mercoledì 25 maggio 2016

Marilena Nardi in mostra a FestivaLOVE 2016 di Scandiano Reggio Emilia

Nelle culture antiche gli alberi erano il simbolo della vita.

Al loro riparo donne e uomini dichiaravano il proprio amore, e mentre affidavano se stessi all’altro sentivano che più in alto, fra i rami, fiorivano i nidi, germogliavano le stagioni.

I poeti seppero vedere questa immagine, e la tramandarono nei secoli fino a quando l’Ariosto “incontrò” il Boiardo: fu così che l’Angelica affidò ad un albero il proprio amore per Medoro, fu così che l’Orlando si fece furioso.


FestivaLOVE già dallo scorso anno aveva invitato vignettisti e fumettisti e quest’anno per continuare a dare spazio a questi linguaggi, verrà realizzata nell’Appartamento Estense, a piano terra, la mostra dal titolo Dell’amore e d’altri tormenti di Marilena Nardi.
Si tratta di vignette, alcune realizzate appositamente dall’artista per il festival, altre che riassumono la sua intera produzione artistica, che verranno stampate in grandi dimensioni e allestite nelle varie stanze della Rocca.

27 - 28 - 29 maggio 2016



Dell’amore e d’altri tormenti


mostra di Marilena Nardi


Dell’Amore ho tracciato soprattutto alcune linee fosche. I tormenti, le ansie, i sogni, le paure, i desideri, la mancanza, i ricordi, la passione che brucia e devasta l’anima.
Gianlorenzo Ingrami, eccellente vignettista e soprattutto l’amico che mi ha coinvolto in questa esposizione, ha visto i lavori in anteprima. Mi ha scritto alcune righe che vorrei riprendere, al netto delle cose più personali:
“(…) Marilena è pericolosa.
Nei suoi disegni non ci si riposa indenni. L'uso del nero di china sporca la carta per renderla materia in movimento, il colore è capace di sottolineare la luce di un buon sentimento ma più spesso è utilizzato per illividire le carni sofferenti dei personaggi rappresentati.
Il visitatore di questa mostra, in occasione del FestivaLove 2016 a Scandiano, non se ne andrà certo rassicurato o consolato. Troverà in questa raccolta di opere, di cui molte realizzate espressamente per l'occasione e per la prima volta esposte al pubblico, una rappresentazione della bellezza ma anche del lato oscuro dell'amore, quello in cui la sua più vera unità di misura è il dolore. (…)”.
Ecco, Ingrami ha colto nel segno. Ed ecco spiegato il perché del titolo “dell’Amore e d’altri tormenti”.
Perché dell’Amore ho tracciato soprattutto il suo lato più tormentato, il dolore.


E’ una visione dell’amore al femminile? Forse sì, forse no.
Di sicuro mi preme dar voce, con il mio disegno, anche alle altre donne. Perché troppo spesso, e impunemente, l’amore che si dà e sul quale si costruiscono sogni e progetti di vita viene frantumato e offeso da compagni, mariti o amanti che prendono la vita dalle loro compagne, e con crudeltà la godono, la spremono e la gettano via.


E’ un lavoro autobiografico? Forse sì, forse no.
Forse il sentimento che ho espresso è più comune di quanto non si creda. Semplicemente, attraverso il disegno è possibile renderlo palese e condivisibile.


Dell’Amore rimane ancora molto da dire e da disegnare.
C’è una parte che ancora non è emersa e non ha trovato spazio sulla carta, una parte che ancora rimane blindata in fondo al mio cuore.
Non credo si saprà mai, perché l’Amore è soprattutto Amor segreto.
                                                          …...................................................


