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mercoledì 4 maggio 2022

Luca Boschi

 

Luca Boschi di  Cartoonist globale 
 Salone del libro Torino 2011

Ciao Luca Boschi è stato un piacere conoscerti ed apprezzarti. Il mondo dei fumetti perde una persona speciale.

Ci siamo incontrati personalmente solo una volta nel 2011 al salone del libro a Torino.

Non dimenticherò mai la tua cordialità gentilezza e disponibilità.

Che la terra ti sia lieve.


Il ricordo degli amici




Con infinita tristezza vi comunico che Luca Boschi da oggi 3 Maggio 2022 non è più fra noi. Grazie a te caro Luca massimo esperto di Fumetti ci rimangono tantissimi bei ricordi e pubblicazioni. Continuerà a starci vicino nei nostri cuori... (comunicazione della sua amica fotografa Emanuela Oliva che insieme ad altri ha gestito questa Pagina per i suoi fan). 

Luca Boschi (Pagina di FB)


Ti ricordo col tuo sorriso, caro Luca. Sì, Luca Boschi da oggi non scrive o disegna più. Abbiamo perso qualcuno di importante e sincero.

Coetanei, mi ricordo i nostri salaci commenti dalla galleria, alle premiazioni del Salone di Lucca, svariati decenni fa, e molte cose sfiorate assieme, amici, lavori, saloni... e telefonate piene di cose. (foto di Manuela Oliva)

Laura Scarpa



Luca❤️

Silver



Giù il cappello.

Giù il cappello, davanti a Luca Boschi.

Giù il cappello, con le orecchie di Topolino.

Giù il cappello, mentre ci passa davanti e ci saluta. Un arrivederci. Un addio. Non lo sappiamo. Passa e ci sorride. Sorrideva sempre. Sorrideva, quando mi parlava. Sorrideva, quando parlava con tutti.

Sorrideva sempre, il mio Maestro.

Grazie a lui, io sono qui, adesso. Mi ha insegnato a essere paziente. A essere disponibile con gli altri. A piegare il mio orgoglio, a non disperare, ad aspettare l'onda e a farmi portare da essa, senza paura, lontano dalla riva, dove mi ha trovato, nel 1991, che facevo solo poche strisce, nell'acqua bassa, dove si tocca.

E adesso ti sei fatto mare, anche tu, Maestro.

Per essere ovunque, finalmente.

E pieno di vita.

Leo Ortolani


Gozo & C.' (Star Comix, 1992) di Luca Boschi.


Luca Boschi ci ha lasciato. Era nato a Pistoia (città che non ha mai abbandonato) il 18 gennaio 1956, e per il mondo del Fumetto aveva dedicato tutta la sua vita con genuina passione e vasta competenza.

Il suo contributo di saggista, ricercatore, organizzatore di eventi e rassegne, curatore di collane impegnative e prestigiose, rimarrà nella storia della Nona Arte italiana.

"Per la Fondazione Franco Fossati è la perdita di un amico di sempre: proprio perché la fondazione nasceva nel 2007 da rapporti di condivisione di amicizia e di stima che avevano radici lontane.

Luca era, tra i fondatori, uno dei più giovani. Era giovanissimo a Lucca, quando aiutava Franco Fossati nell'ufficio stampa del Salone internazionale, e sarebbe poi diventato direttore artistico della nuova stagione lucchese. Appassionato soprattutto di fumetto umoristico, per l'atto costitutivo della Fondazione affiancava persone come Roberto Renzi, Claudio Bertieri, Grazia Nidasio. Il suo contributo all'indirizzo dell'ente, per un decennio, è stato prezioso.

Aveva partecipato alle imprese della Fondazione alla Fiera di Milano, al Palazzo del Senato e in altri momenti stupendi, compresa la nascita di WOW Spazio Fumetto e le prime decisive impostazioni del museo. Sommerso dal lavoro (Disney, Jacovitti, Braccio di ferro, il suo eccellente blog, le fiere che sempre di più chiedevano il suo contributo, a Napoli come un po' ovunque) combatteva anche una personale battaglia con la sua salute. Negli ultimi tre-quattro anni si era sciolto anche dagli impegni del Consiglio della Fondazione, non riuscendo più a partecipare attivamente. Al telefono, pochi giorni fa, ci rendeva partecipi - con voce irriconoscibile - dell'ultimo drammatico atto di questa sua battaglia. 

Questo post affidato alla rete non può rendere il dolore di chi l'ha conosciuto e avuto a fianco in momenti di allegria e di passione condivisa. Ci limitiamo a rendergli onore, in un grande ultimo abbraccio."

