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martedì 26 aprile 2011

I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 24 aprile 2011

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I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 24 aprile 2011
appendice alla settimana in vignette: 18 - 25 aprile 2011


NICOLE MINETTI
C’è un solo modello di Stato in cui il nostro Paese si riconosce sempre pienamente: 
il “non sono Stato io”. Nicole Minetti ha presentato nei giorni scorsi ai pm di Milano una memoria difensiva che, al confronto, quelle di Tarcisio Burgnich impallidiscono: dodici pagine fitte fitte nelle quali ribadisce con forza che il suo ruolo di consigliera regionale non prevedeva anche il consigliare a Silvio Berlusconi le escort più procaci per le sue feste eleganti. 
Non ha peli sulla lingua la bella Minetti, ma da un’igienista dentale c’era d’aspettarselo.
Le responsabilità, sempre secondo indiscrezioni trapelate, sarebbero state attribuite a Lele Mora ed Emilio Fede, la qual cosa conferma che se il barile è l’unità di misura degli idrocarburi liquidi, lo scarica-barile è quella dei politici coinvolti negli scandali.
Nicole, la piccola vedette lombarda, si è comportata come un arbitro di serie A: in vista di una punizione, si è subito preoccupata di calcolare la giusta distanza.
Peccato, perché guardando i volti franchi e candidi del Direttore del Tg4 e del noto agente dello spettacolo, appare veramente difficile credere che abbiano potuto fare qualcosa di più trasgressivo del buzzico rampichino.


ROBERTO LASSINI
 E’ lui l’avvocato lombardo autore dei manifesti “Via le Br dalle procure”, cui avrebbero dovuto far seguito altri cartelli recanti le scritte “Via i licantropi da Raitre” , “Via i daltonici dalla scuola pubblica” e “Via Eleonora Brigliadori dall’Isola dei Famosi” (quest’ultimo, senza dubbio il più rilevante da un punto di vista politico). 
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha definito i poster in questione una “provocazione ignobile”, espressione che è stata immediatamente strumentalizzata dal centrosinistra e fatta passare per una velata critica all’operato di Roberto. 
“Sono pronto a chiarire, ma non mi ritiro”, ha dichiarato Lassini, esponendo un manifesto con su scritto “Via i meridionali dal Quirinale”. 
Purtroppo, la sua opera innovatrice e moralizzatrice è stata interrotta con la banale scusa del vilipendio all’ordine giudiziario: al giovane esponente del centrodestra, escluso per volontà del Sindaco Moratti dalle liste Pdl per le amministrative, non è stata data quella fiducia che magari, con il tempo e l’esperienza, l’avrebbe portato a concepire un manifesto che, finalmente, tutti avremmo potuto condividere davvero: “Via gli imbecilli dalle Istituzioni”.

BANCHE ESTERE
Estere o non estere, questo è il problema affrontato dalla seconda sezione penale del Tribunale 
di Milano: no, le banche estere non sono colpevoli di aggiotaggio informativo nell’ambito del processo Parmalat, questo dice la sentenza in primo grado. 
Esse non erano a conoscenza che i titoli proposti da Calisto Tanzi erano, in realtà, solo dei drammatici titoli di coda. 
Del resto, l’ingenuità dei banchieri è leggendaria: molti di loro non sanno con esattezza ciò che propongono ai risparmiatori, non se ne interessano, almeno due su tre, apprendiamo da una recente indagine Doxa, sono convinti di vendere al pubblico idrosanitari e articoli di arredo bagno. 
Insomma, le banche non hanno manipolato le comunicazioni al mercato per  i loro biechi interessi. “Quanta cattiveria c’è al mondo, quanto malanimo – ha commentato un alto dirigente della Morgan Stanley – eppure, vi garantisco, la sola commissione che ho ottenuto da Tanzi è stata quando il patron di Parmalat mi ha chiesto se, dato che uscivo, gli prendevo due etti di cotto senza polifosfati e un paio di stracchini di nonno Nanni”.

