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venerdì 11 marzo 2016

#8marzodellebambine

"In occasione della Giornata Internazionale della donna, 8 marzo, l'Unicef Italia lancia #8marzodellebambine, idealmente dedicato alle bambine migranti e rifugiate, che negli ultimi mesi stanno attraversando l'Europa per fuggire da guerra e violenze.
Per la prima volta dall'inizio della crisi dei migranti e rifugiati in Europa i bambini e le donne in movimento sono di piu' rispetto agli adulti maschi", ha dichiarato il Presidente dell'Unicef Italia Giacomo Guerrera.
"Ma l'#8marzodellebambine ricordiamo anche tutte le bambine e le ragazze in pericolo alle quali ogni giorno, nel mondo, viene negata l'infanzia e i diritti fondamentali, talvolta la vita stessa. Bambine spose, violate, sfruttate."










Unicef, 8 marzo: il cartoon sulle bambine spose

Spose bambine, gravidanze precoci, mutilazioni genitali femminili. Secondo le dichiarazioni del presidente dell'Unicef Italia Giacomo Guerrera "nell'Africa subsahariana, sono 31 milioni le bambine senza un'istruzione primaria e circa 1,8 milioni di bambini, nel 2008, sarebbero stati salvati se le loro madri avessero avuto migliori conoscenze dei comportamenti igienici e sanitari per garantire la salute dei loro figli”. In occasione della Festa della donna, Unicef lancia l'iniziativa #8marzodellebambine: “L’istruzione come salvavita”, ponendo l'attenzione sulla scolarizzazione come investimento contro gli abusi. Ecco il cartoon realizzato dall'Unicef






Pubblicato il 08 mar 2016
Pour célébrer la Journée internationale de la femme et annoncer le lancement d’un nouveau programme UNICEF/FNUAP destiné à mettre fin au mariage d’enfants, nous sortons une nouvelle vidéo réalisée avec « Bridal Musings », un blog très connu consacré au mariage ; elle montre une jeune fille de onze ans en train d’être mariée à un homme âgé de trente-cinq ans. L’objectif principal de cette vidéo est de susciter le dialogue sur le mariage d’enfants et d’informer un public plus large sur ses effets dévastateurs et son caractère résolument mondial. L’appel à l’action est de partager la vidéo pour mieux sensibiliser le public en utilisant le hashtag #endchildmarriage (mettre fin au mariage d’enfants).




Mutilazioni genitali, il momento giusto è MAI
Una chat con la cugina svela a Nadia la terribile prova che l'attende...
200 milioni di bambine, ragazze e donne nel mondo hanno subito qualche forma di mutilazione genitale (MGF). Questo cortometraggio di animazione trasmette con efficacia il senso di angoscia e impotenza delle bambine costrette dalle proprie famiglie a subire questa pratica tradizionale, gravemente lesiva dei loro diritti e della loro salute

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Roma, 7 mar. - Nel mondo 700 milioni di donne si sono sposate prima di aver compiuti 18 anni e piu' di una su tre si e' sposata prima di aver compiuto 15 anni. Nel mondo, 1 ragazza su 10 sotto i 20 anni e' stata violentata o costretta a compiere atti sessuali. Quasi un quarto delle ragazze tra i 15 e i 19 anni dichiara di aver subito una qualche forma di violenza fisica dall'eta' di 15 anni. In Italia, il 10,6% delle donne ha subito violenze sessuali prima dei 16 anni. Sono i dati diffusi dall'Unicef in occasione della giornata mondiale della donna che si celebra domani 8 marzo. In occasione della Giornata, l'Unicef Italia lancia l'hashtag #8marzodellebambine e tre video sui matrimoni infantili e le mutilazioni genitali femminili. L'organizzazione ricorda che nel mondo, almeno 200 milioni di donne e bambine hanno subito mutilazioni genitali femminili in 30 paesi Tra tutte coloro che hanno subito mutilazioni, 44 milioni sono bambine e adolescenti sotto i 14 anni. In molti paesi, la maggior parte delle donne hanno subito mutilazioni genitali prima di aver compiuto 5 anni. Nel 2015 il 57% dei giovani analfabeti tra i 15 e i 24 anni e' costituito da ragazze. "In occasione della Giornata Internazionale della donna,domani, 8 marzo, l'Unicef Italia lancia #8marzodellebambine, idealmente dedicato alle bambine migranti e rifugiate, che negli ultimi mesi stanno attraversando l'Europa per fuggire da guerra e violenze. Per la prima volta dall'inizio della crisi dei migranti e rifugiati in Europa i bambini e le donne in movimento sono di piu' rispetto agli adulti maschi", ha dichiarato il Presidente dell'Unicef Italia Giacomo Guerrera. "Ma l'#8marzodellebambine ricordiamo anche tutte le bambine e le ragazze in pericolo alle quali ogni giorno, nel mondo, viene negata l'infanzia e i diritti fondamentali, talvolta la vita stessa. Bambine spose, violate, sfruttate."

