domenica 23 giugno 2024

Nilde Iotti: prima donna Presidente della Camera

Prima donna Presidente della Camera 

45 anni fa ...




Nilde Iotti © Mariagrazia Quaranta / Gio


Nilde Iotti: il discorso di insediamento alla Presidenza della Camera,

 tenuto alla Camera dei Deputati il 20 giugno 1979.


Onorevoli colleghi, con emozione profonda vi ringrazio per avermi chiamato col vostro voto e con la vostra fiducia a questo compito così ricco di responsabilità e di prestigio. Voi comprenderete, io credo, la mia emozione. In questo alto incarico mi ha preceduto l’onorevole Pietro Ingrao, che fino a ieri ha diretto i nostri lavori con grande intelligenza e imparzialità, e prima ancora l’onorevole Sandro Pertini, oggi Presidente della Repubblica, a cui va il mio deferente saluto.

Ma in particolare comprenderete la mia emozione per essere la prima donna nella storia d’Italia a ricoprire una delle più alte cariche dello Stato. Io stessa – non ve lo nascondo – vivo quasi in modo emblematico questo momento, avvertendo in esso un significato profondo, che supera la mia persona e investe milioni di donne che attraverso lotte faticose, pazienti e tenaci si sono aperte la strada verso la loro emancipazione. Essere stata una di loro e aver speso tanta parte del mio impegno di lavoro per il loro riscatto, per l’affermazione di una loro pari responsabilità sociale e umana, costituisce e costituirà sempre un motivo di orgoglio della mia vita.

Il momento che attraversiamo è drammatico e difficile, ne siamo tutti consapevoli. Il terrorismo continua nella sua opera nefasta e delittuosa. Pochi giorni fa a Roma si è tentata ancora una volta “la strage” su pacifici lavoratori riuniti in una loro sede, nell’espressione del primo e più alto diritto democratico e costituzionale, quello della libertà di associazione e di espressione. Questa nostra stessa Assemblea ha dovuto ricorrere a misure di sicurezza, senza alcun dubbio necessarie. Ma guai a noi, onorevoli colleghi, se non avvertissimo con tutta la nostra forza e con tutto il nostro senso di responsabilità che le assemblee parlamentari esprimono al più alto grado la sovranità popolare. Non possono perciò, per la loro stessa natura, divenire un fortilizio, ma devono continuare a essere, anzi essere sempre di più, assemblee aperte al nostro popolo, alla grande forza di democrazia e di unità che lo anima. Lo provano ogni giorno la risposta puntuale alle provocazioni del terrorismo e le stesse elezioni. A questa forza dobbiamo ricondurci in ogni momento della nostra azione, sicuri che essa non verrà mai meno, che anzi essa costituisce la base prima di un possibile successo. In questo spirito va il nostro saluto e augurio alla magistratura, alle forze dell’ordine e alle forze armate, così duramente impegnate nella difesa della democrazia e della libertà.

Su tutti noi, onorevoli colleghi, incombe un compito arduo. Ognuno di noi ha avvertito – io credo – negli anni appena trascorsi, malgrado la mole sempre più ingente di lavoro svolto e l’abnegazione dei parlamentari, la difficoltà per le assemblee di vivere e operare col Paese, per rispondere ai mille e drammatici problemi dell’economia e dei lavoratori, nelle fabbriche e nelle campagne, dei giovani, delle donne, della pubblica amministrazione, della scuola, della magistratura, delle forze armate e delle forze dell’ordine, dei pensionati. Cioè a quel complesso ed intricato processo di democrazia e di liberazione, che è segno del nostro tempo e che accompagna l’avanzare dei lavoratori alla direzione dello Stato. Il Parlamento, questo altissimo strumento di democrazia, non può e non deve essere superato dai tempi. Esso, al contrario, deve riuscire a guidare questo processo. Non già nel senso di confondere le diverse funzioni degli organi istituzionali dello Stato – ché nessuno più di me, per il mio stesso lontano passato, è convinto che tali diverse funzioni sono presidio di democrazia –, ma nel senso che il Parlamento diventi iniziativa, stimolo, confronto e incontro delle volontà politiche del paese e assolva in questo modo la sua altissima funzione di guida. Fare questo con rigore, con dedizione, con probità significa attuare la Costituzione repubblicana, renderla operante ispiratrice della vita del Paese.

