venerdì 26 dicembre 2014

Buone Feste!

Gli Auguri di Luciano Caratto:

I Migliori AUGURI a Raffaella e al suo gruppo.
Luciano.

Il Natale.... di Mario Airaghi



Happy Holidays, with a song from 1930!

Gli auguri di Francisco Puñal Suárez:

Feliz Ano Novo; Buon Natale, Buon Anno Nuovo; Joyeux Noël, Bonne Année; Ծնունդ, Շնորհավոր Նոր Տարի, 新年快乐; Merry Christmas, Happy New Year; Frohe Weihnachten; ΚαλάΧριστούγεννα, Ευτυχισμένο το ΝέοΈτος; החג שמח, שנה טובה; سنة جديدة سعيدة; سال نو مبارک; Wesołych Świąt, Szczęśliwego Nowego Roku; Craciun Fericit, un An Nou Fericit; С Рождеством, с Новым Годом; Feliz Navidad, Feliz Año Nuevo; Mutlu Yeni Yıl; З Різдвом, з Новим Роко



Happy Holidays, with a song from 1930! 
(Buone Feste, con una canzone dal 1930!)
la canzone allegata, del 1930 cantata da Mae Questel, la voce dei famosi personaggi dei cartoni animati di Betty Boop & Olive Oyl.

Tutto il meglio per voi nel 2015


Francisco

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I Want You For Christmas by Mae Questel (The Betty Boop Girl) on Grooveshark

martedì 23 dicembre 2014

Omaggio a Joe Cocker

Joe Cocker
Tiziano Riverso





Joe Cocker by Stieglitz


Fire itUp Live (Cologne, 2013)


Joe Cocker- RIP
BY MILT PRIGGEE, WWW.MILTPRIGGEE.COM - 12/22/2014



You are so beautiful to me
Can't you see
You're everything I hoped for
You're everything I need
You are so beautiful to me

Such joy and happiness you bring
Such joy and happiness you bring
Like a dream
A guiding light that shines in the night
Heavens gift to me

You are so beautiful to me

domenica 21 dicembre 2014

…Consideriamo se questo è un umano

Pakistan ISLAMABAD - Un brutale attacco da parte di un commando di talebani alla Scuola pubblica militare di Peshawar ha causato la morte di 141 persone di cui 132 bambini ed adolescenti.

Pakistan ma non solo, Messico, Australia, Gaza, Africa, Mediterraneo, ecc, ecc...



David Rowe

My cartoon @TheTimes on Taliban vermin #PeshawarAttack #terrorism
Peter Brookes

…Consideriamo se questo è un umano


Quelli che in Terra sfondano le porte delle scuole e delle case, assalgono i villaggi e assaltano gli autobus per trucidare i bambini
Quelli che dal Cielo scaricano bombe, lanciano fiamme, gas, radiazioni, polveri, veleni per incendiare i bambini
Quelli che sul Mare abbandonano migliaia di bare già riempite di vivi che sono bambini
Poi ci sono gli Altri che ancora non hanno deciso perché (ci) sono…
Ed è così che verrà dunque il giorno (non lontanissimo) in cui Quelli saranno maggioranza in Terra, Cielo e Mare.
Gli Altri: proseguiremo a chiederci perché (ci) siamo, ma a quel punto importerà più niente a nessuno e a niente perché i vostri nati torcano il viso da voi è già stato compiuto.
Scompariremo senza neppure l’onore d’essere riusciti a capire se siamo morti per un sì o per un no


Corrupción en México ( y en donde haya humanos)
Santaella


-crISIS NACIONAL
Carton publicado en EL UNIVERSAL el 18 de Octubre 2014.
Angel Boligan



-Iguala Mexico
Angel Boligan


Gaza
Second-Prize-Saeid-Sadeghi-Iran

Gaza
Special-Prize-Jamal-Arabzadeh-Iran




Lontano
Mauro Biani



David Rowe



Cry for Freedom    Alex Falco Chang
This cartoon is part of our Peace & Justice project and is based on this idea by Nabeel Mujtaba from Pakistan.
16 Dec 2014

venerdì 19 dicembre 2014

Virna Lisi

Non ho mai voluto fare la svampita, mi sono rifiutata di essere la Marilyn Monroe versione mediterranea.
Virna Lisi


