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lunedì 23 settembre 2019

Il Giornale di LIBEX



N.1  -  Vignetta di Fabio Magnasciutti


Il Giornale di LIBEX

Dopo il numero zero pubblicato all’occasione del Festival LectorInFabula 2018, il festival 2019 sarà l’occasione della pubblicazione del numero 1 del Giornale di Libex, creato dal Centro Librexpression. 20 pagine di articoli e vignette satiriche sulle alcune delle grandi sfide del mondo attuale, particolarmente delle minacce alla liberta di espressione anche nei nostri paesi democratici, firmatari della Carta dei diritti umani delle Nazioni Unite, del Consiglio d’Europa e dell’Unione europea. Sopplemento cartaceo della rivista on-line della Fondazione Giuseppe Di Vagno, “La Pagina”, speriamo di renderlo trimestrale.

N . 0   -  Vignetta di Pierre Ballouhey





Centro LIBREXPRESSION, Fondazione Giuseppe Di Vagno

Creato in gennaio 2017, operativo da giugno 2017, il Centro LIBREXPRESSION è un Centro Euro-Mediterraneo per la promozione della libertà di espressione e della satira politica.

Obiettivo: promuovere la libertà di espressione, la libertà di stampa e la satira politica  – uno strumento indispensabile per la democrazia -, particolarmente grafica, ma non solo, come forma pertinente d’informazione e svilupparne l’uso, sia nella didattica, sia nei vari media (giornali, audiovisivi, social network) e nel campo dell’arte grafica.

Un Consiglio Scientifico, composto di vignettisti, fotografi, giornalisti, universitari specializzati in materie legate alla libertà di espressione, assicura la coerenza delle attività.

Organizzazione: Il centro è organizzato intorno a cinque pilastri, che dovrebbero essere tutti pienamente operativi entro 2020:

1- Un’attività di promozione della libertà di espressione e della satira politica (attività in corso), con l’organizzazione di conferenze pubbliche, partecipazione a festival di giornalismo o di cultura, a trasmissioni radio e TV, mostre tematiche. Tale attività è iniziata nel giugno 2017. (Veda l’elenco in annesso).

2- Una banca dati di vignette, illustrazioni e fotografie (in costruzione), per promuovere il lavoro dei membri del Centro LIBREXPRESSION (vignettisti, graffisti, illustratori, fotografi, intellettuali… che siano italiani, europei e dell’altra sponda del Mediterraneo) – in materia di satira politica e sociale e difesa della libertà di stampa e di espressione. Promozione presso i media, i professori e studenti di licei e di università, giornalisti, editori… Tale banca dati riprenderà le opere scelte dai membri, classificate sia tematicamente sia per autore, con un motore di ricerca. Tale banca permetterà ai potenziali utenti di trovare illustrazioni per loro articoli, trasmissioni video, illustrazioni di siti, libri, didattica, ecc.

3- Un centro di documentazione (iniziato), biblioteca fisica (nella sede della Fondazione Di Vagno) e virtuale, sul tema della libertà di espressione, della satira e della caricatura politica (su tutte le sue forme e particolarmente grafica), dall’antichità fino ad adesso. Sarà un dipartimento della biblioteca della Fondazione, che conta già una centinaia di pubblicazioni su questo tema. Collezioni di vignette satiriche storiche saranno scannerizzate, per creare una banca dati storica, completendo la banca dati del punto 2.

4- Una residenza per artisti (progetto), situata nel Monastero san Benedetto di Conversano. Saranno invitati, per uno a tre mesi, tra 4 e 6 artisti, meta europei – meta dell’altra sponda del Mediterraneo, per dedicarsi al loro arte. In scambio dovranno dedicare un po’ di tempo a conferenze, workshops e lavoro artistico sulla regione.

5- Un’attività didattica (in corso di elaborazione): Il centro intende produrre in collaborazione con partners europei condividendo obiettivi e filosofia d’azione simili, dei moduli di formazione (utilizzabili sia dal vivo, sia via internet) all’attenzione degli studenti di licei, dei docenti e studenti universitari, particolarmente di scuole di design, sul tema della libertà di espressione (cosa vuol dire, quali sono i diritti e i doveri, come cercare e verificare l’informazione, i pericoli e i pregi della rete, come leggere un’immagine, ecc.)

