"Se vogliamo ottenere quello che vogliamo dobbiamo farlo nel modo giusto.
E per fare un passo alla volta, alla base della libertà democratica deve esserci la libertà di parola. Anche se penso di sapere cosa volete, vi chiedo di dirmelo voi stessi. Insieme, decideremo quello che vogliamo, e per ottenerlo dobbiamo agire nel modo giusto. Non c'è motivo di scoraggiarsi" (VIDEO).
Questa vignetta di Peter Brookes da The Times si riferisce al rilascio previsto oggi dai birmani della leader democratica Aung San Suu Kyi .
La 65-year-old premio Nobel per la pace è stata tenuta in stato di arresto dalle autorità birmane per 15 degli ultimi 21 anni.
La vignetta mostra la classica raffigurazione pro-democrazia, accanto tre generali birmani.
Questi ultimi stanno guardando le loro ombre e si chiedono perché le loro sono più piccole di quella Suu KyiSpiegazione:
Per comprendere appieno quest'opera, è necessario conoscere un idioma inglese. If something or someone casts a long shadow , they have considerable influence on other people or events.
Se qualcosa o qualcuno getta una lunga ombra, ha una notevole influenza sulle altre persone o sugli eventi.
• The Second World War cast a long shadow over the first half of the decade, and its consequences were felt all over the world .
• La seconda guerra mondiale gettato una lunga ombra nella prima metà del decennio, e le sue conseguenze si fecero sentire in tutto il mondo. The cartoonist seems to be saying that Suu Kyi is assured of a place in history, and will be remembered long after the Burmese military junta is forgotten.
Il vignettista sembra dire che Suu Kyi si è assicurata un posto nella storia, e sarà ricordata a lungo anche dopo che si sarà dimenticata la giunta militare birmana.
Aung San Suu Kyi Set FREE
By Patrick Chappatte, Le Temps, Switzerland PoliticalCartoons.com
Supporters of Burma's pro-democracy icon Aung San Suu Kyi await her release after the military junta kept her locked away for past seven years. View transcript >>
Nobel Laureate Liu Xiaobo
BY TAYLOR JONES, EL NUEVO DIA, PUERTO RICO - 10/13/2010
Liu Xiaobo, premio Nobel per la pace 2010 per la sua "lunga e non violenta battaglia per i diritti umani fondamentali in Cina". Nel darne l'annuncio il Comitato Nobel norvegese ha anche sottolineato di aver da sempre ritenuto che esista uno stretto legame tra diritti umani e pace.
Cinquantacinque anni, Xiaobo è uno dei più noti dissidenti cinesi e sta attualmente scontando una condanna a 11 anni di carcere per tentativo di "sovversione dei poteri dello Stato".
L'Istituto del Nobel ha scelto di premiarlo, malgrado la minaccia di Pechino di conseguenze sulle relazioni con Oslo se fosse stato scelto un dissidente cinese. Era stato lo stesso direttore dell'istituto del Nobel, Geir Lundestat, lo scorso 27 settembre, a denunciare le pressioni, giunte all'inizio dell'anno in occasione della visita in Norvegia del vice premier cinese Fu Ying.
Il nuovo status della Cina nel mondo impone l'assunzione di "accresciute responsabilità", sottolinea ancora il presidente del comitato norvegese del Nobel Thorbjoern Jagland. Negli ultimi decenni, ha aggiunto, la Cina ha compiuto progressi economici che a stento trovano casi paragonabili nella storia. Il paese è diventato la seconda economia al mondo. Centinaia di milioni di persone sono state fatte uscire dalla povertà. Si è anche ampliato il raggio di azione per la partecipazione politica. Il nuovo status della Cina deve implicare un'accresciuta responsabilità. La Cina viola diversi accordi internazionali di cui è firmataria, oltre alle proprie norme relative ai diritti politici. L'articolo 35 della costituzione cinese afferma che "i cittadini della Repubblica popolare cinese godono di libertà di espressione, stampa, riunione, associazione, manifestazione". Nella pratica, tali libertà sono risultate limitate in modo diverso per i cittadini cinesi.
Nato a Changchun, nella provincia di Jilin, il 28 dicembre 1955, Liu è stato educato alla religione cristiana. Scrittore e attivista per i diritti umani è stato condannato a 11 anni di carcere lo scorso 25 dicembre. La pena è stata confermata in appello l'11 febbraio. Più volte arrestato, sconta questa volta il suo essere promotore della 'Charta 08', un manifesto in favore della libertà di espressione in Cina, pubblicato nel dicembre 2008 in occasione del 60esimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Il documento, che ha raccolto 10mila firme, si ispira dichiaratamente alla Charta 77 scritta dai dissidenti cecoslovacchi nel 1977.