REMIGIO CERONI

Quando un leader si accorge che nessuno gli vuol bene, sente sempre una stretta al quorum, ma non è questo il caso del nostro Premier Silvio Berlusconi, cui i suoi parlamentari cercano in tutti i modi 
di dimostrare un profondo affetto. 
Il Remigio in questione ha proposto addirittura di mortificare ( o era “modificare”?) l’articolo 1 della Costituzione, onde conferire più forza alla maggioranza, limitando il potere di controllo del Quirinale e della Consulta. Del resto, ve ne sarete accorti guardandolo parlare in tv, il Presidente del Consiglio 
è talmente abituato a fare ricorso ai Ceroni, che ha deciso di utilizzarli anche per ringiovanire l’immagine della nostra Carta. La proposta di legge depositata da questo brillante parlamentare prevede, tra le altre cose, che il Primo Ministro indossi un parruccone con i boccoli, delle scarpe con delle grosse fibie e sieda su un’enorme poltrona di velluto rosso. Davvero interessante l’iniziativa 
del deputato Pdl: appare senza dubbio lodevole il gran lavoro che ha fatto per intervenire in maniera radicale su un tema così delicato, specie considerando il fatto che, per sua stessa ammissione, fino a una settimana fa era convinto che" l’articolo Uno "fosse un gruppo rap.


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de Il Fatto Quotidiano  http://www.ilmisfatto.it/

e
               Testi satirici di Marco Presta.

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Altre vignette della settimana di Portos:
L'Angelo  

- Il Premier attacca Fini: "Stà coi giudici..."
- E' la separazione delle carriere, figliolo. Hai presente: "Guardie e ladri"?


Etichette: berlusconi, Fini, L'Angelo

- E' bagarre nel PdL ma il candidato sindaco è irremovibile
- La Moratti stavolta si è impuntata
- Veramente dicevo il Lassini




 I RealitiSCIO***********************************

- Insegna "Faccetta nera"in classe . Il Prof dice che è storia...
- Non è ancora arrivato all'olio di ricino?
- Quello è scienze mica storia




Gli Italian Galery*******************************


Futuro Rosa
Etichette: Asor Rosa, berlusconi


video

Etichette: Sesso bugie e Ruibygate, sex lies and Rubygate




Lassini Roberto


 Allegoria delle Libertà
Etichette: berlusconi, Giuliano Ferrara, PDL


Socialismo veale
Etichette: Galan, socialista, Tremonti


Uovo responsabile
Etichette: responsabili, rimpasto dopo Pasqua, Scilipoti

 

by PORTOS Comic strip

mercoledì 20 aprile 2011

I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 17 aprile 2011

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I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 17 aprile
appendice alla settimana in vignette: 11 - 18 aprile 2011


EMMA MARCEGAGLIA

   La solitudine dei redditi primi: la Presidente di Confindustria ha denunciato
il vergognoso abbandono, da parte delle Istituzioni, degli imprenditori italiani.
Per solidarietà con gli industriali, il nostro più importante quotidiano finanziario dovrebbe addirittura cambiare nome
e diventare Il Solo 24 ore. Il Ministro dell’Interno Maroni ha provato ad avanzare una proposta interessante, per interrompere quest’avvilente isolamento: convogliare
i migranti dall’affollata Lampedusa alle ville dei nostri principali manager, i cui parchi potrebbero trasformarsi in dei centri d’accoglienza ideali. Sarebbero una bella compagnia per i poveri imprenditori.
La proposta, purtroppo, non ha suscitato il consenso unanime che ci si aspettava. L’Amministratore Delegato SergioMarchionne s’è dichiarato d’accordo con l’amaro sfogo di Emma Marcegaglia: “Anche qui in Fiat ci sentiamo soli, molto soli… non siamo fatti oggetto della minima attenzione… figuratevi che nessuno ci ha avvertito che pure la Chrysler produceva automobili, sennò non ne avremmo mai rilevato il 30%... noi credevamo che Chrysler fosse una marca di spumante…”. L’estate si avvicina e noi ci sentiamo di dire una sola cosa ai nostri lettori: non abbandonate gli industriali sulle statali.
UGO SPOSETTI