(Luigi F. Bona)




RANOCCHIAZZO E BOMBARONE…

E’ buffo, quando penso a Luca Boschi la prima cosa che mi viene in mente è il titolo di un immaginario racconto citato all’interno di una sua storia a fumetti… La storia era una bonaria presa in giro dei “tipi da Lucca Comics” e il protagonista (un alter-ego fumettoso dello stesso Luca) magnificava il suo ultimo capolavoro “Ranocchiazzo e Bombarone contro le porno-ereditiere”…

Il secondo ricordo è sempre una gag all’interno della medesima storia: il classico tipo “sono un genio incompreso e tuuuutti mi han sempre rubato le idee” sta chiacchierando con un suo simile…

- “Già all’epoca io avevo inventato un bel tipo di marinaio affascinante e avventuroso…”

- “Capiiisco! Poi Hugo Pratt ti ha rubato l’idea e ha creato Corto Maltese!...”

- “Sì ma il mio marinaio era più figo: era orbo, fumava la pipa e ingeriva non poca verdura!”…

Il terzo ricordo è il sorriso di Luca, quel miscuglio di faccia-da-schiaffi, ironia, leggerezza e allegria e poi la chiacchieraggine con cui si passava il tempo parlando di tutto, niente e fumetti alle varie Lucca Comics, Torino Comics e Quel-che-vuoi Comics. 

Ho scoperto da poco che il Boschi se ne è andato e non so che dire: già l’attuale zeitgeist non è proprio di un’allegria unica ma sapere che non c’è più un “Bolengo” o un “Lupo Nolberto” a portar sorrisi mi butta un po’ giù… Poi penso che , anche se ora scorrazza fra le galassie a portare la sua ironia pistoiese su Alpha Centauri e dintorni, ciò che Luca ha creato rimane e questo mi alleggerisce un pochettino!

Buona (oltre)vita e buoni fumetti Luca!

Moise 




Lutto nel fumetto: è morto Luca Boschi, esperto e autore generoso

A 66 anni se n'è andato dopo una lunga malattia uno dei più grandi conoscitori di comics a livello mondiale

Si è spento all’alba, nel sonno, circondato dai suoi amati fumetti nella sua casa di Pistoia, Luca Boschi uno dei più grandi esperti al mondo di letteratura disegnata e di animazione. Si è spento nella sua casa di Pistoia, la sua città. In realtà, tutto il mondo dei comics e dell’animazione era casa sua, perché oltre a essere sceneggiatore di fumetti era anche disegnatore, critico, saggista, grande esperto, storico dalla notevole competenza, docente. Ha lavorato con Sergio Bonelli Editore, con Disney (era uno straordinario conoscitore dei mondi disneyani), ha scritto saggi su Jacovitti, sul fumetto umoristico, è stato autore teatrale e conduttore, insegnante alla Scuola internazionale dei Comics di Firenze. Insomma, una carriera straordinaria, una conoscenza enciclopedica, ma sempre vissuta con umiltà e mitezza e grande disponibilità a condividere le sue conoscenze, generoso verso chiunque gli chiedesse consigli o notizie storiche, con particolare attenzione verso i giovani autori e aspiranti tali. E, cosa importante, sempre con il sorriso.

Con i fiorentini Alberto Becattini, Leonardo Gori e Andrea Sani ha formato un quartetto tutto toscano di esperti e saggisti. Quattro protagonisti di tanti eventi del fumetto. Con loro ha scritto "Disney Italiani", opera fondamentale per appassionati e professionisti del settore. Con Franco Bellacci, Gori e Sani ha scritto "Jacovitti – Sessant’anni di surrealismo a fumetti". Ma la sua produzione è molto più vasta e ne fa un grande punto di riferimento della letteratura disegnata, ma anche dell’animazione. Come ricorda il sito specializzato Fumettologica "Boschi ha collaborato inoltre con festival come il Salone Internazionale dei Comics di Lucca, Expocartoon di Roma, la Fiera del libro per ragazzi di Bologna, Cartoomics di Milano, La Fiera internazionale del libro di Francoforte e il Festival international de la bande dessinée d’Angoulême. Dopo essere stato direttore culturale di Lucca Comics fino al 1999, ha ricoperto la stessa carica anche per il Comicon di Napoli dal 2001 al 2017". Inutile dire che la morte di Boschi apre un grande vuoto, un vuoto triste in quel mondo sorridente di fumetti e cartoons che grazie a lui abbiamo tutti imparato a conoscere meglio.

