giovedì 27 giugno 2024

ASSANGE E' LIBERO

 

Running with scissors

Entire drawing on Patreon

https://patreon.com/glenlelievre

#Assange

Glen Le Lievre


out

questa era per #Assange con Left di gennaio 2022
Magnasciutti



Carlos Latuff
@LatuffCartoons
·
25 giu
FREE AT LAST!
Julian Assange está LIVRE!
Jornalismo NÃO é crime!


Dave Brown
@DaveBrownToons
Tomorrow's 
@Independent
 cartoon... #Assange #JulianAssange #AssangeFree #Biden #JoeBiden #PresidentialElection2024 #USElections2024 #ShawshankRedemption



... e Parma non è stata capace di dargli la cittadinanza onoraria.
Fogliazza




"Julian has to recover - that’s the priority.   

Julian will always defend human rights. 


He will always defend victims. 

He’s always done that. 

And that’s just part of who he is.   

He’s deeply principled. 

And he remains deeply principled. 

And unafraid." -


@Stella_Assange





Gianluca Costantini

@channeldraw

“It took millions of people, it took people working behind the scenes, people protesting on the streets – for days and weeks and months and years, and we achieved it.” 

@Stella_Assange




Gianluca Costantini

@channeldraw

Stella 💙 Julian 


@wikileaks 

@Stella_Assange


Julian Assange è un uomo libero dopo che la corte di Saipan ha accettato il patteggiamento. Si chiude il calvario giudiziario lungo 14 anni per il fondatore di Wikileaks. Il suo jet ha lasciato le Marianne settentrionali ed è arrivato in Australia

Julian Assange è atterrato in Australia alle 11.40 del mattino di mercoledì, ora italiana. Il fondatore di Wikileaks è un uomo libero dopo un calvario giudiziario durato 14 anni. La giudice del tribunale del territorio statunitense di Saipan, Ramona Manglona, ha accettato il patteggiamento per Julian Assange.

"Con questo pronunciamento, sembra che lei potrà uscire da quest'aula di tribunale da uomo libero", ha affermato Manglona.

I legali di Assange hanno festeggiato la notizia della scarcerazione, ma per loro questo caso costituisce un grave precedente.

"Rischiava 175 anni di carcere per aver pubblicato prove di crimini di guerra, abusi dei diritti umani e le violazioni statunitensi in tutto il mondo. Oggi si è dichiarato colpevole di un reato per aver pubblicato informazioni di interesse pubblico per le quali ha vinto premi giornalistici in tutto il mondo ed è stato candidato al Premio Nobel per la pace ogni anno negli ultimi dieci anni. Questo costituisce un pericoloso precedente", ha detto l'avvocata Jennifer Robinson.

Perché Assange è stato liberato

Secondo il nuovo accordo raggiunto con la difesa, i pubblici ministeri del dipartimento di giustizia chiederanno una condanna a 62 mesi, che equivale agli oltre cinque anni che Assange ha scontato in un carcere di massima sicurezza a Londra mentre ha combattuto contro l'estradizione negli Stati Uniti. Il patteggiamento riconoscerebbe il tempo già trascorso dietro le sbarre, consentendo ad Assange di tornare immediatamente in Australia.

Il 52enne ha accettato di dichiararsi colpevole dell'unica accusa di cospirazione per ottenere e diffondere informazioni sulla difesa nazionale, secondo un documento depositato in tribunale nelle Isole Marianne Settentrionali.


 

Vasini Varadan

26 giugno 2024

Responsabilità

Colpa e innocenza...

https://www.cartoonmovement.com/cartoon/accountability-0

wikileaks assange crimini di guerra America colpevole innocenza silenzioso silenzio


complex..
David Rowe 27 /6/2024

Assange - Wikileaks 2010
David Rowe 

ASSANGE E' LIBERO
Con questa di 14 anni fa commentavo l'impatto che stava avendo la pubblicazione dei documenti segreti sottratti al Pentgono da Assange e resi pubblici da Wikileaks.
Iniziava la lunga guerra dell'Amministrazione statunitenze e il gornalista australiano che oggi sembra essere arrivata a conclusione.
C'è chi ritiene Assange una pedina manovrata dai servizi segreti russi e chi invece un eroe della libertà di stampa.
E' più facile che sia finito in un gioco più grande di lui, un gioco che gli sono costati 5 anni di detenzione per conto degli USA senza una precisa condanna nel Regno Unito.
Ora dopo il rischio di un ergastolo e addirittura la pena di morte tutto si placa con un semplice patteggiamento.
Cosa c'è dietro questa improvvisa clemenza? Ragioni di giustizia o ragioni politiche? Temo che Wikileaks non ce lo dirà mai
Gianfranco Uber


martedì 25 giugno 2024

Dalcio Machado e la sua brillante carriera di cartoonist

 

Donald Sutherland - Dalcio Machado.