   Esistono grandi valori ideali intorno ai quali, al di là del partito d’appartenenza e delle tante polemiche, i nostri politici si compattano immediatamente: ad esempio, i soldi pubblici.
Di fronte alla sovvenzione, si stringono a coorte e son pronti alla morte ( l’Italia pagò!).
L’onorevole del Pd Ugo Sposetti ha proposto, suscitando un’autentica ola in Parlamento, l’aumento di 185 milioni annuali delle sovvenzioni pubbliche ai Partiti, una decisione che certamente susciterà l’entusiasmo popolare, in questo momento di crisi.
La somma sarà destinata alle “Fondazioni culturali” delle varie formazioni politiche: è risaputo, del resto, quanto siano febbricitanti e insaziabili le esigenze culturali di La Russa, di Scilipoti, di Gasparri e di Di Pietro, che recentemente, non a caso, ha pure rinnovato il proprio abbonamento a Zagor.
In fatto di finanziamento pubblico, com’è stato giustamente sottolineato dagli osservatori più attenti, quello proposto dal tesoriere Sposetti è il cosiddetto modello alla tedesca e consiste in questo: una volta presi i soldi, si scappa a bordo di una Mercedes ( tutta un’altra cosa rispetto al modello alla francese dove, al massimo, puoi scappare a bordo di una Renault).


 PIPPO BAUDO

   Doveva essere un programma sull’Unità, alla fine invece hanno dovuto separarli. Che amarezza, che senso d’abbattimento. Durante la realizzazione di Centocinquanta,
la trasmissione di Raiuno per celebrare il prestigioso compleanno nazionale, Baudo, dopo una breve lite, avrebbe sputato in direzione dell’autore Claudio Donat Cattin, peraltro senza prenderlo, episodio questo che conferma una convinzione diffusa: Pippo in televisione non fa più centro da anni. Questa incresciosa vicenda salivare testimonia l’escalation d’aggressività che contraddistingue l’Italia in questo tormentato periodo: oltre ai calciatori e agli ospiti dei talk show, anche i rappresentanti delle Istituzioni si mandano ormai di continuo a quel paese e si prendono a mazzate.
Se il Presidente della Repubblica dovesse aprire il discorso di fine anno alla Nazione, con uno “Statemi bene a sentire, cornutacci…”, sarebbe il segno inconfutabile di un degrado inarrestabile. Per quanto riguarda l’impreciso scaracchio di Baudo, su cui attualmente sta indagando l’Espettorato del Lavoro, si tratta di un avvenimento talmente squallido che lo stesso Bruno Vespa si è rifiutato di ricostruirlo con uno dei suoi bei plastici.



ANGIOLINO ALFANO

   Nel corso della settimana, il Presidente del Consiglio lo ha indicato come suo possibile erede al soglio di Palazzo Chigi. Certo, dopo un Premier vivace e poliedrico come Silvio Berlusconi, Alfano potrebbe sembrare agli elettori di centrodestra una figura minore: un Premier di consolazione, diciamo. La scelta avrebbe suscitato un certo scontento tra gli altri possibili delfini, da Cicchitto alla Santanché. Gianni Letta, ad esempio, si sarebbe lamentato con Bonaiuti, dicendo “Toccava a me! Non c’è più Giustizia!” senza rendersi conto che è stato proprio questo obiettivo - centrato grazie alle numerose riforme di Angiolino, dal processo breve al bavaglio per le intercettazioni - ad aver spinto Silvio a sceglierlo. Nessun Ministro più di quello di Grazia e Giustizia ha, infatti, frecce al proprio arco per ingraziarsi Berlusconi: Mariastella Gemini, in extremis, aveva proposto un enorme toboga che, dal piazzale della Sapienza di Roma, convogliasse
le studentesse più procaci verso Palazzo Grazioli
ma il progetto, pur affascinante, è apparso subito di difficile realizzazione, per colpa delle solite, intollerabili lentezze burocratiche che affliggono il nostro Paese.

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de Il Fatto Quotidiano  http://www.ilmisfatto.it/

Disegni di Disegni di Portos
e
               Testi satirici di Marco Presta.

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Sempre da Misfatto
RISVEGLI E PRONTO SOCCORSO                                                           Testo di Stefano Ferrante