Marilena Nardi – biografia


Insegnante all’Accademia di belle arti di Venezia, illustratrice e umorista grafica da una vita, approda alla satira una decina di anni fa, grazie alla possibilità di pubblicare le proprie vignette in rete, in tempo reale.
Ha disegnato a lungo per Diario, per gli inserti del Corriere della sera, per Gente Money, Borsa & Finanza, Salute Naturale, Monthly, Avvenimenti e vari altri periodici.
 Collaborazioni più recenti sono quelle per Barricate! e le riviste satiriche Il Misfatto, L’Antitempo, Il Ruvido, l’internazionale Fire. Qualche disegno anche per Il Nuovo Male e MicroMega online e molti di più per blog di informazioni e giornali online tra cui l’Asino, Fany-blog, Aspirina la rivista, Anpi.it e Buduàr. In Francia sue vignette sono state pubblicate da DNA e Ouest-France.
Collabora con Il Fatto Quotidiano fin dai primi numeri e con il trimestrale francese Espoir.
 È membro della FECO-France, di Cartoon Movement e ambasciatrice per l’Italia di United Sketches for Freedom.

Oltre 50 i premi conferiti. Tra i molti, il Primo Premio al World Press Freedom Cartoon di Ottawa nel 2011 e il Premio Forte dei Marmi per la Satira politica per il Disegno satirico nel 2013.
 Nei mesi scorsi, per la vignetta Vecchia Europa le è stato assegnato: il Secondo Premio a Puebla in Messico, all’Octavo Festival Internacional de Mentes Brilantes La Ciudad de las Ideas, il Primo Premio al Concorso Una vignetta per l’Europa, indetto dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, in collaborazione con Internazionale e VoxEurop e infine, in Francia, il Prix Kronik.







Il programma del Festival 2016

sabato 21 maggio 2016

Piovono coccodrilli per Pannella


venerdì 20 maggio 2016
PIOVONO COCCODRILLI
E' morto Marco Pannella.
Fino a ieri tutto sereno, oggi piovono coccodrilli che Dio li manda.
Gianfranco Uber



Pannella Già cinto…


Marco Pannella è stato l’Uomo che direttamente e indirettamente ha ottenuto più voti di chiunque altro. Quale Persona nella nostra storia repubblicana può pregiarsi di questo straordinario primato? Nessuno.  E, si badi bene, tutti quei voti sono mai stati per lui, ma grazie a lui per nostro esclusivo interesse. Abbiamo potuto “usarlo” a seconda di ciò che a noi interessava personalmente per coltivare l’orticello, riflettendo assai poco sul fatto che in Democrazia la conquista di un diritto è civiltà che consegna un bene inestimabile per tutta la comunità indipendentemente dal fatto che (al momento) parte di quella non sia interessata…
Ora Marco non c’è più.  I giornali ne esaltano le gesta, i sacrifici, le provvide provocazioni. Le istituzioni adesso lo chiamano  leone, guerriero, leader politico, ma in vita sono le parole di Pannella che meglio focalizzavano:«…un cornuto divorzista, un assassino abortista, un infame traditore della patria con gli obiettori, un drogato, un perverso pasoliniano, un mezzo-ebreo mezzo-fascista, un liberalborghese esibizionista, un nonviolento impotente». Oggi c’è chi rinfaccia alle istituzioni il non averlo nominato senatore a vita, ma io volo anche più basso! Perché al più grande conquistatore di diritti per la Democrazia italiana, ovvero per laRes publica, le istituzioni hanno manco riconosciuto un’onorificenza al merito…
Come sarà identificato, sotto il suo nome, nelle targhe che (molto probabilmente) stradine e piazzette chiameranno “Marco Pannella”?
Già cinto...

20 maggio 2016



Tiziano Riverso




Krancic













Nota:

Mi scrive SAL

se dedicherai una pagina del tuo blog a Marco Pannella e se in essa posterai il corsivo di Nadia, ho la risposta alla domanda finale:

Come sarà identificato, sotto il suo nome, nelle targhe che (molto probabilmente) stradine e piazzette chiameranno “Marco Pannella”?

