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sabato 17 febbraio 2018

USA: strage in una scuola in Florida il giorno di San Valentino.


Negli Stati Uniti è la diciannovesima sparatoria solo da inizio 2018.

"Bisogna lavorare insieme per cambiare la cultura americana per abbracciare la vita, costruire rapporti": lo ha detto Donald Trump parlando alla nazione in diretta tv dopo la strage nella scuola in Florida senza mai toccare il tema della vendita o dell'accesso facile alle armi.
Il presidente americano ha annunciato che si recherà nella scuola della strage per incontrare le famiglie delle vittime e i dirigenti locali.
Armati fino ai denti
Gio /Maria Grazia Quaranta



Le 17 vittime sono quasi tutti studenti, ma anche una professoressa e uno dei coach della squadra di football della scuola: due eroi morti per aver fatto da scudo in difesa dei ragazzi. Nikolas è stato catturato dopo circa un'ora: si era mescolato agli studenti in fuga e aveva fatto tappa anche in due fast food, l'ultimo dei quali era un McDonald's. Incriminato con 17 capi d'accusa per omicidio premeditato, è già comparso con la divisa arancione dei detenuti davanti alla corte per la convalida dell'arresto (senza cauzione) e ha già confessato tutto alla polizia. Rischia la pena di morte.




The massacre in Florida school.
#Florida #FloridaSchoolShooting #FloridaShooting #USA
Durando



Ramses

Valerio Marini


The Checklist


Checklist for the US government after (yet another) mass shooting.

#nationalschoolwalkout #NationalSchoolWalkout
Luc Descheemaeker


Overkill
@baltimoresun #GunReformNow #GunViolence #GunControlNow
KAL



"Fast Food".    Antonio Rodríguez
Florida school shooting suspect Nikolas Cruz was a member of the white supremacist group, Republic of Florida (ROF), with which he participated in paramilitary drills, its leader said. Cruz has admitted to killing 17 people at Marjory Stoneman Douglas High School in Parkland, according to authorities.
17 Feb 2018



22 in 45
by Frank Hansen, PoliticalCartoons.com


School security    Niels Bo Bojesen
Trump promises to focus on school security.
16 Feb 2018


Now is not the time    Stephff
Another mass shooting in the US but the NRA will still oppose gun control
15 Feb 2018


#FloridaShooting #SecondAmendment #guncontrol #USA
Ben Jennings



My #RoguesGallery cartoon after #Magritte for tomorrow's @Independent. #FloridaSchoolShooting #GunControlNow #Trump
Dave Brown


SHOULD TEACHERS BE ARMED ?    Gianfranco Uber
The protests of those who would like to restrict the free circulation of arms are unfortunately overwhelmed by those who believe that the right sanctioned by the second amendment of the American Constitution is sacrosanct also in terms of the safety of citizens. And after yet another school slaughter someone even proposes to arm teachers! I do not know if this would improve security, the performances without a doubt.
ARMARE GLI INSEGNANTI ?
Le proteste di chi vorrebbe limitare la libera circolazione delle armi vengono purtroppo sovrastate da chi ritiene che il diritto sancito dal secondo emendamento della Costituzione americana sia sacrosanto anche in funzione della sicurezza dei cittadini. E dopo l'ennesima strage scolastica qualcuno propone addirittura di armare gli insegnanti! Non so se questo migliorerebbe la sicurezza, il profitto senza dubbio.
19 Feb 2018

mercoledì 2 agosto 2017

2 agosto 2017


"Angela Fresu", la più piccola delle vittime, aveva solo 3 anni.
Gio
www.caricaturegio.altervista.it



