domenica 13 marzo 2011

◘ Libia Gheddafi, FLI, ecc. (due settimane in vignette 21 febbraio - 7 marzo)

Due settimane all'insegna di Gheddafi...
travolto dai nuovi mezzi di comunicazione ha urlato sparato bombardato ...
una strage...



ATTENDIAMO

Sembra inevitabile, la maggiore circolazione delle informazioni indotta dalle nuove tecnologie sembra inarrestabile e con questa la progressiva caduta dei regimi anti democratici costretti più o meno velocemente a levare le tende. Altro che bombardieri !

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L' aviazione libica bombarda i manifestanti
Marilena Nardi http://www.marilenanardi.it/


Giannelli http://www.corriere.it/


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Il fatto della settimana
Silvio  spara a zero contro la scuola ...
e dice che dobbiamo fare riferimento solo alla famiglia ... è carnevale


Roberto Mangosi www.enteroclisma.com

un cuore di panni

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhd7_ImaQfICRBHjgHgQbNEUXUMyc4Dt9-ShGPwp2ZJHjJW274AxRs5Iy2gNILxqHrluLV3ij_B0I3Kvk6c5ifrP-MhHn_OridO4QQ8S1Erc39iDRMvVIVe-a2NjltYKjzxokI5iMwYKFQ/s500/carnevale.JPG 
Carnevale
fabiomagnasciutti
 
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Opposizione

VAURO Le vignette di Vauro



Il ministro della Difesa tedesco si dimette per la tesi di dottorato copiata.
In Italia invece il senatore PD Tedesco....
Etichette: Dimissioni ministro difesa tedesco, Senatore PD Tedesco



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Economia


Giannelli http://www.corriere.it/



GLI UNTI DAL SIGNORE


Berlusconi non rinnega la sua predilezione per la vita gaudente, spensierata e ottimistica. Anzi, dice, sono sicuro, sotto questo aspetto, di poter fare molti proseliti. 

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Etichette: berlusconi, bunga bunga, classe politica, politica

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Esteri

 
MA QUANTO CI COSTERA' ?

Bene si presta il vecchio spot pubblicitario a rappresentare la difficile situazione in cui ci troviamo in seguito al sollevamento popolare in Libia ed alla violenta reazione di Gheddafi.
Se fosse vero amore o meno poco importa è certo che la separazione rischia di essere traumatica.

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http://virus.unita.it/polopoly_fs/1.274465.1298836884!/image/1739998019.jpg_gen/derivatives/landscape_638/1739998019.jpg
Maramotti - Virus.unita.it


Origone - L'Asino



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FLI


GATTO SILVESTRO


Nella  crisi in del FLI sicuramente pesano i "pentimenti" di molti deputati e senatori, ma appare più grave il dissenso interno con coloro che avrebbero voluto un Fini alla guida del nuovo partito non più costretto nella gabbia dorata della Presidenza della Camera.
Però, come dice Titti   "...uno il coraggio non se lo può mica dare", o era don Abbondio?


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PAURA DI VOLARE

Sciolto di fatto il Gruppo Parlamentare del FLI al Senato. Altri tre senatori ex finiani lasciano il gruppo parlamentare del FLI al Senato determinandone, di fatto, lo scioglimento.

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Giustizia

Portos http://www.portoscomic.com/


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Due quadretti di Brulliotoi


ALTRI QUADRUPEDI

STUDI INCOMPLETI
Sulla scuola pubblica italiana il Premier si esprime in termini assai negativi.
Preoccupazione strisciante (!) tra molti rettili, specie tra i caimani …

Tullio Boi http://www.brulliotoi.it/

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Dal mondo bavoso

Valloni e villani

giors e gugu STRISCE BAVOSE

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Al cinema



Oskar
Paride Puglia
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Accade in TV


ITALIAN GALERY: Arrivano i contrappesi in RAI
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Etichette: Ferrara, Floris, Masi, Prima serata RAI, Sa



Umberto Romaniello

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In Edicola

La Vucciria vs. Gheddafi! Una lotta impari a colpi di satira - da una parte - e missili terra-terra dall'altra. Ma che alla fine vinceremo noi. Perché una risata lo seppellirà. O, quanto meno, vi farà vedere quanto è stronzo quello lì,,, Il numero 35: per stomaci forti!