   “Sono tutti in osservazione dal 1999, ma non riusciamo ancora a spiegare il mistero, qual è l’interconnessione tra lo stato di salute dei pazienti”. Il professor Trimanzi, direttore del Centro di studio sul Mutuo Soccorso Precadaverico del Sant’Ondigonda Hospital di Busto Arsizio spiega: “Vogliamo capire perché ogni volta che per quel paziente là, Silvio B. , sembra finita, qualcuno degli altri intorno a lui fa qualcosa che lo tira su”. “In particolare” aggiunge in dottor Herzeneimhof, considerato l’erede di Oliver Sacks “sono i pazienti comatosi della sala Pd, quelli che hanno i maggiori effetti terapeutici su quello che noi definiamo Impunito Precadavere Dominante. L’altro giorno stavamo per staccargli la spina. Silvio B. gridava nel sonno: “Rubyyy, Ghediniii, San Vittore nooo”. Poi è sprofondato in un coma profondissimo, sembrava non ci fosse niente da fare e invece è successo ancora. Si sono destati i soliti e lui si è ripreso”. “Il primo a prendere l’iniziativa è stato questo qui, Walter V.” racconta il professor Trimanzi “un mese fa stavamo quasi per espiantargli gli organi, ma poi ha iniziato ad alternare il coma con stati di veglia confusionale, in cui diceva di essere il premier ombra, chiedeva una telecamera come un tossico in astinenza si rivolge al Sert. All’aggravarsi di Silvio B. è stato il primo a risvegliarsi, con il sardo che non parla mai, Beppe Pis. della sala Pd-l. Insieme hanno scritto una lettera al Corriere della sera per proporre un governo con tutti dentro. E’ la certificazione che i due hanno riportato danni permanenti, una prova che ha fatto migliorare subito i parametri clinici di Silvio”. Herzeneimof lo interrompe: “Decisivo è stato il risveglio di Luciano Viol. Quando ha urlato “Magistrati boia!!!” Silvio B. è uscito dal coma, ha nominato un altro sottosegretario e annunciato la legge sulle torture ai giudici politicizzati”. L’equipe che segue il progetto, finanziato anche dalla Nasa, sta studiando le parole chiave che rianimano l’arzillo Impunito: “Quelle più efficaci” precisa Trimanzi “sono state Bicamerale, Riforme e Federalismo. Le ha inventate il paziente in fondo, Massimo D’A., che ogni tanto nel coma sembra sogni di giocare a Risiko, di fare l’ammiraglio. Per ora dorme, ma se Silvio peggiora ci aspettiamo qualche iniziativa. Pensi, l’altro giorno Berlusconi lo ha anche citato mentre, durante una fase di coscienza, sconsigliava ai giovani di farsi crescere la barba, perché nasconde il volto.
“Meglio i baffetti” ha detto l’Impunito “dietro ci può essere un vecchio amico”.
 Testo di Stefano Ferrante

Etichette: berlusconi, Berlusconi infastidito dalla barba


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Altre vignette della settimana di Portos:


Gli Italian Galery*******************************

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Stato di diritto                                Stato del dritto
Etichette: berlusconi, Napolitano, Stato di Diritto

sogno eretico
Etichette: berlusconi, Giuliano Ferrara, sogno


Capo contraffatto
Firme false per la lista di Formigoni
sotto inchiesta dieci consiglieri pdl
by PORTOS Comic strip

sabato 12 marzo 2011

I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 6 marzo 2011

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I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 6 marzo
appendice alla settimana in vignette: 28 febbraio - 7 marzo 2011

Luigi De Magistris ( Napoli)

   Ormai il centrosinistra italiano si è trasformato in una deliziosa commedia:
 Coalizione da Tiffany. 
Di buono c’è che, seguendo con attenzione la trama, non ci si annoia mai: potrebbe diventare il cinepanettone del 2012, dal titolo Natale all’opposizione. 
Dopo le primarie di Napoli, vinte da “Cozzolino concentrato” con un sistema elettorale alla Ciccio Formaggio, l’Italia dei Valori, senza consultare gli alleati, ha deciso di candidare come erede della dimissionaria Iervolino l’ex magistrato Luigi De Magistris. 
Cercando di smorzare le inevitabili polemiche, il commissario provinciale del Pd Andrea Orlando ha dichiarato: “Scegliamo un profilo alto e terzo”: esplicito il riferimento a Piero Fassino, che alto è alto e, in quanto all’essere terzo, all’interno del suo Partito è anche quarto, quinto e, se vogliamo sesto tra i leader. Diventare contemporaneamente sindaco di Torino e di Napoli é, però, un esperimento finora mai tentato nel nostro Paese. Il fronte politico antiberlusconiano ha dimostrato ancora una volta la sua straordinaria vocazione alle divisioni interne e all’autolesionismo, assumendo di nuovo posizioni inattese e scandalose: si tratta probabilmente delle famose “opposizioni del Kamasutra”.