Dipende
CeciGian


 Quel giorno il tempo si è fermato
Tiziano Riverso
Anni di piombo
Tiziano Riverso

Bologna 2 agosto 1980
Massimo Jatosti









2 Agosto 1980. Per non dimenticare
"Per non dimenticare" racconta l'ora immediatamente precedente all'esplosione della bomba alla stazione di Bologna, attraverso una serie di microstorie, interpretate tutte da attori piuttosto famosi che hanno prestato la loro opera gratuitamente. I proventi del film, infatti, sono stati devoluti all'Associazione dei Familiari delle Vittime della Strage di Bologna, per le spese processuali.
Un film di Massimo Martelli
Prodotto da Legami!
con Antonio Catania, Gianni Cavina, Giuseppe Cederna, Roberto Citran, Massimo Dapporto, Giuliana De Sio, Gioele Dix, Fulvio Falsarano, Sergio Fantoni, Angela Finocchiaro, Vittorio Franceschi, Enzo Iacchetti, Roberta Lena, Roberto Malandrino, Francesco Paolantoni, Patrizia Piccini, Nicola Pistoia, Giovanna Ralli, Remo Remoti, Gemelli Ruggieri, Tina Ruggieri, Stefano Sarcinelli, Mariella Valentini, Paolo Maria, Veronica Vito
Cortometraggio avuto per gentile concessione dell'Associazione tra i familiari delle vittime strage alla stazione di Bologna del 2 Agosto 1980.


COMITATO DI SOLIDARIETÀ ALLE VITTIME DELLE STRAGI
BOLOGNA 2 AGOSTO 1980-2017
PER NON DIMENTICARE 37° ANNIVERSARIO DELLA STRAGE ALLA STAZIONE
mercoledì 2 agosto 2017
Giornata in memoria delle vittime di tutte le stragi
P R O G R A M M A
Martedì 1 agosto


  • ore 21.30 - Piazza Nettuno: Cantiere di narrazione popolare 2 agosto, "discorso ai narratori" di Matteo Belli

Mercoledì 2 agosto


  • ore 6.30 - 8.30 - Parco della Montagnola, Piazza VIII Agosto: arrivo da tutta Italia delle staffette podistiche "Per non dimenticare"
  • ore 8.00 - 14.00 - Stazione Centrale - stand Poste Italiane: vendita oggetti commemorativi e annullo filatelico speciale
  • ore 8.30 - Sala Consiglio - Palazzo d'Accursio: incontro con l'Associazione Familiari Vittime della Strage alla Stazione di Bologna, le Autorità ed i rappresentanti delle città, degli enti e delle associazioni aderenti alla manifestazione
  • ore 9.15 - Piazza Nettuno: concentramento con i Gonfaloni delle città e partenza del corteo lungo via dell'Indipendenza
  • ore 9.15 - “Con le mani”: medici, infermieri e volontari accoglieranno i familiari delle vittime e il corteo tenendo in mano le fotografie dei soccorsi del 2 agosto 1980. A cura del Collegio Infermieri IPASVI Bologna e di Piantiamolamemoria
  • ore 10.10 - Piazza Medaglie d'Oro: intervento del Presidente dell'Associazione Familiari Vittime della Strage alla Stazione di Bologna, Paolo Bolognesi. Seguono un minuto di silenzio in memoria delle vittime e l'intervento del Sindaco di Bologna Virginio Merola
  • ore 10.50 - Primo Binario - Stazione di Bologna: deposizione di corone alla targa che ricorda il sacrificio del ferroviere Silver Sirotti deceduto nella strage del treno Italicus
  • dalle ore 11 alle ore 23 – diversi luoghi della città: Cantiere di narrazione popolare 2 agosto:
  • 85 narratori racconteranno la storia delle 85 vittime. Sarà messa a disposizione una mappa cartacea e virtuale, attraverso la quale sarà possibile seguire gli itinerari delle narrazioni. Iniziativa promossa dall'Assemblea Legislativa della Regione Emilia – Romagna. http://www.assemblea.emr.it/cantiere-due-agosto
  • ore 11.15 - Piazzale EST - Stazione di Bologna: partenza del treno straordinario per San Benedetto Val di Sambro, deposizione di corone alle lapidi che ricordano le vittime degli attentati ai treni Italicus e 904 Napoli-Milano. Interventi del Sindaco di San Benedetto Val di Sambro Alessandro Santoni, della Presidente dell'Associazione Familiari Strage Treno 904 Napoli–Milano Rosaria Manzo e del Consigliere Delegato della Città Metropolitana di Bologna Marco Monesi
  • Ore 11.15 - Chiesa di San Benedetto – Via dell’Indipendenza, 64: Santa Messa, celebra S. E. Mons. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo Metropolita di Bologna
  • ore 11.30 - Cotabo - Via Stalingrado 61 (nuova sede): deposizione di corone al monumento in ricordo dei tassisti deceduti il 2 agosto 1980
  • dalle ore 16,30 - Centro Sportivo Arcoveggio – Via di Corticella 180/4: 14a edizione “Lo sport ricorda” triangolare di calcio fra le squadre del Consiglio comunale di Bologna, RFI Bologna, COTABO
  • ore 21.15 - Piazza Maggiore - Concorso Internazionale di Composizione 2 agosto – 23° edizione. Dedicato a partiture per fisarmonica solista, sassofono, trombone e orchestra eseguite dall'Orchestra della Fondazione Arturo Toscanini diretta dal maestro Alessandro Cadario Solisti: Badria Razem Voce, Ivano Battiston Fisarmonica, Alessandro Castelli trombone, Enzo Filippetti sassofono, Tommaso Colafiglio chitarra elettrica, Francesco La Capra basso elettrico, Francesco Rondinone batteria. Saranno eseguite le composizioni vincitrici: prima classificata: "TrombionOphone or Riders in the Field of Hope" di Mohammad Amin Sharifi (Iran) seconda classificata : “C(y|ir)cles. In cerca della a-dualità” di Paolo Cognetti (Italia) terza classificata: “J-Rhapsody” di Lorenzo Fiorentini (Italia) inoltre: “Tre per Tre”, vincitori del “Premio Veretti” organizzato dalla Scuola di Musica di Fiesole - prima esecuzione assoluta Also Sprach Eumir: Deodato revisited arrangiamento e orchestrazione di Aurelio Zarrelli di Alzo Spach Zarathustra (Strauss/Deodato) e Do It Again, prima esecuzione assoluta

