sabato 26 agosto 2017

World Humor Awards 2st Edition : i vincitori del concorso internazionale di disegno umoristico.

Dal 1 al 10 settembre nella sala meeting e nella veranda delle Terme Baistrocchi
102 autori per 185 disegni in mostra per il concorso del disegno a tema: 
La Civiltà Artificiale.
Come sta cambiando il nostro modo di vivere!

Fonte : http://www.worldhumorawards.org/

Tutti i premiati della seconda edizione dei World Humor Awards 2017.
La cerimonia di premiazione con la consegna dei trofei a Salsomaggiore Terme, sabato 2 settembre nella meeting room delle Terme Baistrocchi alle ore 18.00.

SPECIAL GUEST





Bruno Bozzetto, Italia
Non ha bisogno di presentazioni. Tre lungometraggi animati: “West & Soda”,
“Vip mio fratello superuomo”, “Allegro non troppo” e molti cortometraggi animati.

Orso d’oro per “Mister Tao” al Festival di Berlino nel 1990 
Nomination all’Oscar per “Grasshoppers” nel 1991. 
Una delle sue creazioni più famose è il Sig. Rossi, un amabile signore di mezza età.

DISEGNO A TEMA: LA CIVILTA’ ARTIFICIALE



GOLDEN TROPHY
Konstantin Kazanchev, Ucraina
Presidente dell’Associazione Caricaturisti d’Ucraina. 


SILVER TROPHY
Maurizio Tonini, Italia
Nasce a Treviso  nel 1968, docente di Anatomia artistica presso ll’Accademia di Belle Arti di Venezia


BRONZE TROPHY
Fawzy Morsy, Egitto
disegnatore umorista, dirigente della Society Cartooonists Egyptians.




EXCELLENCE TROPHY


Grigori Katz, Israele


Gianlorenzo Ingrami, Italia


Nikola Listes, Croazia


Franco Donarelli, Italia


Izabela Kowalska-Wieczorek, Polonia

CARICATURA: OPERA e MUSICA



GOLDEN LITTLE WORLD AWARD
Walter Toscano, Perù
È nato in Perù. Nel 1974.
È un artista, caricaturista, illustratore, fumettista. Scrittore di racconti e poeta peruviano.



SILVER LITTLE WORLD AWARD
Mario Magnatti, Italia
Nato a Gaeta, nel 1957. Guardia di Finanza nella vita, la sua passione è l’umorismo.

PREMIO “RINO MONTANARI”
riservato ad autori Italiani


UMORISMO GRAFICO
Emilio Isca
nasce a Torino nel 1937, umorISCA, cartoonist, art director, pubblicitario, editore, giornalista, autore di testi teatrali e televisivi, 
Organizzatore di eventi umoristici ha raccolto premi un pò ovunque e pacche sulle spalle.



CARICATURA
Mariagrazia Quaranta, alias Gio,
abruzzese, della provincia de L’Aquila. E’ laureata in architettura con la passione da sempre per le caricature e le vignette.

PREMIO SPECIALE “BUDUAR”


Lido Contemori, Italia
Per la quarantennale attività di disegnatore satirico e illustratore per le più importanti testate.



Dal 1 al 10 settembre nella sala meeting e nella veranda delle Terme Baistrocchi
40 autori per 95 disegni in mostra per il concorso della caricatura nel doppio tema: 
 – L’Opera Lirica
 – La Musica

Giuria: Gianandrea Bianchi, Lucio Trojano (presidente), Marco De Angelis, Guido Clericetti, Marzio Dall’Acqua, Olivier Raynaud e Raffaella Spinazzi.

The awarded cartoonists of the 2nd edition of World Humor Awards. The award ceremony will be held saturday 2 september in Salsomaggiore Terme (Italy). Congratulation to all the winners and mentioned authors. The jury had a very hard work because the high level of many cartoons... :)

Hanno partecipato alle due sezioni centoquaranta autori. Di questi i due terzi sono stranieri. Questo conferma l'intenzione di dare al progetto da parte dei creatori del concorso, un respiro internazionale. L'obiettivo è di fare dei World Humor Awards un momento di incontro vero fra gli autori, proprio in un tempo in cui il progresso tecnologico favorirebbe, prevalentemente, i contatti virtuali fra le persone.

