Alberto Asor Rosa, il grande italianista ha fatto
un colpo di scena alla Camera dei deputati. Ascoltati gli on. Corsaro e Cicchitto, parlamentari e membri del governo, Esteri e Difesa, mentre divampano guerre e si addensano pericoli mortali, tutti intenti a salvare il loro primo ministro molto ricco e molto imputato, si è chiesto ad alta voce:
“Ma perché non chiamate i Carabinieri?” (
Il Manifesto, 13 aprile).
Ma salvare B. da che cosa?... dalle Br?!
«Via le Br dalla Procure» tuona Silvio Berlusconi.
16/4/2011
La fine delle parole
MASSIMO GRAMELLINI
Vi prego: per una volta non minimizziamo, non cambiamo argomento, non dividiamoci fra guelfi ghibellini e menefreghisti, non rimpalliamoci il vuoto citando a mo’ di antidoto le fregnacce golpiste di quell’Asor Rosa. Concentriamoci tutti, invece, su quest’unica frase: «Via le Br dalla Procure». Lo striscione che la contiene campeggiava ieri sui muri di Milano, ispirato dall’ultima devastante boutade di un signore eletto dai cittadini per occupare una delle molte cellule (non l’unica) dell’organismo democratico: la presidenza del Consiglio. Se capisco bene, gli autori del manifesto sono convinti che i magistrati che indagano su di lui siano per ciò stesso paragonabili a degli assassini. Il legame fra due realtà antitetiche - Procure e Br, Stato e Antistato - sarebbe ravvisato da costoro nel furore ideologico. I giudici indagano come i terroristi ammazzavano: per odio di classe nei confronti dell’avversario politico.
Stento a capire perché quando indagavano su Craxi erano degli eroi, mentre se si occupano del suo «erede» diventano dei cerberi. Ma è un’opinione e come tale lecita. Inaccettabile è l’idea che qualsiasi inchiesta, in un Paese democratico, possa venire paragonata a un omicidio. Basta, per pietà. Altrimenti, a furia di metafore e voli pindarici - di kalashnikov e golpe virtuali - le parole si svuotano e noi diventiamo una babele dove nessuno ascolta più niente, nemmeno il suono della propria voce, e si condanna al silenzio che sempre echeggia fra le macerie.
Giannelli http://www.corriere.it/
A Milano manifesti inquietanti
Max Palazzo -
MAX [fra parentesi]
Danilo Maramotti L'Unità
MANIFESTI
Pronta e ferma condanna di Napolitano dei brutti manifesti apparsi a Milano stupidamente offensivi verso la Magistratura e dimentichi delle sue numerose vittime del terrorismo.
Uber Humour
L'attacchino dei manifesti...
Lassini Roberto.
Il premier: "Patto tra Fini e i giudici"... "Ho le prove!"
Silvio Berlusconi lo ha ripetuto oggi: fra Gianfranco Fini e la magistratura c'è stato un patto, anzi e quello che ha chiamato patto "sceleris". "Voi mi proteggete, perseguite Berlusconi - ha spiegato il premier - è finché sarò presidente della Camera non passerà nessuna riforma che non mi piace". Secondo il premier il patto prevede che una volta fatto fuori Berlusconi l'idea di fini era quella di fare le riforme che convinceranno "la magistratura o non far nessun riforma". "Avviso i naviganti della Procura, la riforma della giustizia si farà anche senza Berlusconi - dichiara poi il premier - Ci scommetto, non
riusciranno a farmi fuori neanche questa volta. Perché abbiamo e avremo la maggioranza del paese.
Il video
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Marassi Il Mattino |
...malato???
paolo lombardi - INSERTO SATIRICO