Il concerto sarà trasmesso in diretta da Radio Rai 3 e in differita venerdì 11 agosto su Rai 5

martedì 2 agosto 2016

2 agosto 2016


di Basile


BOLOGNA - "Sono stati fatti dei passi in avanti, ma occorre arrivare ai mandanti della strage", Così il sindaco Virginio Merola dà il via nella sala del Consiglio comunale al XXXVI anniversario della strage alla stazione di Bologna: 2 agosto 1980, 85 le vittime e 200 i feriti nell'esplosione che devastò la sala d'aspetto e si portò via decine di vite innocenti, che sfregiò una città intera che anche oggi non vuole dimenticare e scenderà in strada. nella sala del Consiglio presenti il sottosegretario Claudio De Vincenti e i consiglieri comunali. Nel suo messaggio all'associazione dei parenti delle vittime il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricorda che la matrice della strage "è stata accertata dalle conclusioni giudiziarie. Permangono ancora domande senza risposta e la memoria è anche sostegno a non dimettere gli sforzi per andare avanti e raggiungere quella piena verità, che è premessa di giustizia".
[...]




Vogliamo oggi ricordare lui, veronese, e tutti gli altri che quel giorno – provenienti da direzioni e storie diverse – finirono mortalmente uniti da un gesto criminale.

Davide Caprioli, venti anni, era nella sala d’aspetto di 2ª classe della stazione di Bologna quel maledetto 2 agosto del 1980. Tornava a Verona da una breve vacanza dopo aver dato i primi esami all’università e quella sera avrebbe suonato col suo complesso.
Non avrebbe suonato mai più. Quella carneficina gli negò i giorni che sarebbero venuti, gli amori e le delusioni, i successi e le sconfitte, la paternità e i figli che se ne vanno; le cose, insomma, che chiamiamo vita.

