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lunedì 14 febbraio 2011

13 febbraio: un milione di donne in piazza

 Le Donne...
Queste Donne Fanno paura a lui!


Ro Marcenaro L'Asino

Non so se qualcuna/o di voi ha partecipato alla manifestazione odierna. Vi posso assicurare -e parlo di Torino- che in vita mia non ricordo (a parte la caduta del muro Berlinese, e al Cairo non ci sono stata in questi giorni ) una fiumana di questa portata! Già si sapeva che l'afflusso sarebbe stato elevato, ma questo oceano era veramente del tutto imprevedibile.  Certo è che oggi mi sono resa conto di quanto sia enorme il popolo elettorale astensionista...
Nadia Redoglia da ÆNIGMATICA



Giuditta day - Paride Puglia -L'Asino
Ora o mai più!
Lunedì 14 Febbraio 2011 11:39
di Nadia Redoglia
Il giro de mondo in 24 ore! L'oceano delle donne, dei loro figli e compagni, dall'Europa in 230 città italiane, Parigi, Grenoble, Lille, Lione, Strasburgo, Tolosa, Bruxelles, Londra, Madrid, Barcellona, Stoccolma, Atene, Amsterdam, Lisbona, Praga, Zurigo, Ginevra, Berlino, si è riversato a Tokyo, New York, Washington, Boston, Portland, Michigan e perfino in Bangladesh, Mozambico, Corea, Nepal, Hawaii, a Toronto, Seul, Giakarta, Katmandu, Maputo e oggi ad Auckland, in Nuova Zelanda...

Noi eravamo a Torino. Da Porta Nuova, per via Roma, passando per piazza S.Carlo e Castello, via Po fino a piazza Vittorio con a disposizione giusto lo spazio del nostro corpo. Un'ora e mezza per spostarci di dieci metri. Non un simbolo di partito, solo cuori e cervelli. Sventolavano le sciarpe bianche e chilometri di filati colorati, intrecciati sotto il cielo e sopra di noi. Dai balconi applaudivano, sminuzzavano coriandoli, spargevano bolle di sapone giganti, mestoli e coperchi intonavano inni, chitarre, maracas, armoniche, improvvisavano ritornelli e stornelli...

Il "se non ora, quando" è stato omologato a tutti gli effetti: tornare indietro non è più possibile. In tal senso non è certo il caso d'occuparci degli sproloqui deliranti, prima e dopo, del sultano e dei suoi accoliti. E' ben altro, semmai, che dovrebbe destare preoccupazione a tutte le genti del dissenso. Ci sembra appena il caso di fare notare ai dirigenti partitici che fanno opposizione per mestiere, che questo oceano italiano non ha votato il sultano o i suoi alleati, ma evidentemente non ha votato neppure voi! Temiamo fortemente che la stragrande maggioranza non abbia votato proprio, pur nel passato avendovi preferito o scelto quegli altri.
Lasciate da parte il vostro atto di dolore, fate piuttosto un atto di fede -visto il dono che vi hanno offerto le sorelle d'Italia- sul fatto che il "se non ora quando(?!)" ora passa prorompente a voi. Trattacelo con cura e fatene buon uso! fonte: NUOVASOCIETA'
http://img508.imageshack.us/img508/7508/vign2020radical20chic.jpg
Mellana da NuovaSocietà




Burqa bunga
Massimo Gramellini
Anch’io domenica scenderò in piazza contro chi disprezza il corpo e l’anima delle donne. E cioè contro i vecchi bavosi che le riducono a gingilli. Contro gli arrivisti che le utilizzano come merce di corruzione presso i potenti. Contro le ragazze che si vendono, spacciando la loro bramosia di denaro e di fama per libertà. Contro i genitori disposti ad accettare l’idea umiliante che la carne della propria carne diventi strumento di carriera. Contro chi pensa che non esista una via di mezzo fra il burqa e il bunga bunga e invece esiste: chiamiamolo burqa bunga, oppure dignità. Contro i pubblicitari che da trent’anni riempiono di seni & sederi le tv e i muri delle nostre città per promuovere prodotti (telefoni, gioielli, giornali di sinistra) che nulla c’entrano con la biancheria intima. Contro le tante signore «impegnate» che hanno accettato questo insulto senza protestare. Contro gli autori televisivi che hanno ridotto il vestito delle ballerine a un filo interdentale, imponendo al Paese un’estetica trucida e volgare. Contro gli autori televisivi che hanno fatto la stessa cosa, ma sostenendo che si trattava di una forma sottile di ironia, mentre di sottile c’era solo la gonna. Contro chiunque considera il corpo delle donne un fatto pubblico, quando invece è un bene privato da esibire soltanto a chi si vuole, e nell’intimità. Contro i giornali e i siti «seri» affollati di culi & sederi. E contro coloro che se ne lamentano, ma intanto cliccano lì.