La bellezza non muore mai...
Tiziano Riverso

di Gianluca Costantini

Virna Lisi, born Virna Lisa Pieralisi, (November 8, 1936 – December 18, 2014) was a Cannes, David di Donatello, Silver Ribbon and César award-winning Italian film actress.
She began her film career in her teens. Discovered in Paris by two Neapolitan producers, Antonio Ferrigno and Ettore Pesce, she debuted in La corda d’acciaio (The line of steel, 1953). Initially, she did musical films, like E Napoli canta (Napoli sings, 1953) and the successful Questa è la vita (1954, with the popular Totò). Nonetheless, her beauty was more valued than her talent, as seen in Le diciottenni and Lo scapolo films of 1955. Yet she filled demanding roles, particularly in La Donna del Giorno (1956), Eva (1962), and the spectacle Romolo e Remo (1961).
In the late 1950s, Lisi did theater at Piccolo Teatro di Milano in I giacobini by Federico Zardi under the direction of Giorgio Strehler. During the 1960s, Lisi did comedies and participated in television dramas that were widely viewed in Italy. Lisi also promoted a toothpaste brand on television with a slogan that would become a catchphrase among Italians: “con quella bocca può dire ciò che vuole” (with such a mouth, she can say whatever she wants). Continue

giovedì 18 dicembre 2014

Candidatura di Roma per le Olimpiadi 2024

Candidatura di Roma per le Olimpiadi 2024

Renzi dice:
Candidati per vincere



di Portos




Lo Renzi l’olimpico e lo limbico


L’Italia si propone per assurgere fra 10 anni a Terra d’Olimpia. Ma com’era (sobriamente) triste quel Monti con le sue severità, contumelie e rimbrotti contro ‘sto popolo spendaccione, burlone e burlesco che lo titillava per partecipare!  Ma lo Renzi no. Ei già sa e dunque prevede  che nell’arco di dieci anni precisi noi avremo decine e decine e decine di miliardi da spendere per organizzare le olimpiadi 2024  in quanto grandissimo investimento per il futuro (ciò che potrebbe rimanere NdR) del Paese e così tutto il capitale investito frutterà moltissimo. In dieci anni poi saranno prescritti i vari “mafia capitale/Expo/ Mose e via così andare” ché così ci leviamo ‘sti vecchi ciarpami che impicciano. Solo ai gufi è riservato l’onere di domandare quanto le Olimpiadi potrebbero costituirne di nuovi e di tanti!
Sono ben lungi da me gli amorosi sensi con la Cassandra. Pur tuttavia in questo renziano exploit è talmente lampante, quanto orripilante, l’analogia con la greca edizione olimpica 2004 (dieci anni fa: di dieci in dieci ora tocca a noi ?!) che perfino a tutto il Cicap verrebbe istintivo toccar qualsiasi cosa pur d’allontanare i corsi e ricorsi di quella sfiga.  La Grecia infatti (NB. nei tempi in cui la sua economia era cresciuta del 4% !) da quelle Olimpiadi  sprofondò in un baratro contabile da cui il Paese non riuscì più a sollevarsi trovandosi ancor oggi nel mo(n)do che benissimo conosciamo e piangiamo.
Più della memoria olimpica e del suo sistema forse faremmo meglio a concentrare le nostre forze e la nostra attenzione sulla memoria a breve termine, sull’emotività, l’umore, il senso di autocoscienza: tutta roba appartenente al cerebrale sistema limbico, ben più che all’olimpico,  di ciascuno di noi…
16 dicembre 2014









