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giovedì 25 aprile 2013

25 Aprile 2013 (vignette)



Ieri Lotta oggi Letta
Tiziano Riverso



The Old New Government
Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
After many tribulations and anticonstitutional moves, the promises of a change in Italy, a new government, have been frustrated . Same old faces in a miserable "inciucio" between right and left (fake, right and left don't exist anymore).the results is new chances for Berlusconi to escape his crimes.25th of April is no more the liberation day. Italy is under a Mafia occupation.Good luck! 24 Apr 2013 


Qualcosa non quadra
Vukic

Resistenza
CeciGian


Buon 25 Aprile
il 25 Aprile è qualcosa che non dovremo mai dimenticarci, e invece mai come quest’anno sembra passi in sordina mentre l’Italia arranca e Letta è quello che resta della sinistra
Natangelo



Maramotti - L'Unità





Paride Puglia


Gianfranco Uber


Scat O'Letta
fabiomagnasciutti
 

è per via dell'ascendente
fabiomagnasciutti


avanti pop
 fabiomagnasciutti
 

Fulvo il Lupo



Gava





24/04/2013
Qualcosa tipo una liberazione
massimo gramellini
Nell’esporre la sua netta contrarietà all’esecuzione di «Fischia il vento e infuria la bufera» durante le celebrazioni del 25 aprile, il commissario prefettizio di Alassio ha spiegato agli ultimi, stupefatti partigiani che la festa della Liberazione è apolitica. Non me ne voglia Sua Eccellenza, ma fatico a trovare una festa più politica dell’abbattimento di una dittatura. Politica in senso nobile e bello, al netto degli orrori reciproci che purtroppo fanno parte di ogni guerra civile.

Oggi il modo più diffuso per commemorare la Liberazione consiste nel rimuoverla, annegandola in un mare di ignoranza. Un signore ha scritto scandalizzato dopo avere udito all’uscita da una scuola la seguente conversazione tra ragazzi: «La prof dice che giovedì non c’è lezione». «Vero, c’è qualcosa tipo… una liberazione». Ma anche i pochi che sanno ancora di che cosa si tratta preferiscono non diffondere troppo la voce «per non offendere i reduci di Salò», come si è premurato di precisare il commissario di Alassio. Una sensibilità meritoria, se non fosse che a furia di attutire il senso del 25 aprile si è finito per ribaltarlo, riducendo la Resistenza alla componente filosovietica e trasformando le ferocie partigiane che pure ci sono state nella prova che fra chi combatteva a fianco degli Alleati e chi stava con i nazisti non esisteva alcuna differenza. La differenza invece c’era, ed era appunto politica. Se avessero vinto i reduci di Salò saremmo diventati una colonia di Hitler. Avendo vinto i partigiani, siamo una democrazia. Nonostante tutto, a 68 anni di distanza, il secondo scenario mi sembra ancora preferibile.
Grazie, partigiani.


Saviano: “Il sogno, strumento fondante del cambiamento”



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25 APR 2012 Festa della Liberazione 


25 Aprile 2011: Lunedì dell'Angelo


25 Aprile 2010
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lunedì 25 aprile 2011

25 aprile 2011: Lunedì dell'Angelo.

 
Marilena Nardi


25 aprile, la nostra festa

Oggi è Festa nazionale. Il che significa che la nazione italiana riconosce in quella data il fondamento della propria identità. Detto altrimenti: il 25 aprile è la festa di tutti gli italiani perché per far parte della Patria è necessario riconoscere – nel fatto storico che si celebra – la radice della propria comune cittadinanza. Ora, il 25 aprile è stato scelto a riassumere i giorni in cui i partigiani insorgono in tutte le più importanti città del nord, liberandole. “Aldo dice ventisei per uno” è la frase in codice trasmessa da radio Londra con cui il comando della Resistenza il pomeriggio del 24 aprile dà l’ordine dell’insurrezione generale.

