venerdì 11 aprile 2014

I secessionisti ed il carro armato

A) Il carro armato


Marilena Nardi



PORTOS / Franco Portinari



giovedì 3 aprile 2014
IL CARROCCIO ARMATO
Arrestati a Padova 24 secessionisti veneti che si preparavano ad una azione rivoluzionaria "armati" di un Tank artigianale. La replica di Piazza San Marco del '97 può far sorridere ma a forza di prove in costume prima o poi si rischia di arrivare allo spettacolo.





Bricolage a casa loro
#stateserenissimi. Secessionisti veneti: 24 arresti. “Trattavano acquisto armi”. Sequestrato anche carro armato artigianale attrezzato con un cannoncino. L’ira di Bossi e di Salvini: “Arresti bluff”.
Mauro Biani



Ultimo tanko
Massimo Gramellini
Il trattore truccato da carro armato. E poi, chissà, i forconi truccati da fucili e le mucche da portaerei. Il rischio, con i secessionisti veneti, non è di farne dei martiri, ma di consegnare problemi reali e giganteschi a una parata di macchiette. La lista dei nostri guai è stranota. Altrettanto nota, ma forse meno meditata, è la lista di coloro che intendono risolverli con ricette strampalate e atteggiamenti grotteschi. Uno legge le biografie e le parole dei «terroristi» e pensa: dopo avere assaggiato e sputato la politica a fumetti della Lega, davvero il ceto medio impoverito e arrabbiato del Nordest immagina di affidare la propria riscossa a persone che al massimo avrebbero potuto fare le comparse in un film del colonnello Rambaldo Buttiglione? E i tantissimi giovani laureati e disoccupati che comprensibilmente votano per i Cinquestelle non meriterebbero un movimento politico più trasparente e un portavoce meno approssimativo di Beppe Grillo? E il senso di legalità e giustizia sociale che anima il popolo della sinistra può identificarsi in una conventicola di intellettuali che da decenni dice di no a qualsiasi tentativo di cambiare questo sistema sclerotico e oggi si stringe come una vecchia cintura di castità intorno al povero Tsipras?

Chi sperava che il dilettantismo folcloristico di Berlusconi fosse stata una parentesi deve ricredersi: in Italia la politica continua a essere considerata una cosa talmente poco seria che persino i tentativi di golpe si delegano ai pagliacci.


SERGIO STAINO




VAURO


VAURO



Tiziano Riverso


Krancic


Secessionisti


Secesiùn Teste di CarroMoise


Produzione in larga scala
Vukic



Mario Airaghi


Come si fa davvero un carro armato
Makkox


B)   Salvini






Il disagio
 Salvini in Tanko.
Mauro Biani

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Nota
22 marzo 2014, ore 17,20

