Visualizzazione post con etichetta scandali. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta scandali. Mostra tutti i post

venerdì 18 marzo 2016

Plagio


PLAGIO!!!.... así descaradamente. Si fuera solo el dibujo, pensaría que fue una equivocación, pero nunca pongo textos adicionales, tampoco envié este dibujo, la convocatoria pedía dibujos inéditos y este es uno de mis dibujos más publicados."This is not only plagiarism, it´s a theft"!Cosas que no deberían pasar...Elena Ospina



Alarm !! alarm !!!
Dear colleagues cartoonist and members of the international jury, you remember this name: "MARIO RUSSO", he is a plagiarist !!!
It is not the first time that he deceives an international jury.
Please, SHARE this post
Paolo Lombardi

Confesso provo vergogna per questo italiano, tale Mario Russo, così spudorato da partecipare ad un concorso internazionale col disegno della grande artista colombiana Elena Ospina.
Chissà la rabbia che avrà provato Elena a vedere a pagina 29 del catalogo la sua opera con il nome di un'altra persona.
Pazienza se fosse una idea simile ma questo cartoon  è stato copiato senza ritegno!
L'organizzazione della mostra (vedi foto sotto) ha già provveduto a cancellare il plagio dal catalogo e spero lo abbia tolto anche dalla mostra.




Women's Rights- International Cartoon Exhibition in Norwegian Cartoonists Gallery, Drøbak, Norway


Nota:

from Bado

Mario Russo è recidivo lo aveva già fatto!




Ne parlano anche:


martedì 1 marzo 2016

Spotlight ed il cardinale Pell



Spotlight di David Rowe

Pedofilia: giudici, difficile credere cardinale Pell non sapesse abusi Ridsdale
Ieri l'appello del produttore di 'Spotlight' sugli abusi. "Questo premio dà voce ai sopravvissuti. Una voce che arriverà al Vaticano"

Come poteva non sapere che il prete pedofilo seriale Gerald Ridsdale commetteva abusi sessuali a ragazzini mentre lavorava al suo fianco nella diocesi di Ballarat, dove è stato viceparroco fra il 1973 e il 1983? E' stato il tema dominante del secondo giorno di deposizione del cardinale George Pell, già arcivescovo di Melbourne e poi di Sydney e ora prefetto degli Affari economici del Vaticano, in videoconferenza da Roma davanti alla Commissione d'inchiesta sulle risposte delle istituzioni agli abusi sessuali a minori negli anni 1970 e 1980. La puntigliosa legale della Commissione in seduta a Ballarat, Gail Furness, si è concentrata sul ruolo di Pell come consultore dell'allora vescovo di Ballarat, Ronald Mulkearns, a cui lo stesso Pell ieri ha attribuito la responsabilità di aver trasferito da una parrocchia all'altra Ridsdale, che ha continuato a commettere innumerevoli abusi e ora è in carcere per scontare 138 reati ai danni di 53 vittime. Diverse domande di Furness e dello stesso presidente della Commissione, giudice Peter McClellan, si sono concentrate su una riunione di consultori presieduta dal vescovo Mulkearns nel 1982, a cui Pell era presente. Secondo documenti della Commissione a quel tempo il vescovo e la maggioranza dei consultori sapevano degli abusi di Ridsdale, che continuavano sin dagli anni 1960. E a quella riunione decisero di trasferirlo a un'altra parrocchia per la sesta volta. Pell sostiene che nonostante la conoscenza diffusa degli abusi di Ridsdale, nessuno glielo aveva detto e non l'aveva sentito dire. Ha poi suscitato sussulti fra i cittadini di Ballarat che lo seguivano dalla biblioteca cittadina, quando ha detto quella degli innumerevoli abusi commessi da Ridsdale, era "una storia triste ma non era di grande interesse per me". Alla domanda se accettava responsabilità per i trasferimenti del prete da una parrocchia all'altra, invece di rimuoverlo dalla Chiesa e di denunciarlo alla polizia, Pell ha risposto di no. La Furness ha definito "non plausibile" che Pell non sapesse che le accuse di pedofilia verso Ridsdale erano la ragione per cui era necessario allontanarlo. La testimonianza del cardinale, dalle 8 alle 12 in Australia e dalle 22 del giorno prima fino alle 2 a Roma, è prevista per altri due o tre giorni. Alla deposizione assistono di persona 14 vittime e loro sostenitori, il cui viaggio è finanziato da una raccolta fondi che ha superato l'equivalente di 130 mila euro. (ANSA).