Ringrazio Gianandrea Bianchi, Marco De Angelis e Lucio Trojano di avermi dato la possibilità di partecipare al difficile compito di scegliere.
La qualità delle opere era altissima, e tante sono quelle che avrebbero meritato.
Congratulazioni a tutti gli autori!
La mostra da Salsomaggiore migrerà in altre sedi, come lo scorso anno.


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mercoledì 23 agosto 2017

Per Barcellona, seconda parte.

-EL MARTIRIO DE LOS INOCENTES
El Universal 19/8/17
Boligan


Barcellona, ultimo (ma non ultimo) esempio di vulnerabilità…
NADIA REDOGLIA

Questa mattina la mia amica Ve’ esordisce con “L’Europa è una di quelle belle famiglie che si riunisce solo per matrimoni e funerali con baci e frasi di circostanza, ma quando poi tutto finisce torna alle sue postazioni elevando muri/musi alti e silenti almeno fino al prossimo evento. Da qui, pertanto, ai parenti serpenti di Monicelli capolavoro, il passo è breve
Spessa sostanza su cui riflettere…
Se la UE desse retta a Ve’, approfondendo il concetto/assunto parenti serpenti quali siamo al momento, saremmo una UE migliore,  anzi meglio: una Europa Unita (per davvero). Invece siamo Europa in balia di decerebrati estrapolati a caso dalla massa (enorme) di decerebrati  che appartiene al pianeta. In quanto tali, dunque manipolabili da chiunque ha parvenza, seppur squallida, del più infimo potere. Ovvero: trova il soggetto adatto  pronto a distruggere incondizionatamente, cioè perlustra ambienti per tossici in astinenza, deficienti plasmabili, disperati obnubilati, parossistici fanatici del rambo prima maniera, e il “gioco” è fatto…
Europa Unita vorrebbe dire potere forte dato proprio dal termine “Unità” dei Paesi che la formano. Al momento pare invece che il suo destino sia in affido al Paese che, a seconda degli eventi, appare con più potere. Da qui la nostra (europea) vulnerabilità?



« Je suis Barcelone »
Bado











Portrait of a Barcelona terrorist    Tjeerd Royaards
...
18 Aug 2017



Esempio
Cecigian



Essere
Cecigian

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prima parte

lunedì 21 agosto 2017

Bannon, Bye-Bye.





Steve Sack


Bannon's off    Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
Bannon's off, and he wants revenge.
20 Aug 2017



There is certain bounds that you cannot untight...
Ramses


L'AFFONDAMENTO DELLO SS* "TRUMP"
Come ha detto l'appena giubilato Bannon la Presidenza Trump sta affondando.
I suoi frequenti rimpasti governativi non sembra servano ad assicurare una navigazione tranquilla e, come sempre capita,  molti dei suoi sostenitori in campagna elettorale stanno adesso, molto coraggiosamente, prendendo le distanze.
* (Steam Ship)
Gianfranco Uber


Now Bannon prepares revenge: "Hit enemies at the White House"
Durando






Adam Zyglis per washingtonpost.com


Matt Wuerker per washingtonpost.com












Kal si ispira al Trono di spade per Politico






SE PRIMA ERAVAMO IN TRE A BALLARE L'HULLY GULLY ...
Il Presidente più ridicolo di tutti i tempi è sempre più solo.
Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.
Roberto Mangosi






I fatti:

"Bannon, you're fired". Trump silura l'architetto della sua vittoria, una presenza ormai indigeribile
Cresce il ruolo di Kelly alla Casa Bianca
Steve Bannon è fuori dalla Casa Bianca. Ufficialmente per decisione comune, in realtà per volere del presidente Donald Trump che, in un'escalation durata settimane, alla fine ha deciso di sbarazzarsi dell'uomo che più di ogni altro ha contribuito a realizzare la sua vittoria e disegnare la sua strategia. I rapporti tra i due si erano incrinati da tempo. Ma è difficile non vedere il licenziamento di Bannon, guru dell'ultradestra, come il prezzo politico che Trump paga al pasticcio di Charlottesville.