 ALBERTO DA GIUSSANO
  Il sonno della Regione genera mostri: la Lega ha barattato il 17 marzo, controversa festa dell’Unità nazionale, con una ricorrenza autenticamente padana, il 29 maggio, 
anniversario della gloriosa battaglia di Legnano. 
In alternativa, il ministro Calderoli aveva proposto il 16 febbraio, giorno in cui nel 1226 è nata la cotoletta alla milanese, mentre Borghezio avrebbe preferito l’8 dicembre, compleanno di Mario Giubertoni, indimenticabile difensore centrale dell’Inter. 
Alla fine, però, dopo un ampio dibattito interno durato parecchie settimane, ha prevalso l’eroico
 Alberto da Giussano e la commemorazione della batosta all’invasore germanico.
Davvero commoventi sono state le parole del capogruppo leghista Stefano Galli: 
“Siamo orgogliosi di celebrare la sconfitta del Barbarossa, 
anche se a me stava sui coglioni anche quel Vecchioni lì! 
Ma l’anno prossimo state pur sicuri che facciamo vincere il nostro Van de Sfroos…”. 
Si tratta comunque di un’ottima notizia per l’intero Paese: il 29 maggio, infatti, tutti gli aderenti alla Lega si asterranno dal lavoro, compresi i parlamentari e i ministri del Carroccio. Come si dice per il Santo Natale, “dovrebbe essere il 29 maggio tutto l’anno…”.


 ALESSIO BUTTI
   Quando Butti fa la bozza, poi, purtroppo, non apre la finestra (gran brutta abitudine).
E’ successo anche stavolta: il senatore del Pdl ha presentato una bozza alla Commissione di Vigilanza Rai. Si tratta di un bel manufatto riguardante il pluralismo dell’informazione,
secondo il quale i programmi di approfondimento dovranno essere condotti a turno da presentatori provenienti da aree culturali diverse: se da una parte c’è Floris, ad esempio, dall’altra, alla luce dei festini che caratterizzano ormai il background del centrodestra, dovrebbe esserci Defloris. 
E’ una questione di equilibrio e d’imparzialità, niente di più. 
Bravo Butti, bravo davvero, ha avuto un’idea preziosa, che ci ricorda molto da vicino la vecchia pubblicità del Dash: due informazioni faziose in cambio di una sola attendibile. 
Soltanto che, a differenza del detersivo, in questo caso l’utente non può rifiutare il cambio.
Il futuro dei nostri media, dei nostri telegiornali e giornali radio si baserà, quindi, sulla politica delle cosiddette terga alterne: una volta le darà via un giornalista di sinistra, la volta dopo uno di destra. L’unica eccezione sarà il bivalente Bruno Vespa, che è abituato a circolare sia con il centrodestra che con il centrosinistra, grazie all’impianto GPL (Gran Paraculo Legalizzato).


SILVIO BERLUSCONI
Se “Il discorso del Re” ha vinto quattro premi Oscar a Hollywood, i discorsi di Silvio non meritano neanche la Vongola d’Argento a Terracina. Questa settimana è stata caratterizzata da una serie di dichiarazioni di Berlusconi che, soltanto la metà, avrebbero causato l’impalamento pubblico dei Premier di tutta Europa. Prima il Presidente del Consiglio ha attaccato la scuola pubblica e giustamente: come tutti i luoghi pieni di minorenni, potrebbe creargli grossi problemi; poi, parlando presso l’Unione del Commercio di Milano prima della partita contro il Napoli, ha detto “ci vediamo il Milan per battere il Sud”, come se tra munnezza e abbandono non lo avesse già mazzolato abbastanza; infine, polemizzando con il Quirinale, lo ha accusato di essere troppo puntiglioso sui provvedimenti presi dal Governo e di intervenire su tutto, il che impedisce alla maggioranza alcune innovazioni capaci di sveltire l’iter legislativo, quali lo scrivere le leggi stesse con la matita sulla carta del pane e specificare in calce su alcune normative: “Serve al Premier, non rompete i coglioni”. 
Speriamo non se la prenda anche con l’angelus domenicale del Papa. 
In effetti, non contiene mai riferimenti alla gnocca.


Tratti da Il Misfatto  Inserto di satira e maldicenze
de Il Fatto Quotidiano  http://www.ilmisfatto.it/

Disegni di Disegni di Portos
e
               Testi satirici di Marco Presta.

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Altre vignette della settimana di Portos:

 I RealitiSCIO***********************************


- La fiducia nel premier non è stata intaccata dal bunga bunga
- Anzi l'opinione pubica è tutta con lui!