Onorevoli colleghi, nelle settimane immediatamente trascorse sono avvenuti due fatti di importanza eccezionale: l’elezione a suffragio universale e diretto del Parlamento europeo e la firma dell’accordo “Salt II” fra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica. Mentre ribadisco l’impegno della nostra Assemblea per una politica di distensione e di pace, consentitemi di collegare per un momento i due avvenimenti, nel senso cioè che le elezioni del Parlamento europeo (che ci pongono anche delicati problemi di coordinamento) costituiscono un passo qualitativo verso la costruzione di una Europa unita, capace di contare nel mondo per una politica di disarmo, di pacifica coesistenza e di pace.

Infine sento di dover sottolineare di fronte a voi, onorevoli colleghi di tutte le parti, il mio impegno a presiedere i nostri lavori con la più assoluta imparzialità, nella rigorosa applicazione del regolamento in ogni sua parte, per la tutela in primo luogo dei diritti delle minoranze, ma anche per la tutela del diritto-dovere della maggioranza di legiferare. Mi pare inoltre opportuno proseguire l’opera, avviata dal mio predecessore onorevole Ingrao, di aggiornare il regolamento alle nuove e mutate esigenze di funzionalità del Parlamento.

Da questo alto seggio invio il mio saluto al Presidente del Senato e al Presidente della Corte costituzionale e a voi, colleghi della stampa e della televisione, che seguite i nostri lavori, chiedendovi di collaborare con noi, attraverso l’informazione e la critica, a far vivere nel popolo i lavori di questa Assemblea, nell’interesse comune della democrazia e del Paese. So infine di poter contare sull’aiuto intelligente ed essenziale che ci verrà da tutto il personale della Camera, dal Segretario generale dottor Longi, da tutti i funzionari, da tutti i dipendenti. A voi, onorevoli colleghi di tutte le parti, buon lavoro. Mi auguro di poter contare sulla vostra personale collaborazione nel difficile compito di dirigere questa Assemblea, nell’interesse del popolo, della democrazia e dell’Italia (Vivissimi, prolungati applausi).


Scritto da

Nilde Iotti

Fu la prima donna ad essere eletta Presidente della Camera, al primo scrutinio il 20 giugno 1979, succedendo a Pietro Ingrao. Sarà riconfermata in quel ruolo per tre volte, ricoprendolo fino al 1992, per ben 13 anni, un primato nella storia d’Italia. Nata nel 1920, laureata in Lettere alla Cattolica di Milano e insegnante, entrò nel PCI nel 1943 e partecipò alla Resistenza. Nel 1946 venne eletta all’Assemblea Costituente e fece parte della “Commissione dei 75” che lavorò alla bozza della Costituzione e nel 1948 entrò alla Camera dei Deputati, dove resterà ininterrottamente fino al 1999. Largamente stimata e apprezzata, ricoprì molti incarichi di rilievo e fu presa in considerazione sia per la Presidenza del Consiglio che per quella della Repubblica. Fu certamente una delle donne più importanti della storia repubblicana.


Nilde Iotti © Arcangelo Carrera 


venerdì 14 giugno 2024

Berlinguer

 

Al grande Berlinguer

GIO / Mariagrazia Quaranta



questi ritratti li pubblico nel giorno della nascita, nella pagina qui sotto

ma oggi, quarant'anni fa, si chiusero i suoi occhi

avevo 18 anni, l'Unità in tasca e lacrime negli occhi, come in altri tre milioni di occhi intorno a me a piazza san Giovanni, due giorni dopo

Fabio Magnasciutti


L’11 giugno 1984, muore a Padova, a sessantadue anni, il segretario generale del Partito Comunista Italiano. Enrico Berlinguer era stato colpito da emorragia cerebrale durante un comizio il 7 giugno.

Carrera Arcangelo


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Berlinguer. Nei disegni di ieri e di oggi di 50 vignettisti.
Il video fa parte della mostra “I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer”,  a Bologna al Museo Civico Archeologico dal 11 giugno al  25 agosto 2024, a cura della Fondazione Duemila:
https://fondazioneduemila.org/2022/17...

Dall’11 giugno al 25 agosto arriva a Bologna, nelle sale del Museo Civico Archeologico, la mostra “I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer”, l’esposizione multimediale nata per celebrare la figura di Enrico Berlinguer, in occasione del centenario della nascita.