Il referendum veneto per l’indipendenza da Roma

Di Ferdinando Camon

Il referendum on-line svoltosi nel Veneto per l’indipendenza della regione ha dato risultati che stupiscono la nazione, ma che erano largamente prevedibili. Han votato in 2 milioni 360 mila e 235, i sì sono stati l’89 %. A Treviso era pronto un palco, dal quale il promotore Gianluca Busato aspettava le conclusioni per “dichiarare l’indipendenza”. Lo ha fatto. Dritto in piedi, ha scandito: “Lo Stato dominante italiano non ha mai chiesto al popolo veneto di esprimere la propria volontà… e nemmeno l’appartenenza alla comunità europea… In nome di San Marco e dela democrasia, noi oggi decretiamo decaduta la sovranità italiana sul popolo e sul territorio veneto e ne decretiamo decadute le magistrature politiche dichiarando l’indipendenza del popolo veneto. Qui proclamiamo la Repubblica Veneta”. È il sogno della Lega? Ma no: la Lega c’è ancora, il governatore della regione è un leghista, ma la Lega chiede e dice che sta per ottenere il federalismo. Questo referendum vuole l’indipendenza. C’entra la Crimea? C’entra, ma gli indipendentisti vogliono di più: dicono che la Crimea s’è data alla Russia, loro non vogliono darsi a nessuno. Il Veneto è una regione diversa e separata dall’Italia, e vuole una storia diversa e separata? Sarebbe grave, proprio ora che stiamo preparando le celebrazioni del centenario della Prima Guerra Mondiale, che fu combattuta e vinta proprio qui. Ma la ragione di questa richiesta d’indipendenza non è razziale, storica, culturale. Sta tutta in una frasetta che l’organizzatore del referendum (figlio comunque della originaria Lega, la Liga Veneta, quella che Bossi ha fagocitato nella Lega Nord e poi distrutta) butta lì: “Paghiamo 70 miliardi di tasse e ce ne ritornano 50, quindi ce ne rubano 20, più altri 10 che ci scaricano addosso come quota-parte regionale del debito nazionale”. Questo lamento del Veneto è antico e non è una protesta soltanto verso Roma. Il Veneto è circondato da regioni che hanno tutte un trattamento fiscale più vantaggioso. Soprattutto l’Alto Adige. I sindaci del Veneto lamentano che per ogni 100 euro di tasse che danno a Roma ne ritornano 75, mentre Bolzano per ogni 100 euro gliene ritornano 120. Sono cifre ballerine, che nessun sindaco o governatore ha mai precisato. Neanche Roma. Certo però che il divario c’è. È per questo divario, patito come un furto, che i leghisti parlano di “Roma ladrona”. Non amano la nazione e non amano la capitale. E non amano la politica e i partiti politici. I veneti votano in percentuale alta, certo, ma han sempre votato in senso anti-nazionale. Per mezzo secolo han votato Dc, ed era un modo di non votare per la politica, ma per qualcosa che sta al di sopra della politica, e che dà garanzie morali che la politica non dà. Poi son passati a votare Lega, e non era un voto pro-nazione ma anti-nazione, anti-Roma, anti-Parlamento. Adesso, con questa consultazione, si pronunciano per l’indipendenza. L’han votata. Possono averla? Ma no: è stoppata dalla Costituzione. Allora, operazione inutile? Nient’affatto: tanto è vero che tutti i giornali ne parlano, anche quelli stranieri. Il disagio di fondo c’è ed è grande: i rapporti regione-Stato son diversi da regione a regione, furono impostati nel dopoguerra e andrebbero reimpostati. Non è una questione di razza. Di storia. Di autonomia. D’indipendenza. È una questione di soldi. Di schei.

giovedì 10 aprile 2014

Giù dalla ruota! di Alida Castagna, disegni di Pietro Vanessi.

La vita è tua riprendila!

"Giù dalla Ruota!" di Alida Castagna





E' USCITO OGGI il libro "Giù dalla Ruota!" di Alida Castagna, per la MIND edizioni, con la prefazione di Roberto Cerè. Una favola motivazionale a più livelli di lettura, arricchita da una 10ina di mie illustrazioni "diverse" dal mio solito stile.
Per ordinarlo:
http://www.amazon.it/Giù-dalla-ruota-vita-riprendila/dp/8896785626/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1397148719&sr=8-1&keywords=giù+dalla+ruota
Oppure direttamente alla casa editrice:
http://www.mindedizioni.com/wordpress/2014/04/09/giu-dalla-ruota/
Iscriviti se vuoi al gruppo:
https://www.facebook.com/groups/giudallaruota/
Pietro Vanessi

Ps: il sito http://www.giudallaruota.it/



                                               Descrizione
Remo è un criceto diverso dai suoi simili. Ama leggere, informarsi e, ascoltando la TV, un giorno scopre improvvisamente che gli umani, a causa della crisi, non possono più mantenere gli animali domestici. Di colpo, il vecchio e rigido stile di vita - noiosa routine in cambio di vitto e alloggio - diventa obsoleto. Bisogna abbandonare le vecchie abitudini e dire addio alla ruota che si è inceppata! Occorre riprendere in mano la propria vita e "scollocarsi", prima che sia troppo tardi! Così, insieme alla compagna e al figlioletto, andrà alla ricerca di un nuovo modo di vivere perché i criceti ha scoperto - sono nati per grandi cose, grandi imprese, amano percorrere lunghe distanze, scavare grandi tunnel. Altro che passare la vita a correre su una ruota! Nel suo difficile ma avvincente viaggio verso l'autonomia, Remo
imparerà a essere un leader carismatico, attendibile e autorevole. Una favola motivazionale che ci spinge ad agire e a diventare finalmente padroni del nostro destino. Prefazione di Roberto Cerè.

mercoledì 9 aprile 2014

Papa comunista


Papa comunista
Lele Corvi




Papa: "Non sono comunista, l'amore per i poveri è il cuore del Vangelo".