Sede legale:

Centro LIBREXPRESSION
Fondazione Giuseppe Di Vagno (1889-1921) – ONLUS
Via San Benedetto, 18
I-70014 CONVERSANO (BA)
info@fondazione.divagno.it

Direttore: Thierry Vissol
Thierry.vissol@gmail.com
Tel: +39 331 190 73 70


lunedì 25 febbraio 2019

Per Musa Kart

FANY-BLOG sostiene il disegnatore Musa Kart ed i giornalisti turchi di Cumhuriyet , condannati a pene detentive dai due agli otto anni.
Musa kart, vincitore del premio internazionale della stampa Cartooning for Peace / Ville De Genève-Officiel 2018, negli ultimi tweet scritti dice di vivere le sue ultime ore di libertà, in attesa che la polizia di Erdogan lo porti in prigione. Una pesante pena per il semplice esercizio del suo mestiere, quello di disegnatore libero e indipendente.

Per Musa Kart
Gio / Mariagrazia Quaranta
Turquie : procès des journalistes de Cumhuriyet, dont le dessinateur Musa Kart

Le procès des journalistes de Cumhuriyet, détenus depuis 9 mois dans la prison de Silivri, s’est ouvert lundi 24 juillet pour dix jours. Accusé d’avoir aidé et soutenu une organisation terroriste, le dessinateur Musa Kart risque une peine d’emprisonnement de 29 ans.

Au début de l’audience, tout comme ses collègues, le caricaturiste a lu une déclaration écrite pour sa défense.

Originellement traduits puis publiés en anglais par nos confrères américains de Cartoonists Rights Network International, ses mots, ponctués de notes d’humour, soulignent non seulement l’absurdité des accusations émises à l’encontre de Cumhuriyet, et consacrent aussi l’importance du dessin de presse dans le combat pour la liberté d’expression.

A lire en français et en intégralité ici.

Mise à jour du 19/02/2019 : La justice turque confirme les peines de prison ferme contre les employés du journal Cumhuriyet.

Accusés d’« association avec une organisation terroriste », les membres de la rédaction du journal Cumhuriyet, rare organe de presse critique à l’égard du gouvernement de Recep Tayyip Erdogan, avaient fait appel de la condamnation en première instance.

Les journalistes, dont le dessinateur de presse Musa Kart, Lauréat du Prix International du dessin de presse décerné par Cartooning for Peace en 2018, ont été condamnés à purger des peines de 2 à 8 ans.

Cartooning for Peace renouvelle tout son soutien à Musa Kart et ses anciens collègues, et condamne cette décision du tribunal qui porte un nouveau coup à la liberté d’expression.




[ALERTE DESSINATEUR]
📣 Cartooning for Peace renouvelle son soutien au dessinateur de presse turc Musa Kart-Çizmeden Yukarı et à ses anciens collègues, et condamne la décision du tribunal qui porte un nouveau coup à la liberté d’expression.
https://bit.ly/2vPpbKW
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[CARTOONIST ALERT]
📣 Cartooning for Peace supports Turkish press cartoonist Musa Kart-Çizmeden Yukarı and his former coworkers and condemns the tribunal's decision which affects freedom of expression.
https://bit.ly/2v3kfVd

Cartoon by Semih Poroy (Turkey)
Cartooning for Peace


Adam Zyglis


France-Cartoons soutient le dessinateur  Musa Kart et les journalistes turcs condamnés à purger des peines de 2 à 8 ans.
disegno di Ballouhey



Bertrams




Free Musa Kart (Turkey)    Maarten Wolterink
Let's support Turkish press cartoonist Musa Kart-Çizmeden Yukarı and his former coworkers and condemn the tribunal's decision which affects freedom of expression.






