giovedì 20 settembre 2012

Innocence of Muslims, il film che infiamma il mondo musulmano


 David Rowe

Innocence of Muslims, in italiano Innocenza dei musulmani (in origine Innocence of Bn Laden) è un film di carattere antislamico, considerato blasfemo dai musulmani, alcuni estratti del quale sono stati pubblicati su YouTube. Secondo uno dei consulenti alla realizzazione il film sarebbe stato proiettato per intero solo una volta, in un teatro preso in affitto a Hollywood, davanti a un pubblico di circa dieci persone. Il film sarebbe stato prodotto da Nakoula Basseley Nakoula, un cristiano copto.

La diffusione del lungometraggio ha innescato molte proteste di piazza in tanti paesi a maggioranza musulmana e non, persino in Australia e sarebbe stato alla base degli eventi violenti dell'11 settembre 2012 a Bengasi, culminati con l'attentato al consolato statunitense della città nel quale hanno perso la vita 4 funzionari americani, tra cui l'ambasciatore Christopher Stevens.


estremismo
David Rowe


Un imam salafista egiziano,  Ahmad Fouad Ashoush, ha lanciato una fatwa (avviso religioso) tramite un forum di Jihadisti, chiamando ad uccidere tutti i protagonisti del film americano che denigra l'islam e che ha incendiato il mondo arabo-musulmano, ha annunciato lunedì il centro americano di sorveglianza dei siti islamisti SITE.





Innocense of Muslims 
 By Emad Hajjaj, Jordan - 9/18/2012


Dangerous movie
 By Petar Pismestrovic, Kleine Zeitung, Austria - 9/17/2012

Arab Outrage
 By Cardow, The Ottawa Citizen - 9/19/2012


"AIMEZ-VOUS LES UNS LES AUTRES!" le pape s'adresse aux fondamentalistes qui (en Libye, en Egypte, en Tunisie... ) s'en prennent aux Etats-Unis.
Plantu 



FONDAMENTALISME: La page de L'EXPRESS de cette semaine:"MAIS POURQUOI TU VEUX TOUJOURS TE FAIRE PASSER POUR MOYENÂGEUX?"
Plantu 




The insult
Cecigian
Defend a religion with violence means insult and betray in its deepest meaning
 13 Sep 2012



Some like it hot
Cecigian
Religious fundamentalists have every incentive to keep up the protests against the film blasphemous, to increase their power over the people 19 Sep 2012


I really hope not
Lamberto Tomassini (Tomas)
... but someone would want this to happen. 15 Sep 2012


Anti-film
Sergei Tunin
Anti-film hysteria. 16 Sep 2012


Cinéma ...
Damien Glez


Brian di Nazareth
Franco Stivali


-LA BOMBA DE ACETATO
Angel Boligan


SERGIO STAINO


Ritorno al futuro
Tutta questa controversia per un film islamofobo , é ridicolo. Viviamo in un paese laico in cui è presa la libertà di pensiero e di espressione è scontato.Quando ho letto alcuni titoli di giornali sull'argomento, sono rimasto scosso, ma questo è il prezzo della libertà e nessuno mi ha costretto a comprare quello che non mi piace. I musulmani non hanno alcun obbligo di vedere il film blasfemo oppure leggere Charlie-Hebdo .Nessun paese straniero è costretto a guardare un film che non gli si addice e nessuno può arrogarsi il diritto di imporre la loro politica culturale negli Stati Uniti come in Francia! Tutto questo è drammatico e grottesco.
 Paride Puglia

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mercoledì 19 settembre 2012

Vendola

Vendola ha detto PDì
 

Reggio Emilia - "A 54 anni voglio dire che mi voglio sposare con il mio compagno": ha stupito tutti la dichiarazione del presidente della Regione Puglia, ospite della Festa Democratica nazionale a Reggio Emilia.(*)