Enrico Berlinguer è stato uno dei protagonisti della storia politica del Novecento. Segretario del Partito Comunista Italiano dal 1972 al 1984, e prima ancora militante e dirigente del suo partito. Leader di rara caratura morale, radicato nel Paese reale e stimato dai suoi oppositori. Capace di una visione politica moderna e lungimirante ancora attuale, Enrico Berlinguer è vivo nella memoria collettiva delle generazioni che lo hanno conosciuto e amato e in quelle successive che, pur non avendo vissuto la sua epoca, lo considerano ugualmente un simbolo.

La mostra è promossa da Fondazione Duemila, Centro Studi e Ricerche Renato Zangheri e l’Associazione Enrico Berlinguer, in collaborazione con il Museo Civico Archeologico di Bologna e la Fondazione Gramsci. Con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Museo Civico Archeologico di Bologna.

I LUOGHI E LE PAROLE DI ENRICO BERLINGUER

11/06/2024 – 25/06/2024 | Apertura al pubblico dal 12 giugno
Museo Civico Archeologico – via dell’Archiginnasio, 2 Bologna
Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 19 – chiuso il martedì

INGRESSO GRATUITO

Info: https://mostra.enricoberlinguer.org/


L’11 giugno 1984 moriva nell’ospedale di Padova Enrico Berlinguer, segretario del Partito comunista italiano dal 1970. Berlinguer era stato colpito da un’emorragia cerebrale quattro giorni prima, l’8 giugno, durante un comizio a Padova.

Schivo e timido, Berlinguer è stato un leader molto amato. Sotto la sua guida il Pci riuscì a conquistare il 34,4 per cento dei voti, nelle elezioni del 1976, il massimo mai raggiunto in Italia dai comunisti. Al suo funerale in piazza san Giovanni a Roma partecipò un milione di persone, tra cui i leader dei partiti comunisti di tutto il mondo.

Nato a Sassari il 25 maggio del 1922, Berlinguer entrò nel Pci nel 1943, quando il partito era in clandestinità, nel 1944 partecipò alla rivolta dei forni di Sassari e per questo episodio finì in carcere. Nel 1948, a 26 anni, entrò nella direzione del Pci.

Nel 1972 diventò segretario del Pci. Dal 1973 al 1979 Berlinguer cercò di creare i presupposti di un governo con la Democrazia cristiana, convinto che le forze comuniste e socialiste potessero allearsi con quelle cristiane e democratiche per riformare il paese. Anche per questo motivo fu molto criticato dalla sinistra extraparlamentare e dal movimento studentesco.

Nel 1977 a Mosca Berlinguer pronunciò un discorso storico, per il 60° anniversario della rivoluzione d’ottobre, che viene ricordato come lo “strappo” dall’Unione sovietica. “L’esperienza compiuta”, disse Berlinguer, “ci ha portato alla conclusione che la democrazia è oggi non soltanto il terreno su cui l’avversario di classe è costretto a retrocedere, ma anche il valore storicamente universale sul quale fondare una società socialista”. Anni dopo Michail Gorbačëv, che era presente al discorso di Berlinguer, disse che le parole del leader italiano l’avevano molto colpito.

Nel 1981, in un’intervista con Eugenio Scalfari, Berlinguer accusò la classe politica italiana di corruzione, sollevando la cosiddetta questione morale.  

venerdì 7 giugno 2024

Claudia Sheinbaum sarà il prossimo presidente del Messico

La neo-presidente è la prima donna a ricoprire l'incarico in un paese del Nord America, e ha una storia di grande impegno sul fronte climatico


Dear Raffaella

I hope you are well.

I am attaching a cartoon about the first woman president in Mexico.

All the best,

Andrea Arroyo






Claudia Sheinbaum sarà il prossimo presidente del Messico 

di Bart van Leeuwen, 

PoliticalCartoons.com 




Amorim

31 maggio 2024

Elezioni messicane

Messico Claudia Sheinbaum Xóchitl Gálvez

https://www.cartoonmovement.com/cartoon/mexican-election



Amorim

3 giugno 2024

Elezioni in Messico

Messico Claudia Sheinbaum Andrés Manuel López Obrador Corte Suprema

https://www.cartoonmovement.com/cartoon/mexico-elections



Kenny Tosh

3 giugno 2024

Celebrazioni in Messico per l'elezione della prima presidente donna, Claudia Sheibaum

Vittoria Elezioni in Messico Presidente eletto da una donna

https://www.cartoonmovement.com/cartoon/celebrations-mexico-country-elects-1st-female-president-claudia-sheibaum



Guffo

4 giugno 2024

Le elezioni del Messico

Primo presidente donna in Messico.