Le donne al tempo di Silvio B., "Via Olgettina" il primo fotoromanzo che vi svela la verità, tutta la verità, tutt'altro che la verità sul bunga-bunga e, infine, un'inedita lettera di Ruby a Don Tano. E se tutto questo non vi basta, potete sempre comprare una copia di Libero. Fa ridere lo stesso... Il n. 36: vietato ai maschi!
la VUCCIRIA da sfogliare (cliccare please)
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Due pillole di PV


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 Bomba H(2O)
...perchè l'approvigionamento di nuovi combustibili alternativi al petrolio e la gestione dell'acqua potabile, saranno le due grandi minacce di questo secolo!
Il Pianeta Terra è ormai alla frutta e l'Umanità ...quasi al dessert!
Pietro Vanessi - Una Vignetta di PV
http://www.unavignettadipv.it/public/blog/upload/Scarsa%20Memoria%20Low.jpg
Scarsa memoria
Pietro Vanessi - Una Vignetta di PV

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QUI le altre del giorno di ... a gentile richiesta.


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Gli speciali tematici delle due settimane:

sabato 12 marzo 2011

I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 6 marzo 2011

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I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 6 marzo
appendice alla settimana in vignette: 28 febbraio - 7 marzo 2011

Luigi De Magistris ( Napoli)

   Ormai il centrosinistra italiano si è trasformato in una deliziosa commedia:
 Coalizione da Tiffany. 
Di buono c’è che, seguendo con attenzione la trama, non ci si annoia mai: potrebbe diventare il cinepanettone del 2012, dal titolo Natale all’opposizione. 
Dopo le primarie di Napoli, vinte da “Cozzolino concentrato” con un sistema elettorale alla Ciccio Formaggio, l’Italia dei Valori, senza consultare gli alleati, ha deciso di candidare come erede della dimissionaria Iervolino l’ex magistrato Luigi De Magistris. 
Cercando di smorzare le inevitabili polemiche, il commissario provinciale del Pd Andrea Orlando ha dichiarato: “Scegliamo un profilo alto e terzo”: esplicito il riferimento a Piero Fassino, che alto è alto e, in quanto all’essere terzo, all’interno del suo Partito è anche quarto, quinto e, se vogliamo sesto tra i leader. Diventare contemporaneamente sindaco di Torino e di Napoli é, però, un esperimento finora mai tentato nel nostro Paese. Il fronte politico antiberlusconiano ha dimostrato ancora una volta la sua straordinaria vocazione alle divisioni interne e all’autolesionismo, assumendo di nuovo posizioni inattese e scandalose: si tratta probabilmente delle famose “opposizioni del Kamasutra”.

 ALBERTO DA GIUSSANO
  Il sonno della Regione genera mostri: la Lega ha barattato il 17 marzo, controversa festa dell’Unità nazionale, con una ricorrenza autenticamente padana, il 29 maggio, 
anniversario della gloriosa battaglia di Legnano. 
In alternativa, il ministro Calderoli aveva proposto il 16 febbraio, giorno in cui nel 1226 è nata la cotoletta alla milanese, mentre Borghezio avrebbe preferito l’8 dicembre, compleanno di Mario Giubertoni, indimenticabile difensore centrale dell’Inter. 
Alla fine, però, dopo un ampio dibattito interno durato parecchie settimane, ha prevalso l’eroico
 Alberto da Giussano e la commemorazione della batosta all’invasore germanico.
Davvero commoventi sono state le parole del capogruppo leghista Stefano Galli: 
“Siamo orgogliosi di celebrare la sconfitta del Barbarossa, 
anche se a me stava sui coglioni anche quel Vecchioni lì! 
Ma l’anno prossimo state pur sicuri che facciamo vincere il nostro Van de Sfroos…”. 
Si tratta comunque di un’ottima notizia per l’intero Paese: il 29 maggio, infatti, tutti gli aderenti alla Lega si asterranno dal lavoro, compresi i parlamentari e i ministri del Carroccio. Come si dice per il Santo Natale, “dovrebbe essere il 29 maggio tutto l’anno…”.