In fondo domenica scenderò in piazza un po’ anche contro me stesso
(10-02-11)
SERGIO STAINO

http://img829.imageshack.us/img829/1152/vignetta13022011.jpgGianni Carino per http://www.rainews24.rai.it/

Emper - L'Asino



La riscossa delle donne fa tremare il potere

Torno ora dal centro di Milano invaso dalla protesta delle donne, con una componente impressionante di giovanissime. E ho notizia di persone che per la prima volta in vita loro hanno partecipato a una manifestazione di piazza. E’ una giornata che ricorderemo, è la conferma che la questione femminile a lungo sottaciuta e irrisa rappresenta il punto debole di un establishment italiano neanche lontanamente consapevole della sua portata. Ci sarà tempo per rifletterne, anche all’Infedele di domani sera. Ho provato un’emozione forte (e anche un po’ di fifa) parlando a tanta gente dal palco di piazza Castello. No davvero, ministro Gelmini, non eravamo pochi “radical chic”. Chi ha offeso i sentimenti più intimi e il senso di dignità delle donne italiane, dovrà prendere atto di non essere più in grado di governare. Ma ho l’impressione che con questa presa di coscienza dovrà fare i conti un’intera classe dirigente. Era ora!
Gad Lerner

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Mauro Patorno
http://img195.imageshack.us/img195/8576/vauro130211.gif
VAURO Le vignette di Vauro

L'Urlo di Giannelli 
Corriere della Sera


Bandanax - L'Asino
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CHI SPINGE ?

Tutti gli opinionisti della maggioranza cercano di negare la grande partecipazione alla manifestazione di ieri.
Per chi c'è stato ma, anche per chi l'ha semplicemente vista in tv, questo tentativo appare in effetti un po' patetico.
Però e, se i sondaggi che ne confermano la grande popolarità sono veri, Berlusconi, un po' come il grande Sordi ne "il Vedovo" potrebbe giustamente chiedersi: "chi spinge?.


Pubblicato da uber
Etichette: berlusconi, donne, politica *



E' stata proprio una bella manifestazione anche a Vicenza!
Marilena Nardi http://www.marilenanardi.it/
Link correlati :

alberto cane blog:
Se non ora quando? Ora. L'altra metà del cielo ha invaso le piazze d'Italia

  Luca Boschi:
UNA DOMENICA CON GLI OMBRELLI ROSSI
L'EVOLUZIONE DELLA SPECIE, secondo BEN HILLMAN

giovedì 6 gennaio 2011

Il Brasile e Cesare Battisti

In un modo o in un altro, il caso Battisti è comunque a un passo dalla svolta chiave, quella che deciderà il futuro dell’ex militante Pac condannato in contumacia all’ergastolo in Italia per quattro omicidi alla fine degli anni ’70, dei quali si dichiara innocente.
Lula nega l'estradizione proprio l'ultimo giorno del suo mandato.
Si ricorre e per il momento almeno rimane in carcere ma...


PAESE CHE VAI ...
Può anche essere che la mancata estradizione di Battisti derivi da una scarsa fiducia nella giustizia italiana ma che dire del balletto che c'è stato tra i diversi poteri istituzionali brasiliani?

