mercoledì 27 giugno 2012

Artefacto Nro 52


Holas!!!


Casi al borde, con mucho esfuerzo y casi sin ganas, ahí va el Artefacto 52, con harto material para que lo disfruten y lo hagan circular!
Gracias por la fidelidad!


Omar Zevallos


Qui il link dove poter scaricare gratuitamente la rivista: http://artefacto.deartistas.com/artefacto-nro-52/


Artefacto 52 ricorda un altro grande cartoonist che se ne è andato da poco:

Carlos LOISEAU (CALOI) 1948-2012
Nasce a Salta (Argentina) il 9 novembre 1948. Disegnatore e illustratore, le sue collaborazioni professionali risalgono al 1966, quando realizza il fumetto Artista flor ejecutivo per la rivista Tía Vicenta.
Apprezzato per i suoi lavori, viene chiamato a collaborare con varie testate (Adán, Panorama, Atlántida, La Hipotenusa e Tío Landrú). Nel 1968 inizia a lavorare come illustratore per il supplemento domenicale del quotidiano Clarín alternando lavori pubblicitari e la realizzazione del volume "Libro largo de Caloi".
Tra il 1968 e il 1971 collabora inoltre con la rivista Análisis.
Successivi sono i libri antologici "Humor Libre" e "Caloidoscopio", mentre nel 1973 crea il popolare personaggio Clemente per il Clarín e nel 1974 realizza la serie a fumetti di Bartolo.
Muore in Argentina l'8 maggio 2012.
(fonte)


La mucca nuvola

Trappola per angeli.

e il famosissimo Clemente immortalato anche nei francobolli






Il sito di Caloi
***

PS:
Una delle ultime opere di Omar




Al Calicomix Boliviano... Menzione d'onore per Omar!!

lunedì 25 giugno 2012

Calcio Europei 2012 : Italia - Inghilterra

Italia Inghilterra 4-2


Gianluigi Buffon
Petar Pismetrovic

25 giu - Dopo oltre centoventi minuti di emozioni l'Italia va in semifinale. Gli Azzurri hanno battuto l'Inghilterra ai calci di rigore dopo una gara giocata ad una porta in cui non sono riusciti a sfruttare le tantissime occasioni create. Il rigore di Diamanti ci porta in semifinale e giovedi' sera a Varsavia l'Italia cerchera' di scrivere un'altra pagina di storia del nostro calcio.




Gemellaggi
 (sottotitolo Dio salvi la regina)
Mauro Biani


Rocco Grieco /Kharmad



Nico Pillinini



La Partenza:




Paride Puglia

Italia - Irlanda
CeciGian




Gli Interpreti:



Max Palazzo Inserto satirico




Mario
Makkox


Pierfrancesco Uva


I commenti:








VUKIC - vukicblog


 Giannelli Corriere della sera



Gianni Fioretti



PORTOS / Franco Portinari



PORTOS / Franco Portinari



Le polemiche





VUKIC - vukicblog




PORTOS / Franco Portinari


Gianni Falcone http://www.gianfalco.it/


Chissenefrega (Massimo Gramellini)







Paride Puglia



fabiomagnasciutti

domenica 24 giugno 2012

L'Incertosa di Parma

Travaglio intervista Grillo
(l'intervista in fondo al Post)
PORTOS / Franco Portinari

Grasso spiega le stelle cadenti di Parma:

L'incertosa di Parma.


 Pizzarotti ha inventato la politica a km zero, la politica che non si muove. A un mese dal trionfo elettorale, Federico Pizzarotti, il sindaco copertina del Movimento 5 Stelle, il primo grillino a capo di una città capoluogo, non è ancora riuscito a completare la sua giunta. Se la prende con calma, molta calma, come se i problemi di quella città fossero un prosciutto da affettare con voluttuoso abbandono.

Non si capisce infatti se la nuova giunta della città ducale si ispiri volutamente a una filosofia della lentezza - la slow politics, la Decrescita Felice - o mascheri solo nell'incertezza l'incapacità di chiudere la partita. Insomma, Pizzarotti e i 5 Stelle sono dei boy scout incompetenti, come li ha definiti il leghista Maroni, o i nipotini di Maria Luigia e di un nuovo Ducato di Parma?


Tutto è cominciato con il caso Tavolazzi, chiamato in un primo tempo alla carica di direttore generale del Comune. Ma Valentino Tavolazzi non piaceva a Grillo. E sono scoppiate le polemiche: Pizzarotti è un burattino nelle mani di Grillo, Grillo è un burattino nelle mani di Gianroberto Casaleggio, il guru che sta dietro il Movimento, il conte Mosca dei grillini.
Intanto il buco di circa 600 milioni lasciato dall'amministrazione precedente aspetta. L'assessore designato per il Welfare, Fabio Fabbro, esponente del volontariato, ha per ora declinato l'offerta. Parma prende tempo, non ha fretta, c'è sempre un piatto di caplèt che aspetta.