Ieri dopo la vittoria di Spotlight come miglior film agli Oscar il produttore ha sottolineato: "Questo premio dà voce ai sopravvissuti. Una voce che arriverà al Vaticano. Papa Francesco, è arrivato il momento di proteggere i bambini". Così Michael Sugar, il produttore del film premio Oscar "Spotlight", durante il discorso di ringraziamento al Dolby Teathre di Los Angeles dopo aver ricevuto la statuetta.
(Ansa)

martedì 10 novembre 2015

Vatileaks 2015


Corvi viaggiatori
Bochicchio



IL CORVO SANTO
Scoperti gli autori delle spifferate sugli imbrogli vaticani. Saranno processati per il furto e la diffusione di atti segreti sulle attività della Curia romana. Ora però il vero problema è: hanno venduto frottole oppure no.
Uber

Bianco

Tullio Boi



Vatileaks per corvi e volpi, il resto è per l’uomo

di Nadia Redoglia
Se quelli son corvi, i due giornalisti scrittori alla Dan Brown (almeno quanto a pubblicità)  sarebbero volpi?  Tanto per richiamare le favole di Esopo, Fedro e de la Fontaine, ché altrimenti non si spiegherebbe da dove arrivi ‘sto conclamato bisogno morboso d’identificare gli umani in ogni specie animale (colombe, falchi, gufi, corvi, serpenti, gattopardi, leopardi e felini in genere, talpe, canguri, lupi  e via così andare)…tranne che nell’uomo. Consideriamo l’uomo troppo eccelso per accettare certi suoi comportamenti e dunque risolviamo il tutto definendo animale (ritenuto) inferiore chi non è ad altezza umana oppure, data la conclamata bassezza umana, ipocritamente ci mascheriamo parafrasando inferiori (invece nobilissimi) fratelli di specie?

Papa Bergoglio (che parla di demonio, non già d’animali esseri!) al momento fornisce buoni elementi per comprendere qualcosa. L’assumere il nome del poverello d’Assisi così amorevole fratello di tutti gli animali  terreni fa ben sperare quanto a rivelazione d’ autentica natura tra  “altezza” e “bassezza”.

Vatileaks ovvero fuga di notizie dal Vaticano. Già successe tre anni fa e subito dopo il papa Benedetto (sedicesimo) si dimise. Il papa Francesco I è arrivato per tentare di districare (che non vuole dire risolvere!) il marcio inanellato fin dalla dipartita di papa Pietro (primo e ultimo).

Ricordate la sera in cui fu eletto e si affacciò al balcone? Ci augurò “buonasera” e immediatamente dopo si qualificò come il “vescovo di Roma” ben prima che papa…

La Chiesa cattolica è la Chiesa cristiana che riconosce il primato di autorità proprio al vescovo di  Roma  perché successore di quel Pietro (primo e ultimo).
Chi ha orecchie per intendere, intenda…

4 novembre 2015


Moise
Trovate il MoisEditoriale di oggi anche su afNews QUA:
http://www.afnews.info/wordpress/2015/11/05/corvi-serpenti/

Fabio Magnasciutti

La Micela

Ultimo viene il Corvo
MASSIMO GRAMELLINI
Una delle ossessioni ingigantite dai social consiste nel privilegiare il retroscena alla scena, le modalità con cui si è venuti a conoscenza di un fatto rispetto al fatto vero e proprio. Ogni volta che affiora un’intercettazione non si discute tanto del suo contenuto ma della sua liceità e del chi l’ha fatta uscire e perché. Lo stesso meccanismo si applica alle gole profonde del Vaticano, i famosi Corvi. Dei primi due scandali che squassarono il Cupolone è rimasto nella memoria il maggiordomo del Papa che passò le carte alla stampa. Non che in quelle carte ci fosse scritto che Giulio Andreotti aveva nella sua disponibilità un conto di sette miliardi di lire presso la banca vaticana.