Scatto 
Mauro Biani





Mario Airaghi







Il Logo
Portos


L'ITALIA SI CANDIDA
Io quando ci sono le Olimpiadi me le bevo tutte ( persino il Curling!), ma un po' a malincuore sono contrario. A me pare che in questo momento  non sarebbe la manna che i soliti bravissimi testimonial sanno promettere.
Ormai si è visto che sono eventi che difficilmente rispettano i costi previsti e i benefici attesi, con grossi investimenti pubblici il cui ritorno è poco prevedibile.
In Italia si sono già potuti apprezzare i risvolti dei  mondiali di nuoto per non parlare dei mondiali di calcio '90 e di tutti gli altri "grandi" eventi.
Essenziale prima è rimettere a posto il Paese sia dal punto di vista morale che economico attraverso concreti investimenti sulla manutenzione del territorio, sulle infrastrutture tecnologiche, sulla Scuola. Tutte cose,  è in questo che bisogna credere, dai sicuri ritorni in termini di crescita.
Uber


L'importante non è vincere... è partecipappare!
Pillinini


UVA



19 dicembre 2014 - A pochi giorni dall'annuncio della candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024 è già competizione per le gare d'appalto.
© Milko Dalla Battista

Benigni e i Comandamenti

Benigni
di Franco Portinari / Portos





Effetti benigni
Massimo Gramellini
Qualsiasi esperto di tv avrebbe spiegato a Benigni che, se c’è una cosa che non funziona in televisione, è parlare di un argomento troppo serio per due ore consecutive senza lo straccio di un ospite, di un’immagine o di un colpo di scena e con l’aggravante di un fondale marroncino alle spalle. Ma Roberto deve essersi dimenticato di interpellarlo e così ha conquistato nove milioni di spettatori con un monologo sui Dieci Comandamenti. Le ragioni di questa performance sono almeno quattro e finiscono tutte con la à. Qualità, prevedibilità, rarità e (assenza di) pubblicità.

La qualità del Benigni affabulatore è indiscutibile. In un Paese dove gli intellettuali pensano che per esseri seri occorra essere pesanti, e invece finiscono per essere soltanto noiosi, quell’uomo conosce la formula della leggerezza e di come coniugarla con la profondità. Poi, se da giovane era eversivo e lo guardavi pregustando o temendo l’imprevedibile, con gli anni si è tramutato in un’istituzione rassicurante e consolatoria, esattamente ciò di cui ha bisogno un pubblico televisivo stremato dagli scandali gratuiti e dalle provocazioni volgari. Nemmeno Benigni, però, riuscirebbe a essere Benigni tutti i giorni. Nell’era delle emozioni e distrazioni seriali, per attrarre l’attenzione degli altri occorre offrirgli qualcosa di raro e di eccezionale. Un evento, possibilmente non interrotto ogni venti minuti da un filotto dispersivo di pubblicità. L’altra sera abbiamo assistito all’esperimento di una tv di massa non concepita per i consumatori, ma per le persone. Una tv di servizio pubblico. Che ideona.


Undicesimo ricordati di santificare Benigni
Riccardo Mannelli per il Fatto Quotidiano

Io, in diretta, non l’ho visto, contavo di vederlo su Ray Replay, ma, ad oggi, non è possibile, ché, credo, ci sia dietro un problema di diritti…
 A parte qualche spezzone, oltre i post di questo topic, ho al mio “attivo” solo la lettura del commento di Aldo Grasso, il quale, sul suo forum, osserva:
Men of few words are the best men (dall’Enrico V)
…e,  infatti, in breve:
Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso  (Lc 10,27)
oppure, per chi non ama termini quali Dio o Signore, ovvero crede che Dio sia stato creato dall’Uomo a sua immagine e somiglianza:
Agisci in modo che la massima della tua volontà possa sempre valere come principio di una legislazione universale
*
In realtà, qualcosa l’ho pizzicata: gli ultimi dieci minuti in fondo alla seconda serata, proprio quando si è parlato del versetto tratto dal Vangelo di Luca e, a dire il vero, ho apprezzato la chiosa forse proprio per la sua brevità: non credo avrei resistito per due più due ore, o forse sì, irresistibilmente attratto dall’indubbio magnetismo di Benigni o semplicemente dall’effetto acquario che certe trasmissioni hanno su di me.
Alla luce di queste poche cose, posso dire che Benigni mi ha ricordato i predicatori che vengono alle Novene che precedono le feste patronali delle mie parti: in genere si tratta di Cappuccini o di Frati Minori che, sebbene li abbia raramente seguiti, posso assicurare possiedano la stessa verve e la stessa immaginifica affabulazione di Benigni, solo con una audience più limitata e con il rischio di cali di attenzione da parte dei fedeli/del pubblico che il nostro comico, almeno per quanta riguarda i presenti in teatro, non ha ovviamente corso.
E concludo osservando che ho l’impressione  che Benigni sia giunto all’inverno della sua vita: e d’inverno è meglio e il comico è più pensoso e bianco. 
(Salmastro da Aenigmatica)