 In cima al colle
La sinistra persegue con impegno lo sport del farsi del male da sola.
D'Alema ribatte alle accuse di Renzi di aver fatto fuori Prodi insieme alla sinistra radicale e promette, con l'alleanza di Vendola, di "portarlo in cima al Colle".
 Gianfranco Uber


 
 Polo della speranza
Secondo Bersani l'incontro con Vendola "è andato davvero bene". Sarà sincero visto che Vendola ha dichiarato che parteciperà alle Primarie del PD?
Chissà? In ogni caso "ragassi" non potevate avere un po' più di gusto e fantasia nella scelta del nome della possibile coalizione?
Vendola di Uber 2010
Gianfranco Uber

lunedì 17 settembre 2012

Il Louvre e la Vela di Bellini e Ricciotti

On September 18th 2012, at the presence of President François Hollande, the new Department of Islamic Arts at Louvre designed by Mario Bellini will open.
 More information available at:
http://www.louvre.fr/le-nouveau-departement-des-arts-de-l-islam

Particolare della copertura  e della facciata  in vetro: sullo sfondo il fronte settecentesco della Cour Visconti

Un nuovo capitolo nella storia del Museo del Louvre. A scriverlo,  è l'architetto italiano Mario Bellini insieme al collega francese Rudy Ricciotti. L’ampliamento, di quasi 4.600 mq, ospiterà il dipartimento dell’Arte Islamica. Sarà inaugurato il 18 settembre alla presenza del presidente francese François Hollande ed aperto al pubblico il 22settembre.
 L’occasione è la realizzazione della sezione delle Arti Islamiche, all’interno della settecentesca Corte Visconti, disegnata dall’italiano Mario Bellini insieme al francese Rudy Ricciotti. L’elemento chiave del progetto, è una grande copertura semitrasparente, un'architettura elegante e leggera, una membrana attiva formata da migliaia di scaglie triangolari stratificate con maglie di metallo dorate ed argentee, un' ALA DI LIBELLULA come ama definirla lo stesso Bellini.

Gli autori hanno voluto ricostruire un’atmosfera, fatta di luci filtrate, “veli” sovrapposti che attenuino la percezione dell’esterno, suggerendo scorci e punti di vista sempre diversi, capaci di evocare mondi apparentemente lontani. Il risultato è un “foulard” sospeso nel vento (definizione di Ricciotti).

La grande copertura che ospita la nuova sezione del celebre museo parigino.
 L’intervento occupa la Cour Visconti. Come far convivere la modernità del nuovo con le vecchie facciate settecentesche del cortile Visconti? La soluzione di Bellini è stata questa struttura che sembra ondeggiare nell’aria, leggera e trasparente, che permette di guardare e di essere visti dal resto del museo. «Si vede come attraverso un’ala di libellula»; tutto è stato studiato perché entri abbastanza luce per poter apprezzare le opere e non troppa per poterle rovinare.


Tre piani e 4.600 metri quadrati di nuovi spazi espositivi accoglieranno la favolosa collezione di Arti dell’Islam, che finora si vedeva poco, perché non  c'era sufficiente spazio espositivo.
Oltre al cotrtile, il resto, un secondo piano e un terzo per i servizi, si sviluppano sottoterra. E qui c’è stata anche una grande sfida tecnica, perché si sono dovute abbassare di otto metri, le fondamenta del palazzo, con la Senna a due passi.

