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giovedì 21 giugno 2012

Parma Poesia Festival 2012

Il logo del festival
Francoise Petrovich - il sito 



Parma Poesia Festival 2012


Il festival più atteso, con spettacoli, incontri e confronti con i protagonisti del mondo poetico e letterario per promuovere e divulgare la poesia, valorizzando le sue prerogative espressive. Un appuntamento da non mancare con i grandi della parola.
Un festival quest'anno in ristrettezze ma comunque sempre importante.
Omaggio a Pascoli ed alla Grecia.
Poesia di parole , ma anche poesia visiva .
 ( in fondo il programma del festival )





Parma - dal 15 al 30 giugno 2012
La Luna e i falò. Esposizione di Poesia Visiva in omaggio a Cesare Pavese
MAISON OLIVIER




Lamberto Pignotti. Poesia Visiva. Fra figura e scrittura
 
La mostra è realizzata dal CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma e inserita tra le iniziative del ParmaPoesia Festival 2012 del Comune di Parma.
La rassegna illustra la storia di uno dei più autorevoli protagonisti della Poesia Visiva, Lamberto Pignotti. La sua ricerca, dagli anni Quaranta a oggi, costituisce un imprescindibile punto di riferimento per il dibattito sul rapporto tra sperimentazione artistica e tecnologia, tra sistema dei media e ricerca artistica.
Lamberto Pignotti (Firenze 1926) è un poeta italiano, uno dei maggiori protagonisti dell’intensa stagione della poesia visiva. Fin dal 1944 avvia un percorso di sperimentazione verbo-visiva, che tuttora caratterizza la sua opera. Da metà anni Cinquanta affianca alla ricerca poetica l’attività saggistica, rivolta soprattutto al rapporto fra parola e immagine e all’attualità culturale; in particolare dedica significativi interventi all’arte e alla comunicazione visiva nella società di massa.
Pignotti fonda con altri poeti, musicisti e studiosi il Gruppo ’70 e partecipa alla nascita del Gruppo ’63. Gli anni Sessanta sono caratterizzati dalla sperimentazione delle intersezioni tra poesia sperimentale, arte visiva e mass media. Teorizza le prime forme di poesia tecnologica e “poesia visiva”.
La sua opera artistica procede rapportando segni e codici di diversa provenienza: linguistici, visivi, del comportamento e dello spettacolo. È considerato, insieme a Eugenio Miccini, il padre della Poesia Visiva. Ha realizzato libri oggetto e performance.

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Programma
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Mercoledì 20 giugno
 ore 11.30 Portici del Grano
Aperitivo con LUCIO MARIANI
a cura di Giuseppe Marchetti e L’Argonauta
ore 16.30 Casa della Musica - Auditorium
LA TENEBRA SPLENDENTE
La poesia di David Maria Turoldo
Lectio Magistralis di Daniele Piccini
a cura di Nicola Crocetti
in collaborazione con Teatro Festival-Fondazione Teatro Due
ore 17.00 Pilotta - Salone delle Scuderie
Inaugurazione mostra LAMBERTO PIGNOTTI
Poesia visiva. Tra figura e scrittura
20 giugno-20 luglio
orari: 10.00 – 19.00 - chiuso lunedì
In collaborazione con Centro Studi e Archivio della Comunicazione – Università degli Studi di Parma
ore 17.00 Casa della Musica - Auditorium
Alla periferia della gioia - tre generazioni di poeti raccontano Milano
presentazione del video di preparazione con Italo Testa
a cura di Luisa Pecchi e Giovanni Martinelli
Associazione Culturale LA MUSA
con il patrocinio della Provincia di Milano
ore 18.00 Casa della Musica – Cortile d’onore
Sulle orme delle donne                                                                                                                       
con NORBERTO SILVA ITZA

canto Evelina Meghnagi
con Giuseppe Marchetti
ore 18.30  Torrefazione Gallo
NON SIAMO COSI LONTANI...
L'étreinte des rimes
con Cheikh Tidiane Gaye, poeta e scrittore italo-senegalese
percussioni Issa Sinka
a seguire presentazione del libro RIFLESSIONI (poesie) di Awa Demaldè Diop
a cura della Associazione Culturale Le Réseau
ore 20.30 Piazzale San Francesco
COSÍ LONTANO L’AZZURRO
versi di Giorgio Caproni
letture di Giovanna Zucconi
musica e canti dell’Appennino Emiliano-Ligure Gruppo Enerbia
ore 21.00 Pinacoteca Stuard – Galleria dell’Ottocento
E.D. la voce dello sguardo
azione poetica di e con Adriano Engelbrecht
in collaborazione con Associazione Culturale Ermo Colle
capienza max. 20 posti prenotazione obbligatoria tel. 0521508184
e-mail: pinacoteca.stuard@comune.parma.it
ore 21.00 Circolo MATERIAoff
POESIAoff.
Letture e premiazioni del concorso di poesia organizzato da Associazione MATERIAoff.ore 21.30 Cattedrale
POESIA MARIANAletture PAOLA GASSMAN, UGO PAGLIAI
violoncello Erich Oskar Huetter
testi a cura di Ugo Trombi
in collaborazione con la Diocesi di Parma
produzione Parmaconcerti
ore 21.30 Biblioteca Civica
MARATONA POETICA
reading dei poeti parmigiani
Luca Ariano, Luca Bertoletti, Edmondo Busani, Giovanni Catalano, Anna Maria Dadomo, Stefano Mazzacurati, Michele Miccia, Maria Adelaide Petrillo, Merika Rosetti, Alessandro Silva
con i vincitori del concorso POESIAoff.
Matteo Mazzoli, Dimitry Rufolo, Gerardo Liberti
voci Paola Ferrari, Ursula Mezzadri, Rosanna Varoli, Raffaele Rinaldi, Marco Russo
presentati da Giuseppe Marchetti
a cura di Associazione Culturale Istriomania, Nuova Officina Parmigiana, MATERIAoff., Libreria La Feltrinelli
ore 21.30 Il Castello dei Burattini - Giardino segreto
Il Teatro Medico-Ipnotico presenta
LE STAGIONI DI SANDRONE                                                                                                                   