Poi l'ultima grana: l'assessore all'Urbanistica Roberto Bruni è stato costretto a dimettersi a nemmeno 24 ore dalla nomina. Aveva alle spalle un fallimento con strascichi sul territorio: una macchia non tollerabile per chi ha sempre fatto dell'intransigenza le chiavi del successo.


I curriculum non bastano per governare una città, il cui clima sembra ora fondarsi sull'incertezza. Succede quando, nell'attesa del Messia («Cercasi Gesù» è un film di Comencini interpretato da Grillo), ci si accorge che anche il Messia genovese è lì, da una vita, che attende se stesso.

Aldo Grasso 24 giugno 2012







PORTOS / Franco Portinari



Nota :


INTERVISTA DI TRAVAGLIO A GRILLO

"Ora mi tocca diventare moderato, sennò questi partiti spariscono troppo rapidamente. Sono anni che dico che sono morti, ma insomma, fate con calma, non esagerate a prendermi alla lettera…”.

Beppe Grillo se la ride mentre strimpella la sua pianola canticchiando su una base vagamente jazz, nel salotto della sua villa bianca con vista sul mare di Sant’Ilario (Genova). Accanto c’è quella rossa dove viveva Bartolomeo Pagano, l’attore che interpretava Maciste nei kolossal degli anni ’10 e ’20, ora abitata dai suoi eredi. Ma “Grillo contro Maciste” è un film che rischia di uscire presto dalle sale: l’ultimo sondaggio di La7 dà i Cinquestelle al 20 per cento, seconda davanti al Pdl, a 5 punti dal Pd.

“Se ne stanno andando troppo in fretta. Io faccio di tutto per rallentare, mi invento anche qualche *** per dargli un po’ di ossigeno, ma non c’è niente da fare, non si riesce a stargli dietro. Devo darmi una calmata nell’attaccare i partiti, anzi devo convincere la gente a fare politica, a impegnarsi, a partecipare. È una fase nuova, dobbiamo cambiare un po’ tutti, anch’io. La liquefazione del sistema è talmente veloce che domani rischiamo di svegliarci e non trovarli più. E poi come si fa? Non siamo pronti a riempire un vuoto così grande”. In casa, alla spicciolata per il pranzo, arriva l’intero Comitato Centrale del terribile M5S: il fratello maggiore Andrea, pensionato, la moglie Parvin e i figli più piccoli Rocco, 18 anni, e Ciro, 11. Andrea ha già letto tutti i giornali e fa la rassegna stampa al volo. Parvin dice che Renzo Piano telefona in continuazione per sapere come sta Beppe, ha paura per lui dal primo V-Day. Rocco non sopporta che il padre venga riconosciuto per strada, lo vorrebbe sempre col casco della moto in testa. Per Ciro invece, che si allena in giardino col pallone contro le finestre, un po’ di popolarità non guasta. “Ma cosa scrivi, facciamo due chiacchiere e basta. Per le interviste è presto, lasciami godere ancora qualche giorno lo spettacolo. Poi penseremo al Parlamento, che lì le rogne cominciano per davvero”.

Come te lo immagini, il prossimo Parlamento?
Me lo sogno pieno di rappresentanti di tante liste civiche, movimenti di gente perbene. Ragazzi, professori, esperti. I nostri di Cinquestelle, i No-Tav, quelli dell’acqua pubblica, dei beni comuni, gli altri referendari. Mi sa che, almeno per ‘sto giro, qualche avanzo travestito dei vecchi partiti ce lo ciucciamo ancora. Vediamo se ce la fanno a mettersi tutti insieme, in ammucchiata, quelli che adesso tengono su Monti: allora noi ce ne staremo soli all’opposizione. Magari ci troviamo il povero Di Pietro, mi sa che stavolta non lo vuole nessuno”.

I partiti preparano liste civiche-civetta per sfruttare l’onda.
Poveretti, si illudono di copiarci: mettiamo un Saviano qui, un Passera lì, un Montezemolo là. Partono dall’alto, non capiscono che noi abbiamo fatto l’esatto contrario. Siamo partiti dal basso e da lontano. Io ho cominciato vent’anni fa girando il mondo, visitando laboratori, intervistando ingegneri, economisti, ricercatori, premi Nobel. Ho rubato conoscenze ai grandi. Mi sono informato, mi son fatto un *** così, anche se molti mi prendono per un cialtrone improvvisatore. E ora questi pensano di metter su movimenti in quattro e quattr’otto: ma lo sanno che fra otto mesi devono presentare le liste? Fanno tenerezza, quasi quasi faccio il tifo per loro. Ma non ce la fanno.