Pubblicato da uber
Etichette: giustizia, MAGISTRATURA




World Wild
La grana Battisti passa a Dilma

Portos http://www.portoscomic.com/


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Fare giustizia, anche se crolla il mondo

Di Ferdinando Camon (1 gennaio 201i)

Chiamiamo le cose col loro nome: il 2011 comincia con una umiliazione internazionale non del governo italiano, ma del popolo italiano. La nostra dignità, il nostro diritto alla giustizia, la nostra stessa vita vengono considerati poco, niente, da uno Stato come il Brasile, dopo essere stati considerati poco, niente, da uno Stato vicino e fraterno, come la Francia. Il pluriassassino italiano Cesare Battisti, che i nostri tribunali han condannato a due ergastoli per rapine e omicidi, vien prima ospitato dalla Francia, poi aiutato dalla polizia francese (testimonianza dello stesso Battisti) a fuggire in Brasile, da cui il presidente Lula, alla scadenza del suo mandato, tre giorni fa ha rifiutato di estradarlo. Il nostro presidente della repubblica definisce “incomprensibile” la decisione del collega brasiliano. Ma una comprensibilità ci deve pur essere. Cerchiamola.
Avrebbe il Brasile rifiutato di consegnare alla giustizia del suo paese un pluriassassino francese? inglese? tedesco? Penso proprio di no. Perché l’ha fatto con l’Italia? Perché siamo un paese senza forza internazionale, un paese che si autodisprezza e con ciò facilita il disprezzo degli stranieri. Nel braccio di ferro tra Roma e Brasilia non è mai stato chiaro se l’Italia “esigeva” la consegna di un assassino condannato definitivamente, o se la “trattava” tenendo conto che col Brasile, potenza economica in ascesa, sono in ballo rilevanti commesse per le nostre aziende. Non abbiamo un’ossatura come nazione, i nostri rapporti con l’estero, in campo economico politico giudiziario, son rimessi alla trattativa personale, alle intese sotterranee, un atteggiamento che permette ai nostri ministri di esercitare un machiavellico opportunismo quando son fuori, e sbandierare una mussoliniana retorica in patria. Il presidente brasiliano era in Italia poco tempo fa. Nessuna nostra autorità governativa gli ha dichiarato che la mancata consegna del nostro pluri-condannato sarebbe stata inaccettabile. Il capo del nostro governo s’è lasciato sfuggire che questo pluriomicida “è così schifoso che non sa se sia meglio che resti là dov’è”. Ma che significa? Qui si tratta di giustizia, e la giustizia è il primo dovere di uno Stato. Uno Stato senza giustizia non è uno Stato. E noi siamo uno Stato senza giustizia. Uno Stato dove la giustizia è troppo spesso rimessa in dubbio e smentita: abbiamo un’infinità di processi che non vengono celebrati, e altissime cariche che hanno un contenzioso con la magistratura. La famosa frase di un imperatore tedesco: “Si deve fare giustizia, anche se crolla il mondo”, e quella altrettanto famosa di Hegel: “Si deve fare giustizia, altrimenti il mondo muore”, hanno lo stesso significato: la giustizia vale più del mondo. Questo, nei confronti di un colpevole da ergastolo, non l’ha applicato ieri la Francia, non lo applica oggi il Brasile. Ma non lo applicano non per il reato da punire, ma per lo Stato che vuol punirlo. Non è Battisti che gl’interessa proteggere. È l’Italia che non gl’interessa favorire. Francia e Brasile fan capire di ritenere che la giustizia italiana sia la giustizia di uno Stato che fu fascista e non ha mai smesso di esserlo, ed è mafioso, e verso i nemici del potere esercita una persecuzione giudiziaria. Nessuno gli ha fatto capire che i più ferrei nemici dei nostri terroristi furono e restano i partiti dell’opposizione di sinistra, perché il terrorismo sabotava la vita politica e sindacale: era un nemico del popolo, prima che del governo. Esattamente come questi atti del governo francese e brasiliano: sabotando la giustizia, forniscono un sostegno al crimine. I terroristi ricercati e condannati che ieri confluivano a Parigi, domani potrebbero puntare sul Brasile. I governi che danneggiano la giustizia fuori casa, la danneggiano anche in casa.

(fercamon@alice.it)
mariobochicchio

VUKIC - vukicblog


L'uomo giusto alla Farnesina - Giulio Laurenzi



criminali
criminali - ottomax

rappresaglie
rappresaglia - ottomax


GRIECO http://www.coriandoli.it/


Intellighenzia - Patorno http://mauropatorno.blogspot.com/


L'intenditore - RO MARCENARO - L'Asino
AIA! - fabiomagnasciutti



https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZ7CvpmR9Kicz-i3h8mD02mEF5m588BxihXO2CWPeTheQHWnh8Oatd0jbvCQC_EsP9Vkcyw97DPXZc8Yya5sdwbWTOehmJaSceFkAwsv9_cF7xAFene0HH6J_GWLwMCSpxHDQdpYbnbdY/s1600/STRISCE+BAVOSE+679.jpg
Brasil - giors e gugu STRISCE BAVOSE