- Berlusconi si presenterà in aula ma solo il lunedì
- Giudice naturale il Biscardi?
Gli Italian Galery*******************************


Arrivano i contrappesi in RAI
Etichette: Ferrara, Floris, Masi, Prima serata RAI, Santoro, Sgarbi, Vespa

Il ministro della Difesa tedesco si dimette per la tesi di dottorato copiata.
In Italia invece il senatore PD Tedesco....
Etichette: Dimissioni ministro difesa tedesco, Senatore PD Tedesco


Passata in giudicato
Etichette: condanna, crack Cirio, Cragnotti
by PORTOS Comic strip

martedì 22 febbraio 2011

I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 20 febbraio 2011

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I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 20 febbraio
appendice alla settimana in vignette: 14 - 21 febbraio 2011


BELEN-CANALIS

   Perché sono state scelte proprio loro per affiancare Gianni Morandi sul palco del teatro Ariston?
Per un motivo fondamentale: tra attricette, soubrettine e veline varie, sono praticamente le uniche gnoccolone televisive in circolazione che non hanno preso parte ai festini di Arcore e che, 
di conseguenza, possono essere mostrate in giro senza imbarazzo.
Finché non aprono bocca, quanto meno.
Inoltre, il regolamento del Festival prevede che almeno una delle due vallette abbia il fidanzato incensurato e anche riguardo quest’importante requisito siamo a posto. 
Vederle in scena è stato rassicurante: tranquillizza pensare che, mentre il Paese è agitato da un terremoto politico senza precedenti, c’è chi ha l’assillo di quali scarpe abbinare all’abito da sera.
La sola preoccupazione che abbiamo provato nei loro confronti, ammirandole tra una canzone in gara e l’altra, è che le innaffiassero regolarmente. 
Non ha convinto nessuno la recita delle “Buone amiche” inscenata dalle due: probabilmente, si sarebbero strozzate volentieri a vicenda.
Del resto, Belen ed Elisabetta appartengono a una delle categorie dello spettacolo più violente e spietate, cui è stato dedicato addirittura un apposito istituto di pena: LE VALLETTE di Torino.  


 GIULIANO FERRARA
(fumus)

   Kant che ti passa: il direttore de il Foglio, con spericolatezza degna di Tazio Nuvolari,
ha tirato in ballo il grande filosofo prussiano per giustificare gli scatenati festini di Arcore.
L’introverso Immanuel, a detta di Ferrara, avrebbe infatti pronunciato la famosa frase “Il cielo stellato sopra di me, una bella gnocca sotto di me”, sintesi meravigliosa della sua reale visione della vita e del mondo. Inoltre, sostiene sempre l’acuto giornalista, nella maggior parte degli scritti di Hegel si troverebbero espliciti riferimenti alla pratica della mano morta sui mezzi pubblici, senza considerare che la fine dell’Illuminismo di Voltaire e Rousseau consiste, come scrisse anche Benedetto Croce, in un inevitabile smorza candela. 
Una visione assolutamente rivoluzionaria della filosofia moderna, destinata a lasciare una traccia profonda nella cultura europea. Certo, quanta fatica deve fare uno con un’istruzione superiore alla media nel Partito di Berlusconi… 
A meno che Giuliano Ferrara non alludesse a Eva Kant, la procace compagna di Diabolik, anch’essa incline al bunga bunga nel rifugio segreto del suo fidanzato.
Nel qual caso, dobbiamo tutti chiedere scusa all’Elefant prodige del giornalismo italiano.


  

IGNAZIO LA RUSSA
(pedestre)
   Come ormai tutti sanno, il sabato c’è l’anticipo del calcio, nel campionato di serie A come nella politica. Sabato12febbraio, fedele a questa tradizione, il nostro Ministro della Difesa Ignazio La Russa avrebbe rifilato un paio di calcioni a un giornalista di Anno Zero, Corrado Formigli, nell’ambito della manifestazione del centrodestra a sostegno della fava del Presidente del Consiglio (a una certa età, un piccolo supporto fa sempre comodo…).
Che un rappresentante delle Istituzioni (perdonate la maiuscola) si lasci andare a un comportamento del genere, a qualcuno potrebbe sembrare indecoroso, ma si tratta indubbiamente di ridicoli puritani, di autentici bacchettoni che non conoscono i principali saggi di Chuck Norris su Kant. “Sono il titolare della Difesa – ha commentato con grande serenità il Ministro La Russa – qualche calcio all’avversario rientra nella classica interpretazione del ruolo, pensate a Claudio Gentile e a Tarcisio Burgnich senza parlare del milanista Angelo Anquilletti, che era veramente tremendo. Insomma, credo di aver fatto semplicemente il mio dovere. Mi dispiace di non aver avuto occasione anche di sputare in faccia al Pocho Lavezzi … visto che mi ci trovavo…” 



