martedì 25 settembre 2012

Sulcis ed Alcoa

Ogni giorno una ditta  chiude i battenti. Una ? molte di più, la situazione è molto grave!
In Sardegna gli operai di due grandi industrie La CarboSulcis e l'Alcoa hanno protestato nei giorni scorsi.
 I minatori, stanchi di parlare, soprattutto stanchi delle chiacchiere altrui, hanno deciso di fare. Sono scesi in miniera, barricandosi a 400 metri sottoterra, come dei sepolti vivi. Quelli dell’Alcoa (siamo sempre in Sardegna) sono sbarcati a Roma. I nostri politici, invece, i “decisori” continuano a parlare: parlano, dichiarano, sostengono, affermano, mandano comunicati, rilasciano interviste.  “Parole, parole , parole, soltanto parole, parole tra noi”.*


Sulcis in fundo
Mauro Biani


Underground legend
 Sulcis continuo.
Mauro Biani

Tiziano Riverso


 Sta come l'autunno l'Italia sul silos
Gianfalco






VUKIC - vukicblog

 
 
 Sulcis
Natangelo

 
equivoci
Natangelo


SERGIO STAINO


SERGIO STAINO


Paride Puglia


 fabiomagnasciutti


LA DISCARICA
Ma ci sarà qualcuno che rifletta seriamente sugli errori commessi grazie alla mancanza totale di una seria politica industriale e alla interessata accettazione di questa situazione o, parafrasando Petrolini, si continerà a dire "a noi ci ha rovinato la globalizzazione" ?
Gianfranco Uber

*=Il carbone amaro del Sulcis

lunedì 24 settembre 2012

Ilva, Taranto.

L'Ilva ex Italsider è stata una delle maggiori aziende siderurgiche italiane del XX secolo. La sua storia è quasi centenaria e ha avuto inizio ai primi del secolo per concludersi a fine anni ottanta.
Ora l'Ilva è una società per azioni del Gruppo Riva che si occupa prevalentemente della produzione e trasformazione dell'acciaio. Con il nome della originaria azienda fondata nel 1905, è nata sulle ceneri della dismessa Italsider.
Il più importante stabilimento italiano è situato a Taranto, e costituisce uno dei maggiori complessi industriali per la lavorazione dell'acciaio in Europa. Altri stabilimenti sono a Genova, Novi Ligure (AL), Racconigi (CN), Varzi (PV), Patrica (FR).
 L'impianto si presenta in un'area a forte densità abitativa. Sono considerati particolarmente inquinanti i parchi minerali, le cokerie e il camino E312 dell'impianto di agglomerazione.
Contestazione della mortalità
L’Istituto Superiore di Sanità: “Ilva, mortalità più alta del 10%”. Ma una nota del ministero smentisce: “Sono cifre da verificare” (Fonte).
P.s. immagine-citazione dal film  “Il settimo sigillo” di Ingmar Bergman, che volendo qui si può vedere completo.
Mauro Biani

Ilva, trovare un compromesso.
Mauro Biani

Eredità
Mauro Biani


Modi di dire (blowing in the wind)Sigilli all’Ilva di Taranto.
Mauro Biani


Ilva
Ultime da l’Ilva di Taranto.
Mauro Biani


Nico Pillinini

Nico Pillinini
 
Nico Pillinini

 
Nico Pillinini
 

Giannelli

Leggi l’articolo.

Umberto Romaniello







Governo e ILVA a braccetto contro i giudici...saranno giudici coi calzini turchesi? (vignetta)
Luca De Santis



SERGIO STAINO 12/08/2012


SERGIO STAINO13/08/2012


Natangelo


Ostaggi
CeciGian


Clinico
Cecigian


Marco Vukic


ILVA, provvedimenti
fabiomagnasciutti


Paride Puglia


Paolo Lombardi
Tiziano Riverso

IL VA, C'EST LA VIE
Pagherà chi nel frattempo ha speculato sulla salute di una città incurante anche degli effetti sociali devastanti e dei costi di una improrogabile bonifica o pagheranno sempre soltanto i soliti? Temo la seconda che ho detto, così va la vita effettivamente.
Gianfranco Uber


Fei dal Vernacoliere


ILVA
Matteo Bertelli


Ilva
Marilena Nardi

domenica 23 settembre 2012

Fare satira oggi

A Milano il 6/7 ottobre il primo corso di satira

Fare SATIRA Oggi 

tenuto da Pietro Vanessi in arte PV
con la partecipazione di
Claudio Fois, Lele Corvi, Tiziano Riverso e Tullio Boi 