«La vela disegnata dagli architetti Mario Bellini e Rudy Ricciotti non è un' aberrazione, corrisponde alla storia di questo luogo". Dedicare nuove sale alle arti islamiche è una risposta al cosiddetto "scontro delle civiltà? È una delle prime iniziative che ho chiesto di lanciare quando l' allora presidente Chirac mi nominò, nel 2001. Era qualche mese prima dell' 11 settembre, ma già mi sembrava una priorità dissipare l' ignoranza che esiste sul mondo dell' Islam. Il Louvre ha oltre 18 mila opere, dal VII secolo fino al XIX secolo, dalla Spagna all' India. È un cantiere inedito».
Henri Loyrette

Notevoli i costi, il totale dei lavori è pari a circa 98 milioni di euro ma solo 1,5 è stato versato dalle casse del museo; la Francia ne ha messi 31 ed il resto, la maggior parte della somma, è stata donata  da mecenati e Stati stranieri tra cui Marocco, il Kuwait, l’Oman e l’Azerbaigian. Il privato più generoso (17 milioni), è la fondazione del principe Alwaleed Bin Talal Bin Abdulaziz Alsaud, della famiglia reale saudita.
Tutte le informazioni sul nuovo dipartimento dell' Arte dell' Islam, architettura , cantiere, collezioni, mecenati sul sito del Louvre QUI
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Foto di Raffaele Cipolletta, architetto dello staff di  Mario Bellini.

Fonti:
Press Conference, Presentation of Department of Islamic Arts, Louvre, 4th January 2012
Icona documento 'Formato PDF'REUTERS
Icona documento 'Formato PDF'ANSA
Icona documento 'Formato PDF'LA REPUBBLICA
Icona documento 'Formato PDF'CORRIERE DELLA SERA
Icona documento 'Formato PDF'LA STAMPA 
Icona documento 'Formato PDF'IL SOLE 24 ORE 


PS: in edicola Interni Magazine 623
Luglio-Agosto 2012
“La difficoltà maggiore per l’architetto è quella di emozionare e dare significato, nascondendo l’immenso sforzo progettuale e costruttivo che sta dietro all’opera”. Poche parole che sintetizzano la sfida che sta dietro a ogni progetto. A pronunciarle è Mario Bellini, protagonista delle monografia di questo numero.

la copertina


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in anteprima





Le tavole di Marilena Nardi (12 - 16 settembre)






L'amplificazione giornalistica


 L'amplificazione mediatica (2)
Due vigne quelle sopra relative alle promesse e ai vari annunci di cambiamenti e soluzioni (amplificati dai giornali) del governo Monti.


Ingroia e Di Matteo
Difficile è la lotta di magistrati come Ingroia e Di Matteo.
Una vigna per chiarire la dinamica della trattativa Stato-Mafia.


Sprechi e ruberie: " Così fan tutti!"
Una vigna (dal Fatto di oggi) sulle ruberie e gli sprechi emersi dopo il caso del consigliere del PDL che ha speso e spanto e dirottato soldi pubblici sul suo conto personale in Spagna. Fiorito ha fatto nomi e cognomi anche degli altri suoi colleghi, giustificando gli illeciti con un... "non ero il solo".


Coca
Consumo forsennato di cocaina in Italia. I numeri sono impressionanti: 2 milioni i cocainomani (di cui 5% minorenni), 125.000 a Milano con un consumo stimato di bamba di 330 kg all'anno (solo a Milano)




Stretta al cuore
Berlusconi non molla.



by Marilena Nardi

40° Premio Satira Politica - Forte dei Marmi

I disegnatori premiati :
da sinistra, Mario Natangelo (premio disegno satirico) , Mauro Biani, Plantu e Altan rappresentanti del movimento Cartooning for Peace, premio grafica internazionale .
(Altan ha vinto anche il premio alla carriera).

Sabato, 15 settembre 2012, alle 18, alla Capannina di Forte dei Marmi sono stati assegnati secondo tradizione, i premi della 40a edizione del Premio Internazionale Satira Politica.
La Giuria del Premio Satira Politica era composta da: Roberto Bernabò, Filippo Ceccarelli, Pasquale Chessa, Pino Corrias, Beppe Cottafavi, 
Massimo Gramellini, Bruno Manfellotto, Giovanni Nardi, Cinzia Bibolotti e Franco A. Calotti.
Ai Vincitori sono andate come premio, le sculture "L'Ape" di Pietro Cascella, "Cavallo e Cavaliere" di Ugo Guidi e "Omaggio a Pino Zac" di Emanuele Giannelli.
La conduzione della serata è stata affidata a David Riondino, accompagnato dagli originali ritratti sonori eseguiti da Mirko Guerrini e Mirio L’Espresso.