dramma comico in quattro atti unici
Capitolo I - Racconto d’inverno
burattinaio Patrizio Dall’Argine
in collaborazione con Il Castello dei Burattini
Giovedì 21 giugno
ore 10.30 Libreria Libri e Formiche - La libreria dei ragazzi
PAPPA DI PAROLE
Parole a pezzetti, miscugli e frugugli storielle e scherzetti per far degli intrugli
Giocare con le parole e le rime per far scoprire ai bambini, poeti da sempre senza saperlo, il divertimento nascosto sotto la lingua.
Parole da gustare e ascoltare per divertirsi con la poesia
laboratorio di poesia per bambini dai 6 anni a cura di Laura Torelli, con il sostegno di Mondadori Junior
in collaborazione con Libri e Formiche, la libreria dei ragazzi
prenotazioni e informazioni: Libreria Libri e Formiche
tel/fax 0521506668  libreria@librieformiche.it
ore 11.30 Portici del Grano
Aperitivo con DONATELLA BISUTTI
a cura di Giuseppe Marchetti e L’Argonauta
ore 16.00 Mercato Coperto Alimentare di Piazza Ghiaia
La Grande Proletaria si mosse
Omaggio a Giovanni Pascoli
voce recitante Umberto Fabi
violino Maria Cristina Bonati
esposizione di opere del pittore Pino Volpi
produzione e organizzazione Associazione Scenari Armonici
con il sostegno di: PROMOGHIAIA s.c.a.r.l.
ore 16.30 Palazzo del Governatore - Auditorium
LA POESIA COME RAFFINATO DIVERTIMENTO: dai giocattoli in versi dei greci ai galanti bigliettini di Marziale
Lectio Magistralis di EZIO SAVINO
a cura di Nicola Crocetti
in collaborazione con Teatro Festival-Fondazione Teatro Due
ore 17.30 Palazzetto Eucherio Sanvitale – Parco Ducale
PAROLI D’AMOR
L’amore nella poesia dialettale
con Antonio Battei, Luigi Gianola Bazzini, Giuseppe Marchetti
letture Enrico Maletti
a cura di Casa Editrice Battei
ore 17.30 TCafè
La luce della poesia
presentazione del volume di Franco Loi
partecipa l’autore
a cura di Casa Editrice Mup
ore 18.30 Casa della Musica – Cortile d’Onore
CAROL ANN DUFFY
reading in lingua originale
letture in italiano di Giovanna Bozzolo
a cura di Nicola Crocetti
in collaborazione con Teatro Festival-Fondazione Teatro Due
ore 18.30 Portici del Grano
POIESIS - ANTONIA POZZI
voci recitanti Paola Ferrari, Ursula Mezzadri
violino Maria Cristina Bonati
selezione testi e drammaturgia Alma Saporito
a cura di Associazione Culturale Istriomania e Libreria La Feltrinelli
ore 21.00 Casa della Musica – Sala Concerti
Madrigali sulle ottave de La Gerusalemme Liberata
JACHES DE WERT dal settimo e ottavo libro de madrigali
La Stagione Armonica
direttore e voce recitante Maestro Sergio Balestracci
a cura dell’Istituzione Casa della Musica
dalle ore 10 alla Casa della Musica saranno distribuiti coupon omaggio di ingresso fino ad esaurimento posti
ore 21.00 Circolo Culturale Famija Pramzana
Renzo Pezzani: Beli siri pramzani. Poesia e musica
scelte poetiche e regia Mirella Cenni
voci Mariangela Bazoni, Giovanna Beuf, Giorgio Capelli, Claudio Cavazzini, Mirella Cenni, Anna Maria Dall'Argine, Ermes Ghirardi, Giovanna Magnani, Marta Saccani, Elisa Schiena, Peppino Spaggiari
fisarmonica Luigi Abbati
ore 21.00 Pinacoteca Stuard – Galleria dell’Ottocento
E.D. la voce dello sguardo
azione poetica di e con Adriano Engelbrecht
in collaborazione con Associazione Culturale Ermo Colle
capienza max. 20 posti prenotazione obbligatoria tel. 0521-508184
pinacoteca.stuard@comune.parma.it 
ore 21.30 Biblioteca Civica
VERDE CHE TE QUIERO VERDE
omaggio a Federico Garcia Lorca e Guido Picelli
voci Stefano Cutaia, Mascia Foschi, Massimiliano Sbarsi
chitarra Claudio Tuma
a cura di Giovanni Galli
in collaborazione con Istituzione Biblioteche
ore 21.30 Il Castello dei Burattini - Giardino segreto
Il Teatro Medico-Ipnotico presenta
LE STAGIONI DI SANDRONE
dramma comico in quattro atti unici
Capitolo II - Racconto di primavera
burattinaio Patrizio Dall’Argine

