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domenica 26 settembre 2021

LIBEX : I VINCITORI 2021

Tom Janssen dai Paesi Bassi si è aggiudicato il primo premio 
con il suo cartoon "Black Lives Matter".

 Ecco cosa ha detto la giuria sul disegno: 
 “Molti sono stati, e sono tuttora, quelli che sostengono, almeno in apparenza, il movimento antirazzista Black Lives Matter, ma senza fare molto di più che alzare il pugno per migliorare le cose sulla questione. Con la sua pungente ironia, precisa e dinamica grafica, Tom Janssen mette in luce inequivocabilmente l'ipocrisia delle nostre moderne società occidentali, veloci a emozionarsi sui social ma indifferenti alla realtà concreta che affrontano ogni giorno."


  •  Primo premio: Tom Janssen (Paesi Bassi)

Vignettista editorialista, pluripremiato, del giornale nazionale olandese Trouw e di diversi giornali regionali. Diplomata dall’Accademia degli Arti di Amsterdam. Le sue vignette sono distribuite internazionalmente Cartoonists & Writers Syndicate, Cagle Cartoons, Le Courrier International, Voxeurop e pubblicate in numerose testate internazionali tra cui: Courrier International, Le Monde, the Japan Times, ecc.



  • Secondo Premio: Elena Ospina (Columbia)

Vignettista e illustratrice, multi premiata a livello nazionale e internazionale. Lavora da molti anni creando e illustrando numerosi progetti editoriali. Pubblica il suo lavoro in libri, giornali e periodici. È membro della FECO (Federazione di Vignettisti), di Cartooning for Peace e di Cartoon Movement.



  • Terzo Premio: Marco De Angelis (Italia)

Disegnatore umorista, illustratore, giornalista professionista e grafico. È stato redattore de Il Popolo e La Repubblica (realizzando per il primo la vignetta quotidiana per 18 anni), ha collaborato con Il Messaggero, Il Mattino e 200 altri giornali in Italia e all’estero, tra cui Grazia, Gialli Mondadori, Panorama, Help! ComicArt, Comix, Washington Post, Los Angeles Times, Chicago Tribune, Herald Tribune, Courrier International, Le Monde, Nebelspalter, Yez, WittyWorld, NY TID, ecc. CartoonArts International e The New York Times Syndicate hanno distribuito le sue vignette in tutto il mondo. Fa parte anche di Cartoon Movement e Cartooning for Peace. È tra i fondatori e caporedattore del mensile online Buduàr.

Ha realizzato illustrazioni per molti libri per ragazzi per Giunti, De Agostini, La Scuola, San Paolo, Lapis, Salani e le 28 riviste di E.L.I. distribuite in 30 Paesi. Palma d’Oro al Salone dell’Umorismo di Bordighera nel ‘97, due volte Premio Consiglio d’Europa, Primo premio in numerosi concorsi (Istanbul, Teheran, Belgrado, Sisak, Fano, Pescara, Pistoia, ecc.) ha ricevuto finora circa 130 premi internazionali. Ha collaborato come grafico e illustratore con RAI, TMC e con moltissime società e associazioni. I suoi lavori appaiono su oltre 100 libri, oltre 400 cataloghi e su moltissimi siti web.


Congratulazioni agli artisti che oggi pomeriggio 26 settembre, alle ore  17 sono stati premiati  a Conversano (BA) durante la XVII° edizione del festival Lector In Fabula della Fondazione Giuseppe Di Vagno. 

Solo Tom sarà presente, dato che Elena non può venire a causa delle regole COVID e Marco sarà negli stessi giorni a Saint-Just le Martel dove ha una mostra personale.

Dove ci porteranno i nuovi anatemi del politicamente corretto? è stato  il tema della terza edizione del Concorso Internazionale LIBEX2021 "Cancel Culture e politicamente corretto”

Indetto dal Centro Euromediterraneo LIBREXPRESSION (Fondazione Giuseppe Di Vagno -1889-1921), sono stati invitati a partecipare 160 vignettisti di stampa, provenienti da 55 paesi, che hanno inviato 218 vignette satiriche. Il materiale è stato esaminato da una giuria internazionale composta da: Marlene Pohle (Argentina), Marilena Nardi (Italia), Joep Bertrams (Olanda), Z (Tunisia), Gian Paolo Accardo (Italia), Oscar Buonamano (Italia), e presieduta da Thierry Vissol direttore del centro Librexpression.