Non è mai troppo tardi
CeciGian


Dieci milioni di itali seguono i 10 comandamenti di Benigni
ALTRI 50 MILIONI LI TRAGSGREDISCONO
Tiziano Riverso

mercoledì 17 dicembre 2014

I diritti umani di Agim Sulaj


United Nations for Children
Agim Sulaj





Human Rights
pencil on paper
work for international cartoon competition Human Rights , Ankara , Turkey
Agim Sulaj

martedì 16 dicembre 2014

Ebola

Time ha nominato personaggio dell'anno 2014 "The Ebola Fighters"


The Choice

They risked and persisted, sacrificed and saved. Editor Nancy Gibbs explains why the Ebola Fighters are TIME's choice for Person of the Year 2014
Dec. 10, 2014

By Nancy Gibbs
Not the glittering weapon fights the fight, says the proverb, but rather the hero’s heart.
Maybe this is true in any battle; it is surely true of a war that is waged with bleach and a prayer.
For decades, Ebola haunted rural African villages like some mythic monster that every few years rose to demand a human sacrifice and then returned to its cave. It reached the West only in nightmare form, a Hollywood horror that makes eyes bleed and organs dissolve and doctors despair because they have no cure.
But 2014 is the year an outbreak turned into an epidemic, powered by the very progress that has paved roads and raised cities and lifted millions out of poverty. This time it reached crowded slums in Liberia, Guinea and Sierra Leone; it traveled to Nigeria and Mali, to Spain, Germany and the U.S. It struck doctors and nurses in unprecedented numbers, wiping out a public-health infrastructure that was weak in the first place. One August day in Liberia, six pregnant women lost their babies when hospitals couldn’t admit them for complications. Anyone willing to treat Ebola victims ran the risk of becoming one.[...]
...  eccovi alcune delle tante vignette sull'ebola:

lunedì 15 dicembre 2014

Un anno LERCIO - Il 2014 come non l’avete MAI LETTO

Il 2014 come non l’avete mai letto

Ha rivoluzionato la satira sul web. Ha conquistato i social. Ha trasformato la bufala in un genere letterario. Ora Lercio ci fa rivivere il meglio del peggio del 2014 con oltre 100 articoli cattivissimi, decine di battute inedite, tanti sondaggi per capire le (surreali) opinioni del Paese e l’oroscopo per l’anno che verrà.
In un mondo in cui l’informazione domina le nostre vite, un collettivo di dissidenti sceglie di rifiutarne la retorica e di cominciare una lotta senza quartiere alle formule preconfezionate e alla pigrizia intellettuale di tanto giornalismo dei nostri tempi. Con queste premesse nasce nel 2012 il sito Lercio.it, che in breve tempo si afferma come fenomeno virale capace di inondare il web con le sue notizie nonsense e satiriche che però a volte sono tanto plausibili da sembrare vere e da essere frettolosamente riprese da giornali e agenzie. Oggi Lercio.it è un quotidiano online da oltre un milione di contatti al mese che guarda la cronaca, la politica, la cultura, la scienza e lo sport ora con ferocia, ora con stralunato disincanto senza risparmiare nessuno. Dopo aver trionfato agli ultimi Macchianera Awards, gli Oscar del web, nella categoria Miglior Sito e Miglior Battuta, Lercio.it arriva in libreria per farci rivivere a modo suo i fatti salienti del 2014 con oltre 100 articoli, sondaggi e brevissime, tanto materiale inedito, l’oroscopo del 2015 e una sezione “Bonus Track” che raccoglie le notizie che hanno fatto la storia del sito. Un anno Lercio è un compendio di magnifico non-giornalismo, un prontuario di battute fulminanti, una fotografia deformata ad arte dell’Italia di oggi.


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