Turchia, confermata la condanna per i giornalisti di Cumhuriyet. In otto tornano in carcere
di Antonella Napoli
La scure della giustizia si abbatte ancora sulle voci libere in Turchia. La 3^ Corte di appello di Istanbul ha confermato la sentenza a carico di Musa Kart, Bülent Utku, Hakan Karasinir, Kadri Gürsel, Guray Tekin Oz, Oder Celik, Emre Iper e Mustafa Kemal Güngör. Dovranno tornare in carcere per scontare il resto della pena a cui lo scorso aprile erano stati condannati insieme a altri 6 tra redattori e membri del consiglio di amministrazione del quotidiano Cumhuriyet sui quali si dovrà esprimere un altro Tribunale.
Il processo, in cui erano imputati anche il direttore Murat Sabuncu e l’amministratore delegato Akin Atalay, oltre ad alcuni reporter ed editorialisti molto noti come Ahmet Sik, oggi parlamentare dell’Hdp, è diventato uno dei simboli delle limitazioni alla libertà di stampa nel Paese di Recep Tayyip Erdogan.
Dal primo momento è parso evidente a tutta l’opinione pubblica mondiale che i redattori e il resto del personale dell’ultimo giornale indipendente turco, come i fratelli Ahmet e Mehmet Altan e gli altri 150 giornalisti ancora imprigionati in Turchia, fossero stati arrestati e condannati solo per aver svolto il loro lavoro in piena coscienza e libertà.
La magistratura ha dimostrato di non essere in grado di garantire la protezione dei diritti fondamentali dei cittadini turchi che comprendono la libertà di stampa, aggravando così la pressione sui media che tentano di mantenere una propria neutralità.
Per questo oggi piu che mai la Corte europea dei diritti dell’uomo deve assumere decisioni che provino a ristabilire una giustizia degna di questo nome per i nostri colleghi in balia delle repressioni iniziate con il fallito golpe del luglio 2016.
La natura simbolica dei processi Zaman e Cumhuriyet ha sortito un indubbio effetto raggelante sui media turchi e sulla percezione del diritto al libero pensiero.
La conferma in secondo grado della sentenza di un altro processo contro la libertà di stampa in Turchia, l’ergastolo aggravato per 6 giornalisti, tra cui Ahmet Altan, scrittore e giornalista, suo fratello Mehmet, economista e editorialista, e la veterana del giornalismo turco Nazlı Ilıcak, 75 anni (condannata lo scorso febbraio anche per divulgazione di notizie riservate in un altro procedimento) conferma che lo Stato di diritto nel Paese è morto.
La Corte di Appello del Tribunale penale di Istanbul al termine del procedimento che li vedeva accusati di “attentato all’ordine costituzionale” ha ribadito il verdetto di carcere a vita anche per altri imputati, il giornalista Şükrü Tuğrul Özşemgül, Fevzi Yazıcı, esperto designer, e Yakup Şimşek, art director, tutti collaboratori del quotidiano Zaman.
Tutti loro nessun’altra ‘colpa’ hanno se non quella di aver fatto il proprio mestiere.
Un verdetto atteso con preoccupazione anche all’estero, dove in questi mesi sono state lanciate numerose campagne a sostegno dei giornalisti incarcerati negli ultimi due anni e mezzo.
Articolo 21 ha seguito tutte le udienze, iniziate il 24 luglio 2017. Chi scrive era tra gli osservatori internazionali al processo arrivato a sentenza il 25 aprile.
Il dibattimento è stato incentrato sull’attività giornalistica piuttosto che sulle accuse formulate nei confronti degli imputati.
Le domande poste sia dai giudici che dal procuratore vertevano solo sulle notizie e sulla politica editoriale di Cumhuriyet. La linea editoriale indipendente del giornale è stata messa in discussione. Sin dalla prima udienza il processo stesso ha posto in evidenza che quello in atto nei confronti di Cumhuriyet era un tentativo di imporre il bavaglio ai giornalisti turchi, una ritorsione contro chi concepisce il giornalismo come strumento di verità e di libertà d’espressione.
Nella graduatoria 2018 di Reporters sans Frontières sulla libertà di stampa, la Turchia è risultata al 157/mo posto su 180 Paesi.
Rispetto alla decisione della corte d’appello turca che ha confermato la condanna di giornalisti e dirigenti di Cumhuriyet, il direttore della ricerca e della strategia sulla Turchia di Amnesty International, Andrew Gardner, ha dichiarato che “la sentenza di oggi dimostra ancora una volta come procedimenti politicamente motivati e sentenze immotivate ricevano una mera timbratura da parte delle corti d’appello”.
L’organizzazione internazionale ha evidenziato come i procedimenti giudiziari ai danni di decine di operatori dell’informazione costituiscono un costante affronto alla libertà di stampa e alla giustizia in Turchia. Usando i tribunali per rafforzare la loro stretta sugli organi d’informazione, le autorità hanno ancora una volta messo in evidenza il lato oscuro di un sistema giudiziario guasto. “Ciò dovrebbe preoccupare chiunque abbia a cuore la libertà d’espressione” la conclusione di Amnesty che facciamo nostra.