Oggi, a distanza di trentasei anni, nulla sappiamo dei mandanti della strage, troppe le omissioni, i depistaggi, i silenzi.
In un’Italia che ci viene descritta come protagonista di epocali cambiamenti, qualcuno dovrebbe decidersi a togliere qualche velo, alzare qualche macabro coperchio.
Sarebbe un buon segno.
Gianfalco


sabato 25 luglio 2015

#Suruc, la denuncia di Latuff


Cartoon of the Day: ISIS Attack on Socialist Pro-Kurd Activists. Surprise? Via @BirGun_Gazetesi
Carlos Latuff - 20 luglio 2015


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#Suruc: la strage

drSRDR


L’esplosione avvenuta davanti al centro culturale Amara a Suruc, nel sudest della Turchia e vicino al confine con la Siria, sarebbe stata provocata da una kamikaze 18enne dello Stato islamico (ex Isil o Isis). È la speculazione che riporta il quotidiano turco Hurriyet. L’attacco ha preso di mira diversi giovani che si erano radunati al centro culturale per partire per Kobane. Secondo il giornale si tratta di almeno 300 membri della Federazione delle associazioni dei giovani socialisti (Sgdf), che dovevano partire con una spedizione estiva per contribuire alla ricostruzione di Kobane, che si trova proprio oltre al confine rispetto a Suruc in territorio siriano.(fonte)






L'attentato, che ha provocato almeno 30 morti e quasi un centinaio di feriti - alcuni dei quali in gravi condizioni - ha avuto luogo mentre era in corso una riunione della Federazione delle associazioni dei giovani socialisti, convocata per organizzare l'arrivo di aiuti nella città di Kobane, il centro a maggioranza curda in territorio siriano che nell'autunno 2014 aveva subito un'offensiva dallo Stato islamico, poi respinta.

Tra settembre e ottobre 2014 circa 200.000 rifugiati curdi erano fuggiti da Kobane ed erano arrivati a Suruç. Molti di loro continuano a essere accolti in città e nei dintorni.

eye opener
BY JOEP BERTRAMS, THE NETHERLANDS  -  7/24/2015



Possibilità
Giovanni De Mauro
Volevano costruire una biblioteca, piantare degli alberi, attrezzare un campo giochi. Il più giovane del gruppo si chiamava Okan Pirinç, aveva diciassette anni e veniva da Antakya. I trentadue ragazzi uccisi il 20 luglio a Suruç, in Turchia, militavano nella Federazione delle associazioni dei giovani socialisti. Quando la bomba è esplosa si trovavano nel giardino del centro culturale Amara. Arrivavano da tutto il paese e stavano per andare a Kobane, dall’altra parte del confine, in territorio siriano, per dare una mano nella ricostruzione della città.

Okan Pirinç, Uğur Özkan, Kasım Deprem, Hatice Ezgi Saadet, Cemil Yıldız, Çağdaş Aydın, Nazlı Akyürek, Ferdane Ece Dinç, Mücahit Erol, Murat Yurtgül, Emrullah Akhamur, İsmet Şeker, Nartan Kılıç, Ferdane Kılıç, Serhat Devrim, Met Ali Barutçu, Erdal Bozkurt, Süleyman Aksu, Koray Çapoğlu, Cebrail Günebakan, Veysel Özdemir, Nazegül Boyraz, Alper Sapan, Alican Vural, Osman Çiçek, Dilek Bozkurt, Büşra Mete, Yunus Emre Şen, Ayda Ezgi Şalcı, Polen Ünlü, Duygu Tuna, Nurcan Kaçmaz: sono i nomi delle vittime identificate finora.

Erano ragazze e ragazzi che credevano nella possibilità di cambiare il mondo attraverso l’impegno politico. È per questo che li hanno uccisi.