Venerdì 22 giugno
ore 11.30 Portici del Grano
Aperitivo con VALENTINO ZEICHEN
a cura di Giuseppe Marchetti e L’Argonauta
ore 17.00 Casa della Musica – Auditorium
DIRE L’INDIVIDUALE                                                                                                                                
Tra poesia, romanzo e filosofia

conversazione con Andrea Inglese, Guido Mazzoni, Italo Testa
in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia – Università degli Studi di Parma e la rivista La società degli individui
ore 18.00 Portici del Grano
NON SIAMO COSI LONTANI...
Improvvisare la vita
letture e racconti di Cleophas Adrien Dioma
musica con Gabin Dabiré
a cura della Associazione Culturale Le Réseau
ore 18.30 Casa della Musica – Sala Concerti
POESIA NEI LIBRETTI D’OPERA
conversazione con Paolo Fabbri
con la partecipazione degli allievi del Conservatorio Arrigo Boito di Parma
soprano Barbara Aldegheri
soprano Hitomi Kuraoka
tenore Woo Dong Won
baritono Son Dong Chul
pianoforte Giuseppina Coni
coordinatrice musicale Donatella Saccardi
ore 19.00 Biblioteca Civica
ITALY E ALTRO NARRARE IN VERSI DI GIOVANNI PASCOLI
di e con Paolo Briganti e Mirella Cenni
tastiera e voce Sandro Canuti
a cura dell'Argante Studio 
ore 21.00 Pinacoteca Stuard – Galleria dell’Ottocento
E.D. la voce dello sguardo
azione poetica di e con Adriano Engelbrecht
in collaborazione con Associazione Culturale Ermo Colle
capienza max. 20 posti prenotazione obbligatoria tel. 0521-508184
pinacoteca.stuard@comune.parma.it
ore 21.00McLucstudio
Jukebox all’idrogeno
reading di diversi linguaggi poetici
a cura di McLuc Culture
in collaborazione con Ottobre Africano/Le Réseau
ore 21.30 Piazzale San Francesco
OMAGGIO ALLA GRECIA
reading in lingua originale di NASOS VAGHENÀS, ANTONIS FOSTIERIS
letture in italiano di Moni Ovadia
a cura di Nicola Crocetti
in collaborazione con Teatro Festival-Fondazione Teatro Due
ore 21.30 Il Castello dei Burattini - Giardino segreto
Il Teatro Medico-Ipnotico presenta
LE STAGIONI DI SANDRONE
-dramma comico in quattro atti unici
Capitolo III - Racconto d’estate
a seguire
Capitolo IV - Racconto d’autunno
burattinaio Patrizio Dall’Argine
in collaborazione con Il Castello dei Burattini
ore 22.00 Circolo MATERIAoff
Samosata
concerto di musica contemporanea del Blue Gauloises Ensemble
brani inediti di Filippo De Marchi
a cura di MATERIAoff.

sabato 23 giugno
ore 11.30 Portici del Grano
Aperitivo con FABIO PUSTERLA
a cura di Giuseppe Marchetti e L’Argonauta
ore 16.30 Casa della Musica – Sala Concerti
OMAGGIO A GIOVANNI PASCOLI
conversazione con Giuseppe Nava, Silvio Raffo, Umberto Sereni
a seguire
VITT... VIDEVITT... IL FONOSIMBOLISMO ORNITOLOGICO NELLA POESIA DI PASCOLI
recital di Silvio Raffo
ore 16.30 Il Castello dei Burattini – Giardino segreto
POESIA A TRE VOCI - dalla collana Poesia Battei
Maria Chiara Cacciatore, Giuseppe De Filippis, Giuliana Leporati Gerbella
con Antonio Battei, Luigi Gianola Bazzini, Isa Guastalla, Giuseppe Marchetti
a cura di Casa Editrice Battei
ore 18.30 Casa della Musica – Cortile d’Onore
Almanacco dei Poeti
incontro con MARIA LUISA SPAZIANI
a cura di Giuseppe Marchetti e L’Argonauta
ore 18.30 Factory Parma
NON SIAMO COSI LONTANI...
Rue de la Pluie - Aperitivo poetico
adunanza poetica con i poeti dell'Ottobre Africano e dj Set
a cura della Associazione Culturale Le Réseau
ore 18.30 Portici del Grano
POIESIS - IL FIORE DEL VERSO RUSSO
voci recitanti Paola Ferrari, Rosanna Varoli
musiche Rocco Rosignoli
testi e drammaturgia Alberto Manzoli
a cura di Associazione Culturale Istriomania e Libreria La Feltrinelli
ore 21.00 Pinacoteca Stuard – Galleria dell’Ottocento
E.D. la voce dello sguardo
azione poetica di e con Adriano Engelbrecht
in collaborazione con Associazione Culturale Ermo Colle
capienza max. 20 posti prenotazione obbligatoria tel. 0521 508184
pinacoteca.stuard@comune.parma.it
ore 21.00 McLucstudio
La strada e le nuvole
di e con Elide La Vecchia
a cura di McLuc Culture
in collaborazione con Ottobre Africano/Le Réseau
ore 21.30
Piazzale San Francesco
CLARA JANÉS
reading in lingua originale
letture in italiano di Graziano Piazza
a cura di Nicola Crocetti
in collaborazione con Teatro Festival-Fondazione Teatro Due
ore 21.30 Biblioteca Civica
LE PAROLE INCROCIATE
con Silvio Mezzadri, Raffaele Rinaldi
musiche originali Vincenzo Falvo
video Gabriele Mezzadri
selezione di Alma Saporito su testi di Roberto Roversi
a cura di Associazione Culturale Istriomania e Colti in fragranza
ore 22.00 Circolo MATERIAoff
Le nostre verità
Storie di vita, di morte e d'amore tra canzone d'autore e teatro di ricerca
di e con Guido Maria Grillo e Francesca De Angelis
a cura di MATERIAoff.