Il caso Battisti 
Lele Corvi http://www.lelecorvi.com/

Dal forum di ÆNIGMATICA due interventi per capire meglio il perché della mancata estradizione:
Passata dalle prime pagine la notizia del rifiuto dell'estradizione di battisti da parte del brasile, alcuni giornali finalmente oltre che indignarsi spiegano anche il perchè di questa decisione.
D'altra parte non è un caso che Francia, Inghilterra, Spagna, Giappone e da ultimo il Brasile stesso  abbiano sempre negato l'estradizione sia di terroristi di destra che di sinistra.
Perche? Perchè negli anni settanta per combattere il cancro delle brigate rosse e dell'estremismo delle stragi è stata emanata una legislazione speciale in deroga agli articoli della nostra costituzione ( legge reale, utilizzo dei pentiti, carcere duro ect..).
Tutte queste misure vengono considerate da questi paesi come violazioni dei diritti umani ( giusto o sbagliato che sia ) anche perchè queste leggi terminata l'emergenza non sono mai state abrogate e in caso di terrorismo sono ancora in vigore.

La motivazione principale che il Brasile ha addotto come fatto derimente per negare l'estradizione è quella che Battisti è stato condannato sulla base di testimonianze di pentiti ( altri terroristi ) e non su prove oggettive portate in dibattimento.

Questo i nostri politici lo sanno benissimo ( anche quelli che sbraitano ) tanto è vero che nella visita in Italia di pochi mesi fa di Lula nessuno ha toccato questo argomento.
Per avere Battisti in carcere sarebbe bastato meno proclami e magari garantire al Brasile una nuova istruttoria (costava poco concederla ) poi avutolo sul suolo patrio come Macchiavelli insegna, si faceva come volevamo noi.
Molto più semplice gridare per tre giorni per poi dimenticarsene, intanto le vittime saranno abbandonate, come al solito, a se stesse. b

I familiari delle vittime di Battisti questo vogliono: giustizia e verità. La vendetta, invece, fa parte dei discorsi di tanti nostri rappresentanti che cavalcano le emozioni del momento per raccattare consensi. Vero è che, oggi, parlano dell’applicazione di una sentenza emessa da una Magistratura (che ieri era, e domani sarà, "il cancro della democrazia italiana", "al cui interno esiste un'associazione a delinquere a fini eversivi", mentre "i giudici sono antropologicamente dei pazzi”), ma è altrettanto vero che l’amore della Giustizia a giorni alterni diventa giustizialismo.

P.S.: non solo Battisti

PP.S.: ma Lula ha fatto bene o ha fatto male? Dal “suo” punto di vista (che è anche politico) potrebbe avere ragione (come l’aveva Sarkozy nel 2007, per Marina Petrella), dal “nostro”, anzi dal “mio”, si resta perplessi: forse la promessa di un nuovo processo (così come previsto dal Mandato di Cattura Europeo, nei casi di contumacia cfr. [3° "post"])  avrebbe salvato capra e cavoli. Sal

Riprendo dall'articolo di Camon per concludere:
"La giustizia è il primo dovere di uno Stato. Uno Stato senza giustizia non è uno Stato. E noi siamo uno Stato senza giustizia. Uno Stato dove la giustizia è troppo spesso rimessa in dubbio e smentita: abbiamo un’infinità di processi che non vengono celebrati, e altissime cariche che hanno un contenzioso con la magistratura. La famosa frase di un imperatore tedesco: “Si deve fare giustizia, anche se crolla il mondo”, e quella altrettanto famosa di Hegel: “Si deve fare giustizia, altrimenti il mondo muore”, hanno lo stesso significato: la giustizia vale più del mondo."
Basta legiferare ad personam e per il proprio portafoglio.