"Questi dati parlano di una mentalita' che tollera, perpetra e giustifica la violenza e dovrebbero far suonare un campanello d'allarme in ognuno di noi, ovunque" - ha dichiarato il Presidente dell'Unicef Italia Giacomo Guerrera. Da quasi 70 anni l'Unicef promuove l'istruzione delle bambine come l'investimento piu' potente che una nazione possa fare, perche' accelera la lotta contro la poverta', le malattie, la disuguaglianza e la discriminazione di genere. Una bambina istruita diventera' una donna piu' consapevole, avra' migliori opportunita' di lavoro e sara' una madre in grado di provvedere alla sana crescita dei figli, contribuendo al benessere di tutta la societa'. "Dalla conoscenza e dall'istruzione nascono tutti gli altri benefici per la societa' e lo sviluppo. La partecipazione e il contributo delle donne - nei governi, nelle famiglie, nella comunita', nell'economia e nei servizi - sono un bene comune prezioso. Contribuiscono a produrre uno sviluppo piu' equo, famiglie piu' solide, servizi piu' efficienti e migliori condizioni di salute per l'infanzia" ha concluso Giacomo Guerrera. In occasione della Giornata, l'Unicef Italia lancia l'hashtag #8marzodellebambine e tre video sui matrimoni infantili e le mutilazioni genitali femminili. (AGI)

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There’s No Excuse for ‘Child Brides’ in Europe


#endchildmarriage

martedì 8 marzo 2016

Berta Cáceres

8 marzo 2016
piangiamo una grande donna
Berta Cáceres.