 ALESSIO BUTTI
   Quando Butti fa la bozza, poi, purtroppo, non apre la finestra (gran brutta abitudine).
E’ successo anche stavolta: il senatore del Pdl ha presentato una bozza alla Commissione di Vigilanza Rai. Si tratta di un bel manufatto riguardante il pluralismo dell’informazione,
secondo il quale i programmi di approfondimento dovranno essere condotti a turno da presentatori provenienti da aree culturali diverse: se da una parte c’è Floris, ad esempio, dall’altra, alla luce dei festini che caratterizzano ormai il background del centrodestra, dovrebbe esserci Defloris. 
E’ una questione di equilibrio e d’imparzialità, niente di più. 
Bravo Butti, bravo davvero, ha avuto un’idea preziosa, che ci ricorda molto da vicino la vecchia pubblicità del Dash: due informazioni faziose in cambio di una sola attendibile. 
Soltanto che, a differenza del detersivo, in questo caso l’utente non può rifiutare il cambio.
Il futuro dei nostri media, dei nostri telegiornali e giornali radio si baserà, quindi, sulla politica delle cosiddette terga alterne: una volta le darà via un giornalista di sinistra, la volta dopo uno di destra. L’unica eccezione sarà il bivalente Bruno Vespa, che è abituato a circolare sia con il centrodestra che con il centrosinistra, grazie all’impianto GPL (Gran Paraculo Legalizzato).


SILVIO BERLUSCONI
Se “Il discorso del Re” ha vinto quattro premi Oscar a Hollywood, i discorsi di Silvio non meritano neanche la Vongola d’Argento a Terracina. Questa settimana è stata caratterizzata da una serie di dichiarazioni di Berlusconi che, soltanto la metà, avrebbero causato l’impalamento pubblico dei Premier di tutta Europa. Prima il Presidente del Consiglio ha attaccato la scuola pubblica e giustamente: come tutti i luoghi pieni di minorenni, potrebbe creargli grossi problemi; poi, parlando presso l’Unione del Commercio di Milano prima della partita contro il Napoli, ha detto “ci vediamo il Milan per battere il Sud”, come se tra munnezza e abbandono non lo avesse già mazzolato abbastanza; infine, polemizzando con il Quirinale, lo ha accusato di essere troppo puntiglioso sui provvedimenti presi dal Governo e di intervenire su tutto, il che impedisce alla maggioranza alcune innovazioni capaci di sveltire l’iter legislativo, quali lo scrivere le leggi stesse con la matita sulla carta del pane e specificare in calce su alcune normative: “Serve al Premier, non rompete i coglioni”. 
Speriamo non se la prenda anche con l’angelus domenicale del Papa. 
In effetti, non contiene mai riferimenti alla gnocca.


Tratti da Il Misfatto  Inserto di satira e maldicenze
de Il Fatto Quotidiano  http://www.ilmisfatto.it/

Disegni di Disegni di Portos
e
               Testi satirici di Marco Presta.

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Altre vignette della settimana di Portos:

 I RealitiSCIO***********************************


- La fiducia nel premier non è stata intaccata dal bunga bunga
- Anzi l'opinione pubica è tutta con lui!

- Berlusconi si presenterà in aula ma solo il lunedì
- Giudice naturale il Biscardi?
Gli Italian Galery*******************************


Arrivano i contrappesi in RAI
Etichette: Ferrara, Floris, Masi, Prima serata RAI, Santoro, Sgarbi, Vespa

Il ministro della Difesa tedesco si dimette per la tesi di dottorato copiata.
In Italia invece il senatore PD Tedesco....
Etichette: Dimissioni ministro difesa tedesco, Senatore PD Tedesco


Passata in giudicato
Etichette: condanna, crack Cirio, Cragnotti
by PORTOS Comic strip

venerdì 11 marzo 2011

Ah, che rebus! Cinque secoli di enigmi fra arte e gioco in Italia

Si è appena conclusa a Roma la mostra Ah, che rebus! Cinque secoli di enigmi fra arte e gioco in Italia con la quale l'Istituto Nazionale per la Grafica ha chiuso le celebrazioni del 35° anno della fondazione.
  Curatrici della mostra le dottoresse Antonella Sbrilli e Ada De Pirro con la consulenza di nomi illustri nel panorama enigmistico tra cui Stefano Bartezzaghi e Franco Diotallevi.
Proprio negli ultimi giorni di apertura sono riuscita a visitarla. Cornice stupenda la fontana di Trevi.
Per dare l'idea dell'intreccio di 5 secoli di storia tra arte ed enigmi le due curatrici, Antonella Sbrilli e Ada De Pirro, hanno compiuto scelte precise, orientandosi alla storia del rapporto fra arte e rebus, e selezionando per la mostra opere, in originale o in facsimile, di particolare interesse.
(cliccare sulle immagini per ingrandire)


Il percorso della mostra si apre con l’accostamento di due dipinti: il Ritratto di Lucina Brembate di Lorenzo
Lotto, 1518 circa, e Personaggio in grigio di Osvaldo Licini, 1944. In entrambi, la luna è unita a delle lettere per suggerire un nome (Lucina) o una serie di parole potenziali, in uno scambio fra figure e lettere, fra visibile e leggibile.