Esci dalla sfera della tua visione ristretta e soggettiva.
Comincia a gustarti le cose attraverso i cubi, i triangoli, la satira e le mille altre forme di espressione di cui è fatto il mondo ....
iscriviti al corso

Nota: per tutte le informazioni prezzo, posto, orari,  contattare 
 Pietro Vanessi
se ne parla anche QUI:
www.mamma.am/mamma/articoli/

PS:
"PV possiede un umorismo di prima qualità e le battute sembrano uscirgli dalla penna come l'acqua da un innaffiatoio".
(Bruno Bozzetto)

venerdì 21 settembre 2012

Intouchables 2 di Charlie Hebdo

fonte


Pour calmer le jeu après le film Innocence of muslims, Charlie annonce avant tout le monde la sortie d'Intouchables 2! Également dans le journal, les paradis fiscaux de Bernard Arnault, les religieux qui s'engagent pour le mariage homo, et la presse lèche-cul qui remplace la presse d'opinion. Dès demain en kiosques!

Provocazione, opportunismo?
questa è la risposta dei redattori di Charlie Hebdo

De l’opportunisme de Charlie
Posted on 20 Septembre 2012

Du “coup de pub” au “plan marketting” en passant par les “vendeurs de papier”, nombre de nos confrères se complaisent à spéculer sur les ventes supposées du numéro de cette semaine de Charlie Hebdo pour en supposer l’opportunisme, tout en pensant sans doute quant à eux bosser pour des boîtes philanthropiques aux actionnaires humanistes.

Nous leur rappelons que Charlie Hebdo ne fait partie d’aucun empire financier, et que notre petite équipe se consacre depuis vingt ans à faire exister à nos risques et périls une presse libre et indépendante qui publie ce qu’on ne peut pas lire ailleurs.

Si les dessinateurs et auteurs de Charlie avaient couru après l’argent, ils n’auraient pas fait Charlie Hebdo, ils auraient fait Closer, de la pub, des suppléments immobilier et des numéros “spécial sexe”, tout ce qui se fait dans les journaux grand public et grosses ventes… en soutenant, bien sûr, la presse d’opinion et la liberté d’expression.(font)

L'antefatto:
Il nuovo numero del settimanale satirico Charlie Hebdo di mercoledì 19 settembre è sulla violenza legata alla pellicola anti-islamica ( Innocence di musulmani ) e pubblica nuove caricature di Maometto. Il settimanale non è nuovo a tutto ciò dopo la pubblicazione delle vignette danesi nel 2006, il numero "Sharia Hebdo" nel 2011 e l'incendio dei locali.
La copertina fa la parodia al film francese Untouchables/Intoccabili (Quasi amici in italiano),  selezionato martedì scorso a rappresentare la Francia agli Oscar, con protagonisti un rabbino ed un iman, ma le caricature considerate blasfeme sono in 4 pagina .
Riporto la notizia perchè penso come Luca Boschi nel suo bel post, pur essendo rispettosa di ogni religione:  "Chi disegna e fa umorismo deve sentirsi libero di toccare qualsiasi tema, alla faccia di qualsiasi politically correct di parte."



Oggi mi sento francese
Stéphane Charbonnier, il direttore della rivista che si firma Charb, ha dichiarato: ”Se si comincia a dire, visto che 250 esaltati hanno manifestato davanti all’ambasciata degli Stati Uniti, che bisogna posticipare o non pubblicare queste vignette, significa che sono loro a dettare legge in Francia”. ”Se si comincia a dire che non si può disegnare Maometto, alla fine non si potranno più disegnare islamici. E poi, cosa non si potrà disegnare? I maiali, i cani? Non si potranno più disegnare esseri umani”, si è chiesto Charb, “Alla fine si venderanno 16 pagine bianche di Charlie Hebdo”. “Se si comincia dire ‘ho paura’, è finita, si finisce di fare i giornali, di fare polemica, si ferma la libertà di stampa”.