Le 56 vignette semifinaliste selezionate dalla giuria sono esposte, dal 20 settembre al 31 dicembre, in una mostra nel chiostro del Monastero di Conversano (Italia) e pubblicate in un catalogo. 

Tra queste dieci, le vignette finaliste, presentate qua, che diventeranno  cartoline illustrate a disposizione del pubblico sono state scelti i tre vincitori.


Il concorso LIBEX2021 è stato organizzato in collaborazione con Cartooning for Peace https://www.cartooningforpeace.org/en/ e www.voxeurop.eu.

giovedì 2 settembre 2021

Libex 2021: le dieci vignette finaliste, il 26 settembre saranno annunciati i vincitori

 Aggiornato il 30-09-2021



Dove ci porteranno i nuovi anatemi del politicamente corretto? 

È proprio il tema della terza edizione del Concorso Internazionale LIBEX2021 "Cancel Culture e politicamente corretto”. Indetto dal Centro Euromediterraneo LIBREXPRESSION (Fondazione Giuseppe Di Vagno -1889-1921), sono stati invitati a partecipare 160 vignettisti di stampa, provenienti da 55 paesi, che hanno inviato 218 vignette satiriche. Il materiale è stato esaminato da una giuria internazionale composta da: Marlene Pohle (Argentina), Marilena Nardi (Italia), Joep Bertrams (Olanda), Z (Tunisia), Gian Paolo Accardo (Italia), Oscar Buonamano (Italia), e presieduta da Thierry Vissol direttore del centro Librexpression.

Le 56 vignette semifinaliste selezionate dalla giuria saranno esposte, dal 20 settembre al 31 dicembre, in una mostra nel chiostro del Monastero di Conversano (Italia) e pubblicate in un catalogo. Dieci sono le vignette finaliste, presentate qua, che diventeranno anche cartoline illustrate a disposizione del pubblico. 

I tre vincitori saranno annunciati e premiati il 26 settembre a Conversano (BA) durante la XVII° edizione del festival Lector In Fabula della Fondazione Giuseppe Di Vagno. 

Congratulazioni ai finalisti!

Il concorso LIBEX2021 è stato organizzato in collaborazione con Cartooning for Peace https://www.cartooningforpeace.org/en/ e www.voxeurop.eu.


Elenco dei dieci finalisti per ordine alfabetico:

 

Niels Bo Bojesen (Danimarca) – “Annullamento della cultura”

Toso Borkovic (Serbia) – “Monumento”

Lido Contemori (Italia) – “Politically correct”

Marco De Angelis (Italia) – “Rinnovamento”

Yoemnis Del Toro (Cuba) – “Il taglia legna”

Tom Janssen (Paesi Bassi) – “Black Lives matter”

Izabela Kowalska-Wieczorek (Polonia) – “Immersi nella pattumiera della storia”

Walter Leoni (Italia) – “In un Plin”

Elena Ospina (Colombia) – “Censura”

Tjeerd Royaards (Paesi Bassi) – “Dibattito politico”

 


Background: Cancel Culture e Politicamente Corretto

 

La cultura Woke, ideologia della Cancel Culture e del Politicamente Corretto, è una teleologia morale caratterizzata da una consapevolezza delle numerose ingiustizie sociali e razziali esistenti nei paesi occidentali (da cui deriva il termine inglese “Woke” che significa “svegliato”). Da questa consapevolezza delle ingiustizie nasce l’imperativo categorico di agire per risolverle. Il Wokismo, con le sue guerre culturali, tipico della politica e della società americana e del suo puritanesimo, risale agli anni ’20 del secolo scorso. Nel tempo, i temi si sono allargati all'aborto, all'omosessualità, ai diritti dei transgender, alla pornografia, al multiculturalismo, ai punti di vista razziali e ad altri conflitti basati su valori, moralità e stili di vita. Si è diffusa adesso in tutti i paesi occidentali con i movimenti identitari di razza e di genere fino ad arrivare alle campagne come #BlackLivesMatter, #Metoo, #transgender o #lgtbq.