PROGRAMMA LA CITTA' PER IL FESTIVAL

TARIFFE
Gratuito
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http://www.festivaldellapoesia.it (qui tutte le notizie)

Parma Poesia Festival omaggia la Grecia (www.parmadaily.it)

mercoledì 21 marzo 2012

Uber e la poesia

Giornata della Poesia

Con l'unica opposizione della CGIL il Governo Monti decide di proseguire nella ristrutturazione del mercato dela lavoro imponendo la modifica dell'articolo 18 per favorire la possibilità dei licenziamenti per motivi economici. 
E' sin troppo chiaro che l'entrata in vigore della riforma pensionistica, allontanando la possibilità di collocamento a riposo dei lavoratori più anziani, avrebbe contrastato l'esigenza di molte aziende di ridurre i costi in parte assumendo giovani e in parte adottando innovazioni tecnologiche.
La risposta a questa esigenza tuttavia avrebbe dovuto essere rappresentata anche da seri strumenti di ricollocazione e da seri sussidi alla disoccupazione che non credo possano essere sostituiti dall'indennità economica ipotizzata di 15/27 mensilità 
21/03/2012

Soldati
Si sta
come d'autunno
sugli alberi
le foglie.
Giuseppe Ungaretti

Gianfranco Uber ama offrire ogni giorno ai Lettori un bagno di humour e di satira di qualità,
poesie in immagini, soft e pungenti al tempo stesso.
Qui alcune delle sue innumerevoli vignette.
La Fissa
Governo che vai, fissa che trovi. Dite la verità, preferivate quella del Cavaliere.




New Generation
Gianfranco Uber
The hope of oppressed people is for their children to have more freedom. This cartoon was selected in our project 'Freedom from Generation to Generation'.
12 Feb 2012




A Better Use
Gianfranco Uber
North Korea has pledged to suspend its nuclear program. Gianfranco Uber suggests an alternative use for nuclear weapons. 01 Mar 2012


Fiammiferi tibetani nella polveriera cinese
Un monaco tibetano di 18 anni si è dato fuoco per protestare contro le incursioni cinesi nella provincia "indipendente" del Sichuan. E' il ventunesimo di una serie e denuncia una situazione che potrebbe diventare esplosiva per la Cina.
(votabile su CARTOONMOVEMENT)



Il Capitale galeotto
Ieri sera nel programma di Santoro Giulio Tremonti ribadisce quanto fosse già da tempo contrario al Capitalismo e alla Globalizzazione e, forse complice l'avvicinarsi di San Valentino, svela il suo amore per il vecchio Marx
10/02/2012





Premio 2011 Marco Biassoni




Premio 'Brunetta d'oro' 2008




- Gianfranco Uber (Bibliografia di Vincino)
La sua vignetta su Gheddafi è stata pubblicata sul Foglio nella terza settimana del concorso. Sposato con Silvana da tanti anni, tre figli grandi (Alessandro, Michela e Carola), sette piccoli nipotini , che, "quando tutti insieme, utilizzo per testare il mio residuo senso dell'umorismo".
"Ora in pensione dopo una lunga attività professionale nell'ambito dell'informatica bancaria ho ripreso la vecchia passione del disegno umoristico abbandonato in gioventù per vili questioni economiche. La recente affermazione nel concorso bandito dal ministro Brunetta mi ha incoraggiato dandomi l'idea di poter ancora dire qualcosa con la matita. La pubblicazione sulla carta stampata penso che resti ancora il traguardo ambito da ogni cartoonist (vignettista non mi piace)".


 Gianfranco Uber, in arte Uber, “anche perchè molto più semplice come firma” dice.
Ha una certa età anagrafica e “per tirarmi su ho tirato fuori la vecchia passione del disegno umoristico  che da giovanissimo aspiravo a fare come professione”.
Autodidatta che è cresciuto via via a base di Disney, Jacovitti e infine Linus & c, per poi fermarsi un attimo, giusto il tempo di occuparsi di informatica bancaria, mettere su famiglia e andare in pensione.
Oggi quindi, oltre ai numerosi nipoti, dedica un po’ di tempo alla pittura e al disegno,  sfruttando anche le enormi potenzialità del web e le non meno occasioni di satira del mondo attuale.
“Non so bene ancora perchè mi trovate qui, ma finchè mi ci troverete vorrà dire che nessuno mi ha suggerito battute”.
E’ qui su Facebook e ha un blog

venerdì 2 marzo 2012

Lucio Dalla

 Lucio Dalla 4 marzo 1943 /1 marzo 2012

ciao Lucio ...