 Sotto il particolare della luna con i grafemi CI classico rebus ad incastro.

 
 

Accanto ai rebus veri e propri, la mostra allinea rebus spuri, opere che adottano la cifra del rebus dentro un contesto altro, artistico, e lì spesso il depistaggio sta nell’illudere lo spettatore che il rebus sia risolvibile e invece è solo uno stilema: si allude all’enigma ma non lo si costruisce. Un esempio per tutti: il Personaggio in grigio di Osvaldo Licini, un dipinto del 1944 esposto astutamente davanti al quadro del Lotto, e anche Licini dipinge una mezzaluna che contiene in sé una lettera - la forma è una G - e sul corno della luna-G si erge un omino, ma il rompicapo è irresolubile, perché non esiste. C’è solo «la pura assonanza con la forma del rebus», commenta Antonella Sbrilli, curatrice della mostra con Ada De Pirro.


Più di più di cento opere tra disegni, incisioni, dipinti, libri, riviste, video, propongono un percorso originale nei rapporti fra arte e rebus in Italia.
Il percorso si snoda attraverso i rebus disegnati da Maria Ghezzi Brighenti per “La Settimana Enigmistica”, ripresi dai pittori della Pop Art italiana, le imprese del Rinascimento; i rebus per i ventagli incisi da Stefano Della Bella, e quelli sulle riviste ottocentesche; i rebus politici del Risorgimento e i graffiti metropolitani; passando per il ritratto di Lucina Brembate di Lorenzo Lotto, i Bagni misteriosi di De Chirico, i rebus filmati nei video d'artista, le pagine antiche con sonetti in forma di rebus, le poesie visive che permettono una doppia lettura.
Una selezione di opere di artisti contemporanei infine, mostra in che misura il rebus sia presente in opere che sono da vedere, da leggere e da indovinare.




Stefano Della Bella (1610 - 1664)
Rebus sull'amore, 1647-49,
acquaforte e bulino
Roma, Istituto Nazionale per la Grafica
Soluzione: Ove è Amore è fedeltà – Amor solicito e segreto – dove è Amore è gelosia – Amore è cieco e vede di lontano – Amore passa il guanto e l’acqua li stivali – Amor, Amore tu sei la mia rovina (numero 6 gli ami e edificio diroccato).



Ma cos'e' un rebus? Un piccolo enigma da decifrare, un disegno che nasconde una frase, un passatempo. Un gioco. Eppure questo gioco ha una storia antica che, a ripercorrerla, rivela molte sorprese: nel passato grandi artisti hanno elaborato rebus, da Leonardo da Vinci con le sue cifre figurate (presentate in un video e riprese anche da artisti contemporanei) agli incisori Stefano Della Bella e Giuseppe Maria Mitelli.
Anche gli egiziani li facevano, qualcosa come tremila anni fa, e all’occorrenza se ne servivano. Così il re Namer metteva come firma, forse per far confondere i sudditi, un pesce (nar) e uno scalpello (mer).
Leonardo li chiamava cifre figurate. E ne inventava a iosa. Un colle associato a dei pifferi, nella grafia dell’epoca s’intende (“col” e “piferi”), parlava i “colpi feri”, insomma colpi feroci, forse omicidi, di probabili mischie o battaglie. Malgrado il peso di Leonardo, come denominazione invalse alla fine rebus. Che si vuole attribuire al latino: l’ablativo di res (cosa) per significare un concetto  che può essere espresso tramite delle cose. Etimologia che ad alcuni fa storcere la bocca, perché convinti che la radice si trovi piuttosto tra antichi vocaboli francesi o tedeschi.