Seguendo l'ordine delle fotografie dei premiati partendo dall'alto:

IL 40° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA — DEDICATO A "EDMONDO BERSELLI" — È STATO ASSEGNATO ALLA CARRIERA A:

ALBERTO ARBASINO

È stato Edmondo Berselli a osservare nel suo laboratorio di idee e isolare per primo la formula scientifica del paradigma Arbasino: «In Italia c'è un momento stregato in cui si passa dalla categoria di "bella promessa" a quella di "solito stronzo". Soltanto a pochi fortunati l'età concede
poi di accedere alla dignità di "venerato maestro".» Solo Arbasino è riuscito a fare di più: «Ossia il passaggio diretto dallo status di bella promessa a quello di venerato maestro».

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IL 40° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL
GIORNALISMO A:

ANNALENA BENINI

È una giornalista de "Il Foglio", talmente brava che può presentarsi benissimo da sola.
"Scordatevi il posto fisso" è una cosa abbastanza scioccante, da queste parti. Ma l'ha detta Monti (forse mette del Prozac misto a Tavor nelle onde sonore che partono dalle sue parole) e non è scoppiata la rivoluzione. Quando Silvio Berlusconi parlò dell'articolo 18, non aveva ancora finito la
frase e c'erano già migliaia di pullman a tutto gas verso piazza San Giovanni.
Ora Monti dice, con levità: "I giovani devono abituarsi all'idea che non avranno un posto fisso per tutta la vita, del resto diciamolo: che monotonia il posto fisso per tutta la vita", e molti corrono a
licenziarsi per non sembrare troppo noiosi (una ragazza su twitter ha scritto che anche il pasto fisso è abbastanza monotono, a questo punto, e per trovare nuove sfide potremmo cominciare tutti a
scordarci anche la cena)." (3 febbraio 2012)

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IL 40° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER LA
TV A:
I SOLITI IDIOTI
FABRIZIO BIGGIO e FRANCESCO MANDELLI

Iperbolici, caricaturali, grotteschi. Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio sono due teppisti. Meticolosi nel dettaglio e nella scrittura. E perfidamente inventivi. Assieme a Martino Ferro, l'autore Einaudi
che scrive con loro, hanno creato una miriade di personaggi: 82. E li hanno messi in scena con una versatilità di toni, di registri e di dialetti che sembra un dono del diavolo, dio della satira.
Diffusori di un benefico disagio, su temi sensibili come la mafiosità, l'omosessualità e i rapporti familiari sono fastidiosi e pertanto efficaci, il loro sguardo cattivo somiglia ad uno sguardo critico. La linea cinica
degli Idioti, che mischia cultura alta e bassissima, va da Rabelais a Swift alla commedia all'italiana, ai "nuovi mostri" di Dino Risi fino a Fantozzi e Ciprì e Maresco: se il cinismo è rigoroso diventa l'unica
forma possibile di critica sociale e di satira politica. Ruggero De Ceglie, il loro eroe, è un personaggio altamente politico che decretò, in sincronia col sua uscita al cinema, la fine del berlusconismo.

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IL 40° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL
FUMETTO SATIRICO "NAPOLITANO" (Aliberti ed.) A :

MARIO NATANGELO

Natangelo disegna come un diavolo. Un diavoletto. Irriverente piuttosto che maligno, dispettoso piuttosto che sulfureo, intelligente piuttosto che supponente. Con Nap a Nat riesce di emulare
Mefistofele, convinto come è che ci sia un Berlusconi buono prigioniero del Berlusconi cattivo da smascherare. Ne risulta una trama talmente incasinata che la satira si trasforma in racconto
immaginifico e il racconto in realtà romanzesca. Il Nap di Nat non ci fa dimenticare il Pertini di Pazienza. E per questo è premiato.