Il rischio è che fra qualche mese scavalchiate pure il Pd.
Non mi ci far pensare. Cinquestelle primo partito, col premio di maggioranza della porcata Calderoli che non riescono a cancellare, 300 deputati…

E Napolitano che ti chiama per formare il nuovo governo.
Eh no eh, io mica mi candido.

Ma il premier può benissimo non essere un parlamentare.
Allora ci vado solo per vedere la faccia che fa Napolitano quando gli dico: ‘Presidente, stavolta l’ha sentito il boom?’.

Poi però vi tocca governare.
A me no, figurati, non ci casco. L’ho detto e lo ripeto, io nel palazzo non ci entro: non mi lascio ingabbiare. Preferisco restare un battitore libero, un franco tiratore. Ma troveremo persone competenti e oneste per fare il premier e i ministri. Con i nostri candidati abbiamo già saltato due generazioni, vista l’età media che hanno i partiti. Ma per le politiche vorrei scendere ancora: l’ideale è sotto i 30 anni. Sopra, la gente ha già il Dna corrotto dall’organizzazione-partito. E poi ci inventiamo un meccanismo di democrazia partecipativa per far governare i cittadini.

Ci vorrà anche un programma.
Fosse dipeso da me, ci saremmo fermati ai comuni e alle regioni, il movimento è nato dimensionato sulle realtà locali. Il Parlamento è fatto su misura dei partiti. Ma ora come fai a deludere le aspettative di tanta gente? Ci costringono a presentarci alle politiche.

Ma il programma?
Intanto ne abbiamo uno che non è niente male. Poi, ovvio, per le politiche dovremo cambiarlo, rimpolparlo, ampliarlo, dopo averlo discusso in rete. Cambieremo anche il blog, che ha i suoi anni: 2-300 mila contatti unici al giorno e, per accessi ai vari social network, mi dicono che siamo secondi solo a Obama. E siamo in Italia, con un quarto della popolazione americana e la connessione a singhiozzo.

Il problema della democrazia interna al movimento, che già fa discutere, quando entrerete in Parlamento con decine di parlamentari esploderà. Non è il caso di prepararsi per tempo con una qualche forma di struttura elettiva interna?
Non voglio sentir parlare di strutture. Siamo un movimento orizzontale, se ti sviluppi in verticale diventi un partito. Poi lo so anch’io che ci sono i dissidi, le divisioni, un Meetup contro l’altro. I gruppi storici, i mitici, i preistorici… come i New Trolls.

In quel caso, con due o tre Meetup che rivendicano il marchio per fare la lista, come vi regolate?
È capitato a Torino e a Genova. Prima ho provato a fare da paciere, fatica sprecata. Allora ho scelto i primi che mi han portato la lista con tutti i crismi. Adesso vanno abbastanza d’accordo.

Ma dovrete scegliere i candidati, che poi saranno inevitabilmente nominati con questa legge elettorale. Il gruppo parlamentare dovrà avere un coordinamento, altrimenti su ogni votazione ciascuno va per conto suo. E, senza una politica delle alleanze, rischiate l’irrilevanza.
Calma, una cosa alla volta. Le alleanze certo, se necessario le faremo, ma solo sulle cose da fare, e in forme trasparenti, senza giochini sottobanco.

I candidati come li sceglierete?
Abbiamo otto mesi per decidere. Su 200 mila iscritti al movimento – esclusi ovviamente i sindaci, i consiglieri comunali e regionali che non potranno correre perché devono completare il loro mandato – troveremo i nomi giusti. Ma li sceglieremo in rete, e così le procedure per sceglierli. Certo non mi metto a selezionarli io.

Finora come vi siete regolati?
Semplice. Il Meetup locale indica i candidati, mi manda i documenti di residenza e la fedina penale e, se è tutto in regola, se nessuno ha avuto più di un mandato elettivo con altri partiti, può usare il simbolo di Cinquestelle sulla lista. Ora è chiaro che, per le elezioni nazionali, dovremo cambiare. Ma il principio resta valido: niente condannati, niente riciclati, competenza e professionalità, scelta dal basso. Se qualche cialtrone si infiltra, la rete lo smaschera subito. Parliamo di buonsenso e onestà, mica di chissà quale rivoluzione.

Così anche per eventuali ministri?
No, i ministri devono essere esperti nelle loro materie. Ci vuole una selezione molto più stringente: vedremo.

Le “materie” e le “cose da fare” sono tutt’altro che scontate. Chi decide come si vota sull’euro, sulla politica estera, sulla cittadinanza, sull’immigrazione, sulla bioetica e le altre grandi questioni di principio?
Appunto: questioni troppo grandi perché possa decidere un partito, o un non-leader. Faremo referendum popolari propositivi. In Svizzera fanno così da 200 anni. Lo so, è difficile. Ma è difficile anche continuare così.