domenica 17 febbraio 2019

Gérard Vandenbroucke muore a 71 anni

Fonte Bado's blog
Gérard Vandenbroucke davanti alla sua caricatura di Moine .


Il Salone Internazionale di Editoriale e Gag Cartoon di Saint Just le Martel ha annunciato ieri la morte di Gérard Vandenbroucke, suo presidente e fondatore.

Gérard Vandenbroucke, presidente della comunità urbana di Limoges Métropole e vicepresidente della regione Nouvelle-Aquitaine, è morto venerdì sera all'età di 71 anni, dopo una lunga malattia.

Ha dedicato una parte importante della sua vita alla politica, la sua seconda famiglia, dopo la moglie e la figlia.

Nel 1981, questo ex professore di letteratura ha creato il Salone Internazionale di Editoria e Fumetto Gag di Saint-Just-le-Martel, un sobborgo di Limoges.

Nel gennaio 2015, dopo l'attacco a Charlie Hebdo , è stato con le lacrime agli occhi che ha parlato dei suoi amici assassinati Cabu , Wolinski e Tignous .



Grande partecipazione nel mondo dei cartoonist che piange uno dei suoi più cari difensori:


Cartooning for Peace rend hommage à Gérard Vandenbroucke qui nous a quittés. Un grand amoureux du dessin de presse qui a fait beaucoup pour les dessinateurs du monde entier.
Nos pensées vont à sa famille et à tous nos amis du Centre Permanent.
disegno di Plantu



I was saddened to learn that our dear friend, Gérard Vandenbroucke passed away today. Gérard was a tireless proponent of our cartooning profession.

Gérard started the Salon at St Just le Martel, France, more than 40 years ago with a group of teenagers in the village, who continue to run the Salon. They decided to make a festival for "Press Cartoons" (editorial cartoons) and they invited prominent French political cartoonists to attend. A handful came at first, and the Salon has grown steadily ever since into the worldwide editorial cartoonists convention that CagleCartoonists attend every year.

Gérard supported the Salon, along with fund raising and construction of St Just's lovely cartoon museum, as he rose through the French political ranks, starting as mayor of St Just le Martel, then as president of the Limoges region and then the Limousin region. He has continued to be the president of the Salon all this time, and more recently he was the force behind the founding of the Cartooning Global Forum last year at UNESCO in Paris.

It is a sad day for our profession. Gérard was our hero; he was beloved by the cartoonists he loved. He is already missed.
Daryl Cagle


En hommage à Gérard Vandenbroucke
Alf Alain Faillat



Je viens d'apprendre une bien triste nouvelle. Gérard Vandenbroucke le fondateur et président du salon du dessin de presse et d'humour de Saint-Just-le-Martel vient de nous quitter. La grande famille des dessinateurs perd son meilleur ami.
Mes pensés attristées vont à Blanche, à sa famille, à son village, à sa région et à tous les dessinateurs qu'il aimait tant.
Pierre Ballouhey