Nessuno può mettere in dubbio la legittimità delle battaglie contro le discriminazioni, contro il sessismo e la misoginia, il razzismo, le disuguaglianze, sempre presente nelle nostre società. Né puo essere sottostimato l’importanza politico-sociale di permettere alle minoranze di esprimere disagi e rivendicazioni che non sono trattate dai media mainstream. Tuttavia, il fine non può mai giustificare i mezzi.  Soprattutto, quando tramite azioni coordinate da attivisti delatori e l’ampia risonanza offerta dagli social network, queste forme di “fatwa” permettono di censurare, boicottare o umiliare pubblicamente individui - del passato o del presente - le cui opinioni o i comportamenti sono ritenuti offensivi, fastidiosi o giudicati divergenti da questa nuova Doxa Woke;  quando l’obiettivo è minare la carriera o la reputazione delle voci dissenzienti, fino a volerne cancellare le tracce per far sì che le loro parole, azioni o memorie non siano più né menzionate né ammirate, le statue distrutte, come lo dimostrano centinaia di casi di cronaca.

Sempre più numerosi sono quelli che danno credibilità a queste indignazioni nel mondo dei media, dell’educazione, dell’editoria, persino della politica - per interesse, per convinzione o nel terrore di diventare anche loro un bersaglio o per paura di perdere il loro mercato -. Purtroppo, in questo modo si contribuisce a radicalizzare i dibattiti di società, e ad alimentare un clima sociale sempre più violento. Un risultato opposto a quello della cultura Woke che dovrebbe promuovere il vivere insieme nella diversità, un lusso che, purtroppo, solo le società occidentali si potrebbero ancora permettere.

 

Il centro Librexpression

Creato nel 2017 presso la Fondazione Giuseppe Di Vagno (1889-1921) a Conversano (BA), il Centro Euro-mediterraneo LIBREXPRESSION promuove la libertà di espressione e la satira politica. Le attività del centro includono: 

- La promozione del lavoro dei membri (circa 200 da 55 paesi), vignettisti, grafici, illustratori, fotografi... tramite siti web, conferenze, mostre, pubblicazioni e banca-dati dei membri e del loro lavoro. Nel 2018 è stato creato un concorso internazionale di vignette di stampa satiriche.

- Un centro di documentazione e una biblioteca sui temi della libertà di espressione e di stampa, della satira politica dall’antichità ad oggi, inclusi nella Biblioteca della Fondazione “Il granai del sapere”. 

- Delle Attività didattica per giornalisti, studenti e docenti: formazione alla libertà di stampa, alla ricerca e alla verifica dell’informazione e alla lettura delle immagini (vignette e foto).

- La rivista Web della Fondazione www.pagina21.eu pubblica ogni giorno 2 vignette dei membri del centro, su temi legati all’attualità internazionale.

Il Centro è coordinato da Thierry Vissol, con l’aiuto di un Consiglio Scientifico da 28 membri: professori universitari e giornalisti specializzati nei campi d’interesse del Centro, fotografi e vignettisti dai due latti del mediterraneo.



Niels Bo Bojesen-Danimarca-Annullamento della cultura

Toso Borkovic-Serbia-Monumento


Lido Contemori-Italia-Politically Correct.j


Marco De Angelis-Italia-Rinnovamento.




Yoemnis  Del Toro-Cuba-Il taglialegna.


Tom  Janssen_Paesi Bassi_Black Lives Matter.



Izabela Kowalska-Wieczorek_ Polonia-'Immersi nella pattumiera della storia'.


Walter Leoni-Italia-In un plin.



Elena Ospina-Colombia-Censura.


Tjeerd Royaards-Paesi Bassi-Dibattito Pubblico.

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Il primo premio è andato all'olandese Tom Janssen (nella foto di Gianpaolo Mastronardi), il secondo alla colombiana Elena Ospina e il terzo all'italiano Marco De Angelis.