"...Ah si, e' la vita che finisce
ma lui non ci pensò poi tanto
anzi si sentiva felice
e ricominciò il suo canto

Te voglio bene assai
ma tanto tanto bene sai
e' una catena ormai
che scioglie il sangue dint'e vene sai"
(Caruso di Lucio Dalla)



On Air
Uber



Paolo Moise
...ed in particolare a questa - attualissima - canzone di Lucio Dalla: Se io fossi un angelo.
http://www.youtube.com/watch?v=7Ra5RxyVHTU





Malinconia d'ottobre - Dalla (video di Gabriel Zagni)

vecchio pazzo amico mio, come si sta lassù ? Come se la passa Caruso? Profonda come il tuo mare è la mancanza che sento addosso. Scrivimi,e tienimi un posto che sia come sempre dalla parte dei perdenti .Quelli dei vincitori ,come dice B.B., sono già tutti occupati e comunque non fanno per noi.
Roberto Vecchioni vecchio pazzo amico mio, come si sta lassù ? Come se la passa Caruso? Profonda come il tuo mare è la mancanza che sento addosso. Scrivimi,e tienimi un posto che sia come sempre dalla parte dei perdenti .Quelli dei vincitori ,come dice B.B., sono già tutti occupati e comunque non fanno per noi.

Henna

Adesso basta sangue ma non vedi
Non stiamo nemmeno più in piedi...un po' di pietà
Invece tu invece fumi con grande tranquillità
Così sta a me che debbo parlare fidarmi di te
Domani domani domani chi lo sa domani sarà
Oh oh chi non lo so quale Dio ci sarà io parlo e parlo solo per me
Va bene io credo nell'amore l'amore che si muove dal cuore
Che ti esce dalle mani che cammina sotto i tuoi piedi
L'amore misterioso anche dei cani e degli altri fratelli
Animali delle piante che sembra che ti sorridono anche quando ti chini per portarle via
L'amore silenzioso dei pesci che ci aspettano nel mare
L'amore di chi ci ama e non ci vuol lasciare
Ok ok lo so che capisci ma sono io che non capisco cosa dici
Troppo sangue qua e là sotto i cieli di lucide stelle
Nei silenzi dell'immensità
ma chissà se cambierà oh non so se in questo futuro nero buio
Forse c'è qualcosa che ci cambierà
Io credo che il dolore è il dolore che ci cambierà
Oh ma oh il dolore che ci cambierà
E dopo chi lo sa se ancora ci vedremo e dentro quale città
Brutta fredda buia stretta o brutta come questa sotto un cielo senza pietà
Ma io ti cercherò anche da così lontano ti telefonerò
In una sera buia sporca fredda
Brutta come questa
Forse ti chiamerò perché vedi
Io credo che l'amore è l'amore che ci salverà
Vedi io credo che l'amore è l'amore che ci salverà

E' lui pensava quella è casa mia 
Una canzone “antica” di Dalla. Ma bellissima. La casa in riva al mare.
Mauro Biani

Dibididobididù
Giulio Laurenzi

stanotte in autostrada ho scritto un sonetto sgangherato per Lucio.


Lucio Dalla bellissimo cantante
ln autostrada l’autoradio piange
l’asfalto nella notte sembra il Gange
la voce tua risale alla sorgente

di quel futuro che tu amavi tanto
tanto che sei volato con un razzo
lasciando qui la voce tua ,ragazzo
scientifico sciamano lupo e santo

altissimo biondissimo astronauta
la tua esistenza elettrica mai cauta
le tue canzoni belle come occhi

mi dissero che farne dei miei orecchi
futura...anidride solforosa
la musica infinita...la tua sposa.


Com'è profondo il mare
Paride Puglia

A Lucio Dalla
Giardiniro



L'anno che non verrà più...
max


2/3/2012
La nostra colonna sonora
Massimo Gramellini
La magia della grande musica si scopre quando i grandi cantanti se ne vanno. Ieri milioni di italiani hanno ripercorso in un attimo la propria vita con la colonna sonora di Lucio Dalla, così come avevano fatto alla morte dell’altro Lucio nazionale. Caro amico ti scrivo che nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino e se è una femmina si chiamerà Futura...

Ci sono cascato anch’io ed è stato facile, oltre che bellissimo. Il mio Dalla non è quello che avrei conosciuto di persona in anni recenti, e con il quale ho presentato libri, riso, scherzato, persino polemizzato. Il mio Dalla è la notte prima degli esami. Estate 1979, vigilia della maturità, Dalla e De Gregori in concerto con «Banana Republic» allo stadio Comunale di Torino, davanti a casa mia. Durante il giorno coi miei compagni avevamo studiato in cucinino, dove per un curioso gioco di rimbombi si potevano sentire le prove dei musicisti: sembrava che il sax di Dalla fosse in cortile. Ho il ricordo nettissimo di noi che interrompiamo una poesia del Leopardi per affacciarci al balcone e lasciarci trasportare da un suo assolo di jazz. La sera i compagni telefonarono alle mamme per dire che si sarebbero fermati da me a ripassare. Invece andammo allo stadio, confusi fra altri settantamila, ma col cuore che ballava di paura per il giudizio imminente e dei biglietti particolarmente meschini.