Pourquoi un attentat en Turquie?
© Jiho (France)





Marilena Nardi ottobre 2014


Non dimentichiamo È l’unico modo per resistere all’Isis
di Joumana Haddad
L’attentato di Suruc è un vero dramma: per tutti quei morti e feriti e per via del fatto che una diciottenne fosse talmen te robotizzata da farsi esplodere uccidendo con se stessa decine d’innocenti, credendo così di compiacere il suo Dio. E quella ragazza non è un’eccezione di questi tempi, ma una «specie» in fase di moltiplicazione… La tragedia più devastante, dal mio punto di vista, sapete che cos’è? Che stiamo perdendo la facoltà di restare stupiti, scandalizzati, mortificati dalle barbarie che vediamo e leggiamo quasi quotidianamente. Stiamo diventando, un’atrocità dopo l’altra, più «spettatori», e meno coinvolti. Questo è, penso, il crimine più grande dello Stato Islamico, e in questo senso forse la sua più grande
«vittoria»: privarci della nostra facoltà di compatire e di sentirci offesi; dell’incapacità di sopportare che degli uomini siano decapitati, delle donne lapidate, dei giovani fatti a pezzi di fronte ai nostri occhi. Mi ricordo benissimo il giorno in cui, da bambina, durante la guerra civile libanese, ho camminato senza accorgermene su un cadavere mentre andavo a scuola. Fino ad oggi non posso dimenticare quella bocca spalancata a metà grido, quegli occhi vuoti che mi guardavano con dolore e vergogna. E a dire la verità, non vorrei dimenticare: non vorrei mai vivere in un mondo dove sia «normale» camminare sui cadaveri per andare a scuola in Libano, dove sia normale sentire che di persone bruciate vive in Siria e venire a sapere che una diciottenne si è fatta saltare
in aria in Turchia... Non vorrei vivere in un mondo dove noi esseri viventi saremo più morti dei morti perché avremo perso l’unica cosa che ci rende degni di vita: la nostra umanità.

Terrorism    Shahrokh Heidari
Terrorism not only reminds us of the fragility of human life, but also the fragility of our humanity.
26 Sep 2013

mercoledì 22 aprile 2015

Quanti ancora...



Quanti ancora.
Mauro Biani



Domenica 19 aprile tragico naufragio tra la Libia e l'Italia. Si stimano 900 morti.

Le prime pagine della stampa di tutta Europa parlano della tragedia:
Libération titola “Mare Morto”.
La Stampa di Torino parla de “L’ecatombe del Mediterraneo”.
Per El País, “Orrore in Europa per il peggior naufragio nel Mediterraneo”.
El Mundo conteggia: “1’000 morti in una settimana”.
The Guardian spiega: “Si temono centinaia di morti per il capovolgimento del battello dei migranti”.
Tageszeitung fa un macabro bilancio: “15 volte i morti dello scorso anno”.




Body Bag Boat    Maarten Wolterink
Another boat full of immigrants capsizes in the Mediterranean, hundreds are feared to have drowned. Maarten Wolternink: ’EU, please find another way.’
20 Apr 2015

Wish to God there was no need, but seems appropriate to retweet this from @guardian last October 
Martin Rowson 
29.10.14 Guardian

Mediterrâneo.
Dalcio


My cartoon on Friday @TheTimes on the EU's shameful attitude to migrants sailing from N Africa.
Peter Brookes


MÉDITERRANÉE. Les clandestins disparus devant les côtes italiennes.
Plantu


Giannelli




Death in the Mediterranean - © Chappatte in The International New York Times


Helpless Europe - © Chappatte in Le Temps, Switzerland


Migrants Mediterranean    
Alex Falcó Chang



http://www.repubblica.it/politica/2010/11/30/news/le_vignette_di_ellekappa-9683622/