A g a t h a C h r i s t i e - Dalcio Machado.



Andy Warhol - Dalcio Machado 



Dalcio Machado e la sua brillante carriera di cartoonist

Di Francisco Punal Suárez

La recente scomparsa del bravissimo attore canadese Donald Sutherland, che ha lasciato

un segno profondo nell'arte cinematografica con film come “Doce to the Dirty”,

“Mash”, “Casanova”, “L'invasione degli Ultracorps”, e tanti altri, ha è stato un

argomento di omaggio al fumettista e illustratore brasiliano Dalcio Machado, quando ha

realizzato la sua caricatura fisionomica di grande profondità estetica, che conferma la

sua abilità artistica dovuta alla sua capacità di osservazione, alle sue linee meticolose, al

suo talento e alla sua creatività. La sua carriera professionale è sempre in ascesa.

Il genere della caricatura personale è il più difficile da realizzare perché come possiamo

catturare l'anima della persona caricaturata?

La caricatura personale è sempre una sfida ed è un modo divertente ed esagerato per

enfatizzare le caratteristiche fisiche o i comportamenti che attirano l'attenzione dei

personaggi della vita reale. L'artista deve avere una sensibilità speciale che gli permetta

di evidenziare alcune sfumature, in modo da accentuare attraverso il suo tratto i gesti, i

vizi e le abitudini della particolare persona. Pertanto, una buona caricatura personale

riflette il sublime e il ridicolo di un personaggio e gli aspetti della sua anima.

Possiamo affermare con fermezza che, considerata la sua carriera, e i premi che ha

ottenuto, non solo nella caricatura personale, ma anche nell'umorismo generale e nella

satira politica nella sua carriera (124 tra primo, secondo, terzo posto e menzioni

d'onore), Dalcio Machado è un emblema e un monumento dell'umorismo grafico

internazionale.


Dalcio Machado, nato nel 1972 a Campinas, ha iniziato a lavorare come illustratore nel

quotidiano “Correio Popular” all'età di 17 anni. Ha illustrato diversi libri per bambini e

ha pubblicato i suoi disegni in numerose testate del suo paese.

Ha vinto più volte il Piracicaba Humor Show, il più importante del Brasile, ed è stato

eletto miglior fumettista brasiliano vincendo l'HQ Mix Trophy nel 2000 e nel 2009. È

stato premiato anche al PortoCartoon e al World Press Cartoon, che purtroppo sono

scomparsi. Ha anche vinto il Cappello d'Oro al 55° Concorso Internazionale di

Caricatura a Knokke-Heist, in Belgio.

Negli eventi internazionali di PortoCartoon, organizzato dal Museu Nacional da

Imprensa diretto da Luis Humberto Marcos, a Porto, e nel World Press Cartoon, a

Caldas da Rainha, diretto da Antonio Antunes, entrambi in Portogallo, e che sono stati

incredibilmente cancellati A causa della mancanza di sostegno istituzionale, Dalcio

Machado ha avuto una partecipazione eccezionale vincendo otto premi in quei due

concorsi “che hanno cambiato per sempre la mia carriera, mi hanno dato visibilità

internazionale e mi hanno aperto molte porte. “Sarò eternamente grato” - dice

“Provo profonda tristezza per l’assenza di questi due festival, spesso considerati tra i più

importanti al mondo. World Press Cartoon e PortoCartoon sono da sempre teatro di

incontri tra i migliori artisti provenienti dalle più diverse parti del mondo, le loro

creazioni e un pubblico desideroso di cultura della migliore qualità”, afferma.

Dalcio è stato recentemente premiato al 24° Concorso Internazionale di Cartoon

Editoriale della World Press Freedom, in Canada, e al 17° Concorso Internazionale di

Cartoon, a Vianden, Lussemburgo.