L'intervista rilasciata dal Pontefice a cinque studenti belgi il 31 marzo scorso sarà diffusa integralmente la domenica delle palme.



cross over
fabio magnasciutti


"Any poor in tonight? This one's for you."
#Pope in love with the poor. Cartoon from this morning's #FinancialTimes pic.twitter.com/uJWWXOSBen
Jeremy Banx 


 Il vangelo e comunista
Papa: “Non sono comunista, è il vangelo“. la vignetta oggi per il manifesto.
Aggiornamento: Proteste per la vigna da Cattolici intransigibili e la scomunica dei Maestri del Socialismo.
Mauro Biani

 
Koppen - Habemus papam (video integrale)
 
 

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martedì 8 aprile 2014

Cracking Art Group: Nido di Rondini a Milano


Cracking art group  
NIDO DI RONDINI 

DOPO LE CHIOCCIOLE TRA LE GUGLIE DEL DUOMO E LE RANE NELLA DARSENA DEI NAVIGLI
PROSEGUE IL PROGETTO RIGENERAMENTO DEL GRUPPO CRACKING ART 

dal 10 aprile al 30 giugno 2014
RONDINI E UOVA MULTICOLOR INVADONO IL CASTELLO SFORZESCO 
UNA RACCOLTA FONDI PER IL RESTAURO DEL MONUMENTO EQUESTRE DI BERNABO’ VISCONTI DURANTE LA PRIMAVERA MILANESE

Tornano i grandi animali in plastica colorata rigenerabile del gruppo Cracking Art a Milano.Ancora un’invasione di arte contemporanea nell’arte antica e monumentale per rigenerare il patrimonio artistico nazionale. Sono presenze testimoniali, monumentali anch’esse, ma giocose, pacifiche e benefiche. 
Prossima tappa, dal 10 aprile al 30 giugno 2014, al Castello Sforzesco di Milano, che saràinvaso, nei suoi cortili e fossati, da rondini e uova di rondine giganti e multicolor nel corso della Primavera milanese, rassegna culturale promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano. E ancora una volta sarà l’occasione per promuovere una raccolta fondi, questa volta a favore del restauro della statua equestre di Bernabò Visconti, custodita nei musei civici del Castello.
È l’Arte che rigenera l’arte, il nuovo corso del movimento Cracking Art, inaugurato nell’ottobre 2012 fra le guglie del Duomo di Milano, per sostenere con fondi nuovi il restauro della guglia maggiore, che sorregge la Madonnina. Operazione proseguita la primavera successiva (aprile 2013), con una spettacolare invasione di migliaia di rane colorate di varie dimensioni nelle acque del Naviglio milanese, fino alla Darsena, con l’obbiettivo di contribuire al recupero delle chiuse leonardesche alla Conca dell’Incoronata, in San Marco a Milano. 
Il progetto RIGENERAMENTO Cracking Art, corrente artistica nata vent’anni or sono con un forte impegno originario per l’Ambiente, assume oggi infatti l’impegno sociale e culturale di portare l’arte contemporanea a un confronto attivo con l’arte antica e monumentale, ovvero con ilPaesaggio artistico, soprattutto nazionale. Anche questa volta, ogni parte sociale, pubblico e imprese, è chiamata a partecipare al progetto RIGENERAMENTO.

 
L’evento al Castello Sforzesco, in particolare, sarà realizzato con la collaborazione di Italia Nostra, che curerà la raccolta dei fondi destinati al restauro del monumento equestre, con un’apposita postazione nel cortile delle armi. Altre rondini e uova saranno posizionate nel corso della rassegna in altri luoghi simbolo della cultura milanese: fra questi, il Museo del Risorgimento, il Museo di Storia naturale e l’Acquario civico.
Il pubblico dei visitatori, nel periodo dell’installazione, con inaugurazione il 10 aprile, potrà infatti acquistare i multipli di uova messi a disposizione per l’iniziativa dal gruppo Cracking Art: versando a Italia Nostra venti euro si potrà avere in cambio una scultura multipla di rondine piccola e depositare poi un uovo di rondine nel fossato, firmando il proprio gesto rigenerativo insieme agli artisti Cracking. Il ricavato, come in occasione delle installazioni del Duomo e della Darsena, andrà a favore del restauro conservativo del pregevole monumento in marmo realizzato da Bonino da Campione nel 1363, simbolo del museo di arte antica del Castello, posto all’ingresso delle sale espositive.