Berta Cáceres   Mauro Biani



Assassinata in Honduras l'attivista Berta Cáceres, Goldman Prize 2015
Tratto da Altreconomia
3 / 3 / 2016
Nella notte è stata uccisa, in Honduras, la leader indigena che nel 2015 aveva vinto il "Nobel alternativo" per l'ambiente. Secondo la Ong Global Witness, il Paese centroamericano è il più pericoloso per essere un attivista ambientale negli ultimi 5 anni, con 101 assassinii registrati tra il 2010 e il 2014.
Nell'ultima intervista con Altreconomia diceva: "Dopo il Colpo di Stato del 2009 si sono dimenticati di noi"
Ripubblichiamo l'intervista con cui raccontavamo, meno di un anno fa, le lotte che avevano portato Berta Cáceres, attivista ambientale e per i diritti dei popoli indigeni dell'Honduras, leader del COPINH, al riconoscimento del Goldman Environmental Prize. Berta è stata assassinata questa notte nella sua casa, a La Esperanza, nel dipartimento di Intibucá.  
“In un Paese caratterizzato dalla crescita delle disuguaglianze socio-economica e violazioni dei diritti umani, Berta Caceres (a destra nella foto) ha fatto scendere in piazza gli indigeni Lenca e ha organizzato una campagna della società civile contro l'impresa costruttrice di dighe più grande al mondo, che ha poi rinunciato alla costruzione dell’impianto denominato di Agua Zarca”. Con queste motivazioni, Berta Cáceres è stata insignita del Goldman Environmental Prize, il “Nobel alternativo” per l’ambiente assegnato ogni anno a 6 ambientalisti di tutti i continenti. 
La cerimonia di premiazione si terrà a Washington, mercoledì 22 aprile. Il 20 aprile è stato diffuso il comunicato stampa che annunciava i nomi dei 6 “Goldman Prize” (vedi sotto), 
la Ong Global Witness ha pubblicato il suo nuovo rapporto sugli omicidi consumati nel mondo ai danni di attivisti ambientali e per i diritti umani, dal titolo eloquente: “How Many More?”.  
Secondo la Ong, l’Honduras è il “Paese più pericoloso per essere un attivista ambientale negli ultimi 5 anni, con 101 assassinii registrati tra il 2010 e il 2014”. Per raccontare che cosa accade in Honduras, Global Witness cita proprio il caso e le parole di Berta Cáceres: “Mi hanno seguita, hanno cercato di uccidermi, di rapirmi. Hanno minacciato la mia famiglia. Questo è ciò che dobbiamo affrontare”. 
Le minacce riguardano -in particolare- le proteste che il COPINH (Consejo Cívico de Organizaciones Populares e Indígenas de Honduras), l’organizzazione indigena di cui la Cáceres è leader, ha realizzato contro la costruzione della diga di Agua Zarca, la mobilitazione che le è valso il Goldman Prize. Secondo Global Witness, “si tratta di un caso emblematico degli attacchi sistematici nei confronti dei difensori dell’ambiente in Honduras”. 
Dal 2013, tre membri del COPINH sono stati uccisi, ricorda l’organizzazione statunitense. Oltre agli attacchi personali, lei ha invece subito un processo, dopo esser stata falsamente accusata di detenzione illegale di armi (Altreconomia ne aveva dato conto qui). 
A fine ottobre, la Cáceres è stata in Italia. Ha partecipato, a Roma, all’incontro di Papa Francesco con i movimenti sociali di tutto il mondo. In quei giorni, Altreconomia l’ha incontrata, raccogliendo le sue riflessioni: “Ho potuto parlare a tu per tu con lui per quattro volte, e gli ho chiesto di prendere posizione sull’Honduras, sulla situazione di terrorismo permanente e sulla persecuzione che il governo e parti del potere ecclesiale portano avanti anche contro i settori più progressisti della gerarchia cattolica, come i gesuiti -ci ha spiegato-. Chi mi ha introdotto, durante l’incontro, ha presentato il mio caso come esempio di criminalizzazione, delle persecuzioni e delle minacce. Per me è stato importante che Papa Francesco si rendesse conto che coloro che erano presenti a quell’incontro non sono persone che siedono a una scrivania, ma attivisti che affrontano e vivono la repressione. Ho consegnato anche una lettera a nome di tutto il COPINH, che racconta l’Honduras, oggi diventato nuovamente un ‘Paese coloniale’, il problema della militarizzazione, e ho chiesto che faccia pressione per la libertà  dei prigionieri politici. Abbiamo bisogno di una Chiesa che accompagna i più poveri e le più povere, e non una Chiesa che benedice il Colpo di Stato”. 