Per far questo bisogna cambiare la Costituzione.
E la cambieremo, se gli italiani vorranno. Non per dare l’impunità alle alte cariche o altre menate tipo la devolution o il premierato. Ma per far decidere ai cittadini. Stiamo per lanciare una nuova manifestazione, un “Costituzione Day”, con alcune proposte. Primo, ancorare la nuova legge elettorale alla Costituzione: non è possibile che ogni maggioranza si faccia la legge elettorale su misura. Modello libanese corretto alla turca… Secondo, ampliare le forme di democrazia diretta: referendum propositivo senza quorum e obbligo per il Parlamento di discutere le leggi di iniziativa popolare. E magari ci mettiamo anche la class action e i bilanci partecipativi. Così ci portiamo avanti col lavoro, per quando ci tocca governare”.

Referendum anche per uscire dall’Europa?
Ma qui c’è una grande mistificazione. Io mica ho detto questo: me l’han fatto dire per spaventare la gente. Intanto uscire dall’euro non significa uscire dall’Europa: ci sono fior di paesi che stanno in Europa e non hanno l’euro.

Sì, ma – obietta il fratello Andrea, leader dell’“ala prudente” del Comitato Centrale di casa Grillo – chi ha l’euro non può abbandonarlo senza uscire pure dalla Ue.
E allora ci mettiamo a tavolino con gli altri e facciamo i conti dei pro e dei contro, dei costi e dei benefici dell’euro. Poi decidiamo. Mica lo dico io che il sistema dell’euro così non va: lo dice Krugman, premio Nobel, non comico. E ‘sti due Parlamenti europei, uno a Strasburgo e uno a Bruxelles, che *** fanno? E del trattato di Lisbona, che ci ha sottratto sovranità, chi sa qualcosa? Non ho soluzioni in tasca bell’e pronte, ma voglio che i cittadini ne discutano.

Porte aperte a gente di destra e di sinistra?
Etichette preistoriche. Dobbiamo ricostruire un’identità, una comunità, locale e nazionale. Se lo Stato diventano i cittadini, non più i partiti, anche ‘nazionalizzare’ diventa una bella parola: le reti autostradali e telefoniche, le frequenze radio e tv, sono roba di tutti, quindi i gruppi privati che se ne sono impossessati le dovranno restituire ai cittadini. E settori vitali come energia e acqua devono essere pubblici. Nessuno deve rimanere indietro. In Italia ci sono un milione di volontari: io ne vorrei 60 milioni, di volontari. Il mio dentista, per qualche ora alla settimana, dovrà operare gratis chi ha bisogno.

Chiunque governi, non ha mai un euro in cassa. Voi che fareste?
Si studia quel che serve e quel che non serve. Il Tav Torino-Lione non serve, via: si risparmiano 20 miliardi. I cacciabombardieri non servono, via: si risparmiano 15 miliardi. Le province non servono, via: altri miliardi risparmiati. Le pensioni non devono superare i 3 mila euro netti al mese, tanto se guadagnavi milioni qualcosa da parte avrai messo, no? Altro che ‘spending review’.

Torniamo alla democrazia interna al movimento. È normale che il marchio sia nelle mani di Grillo e Casaleggio?
Ahah, Casaleggio viene dipinto come una figura luciferina, misteriosa, oscura. Sarà, ma sono anni che lo rivoltano come un calzino e non gli han trovato un belino di niente fuori posto. Mai visto una vita più normale, ripetitiva e noiosa della sua. Va in ufficio la mattina, lavora tutto il giorno, la sera torna a casa dalla moglie e dal bambino. Un persuasore talmente occulto che non riesce nemmeno a convincere la moglie a seguirlo nella casa di campagna a Quincinetto, sopra Ivrea. Ogni tanto mi chiama dall’orto e mi chiede di andare a fargli compagnia. Ecco, la centrale operativa della Spektre è a Quincinetto.

Ma nel movimento in Emilia ancora brucia l’espulsione di Tavolazzi.
Non voglio parlar male di Tavolazzi, lo conosco da una vita, l’ho sostenuto quando presentò la sua lista a Ferrara e al Cinquestelle manco ci pensavo. È onesto e competente. Ma fa politica da troppi anni, ha la testa a forma di partito: faceva riunioni, parlava ai nostri ragazzi di votazioni, organismi interni, cariche, strutture verticali. Noi non siamo così. Non essendo iscritto, non c’è stato bisogno di espellerlo. Ma ci portava lontano dai nostri obiettivi e divideva il movimento. Semplicemente non gli abbiamo più dato il simbolo.