lunedì 8 marzo 2021

Omaggio alle donne vignettiste di Francisco Punal Suarez




Omaggio alle donne fumettiste 
Di Francisco Punal Suarez

 Questo 8 marzo, Giornata della donna, data per rivendicare i loro diritti, le loro richieste di parità di retribuzione nei lavori in cui gli uomini guadagnano di più, il loro ruolo educativo nella famiglia, il loro contributo scientifico alla società e in altri molteplici compiti, voglio ricordare la performance delle vignettiste e promotrici dell'umorismo nel loro lavoro quotidiano. 
 Salutiamo oggi queste donne artiste che con la loro creatività e fantasia danno il meglio di sé, esprimono i loro punti di vista, in difesa di un mondo migliore, che non cessano nelle loro lotte e nei loro desideri, e che vanno ascoltate e rispettate. 
 Va notato con giustizia che molti di questi fumettiste, illustratrici e designer, che non concepiscono la vita senza umorismo, sono emarginate e discriminate nel loro lavoro, per il semplice fatto di essere una donna. 
Se, anche prima della pandemia di coronavirus, era difficile per loro sviluppare il proprio lavoro, pubblicare il proprio lavoro e alzare la voce, ora con questa crisi sanitaria la situazione si è aggravata. Solo per citare alcuni esempi, ho conosciuto in questi anni, attraverso la mia ricerca e promozione dell'umorismo grafico, il lavoro di tante disegnatrici che simboleggiano il meglio di questo mestiere, per il loro talento, il loro sguardo coraggioso e la loro qualità artistica: 
dalla Polonia, Izabela Kowalska-Wieczorek; 
dalla Francia, Anne Derenne “Adene”; 
dall'Italia, Marilena Nardi, Mariagrazia Quaranta “Gio”; 
dal Portogallo, Cristina Sampaio; 
dal Messico, Andrea Arroyo; 
dalla Colombia: Elena Ospina, Nani Mosquera, Stella Peralta, Taty Buitrago; 
dal Venezuela, Rayma Suprani; 
dall'Argentina, Eulogia Merle; 
dalla Romania, Nicoleta Ionescu; 
dall'Iran, Mozhdeh Malek Oghli e Sepideh Faramarzi; 
da Cuba, Miriam Alonso Cabrera ... 

 Non voglio dimenticare le donne che, con il loro lavoro, promuovono l'umorismo e partecipano all'organizzazione di concorsi internazionali di grafica umoristica, come la direttrice di questo blog, Raffaella Spinazzi; la divulgatrice Leila Alay; la giornalista Dulce Dias; Saskia Gheysens, dell'European Cartoon Centre; Isabel Gonçalvez, Maria Elena Paiva, Vania Meleiro, Débora Paiva e Joana Mota, di PortoCartoon; e tante altre. 
 Vale la pena menzionare anche le mogli dei cartoonist, perchè molte di loro sono l'ispirazione, lo stimolo nel lavoro creativo, il supporto quotidiano, il critico più vicino, il partner che suggerisce e dà idee.
 Posso citare alcuni esempi che conosco: Leticia Belem, di Cau Gomez; Tallen Hacikyan, di Yayo Herrera; Sandra García, di Ángel Boligán; Lucy Lopez, di Pedro Silva; Luciene Carneiro, di Dalcio Machado; Alexandra Pereira, di Antonio Antunes; Filipa Ribeiro, di Pedro Ribeiro; Álida Rodriguez, di Wilfredo Torres; Marcela Ortiz, di Mario Barros ... la lista sarebbe infinita. 
 L'umorismo, la satira continuano a essere un'arma potente per riflettere e riflettere la realtà. 
E le fumettiste giocano un ruolo fondamentale in questa battaglia artistica e sociale.

 Domande per oggi: stiamo facendo la cosa giusta per incoraggiare il rispetto e la considerazione che meritano madri, mogli, nonne, figlie, nipoti, zie, amici e colleghi? Stiamo facendo ciò che è appropriato per bandire gli atteggiamenti maschilisti? Educhiamo i nostri figli a valori equi o no? Incoraggiamo la sottomissione quotidiana delle donne con i nostri comportamenti? Aiutiamo con i lavori domestici o ci limitiamo a fare "le faccende degli uomini"?
Marilena Nardi
Gio
Adene
Andra Arroyo
By Mozhdeh Malek Oghli
Cristina Sampaio
Elena Ospina
Izabela Kowalska-Wieczorek
Mary Zins
Nani Mosquera
Nicoleta Ionescu
Sepideh Faramarzi 



 Homenaje a la mujer caricaturista
 Por Francisco Punal Suarez

 Este 8 de marzo, Día de la Mujer, fecha para reivindicar sus derechos, sus reclamos de igual remuneración en trabajos donde el hombre gana más, su rol educativo en la familia, su aporte científico a la sociedad, y en otras múltiples tareas, quiero recordar el desempeño de las mujeres caricaturistas y de las promotoras del humor en su tarea diaria. 