#elezioni2024, Messico, presidente

https://www.cartoonmovement.com/cartoon/mexicos-election


ELECCIONES, CANDIDATOS Y FICHAS 
@El_Universal_Mx
 #Elecciones #Candidatos #violencia #narco
Boligan



DEMOCRACIA MEXICANA 
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 #Democracia #elecciones #partidospoliticos
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EL INDECISO 
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 #Elecciones2024Mx #Voto2024 #indeciso
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SHOW DE TEMPORADA 
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 #EleccionesMéxico2024 #candidatos #democracia
Boligan



DEMOCRACIA SIN HILOS 
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 #DemocraciaEnAccion #EleccionesMéxico #voto #VotoLibre #hilos
Boligan


CONFABULARIO 26/5/24
La transformación de la democracia en México ha sido un proceso lento y arduo: A unos días de la cita en las urnas, proponemos una serie de reflexiones sobre la esencia de nuestro régimen republicano. 
@ConfabularioMx
 
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 #democracia
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-DEMOCRACIA A PRUEBA 
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 #ElecciónPresidencial #EleccionesMéxico #EleccionesMéxico2024 #DemocraciaEnAccion #votaciones2024 #democraciaAprueba #MexicoSinMiedo
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domenica 2 giugno 2024

XIX EDIZIONE DEL FESTIVAL DELL'ECONOMIA DI TRENTO 2024

 



"SORRISI DAL MONDO"

XIX EDIZIONE DEL FESTIVAL DELL'ECONOMIA DI TRENTO 2024

QUO VADIS? I DILEMMI DEL NOSTRO TEMPO




Sajad Rafeei - Iran

1° Premio pubblico / Audience award



Tadeusz Krotos - Polonia

2° Premio pubblico / Audience award



Liu Qiang - Cina

3° Premio pubblico / Audience award



Result of the 19th edition of the Trento Economics Festival in Italy, this edition revolved around the theme the dilemmas of our time, 166 participating artists from over 25 different nations, 220 works selected.

 QUI  Tutti i disegni in mostra 

sabato 1 giugno 2024

Ritratto di Roberto D'Agostino


 ROBERTO D'AGOSTINO

su Robinson di Repubblica

Ritratto di Riccardo Mannelli

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ROBERTO D'AGOSTINO

"Ero un giornalista di costume, non di politica. Ma da Proust a Tom Wolfe, dal D’Annunzio di Cronache romane all’Arbasino di Fratelli d’Italia, non mi sfuggiva come la vera politica, quella realmente in grado di raccontare un paese, fosse quella culturale"


Raccontare Roma, "è un atto di presunzione.

Amare questa città è facile, capirla non solo è impossibile ma inutile".

Roberto D'Agostino, il fondatore di Dagospia, conoscitore di inciuci, retroscena, attovagliamenti di potere, tradimenti sessuali, penna arguta e temuta da decenni, vuota il sacco. Con il suo savoir faire noto, esprime lo spirito romanesco del sordiano 'io so io e voi non siete un cazzo' per raccontare con consapevole scandalosità la Roma magica, che tutto attrae, tutto nasconde, tutto dimentica pronta a ricominciare perchè con 2mila anni di storia cosa vuoi che cambi. Roma Santa e Dannata è il documentario di D'Agostino con Marco Giusti, presentato oggi in anteprima alla Festa del cinema di Roma. Il premio Oscar Paolo Sorrentino "dai racconti voleva farne un film nel 2021, ne abbiamo parlato per anni, era diventata una serie a puntate poi non se ne è fatto più nulla" e figura comunque nei credits come produttore creativo del film poi diretto e fotografato da Daniele Ciprì. E' una produzione The Apartment, società del gruppo Fremantle, e Kavac film con Rai Cinema, in sala con Altre Storie il 6, 7 e 8 novembre.