Sta di fatto che Pizzarotti voleva farlo assessore e ha rinunciato.
Tu puoi non credermi, ma da quando è stato eletto Pizzarotti non l’ho più visto né sentito. Nemmeno al telefono. Qui non mi telefona mai nessuno, a parte Casaleggio che chiama sette volte al giorno per il blog. Ma è giusto che sia così: se non chiamano, vuol dire che se la cavano da soli. Se poi han bisogno, siamo qui coi nostri consulenti. Molti hanno il complesso di Grillo alla rovescia: vogliono dimostrare di essere totalmente autonomi. Uno dei nostri candidati, sul palco in una piazza di non so più dove, appena l’ho presentato e invitato la gente a votarlo, ha detto: ‘Guardate che io con Grillo non ho nulla a che fare, se mi gira lo mando pure affanculo!’. Il nostro sindaco di Mira s’è subito ridotto lo stipendio, ma mica gliel’ho detto io. Ha fatto tutto lui.

Pizzarotti non ha cominciato benissimo. Prima l’intervista a “Chi”, poi quell’idea di mandare i rifiuti a bruciare in Olanda perché tanto, se i bambini olandesi si beccano il cancro, “non sono io che governo l’Olanda”. E la giunta non c’è ancora.
“Ma dai, dobbiamo concedere qualcosa all’inesperienza di questi ragazzi. Parlo dell’intervista e alla giunta, che comunque adesso arriva: se è del livello dei consulenti che ha scelto il Pizza, da Pallante alla Napoleoni e Ganapini, sarà ottima. Quanto ai rifiuti, meglio mandarli – in attesa di arrivare al traguardo massimo della differenziata e al ciclo completo di smaltimento – in paesi ecologicamente avanzati come la Germania, dove si brucia la minima parte, il resto viene separato, riciclato, o diventa compost o va in discarica.

Se le penali sono troppo alte, l’inceneritore di Parma si fa lo stesso?
Non scherziamo. Le penali, se obbligatorie, si troverà il modo di pagarle. Ma l’elezione di Pizzarotti è stata anche un referendum contro l’inceneritore. Che non è nemmeno un impegno preso dal Comune di Parma sotto l’ultimo sindaco. È una truffa col “project financing”, che vede al centro una società privata finanziata dalle banche a loro volta garantite dal Cip6 sulla bolletta energetica. Queste ‘multiutility’ sono il cancro dei comuni, hanno buchi stratosferici, sono fallite, campano solo sulla garanzia di un tot di rifiuti da bruciare. Nessuno in Europa progetta nuovi inceneritori: entro il 2020 saranno proibiti. Ma possibile che a San Francisco e in tutta la California queste cose sono normali e da noi sembrano follie? Conosco fior di ingegneri che vetrificano i tossico-nocivi senza emissioni, costretti a vendere i brevetti all’estero perché qui i petrolieri non vogliono.

Vedi mai i dibattiti politici in tv?
Una goduria pazzesca. La miglior prova della bancarotta mentale dei partiti: la prendono alla larga, partono dai massimi sistemi, non vorrebbero parlare di noi, poi girano e rigirano nel labirinto e alla fine si ritrovano tutti al punto di partenza, con una grande foto dell’orco: ‘Aaaarghhhh Grillo!’. Finiscono sempre per parlare di me, non ci dormono la notte, è più forte di loro.

Quando ancora pensavi di costringerli ad autoriformarsi, alcuni politici li hai incontrati.
Qui no, in casa mia è entrato solo Di Pietro, una volta. Gli ho fatto vedere un dvd, che avevo solo io, di una sua lezione di procedura penale al Cepu. Se l’è messo in tasca e se l’è portato via.

Napolitano mai incontrato?
No. Pertini sì, mi invitava il 1° giugno nei giardini del Quirinale. Parlavamo in genovese. ‘Cumme scia stà, presidente?’. E lui: ‘A bagasce’…

Non portasti a Napolitano le firme alle tre leggi popolari?
No, a Franco Marini, allora presidente del Senato. Mi disse che suo figlio è ingegnere elettronico, dunque va in rete. Lui no, mica è ingegnere elettronico.

Poi tornasti in Senato da Schifani?
No, mi ha cercato lui. Lo incalzavo sulle tre leggi popolari imboscate al Senato, allora un giorno che eravamo entrambi in Emilia mi ha fatto cercare. Prima da un poliziotto, poi dal questore, infine dal prefetto. Voleva un incontro privato. E io: ‘Vengo con la webcam, così le persone che hanno firmato vedono l’incontro in streaming’. Ma quelli, alle parole ‘webcam’ e ‘streaming’, si spaventavano e correvano a riferire ai superiori. Non se n’è fatto nulla.

E Prodi?
Gli ho portato il programma delle primarie online. Prima ha chiuso gli occhi per concentrarsi, poi s’è appisolato.

Ora però i politici han cominciato a parlar bene di te.
E questo mi preoccupa molto. Ci copiano. Dicono tutti: fuori i condannati dal Parlamento, massimo due legislature, cambiare la legge elettorale: erano le tre leggi popolari del primo V-Day, quando ci davano dei fascisti qualunquisti anti-politici. Perché non le hanno discusse e approvate? Adesso è tardi.