Ciao Gerard.
Ugo Sajini



Lamentamos la pérdida de nuestro querido amigo Gérard Vandenbroucke, uno de los impulsores principales de la caricatura a nivel mundial y con quien estaremos eternamente agradecidos por su arduo trabajo e inspiración en Salon de l'Humour de Saint-Just-le-Martel Haute Vienne France. Descansa en paz Gérard, nuestros trazos nunca te olvidarán.
Cartoon Club - disegno di Boligan




Very sad news. A good man pass away. Gerard Vandenbrouck was the founder, inspirer and organizer of the largest forum of cartoonists in the world. Everybody loved him, just as he loved everyone. Gerard will always be with us.
(Vladimir Kazanevsky)

Merci pour tout mon ami.Merci pour partager ta passion pour les Arts et merci pour tes tours de chant.Je n'écouterais plus jamais de la même façon "La Mama","Céline" et "La bohème".
Tu nous manque déjà, mais tu reste et resteras dans nos cœurs du coté des beaux souvenirs, pour toujours.
Bonfim



Rousso




Tribute from  Rick Mckee


This one is by Cristina Sampaio from Portugal.




Merci Gérard, de tout coeur.

Bises chère Blanche ❤️
Marilena Nardi


Hommage de Charlie hebdo

Gérard Vandenbroucke con le mucche simbolo del Salone di Saint Just de Martel

Saint-Just-le-Martel capitale du dessin de presse
SAINT-JUST-LE-MARTEL, SEULEMENT 2500 HABITANTS... ET POURTANT…
CAPITALE INCONTESTÉE DE LA CARICATURE, DU DESSIN DE PRESSE ET D’HUMOUR …

A l’écart des grands itinéraires touristiques, des grandes destinations estivales, Saint-Just-le-Martel est un village étonnamment créatif, singulièrement différent, un village où, l’automne revenu, on entend parler anglais et russe, chinois et turc, espagnol et coréen, un village où, dans toutes les langues, on dessine, l'on sourit et l’on rit, où l’on repense le monde par la caricature, par l’humour et le dessin de presse.

Chaque année en effet, depuis plus de trente ans, les "drôles de mines ", dessinateurs et caricaturistes du monde entier se pressent à Saint-Just-le-Martel, au coeur du Limousin, à une dizaine de kilomètres de Limoges.

Au sein d’une population complice, de visiteurs par milliers, ils y célèbrent l’humour graphique, "tendre" ou "vache", talent , lucidité et impertinence intimement mêlés.

Le 30 septembre dernier 2011, ils y ont inauguré un équipement tout à fait exceptionnel, le Centre nternational permanent de la caricature, du dessin de presse et d’humour… Qui aurait pu penser qu’un tel équipement unique en Europe, se construirait un jour ailleurs qu’à Paris, dans une petite commune limousine de 2.500 habitants ?

Le 27 septembre prochain, ils ouvriront la 32e édition du Salon annuel, un salon d’une incroyable richesse, mêlant dessins contemporains et rétrospectives, expositions collectives et découvertes singulières. Près de 200 dessinateurs venus du monde entier, cartoonists confirmés et futures vedettes du crayon viendront s’y rencontrer, parler de leur métier, dessiner pour un public nombreux et toujours fidèle.

Nouvel élan pour de nouveaux projets, de nouveaux enthousiasmes, et de nouvelles réussites. Dans le domaine culturel, un jour, Saint-Just-le-Martel a su innover, a véritablement "osé la différence". Depuis, il n’a pas fini d’étonner ! Et il a bien l'intention de continuer... longtemps !