Giuseppe Maria Mitelli (1634 – 1718)
Ventaglio per le mosche, 1693,
acquaforte, bulino
Roma, Istituto Nazionale per la Grafica
volume 34 I 23 Fondo Corsini
Fra le chiavi di rebus: Vento-aglio perle mosche; oche gran (o che gran)




Giuseppe Maria Mitelli (1634 – 1718)
O che gran caso, 1686,
acquaforte, bulino
Roma, Istituto Nazionale per la Grafica
volume 34 I 23 Fondo Corsini
Il titolo O che gran caso viene raffigurato da un rebus con le oche, una spiga di grano, le forme di cacio




Attualissimo il rebus di Agostino Carracci qui sotto

Agostino Carracci (1557 - 1602)
Ogni cosa vince l'oro
acquaforte
Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, dal volume 34 H 7 Fondo Corsini
La frase del titolo, che spiega la scena in cui un vecchio compra i favori sessuali di una donna, è espressa in forma di rebus, con oggetti che vanno letti in dialetto bolognese: ognie (unghia) per ogni, cossa (coscia) per cosa, vin, da aggiungere alla C, a L’ e all’oro.







L’Ottocento dei moti popolari, delle costituzioni e del Risorgimento rivive in un drappo del 1846.
In mostra è visibile per la prima volta, restaurato per l’occasione, il grande drappo con un lungo rebus dedicato a Pio IX per l’amnistia concessa nel 1846.




Il drappo papale Drappo con epigrafe-rebus
Esposto durante i festeggiamenti in onore di Pio IX che aveva concesso l’amnistia nel 1846
tempera su mussolina bianca
Roma, Museo Centrale del Risorgimento
Soluzione: Corone a Pio che messa via l’ira poté torre ala prigione o riportare d’estranei paesi ala casa numerose vittime papa vero è scritta su un cartellino che si trovava sul retro del drappo (Spiegazione del Rebus delli 8 7bre 1846)



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un rebus di Tano Festa

Una sorpresa piu' recente e' la presenza delle vignette della celebre rivista 'La Settimana Enigmistica', disegnate dall'illustratrice milanese Maria Ghezzi (la Brighella), nella pittura italiana degli anni Sessanta e Settanta, in particolare nelle opere di Renato Mambor e Tano Festa.
Maria Ghezzi (la Brighella) ne esce finalmente valutata come artista e non semplicemente disegnatrice di rebus.

La vera novità, tuttavia, consiste nella scelta di esporre rebus tout court: le tavole originali di Maria Ghezzi, eseguite a china su cartoncino, sono ora intese come opere d’arte propriamente dette, raffinati lavori di grafica che nascondono un gioco, hanno un valore aggiunto.


Maria Ghezzi, la Brighella, Incantar  i debitori, frase di Beta.
Proprietà La Settimana Enigmistica





Paolo Fai Venerdì, 07 Gennaio 2011
Ah, che rebus! Così si intitola una mostra, assai curiosa, che dallo scorso 17 dicembre 2010 si tiene a Roma, a Palazzo Poli, e che resterà aperta fino al prossimo 8 marzo. Il sottotitolo, "Cinque secoli di enigmi fra arte e gioco in Italia", chiarisce che il rebus non è solo passatempo per enigmisti, ma "uno scherzo d'artisti, un arcano araldico, un divertimento scientifico ('le cifre figurate' elaborate da Leonardo, per esempio)". Così scriveva Maria Giulia Minetti su "La Stampa" dello scorso 21 dicembre. E, poco dopo, si chiedeva: "Ma intanto, scusate, perché questo tipo di gioco tra natura e scrittura, tra mimesi e simbolo si chiama 'rebus', adottando come nome l'ablativo plurale del sostantivo latino 'res' che significa 'cosa'? Sul catalogo bello e dotto della mostra (Mazzotta editore) si occupa della questione Franco Bosio. Tra le spiegazioni proposte: rebus perché si tratta di un discorso fatto con le cose (complemento di mezzo, in latino si rende con l'ablativo), non con le parole [insomma, una variante dei geroglifici, della pittografia - nota mia]; rebus come corruzione del francese 'à rebours', a rovescio, e sarebbe un'allusione ai depistaggi contenuti nelle immagini (Bosio: "Il rebus trasmette il suo messaggio nascosto... attraverso una o più figure che non significano mai quello che rappresentano apparentemente'). A sostenere questa seconda tesi il piemontese 'alla rebusa', alla rovescia appunto".
E' stato risolto il rebus sul rebus dalle parole della Minetti, o qualcuno degli amici del forum ha altre soluzioni?
Cari saluti
Paolo Fai





Le atmosfere metafisiche dei Bagni misteriosi di Giorgio De Chirico dialogano sia con le vignette dei rebus moderni sia con dipinti, video, disegni contemporanei legati all’enigma.