“L'intelligenza artificiale – dice – è stato il tema di World Press Freedom/Canada. Cerco

di affrontare nella mia vignetta il modo basilare in cui opera un’intelligenza artificiale,

ovvero generare qualcosa di “nuovo” dall’incrocio di un’immensità di dati che gli esseri

umani immettono ogni giorno nella rete”.

“A Vianden l’argomento era “soldi” e ho deciso di affrontare uno dei suoi lati più

crudeli, ovvero la disuguaglianza sociale. Qui in Brasile questa è una realtà molto

presente, mentre un uomo d’affari può far atterrare il suo elicottero sul tetto di un

edificio, sotto molte persone frugano nei contenitori della spazzatura per soddisfare la

loro fame”.

Per queste due vignette pluripremiate le tecniche utilizzate sono state matita, china e

Photoshop.

Nel 2025 Dalcio festeggerà 40 anni di carriera da fumettista.

Lunga vita al lavoro di questo memorabile artista!



Amy Winehouse - Dalcio Machado.





Chico Buarque, Primer Premio. XXII Porto Cartoon - Dalcio Machado.


24º Concurso  de Caricaturas Editoriales  de la Libertad de Prensa ,  Canadá. Segundo Premio - Dalcio Machado, Brasil.


17º Concurso Internacional de Caricaturas, de Vianden, Luxemburgo,  Segundo Premio - Dalcio Machado, Brasil.


Tim Burton - -Dalcio Machado.



Leo Messi -Dalcio Machado a.



Taylor Swift - -Dalcio Machado.


Keith Richards - Dalcio Machado a.






Dalcio Machado y su brillante carrera como humorista gráfico

Por Francisco Punal Suarez

El reciente fallecimiento del excelente actor canadiense Donald Sutherland, que dejó

huella profunda en el arte cinematográfico con filmes como “Doce al patíbulo”,

“Mash”, “Casanova”, “La invasión de los ultracuerpos”, y otros muchos, ha sido tema

de homenaje del dibujante e ilustrador brasileño Dalcio Machado, al lograr su

caricatura fisionómica con un grandioso calado estético, que ratifica su portento

artístico por su capacidad de observación, su trazo meticuloso, su talento y su

creatividad. Su trayectoria profesional siempre va en ascenso.

El género de la caricatura personal es el de más difícil realizacion porque ¿cómo lograr

captar el alma del caricaturizado?

La caricatura personal siempre es un reto, y es una forma de divertida y exagerada de

enfatizar las características físicas o los comportamientos que llaman la atención de los

personajes de la vida real. El artista debe tener una sensibilidad especial que le

permita  destacar algunos matices, para mediante su línea acentuar los gestos, vicios y

hábitos de la persona en particular. Por lo que en la buena caricatura pesonal se refleja

lo sublime y lo ridículo de un personaje, y los aspectos de su alma.

Podemos afirmar con rotundidad que dada su trayectoria, y los premios logrados, no

solo en caricatura personal, sino también en humor general y sátira politica en su carrera

(124 incluyendo primer, segundo, tercer lugar y menciones honoríficas), Dalcio

Machado es un emblema y un monumento del humor gráfico internacional.

Dalcio Machado, nacido en 1972 en Campinas, comenzó a los 17 años a trabajar como

ilustrador en el diario “Correio Popular”. Ha ilustrado diversos libros infantiles y ha

editado sus dibujos en numerosas publicaciones de su país.

 Ha ganado varias veces el Salón de Humor de Piracicaba, el más importante de Brasil,

y fue electo el mejor caricaturista brasileño al alcanzar el Trofeo HQ Mix en  el 2000 y

en el 2009. También ha sido galardonado en el PortoCartoon, y en el World Press

Cartoon, que lamentablemente han desaparecido. Logró además el Sombrero de Oro, en

el 55 Concurso Internacional de Caricatura, de Knokke-Heist, Bélgica.

Imprensa que dirigía Luis Humberto Marcos, en Oporto, y en el World Press Cartoon,

En los eventos internacionales del PortoCartoon, organizado por el Museu Nacional da

en Caldas da Rainha, dirigido por Antonio Antunes, ambos en Portugal, y que han sido

increiblemente cancelados por falta de apoyo institucional, Dalcio Machado tuvo una

destacada participación al ganar ocho premios en esos dos certámenes “que cambiaron

mi carrera para siempre, me dieron visibilidad internacional y me abrieron muchas

puertas. Estaré eternamente agradecido” - dice

“Siento una profunda tristeza por la ausencia de estos dos festivales, a menudo

catalogados entre los más importantes del mundo. World Press Cartoon y PortoCartoon

siempre han sido el escenario de encuentro entre los mejores artistas de las más variadas

partes del mundo, sus creaciones y un público ávido de cultura de la mejor calidad”-

expresa.