photo Alberto Cane





Per maggiori informazioni: www.crackingartgroup.com
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lunedì 7 aprile 2014

Banksy #WithSyria


L'attivista e street artist inglese Banksy ha proposto una rivisitazione di una delle sue opere più famose, la bambina con il palloncino a forma di cuore, in occasione del terzo anniversario della guerra civile in Siria. L'autore ha trasformato la protagonista in una piccola rifugiata siriana. L'immagine verrà utilizzata per promuovere la campagna #WithSyria in sostegno delle vittime del conflitto ed è stata proiettata sui monumenti simbolo di diverse città, tra i quali la Colonna di Nelson a Trafalgar Square e la Tour Eiffel.
Sostengono la campagna #WithSyria anche alcuni fotografi che, a Londra e a New York, hanno ricreato l'opera di Banksy





E' stato diffuso anche su YouTube, un breve video che riprende l’immagine della “ragazza con il palloncino” pubblicata dall’artista britannico Banksy sul suo sito il 12 marzo, per sponsorizzare alcune iniziative umanitarie per la Siria. Nel video la bambina viene rappresentata come una giovane profuga siriana: la voce narrante è quella dell’attore inglese Idris Elba, mentre le musiche sono di Elbow. Alla fine del video si chiede di condividere l’hashtag #WithSyria, che è anche il nome di una iniziativa portata avanti da molte organizzazioni umanitarie di tutto il mondo.







http://www.ilpost.it/2014/03/12/banksy-siria/
http://www.ilpost.it/2014/03/13/video-banksy-siria/
http://www.repubblica.it/esteri/2014/03/13/foto/banksy_la_rivisitazione_della_bambina_con_il_palloncino-80892056/1/#1
Real Life Banksy
Banksy in New York (1)
Banksy in New York (2)

James Ellroy

Il 05 aprile su la Repubblica un grande ritratto di Riccardo Mannelli
e l'intervista di Sabrina Champenois
a James Ellroy




James Ellroy: "Chiedetemi
se sono felice"

La politica, l'alcol, gli scandali. Intervista all'autore di una nuova "Tetralogia di Los Angeles"
di SABRINA CHAMPENOIS

Con Perfidia, primo volume di una nuova Tetralogia di Los Angeles, lo scrittore americano torna a immergersi nella storia degli Stati Uniti. L'occasione si è presentata il weekend scorso al decimo festival "Quaisdupolar" di Lione, a pochi giorni di distanza dalla pubblicazione di due capitoli del suo prossimo libro, Perfidia. Il teaser assolve perfettamente il suo compito: questa quarantina di pagine, che si apre con il 6 dicembre 1941 e una serie di violenze carnali nei quartieri ovest di Los Angeles e si conclude con l'omicidio o il suicidio di una famiglia nella comunità giapponese, dà l'idea di un Ellroy più affilato di una spada.

"Sono riversi sulla schiena. Sbudellati. Completamente sventrati. Gli intestini fuoriescono loro dall'addome e si spargono sul pavimento. Sono gli uni accanto agli altri, tutti e quattro: padre, madre, figlia, figlio. Si direbbe che sono stati disposti in questo ordine. Accanto a ciascuno di loro c'è una sciabola insanguinata". Il poliziotto in prima linea è Dudley Smith, personaggio emblematico del Dipartimento di polizia di Los Angeles e dell'opera di Ellroy.

Le piace questa campagna promozionale, non è così?
"Sì, mi piace soprattutto incontrare i miei lettori. Le interviste possono innervosirmi. Proprio adesso, per esempio, me la sono presa con un giornalista. Ho avuto l'impressione che mi mancasse di rispetto. Beh, la mia ex moglie Helen Knode, la mia più cara amica, anche lei scrittrice, mi ha detto: "Resta calmo e rifiutati di parlare di politica"".

E lei obbedisce?
"Certo! Perché, fosse per me, io amerei la bagarre. In effetti non serve a niente. La politica non ha niente a che vedere con questo libro".

Lei però dice che ormai è diventato un romanziere storico. Ebbene, la storia non nasce forse dalla politica?
"A me va benissimo parlare di politica ai tempi della Seconda guerra mondiale. Ma non di politica contemporanea ".