Dopo il Colpo di Stato, Berta Cáceres è stata in prima fila nel movimento di resistenza alla dittatura, e per la rinascita democratica del Paese: "L'opinione pubblica mondiale si è dimenticata di noi. Per molti, tutto è finito con le elezioni, è tornata la democrazia, ma non è così".
La Cáceres ha riconosciuto l’importanza del “messaggio del Papa sui temi dell’accesso alla terra, a una casa degna e a un lavoro, ma senz’altro queste affermazioni preoccupano la parte più retrograda della Chiesa. È per questo che è importante che il suo messaggio arrivi nel nostro Paese”, dove la Chiesa è guidata dal Cardinale Oscar Andres Rodriguez Maradiaga, che non ha mai preso distanza dagli autori del Colpo di Stato che nel giugno 2009 ha deposto l’allora presidente dell’Honduras, e -ricorda- ha sempre “fatto campagna elettorale per il Partito Nazionale, per i conservatori”. 
Perché la spinta e il messaggio di Papa Francesco non cadano nel vuoto, però, “sarebbe necessario istituire dei meccanismi di monitoraggio dell’effettiva implementazione dei principi”, ricordava già in ottobre Berta Cáceres. Una riflessione lucida, e capace di cogliere (probabilmente) la debolezza di un incontro epocale il cui portato di cambiamento rischia però di perdersi con troppa facilità. Fine intelligenza e capacità di vedere oltre rappresentano, del resto, due delle principali caratteristiche di Berta Caceres: oltre dieci anni fa, nel 2003, è stata tra i promotori di una campagna internazionale contro le istituzioni finanziarie internazionali, World Bank, Fondo monetario internazionale e Banca inter-americana di sviluppo. Nello stesso anno, intanto, i “copinhes”, contadini e indigeni proveniente dalle montagne del Dipartimento di Intibucá, nella zona Sud-occidentale dell’Honduras, erano in prima fila durante le protesta a Cancun contro il vertice dell’Organizzazione mondiale del commercio (WTO). Negli stessi anni, il COPINH era tra i promotori degli incontri sociali mesoamericani, per mettere in rete tutte le esperienza di resistenza indigena e contadina degli Stati del Sud-est messicano e dei Paesi dell’America centrale .  
La grandezza di Berta Caceres, però, è anche quella di essere oltre a un’attivista, una donna e una madre. A fine ottobre, lasciando Milano si sarebbe imbarcata per l’Argentina: dopo il Colpo di Stato, due dei suoi 4 figli sono stati costretti, per ragioni di sicurezza, a trasferirsi nel Paese sudamericano. E lei, che aveva appena incontrato il Papa, si preoccupava solo di non aver potuto stampare in anticipo il biglietto che, in seguito, l’avrebbe riportata da Buenos Aires a Tegucigalpa, aveva paura di essere rispedita indietro. Nata in un Paese povero, sa che lei non può viaggiare; che è, potenzialmente, un’emigrante. Che davanti al suo viso trova molte porte chiuse. Ed è anche per questo che, insieme al COPINH, lotta. Così si chiudono tutti i comunicati dell’organizzazione: “Con la forze ancestrale di Iselaca, Lempira, Mota ed Etempica si alzano le nostre voci piene di vita, giustizia, libertà e pace!”.
Gli altri cinque del Goldman
Oltre a Bertha Caceres, leader indigena honduregna, il Goldman Environmental Prize  è stato assegnato al birmano Myint Zaw, che ha guidato il movimento che è riuscito a frenare la costruzione di uno sbarramento sull’Irrawaddy, a Phyllis Omido (Kenya) per aver guidato una comunità che chiedeva la chiusura di un impianto industriale altamente inquinante; all’attivista canadese Marilyn Baptiste, che ha guidato la propria comunità fino a bloccare una delle più grandi miniere d’oro e rame della British Columbia; a Jean Wiener (Haiti) e Howard Wood (Scozia) che hanno lottato per l’istituzione “dal basso” di aree marine protette nei rispettivi Paesi.