Il 25 aprile è dunque la festa di tutti gli italiani perché è la festa della Liberazione, la festa della vittoria della Resistenza antifascista. La Resistenza antifascista è dunque il fondamento del nostro essere italiani. Chi della Resistenza antifascista nega o disprezza o combatte i valori sta semplicemente minando e negando l’identità e l’appartenenza che ci fanno Patria. Patria e Resistenza antifascista sono sinonimi, fino a che l’Italia vuole restare “Repubblica italiana” e non collassare di nuovo in quella mera “espressione geografica” di cui parlava Metternich.

La Resistenza antifascista fa tutt’uno infatti con la Costituzione repubblicana, che nasce nel pieno esplodere della guerra fredda e che tuttavia custodisce l’identità comune della Nazione, al di là di uno scontro politico sempre più aspro, proprio perché radicata nell’impegno comune – fino al sacrificio della vita – cui hanno saputo dar luogo i partigiani in montagna, i militanti dei partiti clandestini nelle città, nelle carceri, in esilio.

La Resistenza antifascista, e la Costituzione che ne codifica la “buona novella” (firmata dal democristiano De Gasperi e dal comunista Terracini, ed elaborata da figure straordinarie come Calamandrei), rappresentano perciò una sorta di religione civile, di ethos comune dell’Italia democratica, nel venire meno dei quali va in pezzi la Patria stessa, e resta la nuda forza degli “spiriti animali”, le “ragioni” di chi ha più potere ed eversivamente lo esercita in una sorta di guerra civile soft. Forse l’articolo 1 va cambiato davvero: “L’Italia è una Repubblica democratica… nata dalla Resistenza antifascista, ai cui valori si ispira”.

Oggi 25 aprile, giorno della Liberazione, della vittoria della Resistenza antifascista, è Festa nazionale. Festa dell’Italia. Chi non vi partecipa toto corde è perciò contro la Patria, dell’Italia si fa nemico.

Il Fatto Quotidiano, 24 aprile 2011 


http://www.rai.it/dl/images/130372868419725_APRILEXSITO.JPG
 Resistere 
Uber per Radio3 - Tutta la città ne parla

25 aprile di Mauro Biani



Liberazioni
Alemanno sgombera ogni dubbio. E il Papa dice alla segreterìa che dice al sostituto che dice alla Caritas che dice al volontario che dice al Rom, che gli è vicino.

http://maurobiani.splinder.com/






A memoria del partigiano Giordano Cavestro detto "Mirko", fucilato il 4 maggio del 1944 dai nazifascisti
Paride Puglia

« Cari compagni, ora tocca a noi. Andiamo a raggiungere altri tre gloriosi compagni caduti per la salvezza e la gloria d'Italia. Voi sapete il compito che vi tocca. Io muoio, ma l'idea vivrà nel futuro, luminosa, grande e bella. Siamo alla fine di tutti i mali. Questi giorni sono come gli ultimi giorni di vita di un grosso mostro che vuol fare più vittime possibile. Se vivrete, tocca a voi rifare questa povera Italia che è così bella, che ha un sole così caldo, le mamme così buone e le ragazze così care. La mia giovinezza è spezzata, ma sono sicuro che servirà da esempio. Sui nostri corpi si farà il grande faro della Libertà. »
Giordano Cavestro

***

    ALLE FRONDE DEI SALICI. E come potevano noi cantare Con il piede straniero sopra il cuore, fra i morti abbandonati nelle piazze sull’erba dura di ghiaccio, al lamento d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero della madre che andava incontro al figlio crocifisso sul palo del telegrafo? Alle fronde dei salici, per voto, anche le nostre cetre erano appese, oscillavano lievi al triste vento.
          Salvatore Quasimodo



Vauro http://www.vauro.net/
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SatiRebus - XXV Aprile