Per quanto abbia definito, in una recente intervista, i suprematisti bianchi "un gruppo di clown", Bannon è da tempo il punto di riferimento dell'alt-right all'interno dell'amministrazione. Da questo punto di vista, la posizione di Trump sui fatti di Charlottesville è stata molto più ambigua, quasi comprensiva: un fatto che ha provocato indignazione bipartisan, con la presa di distanza dell'esercito e la decisione dei top manager di mettere fine alla loro collaborazione con la Casa Bianca. È probabile che Trump non si rendesse conto fino in fondo delle conseguenze che la condanna tardiva – e poi la retromarcia – delle violenze perpetrate dall'estrema destra avrebbero avuto. Ma questa volta le reazioni sono state talmente pesanti da averlo spinto ai ripari.

Lo dice chiaramente il NyTimes: l'uscita di scena di Banon, il nazionalista di estrema destra che ha trasformato il realtà alcune delle promesse elettorali di Trump, aumenta le possibilità per il presidente di fronteggiare le critiche di quella stessa base conservatrice che lo ha supportato nel corso dell'ultimo anno.

Ma i fatti di Charlottesville sono solo l'ultimo capitolo di un allontanamento che sembrava inevitabile. Da tempo, infatti, i rapporti tra Trump e Bannon si erano raffreddati. Il tycoon si era convinto che molte fughe di notizie che in questi mesi hanno messo in imbarazzo la Casa Bianca fossero opera dello spregiudicato Bannon. Poi l'intervista (o colloquio rubato, secondo la versione di Bannon) a The American Prospect, in cui l'ormai ex stratega contraddiceva il presidente sulla Corea del Nord, affermando che "non esiste nessuna soluzione militare alla crisi". Ancora una volta, grande imbarazzo, con il segretario di Stato Rex Tillerson e il capo del Pentagono James Mattis costretti a correggere il tiro, e a ribadire con forza come gli Usa siano più che pronti a un'azione di forza se il regime di Pyongyang dovesse insistere con le sue provocazioni. Ma le urla rabbiose di Trump, nella sua residenza estiva in New Jersey, avevano già fatto capire a tutti che le ore di Bannon erano contate. Tanto più che nella stessa intervista Bannon si vantava di avere il potere di decidere cambiamenti nel personale del Dipartimento di Stato.

Anche l'ex amico Bannon entra così nella lista dei "silurati" da Trump. Sotto pressione su vari fronti – dal Russiagate agli scarsi risultati politici – in quasi sette mesi il presidente ha rivoluzionato più volte la sua amministrazione puntando a circondarsi di fedelissimi. Ricorrendo alle parole che più apprezza - "You are fired!", sei licenziato, lo slogan che ha reso popolare nello show televisivo 'The Apprentice' – ha fatto cadere prima la testa di Sally Yates, il ministro della Giustizia ad interim e una delle ultime eredità dell'era Obama. A poche ore dalla scadenza del suo mandato (sarebbe stata automaticamente sostituita da Jeff Sessions la cui conferma in Senato era attesa il giorno seguente) Yates è stata fatta fuori a sorpresa per essersi "rifiutata di attuare" il bando degli arrivi da sette paesi a maggioranza musulmana. Yates è colei che ha messo in guardia la Casa Bianca su Michael Flynn, ritenuto 'ricattabile' dai russi. Proprio a Michael Flynn, travolto dal Russiagate, Trump è stato a malincuore costretto a rinunciare. Fra le vicissitudini di Flynn ha traballato anche il ministro della Giustizia James Sessions, che per mettersi al riparo dalla critiche ha scelto di astenersi dalle indagini sul Russiagate. Una decisione che continua a pagare duramente, essendo oggetto di critiche quasi quotidiane da parte del presidente. Sullo spettro delle interferenze elettorali russe è caduto anche il direttore dell'Fbi, James C0mey, licenziato ufficialmente per la gestione dell'emailgate. La scure di Trump si è poi scagliata contro i procuratori generali dell'era Obama e in particolare sul potente procuratore di New York Preet Bharara. A fine luglio altre due uscite eccellenti: il capo dello staff Reince Priebus e il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer, caduti sotto la scure del nuovo fedelissimo di Trump, il direttore della comunicazione Anthony Scaramucci. Ma anche quest'ultimo è stato silurato in poco tempo, con l'arrivo del gen. John Kelly al posto di Priebus.