    Regia a parte, il plot è rimasto lo stesso: il racconto, con nomi e cognomi, della notte romana da fine anni '60 in poi, passando per gli anni '80, un affresco con testimonianze (Carlo Verdone, Enrico Vanzina, Sandra Milo, Massimo Ceccherini e altri) di una scena trasgressiva unica, "capace di attirare e trasformare tutti, fare di Berlusconi un premier, di De Michelis un ballerino, di Renzi uno statista e di Valeria Marini un'attrice". Dago & Giusti, "come Virgilio e Dante, Ric e Gian, Thomas Milian e Bombolo" da un barcone sul Tevere ("lì dove finiva La Grande Bellezza comincia L'altra faccia della vestaglia", ha scherzato D'Agostino) partono a raccontare la notte e soprattutto l'indolenza romana, il menefreghismo come religione, il divertimento sfrenato, "sapendo che - dice all'ANSA D'Agostino - qua tutto passa, tutto rinasce, a Roma si è visto tutto in 2mila anni, figurati se ci si ferma all'ultimo potente di turno". Ma come si fa dopo aver visto di tutto in questi anni a vivere con la Roma di oggi? "Ogni mattina mi sveglio - risponde - e ringrazio di essere a Roma".

    Tra le tantissime storie del film quelle di Vladimir Luxuria che racconta i bei tempi di Mucca Assassina nel ex cinema Mercury a luci rosse di proprietà del Vaticano, le orge al Degrado (con un irresistibile Ceccherini a raccontare le dark room e quella volta che a cena da Vittorio Sgarbi passò la serata a vedere lui impegnato a fare sesso con una brasiliana). E poi ancora il rivoluzionario Living Theatre che nel '68 con i suoi ballerini nudi conquistò "gli studenti fascisti di legge alla Sapienza", e poi Bossi "che proclama Roma ladrona e dopo 3 giorni - racconta D'Agostino - va al Gilda dove c'è una donna nuda con la panna sopra. Il senatore Agnelli che vuole conquistare Marina Ripa di Meana e la trova a letto con altri due, esempi fra i tanti, perchè a Roma scivolano tutti, macchiette per una sera.

    Aspettiamo i barbari da millenni, poi li portiamo Al bolognese con quattro zoccole vicine e diventano stronzi come noi". Roma unica, "New York, Londra hanno le loro stagioni e poi passano, Roma resta con Dio a destra e il demonio a sinistra, il Papa e la Dolce Vita ma non uno contro l'altro ma uniti nella lotta senza ideologia, quella dello sticazzi e del mecojoni, Roma tenera, debole, compassionevole, godereccia in cui vivere è surfare sulle onde, mescolarsi sapendo di arrivare a riva perchè tutto a Roma finisce con una pernacchia".

Fonte: https://www.ansa.it/sito/notizie/speciali/festa-del-cinema-di-roma-/2023/10/27/roberto-dagostino-racconto-roma-viziosa-e-pagana-irresistibile_c338dc11-8cc5-4f31-ba08-26323c80b0e7.html

giovedì 30 maggio 2024

Cartoonist di tutto il mondo denunciano il massacro della popolazione civile di Gaza da parte di Israele.

Marilena Nardi. Italy.



Antonio Antunes - Portogallo

Cartoonist di tutto il mondo denunciano il massacro della popolazione civile di Gaza da parte di Israele.

Di Francisco Punal Suárez


La Corte internazionale di giustizia (ICJ) ha ordinato a Israele di porre immediatamente fine alle operazioni militari nel governatorato di Rafah, dopo che il Sudafrica ha richiesto ulteriori misure provvisorie nella sua causa per genocidio, Heba Morayef, direttrice regionale per il Medio Oriente e il Nord Africa di Amnesty International, ha dichiarato:

“Con questa ordinanza, la Corte Internazionale di Giustizia – il tribunale principale delle Nazioni Unite – ha chiarito molto chiaramente: le autorità israeliane devono fermare completamente le operazioni militari a Rafah, poiché qualsiasi azione militare in corso potrebbe costituire un atto di genocidio. Senza dubbio, l’incursione di terra e il corrispondente massiccio sfollamento forzato che ha causato pongono un nuovo rischio irreparabile per i diritti del popolo palestinese, protetti dalla Convenzione sul genocidio, e minacciano ulteriormente la sua distruzione fisica totale o parziale.