Eravamo nel settore più lontano dal palco e ancora non esistevano i maxischermi: De Gregori era un puntino, Dalla la metà di un puntino. Ma appena abbracciava il sax e ci soffiava dentro si trasformava in un gigante.

E poi, e soprattutto, c’erano le sue canzoni sparate nella notte: «Com’è profondo il mare», «Piazza grande», «Stella di mare» («Tuuuu come me», e quell’uuu gli usciva dalla cassa toracica come un’orchestra di cento elementi), «L’anno che verrà». Le sapevo tutte a memoria, a differenza delle poesie del Leopardi. Quando partì «Cosa sarà» («che ci fa morire a vent’anni anche se vivi fino a cento») guardai il cielo sopra lo stadio e giurai alle stelle che non sarei mai stato un ventenne morto, anzi, avrei fatto di tutto per diventare un centenario vivo. Quella frase cantata a squarciagola alla vigilia dell’esame di maturità segnò a tal punto la mia formazione che il giorno in cui, da adulto, conobbi De Gregori gli dissi che era la più bella che avesse mai scritto. De Gregori concordò sulla bellezza della canzone e aggiunse con un sorriso che purtroppo non era sua, ma di Ron e Lucio: lui l’aveva solo cantata. È stato uno dei momenti più imbarazzanti della mia vita e anche questo lo devo a Dalla.

Chi non lo ha già fatto ieri, può provarci adesso con me. Raccontarsi la vita in un minuto, attraverso le sue canzoni. «4 marzo 1943» (era l’unico cantante di cui tutti sapevamo la data di nascita) e mi rivedo bambino triste e solo davanti alla tv in bianco e nero che trasmette il festival di Sanremo. «Disperato erotico stomp» accompagnò i primi viaggi individuali al centro del sesso, con quella mano che «partiva» e non si sapeva mai bene dove ci avrebbe portato. «Anna e Marco», uno dei lenti-cardine dell’adolescenza, l’importante era tenersi stretti alla ragazza fino a quando Dalla diceva «Anna avrebbe voluto morire, Marco voleva andarsene lontano»: a quel punto si poteva tentare l’affondo. «Balla balla ballerino» e ogni volta che la cantavo mi veniva da piangere, persino adesso, chissà perché. «Futura» vantava un posto d’onore nella Definitiva, la C90 verde in cui avevo condensato le canzoni da infilare nell’autoradio, quando a bordo saliva una certa persona. E ancora un vecchio album, «Il giorno aveva cinque teste», difficile e bellissimo, da ascoltare nei momenti duri, quelli che servono a crescere. «Caruso» è un bagno di notte, un bacio sotto la luna, uno spaghetto divorato sul mare. Chiuderei con «Attenti al lupo», che a trent’anni mi salvò da un principio di depressione: non ho più trovato una canzone capace di trasmettermi tanta incomprensibile allegria.

Pensavo che questo genere di ricordi non potesse estendersi ai più giovani. Poi verso sera mi è arrivata la mail di una ragazza, si chiama Francesca. «Sto piangendo come una fontana per Lucio Dalla. Mi sento come se fosse morto un vecchio amico. Lui sicuramente non sapeva chi fossi. È ovvio. Credo che questo genere di rapporti emotivi a distanza siderale si possa creare solo con i musicisti. Che tu sia triste, felice, stanca, sola, in compagnia, quando loro cantano hai l’impressione che vogliano tirarti su il morale, partecipare alla tua gioia, cullarti prima che tu dorma, farti compagnia. Ti sembra che parlino proprio con te. Magari esagero, ma per me è stato così. Mi mancherà molto». Anche a me.
(fonte)


Le Rondini

Vorrei entrare dentro i fili di una radio
E volare sopra i tetti delle città
Incontrare le espressioni dialettali
Mescolarmi con l'odore del caffè
Fermarmi sul naso dei vecchi mentre Leggono i giornali
E con la polvere dei sogni volare e volare
Al fresco delle stelle,, anche più in là
Coro :
Sogni, tu sogni nel mare dei sogni.
Vorrei girare il cielo come le rondini
E ogni tanto fermarmi qua e là
Aver il nido sotto i tetti al fresco dei portici
E come loro quando è la sera chiudere gli occhi con semplicità.
Vorrei seguire ogni battito del mio cuore
Per capire cosa succede dentro
e cos'è che lo muove
Da dove viene ogni tanto questo strano dolore
Vorrei capire insomma che cos'è l'amore
Dov'è che si prende, dov'è che si dà
Coro :
Sogni, tu sogni nel cielo dei sogni

###### #######
«Le rondini» è la mia preferita.
«Ci metto anche Henna, forse il mio testo più bello. “Caruso” ha venduto più di dieci milioni di copie ma non mi emoziona più di tanto. Aggiungerei “Ciao” e “Anidride solforosa” insieme a “L'anno che verrà”» Dalla 

Mauro Patorno

Lucio Dalla di Mattia Massolini by toonpool

Non c'è bisogno di parrucca in Paradiso!
mariobochicchio


Lucio Dalla
Rocco Grieco
Lucio Dalla di Massimo Cavezzali
(Lucio Dalla....disegno di Massimo Cavezzali e James Hogg per Repubblica)

omaggio di Ottomax


Lucio Dalla - Comunista
(Una chicca poco conosciuta)
Canto l'uomo che è morto
Non il Dio che è risorto
Canto l'uomo infangato
Non il Dio che è lavato.