Dalcio ha sido premiado recientemente en el 24º Concurso Internacional de Caricaturas

Editoriales de la Libertad de Prensa Mundial, en Canadá, y en el 17º Concurso

Internacional de Caricaturas, de Vianden, Luxemburgo.

 “La Inteligencia Artificial –dice- fue el tema de World Press Freedom/Canadá. Intento

abordar en mi cartoon la forma básica en la que opera una IA, que es generar algo

“nuevo” a partir del cruce de una inmensidad de datos que los humanos vertemos en la

red a diario”.

“En Vianden, el tema era el “dinero” y decidí abordar uno de sus lados más crueles, que

es la desigualdad social. Aquí en Brasil, esta es una realidad muy presente, mientras un

empresario puede aterrizar su helicóptero en lo alto de un edificio, abajo muchas

personas hurgan en los contenedores de basura para saciar su hambre”.

 Para estes dos cartoons premiados, las técnicas utilizadas fueron lápiz, tinta china y

photoshop.

En el 2025 Dalcio cumplirá 40 años de carrera como humorista gráfico.

¡Larga vida a la obra de este memorable artista!


domenica 23 giugno 2024

Nilde Iotti: prima donna Presidente della Camera

Prima donna Presidente della Camera 

45 anni fa ...




Nilde Iotti © Mariagrazia Quaranta / Gio


Nilde Iotti: il discorso di insediamento alla Presidenza della Camera,

 tenuto alla Camera dei Deputati il 20 giugno 1979.


Onorevoli colleghi, con emozione profonda vi ringrazio per avermi chiamato col vostro voto e con la vostra fiducia a questo compito così ricco di responsabilità e di prestigio. Voi comprenderete, io credo, la mia emozione. In questo alto incarico mi ha preceduto l’onorevole Pietro Ingrao, che fino a ieri ha diretto i nostri lavori con grande intelligenza e imparzialità, e prima ancora l’onorevole Sandro Pertini, oggi Presidente della Repubblica, a cui va il mio deferente saluto.

Ma in particolare comprenderete la mia emozione per essere la prima donna nella storia d’Italia a ricoprire una delle più alte cariche dello Stato. Io stessa – non ve lo nascondo – vivo quasi in modo emblematico questo momento, avvertendo in esso un significato profondo, che supera la mia persona e investe milioni di donne che attraverso lotte faticose, pazienti e tenaci si sono aperte la strada verso la loro emancipazione. Essere stata una di loro e aver speso tanta parte del mio impegno di lavoro per il loro riscatto, per l’affermazione di una loro pari responsabilità sociale e umana, costituisce e costituirà sempre un motivo di orgoglio della mia vita.

Il momento che attraversiamo è drammatico e difficile, ne siamo tutti consapevoli. Il terrorismo continua nella sua opera nefasta e delittuosa. Pochi giorni fa a Roma si è tentata ancora una volta “la strage” su pacifici lavoratori riuniti in una loro sede, nell’espressione del primo e più alto diritto democratico e costituzionale, quello della libertà di associazione e di espressione. Questa nostra stessa Assemblea ha dovuto ricorrere a misure di sicurezza, senza alcun dubbio necessarie. Ma guai a noi, onorevoli colleghi, se non avvertissimo con tutta la nostra forza e con tutto il nostro senso di responsabilità che le assemblee parlamentari esprimono al più alto grado la sovranità popolare. Non possono perciò, per la loro stessa natura, divenire un fortilizio, ma devono continuare a essere, anzi essere sempre di più, assemblee aperte al nostro popolo, alla grande forza di democrazia e di unità che lo anima. Lo provano ogni giorno la risposta puntuale alle provocazioni del terrorismo e le stesse elezioni. A questa forza dobbiamo ricondurci in ogni momento della nostra azione, sicuri che essa non verrà mai meno, che anzi essa costituisce la base prima di un possibile successo. In questo spirito va il nostro saluto e augurio alla magistratura, alle forze dell’ordine e alle forze armate, così duramente impegnate nella difesa della democrazia e della libertà.