Nota:
NAPOLITANO. Sesso, moniti e rock’n'roll di Mario Natangelo
Il Presidente in un fumetto super divertente – Recensione di Comicsblog

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IL 40° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL
WEB A:

GIANCARLO FONTANA e GIUSEPPE STASI

Fontana & Stasi seguitissimi dai fans della Rete raccontano, con il ritmo incalzante del trailer, un'Italia che ci rifiutiamo spesso di vedere, e ahinoi la raccontano così com'è, facendo riflettere prim'ancora che ridere. Cattivissimi e spietati nel sottolineare la cronaca che riaffiora con i suoi
paradossi — dai cimiteri, veri residence degli intestatari di yacht, agli autisti ciechi di bus che riacquistano la vista di fronte ai finanzieri — F&S sono divertenti e incisivi anche quando la fantasia
lascia il posto alla realtà quotidiana. Sono storie di bancomat che rapinano i clienti, di scuole in disfacimento narrate con la suspence dell'horror movie, vicende irraccontabili di servizi segreti e
di logge proibite fino al crescendo berlusconiano del "devo diventare lampedusano anch'io". Trailer irresistibili di un film che non vorremmo più vedere.

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IL 40° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER LA
RADIO A:
LA ZANZARA (Radio24)
di GIUSEPPE CRUCIANI con la collaborazione di DAVID PARENZO

Più che banalmente pungere, la Zanzara è belva in forma d'insetto che studia, stuzzica, propaga e divora l'altrui scemenza, per giunta lasciando nelle prede la voglia di essere di nuovo sbranate.
Nella costellazione del crescente masochismo mediatico, il segreto di Cruciani e Parenzo, coppia di pacificato sadismo, sta nell'applicare alla vita pubblica l'arte crudele che nelle osterie portava a
individuare con sicurezza l'ubriaco indirizzandolo con poliedrica abilità a spararne sempre di più e sempre di più grosse. Là dove la molestia si purifica in radiofonico sollazzo, e sempre alle spalle
della scemenza il divertimento rischia addirittura di convertirsi in civica virtù.

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IL 40° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA — DEDICATO A "PINO ZAC" —
È STATO ASSEGNATO A:

CARTOONING FOR PEACE

Solo se si riesce a disinnescare l'intolleranza, c'è speranza per la pace. È questo il messaggio che Cartooning for Peace diffonde da ben sei anni nel mondo.
Esattamente da quando Plantu,
disegnatore di Le Monde, riuscì a mettere insieme nel Palazzo di Vetro dell'ONU e sotto l'egida dell'allora Segretario generale, Kofi Annan, una dozzina di disegnatori di diversi Paesi per affrontare
il delicato tema della libertà di stampa e della censura, pur nel rispetto delle diverse culture. Oggi sono ormai più di cento le matite satiriche per la pace schierate con Cartooning for peace - tra cui gli italiani Altan, Biani, Forattini e Giannelli - e tante grandi firme da Pat Oliphant a Lurie, da
Riber Hansson a Mikhail Zlatkovsky, ben conosciuti anche al pubblico del nostro Premio, ed altre arriveranno perché - come scrisse Voltaire "Solo l'orgoglio ci fa essere intolleranti." Cartooning for Peace combatte per questo.

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IL 40° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO ALLA
CARRIERA A:

ALTAN

Parafrasando una sua battuta divenuta manifesto di una generazione, potremmo dire che a noi giurati è venuta in mente un'opinione che condividiamo: assegnare il premio alla carriera a
Francesco Tullio Altan, in arte Altan. Con questa semplice motivazione: perché dal 1985, anno in cui già lo premiammo consegnandogli un busto di Cipputi in cartapesta, e anche prima, e fino a oggi, insomma durante la sua quarantennale performance, Altan non ha mai sbagliato un colpo. Lo dicono tutti. E lo diciamo anche noi. Celebrando insieme a lui il suo Cipputi, i suoi uomini brutti e flaccidi, le sue donne in grembiule e bigodini e i suoi inquietanti ombrelli.