Migranti
Leoni






Europa cannibale


Ci sono i soccorritori di mare e di terra, eroi perché certe immagini segnano per tutta la vita, ma loro ancora non lo sanno mentre sono costretti a subire impotenti le mattanze umane. E poi viene il nulla socio politico aggravato da troppe parole e infinite omissioni. Nel mezzo gli schiavisti di terra europea che suddividono la merce umana (già scontato il carico deteriorato o perduto) secondo richiesta di mercato: da una parte manovalanza adulta e adolescenziale per traffici subumani di mafia (caporali, droga e papponi), dall’altra commercio di bambini da squartare nel corpo e nell’anima.
Queste sono le viscere dell’Europa le cui membra da expo appaiono invece così belle, ricche, eleganti e profumate.
Il decennio scorso funzionava diversamente perché non li vedevamo morire. Ci stava un compare cui baciavamo la mano non perché mafioso locale, ma perché dittatore libico che faceva per noi il lavoro sporco sicché quegli umani lì li faceva crepare (di sete, fame, asfissia, schiacciati dai camion che si ribaltavano, stremati dalle marce, sbranati da cani selvatici) a decine e decine di migliaia nelle deportazioni sahariane tra Libia e Niger, così noi europei si stava a posto con quella bestemmia che chiamiamo coscienza, un po’ come facevamo quando eravamo ufficialmente colonialisti.  Oggi no, oggi vediamo e tocchiamo (specie gli italiani già “protetti” dal Gheddafi di cui ci vantavamo) perché la morte preceduta da torture s’è spostata sul mare europeo (poggiato sulla carta universale dei diritti umani!) che si nutre di africani.
Oggi stiamo messi così perché l’Europa Unita s’è fatta mai carico morale d’impedire le deportazioni oggi tradotte in “sbarchi clandestini”. S’è attivata, finché è andata, giusto per impedirne la vista.
20 aprile 2015



La vecchia signora
Vignetta che avevo cercato di fare con un certo stile retrò per un Concorso ma che ha avuto poca fortuna.
La ripesco volentieri per commentare quanto sta succedendo con la nuova ondata di migranti e il conseguente aumento del numero di annegati.
Al relativo scrupolo per i morti si aggiungono la paura per le possibili complicanze di una guerra religiosa e la preoccupazione per il gran numero di persone a cui dovremo cercare di dare assistenza.
L'Europa non ha i soldi per salvarli tutti in mare dice il commissario europeo all'immigrazione.
Tuttavia bisognerà trovarli, come gli USA nel 41 li hanno trovati per salvare l'Europa (e il mondo) dalla follia nazista, l'Europa tutta non può non agire in modo compatto per ristabilire in Africa condizioni di vita essenziali. E continuare a dormire.
Uber 


THE REQUIRED WEIGHT    Gianfranco Uber
Will it be enough ?
20 Apr 2015




domenica 21 dicembre 2014

…Consideriamo se questo è un umano

Pakistan ISLAMABAD - Un brutale attacco da parte di un commando di talebani alla Scuola pubblica militare di Peshawar ha causato la morte di 141 persone di cui 132 bambini ed adolescenti.

Pakistan ma non solo, Messico, Australia, Gaza, Africa, Mediterraneo, ecc, ecc...



David Rowe

My cartoon @TheTimes on Taliban vermin #PeshawarAttack #terrorism
Peter Brookes

…Consideriamo se questo è un umano


Quelli che in Terra sfondano le porte delle scuole e delle case, assalgono i villaggi e assaltano gli autobus per trucidare i bambini
Quelli che dal Cielo scaricano bombe, lanciano fiamme, gas, radiazioni, polveri, veleni per incendiare i bambini
Quelli che sul Mare abbandonano migliaia di bare già riempite di vivi che sono bambini
Poi ci sono gli Altri che ancora non hanno deciso perché (ci) sono…
Ed è così che verrà dunque il giorno (non lontanissimo) in cui Quelli saranno maggioranza in Terra, Cielo e Mare.
Gli Altri: proseguiremo a chiederci perché (ci) siamo, ma a quel punto importerà più niente a nessuno e a niente perché i vostri nati torcano il viso da voi è già stato compiuto.
Scompariremo senza neppure l’onore d’essere riusciti a capire se siamo morti per un sì o per un no


Corrupción en México ( y en donde haya humanos)
Santaella


-crISIS NACIONAL
Carton publicado en EL UNIVERSAL el 18 de Octubre 2014.
Angel Boligan



-Iguala Mexico
Angel Boligan


Gaza
Second-Prize-Saeid-Sadeghi-Iran

Gaza
Special-Prize-Jamal-Arabzadeh-Iran




Lontano
Mauro Biani



David Rowe



Cry for Freedom    Alex Falco Chang
This cartoon is part of our Peace & Justice project and is based on this idea by Nabeel Mujtaba from Pakistan.
16 Dec 2014