Su tutti noi, onorevoli colleghi, incombe un compito arduo. Ognuno di noi ha avvertito – io credo – negli anni appena trascorsi, malgrado la mole sempre più ingente di lavoro svolto e l’abnegazione dei parlamentari, la difficoltà per le assemblee di vivere e operare col Paese, per rispondere ai mille e drammatici problemi dell’economia e dei lavoratori, nelle fabbriche e nelle campagne, dei giovani, delle donne, della pubblica amministrazione, della scuola, della magistratura, delle forze armate e delle forze dell’ordine, dei pensionati. Cioè a quel complesso ed intricato processo di democrazia e di liberazione, che è segno del nostro tempo e che accompagna l’avanzare dei lavoratori alla direzione dello Stato. Il Parlamento, questo altissimo strumento di democrazia, non può e non deve essere superato dai tempi. Esso, al contrario, deve riuscire a guidare questo processo. Non già nel senso di confondere le diverse funzioni degli organi istituzionali dello Stato – ché nessuno più di me, per il mio stesso lontano passato, è convinto che tali diverse funzioni sono presidio di democrazia –, ma nel senso che il Parlamento diventi iniziativa, stimolo, confronto e incontro delle volontà politiche del paese e assolva in questo modo la sua altissima funzione di guida. Fare questo con rigore, con dedizione, con probità significa attuare la Costituzione repubblicana, renderla operante ispiratrice della vita del Paese.

Onorevoli colleghi, nelle settimane immediatamente trascorse sono avvenuti due fatti di importanza eccezionale: l’elezione a suffragio universale e diretto del Parlamento europeo e la firma dell’accordo “Salt II” fra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica. Mentre ribadisco l’impegno della nostra Assemblea per una politica di distensione e di pace, consentitemi di collegare per un momento i due avvenimenti, nel senso cioè che le elezioni del Parlamento europeo (che ci pongono anche delicati problemi di coordinamento) costituiscono un passo qualitativo verso la costruzione di una Europa unita, capace di contare nel mondo per una politica di disarmo, di pacifica coesistenza e di pace.

Infine sento di dover sottolineare di fronte a voi, onorevoli colleghi di tutte le parti, il mio impegno a presiedere i nostri lavori con la più assoluta imparzialità, nella rigorosa applicazione del regolamento in ogni sua parte, per la tutela in primo luogo dei diritti delle minoranze, ma anche per la tutela del diritto-dovere della maggioranza di legiferare. Mi pare inoltre opportuno proseguire l’opera, avviata dal mio predecessore onorevole Ingrao, di aggiornare il regolamento alle nuove e mutate esigenze di funzionalità del Parlamento.

Da questo alto seggio invio il mio saluto al Presidente del Senato e al Presidente della Corte costituzionale e a voi, colleghi della stampa e della televisione, che seguite i nostri lavori, chiedendovi di collaborare con noi, attraverso l’informazione e la critica, a far vivere nel popolo i lavori di questa Assemblea, nell’interesse comune della democrazia e del Paese. So infine di poter contare sull’aiuto intelligente ed essenziale che ci verrà da tutto il personale della Camera, dal Segretario generale dottor Longi, da tutti i funzionari, da tutti i dipendenti. A voi, onorevoli colleghi di tutte le parti, buon lavoro. Mi auguro di poter contare sulla vostra personale collaborazione nel difficile compito di dirigere questa Assemblea, nell’interesse del popolo, della democrazia e dell’Italia (Vivissimi, prolungati applausi).


Scritto da

Nilde Iotti

Fu la prima donna ad essere eletta Presidente della Camera, al primo scrutinio il 20 giugno 1979, succedendo a Pietro Ingrao. Sarà riconfermata in quel ruolo per tre volte, ricoprendolo fino al 1992, per ben 13 anni, un primato nella storia d’Italia. Nata nel 1920, laureata in Lettere alla Cattolica di Milano e insegnante, entrò nel PCI nel 1943 e partecipò alla Resistenza. Nel 1946 venne eletta all’Assemblea Costituente e fece parte della “Commissione dei 75” che lavorò alla bozza della Costituzione e nel 1948 entrò alla Camera dei Deputati, dove resterà ininterrottamente fino al 1999. Largamente stimata e apprezzata, ricoprì molti incarichi di rilievo e fu presa in considerazione sia per la Presidenza del Consiglio che per quella della Repubblica. Fu certamente una delle donne più importanti della storia repubblicana.