Berta Caceres-Honduras
La coordinadora del Consejo de Pueblos Indígenas de Honduras (Copinh),, fue asesinada en la madrugada de este jueves por parte de sujetos desconocidos.
Dragan
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Berta Cáceres è l’ultima vittima del business dello sviluppo


lunedì 10 marzo 2014

La festa della donna, il giorno dopo.

8 marzo
Dalcio Machado




Les manifestations en faveur des femmes se déroulent le 8 mars.
Le reste de l'année, les femmes se font rouler.
Deligne

Le dimostrazioni a favore delle donne avvengono 8 marzo.
Il resto dell'anno, le donne sono essere shortchanged. (Tradotto da Bing)

sabato 8 marzo 2014

8 marzo, una mimosa per le donne... ma anche no!


Timeless, ageless filled with love. På Internationella Kvinnodagen! Publiceras i Sydsvenskan idag.
From left: Figure of venus (Giacometti) 1956. Venus from Milo ca 130 - 100 BC. Venus from Willendorf ca 24000- 22 000 BC.
Riber Hansson
Teresa Mattei
di Marilena Nardi

“E sono fiorite le mimose. E divampano sulle prode, le chiudende e gli orti di riviera. Procaci, smargiasse, caste come il disegno di un bambino, profumano come delle puttane, fragili al primo sussulto del vento, invadenti, infestanti. Mandano in visibilio le mimose in fiore, ti friggono gli occhi come una mossetta di Marylin Monroe che si scuote i capelli, ti arrampichi sui muretti per prenderne una rama, pronto a cadere, pronto a rubare come faresti per un suo bacetto anche solo involato da lontano. Consolano le mimose in fiore, come le fossette di una bambina che si è appena svegliata, come un cannolo alla crema con la crema che ti schizza sul labbro. E mi ricordano le mimose in fiore la compagna Teresa Mattei, ti mando un bacio comandante Chicchi, la ragazza madre che si alzò in piedi alla Costituente e non se ne ristette fin quando non fu aggiunta la parolina “di fatto” all’articolo 3 punto 2 di questa nostra Costituzione, che in tal modo recita: "E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini...." Non fosse che per questo, questo giornale le assomiglia. È già, espulsa da tutte le scuole del regno per antifascismo, espulsa dal PCI per antistalinismo. Fu lei, che non avendo una lira in tasca per un po’ di garofani, prese rame di mimose più che poté, perché le donne se ne adornassero nel giorno della loro festa, e della loro battaglia.” 
Maurizio Maggiani, da “Vivario”, Il Fatto Quotidiano del Lunedì, 24/2/2014


Rappresentazioni
Mauro Biani


Festa
CeciGian

Say No and unite to End violence against women!
Firuz Kutal
Say No and unite to End violence against women! 04 Mar 2014

Tiziano Riverso
Tiziano Riverso


Women's day throughout human history
Bernard Bouton
Mrs Newton suddenly coming up with the apple pie recipe 07 Mar 2014


Woman's Occasion
Sergei Tunin
Woman's Day 03 Mar 2014


days of self-deception
E L E N A . ospina
less holding... more thought 08 Mar 2014


International Women's Day
By Kap, Spain - 3/8/2014


8 marzo
Oderzo Inquieta


Journèe de la Femme
Ballouhey P.


Le vignette di ElleKappa - Repubblica.it


Giannelli - Corriere della sera


8 MARZO 2014
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L’Editoriale a Fumetti di oggi si ispira a questa ricorrenza QUA:
http://it.wikipedia.org/wiki/Giornata_internazionale_della_donna
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La vignetta è visionabile anche sul mio Spazio Flickr QUA:
http://www.flickr.com/photos/moisevivi/12997776765/
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…e sulla rubrica “MoisEditoriali” di afNews QUA:
http://www.afnews.info/wordpress/2014/03/07/8-marzo-2014/
Moise


SERGIO STAINO

Donna e Dudù

Tra Camera e Senato ci sono quasi 300 donne parlamentari. Confidiamo che tutte quante si asterranno dal votare la legge elettorale se questa si presenterà senza parità di genere. Non c’è molto da girarci attorno: se non ora quando? Può solo esserci una spiegazione alla mortificazione di questa legge: i soliti uomini hanno già in mente i maschi che siederanno su quelle poltrone. Che siano già tutti programmati per fare la parte dei burattini manovrabili che le femmine invece hanno rifiutato? Se così fosse abbiamo un motivo in più per pretendere la parità dei generi: se non ora quando?
Ho scorso tra il serio e il faceto una carrellata di pubblicità degli anni ’50 tutte rivolte al compiacimento (tra manicaretti, saponette e reggicalze/seni) delle mogli nel soddisfare i mariti. I commenti riportavano l’orrore dell’epoca. Siamo sempre pronti a sbertucciare o commemorare il passato, ma siamo sempre in ritardo per occuparci del presente.
Nel privato è la donna moglie e madre che s’occupa della famiglia 24 ore pro die come nessun altro componente e nel mentre porta pure a casa uno stipendio. E’ la donna, a parità di lavoro con l’uomo, che guadagna stipendi inferiori. E’ la donna che è licenziata per prima. E’ la donna che viene massacrata di botte, stuprata, schiavizzata, comprata e venduta. Nel pubblico è la donna a patire per prima tutte le vessazioni delle leggi ingiuste nei campi principali: istruzione, sanità, politiche per la famiglia. Chi ci rimette, infatti, per la carenza vergognosa delle strutture e dell’assistenza sociale? Chi, se non ancora la donna, subisce e patisce vere e proprie torture per le storture della famigerata legge 40 che gli uomini hanno avuto il coraggio di definire “fecondazione assistita”?!
Altro che “Donne du-du-du”. Specialmente nel nostro Paese una donna è molto, ma molto meno considerata del barbocino d’Arcore.
7 marzo 2014