Lei vota?
"Sì". ( Fa lo sguardo da "non-mi chieda per chi", grrr...)

Ci parli di Perfidia, il primo tassello della sua nuova Tetralogia di Los Angeles.
( Di nuovo rilassato) "È ambientata a Los Angeles e riprende alcuni personaggi della prima, ma negli anni della Seconda guerra mondiale. Voglio che questi undici libri costituiscano alla fine la realizzazione di una storia popolare dell'America. Si tratta anche di amplificarne l'effetto sui miei lettori, nel momento in cui mi trovo nella terza fase della mia vita".

Come fa ogni volta a riprendere i contatti con i suoi personaggi? Come si ritrova?
"I libri sono incisi nella mia memoria e a me piacciono le epopee. I libri epici, i film epici, la musica sinfonica... Mi piace la sfida di creare qualcosa di immenso. Sapendo che l'ho creato, anni fa, so che se posso immaginare qualcosa allora posso crearlo. Perfidiaè un libro voluminoso, di 650 pagine, che uscirà in inglese questo autunno. Evoca un episodio molto noto negli Stati Uniti e soprattutto a Los Angeles. Questo grande porto conteneva una notevole comunità di giapponesi d'origine o di americani di origine giapponese. All'improvviso, la città è stata considerata un luogo molto propizio al sabotaggio e molti sono stati internati, senza alcuna certezza che fossero colpevoli. Si è trattato di un caso di isteria dovuta alla guerra, mescolata all'isteria razziale".

Ha dunque intenzione di rendere giustizia?
"No. Non ho alcuna motivazione morale per farlo, si tratta soltanto di una parte della storia di Los Angeles. Fu un errore, e voglio spiegarlo. Voglio spiegare l'atmosfera dell'epoca, il clima avvelenato".

Sarebbe una cantonata considerarla un inconsolabile, un idealista deluso?
"Io sono un grande idealista. Ma inconsolabile no. Sono un uomo felice. Felicissimo".

Non è in collera con l'America?
"Ah, no! Provo simpatia per gli Stati Uniti e penso che siano una forza del bene. Ma penso anche che ci sono state alcune menzogne. Mi rende felice scrivere, perfino scrivere di menzogne. Non sono di certo un giustiziere!".

Dato che lei utilizza spesso termini in slang, come "negri", "gialli", "mori" alcuni giungono alla conclusione che lei è un bianco razzista e suprematista. Che cosa risponde?
"Niente. Io non rispondo a questo genere di domande. Che la gente pensi pure quello che vuole. I miei personaggi sono profondamente americani e America ha sempre fatto rima con diversità. La diversità non è una questione di colore della pelle, di orientamento sessuale, di origine etnica. È una questione di volontà individuale, di idee nelle quali si crede, di come si ha un'influenza diretta sul corso delle cose".

Scrivere è ancora piacevole per lei?
"Lo è sempre di più. Perché sono nel periodo creativo più fecondo della mia vita".

Ha forse intenzione di scrivere il suo nome nella Storia?
"Voglio riscrivere e ricreare la storia umana segreta della storia degli Stati Uniti, della storia di Los Angeles, e racchiudere le storie personali negli eventi pubblici, fondere i due".

La scrittura è per lei una cappella nella quale rifugiarsi? È l'unica?
"Sono cristiano, credente e praticante".

Perché?
"Basta. Fermiamoci qui, se non le spiace".

L'estratto di Perfidia è preceduto da Extorsion, romanzo breve su Freddy Otash, la star del giornale scandalistico Confidential. Le piace Otash?
"Ah no! Otash è divertente, attraente, ma è un essere umano crudele. Divulga i segreti della gente per arrecarle danno. Niente è più personale, intimo, e rivelatore della vera natura delle persone della sessualità, e io sono un voyeur, un guardone, mi piacciono i segreti, il fango, la merda. Ma non li utilizzerei mai per ferire ".

Lei è stato un alcolizzato e un tossicomane. Come ne è uscito, con la scrittura?
"No, grazie a Dio. Dio è entrato nella mia vita, e io sono tornato 'pulito'. La scrittura è venuta dopo".

