho também coisas belas, caricaturas de pessoas que merecem uma homenagem, ilustrações de diversos temas, como danças, bicicletas, bichos e ilustrações que beiram o surrealismo. No momento, estou trabalhando em uma série de pássaros, com personalidade, em aquarela, para um livro a ser publicado ainda em 2021.
Além de desenhar, também faço esculturas-caricaturas, inclusive algumas premiadas no Salão Internacional de Humor de Piracicaba.
Teve dificuldade em ser mulher?
É claro que sim, mas, no princípio, eu não percebia que era por ser mulher. Deixei de conseguir vagas de trabalho por ser mulher e mãe. Como publicitária, preferi trabalhar como autônoma, após vários casos de assédio, contra mim e contra colegas. Quando comecei a trabalhar como cartunista, eu apenas queria desenhar. Aos poucos, fui entendendo a pouca representatividade feminina na área e procurei entender os motivos para isso. A mulher, como protagonista de seus próprios desenhos de humor precisava ser resgatada.
Por que o humor e a sátira são importantes na sociedade?
Porque o humor e a sátira denunciam sem gritar, fazem pensar sem precisarem ser óbvios ou cheios de raiva. Através do humor, é possível falar sobre os mais diversos temas de forma sarcástica, irônica, emotiva. Dessa forma, o humor gráfico fala por si, gera uma reação no leitor de uma mídia, diferente do artigo escrito do jornal.
O humor gráfico, a caricatura, ocupa o lugar que merece na imprensa brasileira?
Não. Há alguns anos os veículos de imprensa no Brasil passaram a dispensar os cartunistas e tratar o humor gráfico como uma despesa desnecessária. É claro que o viés político da mídia também influencia e o Brasil vive um período extremamente polarizado. Mas, a base de tudo é o pouco reconhecimento da arte e da cultura no país. O Brasil parece ter um projeto para acabar com a educação, a ciência e a arte.
Onde você publica seus desenhos?
Eu publico meus desenhos no Facebook (www.facebook.com/synnoveartist ), Instagram www.instagram.com/synnove_arts ), algumas revistas on-line, como a Agência Social de Notícias (https://agenciasn.com.br), Revista Supapo e Revista Pirralha (Facebook) e em exposições de humor.
E quanto à pandemia tem algo a relatar?
A pandemia nos faz viver sob uma nuvem pesada de ameaça e ansiedade. As emoções estão intensas, pessoas queridas morreram. Somos responsáveis por nossa saúde e daqueles que amamos. Ainda temos o agravante, no Brasil, de um governo “genocida”, um presidente negacionista que sempre lutou contra as medidas de prevenção, como o uso de máscaras e o isolamento social e também contra as vacinas. O Brasil passa por seu pior período, até agora, em março de 2021, com mais de 260 mil mortes.
Sucederá o concurso de Piracicaba para sobreviver seu mentor?
Em 2020, o Salão Internacional de Humor de Piracicaba foi uma exposição virtual, em um cenário inédito e, portanto, com improvisos, devido à pandemia. Em 2021, começamos com a notícia de que a exposição em homenagem ao Dia Internacional da Mulher, o Batom, Lápis e TPM, seria uma versão requentada da exposição de 2020, quando ainda nem havia a pandemia. Nós, mulheres, vimos nessa atitude da secretaria de cultura de Piracicaba, uma tentativa de calar as vozes femininas e protestamos. Eu, pessoalmente, quando soube que não teríamos uma edição, em 2021, entrei em contato com todas as cartunistas que conheço, brasileiras e internacionais, e todas se mostraram indignadas. Com a união feminina e a pressão de artistas de todos os gêneros, a exposição foi salva. O receio maior é que, a tentativa de calar as mulheres, fosse seguida de outros cortes, como o Salãozinho, para crianças, de 7 a 12 anos, o projeto de humor nas escolas e acabasse por interferir no Salão principal.
O Salão Internacional de Humor de Piracicaba está em sua 48ª edição, em 2021. Nasceu durante os anos de Ditadura que o Brasil viveu, nos anos 1970. Sempre teve posicionamento contra a opressão e um histórico de oposição aos desmandos dos governantes. É um salão de extrema importância, em todos os tempos, mas principalmente no momento presente, quando o Brasil tem um governo que flerta abertamente com o extremismo de direita.
O que o festival Batom, lapis & Tpm representa hoje e como é importante que demos voz às mulheres cartunistas?
O festival Batom, Lápis e TPM, é o resgate da mulher cartunista, a mulher que usa o humor como arma contra a opressão. O mundo do cartum é uma bolha de homens e as mulheres têm baixa representatividade. Os jurados de festivais de humor são majoritariamente homens e, nem mesmo eles, os homens cartunistas, parecem perceber essa bolha em que vivem. As mulheres, nessa área masculina, como em tantas outras, é considerada supérflua, sem nada de importante para falar. Mas não é por não ser importante, é porque incomoda. Desde séculos existe um trabalho grande por parte de sociedades masculinas para destruir a voz da mulher. Desse modo, a mulher que denuncia o machismo é desmerecida como “histérica” e o humor que ela desenha é, também, desmerecido como arte inferior. Essa mulher desenhista não tinha a força da união para mostrar que ela não está sozinha na batalha. As mulheres têm assuntos relevantes e têm voz. “Batom, Lápis & TPM”, deu voz a essas mulheres, que, mesmo espalhadas pelo mundo, são muitas e seus desenhos são relevantes. Quero deixar claro que quando me refiro a mulher, incluo todo o gênero que se considere mulher e quando falo do cartunista masculino, sei que a grande maioria não é, e nem se considera, machista. Somos todos artistas do humor gráfico.