Canto l'uomo impazzito

Non il Dio rinsavito
Canto l'uomo ficcato
Dentro il chiodo ed il legno.

L'uomo che è tutta una croce

L'uomo senza più voce
L'uomo intirizzito
L'uomo nudo, straziato
L'uomo seppellito.

Canto la rabbia e l'amore

Dell'uomo che è stato vinto
Canto l'uomo respinto
Non l'uomo vincitore.

Canto l'uomo perduto

L'uomo che chiede aiuto
L'uomo che guarda
Nell'acqua del fiume.

Dove l'acqua conduce

l'uomo che accende una luce
o quello che trova la voce.

Canto l'uomo che è morto

non il Dio che è risorto.

Canto l'uomo salvato

non l'uomo sacrificato.

Canto l'uomo risorto.

Non il Dio che è li' morto.

Canto l'uomo che è solo

Come una freccia
Nel suolo.

L'uomo che vuole lottare

E che non vuole morire.

Canto Andrea del vento

Ragazzo di Crotone
Che si fa avanti e racconta
La sua vita di cafone.

Anch'io sono partito

Piangevo alla stazione
E poi là nella neve
Dove si poteva sperare.

Non c'era l'onda del mare

Là sono arrivato
Anch'io mi sono fermato.

Canto l'uomo che ascolto

Con la voce distesa sul prato
Canto chi vuole tornare
Non chi vuole fuggire.

Canto Andrea che dice :

« Quella era la mia terra,
Adesso la prendo e la mangio»

Caro amico ti scrivo …
… così mi distraggo un po’ e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò.
Umberto Romaniello
Caro Lucio, ti scrivo.. così di pianger mi  scorderò....

e adesso che sei così lontano

più forte ti  scriverò...

anche tu sei partito ormai

ma tra  noi  per  sempre tu  resterai 


 



Ciao Lucio!
giors e gugu STRISCE BAVOSE



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Note: 
due miei piccoli giochi di parole
Anagramma
Lucio, il poeta, cantante (dell') oceanica "attenti al lupo".
Anagramma :
il cantante Lucio Dalla inculca talento (nell') aldilà
il  rebus di Laurina: 'Caro amico ti scrivo'



*************************************** 
Link:
Gallery foto Dalla
Tu non mi basti mai - Lucio Dalla
NON BASTA SAPER CANTARE

mercoledì 26 ottobre 2011

Tra cielo e terra

... se questo è un sogno non svegliatemi più
Radici - Agim Sulaj

Campagna

Nello spazio lo sguardo si perde
Voli di rondini
squarciano l'azzurro
sopra le tue bionde chiome
che papaveri ornano
come preziosi monili
Ti guardo come un amante
che dolce mi accoglie
e stretta a te ho pace


La ragazza sul fiume - Agim Sulaj
Tecnica a Olio 50 cm. x 80 cm.

Tra cielo e terra

Le onde si rincorrono come ragazzine
In un gioco d'estate
Le loro voci si spandono nell'aria
Le accarezzi e ti lasci accarezzare
Sbarazzine si prendono gioco di te
Vorresti afferrarle
Ma leste ti sfuggono lasciandoti con un palmo di naso
Quel sole che su loro
Piano si appoggia a rischiarare
Sulla pelle è un abbraccio paterno
Il vento che su loro si diverte a cavalcare
 Scompiglia i riccioli e dispettoso
Fa volare il cappello
Guarda lassù com'è terso il cielo
Guarda l'acqua quaggiù com'è limpida
Fermati e cogli del tuo tempo
Ogni palpito vitale
Non chiedere di più

Estate - Agim Sulaj
Olio su tela 45 cm. x 35 cm.
Per sempre amici

Ti ho visto passeggiare
Ti sei voltato
Ti ho visto sorridere
Tu non mi hai notata
Parlavi
Eri solo
Da dietro l'angolo
Il tuo cane
Pesante ed incerto
Lento arrivava
E tu, lo aspettavi
Paziente gli sorridevi
A camminare lo incoraggiavi
Ti guardava
Come una volta
Ti sarebbe saltato in braccio
Leccato tutta la faccia
E tu, tu son certa
glielo avresti lasciato fare
Ora ti guarda
Ancora una volta non l'hai deluso
Gli hai sorriso
Gli hai parlato
Accarezzandolo piano
Quasi avessi paura di fargli male
Poi lento
Il vostro cammino è ripreso
Ti ho visto passeggiare
Non ti sei più voltato
Il tuo cane era davanti a te.