Liu è da tempo impegnato per i diritti umani e ha partecipato alle proteste di piazza Tienanmen nel giugno 1989. Nel gennaio 1991 fu condannato per "propaganda ed istigazione controrivoluzionarie", ma senza finire in carcere. Nell'ottobre 1996 fu mandato a trascorrere tre anni in un campo di rieducazione a causa delle sue critiche al partito comunista. Nel 2007 fu arrestato e interrogato in carcere a proposito di suoi articoli apparsi sui siti web stranieri. Liu è stato prelevato dalle autorita' l'8 dicembre 2008 a causa della sua adesione a 'Charta 08' e portato in un luogo sconosciuto. L'arresto è stato formalizzato solo nel giugno 2009 e il processo per sovversione dello stato si è svolto a dicembre.
La sua vicenda è stata seguita con attenzione a livello internazionale: diplomatici di 17 paesi hanno atteso fuori dall'aula il verdetto di appello in febbraio. Il primo a reagire è stato l'ambasciatore americano Jon Huntsman, che ha diffuso un comunicato in cui si lamentava "la persecuzione" dei cittadini che esprimono le proprie idee politiche e si chiedeva l'immediata scarcerazione di Liu. Ex presidente dell'associazione di scrittori Pen Club internazionale, una carica che è stata ricoperta anche dal Premio Nobel per la letteratura assegnato ieri Mario Vargas Llosa, Liu ha numerosi contatti all'estero. Il dissidente, che si è laureato e avuto un dottorato all'università di Pechino, ha lavorato in passato anche all'università di Oslo in Norvegia e, negli Stati Uniti, alla Columbia University e l'universita' delle Hawaii. La scelta di premiare Liu era stata caldeggiata da altri due premi Nobel per la pace: l'arcivescovo sudafricano Desmond Tutu e il leader spirituale tibetano, il Dalai Lama, la cui premiazione irritò fortemente Pechino.
Sponsor di Liu è stato anche l'ex presidente ceco Vaclav Havel, uno dei promotori di Charta 77. (fonte Androkonos)
Nobel Chair
BY FREDERICK DELIGNE, NICE-MATIN, FRANCE - 12/11/2010
UN NOBEL A PIAZZA TIENANMEN
L'assegnazione del Nobel per la pace al dissidente cinese Liu Xiaobo suona come una rivincita di un a 09:06 0 commenprotagonista della protesta di piazza Tienanmen e Pechino non fa mistero di considerarla come una grave provocazione.
Pubblicato da uber Uber Humour
Etichette: CINA, libertà, politica internazionale
«Indebolimento dello Stato di diritto, insufficiente tutela dei diritti umani, degrado dell’etica pubblica, capitalismo corrotto, disuguaglianza crescente tra ricchi e poveri, sfruttamento spietato dell’ambiente naturale nonché di quello umano e storico, esacerbarsi di una lunga teoria di conflitti sociali e animosità sempre più esasperata tra funzionari statali e comuni cittadini».
Micromega pubblica in italiano il testo dell’appello per la democrazia in Cina per il quale Liu Xiaobo, appena premiato con il Nobel per la pace, sta scontando in carcere una condanna a 11 anni per “sovversione”.(Alessandro Gilioli- Repubblica.it)
Liu Xiaobo
BY RAINER HACHFELD, NEUES DEUTSCHLAND, GERMANY - 10/11/2010 12:00:00 AM
Nobel peace prize for Liu
BY PARESH NATH, THE KHALEEJ TIMES, UAE - 10/8/2010
China Furious Over The Nobel
BY PATRICK CHAPPATTE, LE TEMPS, SWITZERLAND - 12/10/2010
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Il padre della fecondazione in provetta, Robert Edwards insieme ad Patrick Steptoe (defunto e purtroppo non sono previsti riconoscimenti postumi), mise a punto la tecnica contro l'infertilità.
La scelta è stata aspramente criticata, dagli ambienti vicini al Vaticano, definendola inopportuna.
«Ritengo che la scelta di Edwards sia completamente fuori luogo, i motivi di perplessità non sono pochi»commenta il presidente della Pontificia Accademia per la Vita, monsignor Ignacio Carrasco de Paula, che accusa il biologo di essere causa del «mercato degli ovociti», degli embrioni abbandonati che «finiranno per morire» e dello «stato confusionale della procreazione assistita, con figli nati da nonne o mamme in affitto».