Bersani dice che vuol dialogare.
Sì, dopo aver detto che parlo come i mafiosi e che ho fatto l’accordo col Pdl a Parma. Crede ancora che gli elettori siano proprietà privata dei partiti.

Anche Vendola parla di dialogo.
Beh, prima ha detto che io grugnisco: in che lingua dialoghiamo?

Berlusconi ti sta studiando.
Povero nano, si sta guardando tutti i miei discorsi. Ma te la immagini la scena? ‘Via, basta, tutti fuori, niente più *** o Ghedini, via tutti gli avvocati e le bagasce, voglio vedere solo Grilloooo!’. Fa quasi pena. Prima, di me, non parlava mai. E io lo chiamavo psiconano e testa d’asfalto. Poi mi sono stufato. Ma, appena ho smesso di parlare di lui, lui ha cominciato a parlare di me. Pensa che il movimento vinca per le mie battute. Ora magari andrà in giro a urlare in genovese ‘Belìn è una cosa pazzescaaaa!’ (si autoimita, ndr). Vede solo la vetrina. È proprio bollito.

Nessun politico ha mai pensato di avvicinarti, cooptarti, anche solo di contattarti?
Mai sentito nessuno. Si vede che mi vedono irrecuperabile, e han ragione.

Non temi qualche polpetta avvelenata? Nei cambi di regime, chi rompe lo status quo rischia.
Mah, preferisco non pensarci. Magari qualche operazione di discredito… Ma son cinque anni che ci provano. Scheletri nell’armadio non ne trovano: vita privata, cose fiscali, tutto a posto. Andrea (il fratello, ndr) conserva tutto dalla notte dei tempi, anche le bollette, le ricevute, le fatture degli spettacoli, anche di quella festa dell’Unità dei primi anni 80 che il Tg1 tirò fuori per insinuare chissà cosa. Provano a dire che dalla politica ci guadagno: meglio che non ti faccia il calcolo di quanto ci ho rimesso di tasca mia con i due V-Day e la Woodstock in Romagna. Abbiamo provato a ripagarci le spese con qualche libro e dvd a offerta libera, ma la gente s’è fatta l’idea che tanto sono ricco e quindi non li compra. Ora abbiamo dovuto mettere un po’ di pubblicità sul blog. Ma finanziamenti pubblici mai.

E se fallite?
Se falliamo, ci appendono per i piedi: almeno quelli che si ostinano a pensare che l’Italia la salva l’uomo della Provvidenza che mette le cose a posto mentre loro delegano e si disinteressano. Ma dai, ragazzi, basta coi leader e i guru, diventiamo adulti: a Parma Pizzarotti non l’ho mica messo io, ce l’han messo i parmigiani, e tocca a loro aiutarlo a salvare Parma. Così per l’Italia. La gente si dia da fare, partecipi, rompa i ***, s’impegni. E io sarei il nuovo Mussolini: più democratico di così! Lo so benissimo che non posso salvare l’Italia: io getto le basi, faccio il rompighiaccio, dissodo il terreno, propongo un metodo e qualche strumento. Poi ogni cittadino deve camminare con le sue gambe. Io il mio lavoro l’ho fatto. Ora tocca agli italiani.

da Il Fatto Quotidiano del 13/06/2012


LInk:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05/25/fuori-casaleggio-movimento-stelle/241237/



Sorrisi dal mondo, Festival ECONOMIA Trento 2012

Primo classificato: Gianfranco Uber – ITALIA

Secondo classificato: Nicola Bucci - ITALIA


Terzo classificato: Emiliano Bruzzone - ITALIA


Questi i primi vincitori di Sorrisi dal mondo nel Festival ECONOMIA Trento

Qui potete ammirare tutte le opere in mostra online

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Tra gli altri partecipanti (334 opere) ho ammirato


Marilena Nardi 


Elena Ospina


Marco De Angelis


Giacomo Cardelli


Danilo Paparelli
 
Dulco Mazzoleni

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sabato 23 giugno 2012

'Don Camillo e Peppone per la ricostruzione – 100 fumettisti per 100 mattoni'


Sabato 23 e domenica 24 giugno si svolgerà, presso il Bonvi Parken di Modena, 'Ebbene sì!... Fumetti al Bonvi Parken', spazi creativi, stand editoriali, incontri, fumetterie, performance live, disegni in diretta con ospiti del mondo del fumetto e dell'illustrazione.