 Hoy saludamos a estas mujeres artistas que con su creatividad e imaginación dan lo mejor de sí, expresan sus puntos de vista, en defensa de un mundo mejor, que no cesan en sus luchas y anhelos, y que deben ser escuchadas y respetadas. 

 Hay que destacar con justicia que muchas de estas dibujantes, ilustradoras y diseñadoras, que no conciben la vida sin humor, son marginadas y discriminadas en sus trabajos, por el simple hecho de ser mujer. Si ya desde antes de la pandemia del coronavirus, se les hacía difícil desarrollar su labor, publicar sus trabajos y alzar su voz, ahora con esta crisis sanitaria se ha profundizado esa situación.

 Por solo citar algunos ejemplos, he conocido a lo largo de estos años, por mi trabajo de investigación y promoción del humor gráfico, la obra de mujeres dibujantes que simbolizan lo mejor de esta profesión, por su talento, su mirada valiente y su calidad artística: de Polonia, Izabela Kowalska-Wieczorek; de Francia, Anne Derenne “Adene”; de Italia, Marilena Nardi, Mariagrazia Quaranta “Gio”; de Portugal, Cristina Sampaio; de México, Andrea Arroyo; de Colombia: Elena Ospina, Nani Mosquera, Stella Peralta, Taty Buitrago; de Venezuela, Rayma Suprani; de Argentina, Marlene Pohle, Eulogia Merle; de Rumanía, Nicoleta Ionescu; de Irán, Mozhdeh Malek Oghli y Sepideh Faramarzi; de Cuba, Miriam Alonso Cabrera... 

 También nuestro reconocimiento y recuerdo a la uruguaya Raquel Orzuj, y a la norteamericana Mary Zins, ya fallecidas. 

 Por supuesto en el mundo hay muchas más que demuestran, contra viento y marea, su desempeño artístico y su valía al testimoniar una época, e interpretar la realidad. A todas ellas nuestro apoyo y solidaridad. 

 No quiero olvidar a las mujeres que, con su labor, promueven el humor y participan en la organización de certámenes internacionales de humor gráfico, como la realizadora de este blog, Raffaella Spinazzi; la divulgadora Leila Alay; la periodista Dulce Dias; Saskia Gheysens, del European Cartoon Center; Isabel Gonçalvez, Maria Elena Paiva, Vania Meleiro, Débora Paiva, y Joana Mota, del PortoCartoon; y muchas más. 

 También vale mencionar a las esposas de los humoristas, que muchas de ellas son la inspiración, el estímulo en la labor creativa, el apoyo diario, la crítica más cercana, la compañera que sugiere y da ideas. Puedo citar algunos ejemplos que conozco: Leticia Belem, de Cau Gomez; Tallen Hacikyan, de Yayo Herrera; Sandra García, de Ángel Boligán; Lucy Lopez, de Pedro Silva; Luciene Carneiro, de Dalcio Machado; Alexandra Pereira, de Antonio Antunes; Filipa Ribeiro, de Pedro Ribeiro; Álida Rodriguez, de Wilfredo Torres; Marcela Ortiz, de Mario Barros...la lista sería interminable. 

 El humor sigue siendo un arma poderosa para reflexionar y reflejar la realidad. Y las mujeres caricaturistas juegan un papel fundamental en esta batalla artística y social. 

 Preguntas para este día: ¿hacemos lo correcto para fomentar el respeto y la consideración que se merecen las madres, esposas, abuelas, hijas, sobrinas, tías, amigas y compañeras de trabajo? ¿Realizamos lo adecuado para desterrar las actitudes machistas? ¿Educamos a nuestros hijos en los valores justos o no lo hacemos? ¿Fomentamos con nuestros comportamientos el sometimiento diario de la mujer? ¿Ayudamos en las labores del hogar o solamente cumplimos con las “tareas de los hombres”?

giovedì 28 maggio 2020

Nominati i primi esperti che controlleranno il contenuto di Facebook




© Elena Ospina




The Facebook Oversight Board is an entity that makes content moderation decisions on the social media platform, specifically about handling appeals for blocked or removed content. Proposed in November 2018 by Mark Zuckerberg, the first members of the board were announced on May 6 2020.