"Con la sua morte non se ne va solo uno straordinario fumettista ma un pezzo di cultura e di arte – il cordoglio del sindaco Tomasi a nome dell’amministrazione – Restano le sue tante opere, le sue storie, gli insegnamenti dati, se ne va invece l’enorme bagaglio di conoscenze che solo lui aveva".

Roberto Davide Papini


Pistoia, Luca Boschi e quei disegni sui muri dell’ex Breda


PISTOIA – Luca Boschi ci ha lasciato Il vuoto che lascia la scomparsa di Luca è grande, non solo a Pistoia. Giornalista, scrittore, regista, disegnatore ma essenzialmente una persona che ha vissuto nel mondo del fumetto a tutto tondo, in maniera garbata, gentile e con una professionalità eccezionale.

Ha lavorato con e per i più grandi del fumetto, dalla Disney a Bonelli, dal Lucca Comics al Comicon di Napoli, un vero “cartoonist globale” così come il blog da lui diretto per il Sole 24ore. Lasciando alle varie testate giornalistiche e televisive specializzate il racconto della sua vita professionale, personalmente lo voglio ricordare per come l’ho conosciuto io.

Primi anni 80, Pistoia, ci conosciamo in un bar a San Vitale, era seduto insieme a Ulrich Schroeder, olandese che all’epoca aveva da poco iniziato a lavorare per la Disney. Me lo presentò Francesco Corrieri o meglio “Why” (scomparso nel 2003 all’età di 59 anni) di cui ero amico, anch’egli disegnatore e pittore. Luca aveva un progetto, quello di “disegnare” alcuni muri dell’area ex Breda di fianco a viale Pacinotti.

Fummo coinvolti anche io e Francesco ed altri disegnatori pistoiesi fra cui anche Stefano Frosini. Era estate e i “writers” ed i loro graffiti erano ancora lontani da venire. Giorno dopo giorno, sotto un sole a volte rabbioso, su quel muro abbandonato le diverse mani mosse da altrettanto diverse fantasie e ispirazioni facevano nascere un mondo a colori con personaggi e piccole storie che si legavano perfettamente le une con le altre, senza manie di prevaricazione.

Non so se esistono ancora tracce di quel mondo immaginifico, comunque avevo da poco iniziato a fotografare e quegli scatti, diapositive per essere esatti (perché costavano meno delle stampe) li conservo ancora gelosamente, come una preziosa testimonianza del fatto che insieme si può e si deve fare.

Da allora ho continuato a vedere Luca in diverse occasioni, l’ultima, in ordine di tempo, durante l’edizione del Festival del Giallo di Pistoia nel 2019 quando ci trovammo insieme per un’intervista a Milo Manara che poi tenne un incontro con il pubblico nella sala Terzani e in cui Luca fece da moderatore.

Il 5 maggio prossimo alle 11 gli amici potranno salutarlo l’ultima volta alle Cappelle del Commiato della Croce Verde a Santagostino. Ciao Luca, ci mancherai molto.

Stefano Di Cecio



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JACOVITTI - Sessant'anni di Surrealismo a fumetti

di Luca Boschi, Leonardo Gori, Andrea Sani e Franco Bellacci

domenica 1 maggio 2022

1 maggio 2022

 


Buon 1°Maggio.

Buona festa delle lavoratrici e dei lavoratori.

#1Maggio #FestaDelLavoro #1stMay #labourDay

Marilena Nardi


1 maggio

Giannelli



Riposo - la mia vignetta per Il Fatto Quotidiano oggi in edicola!

Natangelo

#1maggio #primomaggio #festadellavoro #festadeilavoratori #lavoro #guerra #mortisullavoro Il Fatto Quotidiano #vignetta #fumetto #memeitaliani #umorismo #satira #humor #natangelo


Buon 1° maggio a tutti i lavoratori e a chi il lavoro non ce l'ha
Ricciarelli



BUON PRIMO MAGGIO A TUTTI!
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#Moise #PaoloMoisello #Pubblicità #Fumetti #Vignette #Humor #Disegni #Marchi #Mascottes #Enigmistica #NarrazionePerImmagini
Moise


1° MAGGIO (2022)
Questa vignetta (in versione, appena ... "restaurata") di qualche tempo fa, è, a tutt'oggi, come si può ben costatare, ancora drammaticamente attuale: nulla o quasi infatti, è migliorato (o cambiato) nel mondo del Lavoro, anzi...! ☹️
Buon 1° Maggio a Tutti/e, Tutti/e qualsiasi sia la condizione 'lavorativa' , con l'auspicio che, finalmente, si prenda coscienza e Rispetto verso ciò che il Lavoro è.
E rappresenta per ognuno di Noi.