Galantuomo (cfr. De Gregori, "Il signor Hood")

buon FS

Sal :D

buon FS

Sal :D








ciao,  Signor Hood

https://www.radioradicale.it/home

venerdì 20 maggio 2016

Marco Pannella 1930 - 2016



Marco Pannella “non mai avuto in vita i riconoscimenti adeguati, nessuno glieli ha mai attribuiti”. Così Emma Bonino, storica leader dei Radicali, ricordando Marco Pannella, dopo la sua scomparsa, sulle frequenze di Radio Radicale.”Ma ci lascia una riflessione di cosa deve essere la politica, l’ impegno e la passione.- ha detto Emma Bonino -. Credo che il suo modo di essere, la sua irruenza, il suo modo per rompere conformismi incrostati debba far riflettere molti, ci mancherà e mancherà al Paese piu che a noi Radicali che lo abbiamo fatto nostro: mancheranno il senso delle istituzioni, delle regole e dello Stato di diritto, che serve ai piu deboli e fragili, perché i potenti lo ritengono spesso un intralcio.
“Molti diranno che Marco aveva il senso dello sberleffo e dello spettacolo, non è così: era piu profondo il suo modo di usare il corpo nella prassi della nonviolenza. Molte cose che rimarranno in questa società e al Paese. Marco Pannella è stato molto amato, ma gli sono stati poco riconosciuti i meriti”, ha aggiunto la storica esponente radicale.(fonte)


Fulvio Fontana


L'ultimo idealista.
Romaniello


Perazzolli



Mario Airaghi


Paride Puglia


#MarcoPannella #Pannella #mortoPannellavivaPannella
The Hand


Ellekappa






è stata l'icona degli ultimi sessant'anni della repubblica
Giuliano




Grazie Marco per

Per il referendum sul divorzio
Per il referendum sull'aborto
Per il referendum sul nucleare
Per il referendum sull'abolizione del proporzionale
Per i tuoi scioperi della fame e della sete
Per i bavagli pro informazione
Per le battaglie sulla legalizzazione delle droghe leggere
Per la battaglia sull'eutanasia
Per la tua grande sete di giustizia

Fany




Pannella, così.
Mauro Biani










ciao,  Signor Hood

https://www.radioradicale.it/home

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Nota 

Era l'ottobre  del 2011

Accade in TV

Pannella intenzionato a chiedere asilo politico in Mongolia. Tanto lì, mongolo più mongolo meno, manco se ne accorgono.



COERENZA

Un Pannella amareggiato dalle critiche che piovono dall'opposizione e dalla brutta accoglienza ricevuta durante la manifestazione di domenica dichiara di voler migrare in Mongolia e se la prende con la solita informazione.

Gianfranco Uber 
Etichette: informazione, politica, tv 

mercoledì 18 maggio 2016

Lino Toffolo e Johnny Bassotto

Lino Toffolo di Mario Airaghi


Venezia perde un grande personaggio, Lino Toffolo, morto nella serata di martedì nella sua casa di Murano.
Lino Toffolo oltre essere stato uno straordinario attore, ed uomo di teatro, cabaret e tv, ha rappresentato il testimone di una venezianità che non c’è più. Attraverso la sua dirompente comicità, spesso in lingua veneziana, ha messo a nudo vizi e virtù della Serenissima, sempre con garbo e senza scadere nella volgarità. Insomma un artista poliedrico che ha spaziato in tutti i campi, contribuendovi con grande originalità e leggerezza, e che ha segnato negli anni settanta l’immaginario dei bambini con la celebre Johnny Bassotto.







Johnny Bassotto/I bambini d'Italia è un 45 giri di Lino Toffolo del 1976.
Johnny Bassotto, incisa sul lato A, è una canzone per bambini cantata da Lino Toffolo insieme con il coro I Nostri Figli di Nora Orlandi. La musica è di Pippo Caruso, che ha curato anche l'arrangiamento e la direzione d'orchestra, e il testo di Bruno Lauzi, da lui incisa come brano d'apertura nel coevo Johnny Bassotto, la tartaruga... e altre storie di Bruno Lauzi. Nel 1976 fu la sigla della trasmissione televisiva Anteprima di CHI? quell'anno abbinata alla Lotteria Italia. Ebbe un grandissimo successo anche grazie al cartone animato della sigla, realizzato da Guido Manuli per la Bozzetto Film di Bruno Bozzetto.