ALFONSO LUIGI MARRA
(vu cumpra' con la partecipazione di Ruby)
   Contro lo strategismo sentimentale e il meteorismo interpersonale che stanno rovinando la civiltà moderna, c’è rimasto solo lui, con i suoi libri coraggiosi e, soprattutto, con gli imperdibili spot che li pubblicizzano. Dopo Manuela Arcuri e Lele Mora, ora tocca a Ruby, altro grosso personaggio del mondo della cultura che, oltre a esserlo di Mubarak, pare sia nipote anche di Umberto Eco.
Forse lo scrittore napoletano non vincerà il premio Strega ma, grazie all’aiuto della procace ragazzotta, non dovrebbe sfuggirgli il premio “’A fata!”. 
La giovane marocchina, peraltro, è senza dubbio la più adatta a parlare del suo ultimo libro, il cui titolo Labirinto Femminile fa venire subito in mente certe seratine a villa San Martino. Chi saranno i prossimi testimonial per le opere letterarie del vulcanico Alfonso LuigiMarra?
L’elenco è articolato e molto interessante: escludendo purtroppo Olindo e Rosa, trattenuti da inderogabili impegni, rimangono a disposizione Fabrizio Corona, l’ex ministro Scajola, lo scanzonato Piero Marrazzo e, naturalmente, il Presidente iraniano Ahmadinejad: speriamo che uno di costoro accetti, perché c’è ancora tanto da dire sul romanticismo intestinale e sul dogmatismo perianale.


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de Il Fatto Quotidiano  http://www.ilmisfatto.it/

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e
               Testi satirici di Marco Presta.

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Altre vignette della settimana di Portos:


 I RealitiSCIO***********************************

- Anche tu giudici incompetenti?
- Preciso preciso.
-Flop del FLI, appena costituito è già a pezzi.
- Processo breve + rito immediato
- Roba grossa: la lega nord contraria a festeggiare L'Unità d'Italia...
- E dov'è il scùp?
- "Calderoli e Bossi hanno espresso dissenso garbatamente"
- Berlusconi: "Si a festa il 17 marzo"
- Già allertato il Lele Mora?

Gli Italian Galery*******************************

Palascarp
Etichette: Annozero, Corrado Formigli, Dal Verme, LaRussa

Fumus Perberlusconis
Etichette: fumus per Berlusconis, Fumus persecutionis,
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giovedì 10 febbraio 2011

I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 6 febbraio 2011

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I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 6 febbraio
appendice alla settimana in vignette: 31gennaio - 6 febbraio 2011

  
ANGIOLINO ALFANO

   Sarà pure ministro, ma fa una vita… in questi giorni, su incarico del Premier, sta cercando di riportare in vita il processo breve, che sembrava morto e sepolto, con un rituale davvero raccapricciante (il cosiddetto vodoo delle camere). Povero Angiolino: il processo breve, il legittimo impedimento, l’immunità dei rappresentanti delle istituzioni. Aveva pensato anche all’esenzione dalle udienze per cause allergiche e al dogma dell’infallibilità papile (cioè, di papi), ma purtroppo non ci sono i presupposti costituzionali. Del resto, a Berlusconi, più che un avvocato, servirebbe uno scrittore di fantascienza. Il ministro Alfano non sa più cosa inventarsi per evitare al suo principale di finire davanti ai giudici: se il processo breve dovesse andare buca, sarebbe pronto a presentare un progetto del tutto opposto, quella che nel Pdl definiscono la soluzione finale. Si tratta di un nuovo tipo di processo che, oltre all’appello e alla cassazione, prevede altri 70 gradi di giudizio e che sposterebbe il dibattito politico dall’immunità all’immortalità delle alte cariche dello Stato.
Sarebbe, tra l’altro, il primo procedimento giudiziario che aiuta la digestione degli imputati, 
visto che avrebbe più gradi del Centerbe.