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Aggiornamento del 8 gennaio 2011

NAPOLITANO SU BATTISTI "NON CI SIAMO FATTI CAPIRE"
(AGI) - Ravenna, 8 gen. - Nella vicenda della mancata estradizione di Cesare Battisti "e' mancato qualcosa alla nostra cultura e alla nostra politica per trasmettere, e far capire davvero, il senso di cio' che accadde in quegli anni tormentosi del terrorismo". Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, parlando a Ravenna. QUI  


Portos http://www.portoscomic.com/



Andrea Alla Foa INSERTO SATIRICO

domenica 31 ottobre 2010

B. un uomo di buon cuore

Il caso Ruby
Il premier:
«La mia verità manipolata»
«Sono una persona di cuore»
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Cari Amici,
come non sorridere delle affermazioni di B sulla vicenda di Ruby e del bunga-bunga?!
Marilena Nardi http://www.marilenanardi.it/

La Ruby: "Non ho fatto sesso con Berlusconi".
Il Premier: "Contro di me solo accuse e insulti"
la notizia


Berlusconi indecoroso
di Ferdinando Camon
Ancora una minorenne nella vita di Berlusconi. Non è ammissibile. Probabilmente è una sbandata, la marocchina Ruby, scappa da casa, anche dalla casa-famiglia, fa soldi in maniera misteriosa, rubacchia dove può, anche alle amiche, e pur così giovane fa la cubista, che vuol dire la eccitatrice sessuale: una così può sbattere addosso a un frequentatore di balere, a un cacciatore di sensazioni, a un drogato di periferia, e invece sbatte nientemeno che sul capo del nostro governo. È jellato lui o se le va a cercare? In un passato recente, accanto al nostro capo del governo è apparsa un’altra minorenne, misteriosa pure lei, ormai consegnata alla storia perché lo chiamava “papy”. E anche una donna, attempatella, che di professione fa la escort, e si fa pagare sui 5mila euro a incontro. Con questa escort il nostro capo di governo ha passato la notte precedente al summit di Mosca con Putin e altri suoi pari grado: noi pensavano che ai grandi incontri, dove si gioca una fetta del nostro destino, il capo che ci rappresenta andasse dopo giorni e notti di veglia e di studio, sacrificandosi per noi, per tirarci fuori dai problemi che ci strangolano. Quelli che lo han votato, lo han votato per questo. E invece lui passa da un’avventura all’altra, e vorrei dire avventura sessuale, se non mi bloccasse il tono esibizionistico di tutte queste storie. In fin dei conti è vecchierello, è stato operato alla prostata (Giampiero Mughini chiama l'operazione alla prostata "una sberla che non finisce mai"), ha la palpebra sinistra che cade giù come una serranda rotta, avanza ambiando come gli orsi, deve avere un problema alle ginocchia, e di giorno in giorno gli cresce la pancetta. Perché esibire trionfi sessuali su donne e ragazze e ragazzine? Nessuno l’ha votato per questo. Non era questo che aveva promesso. Aveva promesso crescita, riduzione del debito, abbassamento delle tasse, due aliquote, pulizia nelle nostre città, miglioramento di scuole e università, un milione di posti di lavoro… Ha incantato un popolo. Il popolo l’ha votato. Smettiamola di dire che le elezioni eran truccate, che le troppe televisioni incitrulliscono gli elettori, che il popolo è beota e non sa quel che fa. Il popolo l’ha votato perché aveva un sogno e Berlusconi gli ha detto: “Io realizzerò il tuo sogno, farò un nuovo miracolo italiano”. È questo il miracolo? Un vecchietto con le minorenni? La barzellette continue? Gli sfottò a Rosy Bindi? Il mondo parla di noi ogni giorno, perché? Perché vede in casa nostra cose mirabolanti o cose orripilanti? Ad ogni scandalo, Berlusconi accusa la magistratura o l’opposizione di sinistra. Ma cosa c’entra la magistratura o l’opposizione col bunga bunga? È un’invenzione interna, non al centro-destra, non al Popolo della Libertà, ma al presidente del Consiglio tout court. Berlusconi è tante cose insieme. È il capo del Pdl, il capo del governo, il capo di tante tv, il capo di una famiglia. Ci metto anche quest’ultimo ruolo, perché quando scoppiano questi scandali (penso specialmente alla messa in onda dei gemiti sessuali del leader a letto con la escort), io mi domando: cosa penserà la moglie? e i figli? Probabilmente lui se ne frega, perché ha il potere. Ma è questo il prezzo del potere? E se è questo, vale la pena? Che sia capo di tante tv e capo del Pdl non è senza conseguenze, perché obbliga chi fa informazione in quegli organismi ad arrampicarsi sugli specchi per proteggerlo, per smentire fin ai limiti del ridicolo. Di recente bestemmiò in pubblico, la bestemmia finì in onda, e un suo dirigente lo difendeva sostenendo che non era una bestemmia completa, non diceva “porco” ma diceva “orco”. Io mi domando: quanto guadagna uno, per fare queste difese? Ventimila euro al mese? Vale la pena? Non sto dicendo che bisogna avere odio, o disprezzo, o risentimento per Berlusconi. Il sentimento giusto è un altro: fa pena. Non è scemo o traditore o incapace. È un’altra cosa: è indecoroso.