Ci sentiamo di condividere queste parole, perché l’autocensura verso la critica alla religione, alla satira e all’ironia più blanda diventa alla lunga pericolosa, generando un circolo vizioso. Si finisce per comprimere in maniera inaccettabile la libertà di espressione. Sotto il ricatto delle sensibilità ‘offese’ di estremisti, che accampano sempre più pretese e ostentano comportamenti intimidatori e violenti.
Per questo tutelare il sacro garantendo privilegi speciali alle confessioni religiose è una soluzione che finisce per inasprire l’integralismo, piuttosto che disinnescarlo. Perché in questo modo le religioni finiscono per diventare ‘intoccabili’, soffocando qualsiasi possibilità di dibattito o di critica laica.
Fonte: UAAR
Paride Puglia

 
PORTOS / Franco Portinari


GAVA http://gavavenezia.blogspot.com/


VUKIC - vukicblog



risate a glutei stretti
fabiomagnasciutti



minaccia
fabiomagnasciutti  


charlie hebdomadaire - Marilena Nardi


nuditè - da Il Fatto Quotidiano - www.natangelo.it
Nota: Closer è la rivista francese che ha pubblicato le foto di Kate Middleton in topless

Due grandi cartoon di Chappatte del 2006:


Cartoon war 11/02/2006
Chappatte


Behind cartoon furor 11/02/2006
Chappatte

ed il nuovo cartoon 2012
 
© Chappatte (Switzerland)
"I disapprove of what you say, but I will defend to the death your right to say it" by Voltaire


I link:
MAOMETTO, STAR DI CHARLIE HEBDO di Luca Boschi
Francia: Charlie Hebdo pubblicherà altre caricature di Maometto
Charlie Hebdo, il giornale ribelle
fotogallery
Charlie Hebdo est-il une caricature de la liberté de la presse?di Damien Glez
French Humor Magazine Prints Provocative Muhammad Cartoons: When Will This Stop? by Forbes
"Charlie Hebdo" publie de nouvelles caricatures de Mahomet Le Huffpost
FIGURATIF – Représenter le prophète est-il vraiment interdit par le Coran ? Le Monde


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La terra di mezzo

The latest edition of Cartoons for the Classroom features two cartoons which use dying “Arab Spring” flowers to comment on the killing the U.S. Ambassador Christopher Stevens and three other Americans in an attack on the U.S. consulate in Libya. The attackers were part of a mob blaming America for a film they said insulted the Prophet Mohammad.
The cartoon above is by Chris Weyant, who draws political cartoons for The Hill, and is also a cartoonist for The New Yorker.

13/9/2012
La terra di mezzo

Piangere Chris Stevens significa riconoscersi nella porzione di umanità che abita la terra di mezzo. Quella striscia di civiltà che le perturbazioni dei fanatici rendono ogni giorno più sottile. E’ attraversata dai ponti su cui passeggia chi non si crogiola nell’ascolto ossessivo delle proprie ragioni, ma ha ancora voglia di comprendere quelle degli altri. Chris Stevens era un ambasciatore americano, portatore di interessi di parte. Ma sapeva l’arabo, ne aveva studiato i libri e le persone. In Libia aveva appoggiato la ribellione a Gheddafi, però non era un guerrafondaio né un nemico sprezzante. Basta guardare il video in cui si presenta alle popolazioni locali col ciuffo sbarazzino di un liceale e lo sguardo assorto di chi vuole servire a qualcosa e non solo a qualcuno.

I fanatici hanno un sesto senso nello scegliersi le vittime. Non se la prendono mai coi fanatici della trincea opposta, verso i quali nutrono anzi una sorta di macabro rispetto. Si accaniscono sugli abitanti della terra di mezzo. Sui Tarantelli, sui Biagi, sui Casalegno. Il loro nemico non è il finanziere senza scrupoli, ma il sindacalista che cerca di firmare un accordo. Non il pastore americano che brucia il Corano, ma l’ambasciatore che il Corano lo aveva letto e apprezzato. Ai fanatici la vita appare come un contrasto violento che non ammette le mezze tinte. Mentre la vita è proprio questo, un impasto di mezze tinte. Ed è l’incrocio fra i contrasti il nucleo della sua magia. Piangere Chris Stevens significa continuare a credere che la terra di mezzo sia il luogo più pericoloso del mondo, ma anche l’unico vivibile.
Massimo Gramellini


Nota : la vignetta Araba Sprung è di Chris Weyant (draws political cartoons for The Hill, and is also a cartoonist for The New Yorker by The Cagle Post)
The flower is a popular metaphor among cartoonists for the so-called Arab Spring, the name given to the revolutionary wave of demonstrations and protests occurring in the Arab world that began on 18 December 2010. On this level the cartoon is easy enough to understand: the extremist weed is choking the flower of revolution, while the fallen petal symbolizes the death of Ambassador Stevens. However, the title of the cartoon 'Arab Sprung' is less obvious. In fact, it's a play on 'Arab Spring' and the past participle of the verb 'to spring', which is 'sprung' (spring, sprang, sprung). The cartoonist seems to be saying that the Arab Spring is over.