Nilde Iotti © Arcangelo Carrera 


venerdì 14 giugno 2024

Berlinguer

 

Al grande Berlinguer

GIO / Mariagrazia Quaranta



questi ritratti li pubblico nel giorno della nascita, nella pagina qui sotto

ma oggi, quarant'anni fa, si chiusero i suoi occhi

avevo 18 anni, l'Unità in tasca e lacrime negli occhi, come in altri tre milioni di occhi intorno a me a piazza san Giovanni, due giorni dopo

Fabio Magnasciutti


L’11 giugno 1984, muore a Padova, a sessantadue anni, il segretario generale del Partito Comunista Italiano. Enrico Berlinguer era stato colpito da emorragia cerebrale durante un comizio il 7 giugno.

Carrera Arcangelo


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Berlinguer. Nei disegni di ieri e di oggi di 50 vignettisti.
Il video fa parte della mostra “I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer”,  a Bologna al Museo Civico Archeologico dal 11 giugno al  25 agosto 2024, a cura della Fondazione Duemila:
https://fondazioneduemila.org/2022/17...

Dall’11 giugno al 25 agosto arriva a Bologna, nelle sale del Museo Civico Archeologico, la mostra “I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer”, l’esposizione multimediale nata per celebrare la figura di Enrico Berlinguer, in occasione del centenario della nascita.

Enrico Berlinguer è stato uno dei protagonisti della storia politica del Novecento. Segretario del Partito Comunista Italiano dal 1972 al 1984, e prima ancora militante e dirigente del suo partito. Leader di rara caratura morale, radicato nel Paese reale e stimato dai suoi oppositori. Capace di una visione politica moderna e lungimirante ancora attuale, Enrico Berlinguer è vivo nella memoria collettiva delle generazioni che lo hanno conosciuto e amato e in quelle successive che, pur non avendo vissuto la sua epoca, lo considerano ugualmente un simbolo.

La mostra è promossa da Fondazione Duemila, Centro Studi e Ricerche Renato Zangheri e l’Associazione Enrico Berlinguer, in collaborazione con il Museo Civico Archeologico di Bologna e la Fondazione Gramsci. Con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Museo Civico Archeologico di Bologna.

I LUOGHI E LE PAROLE DI ENRICO BERLINGUER

11/06/2024 – 25/06/2024 | Apertura al pubblico dal 12 giugno
Museo Civico Archeologico – via dell’Archiginnasio, 2 Bologna
Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 19 – chiuso il martedì

INGRESSO GRATUITO

Info: https://mostra.enricoberlinguer.org/


L’11 giugno 1984 moriva nell’ospedale di Padova Enrico Berlinguer, segretario del Partito comunista italiano dal 1970. Berlinguer era stato colpito da un’emorragia cerebrale quattro giorni prima, l’8 giugno, durante un comizio a Padova.

Schivo e timido, Berlinguer è stato un leader molto amato. Sotto la sua guida il Pci riuscì a conquistare il 34,4 per cento dei voti, nelle elezioni del 1976, il massimo mai raggiunto in Italia dai comunisti. Al suo funerale in piazza san Giovanni a Roma partecipò un milione di persone, tra cui i leader dei partiti comunisti di tutto il mondo.

Nato a Sassari il 25 maggio del 1922, Berlinguer entrò nel Pci nel 1943, quando il partito era in clandestinità, nel 1944 partecipò alla rivolta dei forni di Sassari e per questo episodio finì in carcere. Nel 1948, a 26 anni, entrò nella direzione del Pci.

Nel 1972 diventò segretario del Pci. Dal 1973 al 1979 Berlinguer cercò di creare i presupposti di un governo con la Democrazia cristiana, convinto che le forze comuniste e socialiste potessero allearsi con quelle cristiane e democratiche per riformare il paese. Anche per questo motivo fu molto criticato dalla sinistra extraparlamentare e dal movimento studentesco.

Nel 1977 a Mosca Berlinguer pronunciò un discorso storico, per il 60° anniversario della rivoluzione d’ottobre, che viene ricordato come lo “strappo” dall’Unione sovietica. “L’esperienza compiuta”, disse Berlinguer, “ci ha portato alla conclusione che la democrazia è oggi non soltanto il terreno su cui l’avversario di classe è costretto a retrocedere, ma anche il valore storicamente universale sul quale fondare una società socialista”. Anni dopo Michail Gorbačëv, che era presente al discorso di Berlinguer, disse che le parole del leader italiano l’avevano molto colpito.