Abuso infantile
FANY BLOG interview Synnöve Dahlström Hilkner
Since when do you like to draw?
I have been drawing since I was a child. I was always very creative and, as my mother was an artist, I always had a lot of encouragement. I was born in Finland and came to live in Brazil when I was 7 years old. The change in scenarios and physical types was so great that I visually fixed scenes that a child would hardly remember.
What academic background do you have?
I have a degree in Social Communication, Advertising and Propaganda, from PUCC University - Pontifical Catholic University of Campinas. I took several extracurricular courses related to Fine Arts, as “curatorial of art exhibitions”, at UNICAMP - State University of Campinas and specific courses in the area of watercolor, drawing, arts and caricature, in artists' studios, in Campinas and São Paulo. Also, several online courses with teachers from different parts of the world.
What themes do you draw?
I draw about what moves me or bothers me, because I understand that I have a social responsibility, as a cartoonist, to denounce, through drawing, themes such as machismo, social inequalities, injustices, racism and the politicians who are in power.
I also draw beautiful things, caricatures of people who deserve a tribute, illustrations of various themes, such as dances, bicycles, animals and illustrations that border on surrealism. At the moment, I am working on a series of birds, with personality, in watercolor, for a book to be published in 2021.
In addition to drawing, I also make sculptures-caricatures, including some awarded at the Piracicaba International Humor Exhibition.
Did you have difficulty being a woman?
Yes, of course, but at first, I did not realize it was because I was a woman. I didn`t get some job positions just because I was a woman and a mother. As an advertiser, I preferred to work as a freelance, after several cases of harassment, against me and against colleagues. When I started working as a cartoonist, I just wanted to draw. Gradually, I understood the little female representation in the area and tried to understand the reasons for this. The woman, as the protagonist of her own humorous cartoons, needed to be rescued.
Why are humor and satire important in society?
Because humor and satire denounce without shouting, they make you think without needing to be obvious or full of anger. Through humor, it is possible to talk about the most diverse themes in a sarcastic, ironic, emotional way. Graphic humor speaks for itself, it generates a reaction in the media reader, different from the written article in a newspaper.
Does graphic humor, caricature, occupy the place it deserves in the Brazilian press?
No. some years ago, the press in Brazil has started to dismiss cartoonists and treat graphic humor as an unnecessary expense. The political bias of the media also influences, and Brazil is going through extremely polarized times. However, the main reason is the little recognition of art and culture in the country. Brazil seems to have a project to exterminate education, science and art.
Where do you publish your drawings?
I publish my drawings on Facebook (www.facebook.com/synnoveartist), Instagram www.instagram.com/synnove_arts), some online magazines, such as the Social News Agency (https://agenciasn.com.br), Supapo Magazine and Pirralha Magazine (Facebook) and in humor exhibitions worldwide.
What about the pandemic has anything to report?
The pandemic makes us live under a heavy cloud of threat and anxiety. Emotions are intense, loved ones have died. We are responsible for our health and those we love. We have the aggravating factor, in Brazil, of a “genocide” government, a negationist president who has always fought against preventive measures, such as the use of masks and social isolation and against vaccines. Brazil is going through its worst period, so far, in March 2021, with more than 260 thousand deaths.
Will the Piracicaba contest succeed to survive your mentor?
In 2020, the International Humor Exhibition of Piracicaba was a virtual exhibition, in an unprecedented scenario and, therefore, with improvisations, due to the pandemic. In 2021, the year started with the news that the exhibition in honor of International Women's Day, “Lipstick, Pencils and PMS”, would be a reheated version of the 2020 exhibition, when there was still no pandemic. We, women, saw in this attitude of the Piracicaba culture secretary, an attempt to silence the female voices and we protested. Personally, when I heard that we would not have an edition, in 2021, I contacted all the cartoonists I know, Brazilian and international, and they were all indignant. With the female union and pressure from artists of all genders, the exhibition was saved. The biggest fear is that the attempt to silence women, would be followed by other cuts, like the Salãozinho, for children, from 7 to 12 years old, the project of humor in the schools and would end up interfering in the Main Hall.
The International Humor Exhibition of Piracicaba is in its 48th edition, in 2021. It was born during the years of the military dictatorship that Brazil lived in the 1970s. It is an extremely important humor hall, at all times, but mainly at the present moment, when Brazil has a government that openly flirts with right-wing extremism.
What does the festival Lipstick, Pencils & PMS represent today and how important is it that we give voice to women cartoonists?
The festival Lipstick, Pencil and TPM, is the rescue of the cartoonist woman, the woman who uses humor as a weapon against oppression. The cartoon world is a bubble of men where women are underrepresented. The jurors of humor festivals are mostly men, and even they, men cartoonists, do not seem to notice this bubble in which they live. Women, in this masculine area, as in so many others, are considered superfluous, with nothing important to say. But it is not because it is not important, it is because it bothers. For centuries, there has been a great deal of work on the part of male societies to destroy the voice of women. In this way, the woman who denounces machismo is belittled as "hysterical" and the humor she draws is also belittled as an inferior art. This woman cartoonist did not have the strength of the union to show that she is not alone in the battle. Women have relevant issues and have a voice. “Lipstick, Pencils & PMS”, gave voice to these women, who, spread all over the world, are numerous and their drawings are relevant. I want to make it clear that when I refer to women, I include any gender that consider itself to be a woman and when I speak of the male cartoonist, I know that the vast majority are not, and do not even consider themselves, sexist. We are all artists of graphic humor.