La fecondazione in vitro suscita effettivamente gravi interrogativi morali, quanto al rispetto della vita umana nascente e alla dignità della procreazione umana, ma non posso non ricordare la felicità di quelle 4 milioni di famiglie che hanno potuto provare la gioia di un figlio.
IL NOBEL A EDWARDS
La Chiesa Cattolica ha definito "inaccettabile" l'assegnazione del Nobel al padre della fecondazione assistita Robert Edwards. Una delle ragioni di tale indignazione sarebbe la separazione della procreazione dal sesso. Pubblicato da uber Etichette: CHIESA, sesso, vaticano
PUNTI DI SVISTA Come al solito il vaticano deve dire la sua su tutto e su tutti. In perfetto stile talebano, tuona e urla contro il premio Nobel assegnato a Robert Edwards, padre della procreazione assistita. Religione e scienza non vanno proprio d'accordo. La prima non perdona alla seconda la capacità di scoprire, man mano che avanza, le sue frottole e le sue falsità. Roberto Mangosi www.enteroclisma.com
Scuola: il lavoro mobilita l'uomo ... e la donna. Pubblicato da Lino Giusti Blog a 2 Etichette: ChaoLin, Lino Giusti, mobilità, Roberto Mangosi, satira, Scuola, umorismo, vignetta, vignette
Nobel peace prize awarded to Barack Obama Martin Rowson The Guardian
I buoni propositi di cui ha parlato all'assemblea dell'ONU, il mese scorso (vedi Obama e i 4 pilastri!),
hanno molto ben impressionato i giudici di Oslo, che gli assegnano il premio nobel per la pace!
La colomba nera!
Il Nobel per la pace a chi ha chiuso Guantanamo, ha ripreso Kyoto, si è aperto al mondo orientale e vuole andare via dall'Iraq (solo per cominciare)...
C'è di meglio in giro? Forse sì, ma non è che siamo proprio fuori strada..
OBAMAS NOBEL PRIZE
By Randy Bish - Pittsburgh Tribune-Review
E subito nascono le polemiche:
IL NOBEL A OBAMA
Molti giudicano intempestiva la scelta degli accademici di Stoccolma.
Altri, come me, pensano che il riconoscimento possa essere utile per proseguire nella sua faticosa e osteggiata politica di pace.
By Stuart Carlson http://www.uclick.com/client/wpc/sc/
OBAMAS NOBEL PRIZE
By Randy Bish - Pittsburgh Tribune-Review
PACE?!?
Auguri Mr. President! Ne avrà bisogno...
Pubblicato da maxhttp://www.insertosatirico.com/
Etichette: barack obama, max, premio nobel per la pace
Per il nostro candidato Berlusconi è un'altra debacle...
ci sperava tanto ma... Leaders
clicca sull'immagine per ingrandire PortosComic strip
certo con tutti quegli uccellacci che lo circondano...
UCCELLACCI E UCCELLINI
Pubblicato da totocali
magari si potrebbe ricontare ...
Barack Obama Nobel per la Pace.
Berlusconi chiede il riconteggio dei voti.
Pubblicato da Guido Penzo da Inserto satirico
Etichette: Guido Penzo, SCRITTI SATIRICI
...e col dispiacere che ha gli serve proprio il fazzoletto di Cornacchione per asciugare le lacrime ... Pubblicato da Andréa - ALLA FOA!!!http://www.insertosatirico.com/
POVERO SILVIO!
Pietre
(Pieretti - Ricky Gianco - Antoine)
Tu sei buono e ti tirano le pietre.
Sei cattivo e ti tirano le pietre.
Qualunque cosa fai, dovunque te ne vai,
sempre pietre in faccia prenderai.
Tu sei ricco e ti tirano le pietre
Non sei ricco e ti tirano le pietre
Al mondo non c'è mai qualcosa che gli va
e pietre prenderai senza pietà!
Sarà così finché vivrai Sarà così
Se lavori, ti tirano le pietre.
Non fai niente e ti tirano le pietre.
Qualunque cosa fai capire tu non puoi
se è bene o male quello che tu fai.
Tu sei bello e ti tirano le pietre.
Tu sei brutto e ti tirano le pietre.
E il giorno che vorrai difenderti vedrai
che tante pietre in faccia prenderai!
Sarà così finché vivrai Sarà così
Silvio Berlusconi- Exposed
By Petar Pismestrovic - Kleine Zeitung, Austria