 I “Bagni misteriosi” di Giorgio De Chirico, con le ormai 
classiche atmosfere metafisiche, incuriosiscono il folto ed attento gruppo di visitatori.




 I rebus dell’Ottocento, con le loro lettere animate, sono accostati agli esperimenti futuristi, come nel disegno Marinetti ferito dei fratelli Cangiullo.




Il meccanismo del rebus è presente in molti titoli di opere contemporanee e spesso il gioco avviene fra titolo, opera, materia e tecnica. E ancora, il rebus è lo spunto di poesie, come quelle di Edoardo Sanguineti interpretate in alcune opere grafiche presenti in mostra. Si ritrova nei video come tecnica di narrazione, nei graffiti sui muri, come esca che attira lo spettatore.

Ma è anche enigmistica

 


Senza dimenticare che il rebus è enigmistica, approdato e celebrato da decenni in una rivista settimanale specializzata, che vanta di aver subìto oltre cinquecento tentativi di imitazione. Quella “Settimana enigmistica”, con le vignette della disegnatrice milanesi Maria Ghezzi (in arte Brighella), riprese appunto sulle tele di artisti affermati negli anni Sessanta e Settanta.
Maria Ghezzi
Pianta di Vienna
china su cartoncino
autore della frase I. Fiocchi (1987)
proprietà La Settimana Enigmistica

Maria Ghezzi
Una trentina d'anni fa frase di Brighenti (1970)

Pignotti, Ex libris, 1971



“Cercando di te in un vecchio caffè ,ho visto uno specchio e dentro ho visto il mare e dentro al mare una piccola barca per me… Ah che Rebus!”

Le parole di questa canzone di Paolo Conte ha dato il nome alla mostra “Ah che rebus!”, a Palazzo Poli.

E Paolo Conte non si è limitato ad ispirare il titolo della rassegna ma ha dato anche lui il suo valido contributo: un rebus inedito.


Paolo Conte
Rebus (nome storico: 8 - 2 - 4), 2010,
stampa digitale e pennarello nero su carta
collezione privata
Le carte da gioco contrassegnate dalla lettera A (tutti re e assi) fanno un full degno di complimenti; dunque, seguendo l’indicazione del diagramma: Fan full A da lodi, seconda lettura Fanfulla da Lodi










La solitudine degli enigmisti

La cornice della mostra è davvero suggestiva, palazzo Poli e la fontana di Trevi sono tutt'uno ma io non ero emozionato per questo bensì per avere una guida unica, il vulcanico Tiberino, collezionista ed espertissimo in materia e mi sono reso conto che senza la sua passione e le sue competenze non avrei compreso pienamente ciò che i curatori hanno voluto trasmetterci ovvero nobilitare l'enigmistica che benchè sia presente da secoli nella letteratura la pittura l'araldica la grafica la linguistica l'editoria ecc. ecc. è da sempre relegata ad un'utenza di nicchia quasi senza dignità.
Naturalmente i curatori con chi conosce l'enigmistica hanno sfondato delle porte aperte ma per gli altri è stato uno stupirsi ad ogni passo, ma non voglio parlare di questo, c'è un fantastico catalogo più che esaustivo e ci sono bravi scrittori che lo hanno già fatto ma voglio parlare della solitudine degli amanti dell'arcano mondo della sfinge, noi che giochiamo con le parole e le figure, gli enigmisti.
Ci siamo da secoli e nessuno ci ha mai filati se non noi stessi, ci siamo pubblicati a nostre spese e non ci abbiamo fatto il becco di un quattrino, ci incaponiamo con un bisenso o un rebus e quando ne veniamo a capo lo facciamo vedere orgogliosi alle persone che ci circondano e loro ci guardano come se fossimo dei mentecatti.
Già, è così che ci hanno guardati per secoli, dei mentecatti chiusi dei loro studi aspettando la rara e preziosa corrispondenza dei nostri simili, riuniti in sparuti gruppetti per far nascere delle dispense che quasi ci leggevamo da soli. Tiberino mi ha detto che è regola che gli enigmisti si diano subito del tu malgrado il ceto, e ti credo!!, è stato così difficile incontrarsi che non si può perdere tempo in convenevoli e poi l'affinità elettiva è troppo forte, l'avere finalmente persone con le quali comunicare quasi inebriante.
Poi è arrivato il Web e tutto è cambiato, se supporta una rivoluzione vuoi che non riesca a farci incontrare tra di noi?..e qui un fiorire di forum e di occasioni di incontri sia virtuali che reali e l'immediatezza delle comunicazioni che ci hanno tolto dalle polverose enciclopedie e dizionari.
Ora non ci sentiamo più soli, questa mostra ci ha dato anche la consapevolezza che la nostra passione è una forma di Arte, io poi ho incontrato Tiberino, so che deve mangiare pochi dolci ma ne è ghiotto e che non mangia carne e pesce, quindi al raduno di Marina di Massa dovrei cercare di sedermi vicino a lui così gli frego tutto quello che non mangia in cambio della mia torta.
Datemi ascolto, se siete enigmisti partecipate a più simposi e raduni che potete, non essere più soli è bellissimo
STEP  -  Sergio Zanini 