Copparo
Copparo

Ed ogni volta rimango sorpresa
Nel percorso del canale
che lungo la campagna si snoda
sempre mi sorprende
 vedere un anatroccolo che nuota
Sulla bicicletta
nel silenzio
rotto solo dagli alberi che muovono le foglie
io rimango affascinata
da un pesce
che fa un salto a pelo d'acqua
per catturare la piccola preda
che sprovveduta si posa sull'acqua
da una farfalla
 che leggera mi vola accanto e che
solo il ronzio di un calabrone che si sente arrivare
fa rompere il nostro comune percorso
Mi immergo in questa campagna
I frutteti mi fanno da guida
Il volo di poche rondini
mi fanno alzare la testa
il cielo è azzurro
il sole su lui si confida
Guardo da questa sella
il lento passare dell'acqua
che giù, non troppo lontano
nel mare farà capolino
Il campanile da lontano ovunque mi segue
alto ed aguzzo fra il verde che mi circonda
pare quasi di un altro pianeta
Questa mia campagna
da qui all'orizzonte
è proprio il paese delle meraviglie
Potrei proseguire all'infinito dentro di lei
non fare più ritorno
ma sempre qualcosa mi sveglia dal sogno
e come Alice nel mondo faccio ritorno



Poesie tratte da  Tra Cielo e terra di Giulia Meloncelli

Nota biografica di Giulia

Sono nata a Ferrara il 16 febbraio 1955 da una famiglia di estrazione contadina, fatta di poche parole, di timidezze reciproche in cui i rapporti erano forti ma mai troppo palesati. Amo molto i gatti, l'enigmistica e questa passione di scrivere che mi accompagna da ragazza anche se mai, fino a due anni fa, ho voluto farla conoscere ritenendola solo mia, ma l'approccio ad internet mi ha aperto un mondo diverso, più facile da affrontare, visto la possibilità di comunicare senza dover per forza esporsi troppo...
Oltre a scrivere poesie e racconti, attualmente Giulia gestisce un ristorante  a Copparo(FE) e nel 2009 ha pubblicato la raccolta di poesie Fuori e dentro(Nuovi Autori editore).

PS: i dipinti ad olio sono del maestro Agim Sulaj ... GRAZIE AGIM!!

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Tra cielo e terra (Nuove voci)
by Giulia Meloncelli
Publication date: 2011






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© 2011, Riproduzione riservata. I diritti sono degli autori dei testi e dei dipinti.

martedì 2 agosto 2011

Senza tempo

Homesickness - Rene Magritte
Oil on canvas - Public collection
Senza tempo

C'è stato un tempo
senza nuvole,
i ragazzi amavano
le compagne di scuola,
le strade sorridevano
delle loro storie,
c'è stato un tempo
che sembrava senza tempo.



Prenderti

La mano segue il tuo sorriso,
lo sfiora ed è vento leggero,
poi gli occhi si raccontano,
e ti prendo nella mia notte.


Sai

Sai donna mia,
non conoscevo
il tuo viso,
ed eri già antica
abitudine per me,
intrigante nostalgia
di ciò che doveva
ancora accadere.


Rene Magritte (1898-1967) -Dangerous Liaisons
Oil on canvas - 1926

Regine

Donne che non rispondono,
o che magari chiedono,
donne che non sanno,
semplicemente si voltano,
donne forse deluse,
o solo perse nei loro sogni,
donne dovunque ci sia il sole,
oltre mari di pensieri,
donne dagli insoliti domani,
o dei passati mai lontani.

Poesie di Giacomo Ciacciarelli.

sabato 25 dicembre 2010

Buon Natale...

auguri...

Buon Natale - fany



Notte di Natale

Luci di presepe,
piccole stelle
appese al cielo,
i pastori,
il silenzio dell'attesa,
noi bambini
naso all'in su,
coriandoli di neve
giocano tra le mani,
gli occhi aperti
alla meraviglia,
e nostro padre,
Gesù, ti prego,
raccontaci
quando tornerà...


Jimmy*




La più morbida festività occidentale

di Franco Stelzer


Se, nella quiete dell'alba,
io mi destassi,
e me ne uscissi in cucina,
nella casa silenziosa,
come un guerrirero stanco.
E decidessi di preparare colazione,
e mi cadesse il filtro del caffè,
e i fondi si spargessero ovunque,
schizzando a raggiera
verso le pareti del mondo.

Se poi il caffè bollente mi colasse nella manica,
appena qualche goccia,
con una certa discrezione,
come un amico
che un poco ti rimbrotta
e insieme prova un po' di compassione.

Se alzandomi, la sedia scricchiolasse,
non forte, con mitezza,
ricordandomi con garbo i lavori da fare,
le mensole, le viti, il rubinetto...

Se entrando in camera, infine,
urtassi lo stipite
e un poco barcolassi,
ed evitando di cadere ti scorgessi...

se guardando te, distesa, e le briciole
dei dolci rovesciati,
io pensassi ad un lento, lentissimo quintetto di fiati...

Se fosse, insomma, un freddo dicembre,
e il tepore della casa ricordasse
la vigilia appannata e brillante,
la tristezza luccicante e corale
della più tiepida,
della più stordente,
della più morbida festività occidentale.

Se fosse dicembre,
e l'alba,
e nella stanza io inciampassi,
e alla tua semplice vista
il ricordo ritrovassi,
del tuo madido corpo,
del tuo canto
prodigioso e tonale,
dei tuoi tiepidi passi,
del tuo languido abbandono regale...

Se tutto questo fosse,
dicembre, l'alba,
e ogni fasto imperiale,
e malanni,
e torpore,
e osannato, splendente trionfo occidentale...

una cosa sola,
e decisiva,
avrei da dirti: 

Buon Natale...



*= Jimmy è il nick di Giacomo Ciacciarelli