Segue la cronaca?
"Me ne parlano gli amici. E poi spalanco gli occhi e le orecchie, e questo mi basta per supplire alle mie lacune. Stiamo vivendo una crisi spirituale profonda, la gente ormai è alla ricerca dell'istante, non dell'eternità, e prova il bisogno di riempirsi ad libitum di informazioni, di immagini... Non è neanche più capace, quando è in automobile, di fermarsi al semaforo rosso e di aspettare con pazienza, senza fare nulla, standosene semplicemente lì... Tutti sono assorbiti e immersi nei loro cellulari, i loro tablet. È pazzesco! Mi è capitato più volte che ci mancasse un pelo a essere travolto. Io ho bisogno di tempo per rimuginare. Rimugino molto. Sono un perverso. Sono un voyeur. Sono uno sciacaaaallo! Lo dico in riferimento a Lo sciacallo, illibro di Frederick Forsyth sull'attentato di Petit-Clermand, che di recente ho riletto... De Gaulle, l'Oas, l'Algeria, i parà, e lo sciacallo: questo genere di cose fa di un libro un buon libro ".



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domenica 6 aprile 2014

Elezioni municipali francesi

Hollande ai microfoni:"E' un momento importante della nostra vita nazionale. Avete espresso il vostro malcontento e delusione. Ho capito il vostro messaggio, è chiaro".

Dave Brown -The Indipendent




martedì 25 marzo 2014
MARIANNE LE PEN
Il "dagli all'Euro" sta diventando lo sport preferito in Europa (fuori si finge disinteresse ma sotto sotto si tifa per una sua sconfitta).
Argomento troppo facile da cavalcare per essere trascurato da chi sa come si parla alla pancia degli elettori.
Se l'Europa gioca male è un po' come prendersela con il pallone invece che con l'allenatore.
( CARTOONMOVEMENT)




LA VALLSE
Gianfranco Uber
Dansons enfants de la Patrie... 02 Apr 2014



mercoledì 2 aprile 2014
IL RISCHIO
Riuscirà l'Europa a schivare i pericoli?
I risultati elettorali francesi e la crescita generale del malessere verso l'Euro
non inducono certo all'ottimismo.
Molte le ragioni delle critiche che tuttavia andrebbero indirizzate
a chi doveva perseguire quell'unità politica ed economica senza la quale la Moneta Unica poco poteva. UBER
(CARTOONMOVEMENT: "Verso le elezioni europee")



FN big winner in France
Jean Gouders
... 31 Mar 2014



Ayrault en sursis.
Dessin paru dans Le Vif/L'Express du 27 mars 2014
Vadot


Manuel Valls nommé Premier ministre.
Dessin paru dans l'Echo du 1er avril 2014.
Vadot



LE PREMIER TOUR DES MUNICIPALES. Le dessin du Monde de ce lundi.
Plantu



MUNICIPALES: "Rien n'est perdu! On a retrouvé une partie du fuselage de l'avion!" Le dessin du Monde de ce mardi.
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LE JEU CANDY CRUSH ENTRE EN BOURSE. Attention: quand on aligne trois AYRAULT, on perd. Le dessin du Monde de ce mercredi.
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"PARIS!! ON A GARDÉ PARIS!!"
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Après d'autres villes, AUVERS-SUR-OISE bascule à droite.
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MANUEL VALLS. Le dessin de ce mardi dans Le Monde.
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SÉGOLÈNE ROYAL FAIT SON ENTRÉE DANS LE GOUVERNEMENT. Le dessin de L'Express le mois dernier.
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LE NOUVEAU GOUVERNENENT. Le dessin du Monde daté vendredi.
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Segolene Royal and Francois Hollande
By Taylor Jones, Politicalcartoons.com - 4/3/2014



Francois Hollande- Hard Bread
By Petar Pismestrovic, Kleine Zeitung, Austria - 5/10/2013


Francois Hollande
Enrico Bertuccioli
It's burning... 26 Mar 2014


Giorgio Forattini


La vignetta di Giannelli






la notizia:

Elezioni Francia 2014, risultati ballottaggi. Socialisti perdono 155 città. A Le Pen 15
I dati del ministero dell'interno segnalano un aumento dell'astensionismo rispetto al primo turno di domenica 23 marzo. Marine Le Pen: "Da oggi siamo il terzo grande partito nel Paese". A Parigi vincono i socialisti con Anne Hidalgo, la prima donna a guidare la capitale
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