Per Kelly si tratta di una nuova vittoria. Da quando il 31 luglio il 67enne si è insediato alla Casa Bianca nel delicato ruolo di 'capo di gabinetto' del presidente (una carica simile a quella di premier nella repubblica presidenziale Usa), il generale in congedo a 4 stelle dei Marine, con lo stesso piglio militaresco, ha liquidato i due personaggi più scomodi. Lo stesso giorno ha ottenuto la testa dello sboccato e ingombrante capo della comunicazione, nominato solo 10 giorni prima dal presidente, l'italo-americano Anthony Scaramucci. E oggi si è liberato dell'estremamente più ingombrante Bannon, ideologo del trumpismo, considerato il 'Rasputin', anima nera, del presidente. (fonte)

giovedì 17 agosto 2017

Contro la violenza!



Contro la violenza!
Gio / Maria Grazia Quaranta
www.caricaturegio.altervista.it




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Un furgone bianco ha travolto a tutta velocità decine di persone sulla Rambla di Barcellona, a pochi passi da Plaça de Catalunya. Il veicolo è salito sul marciapiede centrale e si è schiantato contro un chiosco uccidendo 13 persone e ferendone altre 90. L'Isis ha rivendicato l'attentato terroristico.
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"Attack in Barcelona"
The Islamic State (ISIS) struck the heart of Barcelona yesterday and left at least 13 dead and more than 100 injured in the most serious attack on Spain since 11 March and the first jihadist since. A van was launched against the hundreds of people who were in La Rambla. The Mossos confirmed that this is a coordinated attack.
Rodriguez
https://elpais.com/ccaa/2017/08/17/catalunya/1502982054_017639.html
#BarcelonaContigo #TerroristAtack #AtentadoBarcelona #Cataluña #ISIS #AtentadoRamblas #Terrorism #terrorismo #terrorisme #Catalunya #barcelonaambtu




.....vicino ai famigliari delle vittime e agli amici spagnoli
Perazzolli



Isis, the strategy of terrorism in Europe.
Durando


Again those animals bites... No doubt they are running down...
Ramses


LA CARRIDA
I started thinking about a van like a killed bull, then I thought it would be an offense for a noble beast that does not slip into cowardice and I opted for the hope of his inevitable victory over blind, brutal and certainly sterile terrorism.
La mattanza
Ero partito pensando ad un furgone-toro "matato", poi ho pensato che sarebbe stata un'offesa per una nobile bestia che non pecca certo di vigliaccheria e ho optato per l'augurio di una sua immancabile vittoria sul terrorismo cieco, brutale e sicuramente sterile.
Uber


From Barcelona to terrorists.    Tomas
...
17 Aug 2017



17 agosto 2017 - Attentati in Catalogna: numerose vittime e feriti tra Barcellona e Cambrils.
© Milko Dalla Battista



Apicella



Guernica?    Luca Garonzi
Barcelona / Aug. 2017


Simanca




Valerio Marini


Fleo, Alfio Leotta


Mario Bochicchio


Attacco di Barcellona - © Chappatte a Le Temps , Svizzera


Barcelona.....    Fadi Abou Hassan-FadiToOn
No to Terrorism
17 Aug 2017


Barcelona    Paolo Lombardi
.
17 Aug 2017




New Terror    Osvaldo Gutierrez Gomez
The attack in Barcelona once again turned an ordinary car into a weapon of death and destruction.




TERRORISME EN EUROPE: Barcelone, après Londres, Manchester, Berlin, Stockholm, Nice, Bruxelles, Paris...
Plantu



A message to jihadism from Barcelona    Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
We'll be in the streets tomorrow again. You wont.
17 Aug 2017