Lo schema si replica in queste ore. È tutto uno svolazzare di pennuti, un proliferare di allusioni sul monsignore spagnolo offeso col Papa per un mancato scatto di carriera, sulla giovane italo-francese issata senza alcuna ragione apparente ai vertici di un ente della Chiesa, sulle loro feste in terrazza riservate ai potenti. Ma il fumo delle chiacchiere rischia di togliere visibilità all’arrosto, ovvero ai documenti che la strana coppia avrebbe messo in circolo, da cui si scopre che il Vaticano possiede 4 miliardi (in euro) di patrimonio immobiliare soltanto a Roma e che valanghe di denaro raccolte per scopi benefici servono a finanziare la bella vita di qualche cardinalone allergico ai costumi evangelici di papa Francesco. Se ci si può permettere una garbata ingerenza nei confronti di uno Stato confinante che notoriamente non se n’è permesse mai, invece di chiudere in gabbia i corvi, il nuovo corso vaticano farebbe meglio a liberarsi degli sciacalli.


Francesco Basile




Misericordia
Vatileaks 2Papa Francesco
Mauro Biani





Riverso



Mannelli




Darix

... Tra Potere Temporale e Potere Spirituale...
Mario Airaghi

____________________________________________________________

Nota:

SOSTENTAMENTO DEL CLERO
Certo che non fa piacere scoprire che chi dovrebbe destinare il denaro alle opere di carità in realtà lo utilizza per il proprio benessere.
Capisco quanto Francesco possa essere amareggiato per la fuga di notizie ma ritengo che tutto sommato questo non possa che favorire la sua voglia di pulizia.
Potrebbe approfittare ad esempio chiedendo allo Stato Italiano che l'8 per mille venga trasformato da un "di cui" delle imposte dovute ad una aliquota aggiuntiva e volontaria.
Un grosso pericolo di scoprire i tanti finti cattolici odierni ma il piacere di scoprirne tanti nuovi e sinceri in futuro.
Uber

mercoledì 28 ottobre 2015

Ma a Sanremo come lo timbrano il cartellino?



MUTANDA PARTY
Ma quello che timbrava in mutande,
stava entrando o uscendo ??
Roberto Mangosi


Perché Sanremo è Sanremo
MASSIMO GRAMELLINI
Se un dipendente pubblico dichiara di essere in ufficio senza esserci commette un reato. Ma se a dichiarare il falso sono in duecento, quasi la metà della forza lavoro del Comune di Sanremo, la strisciata collettiva di cartellini taroccati che cosa diventa? Una prassi. La costituzione non scritta di questa repubblica fondata sul livore per le ruberie altrui, ma dove si ruba pacificamente ovunque, mica solo all’Anas. La repubblica delle BanAnas. Per farne parte occorre avere la faccia come il badge. Come il vigile che timbra il cartellino in mutande e scompare nella nuvola dei fatti suoi. Come lo stakanovista della canoa che si segna lo straordinario e poi va a pagaiare, e magari si lamenta dei politici senza nemmeno essere attraversato dal sospetto di appartenere a una casta anche lui. Come il funzionario animato da nobili intenti educativi che manda la figlia a timbrare al posto suo e la povera fanciulla, volenterosa ma inesperta, striscia quattro volte il cartellino prima di imparare a truffare lo Stato. Come l’impiegata che passa nella macchinetta il proprio badge e quello di un paio di amiche con la naturalezza di chi oblitera il biglietto della metropolitana, mentre i colleghi in coda dietro di lei fingono di non vedere o si accingono a fare lo stesso.

La malattia è talmente diffusa che i malati non sanno più di esserlo e i medici stanno peggio di loro. Forse qualche licenziamento in tronco potrebbe rinfrescare la memoria a tutti quanti. Perché Sanremo è Sanremo, cuore pop dell’Italia intera, ma se le telecamere nascoste venissero piazzate su qualsiasi altro palco del Belpaese lo spettacolo non sarebbe più allegro.