Facebook said the board's members have lived in 27 countries and speak at least 29 languages, though a quarter of the group and two of the four co-chairs are from the United States, where the company is headquartered. The co-chairs, who selected the other members jointly with Facebook, are former U.S. federal circuit judge and religious freedom expert Michael McConnell, constitutional law expert Jamal Greene, Colombian attorney Catalina Botero-Marino and former Danish Prime Minister Helle Thorning-Schmidt. Among the initial cohort are: former European Court of Human Rights judge András Sajó, Internet Sans Frontières Executive Director Julie Owono, Yemeni activist and Nobel Peace Prize laureate Tawakkol Karman, former editor-in-chief of The Guardian Alan Rusbridger, and Pakistani digital rights advocate Nighat Dad.





Facebook ha annunciato i primi membri del suo nuovo consiglio di sorveglianza, un comitato internazionale di giudici, giornalisti e accademici che aiuteranno a guidare la politica dell'azienda sulla libertà di espressione. Tra i 20 membri del consiglio di amministrazione che hanno deciso di contribuire a stabilire una politica per i social network ci sono Helle Thorning-Schmidt, ex primo ministro danese; il premio Nobel per la pace Tawakkol Karman; e Alan Rusbridger, l'ex caporedattore del Guardian.
 I primi quattro membri del consiglio, che detengono tutti il ​​titolo di copresidente, sono stati selezionati direttamente da Facebook. Thorning-Schmidt è uno di questi, ed è affiancato da due professori di legge statunitensi, Jamal Greene e Michael McConnell, e Catalina Botero Marino, ex relatrice speciale per la libertà di espressione presso l'Organizzazione degli Stati americani. Quei quattro, in combinazione con Facebook, hanno selezionato i successivi 16 membri e continueranno a nominare i membri del consiglio fino a quando il consiglio non raggiungerà il suo pieno complemento di 40. A quel punto, Facebook dice che abbandonerà il processo, lasciando il consiglio completamente in carica della sua stessa composizione. "Il nostro elenco comprende tre ex giudici, sei ex o attuali giornalisti e altri leader con esperienze nella società civile, nel mondo accademico e nel servizio pubblico", ha affermato Thomas Hughes, direttore del consiglio di sorveglianza. "Rappresentano una raccolta diversificata di contesti e credenze, ma tutti hanno un profondo impegno nel promuovere i diritti umani e la libertà di espressione".



Ecco chi giudicherà i vostri contenuti su Facebook 
Il social network si dota di una commissione di controllo indipendente, l'Oversight board, che dovrà intervenire su controversie su post, discorsi violenti, privacy 

Facebook è sempre più determinato a ripulire la sua immagine dopo gli scandali da cui è stato colpito negli ultimi anni soprattutto su privacy e contenuti. Così, dopo aver annunciato a inizio anno la decisione di dare vita a un organismo indipendente di controllo che sarà chiamato a pronunciarsi in materia di contenuti e di gestione delle attività dei profili, il 6 maggio ha nominato i primi venti membri del suo Oversight board. A queste prime nomine si aggiungeranno poi altri venti nomi che saranno scelti nei prossimi mesi, fino a un totale di quaranta persone. Non si tratta di manager scelti all’interno della società di Menlo Park, ma di giornalisti, esperti di legge, difensori dei diritti individuali, professionisti di diversi ambiti e professori universitari. Nel comitato siedono, per esempio, la politica Tawakkol Karman, premio Nobel per la Pace nel 2011, l’ex direttore del Gurdian, Alan Rusbridger, che ha vinto il premio Pulitzer per il reportage sul caso Edward Snowden e molte altre personalità giuridiche e politiche internazionali, come l’ex primo ministro danese Helle Thorning-Schmidt, tra le quattro donne ai vertici del board (qui la lista completa dei nomi). Il ruolo fondamentale di questa “corte” sarà dunque quello di prendere decisioni su alcune delle questioni più problematiche per la piattaforma, come i contenuti molesti o discorsi che incitano all’odio e alla violenza pubblicati su pagine e gruppi, oppure questioni relative alla privacy dei suoi ormai oltre 2,6 miliardi di utenti attivi ogni mese, stando agli ultimi dati aggiornati dalla società nei risultati trimestrali dei primi mesi del 2020. Inoltre, le decisioni prese dai membri dell’Oversight board sull’eliminazione o meno dei contenuti di Facebook e di Instagram non potranno essere modificate da parte della società, e ci sarà l’obbligo di pubblicare ogni sentenza, così che gli utenti possano fare eventualmente ricorso. A garantire l’indipendenza di questo nuovo organo c’è poi la sua stessa struttura, e tutte le operazioni di gestione sono sostenute da un fondo apposito da 130 milioni di dollari che non può essere revocato ed è autonomo rispetto alle finanze del colosso di Menlo Park, precisano le quattro co-presidenti. Tutti i membri dell’Oversight board, poi, rimangono in carica per tre anni e non sono dipendenti di Facebook, quindi non potranno essere licenziati dalla piattaforma, ma verranno nominati dal vertice del comitato stesso in base alla loro professionalità e competenza.
Andrea Pitozzi per Wired