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Bunga Bunga
Paride Puglia PUNCH


I personaggi del nuovo scandalo:

  • Karima Heyek, 17 anni, "alias Ruby Rubabaci", alias "Ruby Rubacuori"

MEMORIE DI KARIMA
La storia della minorenne di origine marocchina, convertita al cattolicesimo e attratta dalla civiltà occidentale, commuove l'Italia.

Pubblicato da Uber Humour
Etichette: berlusconi, scandali, sesso

  • Il premier dal buon cuore (74 anni): collana di Damiani e busta con settemila euro


PORTOS Comic strip


  • Il Nonno d'Egitto: Hosnī Mubārak
PORTOS Comic strip

  • Lele Mora (indagato per favoreggiamento della prostituzione per il reclutamento di ragazze da portare alle feste organizzate ad Arcore e nelle residenze presidenziali)
https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoYWN1VAZCHhKjJd4Vaekz9D6Na2wUxyrAiaecO6jxUust-wAYWi-YZZRqdl-caDJ3sBx8bM6E7ArwdC7pG4jF3LBluEnBeSlcc3UnxKdh0ur7MJ-_WRPqMUc3CYmHxLqURGnJWDawPhs/s320/+ApMoMora+p.jpg
PORTOS Comic strip


  • Fede nel Bunga
  • Emilio Fede è indagato per favoreggiamento della prostituzione per il reclutamento di ragazze da portare alle feste organizzate ad Arcore e nelle residenze presidenziali.
  • https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi713BDfyOrFHPRBVUsa1Hx3FX0ZAqGtXp-1QgXDjCKVlCF6I8oIYJfLdwzeQ1vjLCMZWn1WzE9qzHUY2jDwDbZf1fNq7nnnyk_a430KSpaxndC819hAIrwq-haZsTHhaV5V1CEukamGzE/s400/ApMo+Fede+p.jpg
    Emilio Fede - PORTOS Comic strip

  • Nicole Minetti.
  • Sulla presenza della sua ex igienista e consigliera Pdl della Regione Lombardia Nicole Minetti in questura a Milano per la vicenda Ruby il Premier ha detto: "È stata mandata da me per aiuto a una persona che poteva essere mandata in carcere".
  • Nicole Minetti è indagata per favoreggiamento della prostituzione per il reclutamento di ragazze da portare alle feste organizzate ad Arcore e nelle residenze presidenziali.

  • la curiosità mediatica


Giannelli http://www.corriere.it/


Bungagiorno

Gli americani sono dei quaccheri. Lì un presidente può fare bunga bunga con Marilyn Monroe o una stagista della Casa Bianca, ma se telefonasse all’Fbi per far rilasciare una minorenne arrestata per furto, oltretutto spacciandola per nipotina di Mubarak, sarebbe costretto a dimettersi alla velocità della luce. E se dicesse di averlo fatto perché è un uomo di buon cuore? Peggiorerebbe soltanto la situazione. L’abuso di potere, la sacralità della carica, bla-bla.

Che perbenismo triste, che formalismo ipocrita. E la Francia giacobina? Neanche a parlarne. Lì un presidente può tenere nascosta una figlia tutta la vita come Mitterrand o sposare una modella col birignao più appuntito delle caviglie, ma se telefonasse alla Gendarmerie per far rilasciare una minorenne arrestata per furto, oltretutto spacciandola per nipotina di Mubarak, sarebbe costretto a ritirarsi a vita privata. I francesi non hanno una storia alle spalle che consenta loro di apprezzare certi slanci liberali. Sapranno cucinare le omelette, ma la democrazia non gli è mai riuscita bene. I tedeschi, poi: luterani, gente fanatica. Lì un cancelliere non telefonerebbe al Polizeipräsidium neanche per far rilasciare la propria, di nipotina, altro che quella di Mubarak. Ecco, forse solo in Egitto, dove la democrazia affonda nei millenni (i famosi Faraoni della Libertà), il presidente telefonerebbe alla polizia per far rilasciare una minorenne arrestata per furto. Ma non la spaccerebbe per nipotina di Mubarak, essendo lui Mubarak. Semmai per nipotina di Berlusconi: esisterà, al riguardo, un accordo bilaterale?
Massimo Gramellini (La Stampa)