Franco Portinari




Senti chi casta
MASSIMO GRAMELLINI
Una rapida scorsa ai profili Facebook dei dipendenti del Comune di Sanremo arrestati per assenteismo reiterato e molesto introduce il lettore in un universo meraviglioso. «Mi vergogno di essere rappresentato da politici corrotti che saccheggiano ogni santo giorno uno dei Paesi più belli del mondo», scrive un saccheggiatore quotidiano delle casse pubbliche di uno dei Paesi più belli del mondo. Sorvolando sulle citazioni di Falcone e Margherita Hack in materia di morale e legalità, dispensate a pioggia da quei pulpiti illuminati, ecco un altro frequentatore seriale di cartellini taroccati che posta la foto di un uomo spiaggiato in un bar all’aperto accanto al cartello «Oggi passo la giornata come un politico, cioè non faccio un czz.». Col senno di poi sembrerebbe un’autodenuncia, ma con quello di prima si rivela soltanto l’ennesima testimonianza di una dissociazione mentale: i politici che rubano incarnano il male assoluto, mentre chi li critica comportandosi in piccolo come loro presidia l’avamposto del bene.

Perché sta qui l’aspetto peculiare e forse inemendabile dell’illegalità spicciola all’italiana. L’impiegato assenteista che striscia il badge per sé e i suoi cari non si sente un delinquente che imbroglia, ma una vittima che si arrangia. Un meschino tartassato o un talento incompreso, in ogni caso una persona in debito con la vita, che nella piccola truffa allo Stato vede una sorta di parziale e sempre provvisoria compensazione. Disprezza i politici perché in fondo ne invidia il potere. Il potere di rubare molto di più.

Tangenti Anas




La dama nera (scandalo Anas)
Tiziano Riverso

AN(n)ASpiamo (e Sanremo fàmosi)


La dama nera? Ci spertichiamo a riportare nomignoli d’effetto nel verminaio Anas, giusto perché  pigliamo (piamo) più attenzione, ché da anni il “solo” riferire l’ennesimo nazionale atto delinquenziale acchiappa più nessuno.  Nello stesso giorno c’è stato propinato il vigile sanremese in mutande, senz’altro più acchiappante degli altri forsennati colleghi-ladri di pubblici stipendi vestiti. Tutti comunque accomunati  nel timbrare il cartellino in proprio e per delega e subito dopo via, a occuparsi dei propri personalissimi affari. E fàmosi pure ‘sto Sanremo’!
Queste storie nazionali sono iniziate fin dal secondo dopoguerra e da allora ampiamente s’è puppato, compiacenti i tempi di vacche grasse. Poi furono vacche e basta. Fu poi  epoca di “magre” (vacche e no) che scodellò profonda assenza dei servizi di base e strade mai finite e/o piene di voragini insidiose. E qui stiamo: con  le amministrazioni che falliscono perché non c’è più ticket da spremere ai contribuenti prosciugati (strisce blu  da ZTL assurde,  ammende lunari da telecamere,  ammennicoli strategici per diritti di segreterie strampalate ecc. in cambio di carenze devastanti nell’assistenza sanitaria/scolastica/assistenziale). E poi… e poi oggi: la povertà e la miseria degli sconosciuti (ai nazionali media embedded) dilaga. Nelle nostre passeggiate è sufficiente non voltare la testa da un’altra parte per capire.
Gli italiani (non delinquenti) annaspano per arrivare a fine mese. Servono ai Salvini di turno per farsi pubblicità a gratis, mica per entrare nel merito.
Nel merito c’entra lo Renzi il Munifico: gli servono per dichiarare che è materia per gufi disfattisti.
E fàmosi st’altro giro…
23 ottobre 2015





A TUTTA MAZZETTA
Esisterà in Italia una STRADA
per fermare la corruzione ?
Roberto Mangosi


Ellekappa

Giannelli 



Bochicchio
----------------------------------------------------------------------------------
Anas, «pizzini» e parole in codice Ecco chi è la «dama nera»

martedì 6 ottobre 2015

Lo scandalo Volkswagen



VW    Paolo Lombardi
The Volkswagen scandal.
23 Sep 2015

Giovedì il numero uno di Volkswagen negli Stati Uniti Michael Horn testimonierà davanti a una commissione del Congresso sullo scandalo delle emissioni diesel.