Nel suo piccolo, il Vs > Mike, Mike Comics, dedica questa sua semplice vignetta, a TUTTI, TUTTE le Persone che hanno perso la Vita svolgendo il loro Lavoro
Mike Comics



1° Maggio Festa dei Lavoratori
1st May International Workers' Day
#workers #labourday #InternationalWorkersDay #lavoro #lavoratori #cartooning #thecartoonmovement #courrierinternational #cartooningforpeace #repubblicaxl #forward
Marco De Angelis


#PrimoMaggio #mortisullavoro #salariominimo #lavoratori
Testa tra le nuvole
Mauro Biani


"il Funambolo"_ Festa dei Lavoratori - 1 Maggio 2022
Per ricordare tutte le lotte per i diritti dei lavoratori e tutti i caduti sul lavoro
Marco D'Agostino


1 maggio 2022
Ecco, questa è l'unica forma di disoccupazione che dovremmo perseguire.
Gianfranco Uber



Firoozeh Mozaffari
30 April 2022
May Day
https://cartoonmovement.com/cartoon/may-day-2




sabato 16 aprile 2022

Pasqua 2022

 Buona Pasqua a tutti! 

Happy Easter to all!

Happy Easter!... not for everyone in 2022 🌱

by Izabela Kowalska-Wieczorek


Buona Pasqua a tutti! 🙄

Happy Easter to all!

Marco De Angelis



Buona Pasqua
Pax - No War
Luciano Caratto




Pasqua 2022
Ugo Sajini



#pasqua #buonapasqua #colombadellapace #pace #satira #satiraneurodeficiente #vignette
Mario Airaghi


Tantissimi auguri
Moise



"Putin's Easter Eggs" by ©Chenzo, www.chenzoart.it #StandWithUkraine #eastereggs #easter2022 #warzone #Putinswar 
Lorenzo Bolzani - Chenzo

by Mario Bochicchio





by Soria




by Toti Spi




Buona Pasqua 2022
Gianlo / Gianlorenzo Ingrami





By Silvia Ziche 



Buona Pasqua 
Sergio Tessarolo





giovedì 27 gennaio 2022

Giornata della memoria 2022

Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario !
Primo Levi




27 Gennaio 2022 - "Giorno della Memoria"
"il varco" - Un passaggio nella memoria... per non dimenticare mai.
Marco D'Agostino







27 Gennaio, Giorno della memoria: ricordare la Shoah e tutte le vittime del nazismo #shoah #giornodellamemoria #27gennaio #vittimenazismo #nazzismo #procreate #ink #politicalcartoon #disegno
Christian Durando







Alagon per Sputnink

#Segre #presidentedellarepubblica #giornatadellamemoria #17gennaio #sputnink #inchiostroresistente




Per non dimenticare

Gio

www.caricaturegio.altervista.it






GIORNATA DELLA MEMORIA 2022
Gli eredi Savoia chiedono la restituzione dei gioielli allo Stato. 
Confesso che sono indignato. Certo che la contemporaneità della notizia con la giornata della memoria è casuale ma possibile che non siano mai venute in mente a questi signori, oltre ai presunti diritti sulla "roba", le responsabilità sulla grande tragedia della Guerra Mondiale e sulle ignobili Leggi razziali ?
Gianfranco Uber




cerchi

#giornatadellamemoria
Fabio Magnasciutti



..attenti ai nuovi nazifascismi!!
Antonio Gallo


AMNESIE PERICOLOSE
Moise




Almeno oggi.
Su il manifesto
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#ilmanifesto #satira #vignette #lelecorvi #LeleCorvi #giornatadellamemoria #giornatadellamemoria2022 #ricordare #campidiconcentramento #nazismo #ricorda #memoria #MemoriaStorica #memoriacorta #27gennaio #europa #ue
Lele Corvi



Tiziano Riverso



#Giornatadellamemoria
Memoria.
Oggi su la Repubblica
Mauro Biani



Il 27 gennaio 1945 i soldati dell’Armata Rossa sovietica liberarono il campo di concentramento tedesco di Auschwitz, ad ovest di Cracovia, nel sud della Polonia. Mentre si avvicinavano, le SS iniziarono l’evacuazione. Circa 60 mila prigionieri furono costretti a marciare verso ovest, la maggior parte, per lo più ebrei, verso la città di Wodzislaw nella parte occidentale dell’Alta Slesia. Migliaia di persone furono uccise in fretta nei giorni precedenti, il più possibile.
Durante la marcia della morte le SS spararono a quelli che, stremati, non potevano continuare a camminare. per il gelo e la fame. Morirono in più di 15 mila. Quando entrò, settantasei anni fa, l’esercito sovietico trovò e liberò oltre 7 mila sopravvissuti, malati e moribondi.
Si stima che circa 1,3 milioni di persone siano state deportate ad Auschwitz tra il 1940 e il 1945. Di queste, almeno 1,1 milioni sono state assassinate.
Sono cose che tutti dovrebbero sapere… ma le ho riscritte qui, ora.
Per l’ennesima volta.
Per non dimenticarlo mai.