http://www.coniglioviola.com/wp-content/uploads/abo.jpg
REBUS Coniglio Viola 
(Frase: 3,8,10,7,1,10,3,6,8,2,8,7,1,8,8,3,3,7,2,5)
rebus in video

l rebus – che già aveva affascinato molti pittori del passato, da Leonardo a Carracci, da Lorenzo Lotto a Dosso Dossi – fa capolino con una certa frequenza anche nell’arte contemporanea.


Tra le opere esposte, mi sembra significativa questa di Lino Fois, intitolata Rebus, che - a parer mio - è la prova che Arte ed Arte Enigmistica sono separate da una sottile ma ben definita linea.- Azimut



 Tano Festa,artista romano, realizza opere fondate sui rebus che per la Settimana Enigmistica disegna la leggendaria Maria Ghezzi, dando vita a una serie di smalti su tela emulsionata intitolata, appunto, Rebus. 


Tano Festa, Susan tu sei Romano e io sono una tigre, smalti su tela emulsionata, 1979. Dal rebus di Madalca illustrato da Maria Ghezzi (La Settimana Enigmistica, 1966). Soluzione: E’ su Marte S tigre CI = Esumar testi greci.
Per gentile concessione
de La Settimana Enigmistica – Copyright riservato

Renato Mambor, che nel 1964 “si avvicina ai rebus pubblicati sulla Settimana Enigmistica. Il segno che in essi delimita le cose appare all’artista carico di un’oggettività tanto cercata, quasi ‘un equivalente del nome’ delle cose stesse. Egli ritaglia dalle riviste i riquadri, li fotografa ingrandendo alcuni dettagli, allestisce dittici con le foto dei rebus che più lo colpiscono per un misto di familiarità e straniamento.
Le singole vignette originali sono oggetto di uno studio divertito, come se Mambor mettesse le mani su un album dell’infanzia. Interviene colorando pareti di stanze, cancellando volti, grafemi e intere parti di paesaggio, con l’effetto di isolare le figure nei loro contorni, che poi preleva, ingrandite, per i suoi quadri”. Al pittore non interessa il rebus come gioco enigmistico, basato sulla doppia lettura da cui scaturisce una frase risolutiva. “Ciò che lo ispira – rilevano Sbrilli e De Pirro – è l’immagine pura, lineare, denotativa, in cui il disegno rappresenta nomi e azioni che costituiscono per lui un vocabolario iconico, da riutilizzare con leggere varianti”.



Renato Mambor, Abbracciare, smalto su cartone, 1965-66. L’opera attinge al rebus di Piero Bartezzaghi illustrato da Maria Ghezzi e pubblicato su La Settimana Enigmistica nel 1952 (soluzione: B ambo le mani; E rose = Bambole manierose)
Per gentile concessione
de La Settimana Enigmistica –
Copyright riservato





la locandina della mostra

i link:

Palazzo Poli – Istituto Nazionale per la grafica
Culturaitalia – intervista ad Antonella Sbrilli
http://engrammi.blogspot.com/2010/12/ah-che-rebus.html
http://www.ilgiornaledellarte.com/articoli/2010/12/105889.
http://forum.corriere.it/scioglilingua/07-01-2011/ah-che-rebus-1691623.html
Ah, che rebus! Cinque secoli di enigmi fra arte e gioco in Italia- travelling.travelsearch.it/
Artisti enigmisti
Le regole del gioco permettono infinite partite”



Nota:
 ringrazio la dottoressa Antonella Sbrilli, Franco Diotallevi (tiberino), e la dottoressa Ada Pirro... 
 della bellissima visita guidata !!
Complimenti!!

E' stato un successo più di 7000 visitatori!