Nel 1981, in un’intervista con Eugenio Scalfari, Berlinguer accusò la classe politica italiana di corruzione, sollevando la cosiddetta questione morale.  

venerdì 7 giugno 2024

Claudia Sheinbaum sarà il prossimo presidente del Messico

La neo-presidente è la prima donna a ricoprire l'incarico in un paese del Nord America, e ha una storia di grande impegno sul fronte climatico


Dear Raffaella

I hope you are well.

I am attaching a cartoon about the first woman president in Mexico.

All the best,

Andrea Arroyo






Claudia Sheinbaum sarà il prossimo presidente del Messico 

di Bart van Leeuwen, 

PoliticalCartoons.com 




Amorim

31 maggio 2024

Elezioni messicane

Messico Claudia Sheinbaum Xóchitl Gálvez

https://www.cartoonmovement.com/cartoon/mexican-election



Amorim

3 giugno 2024

Elezioni in Messico

Messico Claudia Sheinbaum Andrés Manuel López Obrador Corte Suprema

https://www.cartoonmovement.com/cartoon/mexico-elections



Kenny Tosh

3 giugno 2024

Celebrazioni in Messico per l'elezione della prima presidente donna, Claudia Sheibaum

Vittoria Elezioni in Messico Presidente eletto da una donna

https://www.cartoonmovement.com/cartoon/celebrations-mexico-country-elects-1st-female-president-claudia-sheibaum



Guffo

4 giugno 2024

Le elezioni del Messico

Primo presidente donna in Messico.

#elezioni2024, Messico, presidente

https://www.cartoonmovement.com/cartoon/mexicos-election


ELECCIONES, CANDIDATOS Y FICHAS 
@El_Universal_Mx
 #Elecciones #Candidatos #violencia #narco
Boligan



DEMOCRACIA MEXICANA 
@El_Universal_Mx
 #Democracia #elecciones #partidospoliticos
Boligan



EL INDECISO 
@El_Universal_Mx
 #Elecciones2024Mx #Voto2024 #indeciso
Boligan


SHOW DE TEMPORADA 
@El_Universal_Mx
 #EleccionesMéxico2024 #candidatos #democracia
Boligan



DEMOCRACIA SIN HILOS 
@El_Universal_Mx
 #DemocraciaEnAccion #EleccionesMéxico #voto #VotoLibre #hilos
Boligan


CONFABULARIO 26/5/24
La transformación de la democracia en México ha sido un proceso lento y arduo: A unos días de la cita en las urnas, proponemos una serie de reflexiones sobre la esencia de nuestro régimen republicano. 
@ConfabularioMx
 
@El_Universal_Mx
 #democracia
Boligan


-DEMOCRACIA A PRUEBA 
@El_Universal_Mx
 #ElecciónPresidencial #EleccionesMéxico #EleccionesMéxico2024 #DemocraciaEnAccion #votaciones2024 #democraciaAprueba #MexicoSinMiedo
Boligan



domenica 2 giugno 2024

XIX EDIZIONE DEL FESTIVAL DELL'ECONOMIA DI TRENTO 2024

 



"SORRISI DAL MONDO"

XIX EDIZIONE DEL FESTIVAL DELL'ECONOMIA DI TRENTO 2024

QUO VADIS? I DILEMMI DEL NOSTRO TEMPO




Sajad Rafeei - Iran

1° Premio pubblico / Audience award



Tadeusz Krotos - Polonia

2° Premio pubblico / Audience award



Liu Qiang - Cina

3° Premio pubblico / Audience award



Result of the 19th edition of the Trento Economics Festival in Italy, this edition revolved around the theme the dilemmas of our time, 166 participating artists from over 25 different nations, 220 works selected.

 QUI  Tutti i disegni in mostra 

sabato 1 giugno 2024

Ritratto di Roberto D'Agostino


 ROBERTO D'AGOSTINO

su Robinson di Repubblica

Ritratto di Riccardo Mannelli

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ROBERTO D'AGOSTINO

"Ero un giornalista di costume, non di politica. Ma da Proust a Tom Wolfe, dal D’Annunzio di Cronache romane all’Arbasino di Fratelli d’Italia, non mi sfuggiva come la vera politica, quella realmente in grado di raccontare un paese, fosse quella culturale"


Raccontare Roma, "è un atto di presunzione.