Nota: Altan è in mostra al Museo della satira Forte dei Marmi  con L'abisso del disincanto (nel link si può vedere anche il catalogo online della mostra aperta al pubblico fino al 7 ottobre)

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IL PREMIO SPECIALE "CITTA' DELLA SATIRA 2012" È STATO ASSEGNATO A:

MARCO MALVALDI

Con i suoi gialli si ride come col meglio della commedia all'italiana. Perché Malvaldi si diverte a scrivere. E perché i vecchietti terribili del Bar Lume e Massimo, il matematico ora "barrista" a modo suo, sono il prototipo della provincia. Curiosi e pettegoli, un po' cinici e un po' qualunquisti,
disincantati della politica e bestemmiatori quanto serve. Ma le loro chiacchiere da bar, con il classico carico di sospetti, malignità e illazioni, sorrette dall'umorismo toscano e dal vernacolo pisano, non
finiscono lì: diventano un'indagine a più voci.
Con gli indizi che Malvaldi, ex ricercatore chimico
precario ormai passato fortuna sua alla scrittura, squaderna pagina dopo pagina. E che a Massimo, nascosto fino all'ultimo come un abile giocatore di briscola a cinque, fa rimontare in un finale esplosivo. Così l'allegro cazzeggio del Bar Lume - che diventa satira, da Premio - si fa divorare. E
dopo aver insidiato Montalbano in libreria, a breve ci proverà anche in tv.

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IL 40° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL
LIBRO "LA CANOTTIERA DI BOSSI (GUANDA) A:

MARCO BELPOLITI

Beato il paese che mette a nudo i suoi capi. Critico letterario, editore sperimentale, saggista e ricercatore di cultura, Marco Belpoliti ha prima scritto "Il corpo del capo", piccolo trattato di anatomia
patologica berlusconiana, e ora con il suo "La canottiera di Bossi", spoglia il fondatore della Lega offrendo un quadro insieme cupo e brillante di quel che c'è sotto, ma anche dietro e perfino al di là della biancheria intima – peraltro acquistata a spese del contribuente. Il fatto che nel frattempo
sia Berlusconi che Bossi abbiano perso ruolo e potere rende il procurato strip-tease di Belpoliti ulteriormente degno, e la sua curiosità un segno di preveggente speranza.

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IL 40° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER LA
TESI DI LAUREA "Gabriele Galantara e le maschere della politica: L'Asino 1892-1925" (Università degli Studi di Milano) A:

EMANUELA MORGANTI

La tesi di laurea su Gabriele Galantara rappresenta un modo esemplare di fare ricerca su una delle figure storiche della satira italiana e internazionale che ha operato a cavallo tra fine Ottocento e
primo Novecento. Attraverso un'attenta disamina della rivista L'Asino, dagli esordi fino alla chiusura imposta dal fascismo, il lavoro della Morganti inserisce la comicità e la satira galantariane nel solco di
una tradizione che ha le sue radici nel mondo del circo, delle marionette e dei burattini, del carnevale e dell'intrattenimento popolare. Su queste radici, considerandole maschere della politica, Galantara
ha fondato la sua satira originale e il merito della Morganti è quello di aver colto ogni aspetto espressivo della rivista e del suo autore princ e, in un'ottima sintesi arricchite anche da numerose,
significative illustrazioni.

Nota: non è in fotografia la brava Emanuela.


LINK:
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 http://www.museosatira.it/edizioni_premio/2012.html
http://maurobiani.it/2012/09/17/cartooning-proprio-for-peace/
http://www.cartooningforpeace.org/en/premio-satira-politica-2012/