Américains, Russes, Mexicains, Colombiens, Coréens, Indiens, Européens… du monde entier, Les drôles de mines viennent à Saint-Just !
https://www.st-just-humour.fr/

venerdì 5 gennaio 2018

Free Ramòn Esono Ebalé

 © Gio/Maria Grazia Quaranta


 © Marilena Nardi



Join the call to #FreeNseRamon in 2018! 105 days in one of Africa's worst prisons in #EquatorialGuinea in retaliation for his art & #FreedomOfExpression. Cartoon by @nadimcomics #HNY2018



International cartoonists in support of imprisoned #EquatorialGuinea cartoonist Ramón Esono Ebalé - Join the call to #FreeNseRamon.   By Peruvian cartoonist @omarzev
 © Omar Zevallos



@maurobiani
 29 dic 2017
Altro
Imprisoned cartoonist Nsé Ramón Ebalé, over 95 days in one of Africa's worst prisons in #EquatorialGuinea in retaliation for his art & #FreedomOfExpression @CRNetInt #FreeNseRamon Per @ilmanifesto http://www.nigrizia.it/notizia/liberate-ramn-nse …
Mauro Biani

nternational cartoonists join in the call to free Equatorial Guinea cartoonist Ramón Esono Ebalé - Details here -
https://cartoonistsrights.org/call-to-action-freenseramon/ … Cartoon by @Adenecartoon #FreeNseRamon
Adene



#FreeNseRamon!  International cartoonists send their greetings to imprisoned #EquatorialGuinea cartooninst Ramón Esono Ebalé, calling for his release.
By @Ballouhey


Please join us in calling for the release of, whilst wishing #FelizNavidad to, imprisoned cartoonist Nsé Ramón Ebalé, over 95 days in one of Africa's worst prisons in #EquatorialGuinea in retaliation for his art & #FreedomOfExpression By @halltoons #FreeNseRamon


Ramón Nsé Esono Ebalé, an Equatorial Guinean cartoonist who works under the pen name Jamón y Queso was detained by government security officers on September 16th. Seized in a restaurant in the capital city, Malabo, Ebalé is being held without charge.

Human Rights Watch reports:

“The arrest of the cartoonist, Ramón Nsé Esono Ebalé, is the latest episode of government retaliation against artists who have used their work to criticize the government. EG authorities should repeal the country’s colonial-era defamation statute, which allows for the criminal prosecution of people who criticize the president and top government officials. They should abandon any plans to charge Ebalé under that law and, if he is accused of no other crime, release him immediately and without charge.”

“Prosecuting a cartoonist for unflattering satirical drawings is incompatible with free speech and only highlights the power of the pen,” said Sarah Saadoun, researcher at Human Rights Watch.

See the full report from Human Rights Watch here: https://www.hrw.org/news/2017/09/19/equatorial-guinea-political-cartoonist-arrested

Cartoonist Rights Network International urges people to contact the Equatorial Guinean government and express their concern for the welfare of Ebalé and demand his immediate release.

An easy email form for the Equatorial Embassy can be accessed here


fonte CRNI

 © Ramon Ebalé


 © Ramon Ebalé


Liberate Ramón Esono Ebalé

Il vignettista della Guinea Equatoriale impegnato nella difesa dei diritti umani è stato incarcerato in assenza di accuse dal settembre 2017 per aver esercitato il suo diritto alla libertà di espressione, su ordine del presidente Teodoro Obiang Nguema Mbasogo, al potere dal 1979.
Ancora una volta, la comunità di fumettisti, in particolare il CNRI (Cartoonists Rights Network International http://cartoonistsrights.org) e France Cartoons di Pierre Ballouhey (http://www.france-cartoons.com), si sta mobilitando per renderlo libero.
Ecco l’articolo pubblicato da Voice project :
http://voiceproject.org/campaign/free-ramon-esono-ebale/
Ramón Esono Ebalé è un vignettista e attivista politico della Guinea Equatoriale arrestato dalla Sicurezza di Stato il 16 settembre 2017. Esono deve ancora presentarsi a un giudice o essere accusato, in violazione della legge Guinea equatoriale, secondo cui nessuna persona sarà detenuta più di 72 ore senza addebito.

Il lavoro di Esono è salito alla ribalta diversi anni fa tramite il suo blog “Las locuras de jamón y queso“, che conteneva pareri feroci sul governo equatoguiniano e sul presidente Teodoro Obiang, sempre accompagnato dalle sue vignette. Il blog è stato infine bloccato in Guinea Equatoriale. Nel 2014 pubblica una graphic novel insieme ad altri due artisti, prima in inglese e poi in spagnolo, intitolato “La Pesadilla de Obi”, che ritrae un personaggio ispirato dal presidente Obiang che si sveglia e si ritrova un normale cittadino che soffre “le conseguenze del regime che lui stesso ha creato “. Lo scopo del lavoro, secondo Esono, era quello di “de-deificare qualcuno che è percepito come una sorta di dio” in Guinea Equatoriale.