Amare questa città è facile, capirla non solo è impossibile ma inutile".

Roberto D'Agostino, il fondatore di Dagospia, conoscitore di inciuci, retroscena, attovagliamenti di potere, tradimenti sessuali, penna arguta e temuta da decenni, vuota il sacco. Con il suo savoir faire noto, esprime lo spirito romanesco del sordiano 'io so io e voi non siete un cazzo' per raccontare con consapevole scandalosità la Roma magica, che tutto attrae, tutto nasconde, tutto dimentica pronta a ricominciare perchè con 2mila anni di storia cosa vuoi che cambi. Roma Santa e Dannata è il documentario di D'Agostino con Marco Giusti, presentato oggi in anteprima alla Festa del cinema di Roma. Il premio Oscar Paolo Sorrentino "dai racconti voleva farne un film nel 2021, ne abbiamo parlato per anni, era diventata una serie a puntate poi non se ne è fatto più nulla" e figura comunque nei credits come produttore creativo del film poi diretto e fotografato da Daniele Ciprì. E' una produzione The Apartment, società del gruppo Fremantle, e Kavac film con Rai Cinema, in sala con Altre Storie il 6, 7 e 8 novembre.

    Regia a parte, il plot è rimasto lo stesso: il racconto, con nomi e cognomi, della notte romana da fine anni '60 in poi, passando per gli anni '80, un affresco con testimonianze (Carlo Verdone, Enrico Vanzina, Sandra Milo, Massimo Ceccherini e altri) di una scena trasgressiva unica, "capace di attirare e trasformare tutti, fare di Berlusconi un premier, di De Michelis un ballerino, di Renzi uno statista e di Valeria Marini un'attrice". Dago & Giusti, "come Virgilio e Dante, Ric e Gian, Thomas Milian e Bombolo" da un barcone sul Tevere ("lì dove finiva La Grande Bellezza comincia L'altra faccia della vestaglia", ha scherzato D'Agostino) partono a raccontare la notte e soprattutto l'indolenza romana, il menefreghismo come religione, il divertimento sfrenato, "sapendo che - dice all'ANSA D'Agostino - qua tutto passa, tutto rinasce, a Roma si è visto tutto in 2mila anni, figurati se ci si ferma all'ultimo potente di turno". Ma come si fa dopo aver visto di tutto in questi anni a vivere con la Roma di oggi? "Ogni mattina mi sveglio - risponde - e ringrazio di essere a Roma".

    Tra le tantissime storie del film quelle di Vladimir Luxuria che racconta i bei tempi di Mucca Assassina nel ex cinema Mercury a luci rosse di proprietà del Vaticano, le orge al Degrado (con un irresistibile Ceccherini a raccontare le dark room e quella volta che a cena da Vittorio Sgarbi passò la serata a vedere lui impegnato a fare sesso con una brasiliana). E poi ancora il rivoluzionario Living Theatre che nel '68 con i suoi ballerini nudi conquistò "gli studenti fascisti di legge alla Sapienza", e poi Bossi "che proclama Roma ladrona e dopo 3 giorni - racconta D'Agostino - va al Gilda dove c'è una donna nuda con la panna sopra. Il senatore Agnelli che vuole conquistare Marina Ripa di Meana e la trova a letto con altri due, esempi fra i tanti, perchè a Roma scivolano tutti, macchiette per una sera.

    Aspettiamo i barbari da millenni, poi li portiamo Al bolognese con quattro zoccole vicine e diventano stronzi come noi". Roma unica, "New York, Londra hanno le loro stagioni e poi passano, Roma resta con Dio a destra e il demonio a sinistra, il Papa e la Dolce Vita ma non uno contro l'altro ma uniti nella lotta senza ideologia, quella dello sticazzi e del mecojoni, Roma tenera, debole, compassionevole, godereccia in cui vivere è surfare sulle onde, mescolarsi sapendo di arrivare a riva perchè tutto a Roma finisce con una pernacchia".

Fonte: https://www.ansa.it/sito/notizie/speciali/festa-del-cinema-di-roma-/2023/10/27/roberto-dagostino-racconto-roma-viziosa-e-pagana-irresistibile_c338dc11-8cc5-4f31-ba08-26323c80b0e7.html