Pietro Vanessi




Giornata internazionale della memoria dell'Olocausto
26/01/2022 di Michel Kichka

Il mondo di oggi ha imparato le lezioni della storia?







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Mario Airaghi



Giornata della Memoria
#giornatadellamemoria #MemorialDay #memoryday #Shoah #cartooning #cartooningforpeace #thecartoonmovement #courrierinternational #repubblicaxl #giornodellamemoria
Marco De Angelis



Bicio/ Fabrizio Fabbri





Edith Frank-Holländer
e Anne Frank
12 giugno 1929

27 gennaio, Giorno della Memoria

Gianluca Costantini




da "Fino a quando la mia stella brillerà", di Liliana Segre 💔
"Ad Auschwitz superai la selezione per tre volte. Quando ci chiamavano sapevamo che era per decidere se eravamo ancora utili e potevamo andare avanti, o se eravamo vecchi pezzi irrecuperabili. Da buttare. Era un momento terribile. Bastava un cenno ed eri salvo, un altro ti condannava. Dovevamo metterci in fila, nude, passare davanti a due SS e a un medico nazista. Ci aprivano la bocca, ci esaminavano in ogni angolo del corpo per vedere se potevamo ancora lavorare. Chi era troppo stanca o troppo magra, o ferita, veniva eliminata. Bastavano pochi secondi agli aguzzini per capire se era meglio farci morire o farci vivere. Io vedevo le altre, orrendi scheletri impauriti, e sapevo di essere come loro. Gli ufficiali e i medici erano sempre eleganti, impeccabili e tirati a lucido, in pace con la loro coscienza. Era sufficiente un cenno del capo degli aguzzini, che voleva dire “avanti”, ed eri salva. Io pensavo solo a questo quando ero lì, a quel cenno. Ero felice quando arrivava, perché avevo tredici anni, poi quattordici. Volevo vivere. Ricordo la prima selezione. Dopo avermi analizzata il medico notò una cicatrice. «Forse mi manderà a morte per questa…» pensai e mi venne il panico. Lui mi chiese di dove fossi e io con un filo di voce ma, cercando di restare calma, risposi che ero italiana. Trattenevo il respiro. Dopo aver riso, insieme agli altri, del medico italiano che mi aveva fatto quella orrenda cicatrice, il dottore nazista mi fece cenno di andare avanti. Significava che avevo passato la selezione! Ero viva, viva, viva! Ero così felice di poter tornare nel campo che tutto mi sembrava più facile. Poi vidi Janine. Era una ragazza francese, erano mesi che lavoravamo una accanto all’altra nella fabbrica di munizioni. Janine era addetta alla macchina che tagliava l’acciaio. Qualche giorno prima quella maledetta macchina le aveva tranciato le prime falangi di due dita. Lei andò davanti agli aguzzini, nuda, cercando di nascondere la sua mutilazione. Ma quelli le videro subito le dita ferite e presero il suo numero tatuato sul corpo nudo. Voleva dire che la mandavano a morire. Janine non sarebbe tornata nel campo. Janine non era un’estranea per me, la vedevo tutti i giorni, avevamo scambiato qualche frase, ci sorridevamo per salutarci. Eppure non le dissi niente. Non mi voltai quando la portarono via. Non le dissi addio. Avevo paura di uscire dall’invisibilità nella quale mi nascondevo, feci finta di niente e ricominciai a mettere una gamba dietro l’altra e camminare, pur di vivere. Racconto sempre la storia di Janine. È un rimorso che mi porto dentro. Il rimorso di non aver avuto il coraggio di dirle addio. Di farle sentire, in quel momento che Janine stava andando a morire, che la sua vita era importante per me. Che noi non eravamo come gli aguzzini ma ci sentivamo, ancora e nonostante tutto, capaci di amare. Invece non lo feci. Il rimorso non mi diede pace per tanto, tanto tempo. Sapevo che nel momento in cui non avevo avuto il coraggio di dire addio a Janine, avevano vinto loro, i nostri aguzzini, perché ci avevano privati della nostra umanità e della pietà verso un altro essere umano. Era questa la loro vittoria, era questo il loro obiettivo: annientare la nostra umanità.”



le pietre di inciampo appena posizionate nel mio paese




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