Pasta e fagioli

domenica 15 maggio 2016

La Boschi... si fa per ridere

by Mannelli

*





Boschi, fratte, frattaglie…si fa per ridere


Dopo i Padri della Patria del ’48, fu il popolo a intervenire sulla Costituzione e così fu il 2001 a chiamarlo alle urne per modificarne il titolo V.  Concerneva modifiche alle autonomie  locali innalzandole di fatto a  governatorati. Vinsero i SI con 10 milioni e mezzo di votanti contro i 6 milioni dei NO, su 49 milioni e mezzo  di elettori.  Perciò oggi inanelliamo tutti quei governatori liberi di e da …
Poi fu il 2006 da Berlusconi scatenatissimo nel voler modificare l’intero assetto istituzionale (dal parlamento -passando per il presidente della Repubblica, la magistratura, la corte costituzionale- alla revisione della Costituzione in parlamento). L’affluenza purtroppo fu come quella precedente, ma (fortunatamente), non essendo vincolata al quorum,  questa volta vinsero a grande maggioranza i NO.
A ottobre 2016 saremo di nuovo chiamati ad accettare/rifiutare le riforme costituzionali per ddl Boschi (giusto per dare sintetica idea: noterete che, a parte una sorta di contentini civetta (da contrapporre ai gufi?), nonostante sottoboschi, sterpaglie e rigaglie, è palpabile il déjà-vudi  quel mancato referendum 2006. Il ddl Boschi interviene infatti sul Parlamento (togliendo poteri al  senato, ma aggiungendo ai locali istituzionali che diventeranno senatori non eletti dal popolo tutto,  l’immunità che oggi non hanno), sul presidente della Repubblica, sul CSM, sulla Corte Costituzionale…
Oltre al fior fiore dei costituzionalisti per professione, non per blablologia, anche alcuni magistrati hanno osato esprimersi con il loro personalissimo NO. Ovvio: per onorare il loro mestiere (parte integrante di organo costituzionale) passano quasi la totalità del tempo a districarsi nel fare rispettare leggi che fanno quegli altri due organi costituzionali. In tal senso -quanto a decodificazione più che interpretazioni-  siamo ormai allo stato di “tutto e il suo contrario” dati gli incistati contorsionismi ingarbugliati tra milioni di parole che oggi possediamo per merito del legislativo ed esecutivo (cfr. i suoi innumerevoli decreti legge).  Si badi: ogni legge deve essere promulgata partendo dalle (sacre) basi costituzionali. Mi spiegate dunque come ciò possa essere possibile dato che la Costituzione, testo scritto benissimo, chiaro e di alta leggibilità, usi solo 1.357 parole delle quali 1.002 appartengono al vocabolario di base e complessivamente ricorrono in oltre il 90% del testo?
E sarebbe ‘sto legislativo ed esecutivo (così come quello del 2006) che vorrebbe riformare parte della Costituzione?! Ma per piacere! Sì c’è da piangere, ma è meglio ridere…
Hai visto mai, in estremo afflato di sinistra, che  ‘sto capo di governo interpretando la vittoria del no come smacco personale abbia finalmente riconosciuto l’ufficialità di “una risata mi seppellirà” ?!
10 maggio 2016





Fogliazza


*
Fogliazza



Come CasaPound
Natangelo

Effetti collaterali
Beppe Mora



dal minuto 7.50


Crozza, alla fine del video, parla delle discusse dichiarazioni del ministro Boschi: “Per la Boschi chi vota NO al referendum sulle riforme costituzionali vota come Casapound.
Casa Pound avrà un successo enorme.  Riuscirà a far votare come lei,  56 costituzionalisti, 11 presidenti emeriti della Consulta, tutta la sinistra del Pd e i partigiani dell’Anpi. Certo che per dei neonazisti sfondare tra quelli dell’Anpi è un bel colpo. E stavolta senza rastrellamenti. Però, cara Boschi, un conto è votare come Casapound, un conto è votare con Verdini. Cioè, se io tutte le sere vado a letto presto come un prete, non è lo stesso che andare a letto presto tutte le sere con un prete
Maria Elena sembra una differenza sottile ma c'è, riflettici!  Orevuar! ”

giovedì 12 maggio 2016

Roma: presentazione di DISABILLKILL a palazzo Montecitorio

AMICHE ED AMICI DI ROMA E DINTORNI, E NON SOLO …

SIETE TUTTI INVITATI mercoledì 1 giugno a Palazzo Montecitorio, sala Aldo Moro.
Vorrei la conferma da parte di chi accetterà questo invito per trasmettere l’elenco dei nomi allo staff della Camera dei Deputati, come prassi vuole.