 “La situazione umanitaria è peggiorata in modo esponenziale per la popolazione palestinese, con 35.000 morti, prove crescenti che vengono commessi attacchi illegali contro i civili e con l’ONU che dichiara una carestia derivante da una continua e deplorevole carenza di aiuti umanitari”.

“Nonostante questi eventi, le autorità israeliane hanno portato avanti i loro piani per effettuare un’operazione di terra a Rafah, ignorando i ripetuti avvertimenti sull’impatto catastrofico che avrebbe avuto sulla popolazione civile palestinese.

Fumettisti di tutto il mondo denunciano il massacro che Israele compie quotidianamente a Gaza, e con le loro opere lanciano un appello a fermare questo atto disumano.

La popolazione civile non dovrebbe pagare il prezzo del conflitto. Intere famiglie stanno subendo violenze devastanti a Gaza, per mano di Israele. Occorre porre fine a questa situazione con un cessate il fuoco definitivo.

Agim Sulaj - Albania/Italy




Mahmoud Rifai - Jordan.

Omar Pérez - Galicia.

Luc Descheemaeker - Belgica

Mello - Brazil.

O sekoer - Bélgica.

Thiago Lucas - Brazil.


Mikail Çiftçi - Turkey.

GIO - Italy

Enrico Bertuccioli-Italy.

Stop _ Marilena Nardi.

Fadi Abou Hassan-Norway.



Caricaturistas del mundo denuncian la masacre de la población civil en Gaza por parte de Israel.

Por Francisco Punal Suarez


La Corte Internacional de Justicia (CIJ) ha ordenado  a Israel poner fin de inmediato a las operaciones militares en la gobernación de Rafáh, tras solicitar Sudáfrica medidas provisionales adicionales en su demanda por genocidio, Heba Morayef, directora regional de Amnistía Internacional para Oriente Medio y el Norte de África, ha declarado:

“Con esta orden, la Corte Internacional de Justicia —el principal tribunal de Naciones Unidas— lo ha dejado muy claro: las autoridades israelíes deben detener por completo las operaciones militares en Rafáh, ya que cualquier acción militar en curso podría constituir un acto subyacente de genocidio. Sin lugar a dudas, la incursión terrestre y el correspondiente desplazamiento forzado masivo que ha causado plantean un nuevo riesgo irreparable para los derechos del pueblo palestino, protegidos por la Convención sobre el Genocidio, y amenazan aún más su destrucción física total o parcial.

 “La situación humanitaria ha empeorado exponencialmente para la población palestina, con 35.000 personas muertas, una mayor evidencia de que se están cometiendo ataques ilegales contra civiles y con la ONU declarando una hambruna derivada de una continua y lamentable escasez de ayuda humanitaria”.

“A pesar de estos hechos, las autoridades israelíes han seguido adelante con sus planes de llevar a cabo una operación terrestre en Rafá, ignorando las repetidas advertencias sobre el impacto catastrófico que tendría para la población civil palestina.

Caricaturistas del mundo denuncian la masacre que Israel comete diariamente en Gaza, y con sus obras hacen un llamado a parar este acto inhumano.

La población civil no debe pagar el precio del conflicto. Familias enteras está sufriendo una vilencia devastadora en Gaza, por parte de Israel.  Hay que poner fin a esta situación con un alto al fuego definitivo.


Alfredo Martirena Hernandez- Cuba.



Ameen Alhabarah- Arabia Saudita.





BECS-Argentina.


Gilmar Machado, Brasil.

Los inocentes - Angel Boligán, México.

Izabela Kowalska-Wieczorek_ Poland.


Intelligenza artificiale di Agim Sulaj

 


Intelligenza artificiale 

di Agim Sulaj 

Libertà di espressione di Agim Sulaj

 

Libertà di espressione  
di Agim Sulaj

sabato 25 maggio 2024

Ritratto di Nada

 


NADA

su Robinson di Repubblica

ritratto di Riccardo Mannelli

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Nada: “La mia arte mi salva dal buio”

di Antonio Gnoli

Il successo inaspettato da adolescente, lo stretto legame con la madre, il dolore del lutto e l’effetto della musica. La grande amicizia con Piero Ciampi e la collaborazione con Paolo Conte. La vita in campagna e ora un romanzo

Mi dice che la parola buio le fa pensare al vestito troppo stretto. È una parola che soffoca, aggiunge. A volte mi fa paura, conclude. A Nada Malanima, per tutti Nada, in questo momento gli occhi sorridono. Perché quel buio lo ha allontanato.

https://www.repubblica.it/robinson/2024/01/01/news/nada_la_mia_arte_mi_salva_dal_buio-421779445/

venerdì 24 maggio 2024

Ed Hall 1962-2024

By Bado's blog



Talented artist, editorial cartoonist, designer and teacher Ed Hall lost his battle to cancer last Sunday. 