Stando alla memoria scritta già depositata, il dirigente sarebbe già stato al corrente di possibili problemi nell’aderenza dei veicoli agli standard anti-emissioni statunitensi nel 2014.

Nell'attesa della testimonianza vi propongo alcune vignette delle tante disegnate e il comunicato ufficiale ai clienti Volkswagen, lo trovo esilarante. L'azienda sembra abbia a cuore solo la fiducia dei propri clienti e di sicuro non la loro salute.




23-set-2015 | Corporate News
Volkswagen informa
A tutti i clienti Volkswagen

Gentili Signore e Signori,
come avrete avuto modo di apprendere dagli organi di stampa, in queste ore il Gruppo Volkswagen sta lavorando a pieno ritmo per fare chiarezza su alcune irregolarità che riguardano un particolare software utilizzato su alcuni nostri motori Diesel.
Prima di tutto vogliamo comunicarvi che tutelare la fiducia dei nostri Clienti e del pubblico è e rimarrà un aspetto della massima importanza per noi tutti. Siamo sinceramente e profondamente dispiaciuti che le vicende di questi giorni possano avere incrinato la loro fiducia.
Prenderci cura dei nostri Clienti rimane un elemento centrale della nostra missione aziendale e questo è ancora più valido in questa difficile circostanza.
Pertanto Volkswagen si impegna a farsi carico di affrontare e risolvere il problema nel più breve tempo possibile.
(continua in fondo alla pagina)



mercoledì 23 settembre 2015
UNA SITUAZIONE IMBARAZZANTE
I test che davano un risultato migliore sulle emissioni inquinanti delle vetture VW rispetto a quelle reali, sembra ammesso dalla stessa casa automobilistica, erano causati da un sw "volutamente" pilotato per superare i limiti imposti dasl mercato americano.
Detto questo mi chiedo cosa vuol dire richiamare tutte le auto vendute? Per correggere  il sw che a questo punto però darebbe un risultato non ammissibile o per un improbabile miglioramento delle prestazioni del motore che, se fosse stato possibile, sarebbe già stato applicato?
Uber


Volkswagen in USA    Vladimir Kazanevsky
Volkswagen in USA.
23 Sep 2015




Free fall    Giuseppe La Micela
Volkswagen scandal
24 Sep 2015



Volkswagen pollution level    Alex Falcó Chang
Volkswagen pollution level.
04 Oct 2015



La caduta degli dei
Mario Bochicchio

VOLKSWAGENWESTERN    Marian Kamensky
VOLKSWAGENWESTERN
21 Sep 2015

REAL TEST FOR VOLKSWAGEN    Marian Kamensky
REAL TEST FOR VOLKSWAGEN
24 Sep 2015


Volkswagon Scandal
BY JOEP BERTRAMS, THE NETHERLANDS  -  9/22/2015

panic buttons
BY JOEP BERTRAMS, THE NETHERLANDS  -  9/30/2015



junk
BY JOEP BERTRAMS, THE NETHERLANDS  -  9/25/2015
-







Folkswagen
Valerio Marini


Made in Germany
BY MICHAEL KOUNTOURIS, GREECE  -  9/27/2015



-

Adams for Telegraph


Portos


Riverso




Chubasco



Italia e Germania ... punti in comune
Airaghi


Per i nostri Clienti, comunque, è importante sapere che tutti i nostri veicoli circolanti sono tecnicamente sicuri e adatti alla circolazione su strada. La questione in essere coinvolge eventualmente solo le emissioni inquinanti e ribadiamo il nostro impegno a risolverla quanto prima.

Naturalmente Volkswagen intende farsi carico dei costi per l’organizzazione e l’adozione delle misure tecniche necessarie, una volta che esse siano state chiaramente individuate.