Mentre Esono ha vissuto all’estero per molti anni, prima in Paraguay e ora in El Salvador, è stato costretto a tornare in Guinea Equatoriale questo mese per rinnovare il suo passaporto dopo aver scoperto che non poteva essere fatto al consolato equatoguiniano di Madrid. Secondo i familiari che sono stati in grado di visitare Esono durante la sua detenzione, era consapevole che al momento del suo ritorno sarebbe stato preso di mira per il suo esplicito impegno politico, che viola lo statuto di diffamazione dell’era coloniale della Guinea equatoriale che proibisce le critiche al presidente o ad altri funzionari di alto livello.

Durante il suo primo interrogatorio, Esono fu informato che l’impegno politico in sé non era un crimine, ma che per essere coinvolto gli sarebbe stato richiesto di registrare un partito politico o unirsi a uno già esistente.

Tale censura delle opinioni politiche dissenzienti è un pericoloso attacco alla libertà di espressione e non deve essere tollerata. Inoltre, la Guinea Equatoriale dovrebbe abrogare le sue leggi sulla diffamazione e rilasciare immediatamente Ramón Esono Ebalé, permettendogli di tornare in El Salvador, il suo paese di residenza.


Ramón Esono Ebalé    Paolo Lombardi
.
06 Jan 2018

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mercoledì 13 settembre 2017

La mostra "Dalle rivoluzioni alle post rivoluzioni" a Conversano

Da domani 14 fino al 24 settembre, una mostra speciale di vignette e manifesti grafici

 "Dalle rivoluzioni alle post rivoluzioni,"
 nell'ambito della XIII° edizione di #LectorinFabula a Conversano
nel bellissimo chiostro San Benedetto,
 vignettisti europei del Mediterraneo e del mondo
organizzata dal
Centro LIBREXPESSION,
Fondazione Giuseppe di Vagno,
a cura di 
Thierry Vissol


Marilena Nardi: "Analfabetismo di ritorno" 2013


Il Tema

Revolution, Révolution, Revolución, Επανάσταση, Революция! Rivoluzione
/Ri·vo·lu·zió·ne/sostantivo femminile; (1) moto celeste, sinonimo di periodo, ritorno al punto di partenza; (2) Qualsiasi processo storico o movimento, anche non violento e protratto nel tempo, attraverso il quale si determini un radicale mutamento di fatto delle strutture economico-sociali e politiche, o di particolari settori di attività; (3) mutamento, trasformazione, innovazione radicale; (4) fig. Sconvolgimento di costumi (rivoluzione sessuale), di abitudini o funzioni fisiologiche (4) morale: la rivoluzione dei sensi contro la ragione.

Sono solo alcune delle definizioni di questa parola polisemica. In qualsiasi periodo o lingua considerati, c’è una comune comprensione di questa parola, eppure “Si fa presto a dire Rivoluzione”, come recita il titolo della tredicesima edizione del festival Lectorinfabula. Di fatto, si fa presto a qualificare alcuni cambiamenti o rivolte come “rivoluzioni”, nel senso di un mutamento fondamentale delle strutture politico-economico-sociali, ovvero di una trasformazione radicale della società, della tecnologia o dei costumi. È per questo motivo che il Centro LIBREXPRESSION ha voluto indagare sul tema della rivoluzione tramite alcune delle sue rappresentazioni grafiche storiche e chiedendo ad artisti e vignettisti contemporanei (italiani, francesi, olandesi, danesi, turchi, ucraini, cubani, argentini, tunisini, marocchini, burkinabi, iraniani) di rappresentare questo tema secondo la loro visione ed interpretazione nel passato, nel presente e nel futuro.
La mostra propone un percorso storico e tematico sul tema della rivoluzione partendo dalla prima rivoluzione

giovedì 23 marzo 2017

22 marzo 2017: Attacco a Londra

22 marzo 2017: Attacco a Londra
22 march 2017: London Attack


© Steve Breen



© David Rowe


L'attentato a Londra
© Gio / Mariagrazia Quaranta


London attack    Emad Hajjaj
London attack
23 Mar 2017

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© Pierre Ballouhey
-


© Gianni Soria

London Attack    Emanuele Del Rosso
Mourning the losses after the London terroristic attack.
22 Mar 2017