L’occasione è prestigiosa, sarà un piacere incontrarvi!
Tullio Boi*


Mercoledì 1 giugno dalle 13 alle ore 15
Presso la Sala Aldo Moro, Palazzo Montecitorio, Roma.

Presentazione di DISABILLKILL

Il dizionario satirico sulla disabilità, interpretato dalle matite e dai testi di due vignettisti particolari come Tullio Boi e Pietro Vanessi. Con il contributo di tantissimi autori di satira nazionali.


Con:

Vincenzo Falabella, presidente della F.i.s.h.
Tullio Boi, vignettista ed autore
Pietro Vanessi, vignettista e autore

Moderatore:
Giovanni Maria Bellu, giornalista e scrittore

Ospite d'eccezione:
Sergio Staino, vignettista ed opinionista




DISABILLKILL - Il libro di Pietro Vanessi e Tullio Boi


Si può ridere sulla disabilità?
E fino a che punto ci si può spingere?


Disabile è una parola che esprime un sacco di cose ma porta con sé anche una montagna di pregiudizi, di luoghi comuni e di domande che uno abile difficilmente si pone. Ma poi, chi è davvero disabile e chi no?

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*"Tullio Boi nasce a Cagliari nel 1961. È ingegnere dal 1985, padre dal 2003, vignettista satirico dal 2006. 2400 vignette, cinque libri, giornali e tv all’ attivo. Ed un impegno crescente nella scrittura di commedie, sua ultima passione."

lunedì 9 maggio 2016

Solidarietà per Vilma Vargas

Solidarity with Vilma Vargas !
Vilma was the victim of censorship in Ecuador precisely on the Day of Press Freedom !!
https://www.facebook.com/events/1259581314069229
https://www.facebook.com/groups/TodosSomosEcuador/?hc_location=ufi
http://vilmatraca.blogspot.fr/2016/05/cedulas-y-videos-censurados.html
https://www.facebook.com/Caricaturistas-del-mundo-por-la-libertad-de-expresión-131746770255748/?hc_location=ufi


Vilma Vargas è stata vittima della censura, in Equador, nientemeno che il giorno mondiale per la libertà di stampa.
Accolgo l'appello di Bernard Bouton di denunciare la cosa ed esprimo tutta la mia solidarietà a Vilma Vargas.




EL MATERIAL CENSURADO DE LA EXPOSICIÓN "HUARMICATURAS POR LA LIBERTAD"

1. CÉDULAS DE LOS DIBUJOS: Se expusieron sólo los dibujos y cuadros, sin las cédulas respectivas que ubican al espectador en el año, momento político o referencia adecuada.


HOOPER EN ECUADOR
Tomado de “MORNING SUN” - EDWARD HOOPER
Lápices de color y ordenador
2010
     

VENUS EN ECUADOR
Tomado de “NACIMIENTO DE VENUS” - BOTTICELLI
Lápices de color y ordenador
2010

LA LECCIÓN DE ANATOMÍA
Tomado de “LA LECCIÓN DE ANATOMÍA” – REMBRANDT
Lápices de color y ordenador
2010

LA LECCIÓN DE ANATOMÍA
ÓLEO/LIENZO
2010

VIOLENCIA DE GÉNERO EN ECUADOR
Tomado de “LA GRAN BAÑISTA”- INGRES
Lápices de color y ordenador
2016

S/T
Tomado de “LAS SEGADORAS” – MILLET
Lápices de color y ordenador
2016

EL ESPEJO DE LA VIOLENCIA
Tomado de “LA VENUS DEL ESPEJO” DE VELÁZQUEZ
(Dibujo Seleccionado para la muestra internacional “Apaguemos el Maltrato”, Madrid, 2014)
Lápices de color y ordenador
2014