Questo processo richiederà però, purtroppo, del tempo, tempo necessario per eseguire un’analisi accurata e precisa delle circostanze e per introdurre le adeguate misure tecniche correttive.
Per quanto riguarda i veicoli nuovi del Gruppo Volkswagen dotati di motori Diesel EURO 6 e attualmente disponibili per la vendita nell’Unione Europea , essi soddisfano appieno i requisiti legali e gli standard ambientali vigenti. Il software sotto indagine non influenza in questo caso né il comportamento di guida, né i consumi, né le emissioni.
Uno scostamento rilevabile tra i risultati di emissione allo scarico ottenuti al banco di prova e le condizioni di guida reali è stato riscontrato esclusivamente per una famiglia di motori diesel precedenti all’omologazione EU 6 e Volkswagen sta lavorando intensamente per eliminare questa deviazione attraverso l’adozione di adeguate contromisure tecniche.
Purtroppo al momento non siamo ancora in grado di specificare quali modelli e quali anni di costruzione potrebbero essere interessati. Forniremo tutte le informazioni al riguardo non appena ne saremo in possesso.

Noi in Volkswagen faremo tutto ciò che sarà necessario per riconquistare la fiducia dei nostri clienti.

fonte


martedì 25 agosto 2015

Roma: Funerale Casamonica

Cenerentola non esiste
Funerali a Roma.
Mauro Biani



LO SCHIAFFO IN CARROZZA
Indubbiamente l'esagerazione dei funerali del boss Casamonica è stato un modo per far vedere chi comanda ancora  in quel quartiere romano. E magari fosse solo nel quartiere!
Uber

venerdì 31 luglio 2015

Spira tantu sentimento? (minzione d'onore)


Azzollini salvato!
Vauro




Vide Omar quant’è muorto…

di Nadia Redoglia
Spira tantu sentimento? Parrebbe di sì dati i titoloni sulla dipartita del mullah pervenutici subito  dopo quell’altra notiziona: “diffuse le foto mai viste dei momenti vissuti alla Casa Bianca nelle prime ore dopo l’attacco alle Torri” ché uno s’aspetta di vedere chissà cosa e invece scorre le ovvie facce tese e (manco troppo) stanche di Bush, Cheney e Condoleezza Rice. Sicché domanda sorge spontanea: non solo in quei momenti hanno perfino pensato di farsi fotografare, ma che ci stava da tenere così segreto per quasi 15 anni  in tre facce attorno ad anonimo tavolo?! Anche la risposta purtroppo arriva spontanea: evidentemente (anche) i manovratori delle sorti planetarie ci considerano “scolari di seconda media  piazzati negli ultimi banchi perché neppure troppo bravi”.

E’ marchio che (molti) anni fa appioppò agli italiani il capo di governo d’allora. Fu infamia che  avrebbe dovuto scatenarci suprema indignazione buona a riprenderci lo stato di diritto mollando quello di sudditanza (incapace e interdetta) che s’era mollemente costituito…

In tutta coscienza opino che lo stato di sudditanza invece ancora insiste e, pertanto, più forte che mai. Anzi, stante il voto che  oggi oltre la metà dei senatori in tutta coscienza ha espresso contro l’arresto (famme campààà!) invocato dalla magistratura nei confronti del  senatore Azzolini, già presidente della commissione bilancio e dunque il voglio posso comando nella “distribuzione”, possiamo oggi ben aggiungere a questo nostro s(S)tato la…  “minzione d’onore”.




BEVETENE TUTTI
Il Senato respinge la richiesta di arresto del Senatore Azzollini.   L'esponente dell'NCD evidentemente dopo le suore riesce a convincere anche il PD.
UBER



Com'è possibile
Natangelo




Mangosi


Azzollini
Zanda: "Il voto PD in libertà di coscienza!"
NCD nuova coscienza democratica
Portos



La coscienza 
Tiziano Riverso


Giannelli





Atto notorio
Ma forse non c'era bisogno del notaio per capire in nostro Stato Patrimoniale.
UBER