 BONVI PARKEN - A MODENA “100 FUMETTISTI PER 100 MATTONI” 

Nell'ambito di questo evento, l'associazione culturale e artistica ComixComunity propone un'iniziativa di sensibilizzazione e raccolta fondi a favore delle persone colpite del terremoto che ha funestato l'Emilia Romagna nell'ultimo periodo.
L'iniziativa ha per titolo 'Don Camillo e Peppone per la ricostruzione – 100 fumettisti per 100 mattoni'. I celeberrimi personaggi creati da Giovannino Guareschi, da un paio d'anni diventati anche protagonisti di una serie a fumetti, hanno già passato almeno due periodi in cui è stato necessario ricostruire. Hanno vissuto e raccontato il secondo dopoguerra, dove pur da opposti schieramenti è stato indispensabile rimanere uniti di fronte a un paese ridotto in macerie, e l'alluvione che sconvolse la Bassa nel 1951. Anche in quel caso, quando con il sudore, la fatica e la determinazione di tutte le persone di buona volontà, al di là del loro credo e colore politico, la terra tanto amata da Guareschi seppe reagire e rialzarsi. Per questo, oggi il prete e il primo cittadino sono ancora in prima linea per affrontare questa nuova prova a cui l'Emilia Romagna è chiamata.
'L'iniziativa è ottima ed è giusto che anche il parroco don Camillo e il sindaco Peppone aiutino la propria gente come stanno facendo tutti i sindaci e i parroci delle zone terremotate', questa la risposta di Alberto e Carlotta Guareschi, figli dello scrittore, che hanno avvallato l'iniziativa. Così ha fatto la casa editrice ReNoir Comics, che pubblica le avventure a fumetti dei due celebri personaggi.
Da un'idea del curatore della collana, Davide Barzi, si è deciso di contattare cento disegnatori di fumetti, chiedendo a ognuno di loro di realizzare un'illustrazione su di un mattone. Ogni mattone, metafora della ricostruzione, diverrà quindi un'opera unica e irripetibile che verrà messa in vendita nel corso dell'evento per raccogliere fondi da destinare alle persone colpite dal terremoto.
Il primo step dell'evento avverrà martedì 12 giugno alle 17.30 presso lo WOW – Spazio Fumetto di Milano, dove gli autori dell'area milanese si incontreranno per una performance collettiva durante la quale realizzeranno i mattoni che verranno poi inviati a Modena per l'evento.
I due punti di raccolta dei mattoni realizzati dai disegnatori emiliani saranno invece “Fumetteria” di Pozza di Maranello e la libreria 'Alessandro Distribuzioni' di Bologna.
I mattoni saranno in vendita sabato 23 e domenica 24 giugno presso lo spazio solidarietà del Bonvi Parken, in viale Amendola a Modena, dalle 10.00 alle 20.00.
Ecco alcuni degli autori che hanno dato la loro adesione all'iniziativa: Francesco Abrignani, Lola Airaghi, Fabiano Ambu, Stefano Babini, Roberto Baldazzini, Cristian Baldi, Luca Bertelé, Massimo Bonfatti, Mirko Bonini, Giuseppe Camuncoli, Adriano Carnevali, Clod, Christian Cornia, Maria Claudia Di Genova, Fabio D'Auria, Fabrizio Dori, Sandro Dossi, Lucio Filippucci, Stefania Fiorillo, Gianfranco Florio, Giuseppe Fontana, Giovanni Freghieri, Caterina Giorgetti, Cristina Giorgilli, Andrea Greppi, Stefano Landini, Danilo Loizedda, Mirella Mariani, Roberto Meli, Giacomo Michelon, Giuseppe Palumbo, Alessandro Poli, Giovanni Rigano, Piero Ruggeri, Luca Usai, Alessandro Vitti, Sonia Zucchini.
Per ulteriori informazioni:
• Davide Barzi dbarzi@libero.it
• ComixComunity, www.comixcomunity.cominfocomix@comixcomunity.com – 393 3685794
• WOW Spazio Fumetto, viale Campania 12 - 20133 Milano - Tel. Reception +39 02.495.247.44 - Tel. Ufficio stampa +39 349.54.22.273 - info@museowow.it
• Fumetteria, via Vignola, 153 41100 Pozza di Maranello (MO) Tel./Fax: 0536/946626 - fumetteria.com
• Alessandro Srl - Via del Borgo S. Pietro 138ab/140abc - 40126 Bologna Fax 051 25.12.78 - store@alessandrodistribuzioni.it

In Caso di maltempo la manifestazione si terrà presso la Palestra Valli, via Simone Martini 60, Modena.
http://www.comixcomunity.com/www.comixcomunity.com
http://www.postcardcult.com/articolo.asp?id=4452&sezione=11


Nota : nelle foto i mattoni disegnati da Marilena Nardi.