He bravely battled the disease over the last 8 years, never letting it slow his creativity. 

Ed Hall graduated from The University of Florida with a Master’s degree in Fine Art in 1986.

While in college he did political cartoons and illustrations for The Florida Independent Alligator, UF’s school newspaper.

After college Hall worked for several weekly publications in and around Jacksonville, and finally settled at The Baker County Press in Macclenny (just outside of Jacksonville) where he worked as the weekly cartoonist. 


Over the last 30 years, Hall has won numerous journalism awards, and numerous fine art awards in national and international competitions. 

In 2003, Ed was presented the 53rd Annual Green Eyeshade Award for weekly cartoons by The Society of Professional Journalists. 

Ed has also won the prestigious Florida Press Club Award three times, and for the past three years he was awarded the Sunshine State Award for Editorial Cartooning, also presented by The Society of Professional Journalists.

Ed’s work is published in newspapers across North America and worldwide. 


His cartoons have been featured in USA Today, The Washington Post, The Los Angeles Times, Newsweek, The New York Times and on CNN Headline News. 

Internationally, his work has been published in Le Monde (France), Le Temps (Switzerland) and in Germany’s EuIenspiegel. 


In 2003 he was asked to join Artizans, a Canadian based syndicate. 

Through Artizans, Ed’s cartoons appeared weekly in newspapers across North America.

Ed’s archive at Artizans has over 5,000 cartoons from February 2003 to his latest from this month.

Dozens of those cartoons plus some of his illustrations are viewed in a larger format at his Halltoons site.

Ed has also been a favourite at The Daily Cartoonist, frequently turning up in Mike’s CSotD.

His illustrative and fine art work has also been displayed in galleries and museums across the world. 


Some of Ed’s fine art is available for viewing at Ed Hall Art and on his Facebook page, among the many tributes.

His work is also held in the permanent collection of The St. Augustine Art Association.

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Wes Tyrell, president of the Association of Canadian Cartoonists, remembers his dear friend.


Brother Ed Hall made you want to live in Florida just to be near him and see what the heck he was up to. He inspired so many of us to draw, not just the governments of the day, but nature, the animal kingdom, the human figure, the world around us and certainly the silliness that is everywhere. 

He told me often how he loved being a member of our Canadian Cartoonists Association and felt right at home north of the border. I loved how much he loved saying that. What a dude. RIP

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Scrive Cartooning for Peace

HALL

Ed Hall ha trascorso gli ultimi vent'anni costruendosi la reputazione di fumettista editoriale con mordente. Si è laureato presso l'Università della Florida nel 1986 con un Master in Belle Arti. Mentre era al college ha realizzato cartoni animati e illustrazioni per The Alligator, il giornale scolastico della UF.



Dopo il college, Ed Hall ha lavorato per diverse pubblicazioni settimanali a Jacksonville e dintorni, e infine si è stabilito presso The Baker County Press a Macclenny, in Florida, dove continua a lavorare come fumettista settimanale. Negli ultimi 11 anni, Hall ha vinto 9 Florida Press Association Awards, 3 Newsmaker Awards e numerosi premi d'arte. Nel 2003, Ed ha ricevuto il 53° premio annuale Green Eyeshade per i cartoni animati settimanali dalla Society of Professional Journalists.

Ed ha anche ricevuto tre volte il prestigioso Excellence in Journalism Award dal Florida Press Club . Hall ha pubblicato due raccolte delle sue vignette. Il primo "Code Red", pubblicato nel 2003, è stato ampiamente elogiato per la sua originalità e ampiezza. Nel 2006 ha pubblicato il suo secondo volume, intitolato “Diversions”.

Il lavoro di Ed è distribuito attraverso Artizans , un sindacato canadese, ed è apparso in diverse pubblicazioni europee tra cui Der Spiegel e The New Internationalist Magazine.

Qui tutti i cartoon della gallery