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Freedom of expression on social networks  Naji Benaji
In Morocco, a bill banning freedom of expression on social networks

07 May 2020

martedì 7 gennaio 2020

5 anni dall'attacco di Charlie Hebdo

5 years without them    Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
My tribute to those great colleagues. Cabu was much taller, I know...is only a space deal.
07 Jan 2020


Smile 5 years after    Vilma Vargas
After 5 years, we keep drawing with humor and courage
07 Jan 2020


the temptation of self-censorship    Bernard Bouton
5 years later, self-censorship must not win !
06 Jan 2020


Remembering Charlie Hebdo 2020    E L E N A . ospina
Freedom of expression threatened by fanaticism...
05 Jan 2020


PLANTU
@plantu
Il y a 5 ans: le 7 janvier 2015. (le dessin publié dans Le Monde)


A Cartoonist Today    Paolo Lombardi
Charlie Hebdo attack 2015-2020
05 Jan 2020


The red line.    Ramses Morales Izquierdo
Cartoons make a red line to violence and radicalism
30 Dec 2019


Ann Telnaes
@AnnTelnaes
#CharlieHebdo #FreeSpeech



Joep Bertrams
@joepbertrams
J’étais Charlie #CharlieHebdo  #2015 #aanslag



Tjeerd Royaards
I made originally made this cartoon one year after the attack on Charlie Hebdo. I've been breaking my head to think of a new cartoon for the 5-year anniversary, but this image still seems very apt. So here it is again, with a minimal change. #CharlieHebdo




Five years after an attack by Islamist terrorists killed 12 of its people, satirical magazine Charlie Hebdo accuses social media platforms of leading 'new censorship' and 'new dictatorships': #CharlieHebdo #JeSuisCharlie

sabato 28 dicembre 2019

Che il 2020 sia migliore! di Francisco Punal Suárez

Dalcio Machado - Brasil

Che il 2020 sia migliore!
di Francisco Punal Suárez
Speciale per Fany Blog

L'umorismo, essendo rischioso e non avendo confini nella terra dell'immaginazione, è
capace di affrontare in modo creativo, con le sue armi desacralizzanti, qualsiasi argomento della vita sociale.

Non esistono valori "sacri" che non possano essere esaminati attraverso il prisma dell'umorismo.

Ora, per i festeggiamenti di Capodanno, i disegnatori satirici offrono una visione.
Questo evento dovrebbe provocare una riflessione in mezzo al caos, l'inquinamento, 'egoismo, l'ambizione, la mancanza di solidarietà e le guerre, che caratterizzano il pianeta su cui viviamo.

Una data come questa, è per molti artisti, un mero pretesto per riferirsi a soggetti
della natura umana, o temi scottanti, che colpiscono milioni di persone in questo mondo tormentato, sempre attraverso il prisma dell'umorismo o della satira.

Tutto ciò che resta da dire è che l'umorismo non sia
mancante nel 2020!

martedì 24 settembre 2019

Greta Thunberg all'ONU: "How dare you!!!"

  "Ci state deludendo, ma i giovani stanno iniziando a capire il vostro tradimento, gli occhi di tutte le generazioni future sono su di voi e se sceglierete di fallire non vi perdoneremo mai"


How dare you!!!
© Ramses



Yes, but...who's behind Greta Thunberg?    Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
You can be really concerned about climate change and yet ask yourself what and who's behind the mediatic show, including casiraghi's boat trip,surrounding this poor kid. Magnates of the growing industry of renewable energy perhaps? Never stop asking questions.


new york
@FinancialReview
 #ClimateAction #GretaThurnberg #UkraineScandal
© David Rowe


Like it or not...    E L E N A . ospina
"Change is coming, like it or not" : Greta Thunberg at the UN Assembly.
24 Sep 2019