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AL BONVI PARKEN IL COMICS E' IN GALLERIA

Grande mostra il 23 e il 24 giugno al Bonvi Parken sul fumetto d'autore a cura della GALLERIA D406 di Modena. Tra gli artisti partecipanti anche MICHELANGELO SETOLA presentato da Luca Boschi DOMENICA 24 giugno alle 11.30.
Un occasione unica per ammirare tavole originali di Andrea Bruno (dal volume “Brodo di niente”, ed. Canicola), Marino Neri (da “La coda del lupo”, ed. Canicola), Giacomo Nanni (da “Cronachette”, ed. Coconino), Michelangelo Setola (“L'albero delle scimmie”, ed. Canicola) e Francesca Ghermandi (“Pronto Soccorso e Beauty Case” ed. Orecchio Acerbo, e “Un'estate a Tombstone”, ed.Comix) e Denis Riva. Fra gli stranieri saranno esposte opere di Anke Feuchtenberger e Danijel Zezelij.
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PASOLINI, POESIA IN FORMA DI FUMETTO


Nella cornice verde del Bonvi Parken di Modena, domenica 24 giugno alle 19 il disegnatore Gianluca Maconi dialoga con Andrea Plazzi sulle pagine de IL DELITTO PASOLINI (ed. Becco Giallo).





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AL BONVI PARKEN CON LA CODA DEL LUPO
Domenica 24 giugno alle 11, Luca Boschi presenta
 LA CODA DEL LUPO (ed. Canicola),
 assieme al giovane e già affermato autore Marino Neri.







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DIABOLIK, CINQUANT'ANNI AL BONVI PARKEN !
Nick Carter che festeggia Diabolik? Certo, e anche viceversa! Può succedere solo al Bonvi Parken. leggi qui...






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STEFANO DISEGNI AL BONVI PARKEN !
Il disegnatore satirico Stefano Disegni sarà protagonista al Bonvi Parken sabato 23 giugno di un ricco calendario di appuntamenti.
Dalle 16 alle 18 tra gli autori di Comix col Tac o Tac (fumetto collettivo lungo 10 metri) e, alle 18,30 col critico LUCA BOSCHI in occasione della presentazione dei suoi ultimi libri: INDEMONIATO, con prefazione di Marco Travaglio, e DUE RUOTE E UNA SELLA! con prefazione di Maurizio Crozza (ed. Baldini e Castoldi Dalai), nonché ROBA DA FOTOROMANZI (ed. ChiareLettere) uscito oggi!



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Tutto questo sopra e tante altre iniziative  dell' intero programma di
Ebbene Sì!..Fumetti a Bonvi Parken QUI
Bonvi Parken
Luca Boschi
Luca Boschi
Luca Boschi
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Ti può interessare anche:

SABATO E DOMENICA: UN ANNO DI BONVI PARKEN CANICOLA: MICHELANGELO SETOLA E MARINO NERI (prima parte)
 CANICOLA, MICHELANGELO SETOLA E ALTRO, AL BONVI PARKEN (seconda parte)

Bonvi Parken a Modena, il primo parken a fumetti!
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Calcio Europei 2012 : Germania - Grecia

Germania Grecia : 4/2
Le vignette con tante allusioni alle situazioni politiche ed economiche:


EUROPEAN CHAMPIONSHIP
Gianfranco Uber
22/06/2012 - GDANSK Germany / Greece,
20.45 coin toss. To whom the ball?
GERMANIA/GRECIA - ORE 20,45 lancio della monetina: a chi la palla?
22 Jun 2012
Cartoon Movement
Dave Brown -The Indipendent

In this cartoon from The Independent, Dave Brown uses the myth of Sisyphus to comment on the Greek football team's 4-2 defeat by Germany in the Euro 2012 Football Championship.
In Greek mythology Sisyphus was a king punished by being compelled to roll an immense boulder up a hill, only to watch it roll back down, and to repeat this action forever.
The cartoon, which is based on a painting by the nineteenth-century English artist Edward Burne-Jones, depicts Sisyphus as a Greek (note the Greek flag used as a loincloth). The boulder resembles a football, and German Chancellor Angela Merkel can be seen painting the black spots on it.


Germany- --Greece
By Arend Van Dam
politicalcartoons.com - 6/22/2012


David Rowe

 
Tiziano Riverso

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Curiosità:


International Philosophy
Germany vs. Greece
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Il sito Ufficiale UEFA

venerdì 22 giugno 2012

Caso Aldrovandi, confermata la condanna.

Caso Aldrovandi, la Cassazione conferma le condanne ai poliziotti: 3 anni e 6 mesi
Lo studente 18enne venne pestato a morte la sera del 25 settembre del 2005


3,5 anni
 Gava

"È un'aria di giustizia che vorrei si respirasse in tutti i tribunali del Paese, penso soprattutto a quelli che devono decidere dei casi di Stefano Cucchi, Giuseppe Uva e Michele Ferulli", così Lino, papà di Federico Aldrovandi, il ragazzo scomparso a Ferrara nel 2005 a 18 anni dopo essere stato fermato da un gruppo di agenti. Federico è morto per un arresto cardiaco a seguito del pestaggio da parte dei poliziotti.
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2012/06/21/news/aldrovandi_sentenza_cassazione-37630821/?ref=HREC2-7