Continua qui






COMUNICADO:
Dejo sentada mi protesta ante la censura de la que fueron impuestos mis dibujos en la exposición " HUARMIcaturas por la libertad", al haber impedido la circulación del catálogo, el retiro de las cédulas de las obras expuestas, la prohibición de pasar los videos animados al público asistente y el cercenamiento al texto curatorial que sustenta mi propuesta artística.
Resulta paradójico que todas estas censuras hayan acontecido en el propio Día Mundial de la Libertad de Prensa, en una institución que debate a nivel nacional su autonomía y que atropella su propio discurso ante el mandatario de turno.
El dibujo con el que protesto no puede ser más alusivo con el hecho histórico de los Fusilamientos del 3 de mayo de Francisco de Goya, convertido hoy en alegoría para mi reclamo en un país en donde tratan de imponernos una única verdad.
Vilma Vargas



Censuran a artista en exposición por la libertad de expresión

La libertad le da identidad a caricaturas de Vilma Vargas

Il sito di Vilma 




Riber per Vilma


Fadi ToOn per Vilma

domenica 8 maggio 2016

Mamma!


Dalcio


Vilma Vargas

Marilena Nardi




Mother's Day
BY CRISTINA SAMPAIO, PORTUGAL, CAGLECARTOONS.COM  -  5/5/2016

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Boligan
Boligan
CUANDO MAMÁ YA NO ESTÁ
El Universal 8/05/16
Boligan






Io ero il figlio
Al mattino entravo in camera sua prima di andare al giornale. «Come va?», chiedevo. «Stanotte ho dormito», rispondeva (sfido, a forza di iniezioni). Facevo due tre passi nel corridoio e mi raggiungeva la temuta voce: «Ci sei a pranzo?» Sì. «E a cena?» Dio mio, quanto innocente e grande e nello stesso tempo piccolo desiderio c'era nella sua domanda. Non chiedeva, non pretendeva, domandava soltanto un'informazione. Ma io avevo appuntamenti cretini e l'idea di tornare nella casa triste, avvelenata dalla vecchiaia e dalla malattia, mi repelleva, perché non si deve avere il coraggio di confessare queste orribili cose quando sono vere? Io andavo in giro ridendo e scherzando con gli amici, idiota, delinquente che ero, mentre il costrutto della mia stessa vita, l'unico mio vero sostegno, l'unica creatura capace di sanguinare per me, stava morendo. Le sarebbero bastate due parole prima di cena, io seduto sul piccolo divano e lei distesa sul letto, qualche informazione sulla mia vita e sul mio lavoro. E poi mi avrebbe lasciato andare volentieri dove diavolo volevo, non le sarebbe dispiaciuto, anzi, era lieta se avevo occasione di svagarmi.
Così poco chiedeva. E io neanche questo, per il mio schifoso egoismo. Perché io ero il figlio e nel mio egoismo di figlio mi rifiutavo di capire quanto bene le volessi.
(Dino Buzzati, I due autisti)



sabato 7 maggio 2016

Licenziato per una vignetta contro le multinazionali dell'agricoltura

Rick Friday, an editorial cartoonist who worked at a local Iowa newspaper for 21 years, has been fired for a cartoon that criticized Monsanto and other major figures in Big Agriculture.

The cartoon in question appeared in Farm News on April 29 showed two farmers talking to one another. The farmer on the left says, “I wish there was more profit in farming.” The farmer on the right responds, “There is. In year 2015 the CEOs of Monsanto, DuPont, Pioneer, and John Deere combined made more than 2,129 Iowa farmers.”


Rick Friday, un cartoonist che ha lavorato in un giornale locale dello Iowa per 21 anni, è stato licenziato per una vignetta  che ha criticato la Monsanto ed altre importanti società nella Big Agricoltura.

La vignetta  in questione è stata pubblicata in News Farm il 29 aprile.
Mostra due contadini che parlano tra di loro.
Il contadino a sinistra dice: "Vorrei che ci fosse più profitto in agricoltura."
 Il contadino sulla destra risponde, "C'è. Nel 2015 gli amministratori delegati di Monsanto, DuPont, Pioneer, e John Deere insieme hanno preso più denaro  di 2.129 agricoltori Iowa. "