London smoke    Paolo Lombardi
.
(foto dell'attentatore)
22 Mar 2017


Armi moderne
 A short history of lethal weapons #westminsterbridge pic.twitter.com/ZjwLT9WTSj
© Peter Brookes



©Dave Brown




© Adams





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Cronaca attentato
©Franco Portinari Portos

mercoledì 8 marzo 2017

8 Marzo 2017



Journée Internationale des Droits des Femmes
Pierre Ballouhey

8 marzo 2017 Giornata Internazionale delle donne 
con un pensiero speciale a Bebe Vio
e  a tutte le donne e bambine vittime di violenze.


Auguri?
Marco De Angelis




Creación de la Mujer ... 
Women's Day !!!! Enjoy / Día Internacional de la Mujer
Rayma Suprani




contro la violenza di genere (cuore calpestato)
di Gio / Mariagrazia Quaranta


8 marzo
 Daniele Zordan



8 marzo 
Romaniello


Mario Bochicchio



Mulher: amor!
08 de Março - Dia Internacional da Mulher
Parabéns!
Mello

Teresa Mattei
di Marilena Nardi





8 marzo 2017
Con i miei migliori auguri a tutte le amiche e conoscenti.
Uber



Perchè l'otto marzo?
CeciGian




WOMENS DAY
BY PAYAM BOROMAND, CAGLE.COM  -  3/8/2017 




Magnasciutti


L'origine
L’origine del mondo.
Mauro Biani

Oggi
Ugo Sajini



WOMEN´S DAY    Marian Kamensky
WOMEN´S DAY
08 Mar 2017

Wonder Women













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Nota=

"Ho appena denunciato gli autori della pagina Facebook che mi prendeva di mira: ci vuole una risposta decisa a questi comportamenti".
Bebe Vio racconta la sua "amarezza e delusione" per l'ennesima vicenda ignobile alimentata dalla Rete.
"Ho visto la pagina di Facebook che mi prendeva di mira (ora l'hanno cancellata) e devo dire che sono amareggiata e delusa. Amareggiata perché da anni lotto per gli altri e per le cause in cui credo (il mondo della disabilità, lo sport paralimpico, le vaccinazioni per la meningite, le associazioni Onlus e tutto lo stupendo mondo del volontariato) e trovo sbagliato che mi trattino così.
Delusa perché mi fanno anche un po' tristezza quelle persone che usano internet per insultare e denigrare gli altri, a prescindere dal motivo per il quale lo fanno.
Non voglio commentare oltre e vado avanti per la mia strada, ho tantissima gente che mi vuole bene e mi stima, che ogni giorno mi ringrazia per quello che faccio e mi sprona e mi aiuta a continuare.
Posso solo aggiungere di essere fortunata di far parte del Comitato Italiano Paralimpico e delle Fiamme Oro, il Gruppo sportivo della Polizia, che si sono immediatamente stretti intorno a me e che si stanno impegnando a tutelarmi e a proteggermi.
Da parte mia ho già denunciato gli autori di questa pagina perché bisogna dare una risposta decisa a questi comportamenti quando sono esageratamente violenti ed offensivi".

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8 marzo, gli auguri di Agim Sulaj





International women's day(fany-blog)




8 marzo 2011- Internazional Women's Day


Il Premio Nobel 2011 alla pace è targato rosa!!


Day for the elimination of violence against women


8 marzo(2012)


8 marzo, le donne(2013)




8 marzo, una mimosa per le donne... ma anche no!


La festa della donna, il giorno dopo.









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