8 MARZO 2014
La questione della parità di genere fa ritardare l'approvazione della nuova legge elettorale.
Allo studio una soluzione definitiva.
Uber


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8 marzo, gli auguri di Agim Sulaj


venerdì 8 marzo 2013

8 marzo, le donne



by Firuz Kutal

Greetings International Women's Day!
Giornata internazionale della donna auguri!
Journée internationale de la femme Salutations!
Día Internacional de la Mujer saludos!
Gratulerer med kvinnedagen!
زنان سلام روز بین المللی!
Ziua Femeii felicitări Internationala!
Χαιρετισμούς Ημέρα της Γυναίκας!
День приветствия Международным женским днем!
Kadınlar Günü'nüz kutlu olsun!



Marilena Nardi



Marilena Nardi



Feliz dia de la Mujer
Rafa




Umberto Romaniello






Nicola Bucci "Bucnic"




tutto il resto è notte
fabiomagnasciutti


belle che siete
fabiomagnasciutti

fabiomagnasciutti




Il MoisEditoriale di oggi si riferisce a Questa Ricorrenza:
http://farm9.staticflickr.com/8234/8536172391_4f8cafed40_b_d.jpg
La vignetta è anche su Flickr QUA:
http://www.flickr.com/photos/moisevivi/8536172391/in/photostream
...e su afNews QUA:
http://www.afnews.info/wordpress/2013/03/marzo-2013/





Gianfranco Uber





Il doodle di Google per l'8 marzo 2013


Equality
By Petar Pismestrovic, Kleine Zeitung, Austria - 3/8/2013


Cara
Paride Puglia


 8 mars, journée internationale de la femme : retrouvez notre sélection de dessins en Une sur www.cartooningforpeace.org.
Elchicotriste


Violence Against Women http://t.co/20eqTxrgYa
Bill Day


cecigian



La mala semejanza
By Angel Boligan, El Universal, Mexico City, www.caglecartoons.com - 3/8/2013


Darko Drljevic


 L'otto marzo
Pietro Vanessi


Un pensiero speciale alle bimbe che possano crescere felici nella loro gioventù



Un desiderio grande: "Mai più la pratica diffusa dei matrimoni forzati e la schiavizzazione delle bambine come prostitute."

«Circa 70 milioni di donne nel mondo in via di sviluppo (Cina esclusa) tra i 20 e i 24 anni, oltre una su tre, si sono sposate prima dei 18 anni. Se la tendenza attuale proseguirà, entro il 2020, 142 milioni di bambine si sposeranno prima di aver compiuto 18 anni. Parliamo di 14,2 milioni di bambine sposate ogni anno, vale a dire 37.000 ogni giorno» ha detto il Presidente dell’UNICEF Italia Giacomo Guerrera.
 «Il matrimonio precoce» prosegue Guerrera «è una violazione dei diritti umani fondamentali e influenza tutti gli aspetti della vita di una ragazza: nega la sua infanzia, compromette l’istruzione limitando le sue potenzialità, mette in pericolo la sua salute e aumenta il rischio di essere vittima di violenze e abusi».










Submission
Farid Ben Morsli
Today is International Women's Day. Although the struggle for women's equality has come a long way, this cartoon reminds us that there is a long road ahead. 08 Mar 2013


LUNA BLU di Ignazio Scassillo (2005)
"Superare la paura e divenire consapevoli che sconfiggere e sopravvivere alla violenza è possibile." Inedito del cantautore napoletano Ignazio Scassillo brano scritto nel 2005.