PER INGRANDIRE IL REBUS CLICCATE QUA (CLICK HERE TO ENLARGE)
Quando ho esternato ad amici, parenti e conoscenti la mia intenzione di comporre un rebus per celebrare il 25 Aprile qualcuno ha commentato: "E' il 25 Aprile stesso ad essere un rebus!"
La cosa mi ha dato da pensare: da una parte un rebus nel rebus enigmisticamente parlando potrebbe essere un ghiotto boccone... tuttavia confesso che - rimuginandoci un pochetto in chiave storica - la cosa mi ha inaspettatamente indispettito!
Ma come? - mi sono detto - Siamo giunti ad un tale livello di revisionisticismo (orrido neologismo assolutamente voluto, in tutta la sua cacofonica ismicità) da voler mettere dei paletti anche a quello che è stato chiamato Secondo Risorgimento o anche Risorgimento partigiano?
Siamo diventati così ottusamente e storicamente smemorati da voler mettere in dubbio il valore di un movimento di popolo che ha portato un significativo contributo nello sradicare una delle più odiose tirannie della nostra storia?
Poi mi sono reso conto che - a dire il vero - non mi ero neppure preso la briga di domandare all'ignaro commentatore cosa intendesse realmente con l'affermazione: "E' il 25 Aprile stesso ad essere un rebus!"... Magari non voleva introdurre revisionismi, fascistiloqui o nazinostalgie di sorta e pensava a tutt'altro... però mi ha sinceramente stupito come una semplicissima frase abbia fatto sorgere in me tali e tante reazioni & considerazioni!
Ed è stato questo stupore a darmi il La per la composizione del SatiRebus di questo 25 Aprile: la constatazione che - per quanto noi ci si possa illudere di esserci liberati da oppressori, dittatori, ideologie aberranti e odiosi fascio-nazi-razzismi - è sempre meglio non dar nulla per definitivo e mantenere alta e vigilante la guardia!
Buon 25 Aprile a tutti!
Il SatiRebus di oggi si ispira alla celebrazione del 25 Aprile
By Moise

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 25 aprile Festa della Liberazione
D'Alema indice una tavola rotonda "Come liberare l'Italia da Berlusconi? 
Giorgio Forattini - Venerdì, 22 Aprile 2011

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Realitisciò di  PORTOS Comic strip
Etichette: 25 aprile 2011, Affacciati al balcone...., La Russa*

domenica 25 aprile 2010

25 aprile 2010

Post modificato 27/04/10 ore10.30

Festa della Liberazione.
Vauro VAURO Le vignette di Vauro

La vignetta di Vauro (appena aggiunta) è del 2006 ... ma ... sempre attualissima e purtroppo sostituendo il cartello intercambiabile...


25 APRILE
25 aprile, festa della liberazione.
A distanza di tanti anni abbiamo la stessa necessità ...
Roberto Mangosi www.enteroclisma.com

"La Resistenza oggi è Resistenza alle clientele ed alle consorterie, Resistenza alle collusioni tra mafia e politica, ma forse oggi questa collusione non esiste più perché essa stessa si è trasformata in identità. Resistenza al personale politico che è forte con i deboli e debole con i forti, che strozza legalità e sviluppo perché difende privilegi e potere. Resistenza contro le discriminazioni e lo sfruttamento, contro il razzismo e l’intolleranza (…)" Elio Camilleri.
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Bellacciao
MAURO BIANI - http://maurobiani.splinder.com/


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25 APRILE 2010
Rocco Grieco - Coriandoli.It


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Liberazione!
max - http://max-fraparentesi.blogspot.com/


Giannellihttp://www.corriere.it/


Berlusconi ha ricordato.... dagli studi televisivi
promettendo di scrivere una nuova pagina di storia
...

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Paride Puglia PUNCH

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nico pillinini
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nuova pagina
Pubblicato da MATTEO BERTELLI

Napolitano è andato a Milano


NAPOLITANO ALL'OPERA

Il Presidente della Repubblica costretto a spiegare ai manifestanti della Scala l'impossibilità costituzionale di non promulgare il decreto sulle nuove norme per gli enti Lirici

Pubblicato da uber
Etichette: COSTITUZIONE, NAPOLITANO, SPETTACOLO

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Giulio Laurenzi
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PV Una Vignetta di PV