"How dare you?" Il discorso di Greta Thunberg all'Onu
© Durando



Greta all'ONU
"Ci stiamo estinguendo e voi pensate  ai soldi!"
© Fulvio Fontana


Caldo Boia
Enorme partecipazione dall'Australia alla Germania  alle marce organizzate dal movimento Friday For Feature ( #FFF ).
A New York oltre un milione di studenti  con la partecipazione di Greta Thunberg la giovane ragazzina svedese che ha dato il via alla sensibilizzazione  mondiale sui problemi del cambiamento del clima e del riscaldamento globale.
Non so se i giovani riusciranno a salvare il mondo ma certo ci provano. Evviva loro.
© Uber


L'orazione
Greta Thumberg all'ONU mette sotto accusa tutto l'establishment mondiale per l'indifferenza con cui si stanno guardando e gestendo i pericoli che stanno compromettendo il futuro del mondo e dei giovani.
Un discorso veemente come quello della celebre Catilinaria, ma tanti pensano  come il Pasquale di Totò: "io non mi chiamo mica Catilina".
© Uber

“Ci avete rubato il futuro”
“Dai che ogni tanto ti faccio pure sbarcare”
#GretaThunberg Dai.
@ilmanifesto
Mauro Biani



How Dare You: traduzione del discorso integrale di Greta Thunberg all’ONU
Il mio messaggio è: vi teniamo d’occhio. Tutto ciò è sbagliato! Io non dovrei essere qui sopra, io dovrei essere a scuola, dall’altra parte dell’oceano. E invece voi avete chiesto a noi ragazzi di venire qui per la speranza. Come vi permettete? Avete rubato i miei sogni e la mia infanzia con le vostre parole vuote, senza considerare che io sono tra i ragazzi fortunati. Le persone soffrono, le persone stanno morendo e i nostri ecosistemi stanno collassando. Siamo all’inizio di un’estinzione di massa e tutto ciò di cui parlate sono i soldi e le favole su una crescita economica?! Ma come osate? Per più di 30 anni la scienza è stata chiara: come fate a guardare altrove? E venire qui, a dire che voi state facendo abbastanza, quando in realtà la politica e i governi sembrano essere ancora lontani. Voi dite di ascoltarci e di capire l’urgenza, ma non importa quanto io sia triste e arrabbiata, io non vi credo, perché se voi aveste capito effettivamente la situazione, continuando a fallire nell’agire, allora sareste da considerare come dei malvagi. E mi rifiuto di credere a ciò. L’idea popolare di tagliare le emissioni ci dà solo la possibilità di riuscire al 50%, rimanendo sotto 1.5 gradi di innalzamento delle temperature ed evitando una reazione a catena di eventi fuori il controllo umano. Il 50 % forse è accettabile per voi, ma quei numeri non includono alcuni punti critici, come i cicli di retroazione, ulteriore riscaldamento dovuto all’inquinamento dell’aria, o le questioni riguardanti la giustizia e l’equità. Tutto ciò è da considerare in riferimento al fatto che io e la generazione di quelli che saranno i miei figli saremo costretti ad assorbire milioni di tonnellate di CO2 dall’aria con tecnologie che neanche esistono. Quindi il 50 % di rischio non è accettabile per noi che vivremo le conseguenze.

Per avere il 67% di possibilità di rimanere sotto 1.5 gradi – questa è la migliore prospettiva fornita dal gruppo intergovernativo per il cambiamento climatico – il mondo avrebbe solo 420 gigatoni di diossido di carbonio da consumare partendo dal 1 gennaio 2018. Come osate pensare che questa situazione possa essere risolta con l’economia di sempre e le tecnologie utilizzate finora? Con i livelli delle emissioni di oggi, il bilancio di CO2 da consumare rimasto disposizione (per rimanere sotto 1,5 gradi di innalzamento delle temperature) sarà completamente terminato in meno di 8-10 anni.

Non ci saranno né soluzioni, né piani basati su questi numeri oggi perché queste cifre sono troppo scomode e non si è troppo maturi per arrivare dire le cose come stanno.

Ci state deludendo. Ma i giovani stanno iniziando a capire il vostro tradimento. Lo sguardo delle future generazioni è sopra di voi. Se scegliete di deluderci, allora non vi perdoneremo mai. Non vi lasceremo andare così. Qui e in questo momento è dove noi segniamo la linea: il mondo si sta svegliando e, vi piaccia o no, il cambiamento sta arrivando.


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