GIULIANO FERRARA

   Una curiosa mutazione genetica si sta verificando nel nostro Paese, risultato, probabilmente, di un esperimento spaventoso, capace di trasformare il dottor Jekyll in mister Moderhyde. Il direttore Giuliano Ferrara, sulle pagine de Il Foglio, ha criticato duramente l’ipotesi di una manifestazione del Popolo delle Libertà contro i magistrati. Non era facile immaginarlo, da un polemista berlusconiano del suo calibro. Che altro succederà adesso? Cosa dobbiamo aspettarci? Vittorio Sgarbi diventerà improvvisamente gentile e rivolgerà al massimo epiteti come birba e birichino ai suoi detrattori? La Santanché riuscirà a fermarsi prima di superare la soglia del rumore corporale da Santoro? Augusto Minzolini raggiungerà la posizione eretta, evitando d’aprire il suo Telegiornale con un interessante servizio sulla marmellata più adatta per le crostate del terzo millennio? Daniele Capezzone si presenterà finalmente spettinato e la finirà di com-portarsi come Gor, il robot di Ultimatum alla Terra? Il Giornale di Sallusti eviterà di pubblicare il prossimo dossier sulle ragadi della Bocassini? Forse, non possiamo fare altro che sperare e sussurrare forse.

GLI EVASORI FISCALI

   Gli evasori fiscali italiani nel 2010 sono aumentati del 46% e hanno nascosto all’Erario (triste e solitario) ben 50 miliardi di euro. Novemila italiani non hanno dichiarato addirittura nulla: lo hanno fatto senza dubbio per modestia, quasi con spirito francescano, per non mortificare i connazionali meno abbienti, mostrando loro delle dichiarazioni sfarzose e benestanti. Una squisita forma di sensibilità che la Guardia di Finanza, purtroppo, non è sembrata in grado di comprendere. Il clamoroso aumento in questione dimostra che, se s’incoraggia e si sostiene un settore, come ha fatto l’attuale Governo con lo scudo fiscale, i risultati non tardano ad arrivare. Insomma, questo forte e inatteso incremento degli evasori fiscali deve essere letto in positivo,anche perché – cribbio – è l’unico più tra i tanti, tribolati segni negativi riguardanti la nostra economia. Un’idea interessante, intanto, a sentire recenti indiscrezioni, si sta facendo strada tra i più stretti collaboratori del ministro Giulio Tremonti: considerato che i furbetti sono ormai così numerosi, non sarebbe più giusto multare i cittadini che pagano le tasse regolarmente? In democrazia, è la maggioranza che vince, non dobbiamo dimenticarlo.



LUCA BARBARESCHI

   La farsa sia con te! Siamo in un momento molto delicato della nostra Storia patria, ma possiamo dormire tranquilli: Luca Barbareschi ha incontrato nei giorni scorsi Silvio Berlusconi a Villa San Martino e subito dopo Gianfranco Fini e Pierferdinando Casini. Un po’ come se Togliatti, durante la crisi cubana, avesse convocato per un vertice le gemelle Kessler. Non dobbiamo sorprenderci troppo, però, politica e fiction, ormai, sono come Italia e Svizzera: confinano. Con una maggioranza così risicata, infatti, ogni voto è importantissimo: sembra che il Presidente del Consiglio abbia promesso a Barbareschi, per tirarlo dalla sua parte, uno sceneggiato Mediaset in 63 puntate sulla vita d iEnrico Beruschi (una proposta difficile da rifiutare), mentre il Terzo Polo avrebbe rilanciato, offrendo a Barbareschi il ruolo principale in un tv movie su San Giorgio, in cui il protagonista uccide il drago e inventa la lavatrice. Ma un’altra ipotesi s’è fatta strada in queste ore convulse: Barbareschi, senza tradire apertamente Futuro e Libertà, potrebbe semplicemente dimettersi e lasciare il suo scranno parlamentare a un fedelissimo del Premier. Tanto ormai l’abbiamo capito: non c’è limite al seggio...

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de Il Fatto Quotidiano  http://www.ilmisfatto.it/

Disegni di Disegni di Portos
e
               Testi satirici di Marco Presta.

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Altre vignette della settimana di Portos:
l'Angelo  

- SEI SEMPRE DISOCCUPATO?
- NO, SONO SOLO IN STAND BY
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- MI SA CHE ASPETTA ANCORA DI ESSERE BRIFFATO



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IL FEDERALISTA -STORACE

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