I tormentoni...e i commenti...
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Tormentoni
Giulio Laurenzi https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaCb9xGBJhGxm2O8HgLVG8Mrno9NOpPEwgaVuIf7DfCYXQfR6v0bOwJ2BiWEZn6BwBycWxGVFGYkWAM_OHVp_fFd0ROo-sPUymNu1wWnMMtIBw0lsS77EgBWWw1TpwkkQxJA0GdQjpwP51/s1600/tregiorni2.jpg

Lo scopeur
Umberto Romaniello https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfZ6xJvI6qIeP8UIKXEScFpyfwtnart8vwxMkYuasqiT_vBzuHxsBxiYOAHNfs52UxZUvEB_bNQ6F3hMKZukcbRbd4U3T9D2sVeILNBtur6a39S2Gtn5vEZJQ0gJQ_FqlmEg_9nCSAzKzb/s400/Bunga+Bunga.jpg
Amore di plastico
VADELFIO

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minorenne, extracomunitaria, clandestina ... ma BONA
ottomax
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nico pillinini


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nico pillinini
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VUKIC - vukicblog

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Ne uscirà vivo- VUKIC - vukicblog
COME E' DURA (si fa per dire ) LA VITA
Scoppia il caso Ruby.
Una folla di avvocati si affretta a smentire e minimizzare,
non è cosa nuova che il piccolo premier si trovi indaffarato con delle ... montature.
Per chi volesse approfondire, può farlo all'indirizzo :
http://www.repubblica.it/politica/2010/10/28/news/davanzo_ruby-8503315/?ref=HREA-1
Roberto Mangosi www.enteroclisma.com
https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhU79i95UKgbYsgXSiEMZJCPsEyq8nVxsDztolsftIFNN0hPav-hYbi8ztLRKjSd3UC_iuHj7hrFYoWYBt3cvxv9BQBVBFa8dNkcwvkAyYMbDau0rOL2lxZ9bh_Kp1ibdnz2kY8YrfEFZAN/s400/Liberazione+copia.jpg
Liberazione
Ro Marcenaro L'Asino
https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEif4HB3u3nkAC3Ia2OzCJBixNXKuhYZEAn70qw-HYwi94qXpqaBOS9RazQcURbVr-H0I1X4-j12DnKb6DOtkHSV3WJykhkDIbiiHxtosGsaprYpdGxJUnWi1PmMGWNKMTS_9lZXKcOezlUI/s400/1565_010_amo_cor.jpg
GRIECO http://www.coriandoli.it/




http://www.mamma.am/mamma/images/7830_a7596.jpg
Fra la tristezza civile e la pietà umana
"Fra tutte queste reazioni ne manca una che faticheremmo a definire, qualcosa che sta fra la tristezza civile e la pietà umana" Famiglia Cristiana. E sulla faccenda non ho altro da dire.
MAURO BIANI - http://maurobiani.splinder.com/

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipw-UJg4Tf-tFojJjjzS0agyB9wWEkyiSIPkLuzSKZ67hS5kaF7-BH0Tew9b9SL5Kk9GxMCFK0oezJwnFD49fihw7lJRttwt9-ZTQEa8JMuZkPJ1vlsCfbGDrKxraJNJjfJ1Ivre7LAhoe/s400/TOMAS_368.jpg
Tomas


http://img443.imageshack.us/img443/295/uomodibuoncuore.jpg
Origone

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Vincino da Dagospia


Il momento del bisogno -fabiomagnasciutti
sunset boulevard-fabiomagnasciutti




"B dichiara di amare la vita e le donne e aggiunge di non avere nessuna intenzione di cambiare stile di vita."
Quando penso al suo "amore" per l'Italia, lo immagino come un ratto...
Marilena Nardi http://www.marilenanardi.it/

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la barzelletta raccontata da Emilio Fede - video
Berlusconi e il caso Ruby: spazzatura